Cellulari e dispositivi digitali. Gilistro (M5S): “Pronto un ddl. L’abuso sta provocando disastri”

(cs) Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali.
Possono essere questi e tanti altri i contraccolpi all’uso sconsiderato di smartphone, videogiochi e altri dispositivi digitali da parte dei bambini molto piccoli e degli adolescenti.
Per correre ai ripari il pediatra-deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro, dall’alto del suo osservatorio privilegiato – ha messo a punto un ddl voto che punta a delegare al Parlamento nazionale una legge che miri a realizzare una campagna di informazione sui percoli derivanti dall’uso precoce e smodato di queste apparecchiature e, soprattutto, a vietarle fino a tre anni, limitandone fortemente l’uso negli anni successivi, e sanzionandone l’uso per fini non didattici nelle scuole, “perché, se usate male, possono provocare disastri irreparabili nei nostri bambini e nei nostri ragazzi”.
Il ddl è stato presentato oggi ai giornalisti all’Ars nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre a Gilistro, Nuccio di Paola e Antonio De Luca, rispettivamente coordinatore regionale M5S e capogruppo M5S all’Ars e Salvatore Nocera Bracco, medico e facilitatore dialogico.
“Siamo consapevoli – dice Gilistro – che un divieto del genere è difficile da fare rispettare e quindi da sanzionare: ma la nostra vuole essere soprattutto una provocazione, un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori che molto spesso scambiano un cellulare per un baby-sitter e per tenerli buoni affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un ipad, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica”.
“I segnali che abbiamo ormai oltrepassato i livelli di guardia – continua Gilistro – ormai sono tantissimi. È proprio di questi giorni la notizia che il sindaco di New York ha deciso di portare in tribunale TikTok, Faceboook, Instagram e similari, accusando questi gettonatissimi social di aver alimentato una crisi mentale tra i giovani su scala nazionale a livelli che non si erano mai visti”.
Recenti studi dicono che in Italia il 30 per cento dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su 10 bambini tra i 3 e i 5 anni , 8 sanno usare il cellulare dei genitori.
“Se i genitori – dice Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini si guaderebbero bene da affidargli queste apparecchiature, che, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci, sono importantissime se usate bene e alla giusta età, ma che se lasciate in mano a bambini piccoli, e per giunta molto a lungo, possono essere un attentato alla loro salute, provocandogli addirittura disturbi permanenti”.
L’idea di dichiarare guerra all’uso sconsiderato di cellulari e apparecchiature digitali in tenera età e nella prima adolescenza nasce per Gilistro qualche anno fa nel suo studio medico a un tiro di schioppo da Ortigia, meta sempre più di frequente di genitori che raccontano di svenimenti, scoppi di rabbia, crisi di panico e altri malesseri dei propri figli “spesso con un unico denominatore: il cellulare e gli apparecchi digitali”.
“I casi – dice Gilistro – si sono decuplicati negli ultimi dieci anni. Quasi sempre i bambini accusano sintomi aspecifici, innescando una serie di esami inutili e dannose radiografie, alla ricerca di inesistenti patologie, cosa che non fa altro che provocare ulteriori danni ai bambini ed evitabili spese alla sanità, contribuendo giocoforza a gonfiare le liste d’attesa”.
Sulla necessità normare l’uso degli apparecchiature elettroniche in età precoce si è espressa recentemente la società italiana di Pediatria emanando le linee guida, recepite dal ddl Gilistro, che bandisce l’uso delle apparecchiature digitali prima dei due anni di età, durante i pasti e prima di andare a dormire e ne suggerisce l’uso limitatissimo negli anni immediatamente successivi.
Un netto altolà a smartphone, tablet e similari è arrivato anche dal mondo della scuola. Nel dicembre del 2022 il ministero dell’Istruzione ha emanato una circolare che ne evidenza i potenziali effetti dannosi, stabilendo un divieto di uso in classe con eccezione per le finalità didattiche e formative.
“Questo ddl – afferma Gilistro – accoglie i suggerimenti della circolare ministeriale e aggiunge anche sanzioni per i trasgressori, lasciandone la regolamentazione agli istituti scolastici”.
La lotta siciliana all’abuso in età precoce dei dispositivi digitali non si ferma al ddl presentato oggi. Giovedì 22 febbraio è in scaletta all’Ars un convegno su questo tema cui sono stati invitati, oltre a medici che hanno studiato a lungo la materia, esperti, insegnanti e i rappresentanti di tutti i partiti per l’elaborazione di una carta dei diritti e doveri dei genitori su questa tematica.
Al convegno saranno collegate anche numerosissime scuole siciliane che hanno risposto all’invito del direttore dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro, a testimonianza di quanto il problema sia sentito anche tra i banchi di scuola.




