Siracusa. Pd, un coordinamento per i rapporti con l'amministrazione comunale. Castelluccio: "Restiamo fuori dalla giunta"

Un gruppo di lavoro con il compito di “verificare e rilanciare i rapporto con l’amministrazione comunale e di garantire un confronto constante con il gruppo consiliare del Pd”. Il Partito Democratico provinciale risponde con la costituzione di un coordinamento cittadino che “coinvolgerà i cittadini interessati a dare il proprio contributo” alle tensioni con il sindaco, Giancarlo Garozzo , acuite dopo il rimpasto della giunta di palazzo Vermexio. La direzione provinciale della forza politica di via Socrate ha affrontato ieri l’argomento, assumendo anche altre decisioni, a partire dalla proposta di nominare l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Lo Giudice vice segretario del partito e di inserire l’ex assessore alle Attività produttive, Fabio Moschella nella direzione del Pd. Duro il documento diffuso in mattinata, che spiega come “la direzione provinciale del Pd ritenga politicamente grave che il sindaco non abbia accolto la proposta di un percorso condiviso per la verifica amministrativa e la conseguente composizione della giunta ad un anno dalle elezioni”. Un errore che la nota a firma della segretaria, Carmen Castelluccio definisce ingiustificabile, mentre “la rivisitazione della giunta, nei fatti e nelle scelte – sostiene Castelluccio- appare motivata dalla ricerca di equilibri tra partiti e gruppi vari più che dagli interessi veri della città”.Il Pd ribadisce di aver “dovuto prendere le distanze da quello che appare un modo autoreferenziale di interpretare la responsabilità di amministrare la città”. Il Pd conferma l’intenzione di restare fuori dalla giunta, ma si “ritiene garante del programma elettorale proposto agli elettori perchè incentrato sui contenuti di Progetto Città elaborato proprio dal PD cittadino, impegnandosi a svolgere questo ruolo attraverso un lavoro ancora più attento e puntuale a tutti i livelli”. Della vicenda amministrativa del Comune di Melilli, invece, il partito si occuperà nei prossimi giorni, convocando un apposito incontro con i rappresentanti dei circoli interessati.




Rosolini. Mini Regionali, Gennuso: "Nuovi presidenti di seggio o mi incateno con Vinciullo"

“Giusto cambiare i presidenti dei seggi in occasione delle nuove mini elezioni del 5 ottobre a Pachino e Rosolini”. L’ex deputato regionale Giuseppe Gennuso concorda con il parlamentare dell’Ars, Vincenzo Vinciullo, secondo cui sarebbe opportuno, viste le motivazioni che hanno condotto all’indizione delle nuove votazioni in nove seggi della zona sud, indicare anche nuovi presidenti di seggio. Secondo Gennuso la soluzione migliore sarebbe quella di affidare la presidenza dei nove seggi “a dei magistrati o ad esponenti di altissimo profilo delle forze dell’ordine”. In caso contrario l’ex deputato regionale sarebbe pronto a tornare ad incatenarsi, questa volta insieme a Vinciullo, pronto a dare vita ad una protesta eclatante. Intanto Gennuso ricomincia a parlare di politica, annunciando un’intesa con l’appena rientrato al parlamento siciliano Pippo Sorbello dell’Udc, nuovamente all’Ars dopo i mesi di sospensione per effetto della legge Severino. I due ex colleghi avrebbero individuato “un percorso da avviare per risollevare il territorio, sempre più stretto- osserva l’ex lombardiano- nella morsa della crisi e abbandonato negli ultimi 2 anni da una deputazione regionale che non ha fatto nulla per la provincia, facendo cartello solo per opporsi al ritorno alle urne”.




