Priolo: Pippo Gianni si "riprende" la fascia tricolore dopo testa a testa con Biamonte

A Priolo, Pippo Gianni torna ad indossare la fascia tricolore. Si era dimesso da sindaco nei giorni scorsi, dopo l’inchiesta della Procura di Siracusa. Poi la decisione di candidarsi, “non una sfida alla magistratura” aveva precisato.
Appassionante il testa a testa con Alessandro Biamonte, l’ex presidente del Consiglio comunale. Alla fine, per 61 voti, la spunta Gianni: 36,78% contro 35,94%. Staccata Michela Grasso (18,07), in ritardo l’ex deputato regionale Giorgio Pasqua (9,21%).
Una volta ufficiale il risultato delle 11 sezioni priolese, festa nel comitato elettorale di Pippo Gianni curiosamente distante poche centinaia di metri da quello di Alessandro Biamonte.
Oggi alle 17.30 la proclamazione del nuovo sindaco eletto.




Palazzolo: Salvatore Gallo si riconferma sindaco con il 66,32%

Salvatore Gallo riconfermato sindaco di Palazzo Acreide. Con una percentuale del 66,32% ha avuto la meglio su Francesco Magro (Obiettivo Comune Palazzolo) che si è fermato al 33,68%. Sin dai primi dati dello spoglio, Gallo avanti con un margine che è presto diventato di sicurezza sino al dato ufficiale relativo alle 10 sezioni di Palazzolo.
Festa nella cittadina montana, all’insegna del “fare”: verbo su cui Gallo ha impostato la sua campagna elettorale e – come rivendica – l’azione amministrativa dei 5 anni scorsi. “E da quanto fatto si riparte”, il suo commento.




Bufera Camera di Commercio a due giorni dal voto: le reazioni della politica siracusana

La conferma dell’accorpamento della Camera di Commercio di Siracusa con quella di Catania (insieme a Ragusa), inserita nel riordino degli enti come deciso dalla Regione, da ore monopolizza il dibattito politico a Siracusa. Al coro di critiche all’indirizzo del centrodestra si unisce anche il candidato sindaco Edy Bandiera. «Siracusa città di conquista e saccheggio per precisa volontà del presidente Schifani, in associazione consociativa con i catanesi” accusa l’ex assessore regionale. “Questa è l’ennesima dimostrazione che Siracusa ha bisogno di un sindaco autorevole, slegato da logiche e sudditanze di partito che possa fieramente indossare la fascia tricolore e difendere la propria comunità e gli interessi del territorio”, la posizione di Edy Bandiera.
Anche Giancarlo Garozzo, candidato sindaco del polo civico, mostra la sua contrarietà. “Come volevasi dimostrare: il presidente regionale Schifani svende Siracusa nel totale e connivente silenzio del centrodestra siracusano. Il governatore disattende e disconosce il decreto del governo Draghi che ridava dignità alla Camera di Commercio di Siracusa slegandola da quella farraginosa creatura che è l’ente camerale del Sud-Est. Il timore che avevo denunciato la scorsa settimana è adesso ufficiale. Avevo chiesto un impegno ufficiale al candidato a sindaco del centrodestra che, a sua volta, aveva risposto vantando l’intenzione, da ‘autonomista’, di voler difendere la Camera di Commercio locale. La risposta, sul peso specifico del centrodestra locale, l’ha data Schifani! Rispettando il decreto Draghi – continua Garozzo – avremmo avuto un Commissario di garanzia già nominato a tutela dell’Ente camerale locale che, invece, continuerà adesso ad essere cannibalizzato da Catania che eroderà ben presto le quote dell’aeroporto di Fontanarossa in possesso della Camera di Commercio di Siracusa”.
Per Renata Giunta, candidata sindaca di Siracusa della coalizione progressista, “il centrodestra siciliano assesta l’ennesimo scippo al territorio” con questa mossa. “Si tratta della certificazione di un fallimento che ha avvilito le rappresentanze siracusane delle imprese, ridotto al lumicino i servizi alle imprese siracusane che hanno visto regredire progressivamente il supporto dell’ente camerale. È davvero incredibile – prosegue – leggere i toni trionfalistici con cui il governatore Schifani comunica gli esiti di una autentica delibera-scippo per Siracusa, lo stesso governatore che verrà in città per sostenere un candidato sindaco che appare impotente. Pochi giorni fa il CGA ha riabilitato dopo una lunga querelle giudiziaria i commissari di nomina ministeriale, oggi in tutta fretta la giunta regionale delibera una posizione senza alcun ascolto dei territori interessati”. “Il fronte progressista che rappresento non intende assistere passivamente a questa scelta che penalizza gravemente il tessuto economico della nostra città e le nostre imprese già penalizzate dalla mancanza di promozione e di sostegno ai tavoli regionali”.
Anche il senatore Antonio Nicita (Pd) attacca: “La decisione di Schifani e della sua giunta di confermare un frazionamento delle camere di commercio che di fatto penalizza Siracusa, una città che continua a perdere pezzi in favore di altre province, è la conferma della marginalizzazione di Siracusa. In Senato avevo presentato mesi fa, con la solidarietà di tutte le altre forze politiche di maggioranza e di opposizione, un emendamento che stabiliva un principio di eccezione per le regioni a statuto autonomo. In quel caso il Governo ha bocciato l’emendamento e interrotto ogni dialogo nonostante fosse evidente la preoccupazione trasversale delle diverse forze politiche presenti in Senato con i senatori e le senatrici siciliani, di evitare un disegno di accorpamento basato su parametri che nulla hanno a che fare con la vocazione territoriale e con l’equilibrio tra le province che lo compongono. Occorre adesso una mobilitazione – dice Nicita – per evitare che questa marginalizzazione della provincia di Siracusa continui e si estenda ad altre forme di accorpamento in altri settori, lavorando al contempo a una nuova norma che permetta in Sicilia di avere una camera di commercio aggiuntiva in relazioni a specifici costi, quelli dell’insularità, che saranno oggetto di una specifica valutazione nella costituenda Commissione bicamerale sugli svantaggi dell’insularità”.
Critico anche il parlamente del M5s, Filippo Scerra. “Il riordino delle Camere di Commercio messo a punto dal governo Schifani riporta la Sicilia indietro nel tempo. Ed è la dimostrazione pratica di come il centrodestra intenda gestire Siracusa, rendendola marginale nel quadro regionale, spogliandola lentamente di asset strategici e di rappresentanza”, le sue parole. “Un atto che certifica la voglia di egemonia catanese, con la complicità del centrodestra siracusano che non fiata sulla scelta avallata dal governo guidato da Renato Schifani. Il presidente della Regione, a parole, dice di considerare Siracusa importante mentre, con i fatti, la priva di strumenti di gestione”, insiste Scerra. Sullo sfondo, le quote societarie dell’Aeroporto di Catania detenute dalla Camera di Commercio di Siracusa. “Troppa fretta nella scelta, senza tener conto delle associazioni datoriali e di categoria di un territorio che ancora una volta il centrodestra non ha voluto ascoltare. Se non con una convocazione tardiva, a danno fatto, solo per provare a raffreddare gli animi sotto elezioni”.