Avviati i cantieri di rigenerazione urbana a Lentini. Scerra (M5S) “Grazie al governo Conte e al M5S”

“Finalmente avviati i primi interventi di rigenerazione urbana a Lentini, su 17 complessivi. Ricordo ai più distratti che questi lavori sono oggi possibili dopo anni di impegno del Movimento 5 Stelle, con il decreto di finanziamento del governo Conte ed il lavoro condotto a livello locale con la precedente Giunta del Patto civico con il M5S”. Sono le parole della consigliera comunale Maria Cunsolo (M5S), che commenta l’avvio dei cantieri di rigenerazione urbana a Lentini. “Desolante assistere come, in assenza di traguardi propri, in molti stiano appuntandosi una medaglia politica sul petto. Ringrazio il parlamentare Filippo Scerra che ha reso possibili questi interventi volti a ridurre i fenomeni di emarginazione e degrado sociale, a Lentini”, aggiunge ancora la Cunsolo.
“I lavori di rigenerazione urbana avviati negli ultimi tre anni in varie parti d’Italia, e adesso anche a Lentini, sono il coronamento di un progetto di decoro ambientale e sociale a cui abbiamo dato concretezza durante il governo Conte. Il bando Periferie varato dal governo Cinquestelle, ad esempio, è quello che oggi ha permesso a centinaia di amministrazioni comunali di perfezionare, abbellire e rigenerare spazi di vita e aggregazione consegnati ai cittadini. Giusto ricordare chi e come ha permesso di salire su di una macchina già avviata”, commenta il parlamentare Filippo Scerra (M5S) .




Qualità dell’aria a Siracusa, la Commissione Sanità chiede tutti i dati Arpa/Aia

L’incendio di via Elorina e le sue conseguenze ambientali sono state al centro della riunione della Commissione consiliare Sanità, presieduta da Cosimo Burti. Alla convocazione, nella sede della Protezione Civile in via Elorina, hanno risposto l’assessore Enzo Pantano, insieme alla dirigente del settore Delfina Voria ed all’ingegnere Michele Dell’Aira. A lavori in corso, si è poi aggregata anche l’assessore Teresella Celesti, con delega alla Sanità.
Sono stati analizzati i primi dati Arpa disponibili sulle sostanze sprigionate dalla vasta combustione. “La volontà della Commissione è quella di cogliere l’occasione per avviare una discussione generale sulla qualità dell’aria a Siracusa”, spiega Burti. Sono stati allora richiesti ulteriori report, da quello sulle diossine (disponibile a breve da Arpa Palermo), alle indicazioni provenienti dai tavoli ministeriali per le Aia a cui da alcuni anni partecipa anche il Comune di Siracusa. “Il livello di polveri sottili desta qualche preoccupazione, vorremmo conoscere la situazione in dettaglio per capire dove nasce il problema e quindi intervenire”, spiega Burti. Mercoledì 28 alle 15.30, sempre alla Protezione Civile, nuova convocazione della commissione che confida di poter disporre anche dei dati aggiornati. “Mi spiace per l’assenza del sindaco e mi auguro accolga favorevolmente l’invito per il 28 febbraio, dando priorità ai temi dell’ambiente e della salute per un momento di confronto sano e costruttivo”, continua Burti.
Non è da escludere, qualora venisse confermato un problema con i livelli di pm 10 e pm 2,5, che anche la Commissione Sanità possa proporre con un documento condiviso l’indizione di giornate ecologiche e/o l’adozione di targhe alterne nei fine settimana. “E’ presto per parlarne. Attendiamo di conoscere i dati. Se dovesse emergere una precisa responsabilità del traffico sulla qualità dell’aria di Siracusa prendere in considerazione le soluzioni migliori. Ma serve un quadro chiaro, che includa anche i dati relativi alla vicina zona industriale e per questo possono essere utili anche gli elementi emersi al Ministero durante i tavoli tecnici per le Autorizzazione Integrate Ambientali”, conclude Cosimo Burti.

assenza del sindaco? un’occasione mancata di sano confronto construttivo su tema importante. mi spiace e mi auguro accolga favorevolmente invito la prossima volta e dia priorietà ai temi dell’ambiente e della salute.

commissione ambiente, igiene e sanità




Sud chiama Nord: Edy Bandiera è il coordinatore provinciale, Spadaro il cittadino

