Rosolini. Scuole a rischio chiusura? Vinciullo: "Piano di dimensionamento scriteriato"

“Le scuole di Rosolini ancora penalizzate dal piano di dimensionamento delle scuole primarie e secondarie di primo grado”. A puntare l’indice contro decisioni che si tradurrebbero in un “killeraggio” degli istituti del comune della zona sud della provincia di Siracusa è il deputato regionale, Vincenzo Vinciullo, del Nuovo Centrodestra. “Un provvedimento assurdo, illogico, scriteriato – prosegue il parlamentare dell’Ars-  prevede che gli alunni dell’istituto “Sacro Cuore”, come fossero beni materiali, siano  distribuiti tra due scuole, escludendo il Sant’Alessandra”. In altri termini, questo creerebbe, secondo Vinciullo, “le condizioni per la perdita dell’autonomia nei prossimi anni anche per questo istituto comprensivo”. Per scongiurare tale eventualità, il deputato di opposizione annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare “a tutela delle scuole di Rosolini. Una battaglia a cui tutte le forze politiche e le istituzioni locali- conclude il deputato regionale- dovrebbero partecipare” .




Siracusa.Gennuso, catene per protesta. La solidarietà di Gulino (Pd): "Si torni a votare"

Ampiamente annunciata, domani al via la polemica azione dell’ex deputato regionale Pippo Gennuso. Alle 10.30 si incatenerà in piazza della Repubblica a Siracusa,  per protestare contro la mancata indizione delle elezioni in 9 seggi della provincia, dopo la sentenza esecutiva del Cga di Palermo. Da martedì la sua protesta si sposterà a Palermo, sotto Palazzo d’Orleans. E se entro metà marzo non saranno state indette nuove elezioni, Gennuso è pronto a rivolgersi alla Procura di Palermo. Intanto, l’ex esponente dell’Mpa incassa la solidale presa di posizione del componente della direzione regionale del Pd siciliano, Tony Gulino. “Se una sentenza del CGA ha decretato la ripetizione delle elezioni Regionali del 2012 in nove seggi elettorali della provincia di Siracusa, per un senso di giustizia ma soprattutto di democrazia, bisogna tornare a votare”.




Siracusa. Incontro con gli EcoDem per la "green economy"

Nella chiesa di San Nicolò dei Cordari, a Siracusa, sabato alle 17 incontro-dibattito  dell’Associazione ecologisti democratici siciliani per lanciare una serie di proposte attraverso la “green economy”.  Gli Ecodem della Sicilia metteranno a fuoco una serie di iniziative da sottoporre sia al governo della Regione, che a quello nazionale. L’obiettivo è quello di trasformare la Sicilia in una piattaforma logistico-tecnologica e ambientale del Mediterraneo, secondo tre iniziative: fare della Sicilia il perno delle politiche industriali innovative del Paese; investire per l’infrastrutturazione e il riassetto del territorio; valorizzare la gestione delle risorse ambientali: Natura e Turismo.
Al coordinamento regionale di Ecodem, interverranno  Massimo Pintus, vice presidente nazionale Ecodem, il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, l’assessore regionale ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Francesco Italia, la parlamentare all’Ars del Pd, Marika Cirone Di Marco, il presidente del Consiglio comunale di Siracusa, Antonio Sullo, il capogruppo Pd al consiglio comunale di Siracusa, Francesco Pappalardo, Gianluca Romeo presidente Commissione Ambiente al Comune di Siracusa, Emma Schembari dell’ Associazione “Rifiuti zero”, Pierfrancesco Rizza del WWF e Giusy Mangano di Legambiente.




Rosolini. La Regione non indice le suppletive e Gennuso si incatena. "Pronto a denunciare Crocetta"

Di elezioni suppletive a Rosolini e Pachino tanto si parla ma poco si capisce. Non si capisce, ad esempio, quando dovrebbero tenersi. Se la disposizione del Cga è chiara, meno l’atteggiamento delle istituzioni regionali. Secondo l’ex deputato regionale Pippo Gennuso si sta quasi giocando a perder tempo. Un gioco a cui lui non vuole partecipare. Così, mentre da Palermo nessuno risponde alle sue sollecitazioni, l’ex esponente dell’Mpa sabato mattina si incatenerà sotto il palazzo della Prefettura, a Siracusa. E da martedì si sposterà a Palazzo D’Orleans, nel capoluogo regionale. “E se entro la metà del mese non saranno indette le elezioni sono pronto a denunciare alla Procura di Palermo il presidente Crocetta”, annuncia Gennuso. Che chiede anche sia fatta luce sulla sparizione dei plichi dal tribunale di Siracusa. “Voglio sapere cosa è successo, chi è il responsabile. E mi dicano anche cosa è successo a Melilli”, dice sibillino. “Non mi fermerò fino a quando i responsabili di simili gesti non saranno assicurati alla giustizia. Sento odore di comportamenti mafiosi. Ecco, forse la soluzione di queste vicende mi interessa più che tornare a fare il deputato regionale”, confida Gennuso che lascia intendere anche di iniziare a temere per la sua persona.




