Progetto Siracusa: "L'amministrazione chieda lo stato di calamità"

Anche Siracusa deve chiedere la dichiarazione di stato di calamità dopo i danni provocati dal maltempo. Lo sostengono i consiglieri comunali Massimo Milazzo, Fabio Rodante e Salvo Sorbello (Progetto Siracusa) che hanno avanzato proposta formale all’amministrazione.
“Alla luce dei gravissimi danni subiti dalle aziende del comparto agricolo, della pesca e della nautica da diporto è indispensabile – dicono i tre – che venga presentata con urgenza la richiesta affinché si proceda alla corretta individuazione dei territori danneggiati, per poter accedere alle provvidenze previste dalla legge”.




Siracusa. Fratelli d'Italia: "L'amministrazione comunale aiuti il commercio locale"

“La fine del 2014 ci ha consegnato l’abbandono di porzioni commerciali importanti del territorio aretuseo, come la zona alta della città, dove operatori storici ci hanno segnalato l’assenza di interventi significativi da parte dell’Amministrazione comunale durante il periodo natalizio, se non la discutibile decisione di autorizzare in viale Tisia alcune bancarelle che offendevano la vista di quei negozi, che regolarmente pagano i tributi e le cui vetrine venivano nascoste dalle stesse bancarelle volute dall’Amministrazione comunale”. Lo afferma il consigliere comunale e portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Cetty Vinci la quale afferma: “: Pochi i controlli su quelle realtà dell’imprenditoria cinese che stanno mettendo in grave difficoltà tanti commercianti siracusani, attraverso l’applicazione di prezzi non sostenibili da parte degli operatori locali. La cartina di tornasole più evidente di questa incapacità di favorire l’economia locale diventa la fuga di quegli investitori che porterebbero ingenti risorse sul territorio, favorendone lo sviluppo, ma che vengono troppo a lungo lasciati alla porta, finché non decidono di investire su territori più competitivi. Con l’inizio del nuovo anno – conclude – ci aspettiamo un’Amministrazione più coraggiosa e consapevole delle difficoltà economiche che stanno vivendo tanti siracusani”.




Rimborso sisma del 90: ok in legge di Stabilità. "Risultato storico"

Più vicino il rimborso delle imposte pagate nel triennio 90-92 dai contribuenti delle province di Siracusa, Catania e Ragusa colpite dal terremoto del dicembre del 90. E questo grazie ad un emendamento approvato alla legge di Stabilità firmato dal parlamentare siracusano Pippo Zappulla insieme ai colleghi Berretta e Causi. “Finalmente riconosicuto un diritto a lungo negato”, esulta proprio il democratico Zappulla.
“La Legge di stabilità ora passa al Senato e, se sarà approvata anche dal secondo ramo del Parlamento, diventerà definitiva e solo da attuare. Un attimo dopo, chiederemo all’Agenzia Centrale delle Entrate di comunicare a tutti i propri uffici periferici di sbloccare tutte le pratiche in contenzioso, almeno fino a quelle presentate entro il mese di marzo 2010”, aggiunge l’esponente Pd che parla di “risultato storico”.
Vi rientrano tutti i cittadini delle tre province interessate che entro il primo marzo 2010 hanno presentato istanza. Si dovrebbe concludere così un annoso contenzioso, con il riconoscimento della restituzione delle imposte a chi ha pagato per il triennio 90-92 più del 10 per cento delle stesse.




Siracusa. Lunedì termine ultimo per pagare la Tari. Sorbello: "Slitti di qualche mese"

Scadono lunedì i termini per il pagamento della Tari. “E i cittadini sono scarsamente informati. Molti rischiano così di pagare la sanzione del 30% per ritardato pagamento. Ma, soprattutto, la grave crisi economica rende difficile per molte famiglie poter trovare le risorse necessarie. Chiedo quindi che il pagamento della rata slitti almeno di qualche mese”. Così Salvo Sorbello, consigliere comunale di Articolo 4.
Sorbello cita la recente indagine di Cittadinanzattiva: “conferma purtroppo che Siracusa è ancora tra le tre città italiane dove si paga la Tari più cara. Ci aspettiamo quindi dall’amministrazione un gesto di buona volontà, che farebbe respirare famiglie ed imprese tartassate da tasse e balzelli vari”.




