Siracusa. E su via Lentini sbottò il consigliere Bonafede. "Ci sono cose più serie di un senso di marcia"

Sulla viabilità si è accesa la seduta di Consiglio Comunale di ieri sera. Il punto era stato inserito all’ordine del giorno su richiesta di diversi consiglieri. “Problematiche relative alla viabilità” a Siracusa si legge nelle due righe di richiesta di trattazione del tema. Ma dal suo posto è scattato subito in piedi Tony Bonafede. “Di viabilità in generale non c’era nulla. L’ordine del giorno celava un caso specifico: via Lentini”, l’accusa del giovane componente dell’assemblea di Palazzo Vermexio. “In aula non erano presenti i tecnici. Non è stata coinvolta la commissione viabilità di cui non è stato chiesto il parere”, insiste Bonafede. “Qualcuno voleva fare il furbo”, accusa sulla richiesta di ripristinare il senso unico di marcia in via Lentini”. Da qui una reazione veemente. “E’ vero, mi sono dovuto improvvisato pazzo furibondo”, scherza oggi Bonafede.  “Ma dico io, è opportuno che sia un Consiglio Comunale a votare per un senso di marcia? Non è competenza dei tecnici? Perché non preoccuparsi di più punti pericolosi? Perché non perdere due ore per cose più serie? Forse non ci rendiamo ancora conto che la gente muore di fame? Confido nel buon senso di tutti i consiglieri”, racconta Bonafede.
Per la cronaca, la votazione è stata rinviata di una settimana con la presenza in aula dei tecnici. “Così rischiamo di far passare l’idea che in Consiglio si facciano favori ad personam…”, è l’amaro sfogo a fine seduta di un altro consigliere.




Siracusa. E su via Lentini sbottò il consigliere Bonafede. "Ci sono cose più serie di un senso di marcia"

Sulla viabilità si è accesa la seduta di Consiglio Comunale di ieri sera. Il punto era stato inserito all’ordine del giorno su richiesta di diversi consiglieri. “Problematiche relative alla viabilità” a Siracusa si legge nelle due righe di richiesta di trattazione del tema. Ma dal suo posto è scattato subito in piedi Tony Bonafede. “Di viabilità in generale non c’era nulla. L’ordine del giorno celava un caso specifico: via Lentini”, l’accusa del giovane componente dell’assemblea di Palazzo Vermexio. “In aula non erano presenti i tecnici. Non è stata coinvolta la commissione viabilità di cui non è stato chiesto il parere”, insiste Bonafede. “Qualcuno voleva fare il furbo”, accusa sulla richiesta di ripristinare il senso unico di marcia in via Lentini”. Da qui una reazione veemente. “E’ vero, mi sono dovuto improvvisato pazzo furibondo”, scherza oggi Bonafede.  “Ma dico io, è opportuno che sia un Consiglio Comunale a votare per un senso di marcia? Non è competenza dei tecnici? Perché non preoccuparsi di più punti pericolosi? Perché non perdere due ore per cose più serie? Forse non ci rendiamo ancora conto che la gente muore di fame? Confido nel buon senso di tutti i consiglieri”, racconta Bonafede.
Per la cronaca, la votazione è stata rinviata di una settimana con la presenza in aula dei tecnici. “Così rischiamo di far passare l’idea che in Consiglio si facciano favori ad personam…”, è l’amaro sfogo a fine seduta di un altro consigliere.




