Ars, spese pazze. In Procura il primo dei siracusani indagati: Cappadona. Si è avvalso della facoltà di non rispondere

Spese pazze all’Ars, al palazzo di Giustizia di Palermo è stata la volta di Nunzio Cappadona. E’ il primo dei siracusani – parlamentari regionali in carica o ex – convocati nell’ambito dell’indagine sui conti “allegri” dei gruppi parlamentari dell’Assemblea Regionale. L’ex capogruppo di Alleanza per la Sicilia, accompagnato dall’avvocato Amato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.  E alla stampa ha affidato il suo pensiero in una nota: “Ho correttamente impiegato il denaro ricevuto rispettando la normativa in vigore. Ho monitorato le spese degli altri componenti del gruppo attraverso l’acquisizione delle relative ricevute, pertanto attendo fiducioso che l’iter delle indagini si concluda. Sono sereno poiché le accuse mosse nei miei confronti sono prive di fondamento”.
Tra le contestazioni che gli sarebbero mosse, i contributi distribuiti ad associazioni di volontariato di Siracusa e Trapani (Marlin Club, Siracusa Giovani 900, La Famiglia Colorata, il Centro Ascolto Oncologico Simultaneo). Beneficenza, certo. Ma per i magistrati palermitani sarebbe beneficienza fatta con i soldi del gruppo parlamentare e quindi pubblici. Nunzio Cappadona è stato capogruppo Mps per due anni. Nella lista delle spese anche contributi a persone che mai avrebbero prestato attività lavorativa per la Regione, pranzi, un necrologio da 700 euro, e vari contributi per organizzazione attività congressistiche.




Siracusa. Sai 8 e polemiche, Marziano: "Mi tirino fango addosso, le posizioni su cui riflettere sono di altri"

E’ stato in silenzio per settimane. Ha seguito l’evolversi di riunioni e pareri. Poi Bruno Marziano, ex presidente della Provincia Regionale ai tempi della nascita di Sai 8, è sbottato. “Inutile il tentativo di coinvolgermi nella polemica relativa al fallimento di Sai 8. Il contratto per la gestione del servizio idrico integrato in provincia di Siracusa è stato stipulato con il consenso di buona parte dei sindaci e del consiglio d’amministrazione dell’Ato idrico”. Respinge così le accuse che ritiene gli vengano mosse da vari esponenti dell’area Renzi del Partito democratico siracusano. “Tentano da tempo di coinvolgermi nella polemica sul fallimento di Sai 8, con tutti gli aspetti giudiziari connessi e sulle decisioni assunte dalla curatela fallimentare. Un tentativo andato a vuoto e che non serve a far dimenticare la verità o a cambiare le carte in tavola”.
Buona parte del percorso che portò all’affidamento del servizio risale al periodo in cui Marziano era presidente della Provincia e,quindi, dell’Ato. “Ho portato avanti -puntualizza il parlamentare dell’Ars- una decisione che, in più tappe e in più occasioni, era stata assunta all’unanimità dai 21 sindaci dei comuni della provincia di Siracusa. Inoltre, in occasione della decisione finale,la maggior parte dei primi cittadini ha espresso parere favorevole, così come ha fatto gran parte del Cda. In quelle decisioni si riconosceva la maggioranza delle forze politiche locali”. Marziano parla di regole e norme contrattuali che esistevano, ma che “non sono state fatte rispettare al gestore da chi ne aveva titolo ed obbligo”.Poi il tono si fa più duro e il deputato regionale del Pd traccia un quadro ben chiaro di quanto sarebbe accaduto dopo la stipula del contratto. “Io mi sono dimesso-premette- e non ho più avuto alcun ruolo nella vicenda. Altri esponenti politici non possono dire altrettanto.Io non ho mai avuto rapporti di consulenza remunerati profumatamente, non sono titolare di aziende che hanno ricevuto affidamenti o subappalti, né ho beneficiato di assunzioni di tipo familiare”.




