Caos Regionali bis, parla Gennuso. "Macchè colpo di scena, si voterà il 5 ottobre. In atto tentativi per confondere l'elettorato"

Altro che svolta, l’ex deputato regionale Pippo Gennuso vede in atto “un inutile tentativo di confondere l’elettorato di Pachino e di Rosolini”. Lui è certo: il 5 ottobre si voterà per le regionali suppletive in nove sezioni distribuite tra i due centri del siracusano. Nessuna sorpresa arriverà, allora, dal pronunciamento del 25 settembre del Cga. La sorpresa, semmai, non la nasconde Gennuso leggendo il parere della prefettura di Siracusa. “Mi chiedo: come mai il prefetto oggi si contraddice? Come si potrebbe fare la verificazione se manca la busta elettorale contrassegnata con la sigla 5R? Forse ci sono pressioni che arrivano dall’alto?”.
Pippo Gennuso aggiunge: “ Non c’è dubbio che i candidati che il 31 ottobre del 2012 furono proclamati eletti all’Ars, farebbero di tutto per evitare la ripetizione del voto. Ma sanno che questo non accadrà e lo dimostra il fatto che sono in piena campagna elettorale, alla ricerca di voti, nei Comuni di Pachino e Rosolini”.




Siracusa. Gerratana nella giunta regionale, Castelluccio: "Non rappresenta il Pd"

“Il nuovo assessore regionale al Territorio e Ambiente non rappresenta affatto il Pd provinciale”. A dirlo è la segretaria provinciale del Partito Democratico, Carmen Castelluccio dopo la nomina, da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, di Piergiorgio Gerratana al posto della dimissionaria Mariarita Sgarlata. Castelluccio definisce “sorprendente e assai discutibile la scelta, nel metodo, senza alcun confronto e nel merito, in quanto si tratta di un esponente di una corrente che disconosce gli organismi eletti al congresso e non partecipa alla vita interna del partito”.




Floridia. Si dimette l'assessore Sanzaro e il sindaco perde l'appoggio di Cd e Diritti e Libertà

Fermento continuo all’interno della giunta comunale di Floridia. Il sindaco Scalorino perde l’appoggio di Centro Democratico e Diritti e Libertà. “Dichiariamo conclusa l’alleanza politica con l’amministrazione floridiana”, si legge in un comunicato. Si è anche dimessa l’assessore Floriana Sanzaro, espressione di quella parte politica.
A decretare la fine dell’alleanza, “l’immobilismo che regna a Floridia. Abbiamo lavorato ad un programma politico che ritenevamo più idoneo per superare questa fase di crisi che colpisce ormai ogni ceto sociale, ma con delusione possiamo affermare che non un solo punto proposto ha trovato risposta da parte dell’attuale amministrazione”. Da qui la decisione dei due gruppi consiliari di ritirare il loro sostegno alla giunta Scalorino. “Ci siamo sentiti ospiti indesiderati”.




Regionali bis a Pachino e Rosolini, colpo di scena in vista? La nota del Prefetto al Cga: "Possibile la verifica delle schede"

Ancora sei giorni e potrebbe arrivare un nuovo colpo di scena. Insomma, che il 5 ottobre si torni a votare per le regionali suppletive in 9 sezioni tra Pachino e Rosolini non è poi così scontato. Giovedì il Cga di Palermo dovrà pronunciarsi dopo aver acquisito il richiesto parere del prefetto di Siracusa circa la possibilità di ricontare schede e voti del 2012 dopo il ritrovamento di alcuni plichi che si si ritenevano perduti.  E il rappresentante del Governo in città nella sua nota, già acquisita dal Consiglio di Giustizia Amministrativa, pare dare una indicazione precisa. Partendo dal ritrovamento di alcuni plichi nella sede distaccata di Avola del tribunale, Armando Gradone scrive: “Qualora il numero delle schede contenute nella busta 4R, ora disponibile per tutte le sezioni interessate, più il numero (desunto dal verbale sezionale) delle schede contenute nella busta 5R ed il numero (desunto dal verbale sezionale) delle schede contenute nella busta 6R risultasse – alternativamente – coincidente o non coincidente con il numero delle schede autenticate all’inizio o nel corso delle operazioni elettorali si otterrebbe un risultato difficilmente revocabile in dubbio, in senso rispettivamente positivo ovvero negativo alla verificazione richiesta da codesto Consiglio”. Gli avvocati dei deputati regionali siracusani, da sempre contrari al ritorno al voto, sprizzano ottimismo.  “Il conferma quanto da noi sostenuto con il ricorso per revocazione della sentenza. A questo punto il Cga non potrà che prenderne atto e sospendere gli effetti della sentenza e quindi la mini-elezione nelle nove sezioni dei Comuni di Pachino e Rosolino”, commenta Scurria, legale di Enzo Vinciullo.




