Tensioni nel centrodestra, Forza Italia irremovibile: "Presidenza del Consiglio a Messina"

“La coalizione di centrodestra continua il proprio progetto politico (…). L’azione politica delle forze che compongono la coalizione deve essere unitaria, determinata e coesa in modo da indirizzare molte azioni di governo nella giusta direzione, nel rispetto delle indicazioni uscite dalle urne nella scorsa tornata elettorale. Per questi nobili principi, siamo convinti che la responsabilità consegnata dagli elettori ai Consiglieri Comunali di centrodestra, debba trovare sintesi sia nella scelta prima e nella elezione dopo del presidente del Consiglio Comunale che nella individuazione, all’interno della massima assise, della composizione e guida delle Commissioni Consiliari”. Il commissario provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti, prova a tracciare la strada per una coalizione attraversata da mille fibrillazioni. Sul nome da proporre per la presidenza, nota è la divisione tra Fi e Fratelli d’Italia, da una parte, e Mpa dall’altra. Adesso la “fuga” di due consiglieri eletti in FdI che si sono dichiarati indipendenti. Mentre Paolo Cavallaro (FdI) muove una censura pubblica all’operato della coalizione.
Bonfanti prova a tenere la barra a dritta. “Non c’è spazio per rivendicazioni di parte, oggi, ancora più di prima, serve fare emergere, per coerenza e rispetto dei siracusani, l’indicazione consegnata alla coalizione di centrodestra di continuità del proprio percorso politico e di scelta del soggetto che tale percorso, facendone sintesi, lo ha finora bene interpretato: Ferdinando Messina”.
Una risposta diretta agli Autonomisti che, invece, chiedono la presidenza per via di precedenti accordi. “Rispetto per tutti i partiti i movimenti e le liste civiche della coalizione, rispetto per tutte le persone che si sono spesi con la propria candidatura o disponibilità alla candidatura, prima, durante e dopo le elezioni, ma, soprattutto rispetto per Siracusa e i siracusani con la fermezza di chi vuole continuare ad essere protagonista, ora e in futuro, della buona politica, della politica comprensibile a tutti, credibile e riconducibile alle nostre idee. Ci sono ancora tante altre sfide da affrontare insieme e il consolidamento dei nostri rapporti con decisioni condivise e motivate, non possono che fare sperare bene per il successo finale”, la posizione di Bonfanti.




Che succede in FdI? Cavallaro: "Io resto, chi va via ha altri piani. Si a ricambio generazionale"

“Temo che non si sia pienamente compreso che non è stata una sconfitta, ma un disastro elettorale, di cui piangeranno le conseguenze i siracusani. Credo che sia necessaria un’analisi seria e approfondita, altrimenti il centrodestra, maggioranza tra gli elettori, continuerà a perdere le future competizioni”. Un’analisi cruda, firmata da Paolo Cavallaro, consigliere comunale eletto nella lista di Fratelli d’Italia. L’autocritica si spinge oltre: “serve un ricambio generazionale, mi auguro che i tanti che credono nell’alternativa si facciano avanti, senza esitazione”.
Non è però un anticipo di separazione. Paolo Cavallaro conferma di sentirsi parte integrante del progetto di FdI a Siracusa e quindi non seguirà Simone Ricupero e Giovanna Porto che si sono dichiarati indipendenti, poche settimane dopo il voto e senza neanche la prima seduta di Consiglio comunale. “Dispiace che non abbiano trovato il tempo per provare a dialogare con il partito, visto che sono stati assenti agli ultimi incontri in cui abbiamo ribadito il nostro sostegno a Ferdinando Messina quale presidente del Consiglio comunale. Troppa fretta, la politica è pazienza, dialogo, confronto, a cui possono e devono seguire le scelte. Ma se mancano i presupposti o è scelta sbagliata oppure le lamentele sono alibi posteriori per scelte già assunte”, taglia corto Cavallaro.




