Italia, primo giorno da riconfermato: "Risultato netto, ora equilibrio e collaborazione"

“Ferdinando Messina? Non ci siamo ancora sentiti personalmente. C’è stata una telefonata con il mio capo di gabinetto, Giansiracusa. Sarò felice di parlare con Ferdinando. Con lui il rapporto è da sempre ottimo, sono certo che non sarà complicato ritrovarsi per parlare e discutere del presente e del futuro della città”. Il giorno dopo l’elezione, Francesco Italia tende una mano al suo competitor, il candidato della coalizione di centrodestra Ferdinando Messina.
“Ci tenevo moltissimo a rappresentare, difendere e governare Siracusa in questi anni delicati e importati. Anni in cui deve essere completata la messa a terra dei fondi Pnrr, c’è la nuova programmazione europea e poi il rilancio delle Zes senza dimenticare il consolidamento dei risultati turistici. Ho chiara anche la necessità di trovare un equilibrio tra il centro ed il resto della città”, analizza poche ore dopo i festeggiamenti il riconfermato primo cittadino. Il primo atto sarà dedicato però al diserbo. “Subito, è una delle cose che ha funzionato peggio”.
Rispetto a cinque anni fa, affluenza cresciuta di circa tre punti percentuali. Sono invece quasi 11 i punti percentuali di differenza tra i due candidati. “Credo che il risultato di queste elezioni sia netto ed importante, anche nelle proporzioni numeriche, che mi fa immaginare che vi sarà una valutazione dei numeri anche in Consiglio comunale”, commenta Italia. “Gli elettori hanno voluto dare continuità, hanno scelto la stabilità: un dato di cui il Consiglio comunale terrà conto. La responsabilità dell’equilibrio in assise sarà anche la mia, per questo mi metto subito a lavoro per coinvolgere e collaborare con le altre forze politiche”. Insomma, il richiamo al tema della pacificazione, dopo gli scontri in campagna elettorale. Ma soprattutto apertura al confronto ed all’ascolto, due punti su cui le opposizioni sono state molto critiche nei mesi scorsi con Francesco Italia. “Io sempre aperto al confronto, però alla fine serve qualcuno che decida. Noi lo abbiamo fatto sempre con coraggio e determinazione quando eravamo convinti di fare bene; su alcune cose sono stato molto critico verso il nostro lavoro, ad esempio sul diserbo. Non credo si possa dire che il confronto sia mancato. Ho fatto appelli alla collaborazione ma ricevuto insulti come risposta. Così, capirete, diventa difficile confrontarsi. Il ritorno del Consiglio comunale aiuterà, in questa direzione. A tutti dico: apriamo una nuova pagina di politica siracusana, mettiamo al centro la collaborazione tra le forze della coalizione e, nel senso più ampio, tra tutte le forze politiche in Consiglio”.
Il suo vicesindaco, dopo anni in cui il ruolo è toccato a Pierpaolo Coppa (confermato assessore), sarà adesso Edy Bandiera, dopo la rottura con il centrodestra. “E’ una persona le cui posizioni politiche erano talmente nette e chiare che non poteva che avere altro epilogo”, dice Italia commentando l’apparentamento. “Il suo è stato un apporto consistente, oltre i numeri. Ha dimostrato che etica e politica non sono cose distinte. Oltre gli interessi e la poltrona, si può fare politica mantenendo una linea ed un principio, con valori più alti della convenienza spicciola”.
Ha fato una scelta diversa Giancarlo Garozzo. E quella che poteva essere l’elezione della riconciliazione tra i due ex sodali politici, finisce per marcare ancora di più la distanza. “Per quanto riguarda l’altro soggetto (dice proprio così Italia, senza nominare Garozzo, ndr), ha fatto una scelta chiara di campo. Evidentemente quelle operate in precedenza erano basate sul non so che cosa. Non mi va neanche di parlarne”.
Infine, Italia si prende una rivincita sui sondaggi. “Non ci ho mai creduto. Mi davano quinto, sesto. Ma io avevo la percezione di un affetto crescente, d’incoraggiamento e sostegno. Ho pensato che si, c’era un vento favorevole”.