Siracusa e la spending review: in quattro anni "scomparsi" 17,1 milioni di trasferimenti statali

Sull’altare della spending review, Siracusa sacrifica 17,1 milioni. A tanto ammontano i tagli ai trasferimenti dal 2010 al 2014, un secco -48% in quattro anni che mette il capoluogo aretuseo al 48° posto tra i Comuni con i maggiori tagli. A stilare la classifica è il Sole24Ore  che ha messo a confronto i trasferimenti ai principali enti locali della Penisola: confrontando il 2014 con il 2010 è possibile farsi un’idea della situazione finanziaria dei capoluoghi siciliani. Classifica redatta sulla base dei dati del Centro studi Sintesi che ha analizzato gli ultimi quattro interventi di finanza pubblica che hanno decretato i tagli con manovre strutturali: la riduzione di risorse decisa il primo anno si riflette anche sui successivi perché quelle risorse non tornano più. Le posizioni in classifica sono molto orientative trattandosi di tagli che devono anche tenere conto del numero di abitanti e di altri fattori.
Ragusa è al 31° posto con un taglio di 9,6 milioni pari a -53% rispetto ai trasferimenti del 2010. Palermo al 96°con un taglio di 114 milioni pari a -33% rispetto al 2010. Agli ultimi posti (novantanovesima) troviamo Messina: il capoluogo peloritano ha subito tagli ai trasferimenti per 32,3 milioni pari a -27% rispetto al 2010. L’altra grande città siciliana, Catania, è al 93° posto con tagli per 52,6 milioni pari a -36% sul 2010. E poco prima si trova Caltanissetta con tagli per sei milioni pari a -36% rispetto al 2010.




Siracusa. Si è dimessa l'assessore regionale Sgarlata. "Non c'è la serenità per lavorare"

Alla fine Maria Rita Sgarlata ha rassegnato le dimissioni. Non è più assessore regionale al Territorio e Ambiente. Lascia l’incarico dopo le recenti polemiche sulla piscina realizzata nella sua villa di contrada Isola che ha – direttamente o indirettamente – portato anche alla rimozione dall’incarico di Sovrintendente di Beatrice Basile. Questo il suo comunicato diffuso nel pomeriggio:
“Recenti dichiarazioni di stampa da parte del Presidente Crocetta evidenziano che il rapporto di reciproca fiducia con il quale ho iniziato questa entusiasmante avventura si è incrinato. La mia persona, la mia storia e le tante iniziative che ho portato avanti e concluso in questi mesi parlano da sole. La crescente confusione del quadro politico, in particolare del rapporto tra il Governo regionale e il Partito Democratico, comporta la difficoltà, per ogni assessore che si riconosce nella proposta politica del PD, di poter svolgere con serenità il suo lavoro, essendo imbrigliato in meccanismi e strategie che non consentono alcuna continuità nell’azione politica e istituzionale.
Proprio perché consapevole di voler continuare il mio impegno all’interno del Partito Democratico ma, al tempo stesso, di voler porre un freno ad un clima di veleni che rischia di danneggiare il futuro del partito, credo sia giusto che io rimetta il mio mandato da assessore”.




Sovrintendenza di Siracusa, Crocetta annuncia la rotazione dei dipendenti e una caccia alle ville abusive

