Siracusa. Nicola Bono con "Fare per fermare il declino"

Debutta a Siracusa il movimento “Fare per fermare il declino”. Questa mattina la presentazione che segna il ritorno sulla scena politica dell’ultimo presidente della Provincia Regionale, ed ex sottosegretario, Nicola Bono. E’ stato lui ad illustrare la proposta politica del movimento lanciato da Oscar Giannino. Al fianco di Bono anche Aldo Ganci, coordinatore regionale della Costituente Rete Civica Nazionale.




Siracusa. Nicola Bono con "Fare per fermare il declino"

Debutta a Siracusa il movimento “Fare per fermare il declino”. Questa mattina la presentazione che segna il ritorno sulla scena politica dell’ultimo presidente della Provincia Regionale, ed ex sottosegretario, Nicola Bono. E’ stato lui ad illustrare la proposta politica del movimento lanciato da Oscar Giannino. Al fianco di Bono anche Aldo Ganci, coordinatore regionale della Costituente Rete Civica Nazionale.




Siracusa. Reale assessore regionale, soddisfazione del responsabile provinciale di Articolo 4

Ezechia Paolo Reale nuovo assessore all’Agricoltura e Articolo 4 a Siracusa festeggia. Salvo Sorbello, responsabile provinciale del movimento, accoglie “con viva soddisfazione la nomina di Reale, uomo delle grandi qualità e capacità, che ha già dimostrato di possedere indiscusse doti e qualità morali e professionali”. Con lui, è certo Sorbello, ” la Sicilia e la provincia di Siracusa in particolare potranno avvalersi dell’esperienza e della competenza di una persona che saprà offrire un contributo serio e concreto per la soluzione dei tanti problemi della nostra terra”.




Sgarlata-Reale, due siracusani in giunta a Palermo: Territorio e Agricoltura, ecco le deleghe

La settimana del rimpasto si chiude con la conferma: due assessori per Siracusa a Palermo. I nomi si conoscevano già, sono quelli di Mariarita Sgarlata e di Ezechia Paolo Reale. Per la prima è una riconferma, il secondo è una new entry. Delega al Territorio e Ambiente per l’ex reggente dei Beni Culturali, Agricoltura per Reale. Accontentato, quindi, Articolo 4: il movimento di LEanza aveva chiesto per il suo rappresentante un assessorato “pesante”. Destini collegati quelli dei due assessori, la presenza dell’uno è infatti collegata a quella dell’altra nella giunta bis di Crocetta. Tutta una storia di equilibri politici con uno sguardo alla situazione di Siracusa.




Priolo. Bufera giudiziaria, Zappulla-Marziano: "Si dimetta il sindaco"

“Accuse pesanti e gravissime, impongono una valutazione di ordine politico”. E’ secco il commento del parlamentare nazionale del Pd, Pippo Zappulla, e del collega regionale, Bruno Marziano, in ordine alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Comune di Priolo. “Siamo per il rispetto dei principi costituzionali e per la piena applicazione dello stato diritto e quindi attendiamo con fiducia le decisioni che saranno assunte dagli organi preposti della Magistratura. Icapi di imputazione e le precise accuse che vengono rivolte in primo luogo al Sindaco  sono gravi.  Una amministrazione e un Sindaco con quelle accuse non potrà, a nostro avviso, restare ancora a lungo a dirigere un Comune così importante per le drammatiche necessità e urgenze sul tappeto”.
I due parlamentari chiedono insomma le dimissioni di Rizza. “Occorre un sindaco nel pieno della sua legittimità, dell’autorevolezza e credibilità per guidare un consiglio e una amministrazione che deve sapersi misurare con le emergenze del lavoro, della tutela ambientale, della sicurezza e bonifica del territorio, delle politiche sociali, etc”.  Poi spazio alla diatriba tutta interna al Partito Democratico siracusano. “Cogliamo  l’occasione – scrivono Zappulla e Marziano – per esprimere il pieno compiacimento e il ringraziamento al segretario del circolo e all’intero gruppo dirigente del Pd di Priolo Gargallo per avere resistito, nella conclusa fase congressuale, ai tentativi di indebita appropriazione del Pd locale con evidenti rischi di inquinamento e di grave esposizione giudiziaria e politica. Quando parlavamo e denunziavamo i tentativi di appropriazione, indebitamente attivati, del Partito democratico nel territorio non eravamo, quindi, visionari. E temiamo che quello di Priolo non è e non sarà un caso isolato”.
(foto: Priolo Notizie)