Forza Italia, la coalizione e Bandiera: "Scelto ottimo candidato, qualcuno si faccia esame"

Per Forza Italia la prova elettorale di Siracusa era tra le più importanti in Sicilia. Unico capoluogo di provincia con il sindaco espressione proprio di quel partito, con Renato Schifani tre volte in visita per sostenere la coalizione. Il risultato non è stato pari alle attese, inutile girarci attorno. Anche se il coordinatore provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti, “salva” la buona prova elettorale del partito mentre mastica amaro per l’esito finale di coalizione.
“Faccio intanto le mie congratulazioni a Francesco Italia. Ho apprezzato le sue parole, nella direzione della partecipazione e del coinvolgimento. Speriamo che avvenga. La buona politica è fatta di confronto e rispetto delle idee degli altri”, dice su FMITALIA.
“Come Forza Italia, portiamo cinque consiglieri comunali in aula. Siamo soddisfatti del nostro risultato. Abbiamo lavorato tanto, credo bene. Insieme al deputato regionale Gennuso, abbiamo ricostruito il partito. Considerate – spiega Bonfanti – che molti dei candidati in lista nel 2018 non erano più presenti con noi. Credo che abbiamo creato le condizioni per far avvicinare altre persone ancora”. E fin qui la parte dolce del risultato elettorale. Le dolenti note arrivano analizzando la prova della coalizione. “Molto ampia e con aspettative varie, registriamo che qualcosa non è andata nel verso giusto. Qualcuno non ha rispettato le prerogative di una coalizione compatta. Non vorrei usare la parola tradimento, però qualcuno qualche esame di coscienza deve farselo. Le premesse erano diverse. Abbiamo perso il confronto”, ammette Corrado Bonfanti.
In attesa di un primo momento di confronto tra alleati, qualche voce critica prende di mira la scelta del candidato sindaco. “Ferdinando Messina è un ottimo candidato, con le sue fondamentali caratteristiche: conoscenza del territorio, dei problemi, capacità di ascolto, voglia di fare bene, serietà e disponibilità. Non capisco quale possa essere l’idea di candidato che questa città si aspettava”, dice il coordinatore provinciale di Forza Italia. Per settimane, però, hanno tenuto banco le polemiche attorno al tavolo regionale del centrodestra e la rosa ristretta di nomi per la candidatura: Messina e Bandiera. “Non mi piace scendere in polemica e non è il momento. Quando si parla di etica e di rispetto dei principi, si deve dire quando le scelte vengono fatte e perchè. Non si prendono altre strade solo perchè non si è stati scelti candidato sindaco. Se si ritiene di essere gli unici a poter aver investitura, non c’entrano morale e principi. E’ altro”. Parole che suonano con un destinatario diretto: Edy Bandiera che, apparentatosi con Italia al ballottaggio, ha inciso sul risultato. “Quando fai parte di un partito, di una famiglia non puoi sempre dire la tua e aspettarti che gli altri stiano zitti”, prosegue il coordinatore provinciale di Forza Italia. “Devi sapere rispettare gli altri, specie se sei stato beneficiario di tante belle iniziative, anche a discapito di altri”, punge Bonfanti. “Ognuno deve recitare il suo ruolo. Tutti vorremmo essere protagonisti, ma non è sempre possibile. L’attenzione bisogna guadagnarsela, con rispetto”.
Quanto ai rapporti con Fratelli d’Italia (criticato dal Mpa per la posizione egemone nella squadra di assessori designati, ndr), Bonfanti conferma l’intesa: “FdI ha fatto una campagna determinata e vicina al nostro candidato. Hanno sviluppato un buon progetto al nostro fianco. Non voglio indicare qualcuno, chi non ha dato il massimo lo sa e ne ha consapevolezza”, taglia corto.
Cosa salvare? “Il Centrodestra costituirà l’ossatura del prossimo consiglio comunale, 19 consiglieri su 32 totali. La compagnie che ha vinto le elezioni si ritrova in minoranza”, analizza Bonfanti. Sarà opposizione dura? “L’obiettivo principale è far si che vengano deliberate norme e regolamenti nell’interesse dei siracusani e per lo sviluppo. Siracusa deve essere centrale nelle dinamiche provinciali e del Sudest, deve trainare tutti. Non conteremo, come Forza Italia, i mesi per la presentazione della mozione di sfiducia (24, ndr). Siamo per costruire. Faremo la nostra parte, quella che ci hanno assegnato gli elettori che ci hanno votato”.
Ferdinando Messina, ieri sera, ha affidato il suo pensiero ad un comunicato stampa. “I siracusani hanno scelto di dare continuità all’amministrazione Italia, rispettiamo questa scelta democratica. Questo è un punto di partenza, ascolterò tutti i partiti e le liste civiche della coalizione e relativi consiglieri eletti che mi hanno sostenuto al ballottaggio, per continuare l’impegno a difesa della nostra città. Ringrazio i numerosi elettori che con il loro voto e gli innumerevoli attestati di stima hanno dimostrato di credere alla nostra proposta e ai quali garantisco la prosecuzione del mio impegno”.




