Siracusa. Sel pronto ad eleggere il nuovo segretario provinciale, congresso il 7 dicembre

Tempo di congresso provinciale per la federazione di Sel, che il 7 dicembre prossimo eleggerà il nuovo segretario. L’appuntamento è fissato per le 9 all’hotel Relax. Si discuteranno ed approveranno alcuni documenti politici e poi si procederà con l’elezione degli organismi dirigenti e di garanzia. L’idea – spiega il segretario uscente, Vincenzo Vitale- è quella di costruire un partito aperto, autonomo, legato al territorio. Prevista anche l’elezione dei delegati per i congressi regionale e nazionale, fissato per il 24, 25 e 26 gennaio a Riccione.




Siracusa. Pd,conferimento ufficiale per Castelluccio. Il 15 dicembre l'elezione del presidente e degli organismi. Mano tesa ai "renziani"

Sabato è stato il giorno del conferimento ufficiale della carica di segretari provinciale del Pd a Carmen Castelluccio. Nella tarda mattinata, la commissione provinciale per il congresso, presieduta da Turi Raiti, ha compiuto questo passaggio, al termine del sofferto percorso che, dalla celebrazione del congresso del Minareto, è stato contrassegnato da una serie di ricorsi e rimpalli tra gli organismi regionali e nazionali del partito. La decisione della commissione nazionale, che ha confermato la legittimità dell’elezione di Carmen Castelluccio, ha messo definitivamente fine alle incertezze e nemmeno eventuali provvedimenti relativi alle modalità scelte per la campagna di tesseramento incideranno sull’aspetto segreteria. “La conferma ufficiale del mio incarico- commenta Castelluccio- rende pienamente operativo il mio ruolo, che intendo svolgere nel pieno rispetto di tutte le sensibilità della nostra forza politica”. Le tensioni non sembrano, comunque, essersi allentate e adesso si concentrano sulle vicende nazionali, prima fra tutte, ovviamente, la battaglia per la guida del partito. Castelluccio ha fatto la sua scelta, ma è una posizione personale. “Ritengo che il rinnovamento di cui il Partito democratico ha bisogno – spiega la segretaria provinciale del Pd- possa passare solo attraverso il progetto di Gianni Cuperlo, per una ricostruzione della forza politica dalla base, assicurando a tutti lo spazio necessario, la partecipazione, uscendo dalle logiche correntizie. Non ritengo, però, opportuno scendere in campo, tanto che non mi sono candidata nella lista per l’assemblea. La mia candidatura è stata espressa da persone che, adesso, sostengono candidature diverse: chi per Cuperlo, chi per Matteo Renzi, chi per Pippo Civati. Ognuno deve essere libero di fare le proprie scelte, nel rispetto della pluralità dei punti di vista espressi”.Subito dopo l’incontro di questa mattina nella sede del Pd, Carmen Castelluccio ha anche diffuso un documento, il primo da segretaria del partito. Traccia il percorso che intende avviare per il rilancio del partito e fissa i primi appuntamenti, a partire da quello del 15 dicembre prossimo, data per cui dovrebbe essere convocata l’assemblea provinciale per la nomina del presidente e degli altri organismi previsti “e, se sarà possibile- precisa Castelluccio- indicando già la composizione dell’esecutivo che mi affiancherà più da vicino nel mio lavoro. Lavorerò per la valorizzazione dell’assemblea dei coordinatori dei circoli, il forum degli eletti nelle varie amministrazioni, delle Donne Democratiche e un rinnovato rapporto con i Giovani Democratici , tutti luoghi di un confronto vero che faccia sentire tutti protagonisti della vita del partito e delle sue scelte valoriali e programmatiche”.Poi la segretaria provinciale del Pd torna su un argomento già affrontato al termine della campagna congressuale. “Sono certa che questo impegno necessiti del contributo di tutti, per cui mi auguro che tutte le preziose risorse e competenze presenti nel partito vorranno garantire il massimo di collaborazione – prosegue – senza strumentali condizionamenti dovuti alle appartenenze correntizie e personalistiche che dobbiamo finalmente superare, deve chiudersi definitivamente la stagione del partito costruito come comitato elettorale o come pura somma di correnti” . Chiara la volontà di Castelluccio di ricucire, per quanto possibile, lo “strappo” con i renziani e gli innovatori, che volevano Liddo Schiavo alla guida del partito in provincia. Tra loro c’è anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Per i primi mesi dell’anno, Castelluci imagina, inoltre,”l’organizzazione in maniera seria e moderna di una conferenza programmatica”. Intanto, tornando in tema di congresso nazionale, Cuperlo “incassa” il sostegno di 8 consiglieri di circoscrizione del Partito Democratico di Siracusa. “Crediamo nel rinnovamento, nella legalità e nella trasparenza- scrivono in una nota i consiglieri dei consigli di quartiere Silvio Vintaloro, Angelo Lombardo, Carlotta Zanti, Giuseppe Fiducia, Danilo Belfiore, Angelo Greco, Gaetano Toro e Salvatore Ortisi- per questo sosteniamo Gianni Cuperlo, per dare credibilità al Partito Democratico e per far sì che si torni a parlare con i cittadini, accogliendo i loro bisogni.Crediamo che sia una risorsa progressista e socialdemocratica all’interno del partito e che rispecchi il “Manifesto dei Valori” del PD elaborato nel 2008. E’ necessario che ci sia una figura che sappia tenere distinti i ruoli di segretario e premier, perchè è importante una guida nel partito che si dedichi a tempo pieno – concludono i consiglieri – alla vita democratica del Paese. Una guida che sappia mettere in risalto i circoli, per dare un segnale di radicamento nel territorio”.