Priolo. Bufera giudiziaria, Zappulla-Marziano: "Si dimetta il sindaco"

“Accuse pesanti e gravissime, impongono una valutazione di ordine politico”. E’ secco il commento del parlamentare nazionale del Pd, Pippo Zappulla, e del collega regionale, Bruno Marziano, in ordine alla bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Comune di Priolo. “Siamo per il rispetto dei principi costituzionali e per la piena applicazione dello stato diritto e quindi attendiamo con fiducia le decisioni che saranno assunte dagli organi preposti della Magistratura. Icapi di imputazione e le precise accuse che vengono rivolte in primo luogo al Sindaco  sono gravi.  Una amministrazione e un Sindaco con quelle accuse non potrà, a nostro avviso, restare ancora a lungo a dirigere un Comune così importante per le drammatiche necessità e urgenze sul tappeto”.
I due parlamentari chiedono insomma le dimissioni di Rizza. “Occorre un sindaco nel pieno della sua legittimità, dell’autorevolezza e credibilità per guidare un consiglio e una amministrazione che deve sapersi misurare con le emergenze del lavoro, della tutela ambientale, della sicurezza e bonifica del territorio, delle politiche sociali, etc”.  Poi spazio alla diatriba tutta interna al Partito Democratico siracusano. “Cogliamo  l’occasione – scrivono Zappulla e Marziano – per esprimere il pieno compiacimento e il ringraziamento al segretario del circolo e all’intero gruppo dirigente del Pd di Priolo Gargallo per avere resistito, nella conclusa fase congressuale, ai tentativi di indebita appropriazione del Pd locale con evidenti rischi di inquinamento e di grave esposizione giudiziaria e politica. Quando parlavamo e denunziavamo i tentativi di appropriazione, indebitamente attivati, del Partito democratico nel territorio non eravamo, quindi, visionari. E temiamo che quello di Priolo non è e non sarà un caso isolato”.

(foto: Priolo Notizie)




Siracusa. Elezioni suppletive, Gennuso: "Non cambia nulla sulla base degli elementi forniti adesso dalla Procura"

“La nota della Procura della Repubblica di Siracusa sulle elezioni Regionali del 2012 non cambia in nessun modo l’esito dell’intera vicenda. Fa sapere che c’è un indagato per la soppressione del materiale elettorale e che non ci sono altri soggetti coinvolti nell’indagine penale”.  Pippo Gennuso, ex deputato regionale che da febbraio lotta per l’indizione delle elezioni suppletive in nove sezioni tra Pachino e Rosolini dopo la sentenza del Cga commenta così le ultime novità nell’inchiesta sui presunti brogli. “La magistratura siracusana – afferma – ha restituito il fascicolo che era stato sequestrato al Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo, confermando che l’azione dei giudici  è stata lineare e trasparente. E poiché non sono stati riscontrati elementi nuovi, la sentenza del Cga depositata il 5 febbraio scorso che ordina il ritorno alle urne in sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini, va applicata”, insiste Gennuso.
Per l’ex deputato la nota diffusa alla stampa dal procuratore capo di Siracusa, non fa riferimento alle buste 5/R e 4/R oggetto di verifica da parte della prefettura di Siracusa su ordine del Cga.  “Lo scorso 22 dicembre il funzionario delegato dal prefetto comunicò ai miei avvocati con una lettera ufficiale che la verifica non si poteva effettuare in quanto il tribunale di Siracusa non era in grado di fornire questi due plichi. Oggi mi chiedo, ma soprattutto l’opinione pubblica vuole sapere per trasparenza e giustizia, se queste due buste sono state trovate oppure sono andate distrutte. Qualora fossero ancora nell’archivio dov’è custodito il materiale elettorale, a distanza di cinque mesi, è venuta meno la genuinità della stesse”.
Poi un nuovo attacco al presidente della Regione, Crocetta. “Contro di me si è formato un cartello che ha voluto difendere a tutti i costi l’indifendibile. Comprendo che la Giustizia in Italia è lenta, ma alla fine trionfa. Adesso valuterò insieme ai miei avvocati se sono state commesse omissioni su questa storia. Una cosa è certa: per le Regionali del 2012 in provincia di Siracusa sono state violate le regole della democrazia”.