Tiziano Spada: "Ho sostenuto Italia, ora il Pd allarghi la sua visione oltre ai personalismi"

“La vittoria di Francesco Italia conferma la volontà della città di Siracusa di bocciare il centrodestra. Adesso bisognerà confrontarsi per comprendere quale percorso intraprendere”. Lo sottolinea il deputato regionale Tiziano Spada, che non aveva fatto mistero del suo sostegno al sindaco riconfermato nonostante una posizione diversa assunta dalla segreteria cittadina del Partito Democratico.
“Il dato del ballottaggio – aggiunge Spada – è chiaro e conferma la volontà dei cittadini di farsi rappresentare dal sindaco che ha governato negli ultimi cinque anni e che, dopo il primo turno, era l’unica scelta plausibile per chi si riconosce nei valori del centrosinistra. A tal proposito, servirà un momento di confronto tra le forze positive della città per tracciare un percorso nuovo. Qualsiasi proposta verrà valutata in seno al Partito per capire se ci sono i presupposti per condividere questa esperienza amministrativa e apportare il nostro contributo”.
Il PD ha tre consiglieri comunali. Al primo turno era una delle colonne della coalizione progressista a sostegno di Renata Giunta sindaca.
Non a caso, Spada è ben consapevole del fatto che il turno di ballottaggio e la chiusura delle elezioni amministrative aprono ora una fase di confronto anche all’interno del Partito Democratico. “La mia personale scelta di sostenere Italia al secondo turno elettorale muove dalla speranza che, all’interno del Pd, vi sia una visione più larga e fuori dalle logiche personalistiche. Abbiamo scongiurato il rischio di consegnare la città alle forze di centrodestra e da qui dobbiamo ripartire. Serve una guida autorevole a livello provinciale, che si ripercuota anche nei vari livelli comunali delle singole città della provincia. Solo così – conclude il parlamentare regionale – il Partito Democratico potrà riconquistare quel ruolo di protagonista che ha avuto per anni”.

foto: Spada (a sinistra), con Italia al centro e il sindaco di Floridia Carianni a destra




BALLOTTAGGIO: Francesco Italia si riconferma sindaco, festeggiamenti in piazza della Repubblica

Francesco Italia si riconferma sindaco di Siracusa. Al turno di ballottaggio supera il candidato del centrodestra Ferdinando Messina: 55,43% per il primo cittadino riconfermato, 44,57% Ferdinando Messina.
Festeggiamenti in piazza della Repubblica, con i sostenitori di Italia in strada già poco dopo le 16.30 mentre nella sede del suo comitato elettorale – distante qualche centinaio di metri – Messina commentava la sconfitta. “Avevamo proposto un’alternativa alla città che però ha scelto in maniera diversa. Abbiamo messo la nostra passione e il nostro entusiasmo, allargando la nostra offerta con la partecipazione di liste come Civico4 e Fuori Sistema al secondo turno”.
All’arrivo in piazza, i suoi sostenitori sommergono d’affetto Francesco Italia. Strette di mano, abbracci e tifo da stadio con bandieroni tricolori e trombette. Su di un palco improvvisato, con un megafono, il sindaco rieletto ringrazia tutti. “Ci ho sempre creduto e ho visto l’affetto crescere attorno alla nostra proposta. Non ho chiesto a nessun big della politica nazionale di venire a sostenerci. La mia è stata una candidatura dei siracusani, dei valori”, dice nella sua intervista con FMITALIA. E alla domanda ‘da dove si riparte’, risponde: “da una grande operazione di diserbo in città, è un servizio che oggettivamente è andato male”.