Sortino. Depuratore dato in gestione a 20.000 euro al mese. Bongiovanni: "Non si scarichi il costo sui cittadini"

Depuratore Sortino affidato in gestione ad una ditta di Trapani. Costo per le casse comunali: 20 mila euro al mese. Così recita un’ordinanza del sindaco contro cui si scaglia oggi Nello Bongiovanni, di Sortino al Centro. “Abbiamo toccato il fondo”, esclama. “Abbiamo 140 dipendenti comunali, possibile che il Comune non sia in grado di gestire il depuratore da se? Non vorrei che questa spesa finisse per essere carica sulle spalle dei sortinesi con un aumento in bolletta”.
(foto: l’ordinanza sindacale)




Reazioni e commenti al ritorno alle urne. Gennuso: "In Sicilia riaffermata la giustizia". Marziano: "Io sereno"

Non si fanno attendere i commenti e le reazioni alla notizia della indizione delle elezioni regionali bis in nove sezioni tra Pachino e Rosolini. Il 5 ottobre, come ha disposto la giunta regionale, seggi aperti per ripetere le operazioni di voto delle regionali dell’ottobre 2012. Mentre qualcuno sottovoce si lascia scappare un “non è finita qui”, ricordando come nei prossimi giorni saranno discussi in altre aule i ricorsi per revocazione presentati da alcuni deputati regionali siracusani, Bruno Marziano torna a parlare di una vicenda “abnorme e frutto di un vero e proprio falso ideologico prodotto dal presidente del tribunale di Siracusa. Pur considerando una violenza le elezioni nei confronti di chi, come me, non ha commesso brogli o reati elettorali,  affrontiamo le elezioni con la serenità di chi avendo operato bene, in particolar modo nel territorio di riferimento di queste elezioni, non ha nulla da temere ed anzi è sicuro di uscire rafforzato e con un consenso più ampio frutto del lavoro svolto in questi due anni”.
Di tutt’altro tono il commento di Pippo Gennuso, direttamente interessato alla vicenda perchè rimasto fuori dall’Ars per un pugno di voti. “Crocetta è stato di parola”, scrive nella sua nota. “Non ho mai avuto dubbi sull’onestà del governatore – afferma ancora Gennuso – e capisco anche le pressioni politiche che ha dovuto subire in questi mesi affinchè non si arrivasse alla decisione, ovvero di tornare a votare il prossimo 5 ottobre. Anche in questa circostanza – conclude l’ex deputato – Crocetta ha rispettato la legalità, applicando una sentenza di un organo dello Stato.In Sicilia è stata riaffermata la Giustizia e la democrazia e soprattutto è stata messa la parola fine agli atteggiamenti arroganti di qualche deputato all’Ars, eletto nella Circoscrizione di Siracusa”.
(foto: Assemblea Regionale Siciliana)




Regionali-bis a Pachino e Rosolini: si vota il 5 ottobre

Per la ripetizione delle elezioni regionali in nove sezioni tra Pachino e Rosolini adesso c’è anche la data: 5 ottobre. Lo ha deciso la giunta regionale, disponendo la parziale ripetizione delle votazioni nelle  n. 3,7 e 11 di Rosolini e nelle sezioni n. 2, 11, 13, 14, 15 e 23 a Pachino. Viene data così esecuzione alla sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa n. 394 del 8/07/2014.




Ripetizione delle Regionali, nuovo giallo. Vinciullo denuncia: "a Pachino misteriosamente bruciati alcuni documenti"