“Provvedimenti drastici alla Sovrintendenza di Siracusa”. L’annuncio, destinato ad amplificare le polemiche già accese dal caso Sgarlata-Basile, è del presidente della Regione, Rosario Crocetta. E questi provvedimenti sono riassumibili in due passaggi: rotazione di tutti i dipendenti che non devono essere “riconducibili ad alcuna forza politica”; e poi una verifica di tutte le ville e le case costruite vicino alla battigia del mare a caccia di tutti gli abusi. “Non è possibile che una delle più belle città del mondo possa essere messa nelle mani degli speculatori”, racconta il governatore al quotidiano La Sicilia. “Se qualcuno pensa che la presidenza della Regione rimanga inerte, a guardare cosa fanno le lobby, si sbaglia di grosso. Sarò implacabile”, aggiunge a mò di ulteriore avviso.
Intanto si fa sempre più complicata la posizione dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maria Rita Sgarlata. Imbarazzo in giunta, come testimoniano alcune dichiarazioni – anche di colleghi assessori- poi frettolosamente rettificate. Dalle opposizioni, ma non solo, cresce invece la richiesta di dimissioni. Ma la Sgarlata vuol resistere, per dimostrare come tutto sia stato fatto seguendo le regole e per svelare l’attacco politico che sarebbe alla base di queste complicate giornate.




Siracusa. Bufera Soprintendenza, Granata: "Gli speculatori hanno fatto male i conti. La città non si tocca"

“Sulla vicenda Soprintendenza siamo alle comiche finali”. L’ex deputato Fabio Granata, rappresentante di Green Italia, torna a puntare l’indice contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta per le decisioni assunte a proposito della rimozione di Beatrice Basile e la nomina di Calogero Rizzuto. Granata parla di “peggior governo della storia della Sicilia. Ma se qualcuno ritiene di aver aperto la strada a palazzinari e speculatori – aggiunge l’ex parlamentare-  ha fatto male i suoi calcoli:dal Parco Neapolis alle mura Dionigiane,da Tremmilia al Plemmirio,dal Porto Grande alle Ville storiche superstiti,creeremo una vigilanza politica senza precedenti per bloccare ulteriore cemento e altre offese alla nostra  bellissima città,Patrimonio Unesco”.




La Corte dei Conti "chiama" anche Bufardeci per le spese "pazze" all'Ars

C’è anche il siracusano Titti Bufardeci tra i sette ex capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana a cui la procura della Corte dei Conti ha inviato un invito a dedurre. I magistrati contabili sono pressochè certi di aver individuato un possibile danno erariale di due milioni di euro nell’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” all’Ars. Anche la magistratrura ordinaria sta indagando per peculato.
Oltre all’ex sindaco di Siracusa, figurano nella lista anche  Antonello Cracolici (Pd), Cateno De Luca (Misto), Cataldo Fiorenza (Misto), Innocenzo Leontini (Pdl), Rudy Maira (Udc e Pid) e Francesco Musotto (Mpa). A tutti loro viene contestato complessivamente un presunto danno erariale di oltre due milioni di euro.
Nei mesi scorsi, i finanzieri del Nucleo tutela spesa pubblica di Palermo avevano consegnato due informative fotocopia. Una finì sul tavolo della procura contabile che ha subito aperto un fascicolo per peculato, iscrivendovi quasi cento parlamentari. Le spese riguardano gli anni tra il 2008 e il 2011. Solo i quattordici capigruppo, però, ricevettero l’avviso di garanzia per essere interrogati al Palazzo di Giustizia. C’erano anche Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco. A sette di loro è stato spedito anche l’invito a dedurre della procura contabile. In realtà sono tutti sotto inchiesta e presto potrebbero riceverlo anche gli altri.




Siracusa. Bilancio di Previsione 2014 da approvare entro fine mese. "Scandalosa perdita di tempo"

“Tra 22 giorni il Bilancio preventivo dovrà essere trasmesso alle commissioni e sottoposto al consiglio comunale, ma ad oggi l’atto è chiuso in un cassetto di chi amministra”. Motivo di rammarico per il consigliere di opposizione, Salvo Castagnino. “Ho chiesto oggi in commissione Bilancio se la previsione di spesa 2014 fosse stata trasmessa all’organismo consiliare- spiega l’esponente del “Ncd”- La risposta è stata negativa, nonostante il sindaco, Giancarlo Garozzo avesse garantito che la sua amministrazione avrebbe portato in aula il Bilancio non più tardi di febbraio”. La scadenza per l’approvazione dello strumento è fissata per il 30 settembre. “Si tratterà, quindi- osserva Castagnino- di una corsa contro il tempo. Un comportamento indice di mancanza di trasparenza, come se non si volesse mostrare ai cittadini come il Comune prevede di amministrare la città e di spendere il denaro pubblico”. Castagnino ipotizza che la maggioranza approverà alla svelta e senza troppi approfondimenti la manovra. “Un Bilancio preventivo a settembre- conclude il consigliere di minoranza- è uno scandalo”.