La rivincita di Edy Bandiera: "Mia rivincita nei confronti di chi mi ha tradito politicamente"

Un altro volto del successo di Francesco Italia è quello di Edy Bandiera. Per l’ex forzista, una piccola rivincita personale: sarà vicesindaco. Note le vicende: la rottura con il centrodestra e la “sua” Forza Italia, la scelta di una candidatura autonoma per la sindacatura e poi, dopo il primo turno chiuso con un ottimo 9%, l’apparentamento con la coalizione di Italia.
“Coraggioso? No, il mio è stato un disegno politico dettato da cuore e dignità. Ho sempre contrastato questa Forza Italia a trazione Gennuso. E’ una vittoria di Francesco, la mia è solo una scelta di coerenza. Una rivincita? Si, nei confronti di chi ha deciso di tradirmi politicamente. Pensavamo che con una poltrona mi avrebbero accontentato e messo da parte”, le parole di Edy Bandiera in diretta su FMITALIA.




Il risultato finale del ballottaggio: Francesco Italia 55,39%, Ferdinando Messina 44,61%

Il risultato finale del ballottaggio a Siracusa, al termine delle operazioni di scrutinio nelle 123 sezioni del capoluogo:

Scrutinate 123 sezioni su 123. Italia: 21.501 voti; Messina 17.318.

Il dato dell'affluenza alla chiusura dei seggi:




Centrodestra, l'autocritica di Carta (Mpa): "Qualcosa non ha funzionato nella coalizione"

Nella coalizione di centrodestra, è fredda l’analisi di Giuseppe Carta. Il referente provinciale dell’Mpa ammette che “è andata male, dobbiamo fare autocritica”. Per il deputato regionale e sindaco di Melilli qualcosa non ha funzionato nella squadra, anche quella degli assessori designati. “Ringrazio Messina per la sua disponibilità alla candidatura, ma qualcosa non è andata per il verso giusto anche nella composizione degli assessori designati: solo uno per noi e tre indicati per Fratelli d’Italia. Si doveva dare valore a chi ha dato grossa spinta alla coalizione”, sottolinea Carta. E Forza Italia? “C’è stato impegno, dispiace che sia andata così”. Rapporti tra alleati da rivedere, in una coalizione che sembra scricchiolare. “Non tocca a me convocare il tavolo provinciale del centrodestra. Dovremo parlare dopo questo risultato”, chiosa Giuseppe Carta in diretta su FMITALIA.




La morte di Berlusconi, il cordoglio della politica siciliana e siracusana

«La notizia della morte di Silvio Berlusconi mi sconvolge, essendo venuto meno non soltanto il mio leader politico ma un fraterno amico. Esprimo la mia più affettuosa vicinanza e il mio più sentito cordoglio ai familiari. L’Italia perde un grande statista, un uomo che ha cambiato la politica, dando una casa comune a quanti si riconoscono nei valori liberali che hanno garantito la tenuta democratica del Paese. Berlusconi è stato un leader che ha dominato la scena politica internazionale degli ultimi 30 anni. Personalmente perdo un riferimento politico e una guida, al quale devo il mio impegno diretto nelle istituzioni, ma soprattutto un amico con il quale ho condiviso anni di battaglie per la libertà e per il bene dell’Italia». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la notizia della scomparsa del leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
“Silvio Berlusconi è un pezzo di storia del Paese e di vita di ciascuno di noi. Lo ricorderò sempre con affetto e gratitudine”, lo scrive invece su Twitter Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
“Oggi è un giorno triste per l’Italia”, esordisce la senatrice melillese Daniela Ternullo. “Berlusconi è stato un uomo straordinario, che ha segnato la storia dell’Italia in molti campi: l’impresa, la comunicazione, lo sport, la politica. Ha saputo realizzare i suoi sogni con determinazione, creatività e visione. Berlusconi è stato un esempio per me e per milioni di italiani che si sono riconosciuti nei suoi valori di libertà. È parte fondamentale della storia d’Italia e merita il rispetto e il riconoscimento di tutti. Il suo ricordo resterà indelebile nel cuore di tutti noi. Ciao presidente, riposa in pace”.
Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italia eletto nel siracusano, affida il suo pensiero a Facebook. “Va via un uomo che per me è stato un faro nella vita politica e apprezzato anche da un punto di vista imprenditoriale. Riposa in pace mio caro Presidente, che la terra ti sia lieve”.
Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, posta una foto in bianco e nero di Berlusconi. “Innegabilmente va via un uomo che, comunque la si pensi, ha fatto la storia della nostra Italia. Rip”, scrive.
Pippo Gianni, sindaco di Priolo, ricorda i suoi incontri con Silvio Berlusconi. “Ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ogni conversazione era condita di sorrisi ma tra una risata e l’altra c’erano contenuti concreti. E molti di quelle cose discusse, sono poi state fatte. Sono dispiaciuto – continua Gianni – e provo ammirazione per l’uomo ed il politico. Nonostante sia stato attaccato da ogni fronte, è sempre riuscito a venirne bene fuori. A me è parso sempre capace e perbene. Il Signore perdoni i suoi peccati e lo accolga”, chiosa Pippo Gianni.
Enzo Vinciullo, commissario provinciale di Prima l’Italia, sottolinea che “con la morte di Berlusconi scompare il protagonista della storia politica italiana degli ultimi 30 anni! Ai suoi sogni e alle sue intuizioni – prosegue si devono il cambiamento radicale della mentalità e del modo di vivere degli italiani. Questo, però, non è il momento delle analisi, ma del compianto”.
L’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, dirigente regionale di Italia Viva, sceglie l’hashtag #rispetto. “Silvio Berlusconi è morto. Quattro volte presidente del Consiglio, votato dagli italiani, da trent’anni protagonista della scena politica”.