Siracusa. Sospesa la protesta del sindaco Mangiameli "fino a martedì, in attesa di novità"

Ha sospeso la sua protesta. Ma, come ci tiene a precisare, si tratta solo di una sospensione. Dopo l’incontro con il prefetto di Siracusa, il sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli, ha deciso di non insistere nella sua azione che da questa mattina lo ha visto incatenato all’esterno del tribunale di viale Santa Panagia. Adesso aspetta quelle notizie, “positive o negative”, che dovrebbero arrivare per interessamento del prefetto, nei limiti delle sue competenze. Senza cioè interferire con la magistratura. Tutta la vicenda prende le mosse dalla sentenza di un giudice onorario che ha disposto un pignoramento di 4,2 milioni di euro direttamente dalle casse del Comune di Lentini. Si tratta dell’esito di un contenzioso con un privato che affonda le sue radici a 25 anni addietro. Quel pignoramento ha messo ko i conti dell’ente: servizi e stipendi a rischio. E così il sindaco ha deciso per l’azione clamorosa. Che almeno fino a martedì è adesso sospesa, in attesa di approfondimenti. Ma non si fermano, però, le proteste a Lentini. Domani si terrà un corteo dei dipendenti che poi lunedì daranno vita ad un sit in sotto il palazzo della Prefettura. E se entro la serata non saranno sopraggiunte novità, da martedì mattina il sindaco Mangiameli, esponenti del Consiglio Comunale e rappresentanti dei dipendenti si incateneranno nuovamente in viale Santa Panagia.




Siracusa. Il presidente del Consiglio in città, il sindaco Garozzo gli presenta le priorità

Soluzioni a breve termine e non idee per il futuro. Il sindaco, Giancarlo Garozzo ha preferito focalizzare, nei suoi colloqui con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’attenzione su “questioni che possono essere affrontate in tempi brevi, perché le somme sono state già stanziate”. Nuovo ospedale, bonifiche della zona industriale, accoglienza ai migranti e lavoro sono le priorità indicate dal primo cittadino di Siracusa al premier. Garanzie da parte del presidente del Consiglio, che ha manifestato disponibilità ad intervenire secondo lo schema operativo, lontano dalla palude burocratica, di cui ha parlato anche con gli imprenditori e le parti sociali. C’è la condivisione di Renzi anche sul progetto di area vasta Siracusa-Catania- Ragusa il cui protocollo d’intesa è stato siglato nei giorni scorsi anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Approfondiremo idee e percorsi nei prossimi giorni insieme al sottosegretario Delrio- spiega Garozzo- Adesso attendiamo i fatti, a cominciare dal Job- act, per dare risposte alle attese dei cittadini e soprattutto di chi si trova in maggiori difficoltà”. Oltre a parlare di contenuti, il sindaco sottolinea l’aspetto organizzativo dell’intensa mattinata del premier in città. “Tutto ha funzionato al meglio- conclude il primo cittadino- merito delle forze dell’ordine, degli addetti alla sicurezza e di quanti hanno lavorato avendo poche ore per organizzare la visita”.
 




Siracusa. Al premier Renzi il sindaco di Lentini annuncia: "Malaburocrazia, domani mi incateno al Tribunale"

Ha scelto il giorno di massima visibilità mediatica per annunciare la sua protesta: “mi incateno davanti al tribunale di Siracusa”. Il sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli, ha annunciato la sua azione durante l’incontro con il premier Matteo Renzi. I ventuno sindaci della provincia seduti nel salone Borsellino per illustrare uno alla volta i problemi e le esigenze dei territori. E quando arriva il suo momento, Mangiameli si scaglia contro la malaburocrazia. Poi ricorda come il suo Comune si sia trovato con il bilancio azzerrato da un pignoramento di 4,2 milioni di euro dopo un contenzioso con un privato: servizi e stipendi a rischio. “Sperando che qualcosa si muova”,il sindaco di Lentini si piazzerà domani davanti al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia.




Pachino, Rosolini e le elezioni da rifare. I 5 Stelle alla Camera interrogano il ministro dell'Interno

