Siracusa. Piano scuole, il sindaco Garozzo scrive a Renzi: ristrutturiamo l'Istituto Verga

E’ partita dai computer di Palazzo Vermexio l’email diretta al premier Matteo Renzi con l’indicazione di una scuola da restaurare con fondi del governo nazionale. La scelta è caduta sul quarto istituto comprensivo “Giovanni Verga”. Il servizio Edilizia scolastica, seguendo le indicazioni dell’assessore ai Lavori pubblici e alle Politiche scolastiche, Alessio Lo Giudice, ha completato stamattina la relazione al progetto preliminare che il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha inviato subito dopo a Roma via e-mail. Il costo complessivo del progetto è di 1 milione 724 mila euro incluse le spese per la sicurezza e gli altri costi obbligatori.
L’intervento prevede la completa ristrutturazione dello stabile, che è di proprietà comunale e che ha sempre avuto problemi di tenuta dell’impermeabilizzazione e di infiltrazione di acqua piovana. All’interno saranno completamente rifatti i servizi igienici, sarà sostituita con il gres porcellanato l’attuale pavimentazione in linoleum ormai cristallizzata, saranno montati infissi a scorrimento (quindi più sicuri) moderni e isolanti, e saranno cambiate le condutture dell’acqua e del riscaldamento. Il progetto prevede anche la collocazione sul tetto di pannelli fotovoltaici, con potenza non inferiore a 10 chilowatt, e la realizzazione all’esterno di un parco giochi per i bambini dai 3 agli 8 anni.
“Il piano per l’edilizia scolastica del governo Renzi – afferma il sindaco Garozzo – ci mette nelle condizioni di intervenire radicalmente in uno dei plessi che presentano criticità maggiori. Si tratta di una boccata di ossigeno che libera risorse da destinare ad altre scuole”.




Riforma delle Province: Siracusa "colonizzata" a breve da Catania? On. Bandiera: "Rischio c'è"

E se Catania arrivasse fino ad Augusta? O magari anche oltre, estendendo fin sotto Targia il suo raggio di interesse e di azione? Magari è uno scenario da fantapolitica. Ma con l’abolizione delle Province regionali saltano i confini tradizionali e tra aree metropolitane (guarda caso le solite tre) e liberi consorzi decisi a tavolino sulla base di contiguità territoriale c’è il rischio che pezzi pregiati della provincia possano risentire dell’attrazione della dinamica e vivace  (economicamente) Catania. Lentini, Carlentini e Francofonte hanno già come prefisso telefonico 095 e il loro destino tra sei mesi, quando si decideranno i “nuovi” confini dei liberi consorzi, pare segnato. Da Catania non è un mistero che si guarda con interesse al porto di Augusta, al polo industriale e riuscire ad arrivarvi a furia di consorziamenti a cascata non è impossibile. Complicato, forse.  Eppure da Siracusa si osserva da spettatori muti agli esiti di una riforma che potrebbe pesare (in bene o in male) nel futuro prossimo del siracusano.
All’Ars, al momento di votare, tra i deputati regionali solo due hanno detto di no: Enzo Vinciullo ed Edy Bandiera. Via libera alla riforma, invece, da tutti gli altri. “Dovevamo chiamarla soppressione delle province non metropolitane, altro che riforma”, accusa proprio Bandiera, di recente passato a Forza Italia. “Le aree metropolitane beneficeranno di risorse importanti e le tre create in Sicilia diventeranno egemoni”. O ci si accoda o si resta fuori, economicamente marginalizzati. Ma cosa succederà a Siracusa? “L’assessore regionale mi ha detto di vedere prima come si assesta il territorio tra sei mesi. I comuni, sulla base della contiguità territoriale, potranno scegliere di optare per Catania. E il rischio che gli interessi etnei possano giungere sino a Targia c’è. Non so come lo si possa evitare. Decideranno i vari Consigli Comunali”, dice ancora Bandiera.
A Siracusa la discussione, almeno quella pubblica, non è mai partita. Come non dovesse toccarci una riforma così. “Non si è capito che a Palermo si è giocata una partita importantissima per il futuro”. E, lascia intendere Edy Bandiera, la squadra siracusana non è neanche scesa in campo. “Non voglio parlare di inerzia. Non guardo e non giudico gli altri. Io ci ho provato con un intervento in aula con cui quanto meno ho chiesto e ottenuto misure economiche compensative per chi si ritroverà fuori dai grandi circuiti. E’ un pannicello caldo”, spiega allargando le braccia. “Poi vedo che la riforma è passata con 62 voti. Una maggioranza forte visto il momento che sta vivendo il governo Crocetta. Curioso che subito dopo si parli di rimpasto, di nomine Asp e solito sottogoverno. Magia del voto palese. Chissà, magari qualcuno ha voluto mostrare fedeltà a Crocetta…”.