RIVEDI il faccia a faccia tra i candidati sindaco di Siracusa trasmesso da FMITALIA

Domenica 11 giugno e lunedì 12 fino alle 15 a Siracusa si vota per il turno di ballottaggio. Si contendono la fascia tricolore Ferdinando Messina, candidato del centrodestra che ha chiuso il primo con il 32,17%, e l’uscente Francesco Italia, sostenuto da liste e movimenti civici (24,08%).
Definiti nei giorni scorsi gli apparentamenti e presentate le squadre di assessori designati, oggi i due candidati chiudono le rispettive campagne elettorali. Poi domani il giorno del silenzio elettorale e da domenica mattina seggi aperti a partire dalle 7.
Rivedi qui l’acceso confronto andato in onda su FMITALIA. Per la realizzazione della trasmissione di comunicazione politica, è stata data preventiva informazione al Corecom Sicilia nei termini previsti dalla delibera 287/23 CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – AGCOM.




Ultimi incontri per Messina e poi chiusura di campagna elettorale al Parco Robinson

Questa mattina il candidato sindaco Ferdinando Messina ha incontrato Angelo Troia, presidente del Comitato Scuole sicure di Siracusa, accompagnato dai componenti Luca Belviso e Jlenia Veneziano, rispettivamente assessore designato e candidata consigliera della lista Sud chiama Nord. Il Comitato ha voluto precisare poco dopo di aver incontrato entrambi i candidati sindaco e di non essere ufficialmente schierato.
I delegati del Comitato hanno chiesto al candidato sindaco Messina maggiore attenzione innanzitutto per quanto concerne la manutenzione e il ripristino degli impianti degli edifici scolastici esistenti. I delegati del Comitato hanno inoltre fatto presente a Messina che non esisterebbe al momento un archivio dettagliato che illustri la cronologia e tipologia dei lavori di manutenzione effettuati nel corso degli anni, chiedendo un impegno, qualora Ferdinando Messina diventasse il nuovo primo cittadino di Siracusa, alla realizzazione e pubblicazione di un documento in tal senso. Su questo ed altre iniziative il Comitato si è reso disponibile ad affiancare la futura squadra di governo. Richieste accolte da Ferdinando Messina, il quale ha assicurato massima attenzione su queste tematiche, già parte integrante del programma presentato all’inizio della competizione elettorale.
Il candidato sindaco di Siracusa, Ferdinando Messina concluderà la lunga campagna elettorale che porterà al ballottaggio dell’11 e 12 giugno, questa sera al Parco Robinson di Bosco Minniti. L’appuntamento con la città è per le ore 20: “Non sarà una festa – dichiara Messina – ma un bel momento d’incontro con la cittadinanza”.