Sud Chiama Nord, il movimento politico di Cateno De Luca, mette radici anche a Siracusa. Nel corso dell’ultima riunione di coordinamento provinciale, sono stati eletti i componenti della segreteria provinciale. All’assemblea hanno partecipato i coordinatori dei comitati cittadini, i delegati della città di Siracusa ed i rappresentanti dei comitati più numerosi in provincia.
Il coordinatore provinciale è Edy Bandiera, vicesindaco di Siracusa. Leandro Sipala è il suo vicecoordinatore.
Completano la segreteria provinciale Alessandro Spadaro, Egizio Zaccaria, Massimiliano Tiralongo, Gaetano Di Benedetto, Luigi Calvo, Roberto Getulio e Sergio Paparo.
“Il risultato ottenuto nella città di Siracusa e nell’intera provincia testimonia il successo del lavoro instancabile svolto da Sud Chiama Nord sul territorio. La costituzione dei comitati cittadini in ogni comune provinciale è la prova tangibile della crescita continua del nostro movimento. Questa strutturazione rappresenta un passaggio fondamentale nel nostro percorso verso obiettivi sempre più importanti. La campagna di tesseramento, ancora in corso e su cui tengo ad insistere, ha restituito risultati numerici significativi, confermando che il nostro progetto politico e le nostre azioni rispondono alle reali esigenze dei cittadini. Sono particolarmente lieto che a Siracusa si sia raggiunta un’importante sintesi, nel rispetto delle regole e dei principi che ci siamo prefissati. Sono fiducioso che sia il coordinamento comunale che quello provinciale, insieme ad ogni singolo comitato costituito, saranno in grado di rappresentarci al meglio e di lavorare con determinazione per la crescita e il successo di Sud Chiama Nord”, le parole del coordinatore regionale, Danilo Lo Giudice.
Soddisfatto anche il coordinatore provinciale, Edy Bandiera: “È per me un grande onore assumere questo nuovo incarico. Rappresenta il primo passo di un percorso che abbiamo iniziato insieme a tanti amici solo pochi mesi fa e che ci ha visti impegnati nel portare avanti il nome del nostro movimento e del nostro leader, Cateno De Luca. Crediamo fermamente che la strutturazione del partito a livello provinciale e regionale possa contribuire all’elezione di Cateno De Luca come Presidente della Regione. Questo è l’obiettivo per il quale lavoriamo con impegno e determinazione. Riguardo ai membri della segreteria provinciale, sono convinto che sapranno offrire un contributo significativo alla crescita di Sud Chiama Nord e saranno in grado di rispondere alle esigenze della città e della provincia di Siracusa. Quest’area sta attraversando fasi molto delicate e siamo consapevoli che è necessario un cambiamento radicale del nostro modello di sviluppo. Ci stiamo orientando verso un modello che valorizzi il turismo, l’agricoltura, l’agroalimentare e tutti gli aspetti ad essi connessi. Il territorio di Siracusa, con le sue straordinarie vocazioni e potenzialità nei settori turistico, culturale, artistico, storico, religioso, agricolo e marittimo, è una vera e propria punta di diamante per la Sicilia. In questo contesto, saremo ancora più impegnati nel sostenere l’azione politica del nostro leader.”
Eletto anche il coordinamento cittadino di Siracusa con Alessandro Spadaro coordinatore, suo vice Davide Rossitto, Matteo Melfi responsabile organizzazione e Salvatore Dugo tesoriere.




Di Paola e Campo (M5S) “Ponte o inceneritori? Si usino i soldi per completare la Siracusa-Gela”

“Chiederemo al Presidente Schifani che i due miliardi e cento milioni di euro dei siciliani, che Salvini e la destra vogliono usare per il Ponte sullo Stretto e per gli inceneritori, vengano utilizzati invece per la Siracusa-Gela. Mettiamo alla prova dei fatti il Governo Regionale chiedendo esplicitamente se per loro contano più gli interessi di partito o quelli dei siciliani”. Sono le parole dei deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola e Stefania Campo, a margine della riunione voluta dai sindaci del comprensorio che si è tenuta all’interno dell’aula consiliare del Comune di Gela.
“Dei 6 miliardi e 800 milioni dei fondi FSC – sottolineano – il sud est vedrà solo briciole pagando il prezzo più alto che è quello di veder letteralmente scippati i fondi utili per il completamento della Siracusa – Gela in impegni che i siciliani forse vedranno fra qualche decennio. Il mancato finanziamento di un’opera che doveva essere realizzata addirittura nel 1973, come annunciavano le cronache locali e che continua a non vedere la luce, la dice lunga sul totale disinteresse della classe politica e amministrativa degli ultimi 4 decenni. Schifani pensi alle priorità per i siciliani e tra queste spicca la mobilità, quella quotidiana dei territori, anziché consentire l’esosa propaganda dei suoi amici ministri”, concludono i deputati.