Il 15% degli incassi del Parco Archeologico al Comune, ma restano fuori gli eventi privati

Riguarda da vicino anche il Comune di Siracusa la norma approvata oggi dall’Ars: via libera all’emendamento che consentirà anche a Palazzo Vermexio, ad esempio, di “incassare” una percentuale sullo sbigliettamento degli ingressi al parco archeologico di Siracusa. Più in generale, i Comuni siciliani potranno adesso una quota parte sui proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso ai siti archeologici situati negli stessi centri.
La percentuale è stata fissata nel 15%. Restano però fuori dall’accordo gli eventi privati, come ad esempio i concerti, da cui i Comuni non riceveranno benefit sullo sbigliettamento. “Abbiamo ritenuto di non ‘tassare’ gli imprenditori con una quota del 20% per gli incassi relativi agli eventi organizzati all’interno dei siti archeologici. Una posizione non condivisibile, sia perché avrebbe causato molto probabilmente un trasferimento del costo sull’utente finale, il cittadino, sia perché non si può chiedere al privato di accollarsi il rischio di impresa, se lo sbigliettamento dello spettacolo va male, e tassarlo alla fonte, invece, se va bene. È un principio che stride con chi ha una concezione economica liberista”, ha spiegato il presidente della Regione, Renato Schifani. Ma è una posizione non condivisa dal vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera, che questa mattina – su mandato del sindaco Italia che sta seguendo con attenzione la vicenda – ha rappresentato Siracusa all’incontro su questo tema con Cateno De Luca ed i rappresentanti degli altri Comuni interessati dall’emendamento.
“A Palermo sono stati irremovibili sui grandi eventi privati. Nessuna disponibilità, si poteva anche chiudere con una percentuale inferiore rispetto a quella proposta. Questa posizione inquieta un attimo…”, commenta proprio Bandiera. “A mio avviso sarebbe stato corretto includere anche gli eventi privati organizzati nei parchi archeologici e chiarisco il motivo. Nessuna tassazione, nessuna punizione: se arrivano tremila persone, producono ad esempio un volume extra di spazzatura. La raccolta e il conferimento in discarica rimane a carico del Comune che però deve farsi carico dell’extra moltiplicato per i giorni degli eventi privati. Mi pare logica da amministratore pubblico, senza disturbare i principi del liberismo”, conclude Bandiera.
La nuova norma – chiarisce quasi in risposta una nota della presidenza della Regione – “ha lo scopo di far partecipare i Parchi alla spesa sostenuta dai Comuni per il potenziamento dei servizi di viabilità, sicurezza, decoro urbano, raccolta e smaltimento dei rifiuti, in ragione della pressione turistica generata dall’attrattività dei luoghi di cultura”. Nell’emendamento predisposto da Palazzo d’Orleans e votato dall’Aula, comunque, è stata inserita anche la possibilità che i Comuni, dei territori nei quali ricadono i Parchi archeologici, possano usufruire dei siti per un massimo di cinque giorni al mese.
«Voglio ringraziare – conclude Schifani – i deputati della maggioranza e dell’opposizione che in maniera sinergica hanno contribuito a migliorare il testo originario e il presidente dell’Ars per la conduzione dell’Aula e l’attività di sintesi esercitata».

foto archivio




Presidenza del Consiglio comunale, Di Mauro (Mpa): "C'è un accordo, spetta a noi"

