Castelluccio: "Pd rissoso, affronti problemi seri"

“Idee, contenuti e proposte, per riportare il confronto sulle cose serie”. Mentre le polemiche continuano ad infiammare la querelle sorta all’interno del Partito Democratico per la vicenda relativa alle candidature alla segreteria provinciale e, di conseguenza, alla campagna di tesseramento, Carmen Castelluccio, che aspira alla guida del Pd siracusano, con il sostegno dell’area Dem e degli ex bersaniani, scrive una lettera-appello, nel tentativo di riportare l’attenzione sui temi “seri”. “Il Pd- ricorda la consigliera comunale- è una forza di governo a Siracusa come a Palermo e Roma e gode, quindi, di un persistente credito di fiducia da parte di ampi settori dell’opinione pubblica, al quale non ha sempre saputo corrispondere. Troppo spesso- riconosce Castelluccio- siamo apparsi rissosi e autoreferenziali, ripiegati su controversie interne poco comprensibili e poco interessanti per chi vorrebbe un Pd capace di farsi soggetto trainante di innovazione e modernizzazione della politica”. La candidata a segretario provinciale del Pd ritiene che il “prossimo congresso debba costituire e produrre una netta discontinuità rispetto a questa situazione e che il partito debba recuperare vigore di iniziativa politica e autonomia. Le amministrazioni locali- prosegue la lettera di Castelluccio- devono essere considerate un patrimonio da difendere e valorizzare. Occorre restituire agli organismi di partio, democraticamente eletti, il ruolo di sedi esclusive della discussione e della decisione politica”. L’esponente dell’area Dem si fa più chiara quando dice che “segreterie di onorevoli ed ex onorevoli non possono surrogare gli organismi di partito o svuotarli”. Niente logiche correntizie, per la consigliera comunale, ma “un partito che sappia essere e apparire organo di politica civile, senza presunzioni di superiorità, che ricostruisca la propria credibilità affrontando problemi e promuovendo gli interventi che riguardano le questioni vere della nostra comunità”




Pd provinciale verso il congresso. Scontro sul tesseramento. Chiesto l'intervento della Digos

Cresce la tensione nel Pd provinciale di Siracusa. Si avvicina il congresso – tra il 6 eil 10 novembre – ma i nervi restano tesi, anzi di più. Ieri sera l’ultimo incontro-scontro, tra l’area dei renziani che sostengono la candidatura a segretario di Liddo Schiavo e gli ex bersaniani che, con l’area Dem, puntano su Carmen Castelluccio. Il motivo del contendere, questa volta, è legato ad una decisione che il presidente della commissione congressuale, Turi Rait,i avrebbe assunto ieri sera quando ha sospeso il tesseramento per una serie di ragioni secondo cui, in molti casi, le nuove iscrizioni non sarebbero consentite. Di tutt’altro avviso, il gruppo rappresentato dall’ ex segretario cittadino e dall’ex segretario provinciale, rispettivamente Paolo Gulino e Giovanni Cafeo, convinti che si stia tentando di fare dell’ostruzionismo, ignorando regole e principi etici. Questa mattina, Gulino e Cafeo avrebbero reso noto l’accaduto alla Digos di Siracusa, chiedendo un intervento a garanzia dell’ordine pubblico. Gli animi, ieri sera, si sarebbero surriscaldati eccessivamente e la situazione rischierebbe di degenerare. “Raiti ha compiuto un atto illegittimo- tuona Gulino- ma abbiamo deciso di riaprire il tesseramento nelle prossime ore. Il presidente della commissione ha effettuato una scelta senza convocare l’organismo e senza consultare nessuno. Questo non è tollerabile”.




Sel, congresso provinciale entro l'anno

Parte anche per “Sel” la fase congressuale in provincia di Siracusa. I nuovi vertici provinciali saranno eletti entro la fine dell’anno. L’attuale segretario, Vincenzo Vitale, ha convocato per il 30 ottobre prossimo i dirigenti di tutti i circoli provinciali. All’ordine del giorno, le singole tematiche relative a ciascun territorio. Un lavoro preparatorio, che consentirà di inserire le priorità che saranno segnalate nei programmi di chi si candiderà alla guida della forza politica. La riunione del 30 ottobre servirà per parlare di sviluppo, uso del territorio, tutela ambientale e nuove energie, valorizzazione del patrimonio culturale, servizi e “delle principali emergenze territoriali: lavoro e immigrazione”.




