La protesta di Cavallaro (FdI), “Ripulite il Vermexio o non entrerò più in Consiglio comunale”

“Non entrerò più in Consiglio comunale se prima non puliscono Palazzo Vermexio, la casa di tutti i cittadini”. Paolo Cavallaro (FdI) tiene alta l’attenzione sul tema della pulizia urbana e dopo l’interpellanza urgente al sindaco dei giorni scorsi, piazza la nuova provocazione. “Ma avete visto le condizioni dell’ingresso monumentale del Municipio? Una pianta secca davanti al portone, guano di piccioni sul marmo del cortile d’ingresso, il tappeto rosso scomparso dalla scala che conduce all’elegante salone Borsellino ed in condizioni igieniche discutibili. Ma possibile che nessuno in giunta senta il dovere di pretendere che Palazzo Vermexio sia pulito e tenuto a specchio? E’ l’immagine della città, che infatti è sporca e trascurata sul fronte igiene urbana”, attacca Cavallaro.
“La città è sporca a causa di un concorso di colpa tra cittadini e azienda concessionaria del servizio. L’amministrazione comunale fa da spettatrice: non ci sono i cestini portarifiuti promessi nel contratto, quelli a petali per la differenziata; la percentuale è al di sotto di quella obiettivo, e non si hanno notizie di sanzioni; il servizio in generale non è soddisfacente e non si assiste ad un’azione di contrasto efficace delle infrazioni commesse dagli utenti”, elenca il consigliere comunale, riallacciandosi alla sua interpellanza.
Per contrastare certe cattive abitudini – lato azienda e lato utenti – servirebbero i controlli. Ma da mesi si lamenta l’organico ridotto della Municipale che condiziona questo tipo di attività. “Posso credere che su cento vigili urbani non ce ne sono due che, anche in bici, possono fare un giro in Ortigia? Non ne troviamo mai uno. E’ possibile che nelle zone commerciali come via Tica, Tisia, Pitia, Zecchino, Gelone non ci siano vigili? Possibile non ce ne siano davvero due? Anche per dare indicazioni ai cittadini, ai commercianti, incentivare comportamenti di buon senso e decoro. Penso alle piante secche davanti alle vetrine dei negozi che poi diventano ricettacolo di rifiuti”.




Un pediatra per la frazione di Cassibile, interrogazione in Ars

(cs) Assegnare alla frazione di Cassibile un pediatra di libera scelta “in considerazione della numerosa utenza e al fine di offrire una adeguata assistenza sanitaria alla popolazione infantile residente”. È quanto ha chiesto il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, con un’interrogazione parlamentare rivolta all’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo. “Dopo il pensionamento di due pediatri, infatti – spiega Tiziano Spada – la frazione di Cassibile è rimasta priva di questa figura di fondamentale importanza per la salute dei più piccoli, se non per la presenza, una volta a settimana, di un pediatra, mandato a scavalco da Siracusa”.
Eppure, come si legge nell’interrogazione, “Cassibile-Fontane Bianche conta una popolazione di circa 6.000 abitanti che diventano circa 10.000 nella stagione estiva grazie al notevole flusso turistico. La consistenza di tali numeri imporrebbe un’assistenza sanitaria di base che preveda, oltre al medico di medicina generale, l’assegnazione del pediatra di libera scelta a servizio della numerosa utenza. Tale fondamentale servizio non è invece previsto nella frazione di Cassibile e, pertanto, le famiglie sono costrette a spostarsi nei Comuni limitrofi per ricevere l’assistenza sanitaria di base per i bambini e i ragazzi”.
Come se non bastasse “il dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute – continua Tiziano Spada nell’interrogazione parlamentare – sulla scorta delle comunicazioni pervenute da parte delle Aziende sanitarie provinciali, ha decretato l’elenco degli ambiti carenti di pediatria di libera scelta per l’anno 2023, al fine di procedere alla copertura di tali zone, mediante assegnazione degli incarichi secondo la normativa vigente. Ma tale elenco non contempla nessun ambito della provincia di Siracusa e, pertanto, nessun pediatra è stato assegnato alla frazione di Cassibile”.
Perciò, oltre alla presentazione dell’interrogazione, il parlamentare regionale ha avviato una virtuosa interlocuzione con i vertici dell’Asp di Siracusa “e, in questi giorni – anticipa Tiziano Spada – mi è stato preannunciato che alla frazione di Cassibile sarà dedicata la giusta attenzione, riprogrammando quelle che sono le disponibilità di cui si poteva usufruire fino ad oggi. Adesso – conclude il deputato regionale del Pd – l’augurio è che queste parole si trasformino quanto prima in fatti, dotando Cassibile di un pediatra di libera scelta”.