Siracusa. Un gruppo di lavoro aperto e informale per diminuire le Commissioni. Pappalardo: "Miglioreremo funzionalità"

Otto Commissioni consiliari sono troppe e così il Consiglio Comunale di Siracusa si mette in moto per diminuirle. Capita alle volte che si sovrappongano funzioni ma soprattutto riunioni, con orari talmente ravvicinati da rendere davvero difficile potere spostarsi per tempo da una all’altra. Legittime esigenze e allora attorno alla proposta partita dai consiglieri della lista Garozzo si è creato un certo consenso.
Per ridurre le Commissioni – e passare da otto a sei – è nato un gruppo di lavoro informale, aperto al contributo di tutti i consiglieri. In questa fase, a “guidare” i lavori saranno Francesco Pappalardo, Antonio Grasso e Stefania Salvo.
Sottotraccia però starebbe circolando una certa fibrillazione tra i consiglieri che potrebbero rischiare di ritrovarsi fuori dalle “loro” Commissioni di appartenenza. Il timore è che la “rispolverata” possa seguire gli ultimi cambiamenti della geografia politica interna al Consiglio, con esclusioni anche eccellenti.
“Ma no, sono voci infondate”, replica il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo. “Abbiamo il compito di preparare una bozza di revisione del regolamento mettendo mano all’organizzazione degli orari di lavoro, dei luoghi delle riunioni (spesso troppo distanti, ndr) e infine la riduzione delle Commissioni da 8 a 6. Vogliamo ridurre i costi per le casse pubbliche e migliorare funzioni e qualità del lavoro”.
Sempre in tema di Commissioni. Come anticipato da SiracusaOggi.it, sarebbe tutto pronto per il cambio alla guida della Quinta. Entro la metà della prossima settimana l’attuale presidente, Fortunato Minimo, dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni. Al suo posto, Elio Di Lorenzo che entrerebbe appositamente a far parte della Commissione. Il dato politico rilevante è che il Pd rinuncerebbe così alla presidenza. Spiegazione semplice: si riequilibrano così, a mesi di distanza, gli equilibri tra gruppi presenti in assemblea e numero di presidenze.




Siracusa. Un gruppo di lavoro aperto e informale per diminuire le Commissioni. Pappalardo: "Miglioreremo funzionalità"

Otto Commissioni consiliari sono troppe e così il Consiglio Comunale di Siracusa si mette in moto per diminuirle. Capita alle volte che si sovrappongano funzioni ma soprattutto riunioni, con orari talmente ravvicinati da rendere davvero difficile potere spostarsi per tempo da una all’altra. Legittime esigenze e allora attorno alla proposta partita dai consiglieri della lista Garozzo si è creato un certo consenso.
Per ridurre le Commissioni – e passare da otto a sei – è nato un gruppo di lavoro informale, aperto al contributo di tutti i consiglieri. In questa fase, a “guidare” i lavori saranno Francesco Pappalardo, Antonio Grasso e Stefania Salvo.
Sottotraccia però starebbe circolando una certa fibrillazione tra i consiglieri che potrebbero rischiare di ritrovarsi fuori dalle “loro” Commissioni di appartenenza. Il timore è che la “rispolverata” possa seguire gli ultimi cambiamenti della geografia politica interna al Consiglio, con esclusioni anche eccellenti.
“Ma no, sono voci infondate”, replica il capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo. “Abbiamo il compito di preparare una bozza di revisione del regolamento mettendo mano all’organizzazione degli orari di lavoro, dei luoghi delle riunioni (spesso troppo distanti, ndr) e infine la riduzione delle Commissioni da 8 a 6. Vogliamo ridurre i costi per le casse pubbliche e migliorare funzioni e qualità del lavoro”.
Sempre in tema di Commissioni. Come anticipato da SiracusaOggi.it, sarebbe tutto pronto per il cambio alla guida della Quinta. Entro la metà della prossima settimana l’attuale presidente, Fortunato Minimo, dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni. Al suo posto, Elio Di Lorenzo che entrerebbe appositamente a far parte della Commissione. Il dato politico rilevante è che il Pd rinuncerebbe così alla presidenza. Spiegazione semplice: si riequilibrano così, a mesi di distanza, gli equilibri tra gruppi presenti in assemblea e numero di presidenze.