Scontri e colpi di scena sono all’ordine del giorno ma il conto alla rovescia verso il voto da ripetere in nove sezioni tra Pachino e Rosolini sarebbe già cominciato. L’indizione delle elezioni-bis dovrebbe arrivare da Palermo tra pochi giorni. E nel caos di quello che è stato soprannominato “caso Gennuso” – l’ex parlamentare regionale rimasto fuori dall’Ars per un pugno di contestati voti – arrivano nuove polemiche.
Le solleva Enzo Vinciullo con il suo intervento proprio in assemblea regionale. “Tra gli avvocati che stanno curando la causa contro i deputati in carica – ha detto – c’è un consigliere del presidente della Regione, Stefano Polizzotto. E il suo ruolo in questa vicenda metterebbe lo stesso governatore in una situazione insopportabile dal punto di vista politico”.
E in un caso politico-giudiziario già intricato di suo si inserisce adesso un nuovo mistero. “Ho chiesto al Comune di Pachino di poter avere copia di alcuni atti relativi a quelle elezioni. Ai miei inviati hanno hanno risposto che quegli atti non sono più disponibili perchè sarebbero andati distrutti in un incendio nato pare per autocombustione”, racconta Vinciullo. “Ho chiamato il sindaco di Pachino per capire se era al corrente di questo episodio. Mi ha risposto con sorpresa di esserne all’oscuro. In ogni caso, a lui ho inviato una richiesta ufficiale di questi documenti che risultano bruciati ed ho anche avvisato di questo nuovo episodio il procuratore capo di Siracusa”, dice ancora il parlamentare siracusano.
Il responsabile dell’ufficio elettorale pachinese avrebbe confermato al primo cittadino l’episodio. “Mi dà da pensare che siano andati bruciati solo certi documenti e non altri…”, dice insinuando nuovi sospetti Vinciullo. “Non insinuo. Io penso che dietro tutta questa vicenda ci sia una regia sottile ma maldestra”.
Tra una settimana esatta, intanto, il Cga discuterà il ricorso per revocazione presentato dallo stesso Vinciullo (come fatto da quasi tutti gli altri deputati eletti nel siracusano, ndr). “Lancio un appello diretto al presidente del tribunale di Siracusa: spero che comunicherà al Cga le risultanze delle loro indagini e gli elementi provati ed emersi in modo che l’organo amministrativo possa decidere avvalendosi di un quadro quanto più delineato possibile”.




Siracusa. Porto e Cittadella, niente dibattito: Rodante critica la maggioranza. E Castagnino: "mi manca Lo Giudice"

Bene l’ok all’atto di indirizzo in materia di inquinamento, ma nell’aula al quarto piano di palazzo Vermexio doveva parlarsi anche dei lavori al Porto Grande e della situazione della Cittadella dello Sport. Punti all’ordine del giorno che, però, non sono stati toccati nella discussione del civico consesso. E l’opposizione oggi alza la voce. Lo fa con Fabio Rodante (Progetto Siracusa-Art 4): “la maggioranza per l’ennesima volta si qualifica per quello che è: irresponsabile ed autoreferenziale”. Il consigliere stigmatizza quindi l’atteggiamento dei “gruppi che fanno capo alla Giunta Municipale” i quali “su argomenti scomodi, proposti dalla opposizione, abbandonano l’aula, decidendo di non decidere”.
E’ successo che ieri sera, dopo la votazione dell’atto di indirizzo, sia venuto meno il numero legale perche dalla maggioranza diversi consiglieri sarebbero usciti dall’aula. E così “impedito il dibattito sui lavori del porto e sulla gestione della Cittadella dello sport. Argomenti ostici che avrebbero imposto maggiore responsabilità”, lamenta Rodante. Che lancia un sospetto: “se tutto questo è stato architettato a danno dei cittadini per garantire la privatizzazione degli impianti sportivi e dei siti archeologici e culturali di maggior pregio, hanno fatto i conti senza l’oste. Nessuno pensi di sottrarsi al pubblico dibattito democratico. Ogni consigliere comunale sarà chiamato a prendere posizione sulla gestione pubblica o privata dei beni comunali”.
La posizione di Rodante non resta isolata. Sempre dai banchi di  opposizione, infatti, scatta in piedi anche Salvo Castagnino (Ncd). Era tra i dodici firmatari dell’ordine del giorno sulla importante infrastruttura in fase di realizzazione. “Mi sarei atteso la presenza in aula dell’assessore al ramo, Rossitto. Ho anche chiesto se gli uffici lo avessero informato. Evidentemente non ritiene utile venire in Consiglio, visto che qui non l’ho ancora mai visto e non so che faccia abbia. Devo dire che mi manca già Alessio Lo Giudice: quanto meno ha sempre mostrato rispetto per l’istituzione e i consiglieri”.
All’assessore ai lavori pubblici il consigliere chiede comunque spiegazioni sull’avanzamento dei cantieri. “Le opere a carico del Comune sono previste nel piano delle opere triennali? Con quale tempistica certa  verranno definiti gli stati di avanzamento lavori? Capisco che esiste una maggioranza bulgara, ma il comportamento dell’amministrazione trasforma questa forza di maggioranza in dittatura riconosciuta”.




