Siracusa Risorse, incertezze e trattative
Per Vinciullo, è “un ammonimento che la classe politica siciliana e il Governo regionale non possono trascurare ma fare proprio. Dobbiamo ritornare a guardare alla formazione professionale con gli occhi limpidi e la mente sgombra da ogni pregiudizio”, conclude VinciulloVinciullio rilancia le parole di Bertone
Crisi, Sanzaro "bacchetta" la politica: "Basta bugie.Nessun segnale di ripresa"
“Mente chi, in provincia di Siracusa, parla di segnali di ripresa”. Non lascia spazio ai dubbi la dichiarazione del segretario generale dell’Ust Cisl territoriale, Paolo Sanzaro, dopo la riunione convocata con i rappresentanti di categoria del settore industria. “Bastano i numeri del bollettino Siracusa – spiega Sanzaro – per smentire qualsiasi vento di ripresa annunciato dai professionisti della politica. Nella nostra provincia emerge, al contrario, in tutta la sua gravità, una crisi strisciante che ha comunque i propri responsabili”. Il segretario della Cisl ha discusso con i segretari di Femca, Filca e Fim, Sebastiano Tripoli, Paolo Gallo e Gesualdo Getulio della fermata del sito Versalis, che proseguirà fino al 5 novembre prossimo. Al centro della riunione anche il difficile autunno che si prospetta per la zona industriale. “La riconversione del sito Eni rappresenta sicuramente una boccata d’ossigeno reale per l’occupazione di settore – sottolinea Sanzaro– Resta, però, un momento isolato, che dobbiamo essere capaci di inserire in un piano di sviluppo articolato e complessivo. Siamo certi che le perplessità manifestate nel corso dell’incontro avuto in Confindustria sono state comprese da Versalis e che le stesse serviranno a garantire una maggiore qualità per i lavoratori impiegati in questo periodo di fermata”.Il rappresentante sindacale torna sui numeri della crisi. “In tre anni, nel settore edile, abbiamo perso oltre 2700 posti di lavoro e registrato la chiusura di poco più di 500 aziende. Tra i metalmeccanici continuiamo, purtroppo, a viaggiare su cifre alte- continua- sono almeno 2800 quelli coinvolti tra cassa integrazione, mobilità e disoccupazione. Il settore chimico ed energetico trarrà beneficio dalla riconversione di Versalis ma, allo stesso tempo, bisogna agire per sbloccare tutti i progetti presentati che dimostrano, tra l’altro, la strategicità di questo polo industriale”. La Cisl chiede, come ha fatto nei giorni scorsi anche la Cgil, lo sblocco della stasi che riguarda i progetti di alcune tra le principali infrastrutture in programma, dal completamento della “Siracusa-Gela” al raddoppio della “Catania –Ragusa”, passando per la realizzazione del Porto turistico di Siracusa e per il potenziamento della struttura portuale di Augusta. “Nessuno- avverte Sanzaro- tenti di relegare questo territorio ai margini”.
Consiglio Comunale: si litiga sulle "spartizioni"
Partenza faticosa per l’attività del Consiglio Comunale di Siracusa. Dopo le polemiche che hanno accompagnato l’elezione del presidente dell’assise, si litiga ora attorno alle commissioni consiliari.
Sembrava si fosse stabilizzata la “geografia” politica del consesso e invece anche tra pezzi di maggioranza e opposizione è ancora lontano l’accordo. Quasi sfiorata la rissa giovedì nella prima riunione dei componenti le commissioni, necessaria la sospensione. Si litiga sulla “spartizione” dei posti mentre la collettività assiste basita.
Per provare a distendere i toni potrebbe tornare utile la risposta del segretario generale del Comune all’eccezione presentata dal consigliere di opposizione, Massimo Milazzo. Una interpretazione del regolamento comunale in materia di composizione delle commissioni potrebbe – secondo Milazzo – lasciare intendere che si debba seguire il criterio della rappresentanza proporzionale. Ma la riduzione dei “posti” in ogni commissione renderebbe complicata l’appilcazione di questo piccolo “manuale Cencelli” in salsa siracusana.
Andando avanti così, il rischio è che i cittadini possano ricordare dell’attività consiliare degli ultimi anni solo le recenti indagini giudiziarie e poco altro.