Francesco Italia, sindaco ai box: la degenza, lo smart working e la nuova idea politica

Un mese dopo aver vinto le elezioni, Francesco Italia è scomparso dai radar della vita pubblica siracusana. Non ha partecipato e non partecipa a cerimonie, riunioni, incontri, presentazioni. Una circostanza che ha alimentato teorie tra le più svariate su cosa fosse accaduto al primo cittadino. Sino alla stringata comunicazione ufficiale, giunta durante l’insediamento del Consiglio comunale: “non sta bene”. Un malessere prolungato, che non gli dà tregua.
Ma, oltre ai ‘si dice’, cosa ha realmente il sindaco di Siracusa? A chiarire la situazione è lo stesso Francesco Italia, raggiunto telefonicamente. “Ho una sciatica molto dolorosa e purtroppo dalla lunga degenza”, spiega senza troppo girarci attorno.
Bloccato a letto per gran parte delle sue giornate, continua a seguire i lavori della sua amministrazione in remoto: “il covid ci ha lasciato qualcosa di buono…”, prova a ironizzare. “Mi manca molto il rapporto diretto con le persone, però”, aggiunge subito dopo.
In capo alla sua agenda da sindaco in ‘smart working’ ci sono i lavori per la pubblica illuminazione, tra relamping e nuovi impianti per via Elorina; la fognatura da rifare in via Mosco e in via Trapani; il completamento dell’intervento di forestazione urbana in piazza Adda e altre due zone della città; e poi proseguire con le strade da riasfaltare, seguendo quell’elenco reso pubblico a maggio, da 1,2 milioni di euro. Ma c’è anche tempo per creare una nuova coalizione politica che guarda oltre la sola Siracusa. Procediamo con ordine.
Spuntato il passaggio relativo ai nuovi equilibri politici in Consiglio comunale con l’elezione di Alessandro Di Mauro, nei fatti è nata una nuova forza di centro. “Si sono chiarite le posizioni in Consiglio e si è capito che si possono trovare equilibri oltre ai rancori personali”, dice Italia. “Insieme al Mpa, al gruppo di Edy Bandiera ed a quello di Fabio Granata stiamo costruendo un centro moderato capace di dare risposte, lontano dagli estremismi ideologici di questi anni. È un’area politica allargata a tutti quelli che vorranno mostrare vero interesse e non opportunismo. Un’area al tempo stesso civica e politica, verso la quale vorrei interessare altri sindaci siciliani: Carta e Carianni e gli altri che vorranno nel siracusano, Cassì a Ragusa e, perché no, anche Lagalla a Palermo”, rivela Francesco Italia. Più che guardare a destra, come gli rimproverano gli avversari dopo le intese con Autonomisti e Bandiera, lui sembra allora pianificare un “centro” di gravità che attiri pezzi inquieti della destra e della sinistra.
Sebbene “recluso” in casa per via della sciatica, il primo cittadino di Siracusa pare avere comunque il suo bel daffare. “Non mi annoio perché continuo a lavorare. E poi trovo sempre motivo di interesse nelle cose. Dormendo poco, a causa del dolore, sto leggendo molto, ad esempio”. Anche i social, terra di scontro e insulto? “Non do troppo peso. Sono uno strumento utile, ma cerco di usarli per dare risposte a esigenze o segnalazioni”.
I tempi di recupero potrebbero richiedere ancora qualche settimana. “Spero di tornare in piedi per la metà di settembre. È un mese che vedrà il completamento dei lavori nello slargo di Porta Marina, della Fonte Aretusa e al nuovo belvedere della Turba. Anticipo subito che le aree a verde realizzate accanto alla porta Marina saranno completate al termine della stagione estiva, per favorire la presa e la crescita di arbusti ed essenze”, racconta il sindaco Italia.
Non tutto è rose e fiori, i problemi non mancano certo: diserbo, CCR, decoro in Ortigia, abusivismo commerciale, giusto per citarne qualcuno. Le opposizioni sono attente e, anche grazie al ritorno del Consiglio comunale, hanno tutti gli strumenti per esercitare azioni di controllo sulle scelte dell’amministrazione, prospettando migliorie e soluzioni. “L’amministrazione comunque è in marcia piena e prosegue in quello che era stato iniziato”, assicura Francesco Italia, quasi a responsabilizzare anche la sua nuova squadra di assessori. Due nomi su tutti, al momento, stanno facendo il pieno di popolarità: il vicesindaco Edy Bandiera e il campione del mondo di salto con l’asta, Giuseppe Gibilisco. “Con Bandiera mi trovo benissimo. Abbiamo un ottimo rapporto, personale e politico. Condividiamo una visione comune per il futuro. Gibilisco sta interpretando con passione ed impegno il suo ruolo. Nel lavoro degli assessori – dice Italia – alcuni hanno rubriche con visibilità maggiore di altre. Tutta la giunta si muove bene, con entusiasmo”.
È il momento della terapia, la telefonata finisce qui. Ma apre adesso il dibattito – e l’interesse – sulla nuova forza politica che mette insieme Italia, Carta, Bandiera, Granata e guarda a diversi sindaci siciliani: primo test, alle provinciali. Ma tra gli obiettivi c’è anche Palermo, con un asse regionale magari stavolta più orientato verso Siracusa.