Siracusa. Contenziosi con Sai 8: consulenza giuridica gratuita per le famiglie, il Comune dice "si"

Consulenza gratuita e sostegno alle famiglie che hanno contenziosi aperti con Sai 8 ed hanno subito l’interruzione del servizio idrico. Approvato l’atto di indirizzo proposto da Carmen Castelluccio ed Elio Di Lorenzo e sottoscritto da altri 12 consiglieri. Nel documento si chiede al sindaco, Giancarlo Garozzo, di “porre particolare attenzione al mancato rispetto della carta dei servizi da parte dei curatori fallimentari e dei dirigenti di Sai 8, ai quali va ascritta – si legge in premessa – la esclusiva responsabilità dei distacchi” effettuati in città. L’atto di indirizzo chiede all’Amministrazione di dare tutela giuridica “a quanti saranno vittime di comportamenti ingiusti e prevaricatori da parte dell’attuale gestione del servizio idrico”.
Il sindaco, Giancarlo Garozzo, che si è detto favorevole all’atto di indirizzo, ha evidenziato come il Comune abbia fornito alla curatela fallimentare, sin dal suo insediamento, un elenco di 2.000 famiglie indigenti alle quali non deve essere interrotta la fornitura (“ed è grave se non tiene conto di questa indicazione”) poi ha spiegato che la legge non consente al Comune di tornare subito in possesso degli impianti. L’atto di indirizzo è stato approvato con 28 sì e 2 astensioni.




Siracusa. Finanziamenti a fondo perduto per nuove aziende create da disoccupati, approvato il regolamento

Il Consiglio Comunale di Siracusa ha approvato il regolamento per le “start up”. Entro quarantacinque giorni verrà pubblicato il bando. Con i risparmi sugli stipendi degli amministratori è stato creato un platfond di 180 mila per finanziare a fondo perduto 18 attività create dai disoccupati siracusani. Diciotto finanziamenti da 10 mila euro: priorità agli under 35, cui viene riservato il 50% dello stanziamento totale. Il 20% per ex detenuti mentre il restante 30% per tutti i disoccupati. “Ricordo che basterà solo un’idea progettuale. Spero siano tante”, scrive soddisfatto il sindaco Giancarlo Garozzo sulla sua bacheca facebook.
Il regolamento è composto di 15 articoli ed è rivolto a iniziative con sede legale e amministrativa a Siracusa, costituite come società di persone, ditte individuali, società di capitali o cooperative operanti nei settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria, del turismo o dei servizi. Alle start up, selezionate secondo una graduatoria stilata dal Comune, è concesso un contributo a fondo perduto. Il contributo deve essere destinato all’affitto di locali o all’acquisto di beni strumentali all’attività di impresa; entro 60 giorni dall’inserimento in graduatoria la ditta deve mettersi in regola con le normative fiscali, assicurative, previdenziali e con l’applicazione del contratto di lavoro. La somma viene erogata in due tranche: la prima, pari alla metà, alla firma dell’atto di impegno con il Comune; la seconda entro 90 giorni dalla presentazione dei giustificativi e dopo l’approvazione della rendicontazione.
Alle imprese della graduatoria, secondo l’ordine di inserimento, vengono assegnate le somme frutto di revoche o rinunce. I beneficiari, inoltre, saranno esonerati per 24 mesi dal pagamento dei tributi sullo smaltimento rifiuti, occupazione di suolo pubblico e pubblicità.
Soddisfatto il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo. “E’ un concreto aiuto ai giovani- ha detto dopo il voto dei consiglieri- soprattutto a quelli che hanno voglia di scommettere e che spesso trovano la strada sbarrata dalla crisi finanziaria e della difficoltà di accedere al credito.  Il primo passo è stato compiuto, adesso la Giunta deve proseguire su questa strada anche negli anni futuri”.
 