Siracusa. Elezioni suppletive, Gennuso: "Non cambia nulla sulla base degli elementi forniti adesso dalla Procura"

“La nota della Procura della Repubblica di Siracusa sulle elezioni Regionali del 2012 non cambia in nessun modo l’esito dell’intera vicenda. Fa sapere che c’è un indagato per la soppressione del materiale elettorale e che non ci sono altri soggetti coinvolti nell’indagine penale”.  Pippo Gennuso, ex deputato regionale che da febbraio lotta per l’indizione delle elezioni suppletive in nove sezioni tra Pachino e Rosolini dopo la sentenza del Cga commenta così le ultime novità nell’inchiesta sui presunti brogli. “La magistratura siracusana – afferma – ha restituito il fascicolo che era stato sequestrato al Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo, confermando che l’azione dei giudici  è stata lineare e trasparente. E poiché non sono stati riscontrati elementi nuovi, la sentenza del Cga depositata il 5 febbraio scorso che ordina il ritorno alle urne in sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini, va applicata”, insiste Gennuso.
Per l’ex deputato la nota diffusa alla stampa dal procuratore capo di Siracusa, non fa riferimento alle buste 5/R e 4/R oggetto di verifica da parte della prefettura di Siracusa su ordine del Cga.  “Lo scorso 22 dicembre il funzionario delegato dal prefetto comunicò ai miei avvocati con una lettera ufficiale che la verifica non si poteva effettuare in quanto il tribunale di Siracusa non era in grado di fornire questi due plichi. Oggi mi chiedo, ma soprattutto l’opinione pubblica vuole sapere per trasparenza e giustizia, se queste due buste sono state trovate oppure sono andate distrutte. Qualora fossero ancora nell’archivio dov’è custodito il materiale elettorale, a distanza di cinque mesi, è venuta meno la genuinità della stesse”.
Poi un nuovo attacco al presidente della Regione, Crocetta. “Contro di me si è formato un cartello che ha voluto difendere a tutti i costi l’indifendibile. Comprendo che la Giustizia in Italia è lenta, ma alla fine trionfa. Adesso valuterò insieme ai miei avvocati se sono state commesse omissioni su questa storia. Una cosa è certa: per le Regionali del 2012 in provincia di Siracusa sono state violate le regole della democrazia”.




Melilli. Politica nel caos, l'opposizione fa il punto

La delicata situazione politica che si è venuta a creare  a Melilli dopo la sospensione del sindaco, Pippo Cannata e dei  consiglieri comunali Antonino Scollo, Salvatore La Rosa , Sebastiano Gigliuto e Pippo Sorbello. Sarà il tema al centro di un incontro convocato per domani mattina alle 10,30 all’hotel Panorama di Siracusa. L’argomento sarà approfondito dai responsabili di partiti politici e associazioni di opposizione “Amo Melilli”, Centro Democratico, “Comunità e Territorio”, NCD, Pd e Sel .
 




Siracusa. Di Lorenzo presidente della Quinta Commissione, Minimo si è dimesso

Elio Di Lorenzo è il nuovo presidente della Quinta Commissione Consiliare. Ufficiali le dimissioni di Fortunato Minimo che lascia, quindi, la guida della Commissione che si occupa di Contenzioso, Personale e Patrimonio. Tutto come anticipato diverse settimane fa da SiracusaOggi. Di Lorenzo non era però componente della Quinta Commissione e quindi per poter diventarne il presidente ha dovuto prima “cambiare” posto con Luciano Aloschi che lo sostituisce nella terza. Hanno votato per la presidenza tutti i componenti della Quinta Commissione: Antonio Moscuzza, Enrico Lo Curzio, Gaetano Malignaggi, Cosimo Burti,  Gianluca Romeo, Simona Princiotta, e Massimo Milazzo. Lo Curzio, intanto, pare aver annunciato la sua volontà di dimettersi e di non essere incluso in nessun altra Commissione, operazione però non consentita dai regolamenti.