Regione, valzer degli assessori: dentro Reale fuori la Sgarlata?

Sono cominciate a Palermo le grandi manovre. I partiti accerchiano il governatore Crocetta, il rimpasto è  questione di tempo. Non solo tecnici, spazio anche alle indicazioni delle segreterie. Tra i nomi nuovi, prende quota quello del siracusano Ezechia Paolo Reale. L’ex candidato sindaco, leader di Progetto Siracusa federato con Articolo 4, potrebbe infatti essere proprio l’espressione del movimento di Leanza. Rumors delle ultime ore hanno reso sempre più concreta l’ipotesi. Timidi contatti, ma non solo. D’altronde, di Reale si è parlato a Palermo anche in altre occasioni ma forse mai come ora ci sono le basi per rendere l’ipotesi concreta. Non è un mistero che intenzione di Crocetta sia quella di creare uno spazio per Articolo 4. Il governatore sa anche, però, che dovrà cedere sull’altare delle alleanza uno dei “suoi” assessori. E il nome più ricorrente, anche in questa occasione, è quello di una siracusana: Mariarita Sgarlata, oggi responsabile dei Beni Culturali. “Niente di concreto”, si limita a commentare Ezechia Paolo Reale con una prudenza quasi scaramantica.




Siracusa. Consiglio Comunale, non solo oneri di urbanizzazione

Non solo oneri di urbanizzazione. Il Consiglio comunale ha anche approvato il piano esecutivo convenzionato della Blumarin Hotel, impegnando la società alla cessione gratuita al Comune di aree destinate a servizi ed attrezzature pubbliche in misura del 50% della superficie complessiva. Il parco turistico convenzionato di Contrada Arenella/Asparano prevede la realizzazione di un’area ricreativa attrezzata.
Respinto l’emendamento illustrato in aula dal consigliere Rodante che prevedeva la destinazione di una quota all’abbattimento delle barriere architettoniche;  approvato invece l’emendamento illustrato dal consigliere Grasso che prevede la possibilità di rateizzare in 24 mesi, percentualmente, il pagamento degli oneri; approvato anche un atto di indirizzo del consigliere Palestro volto a rivedere le tabelle approvate dalla Giunta.
Con voto unanime il Consiglio ha poi espresso parere favorevole alla proposta di perimetrazione e al Regolamento attuativo del Parco Archeologico, redatto dalla Soprintendenza; e l’annuale piano attuativo per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile.
Approvati infine, due dei tre debiti fuori bilancio all’ordine del giorno.




Siracusa. Nuovo ospedale, "una lettera per rispondere agli scettici"

L’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, ha inviato una lettera al Ministero. E conferma l’impegno assunto pochi giorni fa durante una riunione palermitana con il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e il commissario straordinario dell’Asp, Mario Zappia parlando di nuovo ospedale a Siracusa: la sua costruzione ha priorità uno. “Siamo passati dal 74.o posto in fascia 3 alla priorità assoluta”, rimarca il primo cittadino. “Continueremo a monitorare il percorso del finanziamento a Roma, cercando di portare a compimento l’iter amministrativo che ci porterà alla costruzione del nuovo ospedale. Ancora una volta qualcuno ha mentito sapendo di mentire e provveduto a fare disinformazione. Perché questi attacchi non sono stati fatti nel 2012 quando la nostra città era stata collocata al 74.o posto? Perché nessuno della deputazione si è interessato allora per ottenere i finanziamenti in tempi più rapidi? Perchè solo ora gli attacchi, quando si ha la certezza che il finanziamento arriverà? Io le risposte me le sono già date e credo anche la città”, chiosa Garozzo con chiari riferimenti a dichiarazioni di deputati regionali siracusani. Nel documento unico degli investimenti sanitari in Sicilia viene chiesta la rimodulazione della proposta originaria, prevedendo l’inserimento del nuovo ospedale di Siracusa tra gli interventi finanziati.