Consolidamento e manutenzione Santuario, Cannata: “2,5 milioni dal Ministero”

(c.s.) Sono stati finanziati dal ministero delle Infrastrutture oltre 3 milioni di euro per due importanti interventi di restauro, nel territorio di Siracusa.
A darne notizia è il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, annunciando lo stanziamento delle risorse in seguito alle interlocuzioni sull’iter di finanziamento con il provveditore interregionale per le Opere pubbliche di Sicilia e Calabria, ing. Francesco Sorrentino.
L’intervento è stato inserito nella programmazione del Mit “per la tutela e la promozione del patrimonio culturale storico”.
In particolare, per Siracusa, sono stati finanziati i lavori di consolidamento e manutenzione straordinaria per la conservazione e valorizzazione della Basilica della Madonna delle Lacrime per un importo di 2,5 milioni di euro; mentre altri 750mila euro sono stati stanziati per il restauro, risanamento conservativo e consolidamento strutturale della chiesa di Maria Santissima della Misericordia e dei Pericoli (e annesso convento) di piazza dei Cappuccini.
“Ho seguito con il ministero la programmazione per ottenere i fondi – dichiara Cannata – perché sono convinto che si tratti di interventi importanti per Siracusa. Per il santuario arriva nel suo settantesimo anniversario ed è importante una sua ristrutturazione anche in chiave di valorizzazione del turismo religioso. Un grande risultato ottenuto con il Governo Meloni, attraverso il ministero dell’infrastrutture con il ministro Salvini e il vice ministro Bignami”.




Frattura nel centrodestra, Carta vince in Consiglio a Siracusa: “Coalizione fallimentare”

Che i rapporti con il centrodestra siracusano non fossero idilliaci, era chiaro da un pò. Ma l’elezione di Alessandro Di mauro a presidente del Consiglio comunale permette al leader provinciale del Mpa di togliersi qualche altro sassolino dalla scarpa. Giuseppe Carta, sindaco di Melilli e deputato regionale, punta Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Va segnalata la mancanza di iniziativa ed anche di interesse da parte di un inesistente tavolo regionale del centrodestra, più volte sollecitato nella persona di Marcello Caruso. Un ulteriore fallimento della coalizione come dimostrato dalle ultime elezioni di maggio in cui il centrodestra sconfitto a Trapani, Ragusa e Siracusa, tiene solamente a Catania…almeno fino ad oggi”, scrive Carta in una nota.
Il riposizionamento degli Autonomisti a Siracusa anticipa, allora, anche una rottura regionale? Presto per dirlo, ma certo la vicenda siracusano non potrà non avere ripercussione nel capoluogo regionale. Intanto il Mpa si gode il momento. “Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per l’elezione di Alessandro Di Mauro del Mpa come nuovo presidente del Consiglio Comunale di Siracusa. Riconosciamo, in questo senso, l’importanza della scelta del fronte che fa capo al sindaco aretuseo Francesco Italia e al vicesindaco Edy Bandiera e all’atteggiamento responsabile dei consiglieri più moderati dell’assise”.
Ed a proposito del sindaco Italia, non manca il messaggio benaugurale per il neo eletto presidente Di Mauro con vice Conci Carbone. “Con l’elezione di Alessandro Di Mauro e Concetta Carbone ai vertici del Consiglio comunale, il civico consesso entra adesso nella pienezza delle sue funzioni. Al Presidente, al suo vice e a tutti i Consiglieri comunali giunga l’augurio mio e dell’intera Giunta di un proficuo lavoro nell’interesse esclusivo della nostra città. Sono certo che Di Mauro e Carbone saranno in grado di assicurare una guida autorevole, imparziale e di qualità al Consiglio, come già dichiarato oggi dal nuovo Presidente in occasione del suo insediamento”, le parole del primo cittadino.