Siracusa. Distacchi della fornitura idrica ai morosi, il consigliere Vinci: "Assemblea straordinaria, gravi i disagi"

Continuano i distacchi ai morosi della fornitura idrica. Niente più acqua a chi ha preso l’abitudine di non pagare. La curatela fallimentare di Sai 8 aveva annunciato massimo rigore e sin qui così è stato. Si parla, secondo alcune stime, ci circa mille distacchi effettuati. Se ne è discusso ieri sera in Consiglio Comunale a Siracusa. Numerosi interventi, con una compattezza trasversale, hanno chiesto  un’azione dell’Amministrazione per bloccare i distacchi forzosi della fornitura di acqua per morosità. “Avvengono senza alcuna procedura di preavviso e con gravissimo disagio per molti concittadini”, sottolinea il consigliere comunale Cetty Vinci che ha chiesto la convocazione di un’assemblea straordinaria  del Consiglio con la presenza dei curatori fallimentari, affinché diano risposte concrete su quanto sta avvenendo in questi giorni.




Siracusa. Una società uninominale creata dall'Ato gestirà il servizio idrico dopo la curatela fallimentare

Ancora un no al ritorno dei privati nella gestione del servizio idrico integrato. Acqua pubblica, questa è la volontà espressa stamattina dal commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Ma sul percorso necessario per arrivare all’obiettivo non c’è accordo (politico) tra i sindaci del siracusano. Augusta, Buccheri, Floridia, Lentini, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Siracusa e Solarino: erano tutti rappresentati nell’incontro di questa mattina, nella sala degli stemmi della (ex) Provincia Regionale. Ma fino a ieri pensavano di poter dare vita a tre diverse società di mini ambito sulla base dei bacini idrogeografici. Ma Buceti ha spiegato loro che la soluzione migliore sarebbe la costituzione di una società uninominale, creata direttamente dall’Ato idrico e che gestisca in house il servizio in attesa della nuova normativa regionale. Il lavoro svolto dai Sindaci in queste ultime settimane non andrà sprecato, anzi dati e spunti confluiranno nel definitivo piano industriale. “C’è urgenza, il 26 maggio scade la curatela e il servizio non può restare senza gestore. La gestione pubblica unitaria sarà garantita dall’Ato 8”, ha spiegato Buceti.
Restano al momento fuori i sindaci dei cosiddetti Comuni ribelli, quelli che non avevano consegnato gli impianti a Sai 8. Ma il commissario ha auspicato  che “una volta interpellati, valutino la possibilità di aderire, dando così esempio di come, in un’area geografica che ha visto una gestione privata discutibile del servizio, si possa invece gestire il fondamentale servizio idrico in modo pubblico e nell’interesse della collettività, senza disperdere i fondi comunitari e regionali già stanziati, migliorando i servizi e calmierando il prezzo, secondo l’indirizzo politico dell’Assessore Marino”. I sindaci, quelli che si sono ritrovati al tavolo con Buceti, hanno chiesto di venire coinvolti nel percorso di creazione della nuova società (“avrà una durata di tre anni”). Ma il commissario straordinario sa bene che la politica va tenuta a distanza per non impantanare un cammino sin qui non proprio agevole.




Siracusa. Caso Scieri, nuovo interesse del ministero. La madre: "Non mi illudo, ma spero"

Un telefono che squilla. Il display che indica un numero sconosciuto. “Pronto?”, “Si, salve sono il ministro della Difesa, Roberta Pinotti…”. All’altro capo c’è Isabella Guarino, la mamma di Lele Scieri, il parà siracusano morto all’interno della
caserma Gamerra di Pisa. Una morte senza spiegazioni e senza colpevoli. Indagini su indagini per non arrivare a niente. Adesso, forse, c’è la possibilità di dare giustizia a Lele. Perché il ministro Pinotti vuole incontrare la signora Isabella. Vuole parlare, conoscere, ricevere informazioni. “Mi ha spiegato che si ricordava del caso e che vorrebbe approfondire. Ci sentiremo presto per fissare un incontro”, racconta dalla sua casa di Siracusa, Isabella Guarino. “Non voglio farmi
illusioni. Sono contenta dell’attenzione del ministro, mi fa piacere. Però è presto per parlare di riapertura del caso”. Però qualcosa si sta muovendo e anche i Consiglieri Comunali di Siracusa stanno partendo in pressing per chiedere che sulla morte del giovane avvocato siracusano venga fatta finalmente luce. “Non posso prometterle nulla”, ha spiegato il ministro Pinotti. Ma la sua telefonata, arrivata dopo la nuova attenzione mediatica sul caso grazie allo spettacolo teatrale che ha debuttato a Roma lo scorso 9 marzo per la regia di Paolo Orlandelli, riaccende d’un tratto speranze (e polemiche) sopite da tempo sotto la coltre di un inquietante silenzio delle Istituzioni. “Mi auguro ci sia la volontà di andare fino in fondo”, quasi sussurra la coraggiosa mamma siracusana.