Cellulare vietato ai bambini, ddl di Gilistro (M5S): “L’abuso sta provocando disastri”

(cs) Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora, disturbi del sonno, alterazione dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali.

Possono essere questi e tanti altri i contraccolpi all’uso sconsiderato di smartphone, videogiochi e altri dispositivi digitali da parte dei bambini molto piccoli e degli adolescenti.

Per correre ai ripari il pediatra-deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro ha messo a punto un ddl voto che sarà presentato ai giornalisti martedì 20 febbraio alle 11 presso la sala stampa di palazzo dei Normanni.

Il testo mira a vietare l’uso delle apparecchiature digitali ai bambini nei primi anni di vita e a limitarle fortemente fino ai 12 anni. Punta, inoltre, a varare una campagna di informazione sui pericoli cui i genitori possono esporre inconsapevolmente i propri figli mettendogli in mano precocemente un’apparecchiatura digitale.




L’inferno in via Elorina, Cavallaro (FdI): “Chiarezza sul piano attuato dal Comune”

Una serie di interrogativi sulla gestione dell’emergenza di ieri, quando si è sviluppato il vasto incendio che ha messo in seria difficoltà la città.
A porli, con un’interrogazione urgente, è il consigliere Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia, alla luce di quanto accaduto ieri.
L’esponente di opposizione parte dalla premessa che le fiamme “si sono sviluppate intorno alle 13:30 e he solo dopo circa cinque ore, con l’intervento dei Vigili del Fuoco e con un mezzo aereo ed altre squadre provenienti da Ragusa, Catania e volontari, è stato arginato”.
Cavallaro pone l’accento sulle preoccupazioni derivanti dalla “densa nube di fumo che si è sprigionata, raggiungendo diverse parti del capoluogo, anche nella zona nord e rendendo l’area irrespirabile, tanto da costringere i cittadini a barricarsi in casa”.
Cavallaro contesta i tempi e le modalità di comunicazione alla cittadinanza da parte dell’amministrazione comunale. “Gli unici messaggi a mezzo e-mail pervenuti dall’Amministrazione comunale- fa notare il consigliere- a chi risulta iscritto al servizio di comunicazione istituzionale, sono stati quelli delle ore 16.58 e delle 19.18; col primo si informa “tutta la cittadinanza ed i commercianti nelle vicinanze di viale Ermocrate, per pura precauzione di tenere chiuse le finestre delle abitazioni e le porte degli esercizi commerciali a causa di un vasto incendio scoppiato che sta provocando un fumo intenso nell’aria, sino a quando non venga meno la cessata emergenza”, mentre col secondo si informa sempre in via precauzionale “la cittadinanza di tenere chiuse le finestre delle abitazioni e le porte degli esercizi commerciali fino al completamento delle operazioni di spegnimento”.In mattinata, infine, il messaggio relativo all’avvenuto spegnimento dell’incendio. Cavallaro chiede di conoscere le cause dell’incendio, la tipologia del materiale bruciato, Cavallaro chiede chiarimenti sulle cause dell’incendio, sul materiale bruciato dalle fiamme, sulle azioni messe in campo dalla protezione civile, sulla gestione del traffico veicolare e sulle intenzioni dell’amministrazione per le azioni preventive.




Inferno in via Elorina. PD “Assenza di preparazione a eventi di questo genere dell’Amministrazione”

