Commissario a Rosolini, silenzio sulle regionali 2012. Gennuso: "Torno in Procura"

“La legge è uguale per tutti e se la Regione rimuoverà il sindaco, Corrado Calvo, nominando al suo posto un commissario straordinario, denuncerò alla Procura chi firmerà il decreto”. Non usa mezzi termini l’ex deputato regionale, Pippo Gennuso, alla luce della sentenza con cui il Tar di Catania ordina che in due sezioni del comune della zona sud vengano ripetute le elezioni amministrative per presunte irregolarità. La vicenda presenta delle analogie con quella che riguarda i presunti brogli alle regionali del 2012. L’ipotesi di commissariamento dell’amministrazione comunale di Rosolini non piace all’ex esponente del Movimento per l’Autonomia. “E’ arrivato il momento di dire basta alle furberie della presidenza della Regione- tuona l’ex parlamentare dell’Ars – Non è possibile adottare due pesi e due misure. Davanti alla stessa legge elettorale c’è un commissario pronto ad insediarsi, mentre per una sentenza inappellabile come quella del Cga di Palermo per le Regionali del 2012, che ordina il ritorno alle urne in 9 sezioni, non solo non viene applicato il verdetto dei giudici amministrativi, ma i deputati della circoscrizione di Siracusa, continuano a restare “abusivamente” al loro posto”. Gennuso sostiene che non sia comprensibile come mai “l’invio del commissario a Rosolini non debba corrispondere ad un provvedimento analogo per i parlamentari dell’Ars. La legge- conclude Gennuso- non può essere applicata a senso unico”.

 




Commissario a Rosolini, silenzio sulle regionali 2012. Gennuso: "Torno in Procura"

“La legge è uguale per tutti e se la Regione rimuoverà il sindaco, Corrado Calvo, nominando al suo posto un commissario straordinario, denuncerò alla Procura chi firmerà il decreto”. Non usa mezzi termini l’ex deputato regionale, Pippo Gennuso, alla luce della sentenza con cui il Tar di Catania ordina che in due sezioni del comune della zona sud vengano ripetute le elezioni amministrative per presunte irregolarità. La vicenda presenta delle analogie con quella che riguarda i presunti brogli alle regionali del 2012. L’ipotesi di commissariamento dell’amministrazione comunale di Rosolini non piace all’ex esponente del Movimento per l’Autonomia. “E’ arrivato il momento di dire basta alle furberie della presidenza della Regione- tuona l’ex parlamentare dell’Ars – Non è possibile adottare due pesi e due misure. Davanti alla stessa legge elettorale c’è un commissario pronto ad insediarsi, mentre per una sentenza inappellabile come quella del Cga di Palermo per le Regionali del 2012, che ordina il ritorno alle urne in 9 sezioni, non solo non viene applicato il verdetto dei giudici amministrativi, ma i deputati della circoscrizione di Siracusa, continuano a restare “abusivamente” al loro posto”. Gennuso sostiene che non sia comprensibile come mai “l’invio del commissario a Rosolini non debba corrispondere ad un provvedimento analogo per i parlamentari dell’Ars. La legge- conclude Gennuso- non può essere applicata a senso unico”.
 




Siracusa. Cd rompe con il sindaco, ma i consiglieri di riferimento no. Sullo: "Sono una figura di garanzia"

