Edy Bandiera ed il suo movimento politico con De Luca, adesione a Sud chiama Nord

Altra novità in vista nel panorama politico siracusano. Il vicesindaco Edy Bandiera insieme al suo gruppo consiliare ed al movimento “Ho scelto Siracusa” è prossimo all’adesione a Sud Chiama Nord, la forza politica creata da Cateno De Luca. Non a caso, domenica prossima, lo stesso Bandiera parteciperà all’assemblea provinciale di Sud Chiama Nord, a Siracusa. Nelle settimane scorse, i due si sono incontrati ad Enna e si sono ritrovati su di una serie di obiettivi come, ad esempio, la totale non condivisione dell’operato dell’attuale governo regionale. Nota è la dichiarata frizione di Edy Bandiera con Forza Italia ed il presidente Schifani, specie dopo la scelta del candidato sindaco che, al tavolo regionale, è caduta su Ferdinando Messina e non su Edy Bandiera.
L’ex assessore del governo Musumeci ha allora sbattuto la porta in faccia agli azzurri, legandosi con Francesco Italia alla cui rielezione ha contributo forte del quasi 10% ottenuto alle amministrative dopo le circa 5000 preferenze collezionate alle regionali.
Bandiera e De Luca avrebbero anche iniziato a tracciare le linee programmatiche di un cammino verso Palermo dello stesso sindaco di Taormina. L’adesione del gruppo politico del vicesindaco a Sud chiama Nord non comporterà alcuno scossone in seno all’amministrazione comunale aretusea, che già conta sul sostegno del Mpa. Compatto il movimento che si riconosce in Edy Bandiera nell’adesione alla forza politica creata da Cateno De Luca e che già al ballottaggio aveva espresso la sua preferenza per Francesco Italia sindaco.




Sbagliati i tempi di convocazione, salta subito la seduta di Consiglio comunale

E’ durata appena pochi minuti la seduta di Consiglio comunale convocata questa mattina a Siracusa. Appuntamento alle 10 in aula Vittorini per trattare i due punti all’ordine del giorno ovvero la variazione del bilancio di previsione 2023/25 relativa al Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile e quella relativa ai servizi sociali.
Ma in apertura dei lavori, il consigliere Ivan Scimonelli (Insieme) ha sollevato una pregiudiziale sui termini di convocazione del Consiglio. Il regolamento prevede, infatti che per questi temi di programmazione economico-finanziaria, l’assise deve essere convocata con un preavviso “di almeno dieci giorni liberi (lavorativi non comprensivi del sabato e dei festivi)”. E la prima data utile, visto che la convocazione riporta data 30 ottobre, sarebbe stata quella del 15 novembre, non del 14.
Per le opportune verifiche, la seduta è stata sospesa. E il segretario comunale ha dato ragione al consigliere di opposizione, con il risultato che la seduta è stata annullata senza alcun costo per l’ente. Nessuno dei consiglieri, in sostanza, ha maturato gettone di presenza.
“E’ evidente la responsabilità della presidenza del Consiglio comunale che non ha tenuto conto del regolamento, sbagliando i termini per la convocazione”, accusa Scimonelli. “Avere annullato la seduta non mi da soddisfazione, segnala semmai impreparazione. Pensate cosa sarebbe successo se il Consiglio avesse approvato provvedimenti di natura economico-finanziaria che un domani sarebbero stati facilmente impugnati per via della mancata validità della convocazione”, analizza ancora l’esponente di opposizione.
Dalla presidenza liquidano la vicenda come un “refuso procedurale degli uffici che ha portato all’annullamento della seduta”.




Calendario venatorio sospeso, Auteri (FdI): “Indennizzi per i cacciatori”

