Persi 2,5 mln per 10 bus a metano, Fdl: “Pianificare uno sviluppo adeguato all’evoluzione del territorio”

“Siracusa perde il finanziamento di 2,5 milioni di euro per l’acquisto di 10 bus a metano, questa è l’amministrazione incompetente ed inconcludente capitanata dal Sindaco Italia, è ormai consolidata la strategia politica del Sindaco che da sei anni ha ridotto la Città alla fame, affamando la cittadinanza fa apparire straordinarie le iniziative che dovrebbero essere ordinarie, come ad esempio la manutenzione del manto stradale, mentre per la pianificazione delle opere straordinarie nulla si concretizza”, si legge in una nota del Presidente Provinciale Peppe Napoli e del Commissario cittadino Ciccio Midolo di Fratelli d’Italia.
“Il progetto delle esasperate piste ciclabili, si conclama fallimentare in assenza di un adeguato servizio urbano di trasporti pubblici. La viabilità siracusana è un vero e proprio inferno che fa il paio con la vivibilità, altrettanto infernale. La tattica è chiara, abituare la cittadinanza al disservizio totale in modo che una piccola azione ordinaria può apparire straordinaria, in tempi di fame un tozzo di pane può diventare fondamentale. – continuano – L’amministrazione comunale sa di essere incompetente, sa di non conoscere gli strumenti amministrativi per acquisire risorse da spendere per i servizi cittadini, sa di non essere in grado di mettere in atto una progettualità, sa di non sapere pianificare uno sviluppo che sia al passo ed adeguato all’evoluzione del territorio, e quindi sa che l’unica strategia che è in grado di mettere in atto, e lo fa benissimo, è affamare la cittadinanza, concludono Peppe Napoli e Ciccio Midolo.




Autorità portuale, Nicita e Spada: “Bene adesioni alla proposta PD su Port Authority e Siracusa”

“Siamo lieti che la proposta lanciata per prima dal Partito Democratico inizi a trovare attenzione e consenso nel dibattito pubblico. Occorre ora che la nostra proposta che Siracusa aderisca da protagonista alla AdsP del mare di Sicilia si misuri con un orizzonte concreto di azione”. Sono le parole di Antonia Nicita, vice capogruppo del Pd al Senato, e Tiziano Spada, deputato regionale.
“Come abbiamo più volte evidenziato, l’adesione permetterebbe a Siracusa di entrare nel network dei porti della Sicilia Orientale ed evitare la concorrenza interna tra gli stessi, nonché ottimizzare l’offerta turistica crocieristica e diportistica esaltando le peculiarità dei singoli scali senza inutili duplicazioni. Inoltre, si potrebbero impiegare le somme prodotte dalla rada di S. Panagia per migliorare il quadro infrastrutturale attuale, in termini di fondali, banchine, stazione marittima e servizi. Ricordiamo che S. Panagia eroga alle casse erariali circa 11 milioni di euro l’anno, metà dei quali vanno alla Regione Siciliana e metà allo Stato, perdendosi del tutto da Siracusa. Queste risorse, come abbiamo più volte ripetuto, potrebbero essere spese sul territorio, superando i limiti attuali e fornendo a Siracusa risposte adeguate ai problemi infrastrutturali e organizzativi”.
I due rappresentanti del Partito Democratico sottolineano: “Ci auguriamo che nel Milleproroghe alla Camera il Governo Nazionale inserisca la proposta che Siracusa possa rientrare nell’Autorità portuale e che il Governo Regionale esprima un parere positivo”.




Autorità portuale, Scerra e Gilistro (M5S): “Ripartire dalla proposta del M5S per definire ingresso”