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La lettera dell’assessore Borsellino




Siracusa, servizio idrico. Approvato in Commissione il disegno di legge. Tocca ora all'Ars

La Commissione Territorio e Ambiente ha approvato questa mattina il disegno di legge relativo alle disposizioni urgenti in materia di servizio idrico integrato.  Il provvedimento era stato sollecitato dai sindaci della provincia di Siracusa “rimasti coinvolti loro malgrado nel fallimento di Sai 8”, spiegano gli onorevoli Marki Cirone Di Marco ed Enzo Vinciullo. Il provvedimento, di cui l’on. Di Marco è stata relatrice e supportato da tutti i deputati dalla provincia di Siracusa, adesso passerà in aula per l’approvazione definitiva.
 




Siracusa. "Sindaco, revoca il mandato a quell'assessore". Il consigliere Castagnino punge sull'edilizia scolastica

Tra l’assessore Lo Giudice e il consigliere comunale Salvo Castagnino (Ncd) non corre – politicamente – buon sangue. Su più temi si sono confrontati prima, scontrati e beccati poi. Normale tra un esponente dell’amministrazione con rubriche “importanti” e un rappresentante tra i più attivi dell’opposizione. Per tre volte Castagnino ha chiesto le dimissioni di Lo Giudice, che alle “stoccate” del consigliere ha cercato di rispondere sempre senza uscire dalle righe. Oggi il cambio di strategia perchè nel piazzare il suo nuovo attacco, il consigliere area Nuovo Centrodestra si rivolge direttamente al sindaco Garozzo. “Prima chiedevo le dimissioni di Lo Giudice, ora chiedo a te revocargli il mandato”. Scusi Castagnino, ma perchè? “Siracusa è stata penalizzata. Ha ottenuto lo 0% di 16.000.000 di euro stanziati dal Governo nazionale e ripartiti da quello regionale tra le scuole siciliane”. Colpa dell’assessore sarebbe  “una carenza nella sua attività amministrativa. Questo ultimo dato mostra una totale incapacità di attrarre somme necessarie all’edilizia scolastica. Mi chiedo se l’assessore è a conoscenza di quanto ha fatto la Regione, colpevole di  aver riconosciuto a Siracusa lo 0% degli stanziamenti per l’edilizia  scolastica. Nessun precedente simile a mia memoria”.




Pachino e Rosolini: il 9 aprile il Cga stabilirà quando si "replicano" le elezioni regionali?

“Sarà decisa il 9 aprile prossimo dal Cga la data delle nuove elezioni regionali a Pachino e Rosolini”. Ad annunciare la novità nella intricata vicenda è l’ex deputato regionale Pippo Gennuso. La palla torna quindi all’organo amministrativo che dovrà dare indicazioni chiare anche sulle modalità di ritorno al voto.  Sui presunti brogli alle ultime elezioni per il rinnovo dell’Ars indaga, intanto, anche la Procura della Repubblica di Siracusa. “L’acquisizione degli atti al Cga di Palermo- precisa Gennuso- segue un percorso distinto e separato dalla sentenza dell’organo amministrativo che ha ordinato il ritorno alle urne per le Regionali del 2012”.  Secondo i legali dell’ex parlamentare del Movimento per l’Autonomia, la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa deve essere applicata e nelle sezioni di Pachino e Rosolini indicate si dovrà, quindi, votare di nuovo.
La Procura starebbe concentrando la propria attenzione sulla sparizione dei plichi dal tribunale di Siracusa dopo il presunto allagamento dello scorso novembre. “E per onore di cronaca- aggiunge Gennuso –  i plichi trafugati non riguardano soltanto le 9 sezioni dove si tornerà a votare, ma anche il materiale di altri seggi della circoscrizione di Siracusa”. Chiesta al Cga la nomina di un commissario ad acta per indire le elezioni. “Il ricorso del presidente della Regione, Rosario Crocetta all’Avvocatura di Stato – conclude Gennuso- è stato solo un escamotage per prendere tempo”.




Siracusa. Princiotta-Palestro, scambio di accuse e querele: chi era in commissione il 14 dicembre?