Non sembra destinata ad avere conseguenze concrete in consiglio comunale la dura presa di posizione di “Centro Democratico” nei confronti del sindaco, Giancarlo Garozzo e della maggioranza che lo sostiene. L’intenzione annunciata dalla segreteria provinciale di ritirare “con effetto immediato la propria rappresentanza in giunta” potrebbe non cambiare nulla rispetto agli equilibri attuali.  La forza politica che si riferisce al deputato regionale Pippo Gianni è da tempo fortemente critica nei confronti dell’amministrazione Garozzo. Al sindaco, “CD” contesta la presunta “persistente volontà di non dialogare con i partiti che hanno attivamente sostenuto la sua candidatura e l’attività della sua giunta”. Uscire dall’amministrazione comunale dovrebbe tradursi, teoricamente, anche nel far venire meno il sostegno in consiglio comunale. Gli esponenti di  “Centro Democratico” al quarto piano di palazzo Vermexio sono due. Uno di loro è il presidente del consiglio comunale,  Leone Sullo, l’altro,  Luciano Aloschi, è a capo del “Gruppo Misto”. Entrambi sono chiari quando esprimono le loro intenzioni. Il presidente dell’assise cittadina sottolinea che il suo ruolo “è di garante dell’intero consiglio. Una responsabilità che viene prima di qualsiasi ragione politica- commenta Sullo- Il mio è un  ruolo “super partes”. Se si considera, invece, il mio ruolo di consigliere- continua Sullo- mi sono sempre orientato in base ai provvedimenti da votare. Non ho una posizione  “a priori”. Ho sempre valutato caso per caso, tenendo bene a mente che il motivo per cui sono stato eletto è fare gli interessi della cittadinanza”. Dichiarazioni da cui emerge in maniera chiara la volontà di non modificare il proprio atteggiamento nei confronti dell’amministrazione comunale, “a meno che il partito – dice ancora il presidente del consiglio- non mi chieda di dimettermi, cosa che al momento non è avvenuta. In tal caso andrebbero fatte le valutazioni del caso e assunte le decisioni conseguenti” . Più o meno analoga la posizione di Aloschi. “Non ero al corrente dell’annuncio della segreteria provinciale di “Centro Democratico – chiarisce il capogruppo del Gruppo Misto – e, comunque, non ho motivo di assumere posizioni diverse da quelle che hanno caratterizzato il mio operato fino ad oggi. Sostengo da sempre le iniziative che mi sembrano positive per la città, non lo faccio con quelle che mi convincono meno. Credo che questa sia la migliore impostazione possibile, senza preconcetti. E così continuerò ad agire”.



Siracusa. Cd rompe con il sindaco, ma i consiglieri di riferimento no. Sullo: "Sono una figura di garanzia"

Non sembra destinata ad avere conseguenze concrete in consiglio comunale la dura presa di posizione di “Centro Democratico” nei confronti del sindaco, Giancarlo Garozzo e della maggioranza che lo sostiene. L’intenzione annunciata dalla segreteria provinciale di ritirare “con effetto immediato la propria rappresentanza in giunta” potrebbe non cambiare nulla rispetto agli equilibri attuali.  La forza politica che si riferisce al deputato regionale Pippo Gianni è da tempo fortemente critica nei confronti dell’amministrazione Garozzo. Al sindaco, “CD” contesta la presunta “persistente volontà di non dialogare con i partiti che hanno attivamente sostenuto la sua candidatura e l’attività della sua giunta”. Uscire dall’amministrazione comunale dovrebbe tradursi, teoricamente, anche nel far venire meno il sostegno in consiglio comunale. Gli esponenti di  “Centro Democratico” al quarto piano di palazzo Vermexio sono due. Uno di loro è il presidente del consiglio comunale,  Leone Sullo, l’altro,  Luciano Aloschi, è a capo del “Gruppo Misto”. Entrambi sono chiari quando esprimono le loro intenzioni. Il presidente dell’assise cittadina sottolinea che il suo ruolo “è di garante dell’intero consiglio. Una responsabilità che viene prima di qualsiasi ragione politica- commenta Sullo- Il mio è un  ruolo “super partes”. Se si considera, invece, il mio ruolo di consigliere- continua Sullo- mi sono sempre orientato in base ai provvedimenti da votare. Non ho una posizione  “a priori”. Ho sempre valutato caso per caso, tenendo bene a mente che il motivo per cui sono stato eletto è fare gli interessi della cittadinanza”. Dichiarazioni da cui emerge in maniera chiara la volontà di non modificare il proprio atteggiamento nei confronti dell’amministrazione comunale, “a meno che il partito – dice ancora il presidente del consiglio- non mi chieda di dimettermi, cosa che al momento non è avvenuta. In tal caso andrebbero fatte le valutazioni del caso e assunte le decisioni conseguenti” . Più o meno analoga la posizione di Aloschi. “Non ero al corrente dell’annuncio della segreteria provinciale di “Centro Democratico – chiarisce il capogruppo del Gruppo Misto – e, comunque, non ho motivo di assumere posizioni diverse da quelle che hanno caratterizzato il mio operato fino ad oggi. Sostengo da sempre le iniziative che mi sembrano positive per la città, non lo faccio con quelle che mi convincono meno. Credo che questa sia la migliore impostazione possibile, senza preconcetti. E così continuerò ad agire”.



