Siracusa. Risorse per enti e associazioni che si occupano di autismo, la mozione all'Ars di Bandiera

Un tavolo tecnico sull’autismo con il coinvolgimento di associazioni e enti di settore  per stabilire le linee guida in materia di trattamento riabilitativo. E’ l’oggetto di una mozione presentata all’Ars dal deputato regionale Edy Bandiera che chiede anche l’inserimento dell’attività sportiva nel programma terapeutico dei soggetti affetti dalla patologia. Per Bandiera vanno sostenute con le risorse disponibili a Palermo le associazioni ed enti riconosciuti che, nel territorio siciliano, si occupano di tale pratica. “Mi incoraggia a perseguire questo percorso la manifestata e chiara attenzione del Governo Regionale che nell’ultima Legge Finanziaria, successivamente impugnata dal Commissario dello Stato, aveva destinato risparmi alla promozione e al sostegno dell’attività sportiva dei soggetti affetti da sindrome autistica; ciò evidenzia una sensibilità comune che non possiamo lasciare cadere nel silenzio. Nella manovra finanziaria bis che tra poco l’Ars discuterà presenterò un emendamento per la destinazione di tali risorse”, annuncia Bandiera (Fi). “A rafforzare la mia convinzione giungono le numerosissime adesioni che le città siciliane hanno manifestato in occasione del 2 aprile verso la Giornata Mondiale dell’Autismo. I monumenti più celebri saranno illuminati di blu nella notte tra l’1 e il 2 aprile: tra questi il teatro Politeama a Palermo, la Madonnina del porto a Messina e la fontana Diana a Siracusa.  Credo che questa ricorrenza non debba svolgere solo il ruolo, importantissimo, di riflessione corale simbolica, ma che le sinergie sviluppate in questa occasione vadano implementate e sostenute dalle istituzioni con provvedimenti seri e concreti”.
 




La curiosità: Alfano prende il telefonino e scatta una foto a Vinciullo

Scatto singolare, il ministro dell’Interno e leader nazionale di Ncd, Angelino Alfano, prende il telefonino e scatta una foto ad Enzo Vinciullo che gli siede accanto. Quasi un gioco durante la convention siracusana. Un gioco che svela anche il grado di confidenza e simpatia tra i due. Alle loro spalle, si riconoscono l’ex presidente del Senato Renato Schifani e il sottosegretario Castiglione. Loro, invece, serissimi. Chissà che fine farà la foto scattata da Alfano.




"Crocetta inaffidabile, Lumia sorprendente. Ma non mi fermeranno". Gennuso accusa e attacca

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta? “Inaffidabile”. La definizione è di Pippo Gennuso, ex parlamentare all’Ars dell’Mpa-Pds. “Ma nei ritardi nell’indizione delle elezioni regionali suppletive a Rosolini e Pachino come ordinato dal Cga, quello che mi sorprende è il comportamento dell’ex presidente della Commissione nazionale Antimafia, Beppe Lumia”. Nei giorni scorsi Gennuso ha inviato una articolata lettera all’attuale presidente, Rosy Bindi. “Le ho detto chiaramente che dietro la mancata attuazione della sentenza che ordina il ritorno al voto in nove sezioni c’è la mano dei poteri forti. Una commistione fra colletti bianchi e pezzi della politica che hanno gestito e continuano a farlo con le giuste coperture, affari poco trasparenti. E’ risaputo che alcuni deputati regionali della Circoscrizione di Siracusa, proclamati nel 2012, non vogliono Gennuso all’Ars perché non è personaggio addomesticabile. Così nelle segrete stanze complottano fanno circolare voci diffamatorie di una gravità inaudita. Se qualcuno, però, pensa di logorarmi con la delazione – prosegue l’ex deputato siciliano – si sbaglia di grosso. Di fronte ad un’ingiustizia di proporzioni abnormi, non mi fermerò”.
Poi l’amara riflessione.  “Se il pateracchio delle elezioni Regionali del 2012 in provincia di Siracusa fosse accaduto ad un esponente della Sinistra, ci sarebbe stata una rivoluzione, con marce, manifestazioni e fiaccolate. Invece chi sta al governo della Regione, continua ad ignorare una violazione di legge”.




