Verso il ballottaggio, Garozzo senza fretta: "In campo solo se da protagonisti"

Giancarlo Garozzo non ha premura o particolari stimoli. Si informa sulle scadenze prossime (“entro quando si presentano gli apparentamenti?”), dà una lettura online alle ultime di politica e di certo non dà l’impressione di uno che stia smaniando per un posto in prima fila.
“Non cerco un assessorato o una carica, tutto qui”, taglia corto l’ex primo cittadino che, alla tornata elettorale di fine maggio, ha superato l’8% e portato in Consiglio Comunale la sua lista Fuori Sistema. “Però attenzione, in questo turno di ballottaggio non vogliamo essere spettatori. È chiaro che ho ricevuto tante chiamate, da una parte e dall’altra. Dovessimo operare una scelta, sarà chiara e dichiarata: un apparentamento in piena regola, insomma. Con tanto di simboli e senza nessun mascheramento”, dice Garozzo.
Altrimenti? “Altrimenti libertà di coscienza e ognuno voti come ritiene”, aggiunge riferendosi alle eventuali indicazioni al suo gruppo. Ma, come detto, senza premura o affanno. Il dato comunque lusinghiero ottenuto al primo turno fa dormire sonni tranquilli e Garozzo non passa certo l’impressione di puntare a chiudere mezzi accordi per un posto al sole. “Vogliamo essere protagonisti, anche al ballottaggio. Questo è il punto di partenza”. Trattamento da pari e non da portatori di voti, si potrebbe riassumere.
E intanto Garozzo si gode la conquista di una buona pattuglia di consiglieri comunali: 3 se vincesse Messina, anche con apparentamento; 2 se vincesse Italia, 5 con apparentamento.
“Abbiamo fatto un gran lavoro”. Sorride ed educatamente saluta.




Edy Bandiera: "Sono l'uomo politicamente più corteggiato di tutta Siracusa…"

“Sono l’uomo politicamente più corteggiato di Siracusa…”. Con una battuta, Edy Bandiera fotografa il momento. Nelle ore calde per decidere alleanze ed apparentamenti in vista del turno di ballottaggio, l’ex assessore regionale è un osservato speciale. Forte di un gradimento elettorale del 9% al primo turno, potrebbe far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.
Dopo la rottura col centrodestra, consumata con polemiche e accuse e culminata in una richiesta di scuse da parte del presidente Schifani, sarebbe un errore dare per scontato che la coalizione di Bandiera sia intenzionata a dialogare solo con Francesco Italia.
“Mi hanno contattato da tutti e due i fronti”, ammette senza pretattica. Da Forza Italia sono arrivati i messaggi dei primi pontieri. Nessun contatto ufficiale con Ferdinando Messina: ci sarà eventualmente tempo, da qui a domenica. Sul display del telefonino, invece, il nome di Francesco Italia è apparso almeno un paio di volte.
Di sicuro, al momento, c’è che Edy Bandiera vuole essere della partita, anche in occasione del ballottaggio. “Non dirò ai miei di andare al mare. Domenica 11 e lunedì 12 bisogna votare responsabilmente”. Si, ma seguendo quale indicazione politica? “Chi accoglierà parte del nostro programma e ci metterà nelle condizioni di attuarlo, anche attraverso il nostro contributo, avrà il nostro appoggio”, spiega con serenità Edy Bandiera. E le scuse di Schifani? “Non ci penso per ora. Non è un mio problema. Anzi, sapete che vi dico: quasi mi fanno un favore se non dovessero arrivare. Mi metterebbero così nelle condizioni di scegliere facilmente. Anche perchè le scuse sarebbero la precondizione, ma poi dobbiamo trovare anche un accordo politico…”, aggiunge sibillino.
La matematica dice che, in caso di apparentamento alla coalizione del sindaco uscente, Bandiera potrebbe contare teoricamente anche sull’effetto premio di maggioranza, portando in Consiglio 3 o 4 dei suoi. “Vogliamo essere alleati di serie A, abbiamo la fiducia di quasi 5mila siracusani”, taglia corto lui, evitando di farsi trascinare nel vortice dei conteggi per la rappresentanza in Consiglio comunale.