Alessandro Di Mauro è il presidente del Consiglio comunale di Siracusa

Finalmente eletto il presidente del Consiglio Comunale di Siracusa. Dopo le traversie delle ultime ore, regge l’intesa Mpa-Italia e nasce la nuova maggioranza trasversale nell’assise. Frutto di quell’accordo è proprio la presidenza andata agli Autonomisti, con il figlio d’arte Alessandro Di Mauro. Il papà, Roberto, è stato assessore e consigliere comunale, passato da Forza Italia al Mpa guidato da Giuseppe Carta.
Sono stati 16 i voti per Di Mauro, eletto a maggioranza semplice. Il centrodestra (Forza Italia e FdI senza Mpa) ha votato per Leandro Marino (9 voti) e mastica amaro per i “tradimenti”: prima i consiglieri Porto e Ricupero, eletti con FdI e passati al misto; poi l’intero gruppo degli autonomisti. Sono state 6 le preferenze per Massimo Milazzo (Pd). Una scheda bianca.
Proprio Milazzo attacca l’elezione di Alessandro Di Mauro. “MPA e le liste di Italia e Bandiera eleggono alla terza seduta il presidente del consiglio comunale di Siracusa. Francesco Italia getta la maschera e si colloca a destra in compagnia dell’ex onorevole di Forza Italia, Edy Bandiera, dell’ex onorevole di Alleanza Nazionale, Fabio Granata, e dell’onorevole Giuseppe Carta del MPA che sostiene il governo Schifani. Il gruppo del PD è l’unica forza di centro sinistra nel consiglio comunale di Siracusa”.

Per la vicepresidenza, eletta l’ex assessore comunale Conci Carbone (Francesco Italia Sindaco) con 16 preferenze. Anche in questo caso, i numeri sono quelli dell’accordo trasversale Mpa-Italia. Dieci i voti per Gaetano Romano mentre si spezza il Pd con 5 voti ad Angelo Greco ed 1 per Milazzo.




Il Pd all’attacco: “Di Mauro presidente, Italia getta la maschera e si colloca a destra”

L’elezione di Alessandro Di Mauro sancisce ufficialmente la nascita di una maggioranza trasversale in Consiglio comunale. Le liste che hanno sostenuto la rielezione di Francesco Italia possono contare sul sostegno dei consiglieri vicini ad Edy Bandiera – e questo lo si sapeva dal ballottaggio – e adesso anche sul gruppo degli Autonomisti (Mpa) di cui Di Mauro è espressione.
La coesione del centrodestra non ha tenuto alla prova del voto in aula e dopo gli scricchioli ed i “si dice” in occasione del ballottaggio, arriva la conferma della rottura con il Mpa, determinante nello spostare gli equilibri politici del consesso.
Il primo attacco alla nuova maggioranza arriva dal Pd, con Massimo Milazzo. Il capogruppo ha ottenuto sei voti, i tre del suo partito più i tre di Fuorisistema/Italia Viva. “MPA e le liste di Italia e Bandiera eleggono alla terza seduta il presidente del consiglio comunale di Siracusa. Francesco Italia getta la maschera e si colloca a destra in compagnia dell’ex onorevole di Forza Italia, Edy Bandiera, dell’ex onorevole di Alleanza Nazionale, Fabio Granata, e dell’onorevole Giuseppe Carta del MPA che sostiene il governo Schifani. Il gruppo del Pd è l’unica forza di centro sinistra nel consiglio comunale di Siracusa”, scrive Milazzo sui social pochi istanti dopo l’elezione del nuovo presidente.