Congresso Pd, l'area Letta è con Schiavo

Liddo Schiavo incassa il sostegno dell’area Letta. Lo chiarisce, senza possibilità di equivoco, un documento a firma del consigliere comunale Francesco Pappalardo. L’indicazione arriverebbe direttamente dal coordinamento nazionale dell’area che si riferisce al presidente del Consiglio. “Ci sembra, e ne siamo convinti – scrive Pappalardo-che con la mozione Renzi si segnerà una stagione nuova in discontinuità con una visione diversa di partito. Un partito che sta avendo la forza, con i suoi nuovi leader, di ricostruire l’Italia che non c’è. “l’italia giusta””.Pappalardo si fa più chiaro quando spiega che “le vicende sulle candidature alla segreteria provinciale, di questi ultimi giorni, stanno indicando la via per abbandonare queste “vecchie storie” e farci capire quanto sia importante offrire alla gente un partito che sappia stare in mezzo alle persone e per loro operare.Un partito – conclude Pappalardo, che ha condotto la sua campagna elettorale per le amministrative insieme a Carmen Castelluccio -che, nella sua diversità, abbia una autentica unitarietà per poter offrire una visione nuova nella quale prevalgano il dialogo, le competenze e la coesione”.




PD, congresso tra il 6 e il 10 novembre. Ma i nervi restano tesi

Conto alla rovescia per il congresso provinciale del Pd. La data ufficiale ancora non c’è, però è comunque possibile ipotizzare che  sarà un giorno tra il 6 e il 10 novembre. Entro la data del 6 dovranno concludersi tutti i congressi cittadini, per cui immediatamente dopo si passerà al provinciale da cui uscirà il nome del nuovo segretario.
Due i candidati, Carmen Castelluccio (dem ed ex bersaniani) e Liddo Schiavo (renziani). Proprio la vicenda dell’esclusione prima e della riammissione poi della candidatura del renziano ha rallentato la macchina organizzativa.
Continua, nel frattempo, la campagna di tesseramento. Importante perchè i tesserati possono esprimere il loro voto per la scelta del segretario provinciale. Ed è su questo fronte che si è spostata nelle ultime ore la polemica con scambio di accuse su un sistema ora troppo aperto ora troppo  chiuso, in base alla parte da cui si guarda. Di certo c’è che ci si potrà continuare a tesserare, nel rispetto dei crismi previsti, anche il giorno stesso del congresso.
All’interno della commissione provinciale per il congresso del Pd i punti di vista sono diversi. In queste ore si cerca un difficile equilibrio mentre gli sportelli per tesserarsi sono comunque già aperti in tutti i comuni.
Già, equilibrio. Quello che sta venendo a mancare ad un Pd che si presenta quanto mai diviso all’appuntamento congressuale. Sullo sfondo attenti analisti vedono lo scontro di potere tra il gruppo dirigente attuale e quanti vorrebbero subentrare. E in questo senso, cruciale è la battaglia per la segreteria. Non si spiegano altrimenti tanti nervi tesi.
Ieri la nuova carica di deputati nazionali e regionali (leggi qui). Ufficialmente nessuna replica dalla parte opposta. Ma indiscrezioni parlano di un esposto alla Commissione nazionale di Garanzia che sarà presentato da Liddo Schiavo contro quei compagni di partito che si sarebbero “macchiati” di atteggiamenti scorretti e insulti gratuiti. E non è difficile scorgere in Marziano, Zappulla, Amoddio e Cirone di Marco i bersagli della nuova puntata dello stillicidio che condurrà al congresso provinciale del Pd.