Consiglio comunale, i più votati: Bonafede (Mpa), Boscarino (FI) e Ortisi (Noi per la città) sul podio

I dati definitivi dello spoglio sono stati pubblicati poco prima delle 19 di ieri sera. La verifica dei verbali e dei numeri ha prodotto un allineamento dei dati con poco spazio per sorprese, rispetto alle prime comunicazioni. Per quel che riguarda la lista più votata, per lo 0,03% il “primato” va a Francesco Italia Sindaco (9,56%) su Fratelli d’Italia (9,53%). L’altra “sorpresa” è la nuova percentuale attribuita alla lista Noi per la città (nella coalizione del sindaco uscente) che, alla verifica dei numeri, riesce a superare la quota di sbarramento del 5% (5,21%), portando Salvo Ortisi in Consiglio comunale (ed anche Sergio Imbrò).
Quanto ai singoli candidati, il “campione” delle preferenze è Sergio Bonafede, votato da ben 939 elettori siracusani. Il suo dato trascina l’Mpa, insieme alla buona performance di Alessandro Di Mauro, figlio dell’ex assessore comunale Roberto, che sfiora le 560 preferenze.
Il secondo più votato è Gianni Boscarino, di Forza Italia, con 801 preferenze. Dietro di lui, Luigi Gennuso – figlio dell’ex deputato regionale – che arriva a 473 voti.
Sul terzo gradino del podio dei più votati, il già citato Ortisi – ex delegato di Belvedere- che porta a casa 714 voti (Noi per la Città).
Poi, in questa particolare classifica, c’è Massimo Milazzo (Pd – 693); l’assessore uscente Andrea Buccheri (660 – Francesco Italia Sindaco); Franco Zappalà (646 – Fuori Sistema); Cosimo Burti (598 – Fuori Sistema); Giovanna Porto (FdI – 574) che supera al fotofinish Damiano De Simone (FdI – 565).
Nella “partita” tra assessore della giunta uscente, Buccheri il più “gradito” (660 voti); poi Andrea Firenze (427); Conci Carbone (375), Enzo Pantano (325); Dario Tota (277).
Altro dato, in Consiglio comunale “salgono” tre ex delegati di quartiere (tutti coalizione Italia): Ortisi, Casella e Gaetano Romano.
Altri numeri. Non sono bastati 476 voti a Francesco Burgio (M5S) per tornare in Consiglio comunale. Buona performance personale per Michele Mangiafico, ma le sue 456 preferenze non bastano perchè Civico4 non ha tagliato il traguardo del 5%. Fuori per lo stesso motivo anche Carlo Gradenigo (354 – L&C). Moena Scala, ex presidente del Consiglio, trascina Siamo Siracusa: 208 voti. Tra gli esclusi – a meno di novità – anche nomi “noti” come quelli di Fabio Alota, Gaetano Favara e Mauro Basile.




"Noi per la Città" thrilling: i dati ufficiali danno alla lista il 5%, due posti in Consiglio

Rischiava di rimanere fuori dal Consiglio comunale di Siracusa per un’inezia, alla fine – invece – la lista Noi per la Città porterà in assise un suo rappresentante. I dati ufficiali, resi noti poco prima delle 19, la accreditano di una percentuale di poco superiore allo sbarramento, e tanto basta per “guadagnare” almeno un consigliere comunale. E sarà Salvatore Ortisi, delegato di Belvedere, forte dei suoi 714 voti. Dovrebbe sedere in aula anche Sergio Imbrò (460) mentre sarebbero fuori gli assessori uscenti Enzo Pantano (325) e Dario Tota (277).
“Noi per la Città” è nella coalizione a sostegno di Francesco Italia sindaco. L’allineamento dei dati, durante le attente fasi di trascrizione e verifica – non un vero riconteggio ovviamente – ha fatto emergere la reale proporzione del voto, dopo che le prime indicazioni sembravano invece indicare un finale diverso.
La lista era ferma al 4,96% (lo sbarramento è al 5%), adesso superato al termine delle verifiche ufficiali, al quarto piano di Palazzo Vermexio.