“Che il porto di Siracusa sia ancora oggi fuori dal perimetro di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale è un anacronismo intollerabile. Una bizzarria decisionale che sin qui è costata in termini di occasioni ed investimenti di sviluppo perduti, con una crescita avvenuta slegata, non organica e incapace in questo quadro di affrontare e tenere la prova del confronto internazionale”. Sono le parole del parlamentare Filippo Scerra e del deputato regionale Carlo Gilistro che riprendono la battaglia condotta sin dal 2020 e culminata in un emendamento dell’ottobre 2021. “L’allora vicepresidente della commissione trasporti, Paolo Ficara, aveva proposto al Ministero l’inclusione del porto di Siracusa nella circoscrizione dell’Adsp, ma il no del presidente della Regione Musumeci stoppò tutto. Ora notiamo con piacere che in molti si stanno accorgendo della necessità di questo passo, di cui il M5S si è fatto portavoce in questi anni”, sottolineano i due esponenti cinquestelle.
“Allargare la circoscrizione dell’AdSP significa dotare anche il porto di Siracusa, come è già avvenuto per Pozzallo, di un’adeguata dotazione finanziaria che possa realmente spingere verso un preciso modello di sviluppo strategico, al di là di localismi che oggi non trovano più nessuna giustificazione. – continua Filippo Scerra – Con l’allargamento della circoscrizione al porto di Siracusa, compreso anche quello industriale di Santa Panagia, finalmente potremmo pretendere che le risorse prodotte in loco siano reinvestite sui territori che tale ricchezza generano, invece che finire nelle casse di Palermo. L’inserimento nell’Autorità di Sistema renderebbe possibile anche la definizione di una strategia integrata di sviluppo a medio e lungo termine con la previsione di adeguati interventi infrastrutturali, un modello di marketing congiunto, snellimento delle relative procedure burocratiche ed amministrative”.
“Dobbiamo iniziare a pensare che Catania più Augusta, più Pozzallo e più Siracusa possono diventare insieme, e non una contro l’altra, una influente realtà portuale del Mediterraneo con benefici a cascata, in questo caso si, per i singoli territori in cui operano. Ma non si può più ritenere che sia una guerra contro questo o quel vicino quando tutto attorno, dalla Calabria al resto del Mediterraneo, crescono realtà concorrenti che i nostri porti, da soli, non potrebbero fronteggiare”. Un dato su cui concordano anche gli operatori siracusani del settore che insisono per avviare un percorso di inserimento del porto Grande di Siracusa nel raggio d’azione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Le politiche portuali condotte da Catania-Augusta a nord e da Pozzallo a sud, tutte dentro l’Autorità di Sistema, stanno creando un effetto tenaglia che schiaccia ed isola il porto siracusano. Non è più tollerabile guardare a questa occasione e mancarla ancora solo perchè qualcuno ha pensato negli anni che l’economia portuale fosse l’orticello di casa”, sottolinea il deputato regionale Gilistro.




Mancato acquisto di bus a metano, Gradenigo: “Danno colossale”. La replica di Pantano

“Un danno colossale”. Così il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo, commenta la perdita da parte del Comune di Siracusa di un finanziamento da 2,5 milioni di euro per l’acquisto di 10 bus a metano. Le somme arrivavano da Agenda Urbana. La notizia, incluso il dettaglio del prossimo arrivo di tre nuovi bus elettrici entro giugno, era stata anticipata da SiracusaOggi.it (clicca qui). Il tema è stato anche al centro di una interrogazione del gruppo Pd in Consiglio comunale.
“L’incubo così è diventato realtà, abbiamo mandato indietro 2.5 milioni di euro stanziati nel 2020 con Agenda Urbana, disponibili per il Comune di Siracusa già dal febbraio del 2021. Due anni di tempo, 48 mesi per poter acquistare da una qualunque azienda europea tramite un bando internazionale 10 nuovi bus a metano che confrontati alle 10 attuali linee di trasporto SAIS (escludendo quella del cimitero) avrebbero dovuto raddoppiare il numero di mezzi circolanti dimezzando i tempi di attesa con minori emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, rispetto agli attuali bus a gasolio”, dice d’un fiato Gradenigo.
L’assessore Vincenzo Pantano ha illustrato l’iter seguito dagli uffici. Dei due lotti finanziati per l’acquisto di 6 e 4 bus di diversa tipologia, dopo l’aggiudicazione della fornitura del primo lotto a seguito di procedura Consip, l’aggiudicataria ha comunicato l’impossibilità della fornitura nei termini per la carenza delle materie prime di costruzione legata alle vicende internazionali che hanno bloccato i mercati dal 2020 in poi. Di conseguenza non si è proceduto nemmeno per il secondo lotto, atteso che nessuna ditta poteva assicurare la fornitura nei termini richiesti da Agenda Urbana ai fini della rendicontazione.