Ex Provincia Regionale di Siracusa, Vinciullo preme per il nuovo commissario

Provincia Regionale di Siracusa senza commissario dopo le dimissioni di Leotta e il gentile rifiuto di Giacchetti. Settimane senza guida per l’ente in via di riforma. Per questa mancata nomina l’on. Enzo Vinciullo ha duramente contestato il Governo regionale ottenendo assicurazioni dal presidente dell’Ars, Ardizzone. “La nomina ci sarà”.




Siracusa. Gli onorevoli non convincono i dipendenti ex Provincia. "Forti perplessità"

Ci hanno pensato su qualche giorno, il tempo di confrontarsi con la stragrande maggioranza dei dipendenti della ormai ex Provincia Regionale di Siracusa. Alla fine il giudizio dei rappresentanti sindacali unitari è netto. “L’incontro con i deputati reigonali dello scorso lunedì non è stato soddisfacente”.  A spiegare cosa sarà dei Liberi Consorzi prossimi venturi e dei dipendenti ci hanno provato gli onorevoli Bandiera, Cirone Di Marco, Marziano, Vinciullo e Zito. Le risposte che hanno fornito non hanno, però, soddisfatto la platea che si aspettava, invece, delucidazioni in merito alle numerose ambiguità contenute nella legge. “Non si è capito come si intende procedere e con quali finanziamenti sulla questione della pianta organica dei nuovi Enti e dei Comuni”,  si legge nella nota dei sindacati. “Non è stato toccato l’argomento relativo al rapporto tra funzioni e personale”. Forti rimangono le  perplessità sul futuro, legato ai Comuni che si consorzieranno e alla grave situazione economica in cui versano le casse di diversi municipi. Disappunto anche per la vicenda relativa alla mancata nomina del Commissario straordinario. “I nostri rappresentanti parlamentari non hanno saputo dare indicazioni precise. La mancanza di una guida politica – conclude la RSU dell’ex Provincia – ha paralizzato totalmente l’attività dell’Ente, interrompendo importanti servizi resi alla collettività”.




Siracusa. Gli onorevoli non convincono i dipendenti ex Provincia. "Forti perplessità"

Ci hanno pensato su qualche giorno, il tempo di confrontarsi con la stragrande maggioranza dei dipendenti della ormai ex Provincia Regionale di Siracusa. Alla fine il giudizio dei rappresentanti sindacali unitari è netto. “L’incontro con i deputati reigonali dello scorso lunedì non è stato soddisfacente”.  A spiegare cosa sarà dei Liberi Consorzi prossimi venturi e dei dipendenti ci hanno provato gli onorevoli Bandiera, Cirone Di Marco, Marziano, Vinciullo e Zito. Le risposte che hanno fornito non hanno, però, soddisfatto la platea che si aspettava, invece, delucidazioni in merito alle numerose ambiguità contenute nella legge. “Non si è capito come si intende procedere e con quali finanziamenti sulla questione della pianta organica dei nuovi Enti e dei Comuni”,  si legge nella nota dei sindacati. “Non è stato toccato l’argomento relativo al rapporto tra funzioni e personale”. Forti rimangono le  perplessità sul futuro, legato ai Comuni che si consorzieranno e alla grave situazione economica in cui versano le casse di diversi municipi. Disappunto anche per la vicenda relativa alla mancata nomina del Commissario straordinario. “I nostri rappresentanti parlamentari non hanno saputo dare indicazioni precise. La mancanza di una guida politica – conclude la RSU dell’ex Provincia – ha paralizzato totalmente l’attività dell’Ente, interrompendo importanti servizi resi alla collettività”.