“Dopo la sospensione del calendario venatorio, adesso serve una rassicurazione anche economica per i cacciatori. Chiedo quindi all’assessore Sammartino di esplorare opzioni quali il rimborso o la proroga della tassa per coloro che hanno già adempiuto ai propri obblighi finanziari in vista della stagione di caccia”.
Il deputato regionale Carlo Auteri esprime solidarietà nei confronti dei cacciatori siciliani, evidenziando il loro impegno nel pagare la tassa annua nonostante le incertezze legate alle decisioni dei tribunali amministrativi. Il Consiglio di giustizia amministrativa, lo scorso 10 novembre, ha emesso un’ordinanza che ha portato all’immediata sospensione del calendario venatorio 2023-24 in Sicilia e l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha firmato il decreto corrispondente, prendendo atto delle decisioni legali. In seguito a questa sospensione, In considerazione di questa situazione, Auteri chiede all’assessore di rassicurare la comunità dei cacciatori siciliani. Gli uffici regionali sono già attivamente impegnati in una nuova istruttoria e una volta completate le necessarie verifiche, l’impegno è quello di emanare un nuovo calendario venatorio che tenga conto della situazione attuale. Ma le incertezze sono troppe. “La rassicurazione – conclude Auteri – contribuirà a mitigare gli eventuali disagi economici subiti dalla comunità dei cacciatori siciliani. Il nostro obiettivo è garantire un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti interessate, lavorando insieme per trovare soluzioni che rispettino sia le leggi vigenti sia i diritti legittimi dei cacciatori. Restiamo fiduciosi che, attraverso la collaborazione, possiamo giungere a una risoluzione equa e sostenibile per tutti”.




Caccia in Sicilia, firmato decreto di sospensione. “A lavoro per un nuovo calendario”

L’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ha firmato questa mattina il decreto che sospende il calendario venatorio 2023-24, in seguito all’ordinanza emessa dal Consiglio di giustizia amministrativa dello scorso 10 novembre.
«Voglio rassicurare, però, i cacciatori siciliani – dichiara Sammartino – perché i nostri uffici sono già al lavoro per avviare una nuova istruttoria per verificare le eventuali conseguenze degli incendi di luglio e agosto sulla persistenza e sull’esistenza della fauna nei nostri territori. Una volta effettuate le verifiche necessarie saremo pronti a emanare un nuovo calendario venatorio».
Clicca qui per leggere il decreto.

foto dal web a titolo esemplificativo




Eletto il segretario provinciale di Azione, l’assemblea sceglie Pippo Incatasciato

E’ Pippo Incatasciato, ex sindaco di Rosolini, il nuovo segretario provinciale di Azione. Lo ha deciso l’assemblea siracusana, convocata nei giorni scorsi nel capoluogo per il congresso provinciale del partito che fa riferimento a Carlo Calenda.
Presidente è stata nominata Benedetta Lo Bianco mentre entrano a far parte del direttivo provinciale Giovanni Di Lorenzo, nella qualità di vice segretario, Francesco Italia, Giuseppina Valenti, Michelangelo Giansiracusa, Concetta Carbone, Vincenzo Romeo, Simona Sanfilippo, Pietro Coppa, Barbara Ruvioli, Fabio Iacono, Alessandra Moschitta, Salvatore Tiralongo, Arianna Lo Pizzo, Luciano Bellono, Floriana Raudino, Gabriele Vindigni, Daniel Serenari, Carmelo Di Stefano, Giuseppe Musso, Maurizio Faraci, Roberta Bongiovanni.
Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’Assemblea Michelangelo Giansiracusa ed il componente la commissione congressuale regionale, Enzo Romeo. Francesco Italia ha richiamando l’attenzione sulle motivazioni dell’impegno in Azione, sui valori che hanno animato e continuano ad animare il cammino nel partito. Chiusura affidata a Maria Saeli, componente della segreteria nazionale.




Dimensionamento scolastico, proposta approvata dal Consiglio comunale: cosa prevede

Con 21 voti favorevoli, quattro contrari e tre astensioni è stata approvata in Consiglio comunale la proposta di dimensionamento scolastico da inoltrare adesso ai competenti uffici regionali. Si è chiusa con questo esito la seconda convocazione resa necessaria dopo che in prima sessione era venuto a mancare il numero legale, in uno scontro politico e di sostanza tra maggioranza ed opposizione.
Adesso il via libera alla proposta, redatta dalla Seconda Commissione. Prevede la creazione di un nuovo istituto attraverso la “fusione” tra Martoglio e Verga; la richiesta di deroga per “il mantenimento del presidio scolastico autonomo” per l’istituto comprensivo Falcone-Borsellino di Cassibile così come per il Brancati di Belvedere; richiesta di deroga anche l’autonomia del comprensivo Chindemi. Qualora questa ipotesi non dovesse concretizzarsi, la Seconda Commissione consiliare propone l’accorpamento tra Chindemi e comprensivo Karol Wojtyla, “rispettando il principio della territorialità in quanto si unirebbe con la sede scolastica più vicina”.
Soddisfatta la maggioranza che ha serrato le fila per “blindare” il provvedimento, potendo contare anche sul voto di alcuni componenti dell’opposizione. Curioso l’atteggiamento del gruppo di Fratelli d’Italia: Romano ha votato no, si invece per Cavallaro mentre De Simone era assente.
Alcune fonti vicine all’opposizione mostrano disappunto verso la scelta dell’amministrazione di chiudere al dialogo per valutare quelli che vengono definiti “potenziali risvolti negativi del piano proposto, non adeguatamente valutati o sopraggiunti”.