Il caso delle elezioni regionali suppletive a Pachino e Rosolini finisce alla Camera dei Deputati. Il Movimento 5 Stella che  interroga il ministro dell’Interno e della Giustizia. “Le anomalie che sono emerse in fase di votazione, scrutinio e accertamento giudiziario relative alle scorse elezioni regionali – afferma la parlamentare Cinquestelle, Maria Marzana, prima firmataria dell’atto depositato questa settimana – denotano gravi distorsioni nell’esercizio della democrazia del nostro territorio che possono essere corrette solo con l’impegno di tutti: forze dell’ordine, istituzioni, enti locali, cittadini”. La Marzana fa riferimento alla sentenza del Cga che ha disposto le nuove elezioni  in provincia di Siracusa e in particolare a quel passaggio in cui si parla di “presunta presenza di schede ballerine”. Le stesse schede, ricordano i deputati 5 Stelle, non sono mai state ritrovate perché il materiale richiesto dall’organo verificatore della Prefettura di Siracusa è andato irrimediabilmente perduto in conseguenza di un allagamento verificatosi il 20 novembre scorso dei locali del Tribunale dove le schede erano custodite. “Chiediamo venga predisposta ogni misura che assicuri il regolare svolgimento delle elezioni, anche e soprattutto prevenendo e contrastando un eventuale voto di scambio”, precisa il deputato regionale Stefano ito, siracusano come la Marzana. “Inoltre, non può lasciare sereni che il danneggiamento e la successiva distruzione o dispersione delle schede siano avvenuti a distanza di oltre un mese dall’emissione dell’ordinanza del Cga con la quale la Prefettura di Siracusa veniva delegata per la verifica delle schede poi non rinvenute”.




Siracusa. Lettere al premier. Caro Matteo Renzi ti scrivo…

Cos’hanno in comune Marica Cirone Di Marco e Pippo Gennuso. Non molto, invero. Ma entrambi hanno deciso di prendere carta e penna e, in occasione della visita di Matteo Renzi a Siracusa, consegnare al presidente del Consiglio delle loro riflessioni e richieste di intervento.
La deputata regionale si rivolge al premier con un confidenziale “tu” e, con un velo di garbata polemica, ricorda come non sia stato programmato un incontro con la deputazione siracusana all’Ars “ma desidero egualmente inoltrarti l’appello a esaminare attentamente la condizione della nostra provincia, e segnatamente di quei Comuni che si stanno generosamente adoperando in favore dell’accoglienza dei migranti”.  Il discorso punta allora su Augusta, l’operazione Mare Nostrum e un’accoglienza che deve andare oltre il Palajonio.  “L’attivazione quanto più celere degli Sprar finanziati dal Ministero degli Interni anche nella nostra provincia può costituire sollievo, ma se non si interviene a supporto delle casse dei Comuni, cui è’ obbligo di assicurare adeguata accoglienza ai minori non accompagnati in strutture idonee continueremo ad assistere a rifiuti legittimati da trasferimenti incerti, che creano timori fondati dello sforamento dei patti di stabilità. Ti invito, quindi, ad assumere le iniziative necessarie a supportare il nostro territorio e la comunità affinché sia possibile far fronte in modo adeguato ad una domanda di assistenza che per le sue caratteristiche sarebbe un errore continuare a ritenere emergenziale”.
L’ex parlamentare regionale Pippo Gennuso, con un istituzionale “lei”, porta a conoscenza di Renzi “che in questa provincia ci sono stati brogli elettorali ed è stata emessa una sentenza del Cga, inappellabile, che ordina la ripetizione del voto in sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini”. Nella sua missiva, Gennuso ripercorre in breve la sua storia recente. “Caro presidente, in fase di scrutinio sono state cambiate le carte in tavola ed io mi sono ritrovato fuori dall’Assemblea regionale siciliana soltanto per 93 preferenze. Poi sono anche spariti i plichi elettorali dall’archivio del tribunale di Siracusa, venti giorni dopo la verifica ordinata dal Cga e adesso c’è il solito ostruzionismo di Palazzo che ritarda la indizione delle elezioni. Il cambiamento – scrive ancora Gennuso – è vero che passa attraverso le Riforme, una nuova legge elettorale, la sburocratizzazione del Paese, ma anche dalla legalità e dalla Giustizia”. Quindi la richiesta diretta al premier: “si  attivi affinché si faccia piena luce sulla sparizione dei plichi elettorali dal palazzo di giustizia, inviando ispettori dei Ministeri competenti”.




Siracusa. Edy Bandiera passa a Forza Italia

Era nell’aria da settimane. Il deputato regionale Edy Bandiera aderisce a Forza Italia. Quella che fino a pochi giorni fa era soltanto un’indiscrezione è adesso una notizia ufficiale e il parlamentare dell’Ars, ex segretario provinciale dell’Udc, con cui si è candidato alle ultime elezioni, ne spiegherà le ragioni domani mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede catanese del partito di Silvio Berlusconi. Con lui ci saranno il coordinatore regionale, Enzo Gibino, il capogruppo al parlamento siciliano, Marco Falcone ed il suo vice, Salvo Pugliese, oltre ai parlamentari regionali Vincenzo Figuccia, Giuseppe Milazzo e Giorgio Assenza e ai principali rappresentanti di Forza Italia in provincia di Siracusa, l’ex ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il senatore, Bruno Alicata. Bandiera siede a palazzo dei Normanni dallo scorso dicembre, subentrando al sospeso Pippo Sorbello. Una supplenza, la sua, di diciotto mesi. L’ex dell’Udc era, infatti, il primo dei non eletti, con 4 mila e 500 voti ottenuti alle ultime regionali