Da Palermo occhi puntati sul viadotto di Targia e altre opere di viabilità. Riunione in assessorato con Bartolotta

Di viabilità e infrastrutture viarie a Siracusa si è discusso questa mattina a Palermo nella sede dell’assessorato regionale alle Infrastrutture. A chiedere l’incontro all’assessore Nino Bartolotta sono stati i deputati regionali Bruno Marziano, Pippo Gianni e Marika Cirone Di Marco. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Anas, Cas e l’assessore all’Urbanistica del comune di Siracusa, Alessio Lo Giudice.
Il pressing politico siracusano mira a trovare una rapida soluzione ad alcune opere pubbliche necessarie ma bloccate o a rilento nello sviluppo. Primi fra tutti i problemi di viabilità sulla statale 124 e sulla “maremonti”, il viadotto Targia, la strada Siracusa-Floridia, la rotatoria all’altezza dell’area artigianale di Lentini, la riqualificazione del manto stradale dei tratti autostradali Siracusa-Cassibile e Noto-Rosolini e la bretella autostradale per Pachino. Sulla statale 124 il direttore dell’Anas ha assicurato che a fine maggio verranno completati i lavori dell’asse viario principale, sino allo svincolo autostradale. Il direttore generale del Cas, Giuseppe Traini, invece, ha assicurato che chiederà alle imprese che stanno realizzando gli svincoli sulla “maremonti” la possibilità di anticipare la conclusione dei lavori. E quindi l’apertura prima del periodo estivo per agevolare ulteriormente la situazione viaria.
Per quel che riguarda la riqualificazione del manto stradale dei tratti autostradali Siracusa-Cassibile e Noto-Rosolini, il direttore del Cas ha garantito che i lavori saranno avviati prima ancora della autorizzazione globale del finanziamento, con le somme già disponibili.
Nodo centrale della discussione, il viadotto di Targia. “L’assessore Bartolotta – spiega Alessio Lo Giudice – si è impegnato a trovare 5 milioni di euro per la realizzazione di un’opera ritenuta di massima importanza. Somme che potrebbero essere recuperate o nell’ambito dei fondi della Protezione civile o dall’accordo di programma sulle strade”.




Avola. Comune a rischio default, l'on. Bandiera: "La politica collabori, pronto se il sindaco chiama"

Il Comune di Avola a rischio dissesto dopo la bocciatura del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. “Un motivo di seria preoccupazione”, commenta il deputato regionale Edy Bandiera (FI). “Le conseguenze per i cittadini sarebbero gravi e nefaste con l’aumento del livello di tassazione e con la diminuzione dei servizi a disposizione della comunità”, dice ancora Bandiera.
“Attualmente la fase delicatissima che l’Ente sta attraversando, come pure molti altri Comuni della nostra Provincia e Regione, impone un atto di responsabilità da parte della politica. Bisogna collaborare. Eventuali responsabilità presenti e passate, del resto, saranno accertate dall’organismo contabile deputato”. Poi Edy Bandiera rivolge un invito al sindaco di Avola, Luca Cannata. “Non esitare a coinvolgere tutta la Deputazione Regionale per quegli aspetti per cui possiamo agire, per individuare insieme percorsi e soluzioni volte a salvaguardare la cittadinanza avolese, a cui mi legano anni di presenza e attenzione alle istanze territoriali”.




Avola. Comune a rischio default, l'on. Bandiera: "La politica collabori, pronto se il sindaco chiama"

Il Comune di Avola a rischio dissesto dopo la bocciatura del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. “Un motivo di seria preoccupazione”, commenta il deputato regionale Edy Bandiera (FI). “Le conseguenze per i cittadini sarebbero gravi e nefaste con l’aumento del livello di tassazione e con la diminuzione dei servizi a disposizione della comunità”, dice ancora Bandiera.
“Attualmente la fase delicatissima che l’Ente sta attraversando, come pure molti altri Comuni della nostra Provincia e Regione, impone un atto di responsabilità da parte della politica. Bisogna collaborare. Eventuali responsabilità presenti e passate, del resto, saranno accertate dall’organismo contabile deputato”. Poi Edy Bandiera rivolge un invito al sindaco di Avola, Luca Cannata. “Non esitare a coinvolgere tutta la Deputazione Regionale per quegli aspetti per cui possiamo agire, per individuare insieme percorsi e soluzioni volte a salvaguardare la cittadinanza avolese, a cui mi legano anni di presenza e attenzione alle istanze territoriali”.