Siracusa. Il consigliere Minimo bacchetta l'opposizione. E pezzi di maggioranza…

Confronto acceso tra i consiglieri comunali di Siracusa. Mentre si profila una intesa per la proroga della scadenza Tares, rimane il clima di scontro a cominciare proprio dai tributi. “Gli attacchi alla maggioranza da parte delle forze politiche che hanno governato la città negli ultimi tre lustri sono continui. Dimenticano  che i Siracusani hanno pagato le più alte tariffe d’Italia relative a Tarsu, acqua, tosap, irpef comunale, immobili etc. volute e concordate da loro, mentre oggi, folgorati sulla via di Damasco, assurgono a paladini del ‘no tasse’ “. Parole di Fortunato Minimo.  “L’esempio lampante,  gli oneri di urbanizzazione. L’aliquota fu aumentata dalla giunta Visentin in maniera esponenziale; oggi questa tassa è stata ridotta del 30%. E voglio vedere come si comporteranno, visto che la nuova tariffa deve essere approvata in Consiglio. Verrà approvata senza colpo ferire? O dopo averla portata alle stelle ne chiederanno un abbattimento del 90% o accadrà che escano prima della votazione?”, stigmatizza Minimo. “L’abbattimento degli oneri di urbanizzazione è fondamentale per il rilancio dell’edilizia”.
Il consigliere comunale sposta poi l ‘attenzione sulla tassa di soggiorno. “Polemiche strumentali. Questa amministrazione la userà al solo scopo di finanziare i servizi turistici. E’ supportata da un regolamento specifico, che disciplina la stessa in modo tale che nessun appetito deviante possa trovare realizzazione”. E comunque, per Fortunato Minimo  “l’opposizione, prima di attaccare sul fronte tributi,  dovrebbe fare un serio mea culpa su quanto operato da loro quando amministravano”.
quindi una stoccata, senza mai nominarla, alla Princiotta. “Sedicenti appartenenti alla maggioranza criticano l’utilizzo da parte del sindaco Garozzo  del proprio fondo di riserva. Ecco come è stato utilizzato in parte: 50 mila euro per la manutenzione  e realizzazione giostrine, annessa altalena per disabili; 70 mila euro per la realizzazione di 3 solarium a mare (due in più del passato); 295 mila euro per la manutenzione straordinaria nelle scuole da aggiungere ai 440.000 euro del bilancio;  14 mila euro destinati ai centri anziani; 25 mila euro per le spese di viaggio di malati oncologici.  C’è finalmente un innovativo modo di gestire la cosa pubblica a Siracusa, e questo provoca  una reazione fortemente conservatrice, di chi non vuole il cambiamento. Si spiegerebero così gli attacchi, che altrimenti non avrebbero motivo di esistere, vista l’azione incisiva della Giunta”.
 




Siracusa. Tares, Sorbello (Art.4): "Bene spostare la scadenza, ma si riaprano anche i termini per agevolazioni ed esenzioni

L’accordo di massima, come anticipato nei giorni scorsi, ci sarebbe e nulla, a quattro giorni dalla prossima seduta del consiglio comunale, sembrerebbe ostacolare il “via libera” alla proposta di rinviare la scadenza della quarta rata Tares al 30 aprile. A prescindere da qualche polemica sulla primogenitura dell’iniziativa, maggioranza e opposizione sembrano remare nella stessa direzione. Il consigliere comunale Salvo Sorbello, di “Articolo 4” rinnova l’invito a questo percorso. “Siamo fiduciosi- commenta l’esponente di opposizione- sul voto favorevole del consiglio comunale, non solo sullo slittamento della scadenza dell’ultima rata della tassa sui rifiuti, ma anche sulla riapertura dei termini per presentare le istanze per fruire di agevolazioni ed esenzioni rispetto ad un’imposta che, come purtroppo avevamo previsto, sta mettendo in serie difficoltà famiglie ed imprese siracusane”.