Siracusa. Regionali 2012, Pippo Gennuso pronto a incatenarsi davanti la prefettura. "Ritardi sulle verifiche disposte dal Cga"

Pronto a incantenarsi davanti la prefettura di Siracusa. Una forma eclatante di protesta che, in passato, ha già utilizzato quando, da parlamentare regionale, chiedeva l’apertura del tratto autostradale della Siracusa-Gela fino a Rosolini. Adesso Pippo Gennuso, ex deputato dell’Ars, è pronto ad un nuovo gesto eclatante, ma la ragione è legata , questa volta, alla vicenda, non ancora del tutto chiusa, relativa al seggio a palazzo dei Normanni conteso con Pippo Gianni subito dopo le elezioni regionali del 2012 e poi assegnato all’esponente di Centro Democratico. Il Cga, dopo il percorso amministrativo intrapreso da Gennuso contro quella decisione, avrebbe disposto il ricontrollo di verbali e schede in sedici sezioni, le stesse in cui, secondo l’ex parlamentare regionale, sarebbe accaduto qualcosa su cui pretende chiarezza. Il motivo per cui Gennuso preannuncia l’intenzione di incatenarsi è il presunto mancato rispetto, da parte della prefettura di Siracusa, dei tempi dettati dal consiglio di giustizia amministrativa. Le verifiche, secondo quanto sostiene Gennuso, avrebbero dovuto essere effettuate entro oggi. “Sono pronto ad iniziative eclatanti- ribadisce Gennuso- per far valere un mio sacrosanto diritto”. Una scadenza la fornisce anche l’ex parlamentare autonomista. “Se entro 5 giorni non si procederà alla verifica ordinata dal Cga- annuncia – mi incatenerò in piazza Archimede. Non è un fatto di poltrone – dice ancora – ma di giustizia nei miei confronti e nei riguardi di diecimila persone che mi hanno votato”. Gennuso non risultò eletto per 93 voti. A distanza di un anno e mezzo è convinto che da 5 seggi di Rosolini, 8 di Pachino, due di Avola ed una sezione di Floridia possa emergere un dato differente. “Ero già stato proclamato- ricorda Gennuso- e 24 ore dopo sono stato escluso per quei 93 voti di differenza”.