Augusta. Le difficoltà di gestione dei minori non accompagnati. Interpellanza urgente a Roma

Sistema di accoglienza congestionato e Augusta in emergenza costante. I deputati nazionali del Pd, Sofia Amoddio e Pippo Zappulla (insieme ai deputati Albanella e Iacono) hanno presentato una interpellanza urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Ministro degli Interni Angelino Alfano e al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti. Sarà trattata domani in aula.
“Nonostante i forti disagi, la comunità di Augusta ha manifestato pubblicamente la solidarietà ai migranti ma anche la necessità di individuare sedi, strutture e servizi adeguati nello stesso Comune e nel territorio siracusano”, dicono i due parlamentari siracusani. “Purtroppo, la gestione dei minori non accompagnati è economicamente insostenibile per gli enti locali ed in particolare per il comune di Augusta, atteso che il Ministero dell’Interno rimborsa esclusivamente le somme per il mantenimento dei richiedenti asilo politico, mentre il ministero del Lavoro copre solo una parte dell’importo, delle spese affrontate dal Comune per il soggiorno dei minori non accompagnati. Pertanto sui Comuni grava un onere molto pesante. Per questo motivo – proseguono gli On.li Amoddio e Zappulla – il Comune di Augusta non è più nelle condizioni di mantenere le comunità che assistono i minori non accompagnati, mancano le strutture ed i mezzi per un trattamento rispettoso della dignità umana e dei diritti dovuti in special modo ai minori e le comunità gestite dal terzo settore rischiano di cessare ogni attività. Ragion per cui – precisano – abbiamo ritenuto fondamentale presentare un’interpellanza urgente che, a differenza dell’interrogazione, garantisce una risposta in tempi brevi”.




Siracusa. L'invito di Vinciullo: "Sindaci, fate ricorso al Tar o i privati tornano a gestire l'acqua"

“No ai privati. Il servizio idrico integrato in provincia di Siracusa deve rimanere nelle mani dei Comuni”. Tutto d’un fiato e senza mezzi termini Vincenzo Vinciullo chiarisce subito il suo pensiero. Per il deputato regionale non c’è altra soluzione.  “La decisione della curatela di indire un’asta per l’affitto dell’azienda che gestisce il servizio idrico integrato, negli 11 Comuni che avevano consegnato gli impianti all’azienda stessa, è in contraddizione con il riordino della materia che si sta approvando all’Assemblea Regionale Siciliana. Oltre a questo, rischia di escludere per sempre la gestione pubblica del servizio idrico in provincia di Siracusa”. Una mossa consentita dalla legge ma “subordinata al rispetto di alcune regole che, nel caso specifico, impongono di tenere conto delle peculiarità del bene e del servizio gestiti”.  Non solo, il rischio è che con il bando d’asta presentato chi diventerà “affittuario” del ramo di azienda (lavoratori, banca dati, mezzi) diventerà di fatto  “il soggetto proprietario del servizio idrico integrato per i prossimi anni in provincia di Siracusa in virtù del diritto di prelazione per la cui concessione la norma fallimentare prevede una serie di autorizzazioni, a salvaguardia di tutti i creditori, mentre, nel caso di specie, è stato concesso senza  pensare alle conseguenze”, attacca Vinciullo. “La Curatela fallimentare ha aperto la strada ad una nuova gestione totalmente privata del servizio idrico”, la denuncia del deputato regionale.
Quanto ai lavoratori, il bando non è – per l’esponente di Ncd – “garantista, anche se prescrive che è imprescindibile che le offerte contemplino il mantenimento integrale di tutti i rapporti di lavoro subordinato in essere”. Per il deputato  “una garanzia di facciata, dovuta più alle pressioni dei lavoratori che a un reale intento di salvaguardia degli stessi. Nulla esclude che, dopo un lasso di tempo, più o meno breve, possano avviare procedure di mobilità e/o cassa integrazione, se non addirittura licenziamenti”. Occorrerebbe quindi,  inserire ulteriori clausole di salvaguardia.
Vinciullo annuncia la presentazione urgente di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda perchè, con il provvedimento della curatela fallimentare, contemporaneo all’iter di approvazione della Legge sulla gestione pubblica del servizio idrico integrato, si è venuto a creare un evidente conflitto di competenze e di attribuzioni sulla materia fra il Parlamento Siciliano e i curatori fallimentari.
“Invito i sindaci della provincia di Siracusa ad impugnare il provvedimento davanti al Tar Sicilia in modo che i giudici si possano esprimere sull’argomento, evitando futuri conflitti fra cittadini, lavoratori, imprese e coloro i quali, soggetti privati, potrebbero essere chiamati a gestire il servizio idrico in provincia di Siracusa da qui a qualche giorno”.
 