“C’erano degli accordi scritti e non vorrei essere costretto a mostrare le carte…”. Il tono non è affatto minaccioso, ma vale comunque come avvertimento agli alleati di coalizione. Alessandro Di Mauro, nome caldo del Mpa nella corsa per la presidenza del Consiglio comunale di Siracusa, “svela” il contenuto dell’intesa. “Al tavolo del centrodestra regionale, d’intesa con i segretari provinciali dei partiti, era stato sottoscritto da tutti l’accordo secondo cui l’Mpa avrebbe potuto indicare un assessore nell’eventuale giunta Messina ed avrebbe avuto la presidenza del Consiglio comunale di Siracusa, in caso di buon risultato elettorale”, rivela l’esponente autonomista siracusano. Ed il “buon risultato” è poi arrivato.
Pertanto l’Mpa non ha intenzione di mollare la presa nonostante il pressing di Forza Italia e Fratelli d’Italia che rivendicano, invece, la presidenza del Consiglio comunale per Ferdinando Messina. “Gli accordi vanno rispettati. E invece loro stanno disattendendo le promesse con l’indicazione di Messina. Una mossa che andava condivisa prima”, analizza Di Mauro. Come dire che la proposta è arrivata fuori tempo massimo.
Il Movimento per l’Autonomia non arretra di un passo e rivendica anzi il suo ruolo in coalizione. “Abbiamo attivamente contribuito ad ottenere la maggioranza e la nostra lista è stata trainante. Queste erano le premesse e noi le abbiamo onorate”. Di Mauro si attende, quindi, che gli alleati facciano lo stesso con l’accordo sulla presidenza. “Anche perchè noi ci riconosciamo e vogliamo rimanere nell’alveo del centrodestra. Se puntano a dividerci al nostro interno, non ci stanno riuscendo. Siamo un gruppo compatto. Ma se non ci vogliono, lo dicano chiaramente”, aggiunge senza peli sulla lingua. E pare rivolgersi implicitamente a Fratelli d’Italia che pone la questione Messina sul livello della “fedeltà” politica. “Posizioni tipo ‘o con me, o contro di me’ non funzionano in una coalizione”, taglia corto Di Mauro. E il clima si scalda in previsione di un imminente tavolo provinciale del centrodestra.




Nuova caserma dei Vigili del Fuoco, passi avanti verso l'apertura: "accatastamento ok"

(cs) Attese e lungamente richieste, novità per la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa, realizzata alla Pizzuta ma ancora chiusa, a distanza di anni dal suo completamento. Un’opera su cui il Movimento 5 Stelle di Siracusa ha sempre pressato i governi regionali che si sono succeduti in questi anni, prima per destinare i necessari fondi alla costruzione dell’opera e adesso per potere destinare l’immobile al suo scopo finale. Stefano Zito negli anni scorsi e adesso Carlo Gilistro continuano a pressare gli uffici regionali competenti, seguendo passo dopo passo un iter farraginoso, farcito da burocrazia e ritardi.
“Dopo aver superato e risolto il paradossale problema dell’allaccio alla cabina elettrica per la dovuta fornitura, è stata completata nei giorni scorsi anche la pratica di accatastamento. Mancano davvero pochi passi ancora per potere coronare il sogno della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa”, commenta Carlo Gilistro che, nei giorni scorsi, aveva depositato sul tema una nuova interrogazione parlamentare. “Continueremo a rimanere attenti per evitare distrazioni proprio in dirittura d’arrivo. Con la prossima dichiarazione della Regione, che inserirà l’edificio tra i beni indisponibili, ed in raccordo con il Ministero dell’Interno, dobbiamo arrivare alla stipula del comodato d’uso con i Vigili del Fuoco e prepararci all’inaugurazione”, spiega il deputato cinquestelle che non dimentica il “prezioso lavoro condotto da chi mi ha preceduto, ed in particolare da Stefano Zito”.
In questa vicenda, “il governo Schifani ha brillato sin qui per immobilismo. Ma nonostante questo, l’iter va avanti e verso il completamento. A tal proposito, ho chiesto all’assessore regionale alle Infrastrutture, Aricò, anche notizie su come intenda procedere con i 5 milioni stanziati dalla legge di stabilità regionale e destinati al completamento dell’ultimo lotto della struttura”.




Svincolo di Cassibile, audizione in Regione. Spada: "Apertura giovedì o sarà protesta"