Il caso De Simone turba FdI, Auteri: “Il partito non è un bus”

Il caso De Simone turba Fratelli d’Italia a Siracusa. Dei cinque consiglieri eletti, solo 2 sono rimasti fedeli al partito della Meloni (Cavallaro e Romano). Porto e Ricupero hanno salutato all’indomani dell’elezione, De Simone dopo pochi mesi. Il deputato regionale Carlo Auteri non nasconde la sua amarezza. “Fratelli d’Italia non è un autobus dal quale si sale e si scende a piacimento. È un partito frutto di un’ideologia e un’organizzazione e noi puntiamo in chi decide di aderire. La fuoriuscita di De Simone, dopo quella di Porto e Ricupero, per andare a finire in altri partiti non può che turbarmi”.
I primi fuoriusciti sono approdati in area Mpa, De Simone è al misto ma si vocifera di imminente adesione a Forza Italia. “Ci vuole onestà intellettuale – stigmatizza Auteri – vero è che non ci sono vincoli di mandato e che ormai pensare di rispondere a un elettorato è cosa non da tutti, ma ritengo abominevole questo modo di concepire la politica. Altrimenti è ovvio e naturale che la gente, gli elettori, abbiano sempre meno stima di chi ci rappresenta”.
FdI, come specificato dal coordinamento provinciale e comunale del partito, resterà all’opposizione di questa amministrazione comunale con il gruppo dei due consiglieri Paolo Romano e Paolo Cavallaro. “Noi non facciamo promesse di poltrone, non vogliamo corteggiare consiglieri di altre liste che semmai devono sceglierci per quello che siamo”, conclude.




Napoli (FdI): “De Simone va via? Ha perso una chance e approfittato degli elettori”

Il presidente provinciale di FdI, Peppe Napoli, commenta la decisione di Damiano De Simone di lasciare il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. “Ci dispiace di averlo appreso dalla stampa e proprio un paio di ore prima della riunione convocata con i consiglieri del gruppo di FDI”, spiega. Una riunione che si è comunque tenuta ed a cui hanno partecipato il coordinatore cittadino Ciccio Midolo e i consiglieri comunali Cavallaro e Romano che compongono lo zoccolo duro, anche in Consiglio comunale, del gruppo di Fratelli d’Italia, che non sparisce.
“Sarebbe stato il minino parlare con noi dei suoi dissapori o di qualche perplessità di permanere nel gruppo, anche solo per la riconoscenza di essere stato candidato con il simbolo del partito di Governo. Supponiamo che De Simone abbia tradito, non il partito in sè, bensì i suoi elettori che gli hanno dato fiducia proprio perché appartenente alla lista di FdI”, aggiunge ancora Napoli.
De Simone ha annuncia di aderire al gruppo misto. “Forse non si sente di appartenere all’unica forza del centrodestra che fa opposizione all’interno del Consiglio comunale, preferendo molto probabilmente la comoda azione politica all’interno della maggioranza”, pungono i vertici provinciale di FdI. “Ha perso una chance importante, gli auguriamo comunque buon lavoro”, chiosa Ciccio Midolo.




Legge sulle Province, Spada (PD): “Governo Schifani arrogante, le scelte sbagliate incidono sui cittadini”

“La bocciatura del disegno di legge sulla reintroduzione del voto diretto per le Province è frutto di una visione arrogante e miope di un Governo che danneggia i cittadini siciliani”. Sono le parole del deputato regionale Tiziano Spada (Pd) in relazione alla bocciatura della Riforma delle Province portata in Aula dal Governo Schifani.
“Il Partito Democratico – afferma Spada – è stato tra i primi a presentare un disegno di legge che introducesse nuovamente l’elezione diretta dei presidenti e dei consigli delle province siciliane. La gestione commissariale degli ultimi anni ha ridotto al minimo il rapporto tra cittadini e l’ente provinciale dal punto di vista della gestione politica”.
L’onorevole Spada, inoltre, ha posto l’accento anche sulla genesi del disegno di legge che, in Assemblea Regionale Siciliana, ha incassato 25 voti favorevoli e 40 contrari. “Nel disegno di legge partorito dal Governo Schifani – sottolinea Tiziano Spada – non veniva garantita l’effettiva possibilità di svolgere le elezioni alla luce della mancata abolizione preventiva della “Legge Delrio”. Quest’ultimo avrebbe dovuto essere un passaggio fondamentale per evitare che la legge sulle province venisse impugnata successivamente. La volontà del Governo Regionale di andare avanti, senza considerare le continue sollecitazioni e le prescrizioni in materia, è risultato essere un atto di arroganza politica che in aula ha avuto esito negativo”, continua il deputato regionale.
La mancata approvazione del disegno di legge incide anche sui Liberi Consorzi in Sicilia, in difficoltà per la mancanza di risorse economiche. “La resa dei conti interna alla maggioranza incide sui Liberi Consorzi che, oggi, vivono una situazione molto complicata per la mancanza di risorse che garantiscano l’erogazione dei servizi essenziali, soprattutto per la provincia di Siracusa. Il Libero Consorzio aretuseo, a differenza degli altri, è in dissesto, con tutti i problemi che ne conseguono. La mia è una valutazione di merito, soprattutto dal punto di vista economico, diversa da quella politica espressa dall’Aula. Per colpa di una classe politica miope – conclude Spada – il Libero Consorzio di Siracusa rischia di dover affrontare problemi importanti senza avere un supporto concreto da parte del Governo Regionale”.