 
 




Siracusa. Guerra sull'acqua tra pubblico e privato. Mosse e contromosse: chi vincerà?

Tra curatela fallimentare di Sai 8 e Consorzio Ato Idrico è guerra di nervi. Una corsa contro il tempo per la gestione del servizio, ancora sospesa tra privato e pubblico. Se la volontà politica è chiara (“acqua pubblica”) più accidentato si presenta il cammino. Specie dopo la mossa della gestione provvisoria di Sai 8, che con la cessione del ramo d’azienda anticipata da SiracusaOggi.it (leggi qui) ha messo in difficoltà il già complicato tentativo di accordo tra sindaci e Consorzio per la creazione di una società interamente pubblica. Con quella mossa – a sorpresa, ma non troppo – i privati tornano prepotentemente sulla scena, con Caltacqua sempre alla porta e interessata alle vicende siracusane.
Il commissario dell’Ato, Fernando Buceti, insieme all’assessore regionale ai servizi, Marino, tenta il colpo di coda. Venerdì a Siracusa nuovo incontro con i sindaci che hanno consegnato gli impianti per costituire una cabina tecnica unica per chiedere da subito la riconsegna delle reti e tornare “proprietari” di fatto degli impianti. E questo, presumibilmente, per evitare che nuovi privati subentrati a Sai 8 con l’escamotage della vendita all’asta giudiziaria del ramo di azienda possano “mettere le mani” sulle reti.
Intanto il tempo scorre. Sia per l’asta che per la cessazione della gestione provvisoria. Scadenza 26 maggio. Chi gestirà dopo il servizio?




"Siracusa, colletti bianchi con mentalità mafiosa": Pippo Gennuso scrive all'Antimafia

“A Siracusa esistono strani rapporti fra la politica e i colletti bianchi che agiscono con la stessa mentalità mafiosa di Cosa Nostra”. Una denuncia da allarme rosso, contenuta nella lettera che l’ex deputato regionale Pippo Gennuso ha inviato alla presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi.  “Le scrivo per metterLa a conoscenza di una vicenda assurda”, e poi Gennuso ripercorre tutta la storia che lo vedo protagonista suo malgrado.  Tutto comincia da “brogli elettorali in occasione delle Regionali del 2012 in Sicilia” ai suoi due ricorsi vinti. “In fase di scrutinio sono state cambiate le carte in tavola. Dopo essere stato proclamato eletto, 48 ore dopo ero fuori dall’Assemblea regionale Siciliana per 93 preferenze”, spiega alla Bindi.
“Il fatto più grave, che oso definire come atto di mafia, è che sono spariti i plichi elettorali dall’archivio del tribunale di Siracusa, venti giorni dopo la verifica ordinata dal Cga per un finto allagamento. Mi sono presentato dal Procuratore della Repubblica di Siracusa per denunciare l’imbroglio, portando anche le prove che non c’era stato nessun allagamento nell’archivio del palazzo di Giustizia.
Il 5 febbraio del 2014 il Cga di Palermo ha emesso la sentenza: ritorno alle urne in 9 sezioni della provincia di Siracusa ( tre di Rosolini e sei di Pachino) e ordine al presidente della Regione, Rosario Crocetta, alfiere e paladino della legalità, di indire la mini tornata elettorale. Fatto che non è avvenuto e che ho denunciato pubblicamente e nelle sedi istituzionali”.
Poi la richiesta “di attivare i poteri della Commissione nazionale Antimafia per far luce su questa incresciosa situazione. Dalla sparizione dei plichi elettorali alla mancata attuazione della sentenza da parte del presidente della Regione Siciliana”. E questo “per dare credibilità alle istituzioni democratiche dello Stato e per dimostrare ai siciliani che esiste una sola Giustizia. Quella che tutela le persone oneste”.