Siracusa. "Lite" sulle tasse. La versione di Garozzo

Sul fronte tributi – locali più di nome che di fatto – si accavallano pareri e interpretazioni. Da Roma al Consiglio Comunale di Siracusa, rimbalzano polemiche e accuse. Dopo il rischio mini Imu – scongiurato – il sindaco aretuseo, Giancarlo Garozzo, “rimprovera” l’opposizione. “Per tre lustri hanno amministrato questa città e ora improvvisamente producono un continuo valzer di dichiarazioni che generano tensioni inutili e che all’esterno, in città e tra la gente, creano un allarmismo che non ha ragione di esistere. Sono francamente dispiaciuto”. E Garozzo rivendica l’azione responsabile della sua giunta verso i siracusani. “Questa Amministrazione non li ha penalizzat. Anzi, ha rinunciato alla discrezionalità che lo Stato, in alcuni ambiti dell’imposizione fiscale, ha concesso agli Enti locali. Ed ancora: per la prima volta, dopo tre anni, il Comune ha un bilancio in equilibrio, circostanza che non comporterà alcun rilievo da parte della Corte dei Conti ed eviterà sgradevoli sorprese per il 2014”. Poi aggiunge: “Abbiamo guardato con attenzione alle fasce sociali più deboli, abbiamo previsto tutte le esenzioni possibili, abbiamo ridotto al massimo laddove c’era la possibilità di farlo. Così i siracusani non pagheranno l’Imu sulla prima casa, mentre per le seconde la formula del comodato d’uso gratuito viene incontro a tante situazioni comuni a molte famiglie. L’aver posto il limite del valore Isee pari a 17mila euro non possiamo farlo passare come una beffa:  va visto invece come un paletto giusto, finalizzato ad eliminare lo spiacevole rischio dell’elusione che è un raggiro ai danni dei contribuenti onesti”. Garozzo interviene anche sulla Tares, visto che “si sapeva che il passaggio dalla Tarsu a questa nuova imposta non avrebbe portato ad un’automatica riduzione dell’imposta, atteso che l’Italia si è dovuta adeguare alla normativa europea molto severa al riguardo e che prevede un’imposizione del 100% a carico del cittadino”; mentre sugli oneri di urbanizzazione annuncia una “serena e seria riflessione per giungere in tempi molto rapidi a soluzioni che possano permettere la ripresa del comparto edile”.  Per il prossimo anno, inoltre, il sindaco annuncia che “il transitorio regime della Tares potrebbe essere ulteriormente rivisto al ribasso attesa la spending review avviata dall’Ente, mirata a ridurre le spese, razionalizzando i servizi”.  Ultimo spunto per la neo istituita tassa di soggiorno che “non graverà affatto sui siracusani che anzi potranno beneficiare della sua destinazione al miglioramento di alcuni servizi. La tassa di soggiorno è un segnale di maturità culturale che permette a Siracusa di conseguire un risultato concreto dalla sua grande vocazione turistica. Tutte le città del mondo ce l’hanno, il fare polemica su questo è strumentale e costituisce, questo sì, un freno al suo sviluppo e alle sue potenzialità”.




Siracusa. Scongiurata mini Imu per la prima casa. Non si pagherà. "Via libera" anche dal consiglio comunale

Il rischio di ritrovarsi con una Imu “beffa”, nonostante la cancellazione decisa dal Governo è scongiurato. A Siracusa, i proprietari di prime case non dovranno pagare alcunchè. Ad annunciarlo questa mattina su FM Italia durante Radioblog, con Mimmo Contestabile, è stato l’assessore al bilancio, Santi Pane. “L’ingorgo legislativo delle ultime ore aveva creato situazione strana”. Che il responsabile della fiscalità locale spiega così: “avevamo deciso di alzare l’aliquota al 6 per mille considerando che non avrebbe avuto impatto sui cittadini, visto che sarebbe stata cancellata la tassa. Ma a complicare le cose sono intervenute le ultime uscite del Governo che ha stabilito che in quei Comuni in cui sarebbe stata alzata l’aliquota, la differenza rispetto al 2012 sarebbe stata posta a carico dei cittadini per il 50%”. Quindi a Siracusa, dove l’aliquota 2012 era al 3.5 per mille, passando al 6 per mille ci sarebbe stata una differenza del 2,5 per mille. L’1,25 per mille sarebbe stato a carico dei siracusani che a gennaio avrebbero avuto la “brutta” sorpresa di un pagamento Imu sulla prima casa pur in presenza di una tassa cancellata. Per riparare, dopo che ieri SiracusaOggi.it aveva anticipato la notizia, si è deciso di spostare a questo pomeriggio la discussione e la votazione del provvedimento in Consiglio Comunale per avere il tempo di predisporre il blocco della delibera sulle tariffe. “Non applicheremo l’aumento”, ripeta Santi Pane. “Non lo faremo per non far ricadere questa maggiorazione sulle spalle dei cittadini”. Una buona notizia, di tanto in tanto. “Ma il 2014 non si presenta bene. Altro che allentamento della pressione fiscale. Le decisioni del Governo ci mettono in difficoltà, partendo dalla Iuc: tre tributi accorpati in uno con un sistema al di fuori di ogni logica di semplificazione”. Ricordiamo, lo Iuc mette insieme la vecchia Imu escluse le prime abitazioni, la Tasi (che corrisponde alla maggiorazione dello 0,30 per metro quadrato sui servizi e che potrebbe toccare anche il 2,5 per mille) e la Tari (la riproposizione dell’attuale Tares). Nel pomeriggio, il passaggio decisivo: il voto del consiglio comunale. L’assise cittadina ha confermato quanto anticipato da Pane, votando le aliquote Imu per il 2013: 4 per mille sulla prima casa, 10,6 (come lo scorso anno) sulla seconda e 2 per mille sui fabbricati rurali ad uso strumentale. La delibera sulle aliquote è passata con il voto contrario dei sei esponenti dell’opposizione ed è immediatamente operativa.Come ha spiegato Alfredo Foti, eventuali scostamenti, rispetto al rimborso statale, saranno assorbiti dal fondo comunale di ripartizione. Dai banchi della minoranza, critiche all’amministrazione Garozzo, accusata da Salvo Sorbello di avere aumentato il carico fiscale sui siracusani. Più o meno analogo, l’intervento di Cetty Vinci, secondo cui sarebbe più opportuno agire sulla riduzione della spesa piuttosto che sul prelievo tributario, mentre Massimo Milazzo ha parlato di politiche di bilancio “a zig-zag” .Soddisfatto il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo.“È importante – ha detto – che l’assemblea alla fine abbia esitato una provvedimento che non impone alcun ulteriore prelievo fiscale in un momento difficile per i bilanci delle famiglie. Un risultato che non era scontato- conclude il presidente dell’assise cittadina- viste le recenti decisioni e le incertezze sull’Imu del governo nazionale