Scuola, sul dimensionamento litiga il Consiglio comunale. E’ rinvio. Le posizioni e la proposta

Si riunisce oggi, in seconda convocazione, il Consiglio comunale di Siracusa. All’esame c’è sempre la proposta sul dimensionamento scolastico su cui ieri maggioranza e opposizione si sono spaccate, determinando la caduta del numero legale ed il rinvio a questa sera.
Era stata avanzata una richiesta di sospensione dei lavori da Ferdinando Messina e Franco Zappalà, per consentire una valutazione di alcuni fatti nuovi che si erano determinati discutendo il documento sul dimensionamento scolastico prodotto dalla commissione competente. Prima, Paolo Romano aveva presentato una proposta diversa da quella posta in discussione (e che era stata appena letta in aula Giovanni Boscarino): iniziativa che aveva portato i consiglieri Ivan Scimonelli e Angelo Greco a chiedere uno slittamento della decisione, per consentire un nuovo approfondimento in commissione. La richiesta di sospensione dei lavori è stata bocciata e pertanto molti consiglieri di opposizione hanno annunciato l’abbandono dell’aula, decisione criticata da alcuni esponenti della maggioranza (Sergio Bonafede, Matteo Melfi, Conci Carbone, Sergio Imbrò e Luciano Aloschi).
“In presenza di tre diversi documenti, due dei quali calendarizzati all’ordine del giorno, parte del Consiglio ha responsabilmente chiesto la sospensione dei lavori per poter addivenire ad una scelta il più possibile unitaria e condivisa, anche in considerazione del cosiddetto decreto ministeriale Caivano, di prossima pubblicazione e delle misure adottate sul tema dall’Amministrazione regionale”, spiega Ferdinando Messina. “Il Consiglio Comunale ha però rifiutato la proposta di sospensione – prosegue – rigettandola nel silenzio inquietante del vicesindaco e dell’assessore al ramo, i quali nulla hanno avuto da obiettare sulla decisione. Non ci resta che constatare il totale rifiuto al confronto di questa amministrazione e dei suoi consiglieri comunali”. E per questa sera, Messina prevede “una presa di posizione della maggioranza i cui effetti, certamente devastanti sulla popolazione scolastica siracusana, non tarderanno a manifestarsi”.
A lui risponde il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Di Mauro (Mpa). “In aula è stato portato il documento approvato all’unanimità dalla Seconda Commissione. Tutti i dodici consiglieri che la compongono, in rappresentanza di maggioranza e opposizione, hanno condiviso il lavoro che è stato condotto nell’ultimo mese. Cambiare le carte in tavola, cercando l’iniziativa personale con cui inserire un documento diverso da quello già unanimamente condiviso in Commissione è mossa politica per un rinvio che non si poteva condividere”, spiega a SiracusaOggi.it. “L’opposizione ha deciso di andare via e far cadere il numero legale. Una scelta che rispetto ma non condivido perchè rende necessaria una seconda seduta e nuovi costi per la collettività di cui non c’era bisogno. Alla fine, si ripartirà ancora dal documento proposto dalla Seconda Commissione”, aggiunge.
La proposta della Seconda Commissione prevede la creazione di un nuovo istituto attraverso la “fusione” tra Martoglio e Verga; la richiesta di deroga per “il mantenimento del presidio scolastico autonomo” per l’istituto comprensivo Falcone-Borsellino di Cassibile così come per il Brancati di Belvedere; richiesta di deroga anche l’autonomia del comprensivo Chindemi. Qualora questa ipotesi non dovesse concretizzarsi, la Seconda Commissione consiliare propone l’accorpamento tra Chindemi e comprensivo Karol Wojtyla, “rispettando il principio della territorialità in quanto si unirebbe con la sede scolastica più vicina”.

in foto, Alessandro di Mauro a sinistra; Ferdinando Messina a destra




Nominati i delegati nei quartieri di Siracusa: sono 10, uno per le contrade marine