Siracusa. "Assessori, incontrate i cittadini", proposta bipartisan delle consigliere Vinci-Garozzo

Una volta al mese, assessori comunali a “rapporto”. Incontri con la cittadinanza per una comunicazione diretta tra amministratori e amministrati. A lanciare l’idea due consiglieri comunali, Cristina Garozzo e Cetty Vinci una esponente della maggioranza, l’altra dell’opposizione.  “L’incontro – scrivono Garozzo e Vinci – avrà l’obiettivo di interagire direttamente con il territorio per informarlo nel merito dell’azione programmata e raccoglierne le istanze. Un aiuto in termini di buona programmazione”.




Siracusa. Servizio idrico: in "vendita" gli operai di Sai 8, gli utenti e i mezzi. Mossa a sorpresa della curatela

La voce circolava da qualche giorno, ma adesso c’è la conferma. E la strada per una nuova gestione del servizio idrico integrato diventa una battaglia di nervi. La mossa della curatela fallimentare scompiglia adesso le carte. Hanno messo sul sito delle aste amministrative la cessione del ramo di azienda a privati. Sai 8 vende la sua banca dati,150 operai e 50 mezzi. Tutto aggiudicato al miglior offerente. Questo significa che se entro dieci dovesse bussare qualcuno (Caltacqua?) alla porta della curatela fallimentare e l’affare dovesse andare in porto, la strada verso l’acqua pubblica diventerebbe in salita. Se ne è parlato questa mattina a Catania, nella sede della Regione. Il commissario straordinario Buceti e l’assessore Marino hanno convocato con urgenza tutti i sindaci del siracusano coinvolti nella creazione di una nuova società pubblica per subentrare il 26 maggio alla gestione provvisoria. La contromossa sarebbe già pronta: la costituzione di una unità di crisi, composta dai tecnici di ogni Comune interessato per avviare un’ampia collaborazione. Molti centri sarebbero già pronti per l’acquisizione delle reti. L’indirizzo politico rimane chiaro: acqua pubblica.




Siracusa. Lotta alla disoccupazione, un provvedimento per favorire la manodopera locale

Disoccupazione a Siracusa, l’amministrazione comunale ha pronta una iniziativa per combatterla. Dovrebbe essere infatti solo questione di giorni la presentazione di un provvedimento ad hoc che favorirà l’impiego di manodopera locale nel settore dei lavori pubblici. L’assessore al ramo, Alessio Lo Giudice è abbottonatissimo. “E’ un provvedimento importante”, si limita a commentare.
Ma non è l’unico degli ultimi giorni nel settore dei lavori pubblici. Sono state infatti avviate le procedure di gara per gli interventi di riqualificazione del Porto Piccolo (2.500.000,00 euro) e per la realizzazione dell’Urban Center (3.500.000,00) a Sala Randone. In dirittura di arrivo anche l’appalto per il completamento della pista ciclabile sino a piazza Euripide e parco naturalistico dell’ex Feudo Santa Lucia (circa 2 milioni di euro). “Riqualifichiamo aree storiche della città fornendo un’opportunità economica alle imprese e ai lavoratori del settore”, spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessio Lo Giudice.
Che rivendica la bontà degli interventi sinora messi in campo. “Abbiamo sbloccato 4 dei 5 lavori che abbiamo eredita in stallo: scuola di via Calatabiano, via Grotte, via Puglia e parcheggio di via Mazzanti. Speriamo a breve di risolvere il contenzioso che al momento blocca i lavori di via Monte Renna. Stanno inoltre per riprendere i lavori della fognatura bloccati nel quartiere Santa Lucia e, dopo aver ripreso i lavori del porto nel molo Sant’Antonio, entro pochissimo tempo si avvieranno i lavori anche presso la banchina del Foro Italico”.
Lo Giudice sottolinea anche il lavoro svolto per l’edilizia scolastica ma non si nasconde i problemi. “C’è molto da fare, soprattutto nel campo della manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e immobili. L’occasione del nuovo bilancio sarà quindi un momento importante per tentare, nonostante le difficoltà economiche, di destinare risorse ad una vera e propria emergenza come quella della manutenzione”.