Il presidente del Consorzio delle Autostrade Siciliane domani in audizione in Commissione Ambiente e Territorio. A chiedere l’intervento del dirigente era stato il deputato regionale Tiziano Spada (Pd), in merito alla girandola di notizie sulla conclusione dei lavori in corso all’altezza dello svincolo di Cassibile, lungo la Siracusa-Ispica. Convocati anche i rappresentanti della ditta che si è aggiudicata i lavori. “Se giovedì lo svincolo non sarà riaperto, siamo pronti a proteste eclatanti”, annuncia Spada. “È impensabile arrivare al prossimo fine settimana in queste condizioni e assistere impotenti, per l’ennesima volta, alle ormai abituali file chilometriche. Ma soprattutto rischiando di mettere seriamente in pericolo l’incolumità delle persone. Sono infatti tante – continua il parlamentare regionale – le difficoltà che si sono verificate per raggiungere celermente il Pronto soccorso dell’ospedale di Avola. Ed è assurdo che, oltre ai disagi per gli automobilisti e alle penalizzazioni degli operatori turistici della zona Sud, addirittura non si garantisca ai cittadini l’accesso immediato all’intervento medico con le conseguenze gravissime che ne possono derivare».
Il parlamentare regionale conclude: «La ditta che si sta occupando dei lavori non mi risulta essere in ritardo rispetto alla consegna dei lavori, paga lo scotto di una cattiva programmazione degli interventi da parte del Cas verso cui è finita ogni forma di tolleranza. Per cui se dopo la mia interrogazione non basteranno nemmeno l’audizione di domani in IV commissione e le proteste eclatanti che siamo pronti a mettere in atto da subito, mi rivolgerò al presidente della Regione Siciliana o all’assessore competente chiedendo un’ordinanza urgente che disponga l’apertura immediata dello svincolo di Cassibile».




Porto rifugio di Santa Panagia, "lavori aggiudicati ma il finanziamento non c'è più"

(cs) “Se non fosse una vicenda estremamente seria, ci sarebbe da ridere. Succede che per un’opera urgente in materia di sicurezza, c’è il progetto definitivo, c’è una ditta a cui sono stati assegnati i lavori ma incredibilmente non ci sono più i soldi. Una barzelletta? No, è la Sicilia del centrodestra”. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) non le manda a dire. E con una interrogazione urgente, solleva il caso del porto rifugio di Santa Panagia, a Siracusa.
I primi danni alla diga foranea risalgono al 2019. Poi il medicane del 2021 ha aggravato la situazione, peggiorata ulteriormente per via delle mareggiate di fine novembre 2022. La mantellata è rotta in più pezzi. I lavori progettati prevedono interventi su tutto il braccio posto a protezione del porto rifugio, compreso il riccio di testa.
“L’assessore all’Economia, Marco Falcone, ben conosce il problema: da assessore alle Infrastrutture del precedente governo ha visionato l’area e riconosciuto l’urgenza dei lavori con tanto di sopralluogo in barca. Era stato quindi disposto un finanziamento pari a 4,6 milioni di euro di fondi europei. I tempi delle procedure di gara in Urega, però, hanno portato all’aggiudicazione delle opere solo nel 2023. Quelle somme, però, dovevano essere impegnate entro il 31 dicembre 2022 per non andare perdute”, ricorda Gilistro.
“Di fronte a questo disastro di programmazione, chiedo all’assessore di trovare subito una soluzione, provvedendo con estrema urgenza al rifinanziamento dei lavori, con risorse proprie o esterne, da poter eventualmente individuare anche nel Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 della Regione Siciliana”. Poi il monito: “L’inerzia politica e amministrativa rischia di portare alla completa distruzione del porto rifugio della baia di Santa Panagia a Siracusa. Quel porto è vitale per la vicina area industriale, per i rimorchiatori in servizio nella rada di Augusta e per dare rifugio a decine di imbarcazioni private senza dimenticare la presenza della Guardia Costiera. A loro, questo governo regionale dia oggi una risposta”.




Parco Agrisolare, decreto ok per l'Ue. Cannata: "Sicilia hub energetico del Mediterraneo"

(cs) Un nuovo regime di aiuti per interventi sugli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese. La Commissione europea ha dato il via libera al nuovo decreto del bando Agrisolare firmato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Previsto un fondo di un miliardo di euro che prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
“Con i fatti – commenta il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Cannata – diamo risposte al settore agricolo sostenendolo nella produzione di energia e dunque nell’autoproduzione. Per la Sicilia diventa ancor più importante questa misura nella logica di fare della Sicila un hub energetico del mediterraneo”.
Ecco nel dettaglio le misure del decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”: 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso. Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro; fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro. E ancora: 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni; 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo. Infine: raddoppio della potenza massima installabile che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p; raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori che passa da euro 50.000 ad euro 100.000; raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000; raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000 incluse le spese accessorie. “Con il governo Meloni e il ministro Lollobrigida – conclude Cannata – tuteliamo la nostra Agricoltura e guardiamo al futuro nel segno dello sviluppo sostenibile”.