Siracusa. Provincia Regionale, c'è il bilancio: stipendi salvi

Approvato il bilancio della ex Provincia Regionale. Una manovra da 25 milioni di euro in calce alla quale ha apposto la sua firma il commissario ad acta, Nicolò Lauricella. Tra gli allegati, il Piano triennale delle opere pubbliche. Approvata in mattinata anche la rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti.
Un provvedimento, quello esitato questa mattina, approvato nel rispetto dei principi contabili previsti dalle normative che riguardano gli Enti locali.
Già dalla scorsa settimana il commissario Lauricella aveva predisposto tutti gli atti per la firma grazie anche alla intensa collaborazione tra il Dipartimento regionale e l’ex Provincia regionale oggi libero consorzio comunale.
Una sinergia indispensabile per l’approvazione dello strumento finanziario in vista di alcune scadenze tra cui il pagamento degli stipendi al personale dell’Ente.




Siracusa. Veleni nel Pd, lettiani contro i bersaniani: "Comportamento inverosimile"

“Toni e contenuti inverosimili, che nulla hanno a che vedere con la politica e la dialettica interna dei partiti”. Così il portavoce dell’area Letta, Massimo Accolla commenta le ultime dichiarazioni di alcuni esponenti della componente bersaniana, legate alle dispute interne alla forza politica di via Socrate e sfociate nel deferimento del capogruppo al Comune, Francesco Pappalardo alla commissione di Garanzia in segno di protesta contro l’espulsione di Simona Princiotta dal gruppo consiliare. “L’evocazione di una “politica” passata ormai sepolta da decenni -commenta Accolla – mostra i chiari limiti dell’analisi da cui scaturiscono le affermazioni.Continuare a sostenere la validità del congresso è una affermazione quanto mai fantasiosa, aldilà di un tesseramento “discrezionale”ed in barba a tutti i regolamenti del partito (vedi il tesseramento di Consiglieri Comunali eletti in liste antagoniste al Pd per cui è previsto due anni di attesa) esercitato da chi oggi predica moralità e rispetto delle regole”. Il portavoce dei lettiani si domanda quali, ipotizzando che possa trattarsi “di quelle che hanno portato alla esclusione dal voto un componente la direzione provinciale perché qualcuno aveva “sbagliato” la stesura dell’elenco. Deferire il capogruppo ad un organismo “di garanzia”-prosegue il documento-  uscito da un congresso che ha avuto uno svolgimento quanto mai discutibile è pretestuoso è nasconde evidentemente altri interessi nella vicenda”.Accolla ricorda che quella decisione è stata assunta all’unanimità dai consiglieri eletti nella lista del Pd. “Perché, allora -chiede- non chiedono l’espulsione di tutti loro?”. La strada per uscire da questa situazione, secondo l’esponente dell’area Letta, è la stessa indicata da Enzo Pupillo: “il confronto e la disponibilità a fare un passo indietro da parte di tutti coloro che ricoprono incarichi nel Pd,eliminando la cultura del sospetto e della dietrologia e avviando una fase di riconciliazione e di gestione del partito al servizio della gente e non- conclude Accolla- alle mire egemoni di nessuno”.




Siracusa. Rissa continua in casa Pd, Zappulla: "denuncio Pappalardo alla Commissione di Garanzia"

Blocchi contrapposti nel Pd siracusano. La via del dialogo appena tentata salta senza neanche un vero tentativo di incontro. E la rottura arriva a seguito del caso Princiotta, ufficialmente esclusa dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Un provvedimento che viene però considerato illegittimo e privo di efficacia da un’ala del Pd, capitanata dal deputato nazionale Pippo Zappulla. “Alla Commissione Provinciale di Garanzia chiedo la sospensione del capogruppo Pappalardo dal partito e la decadenza dal ruolo”, annuncia il parlamentare.
E’ la risposta al provvedimento assunto nei confronti della consigliera Princiotta “che è e resta del Partito Democratico e del gruppo consiliare”, specifica Zappulla. “Pappalardo non è più capace di gestire il gruppo”, chiosa l’esponente Pd.