Siracusa. Riforma delle Province, l'assessore regionale Valenti rassicura i dipendenti: "no allarmismi"

Il “Comitato spontaneo dei dipendenti della Provincia regionale di Siracusa” ha incontrato  l’assessore regionale alle autonomie locali, Patrizia Valenti. Al centro della discussione i contenuti e le prospettive del disegno di legge sull’abolizione delle Province e la costituzione dei liberi consorzi e delle tre città metropolitane, il cui voto finale dell’Aula dovrebbe avvenire oggi. All’incontro era presente anche una rappresentanza sindacale della Cisl.
L’assessore ha fornito un quadro complessivo, sia dell’attuale situazione che dell’iter futuro, “imprescindibile – ha puntualizzato – dal più ampio processo di riordino dell’ordinamento degli Enti Locali in Sicilia”, sottolineando l’importanza dell’istituzione delle tre città di Catania, Messina e Palermo e delle cosiddette “aree vaste”.
Altro argomento affrontato è stato quello relativo al destino di dipendenti. “Non ci sono motivi di allarmismo – ha rassicurato
l’assessore – perché il personale sarà garantito e collocato in base alle funzioni che saranno via via definite”. Pippo Mazzotta, rappresentante del comitato spontaneo dei dipendenti ha, poi, voluto esprimere pubblico ringraziamento alla rappresentante del Governo regionale per essersi impegnata nel consentire il rapido trasferimento di circa sei milioni di euro a favore della Provincia
regionale di Siracusa. Somma che, come hanno suggeriscono i rappresentanti della Cisl, dovrà servire per garantire la regolarità dei pagamenti dei dipendenti.




Gennuso tra Tar e Commissario dello Stato. "Nulla la riforma delle Province, illegittimi i provvedimenti dell'Ars dopo il 5 febbraio"

Alza il tiro Pippo Gennuso. E visto che dalla Regione non se ne parla di indizione delle elezioni suppletive nelle nove sezioni distribuite tra Pachino e Rosolini mira adesso a fare dichiarare nulla la recente riforma delle Province. “La sentenza del 5 febbraio del Cga ha annullato la proclamazione dei deputati eletti in provincia di Siracusa, tuti gli atti del Parlamento siciliano dopo quella data sono allora illegittimi”, attacca l’ex deputato regionale. Che annuncia ricorso al Tar e al Commissario dello Stato in Sicilia, il prefetto Carmelo Aronica. “Tutti i provvedimenti approvati dall’Assemblea dopo il deposito della sentenza sono nulli. Su questa vicenda ci sono responsabilità sia del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone”, attacca ancora Gennuso che domani dovrebbe incatenarsi per protesta sotto Palazzo d’Orleans, come ha fatto sabato in piazza della Repubblica a Siracusa.
Sarcastico l’intervento del deputato regionale, Vincenzo Vinciullo. “Sono del parere, come  Gennuso – dice il parlamentare regionale- che il presidente Crocetta è la causa di tutti i mali del mondo, ma in questa vicenda non c’entra, se non per il fatto che il consulente del presidente Crocetta è uno degli avvocati di coloro che hanno fatto ricorso. L’Assemblea Regionale Siciliana, così come la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, deve determinarsi e solo dopo la Presidenza della Regione potrà indire le elezioni. Fino a quella data e cioè fino a quando il CGA non si sarà espresso, Gennuso può fare quello che vuole, ma non cambia nulla in quanto nessuno è ” legibus solutus” e tutti dobbiamo chinare la fronte davanti alle leggi”.
 
 




Solarino. Nasce la sezione cittadina della Rete Civica Nazionale, Lonero coordinatore

Il movimento politico “Rete Civica Nazionale” debutta anche a Solarino. A tenera a battesimo la sede cittadina, il coordinatore regionale Aldo Ganci e il coordinatore provinciale Vittorio Rossi. Giuseppe Lonero è stato nominato coordinatore cittadino per Solarino. Nel suo primo intervento, ha illustrato le linee programmatiche e politiche del movimento prospettando una serie di problemi che affliggono il Comune di Solarino: servizio idrico, randagismo, disoccupazione.
A margine dell’incontro, il coordinatore regionale ha annunciato l’accordo programmatico tra la Costituente Rete Civica Nazionale e il movimento “Innamorati dell’Italia”, presieduto da Alessio Berni,che è stato sottoscritto a Firenze.