Sono stati nominati i delegati del sindaco nei quartieri di Siracusa. Sono i tutto 10, uno in più rispetto al passato: il quartiere Neapolis, infatti, è stato sdoppiato poiché è stata individuata una competenza specifica per le contrade marine.
In otto hanno ricevuto questa mattina l’incarico, come da determine già pubblicate all’albo pretorio. I delegati di quartiere sono Alessandro D’Ignoti Parenti, 57 anni, per Akradina; Marcello Palminteri, 52 anni, per Cassibile; Mario Caricato, 37 anni, per Epipoli; Alessandro Maiolino, 31 anni, per Grottasanta; Giovanni Di Lorenzo, 49 anni, per Neapolis; Tatiana Gambarro, 47 anni, per le contrade marine di Neapolis; Raffaele Grienti, 39 anni, per Ortigia; Ivan Sacco, 37 anni, per Tiche. Completano l’elenco Saverio Musco, 42 anni, delegato per Santa Lucia, oggi assente; e Sebastiano Di Luciano, 69 anni, per Belvedere e che era già stato nominato lo scorso settembre.
Nell’augurare buon lavoro, il sindaco Italia ha evidenziato l’importanza dell’incarico perché «siete – ha detto – il front office per i nostri concittadini. Il vostro compito non è di segnalare i problemi di cui siete a conoscenza o che vi verranno rappresentati dalla gente, ma di proporre soluzioni all’Amministrazione o di risolverli direttamente visto che avete pieno titolo per relazionarvi con gli uffici. Vi invito a fare squadra e a non lavorare per compartimenti stagni ma a scambiavi esperienze».




Pachino. “Progetti Pnrr a rischio, serve il Si di Siracusa alla centrale di committenza”

“A rischio i tre progetti del Pnrr per Pachino: piazza Vittorio Emanuele, parco urbano e plesso di via Rattazzi”.
Il deputato regionale Tiziano Spada ed il consigliere comunale uscente di Pachino, Emiliano Ricupero del Pd entrano nel merito di una questione che può coinvolgere- questo in effetti l’appello- il consiglio comunale di Siracusa, che potrebbe dare il via libera allo schema di convenzione con il Comune di Pachino per la centrale di committenza.
Spada e Ricupero sollecitano l’assise cittadina ad approvare lo schema.
“Il mio impegno- spiega l’ex consigliere comunale – non viene meno, come quello di tutto il Pd, Spada in testa, a favore del territorio”. Il parlamentare regionale aggiunge: “Non posso non essere al fianco di Pachino in questo momento perché il rischio è che nella città a Sud di Siracusa non potranno essere realizzati i tre progetti del Pnrr, ovvero piazza Vittorio Emanuele, il parco urbano e il plesso di via Rattazzi. Pachino non è infatti centrale unica di committenza per quanto riguarda alcuni importi. Per questo era stata siglata una convenzione con Siracusa, votata dal Consiglio Comunale di Pachino ma non ancora approdata in quello del capoluogo”. Tiziano Spada ed Emiliano Ricupero concludono: “Pachino non può permettersi di perdere questo treno, l’augurio è che il Consiglio comunale di Siracusa dia un segnale concreto di vicinanza votando questo schema che consentirà di portare avanti importanti gare d’appalto”.




Consorzio di Bonifica di Siracusa, “dalla Regione 3,8mln per pagare stipendi e conti”

Pare avviarsi a conclusione la vicenda dei 42 dipendenti del Consorzio di bonifica di Siracusa, senza stipendio da mesi. Gli stipendi sono finiti nel computo del pesante pignoramento coattivo a seguito di condanna dell’ente al pagamento di un creditore. Conseguentemente, sono state bloccate tutte le spese, fra cui gli stipendi.
Il deputato regionale Riccardo Gennuso (Forza Italia), aveva portato il problema all’attenzione del governo regionale. “E la giunta adesso ha inserito nella proposta di finanziaria uno stanziamento di 3,8 milioni di euro, che permetterà di superare la situazione di criticità”.
Per Gennuso, “sono stati mesi di ansia e sofferenza per questi lavoratori, che spesso hanno famiglie mono reddito, ma finalmente grazie alla sensibilità del presidente Schifani e degli assessori Falcone e Sammartino che ringrazio, si vede la luce in fondo al tunnel. Il Consorzio – conclude il deputato azzurro – potrà tornare pienamente operativo e potrà tornare la serena per decine di famiglie.”