Anci Sicilia: Comuni spreconi? Per Amenta "è colpa di tutti"
Responsabilità da distribuire tra enti e organi dello Stato, a tutti i livelli in merito al giudizio negativo espresso dalla Corte dei Conti sulla gestione delle risorse economiche da parte dei Comuni siciliani. La pensa in questo modo il reggente dell’Anci regionale, Paolo Amenta, che commenta, senza usare mezzi termini, il parere dei giudici, secondo i quali si spenderebbe tanto e male, con un esercito di dipendenti (in particolare i precari che, dal 2009 al 2012, sono costati un miliardo di euro) che non riesce a garantire ai cittadini servizi efficienti.«Ha ragione la Corte dei Conti quando descrive la situazione gestionale delle risorse economiche dei Comuni siciliani: si spende male- ammette il sindaco di Canicattini – Nessuno può trincerarsi, però, all’interno del proprio ruolo, autoescludendosi da responsabilità che in Sicilia, purtroppo, sono collettive e coinvolgono, a tutti i livelli, gli Enti e gli Organi dello Stato.Non si può oggi scoprire l’ “uovo di Colombo”, quando per quasi trent’anni, perché di tanto parliamo per arrivare alle pesantezze che oggi registra nel suo complesso la Pubblica Amministrazione siciliana, e con essa anche i Comuni, si è fatto come le tre scimmiette.Non è certo colpa dei Comuni-prosegue il rappresentante dei primi cittadini siciliani – se oggi, a causa dei forti ritardi dei trasferimenti statali e regionali (a tutt’oggi i Comuni hanno ricevuto solo il 60% della prima trimestralità 2013 per la “quota cor-rente”, da parte di Stato e Regione, e così da anni), i Sindaci sono costretti a pagare interessi passivi, appesantendo la spesa e i conti, facendo ricorso a scoperture di Tesoreria per poter pagare stipendi e garantire servizi.Nessuno mai, in questi quasi trent’anni, compresa la Corte dei Conti, con tutto il rispetto che abbiamo per un organo di controllo così importante, ha richiamato Stato e Regione alla puntualità, o ha mai posto un muro ai “bilanci” di questi Enti e dei Comuni, “appesantiti” da organici “inusuali” e dalla creazione di una massa enorme di precari, tenuti in forma “ibrida” per tutti questi anni”.
Immigrazione, l'emergenza Siracusa al Parlamento Europeo
L’emergenza sbarchi delle ultime settimane in provincia di Siracusa approda al Parlamento Europeo. Nei prossimi giorni, l’europarlamentare Salvatore Iacolino dovrebbe essere ricevuto in audizione dal Commissario europeo per gli affari interni, Cecilia Malmstrom. Un incontro sollecitato anche dai vertici regionali e provinciali di “Grande Sud”. Dura la presa di posizione del leader della forza politica, Gianfranco Miccichè. “Siracusa e l’intera costa orientale della Sicilia sono sempre di più scenario catastrofico di sbarchi clandestini- spiega Miccichè – L’Unione europea e il Governo devono intervenire, dando risposte immediate alla popolazione locale e alle amministrazioni, che sono allo stremo. L’Unione europea- conclude l’ex sottosegretario – si renda conto che Siracusa, come Lampedusa, Pachino e Portopalo, sono sì confini italiani ma sono altrettanto confini d’Europa”.
Siracusa Capitale Europea della Cultura, Zappulla propone un tavolo monotematico tra i deputati
“Un lavoro sinergico, con l’impegno della rappresentanza nazionale e regionale della provincia di Siracusa, per la candidatura del capoluogo a Capitale Europea della Cultura”. Lo propone il deputato nazionale, Pippo Zappulla, vicino all’assessore comunale alla Cultura, Alessio Lo Giudice. “Ritengo fondamentale spendersi per questa candidatura – spiega Zappulla – perché può rappresentare un’occasione storica per la città di Siracusa e per l’ambito del sud-est siciliano. La sfida contro le altre città italiane candidate sarà dura, ma si può segnare una discontinuità rispetto al passato se si è capaci come intero gruppo dirigente della città di impegnarsi in progetti a lungo termine che garantiscano alla comunità, un profilo in linea con la sua storia. Ho letto riserve e critiche, talune evidentemente in buona fede, sulla credibilità di una città che si trascina serissimi e gravissimi problemi economici, di organizzazione dei servizi, di qualità della vita, della stessa pulizia”. Ai colleghi, di maggioranza e opposizione, Zappulla chiede un incontro urgente “per valutare le iniziative condivise da assumere a sostegno della città e non di singole parti. Occasione che può rappresentare cartina di tornasole della classe dirigente politica di questo territorio di sapere mantenere le proprie idee e specificità politiche, culturali e valoriali ma di saperli mettere a disposizione dell’interesse generali dello sviluppo della città e delle comunità”.