Siracusa. Vermexio, maggioranza verso nuovi equilibri?

Settimana che potrebbe essere decisiva quella che comincerà domani dal punto di vista politico in città. A palazzo Vermexio ci sarebbero diversi nodi da sciogliere. Il primo riguarda la posizione di Centro Democratico, che ieri, al termine della riunione di segreteria che si è svolta in mattinata, ha ufficialmente annunciato l’intenzione di far venire meno il proprio supporto all’amministrazione Garozzo. Se così dovesse essere, l’assessore comunale alla Viabilità, Silvana Gambuzza dovrebbe dimettersi, concretizzando le indicazioni del suo partito. Non è escluso nemmeno, però, che quello di “Centro Democratico” possa essere un “pressing” finalizzato soltanto a mettere alle strette il sindaco e la sua maggioranza, per “convincerli” a dare alla forza politica di Pippo Gianni maggiore peso. Non sarebbe nemmeno così scontato che tutti gli esponenti di “Cd” siano d’accordo sull’ipotesi di rompere. Nessun commento ufficiale da parte del primo cittadino, Giancarlo Garozzo, che preferisce non sbilanciarsi e attendere che il quadro si faccia un po’ più chiaro.  Sempre in tema di rapporti politici, rimane da chiarire se e come cambieranno gli equilibri rispetto a “Progetto Siracusa” e “Articolo 4”, adesso ufficialmente forze di maggioranza alla Regione, dopo la nomina di Ezechia Paolo Reale ad assessore all’Agricoltura. Reale ha fissato per domattina la sua prima uscita ufficiale, nel corso della quale, nella sede di “Progetto Siracusa”, parlerà dei suoi progetti per il futuro dei settori che va a guidare nell’isola. E’ probabile, però, che si affrontino anche temi locali, a partire dalla posizione politica che il suo gruppo intende assumere nei confronti dell’amministrazione Garozzo.La posizione di “Progetto Siracusa” viene anticipata oggi da un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio. Il movimento che si riferisce al nuovo assessore regionale esprime la propria soddisfazione per la nomina di Reale, “uomo di profondo spessore umano e professionale- si legge nella nota- riconosciuto in campo internazionale per la sua cristallina intelligenza e obiettività. Siamo certi che saprà rendere al meglio anche in questa nuova sfida”. Rispetto all’amministrazione comunale, “Progetto Siracusa” si limita, per il momento, ad “augurarsi che la città sappia cogliere questa opportunità per il rilancio economico e produttivo, superando di slancio inutili ed insensate contrapposizioni che nulla hanno a che vedere con il bene collettivo di tutti noi siracusani e siciliani”.
etta lancia alla Sicilia e a tutto il mondo politico.
 




Siracusa. Prima uscita ufficiale per il neo assessore regionale all'Agricoltura, Reale

Prima uscita ufficiale per il neo assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Ezechia Paolo  Reale. Dopo l’ufficializzazione della sua nomina, da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, il nuovo componente dell’esecutivo regionale è pronto ad illustrare le linee programmatiche su cui intende lavorare alla guida della rubrica che gli è stata affidata. Domani mattina, insieme ai componenti di “Progetto Siracusa”, il movimento che ha sostenuto la sua candidatura a sindaco di Siracusa e ad “Articolo 4”, che lo esprime in seno alla giunta Crocetta, Reale parlerà di progetti a respiro regionale, entrando anche in temi legati al territorio provinciale. Tra i nodi da sciogliere, dal punto di vista politico, c’è quello che riguarda la posizione che “Articolo 4” assumerà nei confronti della giunta comunale retta da Giancarlo Garozzo e viceversa. Il ruolo di opposizione potrebbe essere ridimensionato alla luce degli accordi raggiunti a Palermo, con l’inserimento del movimento che fa capo a Lino Leanza (e che in provincia ha come leader Salvo Sorbello) nella maggioranza di Crocetta.
 