Siracusa, sarà ballottaggio tra Messina 32,22% e Italia 23,89%. Le liste alla prova del 5%

A Siracusa si va al ballottaggio per la scelta del nuovo sindaco. Si contenderanno la fascia tricolore Ferdinando Messina (Centodestra) e l’uscente Francesco Italia (Francesco Italia Sindaco). A spoglio completato, Messina fa registrare una percentuale del 32,22% mentre Italia è al 23,89%. Saranno loro a contendersi la fascia tricolore, al termine del secondo round elettorale in calendario per l’11 e il 12 giugno.
Renata Giunta, candidata della coalizione progressista, appare staccata al 19,41% “tradita” dal dato del M5S che non riesce a superare la soglia di sbarramento del 5%, attestandosi addirittura al 3,99%.
Nella coalizione di centrodestra, bene Fdi (9,56%) e Mpa (8,76%), con Forza Italia al 7,07%. Da segnalare il dato di Insieme, la lista civica di Giovanni Cafeo e Alfredo Foti al 6,46%. Sotto al 5% (4,86%) Siracusa Protagonista con Vinciullo – Prima l’Italia.
Tra le liste a sostegno di Francesco Italia, spicca proprio quella omonima che arriva al 9,56% con lo stesso numero di voti di FdI. Nella colazione che appoggia il sindaco uscente, è l’unica a superare lo sbarramento del 5%. Fuori per un’inezia Noi per la Città (4,96%).
Per la “partita” del ballottaggio diventano decisivi Giancarlo Garozzo (8,31%) e Edy Bandiera (9,01%), quest’ultimo corteggiato da destra e da sinistra. Forte del suo risultato personale, l’ex assessore regionale alza la posta e “pretende” scuse politiche pubbliche da Schifani, per ritornare nell’alveo del centrodestra. Un azzardo politico da “all in” per una rivincita personale dopo gli scontri in campagna elettorale. Ma è difficile immaginare che la coalizione di Messina scivoli adesso sul piano della compattezza, aprendo una crepa di equilibrio con Bandiera.
Francesco Italia guarda e osserva. E se può considerare quasi in tasca il sostegno al ballottaggio dell’amico (quasi) ritrovato Giancarlo Garozzo, deve trovare un canale di dialogo con Renata Giunta ed il suo elettorato. Dopo essersi lungamente scontrati in campagna elettorale con piccati botta e risposta, troveranno un’intesa per arginare la destra? Questo il nodo politico principale in vista degli apparentamenti. Il Pd con il 6,16% è l’unica espressione della coalizione progressista a superare la quota di sbarramento e trovare posto in Consiglio Comunale.
Sopra il 5% anche Fuori Sistema con Giancarlo Garozzo (6,45%), Edy Bandiera Sindaco (5,07%).
Delusione, oltre che per i cinquestelle, per la lista Oltre di Fabio Granata (3,36%) come per Grande Siracusa (3,38%). Al 3,59 Civico4 di Michele Mangiafico.




Torna il Consiglio comunale: ecco una prima simulazione della possibile composizione

Ritorna il Consiglio comunale a Siracusa. Dopo l’harakiri del 2019, la nuova tornata elettorale riporterà al quarto piano di Palazzo Vermexio i 32 rappresentanti della città che torneranno ad animare l’assise civica. Ecco, ma quale sarà la composizione del redivivo Consiglio comunale?
Proviamo a fare di conto, seguendo un sistema complesso di recuperi e proporzioni con incognita metodo d’hont, che dovrebbe portare 17/18 consiglieri al centrodestra, 6 alla lista Francesco Italia sindaco, 4 per Fuori Sistema (Garozzo), 3 al Pd ed 1/2 ad Edy Bandiera Sindaco. Si tratta di una prima simulazione, non ancora di quella ufficiale, e quindi meramente indicativa di quella che dovrebbe essere la geografia politica dell’Aula consiliare.
Guardando al dettaglio del centrodestra: il partito più votato della coalizione è FdI, a cui potrebbero andare ben 6 consiglieri; Forza Italia ed Mpa porterebbero in Consiglio 4 consiglieri ciascuno; 2/3 per la lista Insieme (Cafeo/Foti).
Per avere conferma, o meno, di questa prima simulazione sarà necessario attendere ancora i dati definitivi di lista e le preferenze. Con l’incognita dell’eventuale premio di maggioranza a cambiare ulteriormente il quadro.