Siracusa. Guerra tra deputati in Procura dopo la sentenza del Cga. In quattro chiedono nuove indagini, Gennuso: "querelo chi mi ha calunniato"

“Riaprire le indagini sulle elezioni regionali del 2012”. La richiesta al procuratore capo di Siracusa l’hanno fatta quattro deputati regionali siracusani eletti proprio in quella tornata elettorale. Ed è una iniziativa che segue l’ordinanza del Cga che dispone la ripetizione del voto in nove sezioni tra Pachino e Rosolini con il prefetto Gradone commissario ad acta per l’esecuzione del provvedimento. “Abituati ai ribaltoni della politica vogliono passare da conigli a leoni, perché sentono che qualcuno di loro ha occupato per due anni abusivamente un posto all’Assemblea regionale siciliana”, commenta Pippo Gennusso, ex deputato regionale e molto interessato alla vicenda perchè rimasto fuori dall’Ars per un pugno di voti.
“Vorrei ricordare agli onorevoli Gianni, Vinciullo, Marziano e Coltraro che quello che loro stanno facendo, tardivamente, io l’avevo già fatto nel dicembre del 2013, quando mi sono presentato spontaneamente in Procura per denunciare irregolarità sulle elezioni Regionali, per raccontare sospetti e portare anche le prove che nessun allagamento si era verificato al palazzo di giustizia di Siracusa nel novembre dello scorso anno. Io sono stato il primo a chiedere la verità e se qualcuno ha commesso reati penali deve pagare il suo debito con la Giustizia”. Pippo Gennuso, poi, in riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate dai deputati siracusani annuncia querela. “La calunnia rimane un reato. Voglio dire che io non ho né parenti, né amici addetti agli espurghi che lavorano al tribunale di Siracusa. Questo qualcuno l’ha detto e pagherà le conseguenze sia in sede penale che civile”.




Siracusa. Una provincia a misura di donna, le democratiche si danno obiettivi e tempi

Le donne del Partito Democratico rilanciano il loro impegno sul territorio e ripartono dai temi della democrazia paritaria, del lavoro,dello sviluppo del territorio, del contrasto alla violenza. Ieri, le democratiche siracusane si sono incontrate nella sede del partito di via Socrate. Un incontro che ha coinvolto le rappresentanti di tutti i circoli e le segreterie della provincia, le consigliere comunali e di circoscrizioni, le amministratrici, le parlamentari. Una riunione che è servita per tracciare un bilancio della presenza femminile nella forza politica e nelle istituzioni. Il percorso stabilito prevede iniziative che possano coinvolgere anche le donne che nelle associazioni, “nelle professioni, nel volontariato condividono l’importanza di un rinnovato protagonismo femminile e si concluderà- spiegano la segretaria provinciale, Carmen Castelluccio e la referente delle donne Pd, Enza D’Antoni- con la conferenza permanente provinciale, prevista per il prossimo autunno e che servirà per approvare il documento programmatico conclusivo”. In quell’occasione sarà eletta la portavoce provinciale.




Siracusa. "Quanto costano i solarium?": interrogazione del consigliere Rodante

I nuovi solarium piacciono ai siracusani ma fanno discutere la politica. Il consigliere comunale di Progetto Siracusa-Art. 4, Fabio Rodante, ha presentato una interrogazione scritta. Chiede di conoscere le caratteristiche dei tubi portanti,  se rispondono alle caratteristiche tecniche imposte dal capitolato di appalto e le condizioni rilevate al collaudo. Ma soprattutto Rodante chiede che venga comunicato al Consiglio Comunale il costo complessivo dell’iniziativa e le condizioni economiche dei contratti stipulati con le società appaltatrici.”E’ una interrogazione  finalizzata ad ottenere elementi utili per l’esame della redigenda proposta di bilancio di previsione 2014″, motiva Rodante.