Siracusa. Duro il presidente del Consiglio, Sullo: "più rispetto in aula"

Il presidente del Consiglio Comunale di Siracusa, Leone Sullo, ha annunciato da ora in avanti linea dura se si dovessero ripetere altre tensioni tra esponenti della maggioranza e dell’opposizione come quelle avvenute di recente. Sullo ha richiamato tutti al “rispetto delle regole democratiche e del ruolo che ognuno di noi, nelle rispettive attribuzioni e competenze, è chiamato a svolgere”. Secondo il presidente, ci sono stati in queste settimane episodi “al limite del buon senso e del buon gusto. Siamo tutti chiamati – ha proseguito – in primo luogo chi vi parla, a ricomporre il confronto nell’alveo di una dialettica anche aspra ma mai scurrile o irriguardosa”. E il riferimento è anche ad une pisodio che non è finito nelle cronache ma che ha visto protagonista proprio Sullo in duro faccia faccia, scaduto nel personale, con il consigliere Castagnino. “Da oggi vigilerò con ancor maggiore determinazione sul rispetto del regolamento e di tutte le norme etiche e comportamentali scritte e non e, di conseguenza, non saranno più tollerati comportamenti che vadano in contrasto con quanto indicato. Dobbiamo questo ai nostri predecessori illustri e lo dobbiamo soprattutto a chi ha affidato a noi la rappresentanza politica ed istituzionale della nostra amata città”.

(foto: il presidente Sullo oggi in Consiglio Comunale, alle spalle del sindaco Garozzo)