Siracusa. Il Pd contro la Princiotta: "espulsa dal gruppo". La replica: "non conoscono nemmeno lo Statuto"

“Un colpo di teatro che farà la fine delle bolle di sapone”. Simona Princiotta non perde nè il sorriso nè la serenità. Il gruppo consiliare del Pd ha comunicato di aver votato “ad unanimità dei presenti l’esclusione della consigliera Simona Princiotta dal gruppo” stesso. E questo “per l’assoluta incompatibilità della stessa, manifestata sin dall’inizio del suo ingresso nel gruppo consiliare e culminata con l’atteggiamento assolutamente ostruzionistico ed oppositorio in occasione della discussione ed approvazione del bilancio di previsione 2014”.
La diretta interessata non pare sorpresa. La conclusione della vicenda era già scritta, da domenica almeno. “Il problema è che non conoscono nemmeno lo statuto del partito”, dice lei partendo al contrattacco. “C’è un articolo che spiega come un consigliere comunale con la tessera del Pd è obbligato a far parte del gruppo del Partito Democratico. Non lo si può espellere se prima non lo si butta fuori dal partito. Solo la Commissione di Garanzia può stabilire diversamente. Non mi risulta che qualcuno da Siracusa ne abbia chiesto l’intervento”. Ecco perchè Simona Princiotta è convinta che tutto si concluderà a tarallucci e vino. “Io sono e resto una consigliera comunale del gruppo Pd. E non dicano che tutto questo caso nasce perchè non ho votato il bilancio, uscendo dall’aula. Solo uno stolto potrebbe crederci. Altrimenti non si spiegherebbe perchè io sono così attaccata mentre altri consiglieri Pd che pure non hanno votato il bilancio come Formica, Zappulla e la Salvo non vengono minimamente toccati. Chiariamo una cosa: a me il partito non ha dato nessuna indicazione di voto. Il segretario del Pd con me non ha parlato di bilancio. E se non ricordo male ha firmato anche lei un documento, dopo il cambio di assessori in giunta, in cui si parlava di linea critica verso l’amministrazione”.
Tempo di resa dei conti? “Non lo so. Dico solo che è arrivato il momento di dirsi le cose per come stanno”.




Siracusa. Malumori in Forza Italia, Germano attacca Bellucci

Angelo Bellucci nominato da Gibiino coordinatore provinciale di Forza Italia. E Peppe Germano, componente della direzione nazionale giovani del partito di Berlusconi sbotta: “così si stupra lo statuto di Forza Italia, nominando dei coordinatori provinciali che non sono previsti in nessun articolo o comma”. Non solo, a Germano non va giù la definizione del neo coordinatore quale “figura nuova e che mai nel passato ha avuto ruoli in Forza Italia”. Al punto che si spinge sino a parlare non più di nepotismo ma di “maritismo”, con riferimento al fatto che il conosciuto notaio siracusano è anche il marito delle’x ministro, Stefania Prestigiacomo.
Troppo secondo Peppe Germano che guida la fronda di quanti chiedono, all’interno di Forza Italia, “rispetto delle regole e partecipazione popolare nella scelta della classe dirigente”.
Il componente della direzione giovani ricorda come i risultati del partito non sono in linea con le attese,a nessun livello. “In qualsiasi squadra che non ottiene buoni risultati la prima testa a cadere è certamente quella dell’allenatore, in Forza Italia addirittura, dopo ripetute retrocessioni, assistiamo a riconferme di prepotenza. Manco fosse Marcello Lippi o Arrigo Sacchi…”, chiude ironica la sua nota.




Siracusa. Pd contro Pd, Raciti non porta pace tra le tante anime

Neanche al segretario regionale Raciti, oggi a Siracusa, è riuscito il miracolo: riportare la pace tra le anime del locale Pd. Le polemiche, se possibile, sono state rinfocolate. A soffiare sul fuoco il capogruppo in consiglio comunale Francesco Pappalardo. In una nota firmata da otto consiglieri renziani e lettiani prima elencano i provvedimenti dell’amministrazione Garozzo giudicati positivi poi chiedono l’uscita dal gruppo Pd di Simona Princiotta. Colpa della consigliera, tenere una linea di permanente critica che non sarebbe consona alle idee del gruppo Pd. Dalla parte della Princiotta si schierano i deputati Marziano e Zappulla che a loro volta chiedono le dimissioni di Pappalardo da capogruppo. Insomma, niente di nuovo nel Pd siracusano. Le contrapposizioni -eufemsismo – continuano.