Fronte comune dei deputati eletti contro la decisione del Cga. "Domani in Procura, subito una denuncia contro il Tribunale"

Tutti contro Gennuso. O quantomeno tutti contro la “vittoria” giuridico-amministrativo dell’ex Mpa che con la sua battaglia ha ottenuto che si torni a votare in 9 sezioni tra Pachino e Rosolini per le Regionali del 2012. Domani alle 10, accompagnati da uno stuolo di avvocati, si recheranno in Procura, a Siracusa, per parlare con Francesco Giordano. Loro sono Bruno Marziano, Pippo Gianni, Enzo Vinciullo, Giambattista Coltraro, Edy Bandiera e forse anche Stefano Zito. Si tratta dei deputati eletti nel collegio siracusano e che ora si ritrovano in una sorta di limbo. Improvvisamente in bilico a distanza di oltre un anno dall’avvenuta elezione e in coda ad una vicenda in cui ritengo di non avere alcuna responsabilità. Lo spiegheranno al procuratore capo. Di certo non l’hanno presa bene. Rabbia, fastidio e una certa difficoltà nel comprendere le ragioni della decisione del Cga.
Per ora parla il solo Bruno Marziano. Che annuncia un ricorso-denuncia contro la stessa Procura per colpa in vigilanza. Il riferimento è alla scomparsa dagli archivi del Tribunale dei plichi con le schede elettorali al centro di un mistero. “Ma chiederemo che vengano inquisiti anche i presidenti dei seggi dove è stata riscontrata la presenza di cosiddette schede ballerine insieme agli altri componenti dei seggi stessi”. Ma i deputati regionali non vogliono fermarsi  a questo. Sono pronti a ricorrere in Cassazione. “E se del caso, fino alla Corte di Giustizia Europea per chiedere la revoca del provvedimento”.
Marziano usa parole di fuoco e anche il giudizio sullo stesso Gennuso è tranchant. “E’ paradossale che abbia denunciato tutto chi, in realtà, delle schede ballerine ne ha beneficiato. Perchè è un sistema che favorisce chi prende tanti voti in quei seggi. Ma io, come gli altri, a Rosolini e Pachino abbiamo preso solo spiccioli di preferenze mentre Gennuso ha fatto quasi il pieno…”. Anche di questo parleranno con il procuratore capo.




Siracusa. Gennuso e Gianni "alleati" a sorpresa. Fuori dai giochi Coltraro?

Calma apparente tra i deputati regionali eletti nel siracusano. La sentenza del Cga riapre i giochi ma non troppo. I circa 8.000 voti delle nove sezioni di Pachino e Rosolini in cui si tornerà a votare per le Regionali del 2012 possono cambiare certo quello che è poi stato lo scenario finale. Nel 2012 c’erano partiti che oggi non ci sono più ed alleanze nel tempo consumatesi e saltate.
Ma alla fine dei giochi, l’unico che davvero “rischia” il seggio sembra essere il notaio di Augusta, Giambattista Coltraro. Il candidato del Megafono si starebbe ritrovando schiacciato a tenaglia tra i due ex litiganti Pippo Gianni e lo stesso Pippo Gennuso. Sottotraccia, i due avrebbe trovato una sorta di patto, se non di accordo, di non belligeranza. E in questo senso vanno lette le parole di Gennuso, intervenuto su FM Italia durante RadioBlog con Mimmo Contestabile: “sosterrò la lista di Cantiere Popolare, perchè c’è rispetto e amicizia”. Ma che c’entra Coltraro? Il notaio ha perso nella zona sud il sostegno di Giuca, ormai in rotta con il Megafono. Voti importanti per la lista, e per il candidato, che – alla luce della intesa tra Gennuso e Gianni – potrebbero finire in quell’altro bacino elettorale. Nel 2012 furono appannaggio del Megafono ora si muovono verso altri lidi. E potrebbero far saltare i numeri e le percentuali che hanno poi fatto scattare il seggio per il notaio di Augusta.