Siracusa. Fallimento Sai 8, i commenti di Pippo Sorbello e Nicola Bono

Il fallimento di Sai 8 è “una vittoria che libera tutti: i Comuni della provincia di Siracusa e i cittadini dal costoso gioco che era stato imposto dalla società che gestisce il servizio idrico e che si è distinta più per aumenti in bolletta che per investimenti e servizi”. L’affondo porta la firma del deputato regionale Pippo Sorbello, uno dei primi a “contrastare” da sindaco la società che si occupa del servizio idrico integrato in provincia. La decisione del Tribunale di Siracusa “è un cambio sostanziale di rotta rispetto al passato. La conferma, ulteriore, della bontà delle osservazioni operate dal commissario dell’Ato Idrico, Buceti, finito poi ingiustamente criticato a cui invece rinnovo ancora una volta la stima e la solidarietà per la coraggiosa operazione portata avanti nel rispetto del diritto e della legalità”. Pippo Sorbello ipotizza poi  “che il fallimento avrà un suo peso anchenella discussione al Cga di Palermo della vicenda relativa alla rescissione del contratto. E’ lecito aspettarsi un riscontro anche in quel pronunciamento”. In Regione,assicura Sorbello, si lavora già sul futuro del servizio idrico. “Siracusa diventa un caso. Sarebbe il primo contratto di questo tipo rescisso. Stiamo lavorando per incardinare al più presto il ddl di legge in aula. E all’interno della norma dovremo tutelare certamente i lavoratori e i Comuni che sono il riferimento per gli investimenti già programmati”. Anche l’ex presidente della Provincia Regionale di Siracusa, Nicola Bono, interviene per commentare la notizia. “La sentenza di fallimento conferma  i sospetti e le certezze maturate sin dall’inizio del rapporto con una società, il cui socio privato era venuto nel nostro territorio senza risorse economiche all’altezza dell’impegno”. Bono definisce “rocambolesca” l’aggiudicazione dell’appalto da parte di una società che “da tre anni non ha più versato il canone, che non pagava le imprese subappaltatrici e, che come a suo tempo avevo specificatamente denunciato, drenava  risorse economiche riscosse con le bollette dell’utenza” è la dura accusa che muove Bono il quale punta il dito contro un  “fitto reticolo di complicità e connivenze a livello locale, che ha fatto strame di legalità e correttezza, ed ha consentito per anni, senza titoli, l’esercizio di una attività senza miglioramento dei servizi”. Il fallimento di Sai 8, insiste Bono, “scrive la parola fine sul contratto che ormai, oltre che revocato, è irrimediabilmente decaduto, ma apre la strada alla individuazione di tutti i ‘compagni di merende locali’, politici e non”  che  avrebbero “giocato” contro gli interessi di Siracusa. Nicola Bono ricorda di avere subito sul caso una indagine giudiziaria che definisce “ingiusta”.




Alota-Castagnino-Sorbello-Vinci: "i cittadini non voglio essere soffocati dalle tasse. Ecco perchè siamo usciti dall'aula"

Che i nervi siano tesi tra maggioranza e opposizione in Consiglio Comunale lo testimonia il gesto di questa mattina: in quattro, esponenti della minoranza, hanno abbandonato gli scranni dell’aula Vittorini. Fabio Alota, Salvo Castagnino, Salvo Sorbello e Concetta Vinci spiegano in una nota congiunta il perchè del loro gesto. “Abbiamo dovuto abbandonare l’aula del consiglio comunale, a seguito dell’ennesimo, inaccettabile atteggiamento provocatorio da parte di una maggioranza evidentemente molto, troppo nervosa. Comprendiamo che ai consiglieri di maggioranza non faccia piacere che sottolineiamo la loro scelta di infliggere un pesantissimo colpo a famiglie e imprese siracusane, facendo pagare la Tares più alta d’Italia, a fronte di un servizio di raccolta dei rifiuti inadeguato.Ribadiamo ad alta voce che non ci fermeremo, che non ci fermeranno! In occasione delle prossime sedute sul regolamento Imu, sulla tassa di soggiorno, sul bilancio non mancheremo di fare sentire alta e forte la voce dei cittadini che non vogliono essere soffocati da una pressione tributaria ormai insopportabile. Speriamo di poter condurre con serenità la nostra battaglia, che mira solo ed esclusivamente a tutelare famiglie ed imprese”.




Siracusa. L'opposizione esce, il Consiglio approva il Piano Triennale Opere Pubbliche e il Piano Alienazioni