Dire che si guardano in cagnesco suona come un eufemismo. L’ultima frase che Simona Princiotta e Alberto Palestro si sono rivolti potrebbe verosimilmente essere “ci vediamo in tribunale”. E in effetti toccherà alla magistratura venire a capo del caso che ha per protagonisti i due consiglieri comunali di Siracusa.
Due come le indagini attualmente in corso, per due diverse ipotesi di reato. Poche le notizie che filtrano al riguardo se non che si è già proceduto all’acquisizione di atti (in particolare verbali) relativi ai lavori della Seconda e della Quinta Commissione Consiliare. In precedenza, sarebbero stati acquisiti anche filmati relativi a sedute di Consiglio Comunale e convocati diversi soggetti.
Il “casus belli” è l’atto di indirizzo sulla gestione degli impianti sportivi pubblici. Seduta di Consiglio infuocata e scambi di accuse. E, pare, della prima querela. Poi i rapporti si sarebbero fatti sempre più tesi, fino alla seduta della Quinta Commissione Consiliare del 14 dicembre. E alla seconda querela. La Princiotta avrebbe prodotto una dichiarazione (pare scritta) in cui accuserebbe Palestro di risultare presente in quella seduta, a cui anche lei aveva partecipato, senza però esserlo realmente stato. Nel verbale, approvato dai sette componenti presenti, verrebbe invece registrata la presenza di Palestro alle 9.55. La Commissione concluderà poi la sua riunione alle 10.05. E diventa chiaramente questo il fronte “caldo” di una diatriba combattuta adesso anche a colpi di avvocati per stabilire chi dica il vero.
Fortunato Minimo, che della Quinta Commissione è presidente, era assente alla seduta contestata. “Ma non ho dubbi sull’assoluta regolarità dell’operato del vicepresidente Malignaggi. Sono, anzi, certo della bontà del suo comportamento. Così come prendo atto di quanto assicurato con le loro firme dagli altri componenti che quel verbale hanno approvato”, spiega Minimo. “La Quinta Commissione ha sempre lavorato in maniera conforme alle norme. Non posso aggiungere altro”, spiega il presidente con fare cordiale.
L’ultima verità potrebbe allora arrivare da ulteriori prove documentali su cui starebbero lavorando i legali, non esclusa anche l’acquisizione dei tabulati telefonici. La presenza fisica in un dato luogo potrebbe, infatti, essere comprovata dal cosiddetto “aggancio” ad una cellula di telefonia piuttosto che ad un’altra.




Viadotto di Targia e il mancato spirito unitario dei deputati siracusani. "Vinciullo lasciato da solo"

“La politica regionale ha lasciato da solo l’onorevole Vinciullo su problematiche della nostra provincia”. Il consigliere comunale Salvo Castagnino (Ncd) commenta con queste parole il nostro articolo-appello per una unità di scopo tra deputati regionali per trovare i soldi per intervenire sul viadotto di Targia.  Castagnino, che appartiene alla stessa area politica di Vinciullo, sottolinea con veemenza che “nessun altro deputato regionale della provincia ha speso una sola parola, salvo quanto ho letto solo come annunci dall’onorevole Marziano, annunci a cui non sono seguiti fatti. Bene oggi mi sarebbe piaciuto vedere una forza unita per la sicurezza del nostro territorio,  come ho già precisato in passato dopo l’incidente nella raffineria sud, esiste il rischio incidente incrementato dall’assenza di vie di fuga”. Se manca unità tra rappresentanti siracusani a Palermo, non va meglio – secondo Castagnino – a Siracusa. Gli assessori Lo Giudice e Cavarra vengono chiamati in causa dal consigliere di minoranza. “Il primo non risponde alle mie interrogazioni in merito alle azioni che aveva prodotto  per ottenere il finanziamento; la seconda è assente in  protezione civile, troppo impegnata a correre e salutare durante manifestazioni. C’è una grave inadempienza e pure entrambi gli  assessori che ho citato hanno o dovrebbero avere linee dirette con il  governo regionale, il primo per il tramite di Marziano, la seconda per il tramite di un assessore regionale che sembra essere di Siracusa. Ma le azioni dei due assessori comunali quali sono ad oggi?”, si domanda retoricamente Castagnino. “Si dimettano”, l’invito reiterato ai due esponenti di giunta.