FdI è il partito più votato, Cannata: "Straordinario, ora puntiamo al ballottaggio"

“Un risultato straordinario, siamo il primo partito a Siracusa ma non è finita. Adesso continuiamo con il turno di ballottaggio con la nostra coalizione di centrodestra per sostenere il candidato sindaco Ferdinando Messina”. Il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, commenta così il dato di Siracusa. Raggiante, sottolinea l’affermazione di FdI che si conferma il primo partito in città con 4.857 preferenze e il 9,56% e porterà in aula almeno 6 consiglieri comunali. Un primato che condivide, però, con la lista Francesco Italia Sindaco che ha riportato gli stessi voti e la stessa percentuale. “Tra 14 giorni siamo sicuri di poter festeggiare con il sindaco Messina – aggiunge – noi da parte nostra abbiamo costruito una lista competente e capace, con candidati che hanno messo professionalità e passione. Ora vogliamo consolidare un radicamento nel territorio della nostra classe dirigente e continueremo in questi 14 giorni che ci separano dal turno di ballottaggio a permettere la vittoria di Messina per creare quel collegamento con il Governo nazionale e regionale che tanto di buono potrà fare per la nostra provincia”.




Giunta fuori dal ballottaggio, Nicita e Spada: "Pd, risultato lusinghiero ed importante"

“Risultato lusinghiero”, così il senatore Antonio Nicita (Pd) commenta il dato finale della coalizione progressista, con Renata Giunta sindaca. “E’ lusinghiero in una corsa con otto candidati e nelle nostre previsioni, secondo quanto avvenuto anche cinque anni fa, avrebbe permesso di andare al ballottaggio, con oltre diecimila voti in città. Nonostante il nostro 20%, il sindaco uscente arriva a prendere fino a 3-4 punti in più, grazie al massiccio voto disgiunto di destra, che si sceglie l’avversario preferito al ballottaggio, nonché grazie all’irrazionale corsa solitaria di chi in apparenza era sceso in campo per contrastarne i cinque anni di amministrazione”, l’analisi di Nicita che chiama in causa, senza citarlo, soprattutto Giancarlo Garozzo.
“Per quanto mi riguarda, desidero ringraziare Renata Giunta che ha rappresentato un’altra città. E direi anche un altro mondo. Pulito, competente, lungimirante. Fiori preziosi nella desertificazione della politica, anche siracusana, che in pochissimo tempo e con pochissime risorse autofinanziate, hanno prodotto un risultato eccezionale contro il fronte delle destre e contro l’apparato di potere dell’amministrazione uscente, utilizzato peraltro senza moderazione alcuna fino all’ultimo secondo”. Per il senatore siracusano, anche senza ballottaggio, è stato “oggettivamente un successo” che adesso deve essere “coltivato”.
“Il risultato di Renata Giunta a Siracusa e quello degli altri candidati dem conferma la presenza del Partito Democratico in provincia in un periodo difficile”. A sottolinearlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico. “Quello di Siracusa è un risultato importante per il Partito Democratico, che avrà la sua rappresentanza in consiglio comunale. In vista del ballottaggio è obbligatorio fare alcune riflessioni in seno alla coalizione che ha sostenuto Renata Giunta. L’unica certezza è che non possiamo consegnare Siracusa al centrodestra. Insieme con il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, e il senatore Antonio Nicita siamo convinti di poter avere un ruolo importante per il futuro della città”.
Nell’analisi del voto, Tiziano Spada guarda anche alle altre realtà in provincia. “Il Partito si è dimostrato ancora una volta presente sul territorio. In una stagione politica complicata, ci sono comunque i presupposti per continuare a lavorare. Voglio complimentarmi con i sindaci eletti nei vari comuni, sottolineando l’affermazione di Giuseppe Stefio a Carlentini, premiato da un voto plebiscitario. A Portopalo di Capo Passero, Giuseppe Mirarchi ha avuto uno scarto minimo dagli altri due candidati. A Priolo, se Alessandro Biamonte avesse avuto il sostegno di tutto il fronte progressista non avrebbe avuto problemi a essere eletto. A lui, e a tutti i rappresentanti del Partito in provincia – conclude il parlamentare regionale – va il mio ringraziamento”.