"Veleni" nel Pd, spunta un documento dei deputati

Non si sedano le polemiche all’interno del Pd provinciale di Siracusa. Al contrario, dopo la riammissione della candidatura di Liddo Schiavo alla segreteria del partito, gli animi sembrano surriscaldarsi ulteriormente. E’ del primo pomeriggio di oggi un documento, a firma dei parlamentari Sofia Amoddio e Pippo Zappulla e dei deputati regionali Bruno Marziano e Marika Cirone Di Marco, con cui, da una parte, gli esponenti del Partito democratico “prendono atto che la commissione di garanzia nazionale ha accolto il ricorso di Schiavo”, dall’altra, “ritengono le accuse nei confronti del comitato per il congresso e dei parlamentari , l’indizio di una deriva pericolosa”. Il riferimento è al contenuto della conferenza stampa convocata ieri mattina nella sede del partito, dal gruppo che sostiene la candidatura di Schiavo, e in special modo alle dichiarazioni dell’ex segretario provinciale, Giovanni Cafeo.
“Si è cercato di ribaltare la verità della cose – scrivono i parlamentari – sostenendo che chi difendeva un principio di legalità era nel torto e rappresentava la parte colpevole di voler degradare la politica a mero formalismo e chi invece non aveva seguito le regole aveva ragione e interpretava il valore alto della politica. Per noi non è così- ribadiscono i deputati del Pd – Chi non conosceva lo statuto ha cercato frettolosamente di metterci una toppa, registrando la lettera di dimissioni con ampio ritardo, e questo costituisce una piena assunzione di responsabilità dell’errore. Non abbiamo mai pensato che una candidatura unica fosse utile al partito, né auspicato che il congresso si svolgesse senza il confronto tra diversi punti di vista”.
A queste considerazioni, Amoddio, Zappulla, Cirone Di Marco e Marziano fanno seguire una ricostruzione di quanto accaduto, partendo dall’11 ottobre scorso, data di scadenza per la presentazione delle candidature. “Lo Statuto del Partito Democratico prevede che non può essere candidato alla carica di segretario provinciale del Pd chi è assessore del Comune capoluogo che conta oltre 50 mila abitanti- ribadiscono i firmatari della nota – Questa circostanza viene rilevata dalla Commissione Provinciale per il Congresso, nella riunione di lunedì 14 ottobre, deliberando la non ammissibilità della candidatura di Schiavo e trasmettendo gli atti per la relativa decisione alla Commissione Regionale di Garanzia, a cui Schiavo presenta un ricorso avverso la decision adottata, con allegata lettera di dimissioni, senza alcun numero di ingresso al protocollo, nè firma di ricezione”. Con questo passaggio, i parlamentari tornano a muovere delle precise accuse all’ex assessore, aggiungendo che “di fronte a tale carente documentazione la Commissione Regionale di Garanzia ha confermato l’esclusione di Schiavo dalla candidatura alla Segreteria Provinciale del PD di Siracusa. La stessa Commissione Regionale di Garanzia rimanda gli atti e la decisione definitiva alla Commissione Nazionale di Garanzia” . Nel frattempo, raccontano Marziano, Cirone Di Marco, Amoddio e Zappulla, “giunge notizia, che la lettera di dimissioni di Schiavo è datata 15 ottobre 2013 e riporta, al protocollo elettronico del Comune di Siracusa, il n. 96613. Tuttavia questa lettera non viene mai presentata al Comitato per il congresso.In data 21 ottobre al Comune di Siracusa viene inviata formale richiesta di tale lettera a firma dei parlamentari nazionali e regionali e della maggioranza dei componenti della Commissione Provinciale. A tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta”. I deputati del Pd ritengono che “parlare di intrighi e sotterfugi sia stato un tentativo di addossare ad altri le conseguenze del proprio errore e respingono con forza le accuse da parte di Giovanni Cafeo, secondo cui un’oligarchia vuole eliminare una parte del partito, negando le tessere. Nel partito ci sono regole che vanno rispettate -concludono i firmatari del documento – Non possono tesserarsi coloro che hanno fatto parte di altri partiti o di movimenti in opposizione al Pd”.




Emissioni di Co2, la volontaria riduzione di undici comuni siracusani

A Bruxelles il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei ha siglato oggi la formale sottoscrizione del Patto dei Sindaci “ObiettivoZero”. Con la partecipazione alla “Covenant of Mayors” europea, i Comuni di Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni¸ Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Palazzolo Acreide, Solarino e Sortino riuniti in una associazione temporanea di scopo (ObiettivoZero, ndr) si impegnano volontariamente a ridurre le emissioni di CO2 oltre il traguardo del 20% attraverso la redazione di PAES.
“Il mio Comune  rappresenta l’Ente capofila di questa Associazione – spiega al telefono Giansiracusa -e in tale veste mi onorerò di rappresentare tutti gli 11 Comuni che hanno condiviso non solo l’idea di dover agire nella direzione della riduzione delle emissioni tossiche, ma che a tal fine condivideranno anche tutta la progettazione”.

