Toni alti questa mattina in conferenza stampa. L’area dei “renziani”, a cui fa riferimento il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo ha annunciato l’intenzione di chiedere l’annullamento del congresso provinciale, teoricamente fissato per il prossimo 5 novembre. La ragione di questa richiesta risiede ancora una volta nella querelle con la parte avversaria, gli ex bersaniani, che puntano sull’affidamento a Carmen Castelluccio della guida del partito in provincia. Il problema, dopo la riammissione della candidatura dell’ex assessore comunale alle Politiche Sociali, Liddo Schiavo, è adesso legato alla campagna di tesseramento. Gli ex bersaniani tendono a frenare, i “renziani” sono convinti che sia possibile consentire nuove iscrizioni, anche fino al giorno stesso del congresso. La decisione assunta in direzione opposta dal presidente della commissione congressuale, Turi Raiti non è andata giù a Garozzo e agli altri esponenti della sua area, che dopo essersi rivolti alla Digos, hanno deciso di percorrere anche la strada della richiesta di un prolungamento del periodo di commissariamento, “a due”, con entrambe le “anime” alla guida del partito. “Ci conteremo l’8 dicembre- tuona Garozzo- in occasione delle primarie per la leadership nazionale del Partito Democratico. Stanno giocando in maniera scorretta e questo non è tollerabile. Dimostrano di non avere nemmeno capito lo spirito che anima il “Pd” e la ragione stessa per cui è nato”. Poca fiducia nei confronti della dirigenza regionale, “troppo politicizzata”, secondo i “renziani”, per potere assumere decisioni serenamente. Non tarda ad arrivare la reazione degli ex “bersaniani”, pronti a replicare. I deputati nazionale e regionale, Pippo Zappulla e Bruno Marziano hanno convocato per domani mattina alle 11,00, nella sede del Pd, dunque sempre in via Socrate, una conferenza stampa “sull’imminente congresso”. Non è un caso se, diversamente da quanto fatto in altre occasione, per l’incontro con i giornalisti non si è scelta la segreteria di corrente, in via Tripoli, ma la sede ufficiale della forza politica. Secondo indiscrezioni, Marziano e Zappulla respingeranno ognuna delle accuse mosse dai “renziani” nei loro confronti ed escluderanno l’ipotesi di un commissariamento “a due”, richiesto questa mattina dal sindaco. Rimane anche da capire se e come questa spaccatura interna al Pd possa incidere nella vita amministrativa della città;se, cioè, i problemi interni al partito possano riflettersi in giunta e in consiglio comunale.