Il giorno dopo l’inferno scoppiato a via Elorina, anche le forze politiche prendono posizione. Il Partito Democratico, in una nota, lamenta “l’ennesima occasione persa dell’Amministrazione comunale per dimostrare di avere un corpo di protezione civile pronto, una cabina di regia reattiva, un nucleo pronto ad intervenire e dare indicazioni corrette, precise, capillari e tempestive. Invece è stata solo l’ennesima occasione per osservare palesemente l’assenza di preparazione ad eventi di questo genere da parte dell’Amministrazione comunale e per vedere – ancora una volta – i cittadini senza informazioni e senza guida”, si legge in un comunicato dei consiglieri del Partito Democratico.
“Le emergenze capitano ma chi amministra non può farsi cogliere impreparato. L’incendio che dalle prime ore di oggi pomeriggio ha colpito la città di Siracusa ha mostrato chiaramente quello che noi avevamo già preannunciato: l’amministrazione è assolutamente impreparata a gestire emergenze impreviste.
Nella serata, inoltre, il cattivo odore ha avvolto la città e ammorba ogni strada, lasciando i cittadini nella preoccupazione di non sapere cosa stiano respirando.
La vastità e la durata dell’incendio, l’eterogeneità delle zone colpite, il vario materiale bruciato e non identificato sono una delle emergenze che chiamano all’appello il Sindaco, proprio da responsabile della salute dei cittadini.
Quanto verificato oggi avrebbe richiesto uno stretto e immediato raccordo tra Sindaco, Protezione civile e Arpa, in modo da poter informare con tempestività sulla nocività dei fumi in atmosfera e su quali comportamenti adottare in caso di rischi alla salute.
La prima comunicazione è arrivata via mail alle 16:57 e solo nella prima serata sono arrivati una successiva comunicazione e un post informale del Sindaco. La mail non è però uno strumento capillare, non raggiunge tutta la città e tutti i cittadini e non fornisce in nessun modo rassicurazioni per i residenti.”




Aziz rompe gli indugi e approda in FdI, “Fiero di far parte di questo gruppo”

Aziz, candidato sindaco alle ultime amministrative del Comune di Siracusa, ha aderito a Fratelli d’Italia. Imprenditore, uomo di sport (è il presidente del Siracusa Calcio Femminile), è stato accolto dai vertici provinciali e cittadini del partito della Meloni. Presente anche il parlamentare Luca Cannata.
Sottolineato l’impegno sociale che Aziz dimostra verso Siracusa, dimostrando “appartenenza ed amore nei valori e principi fondamentale di FdI, in sintonia con gli interessi collettivi e le aspettative dei cittadini”, spiega una nota.
“Sono fiero di far parte di questo gruppo, che si è dimostrato coerente nell’azione politica ben salda all’opposizione a questa amministrazione”, ha detto Aziz. “Sono sicuro che insieme all’on. Luca Cannata, al presidente provinciale Peppe Napoli ed al commissario cittadino Ciccio Midolo potremo fare un ottimo lavoro per il bene della nostra Siracusa e dei cittadini”.




Bilancio preventivo, un mese alla scadenza. “Non si porti il Consiglio a votare a scatola chiusa”

Il bilancio preventivo non è ancora arrivato in Consiglio comunale. La scadenza del 15 marzo si avvicina, ma i consiglieri non hanno ancora ricevuto notizie in merito allo strumento finanziario di programmazione e del nuovo Dup. Dall’opposizione, fa sentire la sua voce Paolo Cavallaro (FdI). “Manca appena un mese, eppure alle commissioni è giunto soltanto il Documento Unico di Programmazione e tra l’altro nella versione precedente a quella poi approvata successivamente dalla Giunta. Eppure – sottolinea – il bilancio preventivo è stato già approvato dall’amministrazione alla fine dell’anno scorso”.
Il sospetto di Cavallaro è che si voglia “portare” il Consiglio comunale a votare sotto scadenza, limitando i margini per il dibattito e gli emendamenti. “Fosse così, si mortificherebbe l’attività di controllo e di indirizzo dei consiglieri, in particolare di quelli in opposizione all’amministrazione Italia. Eppure – continua Cavallaro –
Siracusa ha una miriade di problemi che richiedono il dibattito in Consiglio comunale, ma ciò nonostante non si comprende perché ancora il nuovo Dup e il bilancio preventivo non siano giunti in consiglio comunale, acquisiti tutti i pareri richiesti”.
Perchè il bilancio preventivo è così importante? “Perchè è uno degli atti più importanti di competenza del Consiglio comunale. Tutte le idee e iniziative per la città passano dalla disponibilità di fondi nei capitoli del bilancio comunale. E’ fondamentale – insiste l’esponente di FdI – per questo che la discussione in commissione cominci prima possibile per poi andare in Consiglio. Anche perchè bisogna dare risposte, nella ripartizione dei soldi pubblici, alle periferie, alle zone balneari, alle zone più disagiate, alle scuole, alle esigenze dei giovani, anziani e disabili, alla necessità di realizzare opere pubbliche fondamentali che i cittadini aspettano da anni, come, tra le tante, la bretella tra viale Santa Panagia e viale Scala Greca e i marciapiedi su viale Epipoli e Scala Greca”.