Siracusa. Viadotto di Targia, niente soldi. Vinciullo annuncia una clamorosa protesta. E se tutti facessero qualcosa?

Viadotto di Targia, c’è l’ok al progetto entro maggio possibile anche espletare le procedure di gara per l’appalto ma rimane incerta la copertura finanziaria. Servono circa 5 milioni di euro che nè a Siracusa, nè a Palermo e men che meno tra Roma e Bruxelles sembrano esserci. Nonostante precise e puntuali rassicurazioni, l’ultima del presidente Rosario Crocetta. E allora sbotta il parlamentare regionale Enzo Vinciullo (Ncd) che lancia il suo ultimatum: “o in Commissione Bilancio si creano le condizioni per stanziare le somme necessarie oppure sono pronto ad occupare, giorno e notte, i locali della Commissione Bilancio”. Niente catene, come tanto va ultimamente di moda, ma comunque una protesta fisica ed evidente. “Siccome il Governo non riesce a trovare una soluzione intendo suggerire, per l’ultima volta, come fare. Tramontata l’ipotesi di un passaggio del progetto dall’Allegato B (senza fondi, ndr) all’Allegato A (con finanziamenti) l’unica soluzione praticabile, concreta e certa, rimane attingere ai finanziamenti della Comunità Europea che, seppur concessi alla Sicilia, non sono stati ancora né impegnati né spesi”, spiega con fare deciso Vinciullo. C’è tempo fino al termine di marzo per decidere cosa fare di questi fondi che, altrimenti, tornerebbero a Bruxelles. E per Siracusa sarebbe un altro smacco dalla “distratta” Palermo. Qualche settimana fa era stato lanciato un appello trasversale per riuscire a portare a casa l’obiettivo: soldi per il viadotto di Targia. Da rilanciare: si comprenda – anche nelle segreterie provinciali – che non è questione di chi è più bravo, di chi ci riesce prima o da solo. Questa è una battaglia da vincere per il territorio e per avere forza serve una squadra, ad ogni livello, che vada oltre il colore politico. Altrimenti sconfitti tutti: chi si incatena, chi si barrica nelle aule e chi annuncia e poi rimane in silenzio.




Siracusa. Mercoledì in Consiglio Comunale gli oneri di urbanizzazione. La proposta di Progetto Siracusa

Oneri di urbanizzazione, il gruppo consiliare di Progetto Siracusa illustra lunedì alle 10.30 la proposta di adeguamento degli oneri di urbanizzazione  che è all’ordine del giorno della seduta di Consiglio Comunale di mercoledì 19.  “Un’occasione di confronto e dibattito anche con gli operatori del comparto edilizio, che da anni attendono risposte certe da parte dell’amministrazione sulla possibilità di ottenere detrazioni e sgravi sui costi di costruzione”, spiegano gli esponenti di Progetto Siracusa. “Decine sono le concessioni edilizie rilasciate e non ritirate a causa della mancanza di liquidità e della crisi del settore. I lavoratori e gli imprenditori hanno accolto con favore la proposta di adeguamento degli oneri che però resta fortemente limitata e rischia di non sortire alcun effetto contro la crisi.
La proposta infatti interessa solo gli oneri del 2013 e l’adeguamento riguarda solo alcuni interventi specifici. Dalla lettera della proposta non si evince nessun reale intento migliorativo, ma solo un adeguamento al ribasso degli oneri costruttivi previsti per le demolizioni e nuove costruzioni a decorrere dal 2013”. Progetto Siracusa proporrà interventi a favore di tutte le concessioni giacenti e non ritirate, oltre a provvedimenti di incentivazione della riqualificazione urbana e del consolidamento di edifici contro il rischio sismico e idrogeologico.