Presidenza Consiglio comunale: Forza Italia e FdI su Ferdinando Messina. Che farà Mpa?

In attesa della proclamazione dei consiglieri comunali eletti e della prima riunione nell’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio, sono partite le grandi manovre per la presidenza dell’assise. I numeri, sulla carta, mettono il centrodestra in condizione di vantaggio, potendo contare sulla maggioranza. Ma tra gli alleati di coalizione la fiducia non è al massimo stagionale ed incontro è in programma nei prossimi giorni. Forza Italia Siracusa avrebbe voluto già questa settimana sedersi al tavolo con Fratelli d’Italia ed Mpa. Per alcuni impegni istituzionali, però, non se ne parlerà prima di fine giugno.
Gli azzurri, che in Consiglio comunale portano anche il candidato sindaco Ferdinando Messina, vorrebbero venisse riconosciuto il loro ruolo e peso specifico attraverso la presidenza, sulla scia della scelta della candidatura sindaco. E l’altro alleato forte, Fdi, parrebbe anche disposto a chiudere un’intesa di questo tipo. “Logica politica vuole che la presidenza del Consiglio comunale debba essere riconosciuta a Ferdinando Messina, idealmente capo dell’opposizione e attuale maggioranza”, spiegano fonti del partito della Meloni. Insomma, FdI riconosce il profilo politico e l’esperienza di Messina anche per quel ruolo. A fare la differenza, però, saranno le mosse del Mpa. Gli autonomisti, sospettati tra le righe già di non aver spinto a dovere la candidatura di coalizione, avrebbero tenuto aperto un canale di dialogo con la coalizione del sindaco eletto, Francesco Italia. Ed la possibilità che possa nascere una maggioranza trasversale inquieta i sonni di FdI e FI. Senza dichiarazioni ufficiali, al momento, illustri esponenti del Mpa siracusano smentiscono ricostruzioni di questo tipo. Non resta, allora, che attendere il tavolo provinciale del centrodestra e gli sviluppi sulla presidenza del Consiglio comunale alla prova del voto dell’aula.




Vicenda Palaindoor, il M5S: "Per non dare retta alle opposizioni, primo flop dietro l'angolo"

La corsa contro il tempo per “salvare” il finanziamento ed il progetto per la realizzazione di un palaindoor, giocando la carta della delocalizzazione (dal camposcuola alla Pizzuta) vale una prima critica all’amministrazione insediatasi pochi giorni addietro. “Se oggi dobbiamo prendere atto, senza alcun piacere, della ahimè probabile perdita di un finanziamento Pnrr da 2 milioni di euro, la colpa è da ricercare in un atteggiamento testardo dell’amministrazione Italia che, davanti ad obiezioni che mettevano in guardia circa un iter particolarmente tortuoso, ha deciso di non dialogare. Di più, insultare e andare avanti solo per la propria strada senza curarsi di quanti invitavano a valutare bene tutti gli aspetti della vicenda”. L’accusa parte dal Movimento 5 Stelle di Siracusa che nei mei scorsi aveva depositato una richiesta di accesso agli atti proprio sul tema del vincolo paesaggistico su cui, oggi, la vicenda si è impantanata sino a rischiare di naufragare. “A scanso di equivoci – spiegano gli esponenti pentastellati – speriamo vivamente che riescano a salvare il finanziamento con la tardiva scelta di spostare la realizzazione in area idonea, individuata alla Pizzuta. Non godiamo di un fallimento della città. E non è questione di essere tifosi o nemici di un’opera pubblica o di un amministratore: queste logiche piccole non ci appartengono. Il discrimine è quello della responsabilità, per cui si progettano opere realizzabili e non fantasie o forzature. Purtroppo l’umiltà, anche nell’ammettere un errore, non appartiene al sindaco di Siracusa. Più comodo dire che è colpa di chi aveva solo cercato di avvisare in tempo su come sarebbe andata a finire”. Un’ultima frase che pare prendere le mosse dalle parole del neo assessore allo sport, Giuseppe Gibilisco, che ha parlato di preconcetti e contrarietà verso l’opera.