(foto:un momento della firma a Bruxelles)




Consiglio Comunale di Siracusa: si è parlato di asili ma per Tremmilia palla al commissario

Il finale sembrava già scritto e, forse, viste le premesse non era neanche possibile ormai fare qualcosa di diverso. Sulla vicenda delle 501 villette da costruire a Tremmilia, con sullo sfondo lo scontro tra ambientalisti e cosiddetti cementificatori, deciderà il commissario ad acta nominato dalla Regione.
In Consiglio Comunale, ieri sera, il tema non è stato neanche trattato. I consiglieri hanno “deciso” di farsi bypassare dopo settimane trascorse senza una presa di posizione decisa. Un si o un no, insomma. La procedura, adesso, seguirà un iter diverso con il commissario che emetterà la sua decisione sentiti comunque i tecnici del Comune.
Si è parlato, e a lungo, invece di asili nido comunali. Dalla loro gestione ai problemi esistenti. La discussione ha preso le mosse dall’intervento di Simona Princiotta. Per l’amministrazione è intervenuto in aula l’assessore Alessio Lo Giudice. Ha spiegato la posizione della giunta e le iniziative da adottare da qui a breve nel settore, in particolare nel sistema di gestione.
Si torna in aula stasera alle 19 per parlare di un ordine del giorno proposto da Castagnino sulla sospensione, dal primo ottobre, dei servizi di assistenza domiciliare agli anziani e ai diversamente abili.




Tremmilia e le 501 villette da realizzare, oggi nuovo capitolo in Consiglio. L'ultimo?

Il Consiglio Comunale di Siracusa torna oggi in aula. Punto caldo all’ordine del giorno,  il piano attuativo per l’insediamento di 501 alloggi di edilizia convenzionata a Tremmilia. La Regione avrebbe già nominato un commissario ad acta, che potrebbe sostituirsi ai consiglieri per decidere su questa vicenda, sulla quale in molti sembrerebbero non volersi esporre  nè assumere decisioni. Il “via libera” scatenerebbe la reazione degli ambientalisti, quella dei sostenitori del progetto nell’eventualità opposta. Il funzionario nominato da Palermo sarebbe Mario Mennia.
Nel caso in cui fosse concesso l’ok al piano di insediamento, il consorzio di cooperative edilizie che propone il progetto si farebbe carico di interventi pubblici che attualmente rimangono delle incompiute, a partire dal canale di Gronda di Epipoli.
Il Consiglio dovrà anche pronunciarsi sull’approvazione di un’integrazione all’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio e delle Commissioni. Ma sono previste anche discussioni sull’appalto per gli asili nido, proposto da Simona Princiotta, e sull’interruzione dell’assistenza domiciliare agli anziani e ai diversamente abili, promosso da Salvatore Castagnino.




Scontro sull'Inda. Il "quasi" supporto della Prestigiacomo per Garozzo

Arriva dal centrodestra un “imprevisto” sostegno alla battaglia del sindaco di SIracusa, Garozzo, per una ripresa ordinaria della governance dell’Inda. E arriva da uno degli esponenti principali del partito di Silvio Berlusconi: l’ex ministro Stefania Prestigiacomo.  “Il centenario dell’Istituto nazionale del Dramma Antico deve essere una grande occasione di rilancio della città”, esordisce la parlamentare Pdl. “I tempi così lunghi stanno compromettendo l’opportunità di riproporre Siracusa come grande capitale della drammaturgia antica nel mondo. Il centenario deve celebrare un’eccellenza costruita nella nostra città attraverso un secolo di lavoro e di elaborazione culturale teatrale originalissima. Credo che la classe dirigente siracusana, io per prima, deve impegnarsi al massimo per non vanificare questa ricorrenza”.
In fondo, già in passato, proprio il centrodestra aveva chiesto con forza – riguardo all’attuale fase di commissariamento – che fosse il sindaco della città a ricoprire il ruolo di presidente dell’Inda.
“Ci ritroviamo senza un sovrintendente per colpa di un pasticcio da addebitare all’ex ministro Ornaghi”, attacca la Prestigiacomo. Che gradisce l’iniziativa di Garozzo ma che definisce “paradossale che oggi un sindaco del Partito Democratico rivendichi la presidenza Inda che il governo Prodi, con il ministro Veltroni, avevano allontanato da Siracusa. Ma Garozzo ha comunque ragione a rivendicare il ruolo della città nel Dramma Antico. Se ritiene anche con un atto di diffida al ministro per i Beni Culturali”.
Anche l’ex ministro chiede che Roma acceleri sul nuovo statuto con la riduzione prevista dei componenti il cda. “E se il ministero risolverà la questione  e rinominerà un nuovo consiglio entro dicembre, non ci sarà bisogno di una proroga per il commissario Giacchetti”.
Poi, sibillina, la Prestigiacomo puntualizza “un’ultima cosa, per chi ipotizza mie ingerenze nella gestione degli spettacoli: la politica ha dei ruoli, ma non certo artistici, e spero non sia una colpa andare in vacanza a Panarea”.