Buona notizia per i comuni siciliani, 60 mln per gli extracosti rifiuti

Anci Sicilia questa mattina è stata ricevuta in commissione rifiuti, alla presenza del presidente on. Giuseppe Carta, dell’assessore Roberto Di Mauro, degli uffici finanziari della Regione e di parte della deputazione. “Non più 45 milioni ma 60, 15 milioni in più di quelli precedentemente stanziati – le parole di apertura del presidente Carta – questa somma ci permetterà  di coprire parte del 2023 e il secondo semestre del 2022. Possono tirare un sospiro i comuni siciliani – spiega il pres. Carta – Si sta lavorando per la risoluzione del problema degli extracosti per il conferimento dei rifiuti fuori Regione. L’assessore Roberto Di Mauro, di concerto con l’assessore Marco Falcone, ha rassicurato i presenti affermando che il governo regionale ha preso l’impegno di destinare questi fondi con il primo veicolo legislativo. La sinergia tra Regione, Commissione e ANCI ha portato i suoi frutti. Si ringrazia il presidente dell’ANCI Paolo Amenta, per la presenza, l’ impegno e la capacità di dialogo con il governo della Regione”, conclude l’on. Carta.




De Simone lascia il gruppo consiliare di Fdi e passa al misto

Il consigliere comunale Damiano De Simone lascia il gruppo di Fratelli d’Italia. Da diverse settimane si susseguivano indiscrezioni circa una sua adesione a Forza Italia, specie dopo l’incontro a dicembre con il presidente Schifani a Palermo, insieme a Luigi Gennuso (FI). Per il momento, però, De Simone aderisce al gruppo misto.
“Prassi e metodologia operativa non consentivano più la continuazione dell’attività istituzionale all’interno del gruppo di FdI”, spiega De Simone in una nota. “Per valori e principi resto un uomo di centrodestra, da indipendente continuerò mia azione nell’interesse esclusivo della comunità siracusana, nell’ambito dell’area politica di riferimento”. E sembra essere un primo passo verso Forza Italia attorno a cui potrebbe nascere un grande gruppo di delusi, provenienti da Fdi, Italia Viva e Fuorisistema.
Restano in FdI Romano e Cavallaro. I meloniani contavano su ben 5 consiglieri eletti subito dopo le elezioni. Ma prima l’addio di Porto e Recupero e adesso quello di De Simone.




Nuovo ospedale di Siracusa, commissione Ue approva risoluzione del parlamentare Spada (Pd)

La risoluzione del deputato regionale Tiziano Spada (Pd), sul nuovo ospedale di Siracusa, è stata approvata all’unanimità in Commissione Ue, con cui impegna il Governo della Regione “ad attivare ogni iniziativa possibile, sia politica che amministrativa, per il reperimento delle somme necessarie a finanziare il fabbisogno complessivo, pari a 147.844.837,66 euro, aggiuntive rispetto alle risorse attualmente stanziate per la completa realizzazione dei lavori”.
Una risoluzione, sostenuta anche da Carlo Gilistro (M5S), presente in Commissione, che invita inoltre il Governo regionale “ad interloquire con il Ministero della Salute e con il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministeri, nonché a svolgere in modo celere ogni atto utile per il reperimento delle suddette risorse nell’ambito delle somme stanziate nei Fondi extraregionali, tra cui, in primis, il Fondo sviluppo e Coesione 2021-2027 o eventuali risorse riprogrammabili non spese nell’ambito dei cicli di programmazione precedenti”.
Il documento impegna, inoltre, il Governo della Regione “ad attivarsi con ogni iniziativa possibile, sia politica che amministrativa, per creare celermente i presupposti al fine di procedere nel tempo più breve possibile con la progettazione esecutiva dell’opera e la conseguente realizzazione della medesima”.
Iniziative “non più rinviabili” a detta di Spada e Gilistro, “a tutela della salute dei cittadini che non possono ancora attendere ritardi e lungaggini – concludono i due parlamentari regionali – per la realizzazione in tempi celeri di una nuova struttura ospedaliera, per fronteggiare gli effetti sulla salute e socio-economici derivanti dall’emergenza pandemica”.