Come vi abbiamo raccontato su SiracusaOggi.it, atmosfera tesa in Consiglio Comunale a Siracusa. L’opposizione ha abbandonato l’aula ma i lavori sono comunque andati avanti. Con voto unanime è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche e il piano delle alienazioni degli immobili di proprietà. Due atti propedeutici alla discussione sul bilancio di previsione 2013, che dovrebbe arrivare in aula sabato 30 novembre. PEr entrambi votata anche  l’immediata esecutività. Su proposta del presidente dell’assise, Leone Sullo, che aveva in precedenza consultato la conferenza dei capigruppo, sono stati inoltre rinviati a domani, alle 16, gli altri tre punti all’ordine del giorno: il piano tariffario e il regolamento dell’Imu per il 2013, e l’istituzione della tassa di soggiorno. Via libera (con la sola astensione di Salvatore Castagnino) anche all’immediata esecutività della delibera sulle tariffe Tares approvata ieri. Era stato su questo passaggio che, 24 ore prima, l’assemblea si era sciolta per mancanza del numero legale ed è sempre su questo punto che oggi si è riacceso il confronto politico tra maggioranza e opposizione. Il piano triennale delle opere pubbliche è stato illustrato dall’assessore Alessio Lo Giudice e dal funzionario Giuseppe Di Guardo. Ripropone sostanzialmente quello del 2012, rimasto di fatto bloccato a causa del patto di stabilità. Le novità  “riguardano proprio l’allentamento dei vincoli di bilancio che hanno liberato risorse, mentre altre sono in arrivo dalla Regione”, ha detto Lo Giudice. Concretamente, l’Amministrazione punta a mettere a gara il rifacimento di Sala Randone, (vale 3,5 milioni di euro di cui 2 con fondi comunali), la riqualificazione di via Agatocle con il completamento della pista ciclabile (2 milioni) e l’intervento sullo “sbarcadero” Santa Lucia (2 milioni) entro la fine dell’anno. “Altri interventi di riqualificazione per i quali ci sono i progetti esecutivi e che sono in attesa di finanziamento regionale perché considerati ammissibili – ha spiegato Di Guardo – sono quelli sull’asse corso Umberto, piazzale Marconi, via Crispi, quello di piazza Euripide e quello delle vie Tisia e Pitia, che valgono complessivamente 11 milioni di euro circa. Inoltre, gli interventi sotto il milione di euro che dovessero essere finanziati – ha concluso Di Guardo – potranno essere inseriti nella programmazione annuale delle opere pubbliche”. In conclusione, l’assessore Lo Giudice ha puntato l’attenzione su via Cavalieri di Vittorio Veneto a Belvedere: “La considero un’opera prioritaria perché è vicina a una scuola, quindi diventa un’infrastruttura a servizio delle sicurezza dei bambini ed è una via di fuga per i residenti”. Altre opere,  di immediata realizzabilità, sono state introdotte con un emendamento a firma di Marina Zappulla e concordato con gli uffici. Si tratta dei marciapiedi di via Necropoli Grotticelle e di via Lentini e della rotatoria all’incrocio tra via Augusta, viale Santa Panagia e via Europa. L’ammontare di ciascuna opera è di circa 100 mila euro. Altre risorse sono state liberate con due emendamenti della commissione Urbanistica, illustrati dal presidente Alfredo Foti ed approvati dall’aula. Uno di tipo tecnico ha corretto un errore riguardante il parcheggio di via Luigi Spagna, riportato due volte nell’elenco; l’altro concerneva la soppressione della scalinata della chiesa di San Metodio, valutata 120 mila euro. Il piano delle alienazioni, così come esposto dalla dirigente del settore Patrimonio, Loredana Caligiore, riguarderà 7 immobili di proprietà comunale, tre in meno rispetto alla proposta iniziale, tutti da vendere  con asta pubblica. Si tratta di un terreno di Terrauzza al prezzo indicativo di 250 mila euro; la sede dell’ex Ente comunale di assistenza in via Privitera (800 mila euro); le ex scuole rurali di via Avola, contrada Villa Teresa e contrada Torre Andolina, rispettivamente al prezzo di 360 mila, 180 mila e 110 mila euro; tre mini appartamenti di via Pompeo Picherale (360 mila euro); villa Incorvaia, in via Filisto, al prezzo di 340 mila euro. Esclusi dall’elenco su emendamento di Fortunato e Pappalardo villa Formosa Platzgummer, in viale Santa Panagia (2 milioni di euro); un terreno di via Monti Nebrodi (560 mila euro); il terreno ex Inapli di via Lazio (1 milione 200 mila euro). Si tratta di proprietà soggette a cambio di destinazione d’uso.




Siracusa. Tares, esenti imprese "giovani" o "femminili". Iniziativa del Megafono

Tra le pieghe del regolamento Tares approvato al termine della maratona di venerdì, è stata inserita una norma che vede esonerate dal pagamento del tributo, per un periodo di dodici mesi, le imprese di nuova costituzione costituite da giovani al di sotto dei trentacinque anni d’età, oppure da donne fino ai quarant’anni e senza alcun limite di età nel caso di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali (per un periodo minimo di sei mesi nei 24 mesi precedenti la domanda di agevolazione). Il precetto è stato introdotto su iniziativa dei consiglieri del Megafono (Cosimo Burti,  Giuseppe Casella, Gaetano Firenze e Gianluca Romeo) ed  “è il frutto di un’analisi approfondita della situazione economica in cui versa la città, che mette a dura prova la capacità di sostentamento di ampi settori della società civile, coinvolgendo trasversalmente le imprese e i giovani”, spiega proprio il relatore Burti. “L’impegno del Megafono ha come obiettivo primario il rilancio sociale ed economico della città. In una parola il suo sviluppo”.