Mangiafico: "Grazie Civico4, faremo da pungolo alla nuova amministrazione"

“Amarezza, ma anche gratitudine”. Questi i sentimenti espressi da Michele Mangiafico, leader politico del movimento Civico4 all’indomani del primo turno di ballottaggio. Parla di “grande riconoscenza alle 2 mila persone che hanno riposto nel nostro Programma Amministrativo la loro fiducia, riconoscendoci credibilità e affidabilità”. Amaro in bocca “per non essere riusciti a far comprendere a sufficienza la bontà della nostra proposta politica per la città che verrà, per la nostra Siracusa”, continua Mangiafico.
Poi un pensiero a quanti “si sono impegnati in questa campagna elettorale, alla squadra che ha combattuto una battaglia difficile ma entusiasmante. Non li deluderò. Non li deluderemo. Non vi deluderà la comunità politica che si riconoscerà nei prossimi cinque anni nell’impegno civile e sociale di Civico4”.”
Per il futuro, “faremo da stimolo per qualunque Amministrazione governerà la città, come abbiamo fatto in questi tre anni e mezzo. Ieri come oggi, la nostra bussola era e resterà il Programma Amministrativo costruito insieme ad un pezzo di città, che oggi rappresentiamo e che abbiamo bisogno di ascoltare in questi giorni”, conclude Mangiafico.




Capitombolo M5S, Ficara e Scerra: "Amarezza, voto troppo frammentato"

“Amarezza e delusione per il risultato, ci aspettavamo di più. E’ inutile negarlo”. E’ l’analisi di Paolo Ficara (M5S) dopo la conclusione della prima fase dello spoglio a Siracusa. “Il Movimento 5 Stelle non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 5%: un patrimonio di circa 2.000 voti che non ci permette però di esprimere consiglieri comunali. Ringrazio Renata Giunta per essersi messa in gioco e per l’impegno, in bocca al lupo a Ferdinando Messina e Francesco Italia per il ballottaggio”.
Poi una lettura politica, incentrata “sulla dispersione del voto utile a causa di un frazionamento eccessivo tra liste e candidati che si sono moltiplicati, rispetto a cinque anni addietro. E questo, in primis, colpisce un movimento che si basa sul voto di opinione”, analizza Paolo Ficara.
“Adesso faremo le opportune valutazioni, nel frattempo ringrazio tutti quelli che si sono spesi con lealtà, dal primo all’ultimo giorno di questa avventura. Come sempre, abbiamo portato avanti una proposta nuova, concreta e pulita per la città. Abbiamo preferito parlare di temi, proposte e soluzioni altri invece di poltrone e sottogoverno. Siamo già pronti a ripartire, facendo opposizione anche all’esterno del Consiglio comunale. Abbiamo una base giovane, un primo ricambio generazionale su cui lavorare per costruire qualcosa di importante. La vicinanza del presidente Conte è uno stimolo a fare di più e meglio”.
“Siamo amareggiati per il risultato di Siracusa, non in linea con le nostre aspettative. Abbiamo lavorato per costruire un’alternativa pulita e credibile, puntando sui temi, sulle proposte per il futuro e le soluzioni per il presente della città. L’eccessivo numero di liste e candidati ha chiaramente penalizzato una forza come il Movimento 5 Stelle, che poggia molto sul voto di opinione, finendo per frazionare il voto e disperderlo in mille rivoli. Ciò nonostante, insieme al resto della coalizione progressista, abbiamo fatto da argine all’avanzata della destra a Siracusa, costringendola comunque al ballottaggio. Siamo assolutamente soddisfatti della scelta della candidatura di Renata Giunta, che ha dimostrato, anche in questa campagna elettorale, la sua preparazione e la sua capacità di potere sintetizzare e rappresentare la visione di Città delle diverse forze della Coalizione”. Così il parlamentare nazionale Filippo Scerra (M5S) commenta il dato dello spoglio a Siracusa.
“Come M5S Abbiamo costruito un gruppo giovane che rappresenta oggi la nuova base da cui il Movimento 5 Stelle riparte, forte di una rinnovata struttura territoriale affidata da alcuni giorni al nuovo coordinatore provinciale, nominato dal presidente Giuseppe Conte. Proprio al nostro presidente – prosegue Scerra – un sentito ringraziamento per la vicinanza ed il supporto. Ci rimboccheremo le maniche per rilanciare l’azione del M5S a Siracusa. Di certo non mancherà la nostra attenzione nel seguire l’azione dei nuovi amministratori negli anni importanti del Pnrr e delle sfide energetiche. Ed anche fuori dal Palazzo continueremo a proporre e collaborare alla costruzione di un’idea di città inclusiva e sostenibile, sempre dalla parte della gente”.