Patatrac aeroporto di Catania, tutti contro Sac: “Riferisca in Commissione Insularità”

(c.s.) “Fare chiarezza su ogni responsabilità rispetto a quanto successo all’aeroporto di Catania è fondamentale. Ci sono certamente colpe di vari soggetti, mentre sulla pelle dei milioni di viaggiatori si consuma uno scontro politico fra correnti e partiti della destra”. Lo afferma il deputato siracusano del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra.
“Il M5s ha chiesto con le parlamentari Ketty Damante e Alessandra Todde un’immediata audizione dei vertici di Sac e Enac. Pretendiamo chiarezza sulle responsabilità dell’incendio ma anche sull’imbarazzante gestione delle settimane successive”, prosegue Scerra.
Nelle scorse ore le due parlamentari 5stelle che fanno parte della commissione bicamerale per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità avevano infatti formalmente chiesto l’audizione dei vertici della società che gestisce l’aeroporto di Catania nonché dell’Enac. “Sullo sfondo – prosegue Scerra – c’è una grave responsabilità politica, ovvero l’immobilismo del ministro Salvini che dovrebbe occuparsi di infrastrutture e traporti in tutta Italia non sono nel suo caro Nord. Dalla gestione di questa vicenda emergono incapacità e lassismo dell’esecutivo nazionale e di quello regionale. Per questo pretendiamo chiarezza”.




Presidenza del Consiglio comunale, Di Mauro si ferma ad un voto dall’elezione

Per un voto è sfumata l’elezione di Alessandro Di Mauro a presidente del Consiglio comunale di Siracusa. Sul nome del consigliere Autonomista erano confluite nelle ultime ore le preferenze allargate dell’asse Italia-Mpa, come le ultime indiscrezioni andavano ormai indicando da giorni. Anche una nota del leader provinciale del Movimento per l’Autonomia, Giuseppe Carta, di fatto ufficializzava l’intesa politica che dovrebbe guardare oltre alla sola maggioranza in Consiglio, con vista sulla giunta.
Questa mattina, però, Di Mauro si è fermato a 16 preferenze Ad un solo voto dalla soglia richiesta per l’elezione. E’ caccia all’errore o al falco tiratore, con un voto nullo che avrebbe potuto chiudere i giochi già oggi. Si propende per la tesi dell’errore, con un consigliere che ha votato nella stessa scheda per presidente e vice. I sospetti “puntano” sull’ex assessore comunale, Andrea Firenze. Con il Consiglio rinviato a domani, per un nuovo tentativo di elezione, i principali gruppi consiliari si sono subito chiusi in riunione per analizzare la situazione e l’accaduto.
Questo l’esito finale al termine delle votazioni dei 32 consiglieri comunali: 16 Di Mauro; 3 Romano; 3 Scimonelli; 3 Milazzo; 3 Boscarino; 3 Zappalà; 1 nulla.




Niente rinforzi per i Vigili del Fuoco in Sicilia, Scerra: “Governo disattento verso il Sud”

Il governo vota no all’aumento di personale per il contingente dei Vigili del Fuoco in Sicilia. “E’ l’ennesimo segnale dell’indifferenza che il governo Meloni nutre verso il Sud e la Sicilia”, attacca il parlamentare siracusano Filippo Scerra (M5S), durante il suo intervento in Aula in dichiarazione di voto sul Dl Salva infrazioni. Bocciato il suo ordine del giorno, con cui chiedeva l’impegno dell’esecutivo per aumentare la dotazione organica dei Vigili del Fuoco in Sicilia.
“A pochi giorni dai devastanti roghi che hanno messo in ginocchio l’Isola, serviva un segnale di attenzione. Attenzione che non appartiene a questo centrodestra, sempre pronto a guardare a nord di Roma. In Sicilia mancano all’appello circa 300 Vigili del Fuoco. I mezzi a disposizione non sono sufficienti, spesso restano fermi per giorni in officina e così, nonostante turni massacranti, ogni estate si ripresenta la stessa emergenza”, spiega con forza Scerra.
“Per il governo evidentemente basta solo un grazie per questi uomini chiamati al sacrificio costante. E invece servono ulteriori distaccamenti e presidi fissi, una corretta dotazione organica e soprattutto mezzi efficienti per contrastare l’emergenza costante”.
Filippo Scerra richiama l’immagine virale dei pompieri distesi a terra, distrutti, dopo l’ennesima battaglia contro le fiamme. Foto che arriva dalla provincia di Siracusa, una delle più colpite dai roghi insieme a quelle di Catania, Palermo e Messina. “È l’emblema di questa emergenza ed una richiesta di aiuto verso cui il governo Meloni si è mostrato per l’ennesima volta colpevolmente sordo. Avevamo già provato a dare una mano ai nostri Vigili del Fuoco, anche al Senato. Questo Governo continua a respingere l’accorata richiesta di aiuto che parte dalla Sicilia. Ci chiediamo il perché. E la risposta, purtroppo, ha il sapore di una precisa politica territoriale che guarda altrove”.