Presidenza Ias, polemica continua
Un attacco al metodo che guiderebbe le scelte regionali quando si tratta di Siracusa. E’ duro il parlamentare regionale del Pd, Bruno Marziano. In conferenza stampa torna sul “caso” Ias – collegato alle polemiche Irsap – e la nomina decisa da Crocetta per la presidenza, nonostante nove voti contrari e un astenuto in Commissione (per non validare le nomine servivano dieci voti, ndr). “E’ una patologia sintomatica. Non capisco perchè si debba sempre mortificare la classe dirigente della nostra provincia, chiamando in posti chiave di sottogoverno personalità di altre province”.
Marziano punta anche il dito contro Confindustria e scelte in qualche modo “indotte” dalla stessa associazione, puntando implicitamente il dito contro l’assessore Bonafede. Il deputato del Pd – che nei giorni scorsi ha firmato un comunicato di fuoco contro la nomina della Battiato, insieme ai colleghi Sorbello e Di Marco – chiede anche una presa di posizione netta da parte degli altri due parlamentari regionali siracusani che ancora non si sono espressi sulla vicenda (Gianni e Coltraro, ndr). “Siracusa e la sua provincia non possono essere considerate da Palermo solo come terra di conquista”, la chiosa di Marziano.
Caso Ias, "ultimatum" di Marziano, Di Marco e Sorbello a Crocetta
“Il governo Crocetta non può continuare ad essere così distante dal territorio, non può continuare a far calare decisioni dall’alto senza alcun confronto”. Non lascia spazio ai dubbi la dichiarazione dei deputati regionali siracusani Bruno Marziano, Marika Cirone Di Marco e Pippo Sorbello dopo la nomina dell’avvocato Maria Rosaria Battiato a Presidente dell’Ias. Una decisione che i parlamentari dell’Ars non digeriscono. “E’ arrivato il momento che la provincia faccia sentire il proprio dissenso e la propria contrarietà – spiegano i tre deputati – Non si tratta del nome, che non discutiamo, ma del metodo,che purtroppo il governo regionale ha adottato anche in altre circostanze, quando è andato a cercare lontano dal territorio, ad esempio, il commissario liquidatore dell’Autoporto, individuandolo nel nisseno Panepinto”. Le ragioni di dissenso sarebbero anche altre, a partire dalla presunta “scarsa attenzione che viene attribuita alla Fondazione Inda”. Marziano , Di Marco e Sorbello entrano poi nel dettaglio della vicenda Ias. “La scelta – ricordano i tre esponenti del parlamento regionale- è stata adottata con il parere contrario dei vertici dell’Ias e con il solo e predominante parere favorevole dell’Irsap”. Infine un avvertimento. “Contrasteremo – concludono i rappresentanti di maggioranza- questo metodo con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
Presidenza Consiglio Comunale, passaggio di consegne
Passaggio di consegne, stamattina, negli uffici del consiglio comunale, tra il nuovo presidente, Leone Sullo, e l’ex Edy Bandiera, alla presenza del vice presidente, Giuseppe Impallomeni.
Nel corso dell’incontro, Edy Bandiera, oltre ad avere parole di apprezzamento per il personale dell’ufficio, che nel corso dei 5 anni lo ha seguito nell’espletamento delle attività, ha elogiato il nuovo presidente riconoscendogli doti umane e competenze, “come dimostrato nel corso degli anni nelle vesti di consigliere comunale e assessore della giunta Visentin”. Bandiera ha raccomandato al suo successore di proseguire lungo la strada dell’indipendenza dell’assise rispetto all’Amministrazione attiva e di svolgere l’incarico ponendosi l’obiettivo di far rispettare la figura del consigliere comunale.
Leone Sullo ha ringraziato Bandiera per le parole e per i consigli, assicurando di voler operare scelte politiche nell’esclusivo interesse della collettività amministrata.