Siracusa. Fondo di riserva del sindaco, Princiotta: "Garozzo coinvolga i consiglieri nelle sue scelte e basta con certi tipi di tasse"

““No” alla tassa sui loculi ed un maggiore senso di responsabilità da parte del sindaco, Giancarlo Garozzo, nel condividere con i consiglieri le sue scelte amministrative, a partire dall’utilizzo del fondo di riserva”. La consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta torna parlare dei provvedimenti decisi dal Comune che non condivide. “Il fondo di riserva- precisa Princiotta- è discrezione del primo cittadino, ma sarebbe opportuno valutare insieme le priorità”. L’esponente di maggioranza tiene anche a fare un’altra puntualizzazione, rivendicando la paternità della battaglia in consiglio comunale per il rinvio del pagamento della Tares. La minoranza aveva espresso soddisfazione per avere convinto gli altri consiglieri a far slittare la scadenza al prossimo aprile, Princiotta replica facendo notare che “l’opposizione non avrebbe nulla di cui vantarsi senza la sensibilità e l’impegno di tutti noi per non gravare ulteriormente sulle tasche dei siracusani”. La consigliera si spinge anche oltre, osservando come “questa proposta non rappresenti il massimo sforzo che l’amministrazione può compiere a favore dei cittadini. Ecco perché – conclude – mi riservo di far valutare ai colleghi del Pd ulteriori limature al provvedimento che sarà presentato in aula”.




Siracusa. Tares: "siracusani, aspettate a pagarla". L'invito della consigliera Vinci

“Non pagate la quarta rata della Tares. Almeno non ancora”. E’ l’invito del consigliere comunale Cetty Vinci. “Alla prima seduta utile, voteremo l’ordine del giorno condiviso da maggioranza e minoranza per far slittare la scadenza dal 28 febbraio al 30 aprile. Chi è in difficoltà, allora, aspetti ancora a pagare, aspettando la buona notizia della proroga e dilazionando nel tempo la tasse che in questi giorni è arrivata nelle case di migliaia di siracusani”, spiega Cetty Vinci.




Siracusa. Regionali 2012, i deputati eletti "garantiti" da Ardizzone. Fino al nuovo voto

In attesa dell’intero dispositivo don le disposizioni del Gca, chiarimenti sulla sorte dei 6 deputati regionali eletti nel siracusano arrivano dal presidente dell’Ars, Ardizzone. “I sei deputati regionali eletti nel collegio di Siracusa resteranno legittimamente in carica e continueranno ad esercitare il loro mandato fino all’esito del nuovo voto”. Il ritono alle urne  in 9 sezioni tra Rosolini (3) e Pachino (6) – come disposto dai giudici amministrativi -potrebbe mettere a rischio i loro seggi, modificando il risultato del 2012. E quella che doveva essere una contesa a due (Gennuso-Gianni, sepatati da nemmeno cento voti) diventa un caso regionale.




Si rivota a Pachino e Rosolini. Regionali 2012, il Cga da ragione a Pippo Gennuso

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha dato ragione a Pippo Gennuso. Nella vicenda dei presunti brogli e delle schede elettorali scomparse in discarica, il Cga ha disposto che a Rosolini ed a Pachino si deve tornare a votare per le regionali 2012. Per l’esattezza, urne aperte complessivamente in 9 sezioni: 6 a Pachino e 3 a Rosolini. Accolto, quindi,  il ricorso dell’ex deputato all’Ars. L’ordinanza dell’organismo palermitano ha annullato il voto nelle sezioni dei due Comuni e, di fatto, rimette in discussione la stessa elezione dei deputati siracusani eletti nelle elezioni del 29 e 30 ottobre del 2012. Ci sono adesso 45 giorni di tempo entro i quali dovranno essere indette le nuove elezioni e allestiti i relativi seggi nei comuni di Pachino e Rosolini.