 




Siracusa. Frattura nella maggioranza al Vermexio, Centro Democratico esce dalla giunta?

Centro Democratico pronto a uscire dalla giunta comunale di Siracusa. La posizione è stata assunta al termine della riunione della segreteria provinciale, questa mattina. Un incontro convocato per fare il punto della situazione, dopo settimane in cui i rapporti con il sindaco, Giancarlo Garozzo e con la sua maggioranza si sono fatti via via più tesi. Mancherebbe la possibilità di dialogare, secondo quanto il partito di Pippo Gianni spiega in una nota diffusa nel pomeriggio, “impossibile confrontarsi con i partiti del centrosinistra, che hanno sostenuto la candidatura di Garozzo a primo cittadino e l’attività della sua giunta”. Centro Democratico torna a lamentare una presunta esclusione della forza politica dalle scelte adottate a palazzo Vermexio. “Nessun coinvolgimento sulle decisioni assunte in tema fiscale, né sulle unioni civili”. Argomenti su cui Centro Democratico non condivide le posizioni assunte dal Comune. “Eppure fino ad oggi abbiamo continuato a dare il nostro apporto-  si legge nel documento approvato dalla segreteria questa mattina- Basti ricordare lo studio normativo e tecnico compiuto in tema di edilizia popolare volto ad analizzare e dare una soluzione fattiva alla soluzione del problema abitativo che attanaglia la nostra città”. Centro Democratico “boccia” il lavoro svolto fino ad oggi dalla giunta Garozzo e lo giudica “insufficiente”, ma con “la presunzione dell’autosufficienza, senza produrre  alcun effetto positivo rilevante per la città. Si ha la netta sensazione che l’azione amministrativa della giunta si è risolta nel portare a termine, per forza di inerzia, iniziative già avviate dalle precedenti amministrazioni e che non si abbia un progetto a medio e lungo termine per la città”. Ragioni per cui, subito, Centro Democratico. si dice pronto a “ritirare i propri rappresentanti in giunta e chiede l’immediata apertura di un tavolo di confronto per una verifica sul programma di governo”.Se tutto questo dovesse tradursi in un’azione concreta,l’assessore alla Viabilità,Silvana Gambuzza potrebbe consegnare le proprie dimissioni nelle mani del sindaco.




Siracusa. Tributi sospesi del '90, Bandiera (Forza Italia): "Subito i rimborsi a chi pagò per intero"

“Troppo tempo è trascorso. Non si può aspettare oltre. La questione rimborsi per i tributi sospesi del ’90 va affrontata subito”. Il deputato regionale, Edy Bandiera ne è convinto. Tornerà ad affrontare la questione, rimasta in sospeso da quando a chi non ha pagato i tributi relativi al periodo del terremoto di Santa Lucia è stata concessa la possibilità di versare solo il 10 per cento,  nel corso di una conferenza stampa fissata per lunedi mattina alle 10, nella sede della segreteria di Bandiera, in corso Gelone. “Migliaia di contribuenti della provincia- osserva il parlamentare dell’Ars- attendono il rimborso del 90 per cento dei tributi versati tra il ’90 e il ’92. Un rimborso che sarebbe oggi- osserva il vice presidente regionale di Forza Italia- una boccata d’ossigeno per tante famiglie siracusane, milioni di euro che si riverserebbero sul nostro territorio. Intendiamo stimolare i soggetti competenti a fare la propria parte, poichè non si può attendere oltre”. Il “come” sarà spiegato durante l’incontro di lunedì mattina, a cui prenderà parte anche l’avvocato Concetta Guerrieri.




Siracusa. Tributi sospesi del '90, Bandiera (Forza Italia): "Subito i rimborsi a chi pagò per intero"

“Troppo tempo è trascorso. Non si può aspettare oltre. La questione rimborsi per i tributi sospesi del ’90 va affrontata subito”. Il deputato regionale, Edy Bandiera ne è convinto. Tornerà ad affrontare la questione, rimasta in sospeso da quando a chi non ha pagato i tributi relativi al periodo del terremoto di Santa Lucia è stata concessa la possibilità di versare solo il 10 per cento,  nel corso di una conferenza stampa fissata per lunedi mattina alle 10, nella sede della segreteria di Bandiera, in corso Gelone. “Migliaia di contribuenti della provincia- osserva il parlamentare dell’Ars- attendono il rimborso del 90 per cento dei tributi versati tra il ’90 e il ’92. Un rimborso che sarebbe oggi- osserva il vice presidente regionale di Forza Italia- una boccata d’ossigeno per tante famiglie siracusane, milioni di euro che si riverserebbero sul nostro territorio. Intendiamo stimolare i soggetti competenti a fare la propria parte, poichè non si può attendere oltre”. Il “come” sarà spiegato durante l’incontro di lunedì mattina, a cui prenderà parte anche l’avvocato Concetta Guerrieri.




"Priolo nel degrado, gli amministratori si dimettano". Duro affondo del Psi

“L’amministrazione comunale di Priolo responsabile del degrado ambientale”. La federazione del Partito Socialista di Siracusa punta l’indice contro il Comune, retto da Antonello Rizza, soprattutto alla luce della vicenda giudiziaria che coinvolge il primo cittadino e diversi esponenti politici e istituzionali priolesi.Il segretario del Psi, Ulisse Signorelli è duro nei confronti di chi guida l’amministrazione comunale di Priolo e parla di “grandi forze e lobbies presenti nel polo industriale, da sempre padrone del territorio, che hanno operato cercando di uccidere le speranze dei cittadini di vivere un futuro ecocompatibile, creando una sudditanza psicologica”. Signorelli torna a denunciare lo sversamento, nel vallone Monachella, di materiale bituminoso. “Lo diciamo da sette mesi- ricorda il segretario del Psi- ma nessun provvedimento è stato ancora preso dal Comune. Non è nemmeno stata convocata una seduta del consiglio comunale su questa e su altre questioni di polluzione ambientale”. I socialisti indicando le quattro emergenze che, a loro avviso, andrebbero subito affrontate. La prima è quella ambientale. “Occorrono immediate attività di bonifica dei numerosi lotti -ricorda Signorelli- posti da tempo sotto sequestro”.  A questa si aggiunge l’emergenza sanitaria. “Su questo versante- prosegue il segretario del Psi- occorre approntare un’aggiornata indagine epidemiologica sulla salute dei cittadini, mettendo in sicurezza e verificando le falde acquifere già terribilmente compromesse, monitorare la presenza di pozzi, istituire una commissione speciale per la salubrità del territorio e dei Cittadini ed un tavolo istituzionale per la salvaguardia del territorio”. La terza priorità è economica per i socialisti. “Serve uno studio di fattibilità sull’Hub di Augusta, che può diventare punto di attracco delle enormi navi cinesi- prosegue Signorelli- Si deve intervenire sul versante dell’agroalimentare, accertando eventuali danni sui prodotti di queste terre”. Il Partito Socialista di Siracusa parla infine del necessario contrasto all’illegalità.  “Il Decreto “Terra dei Fuochi – Ilva”- conclude il segretario-  permetterebbe ai nostri siti industriali di rientrare nei provvedimenti previsti, e di essere inseriti tra i siti Sin, di interesse nazionale, da bonificare”. La soluzione, nell’immediato, per i socialisti è che l’attuale amministrazione comunale si dimetta, che subentri un commissario e che vengano presto indette nuove elezioni.