Schifani a Siracusa sul caso Gennuso: "Perchè provvedimento poco prima del voto?"

A Siracusa per partecipare alla chiusura della campagna elettorale di Ferdinando Messina, candidato sindaco del centrodestra, il presidente della Regione ha commentato la notizia dei domiciliari comminati all’ex deputato regionale Pippo Gennuso, padre di Riccardo attuale parlamentare regionale di maggioranza.
Renato Schifani ha premesso di non conoscere tutti i dettagli di una vicenda definita “antica” e relativa alla contestazione di un reato (traffico d’influenze, ndr) “paragonabile alla stregua di una raccomandazione”. Schifani ha poi sottolineato la coincidenza temporale di un’ordinanza cautelare a pochi giorni dal voto. “Mi chiedo cosa sarebbe cambiato se fosse stata eseguita lunedì”, ha detto prima di salire in auto e tornare a Palermo.

Alla convention ha partecipato anche il ministro degli Affari Esterni, Antonio Tajani, che ha lanciato la volata per il centrodestra al primo turno. “Vincere è possibile, grande coesione”.




Francesco Italia: "Lavoro incessante per eliminare contesti di illegalità a Siracusa"

“In questi anni il lavoro dell’amministrazione sotto il profilo della legalità è stato incessante, ed in più direzioni. Soprattutto promuovendo la cultura della legalità nelle scuole con la Prefettura, con le Forze dell’Ordine, con l’Autorità Giudiziaria, con i Consigli dell’Ordine e con le Associazioni e con tutti coloro che hanno sempre sostenuto le iniziative di divulgazione nelle scuole”, dice con entusiasmo Francesco Italia, candidato a sindaco per le amministrative del 28 e 29 maggio.
Italia, come un fiume in piena, rivendica di aver “eliminato contesti di illegalità che si trascinavano da troppo tempo: la baracca abusiva all’incrocio tra viale Santa Panagia e viale Tica, la costruzione abusiva al Molo Sant’Antonio e l’insediamento abusivo dei nomadi nella zona dei Pantanelli, quest’ultimo con la collaborazione dell’Autorità Giudiziaria, della Prefettura e delle Forze dell’Ordine”.
Italia sottolinea anche l’utilizzo dei beni confiscati alla mafia, “come il progetto premiato dalla Comunità Europea, Le tele di Aracne. Un immobile confiscato alla mafia è stato trasformato in un atelier per giovani usciti dalle carceri minorili, oltre ad un ulteriore progetto finanziato dai fondi del Pnrr che riguarda una casa nel quartiere della Pizzuta che verrà demolita e ricostruita per essere destinata ad un centro antiviolenza”.




Saetta: "Più spazio ai giovani nella vita pubblica e amministrativa della città"

“Per una città che ha ancora ampi margini di crescita serve una continuità amministrativa che permetta di sviluppare i progetti in cantiere e realizzarne di nuovi coinvolgendo i giovani”. Lo sostiene Nicolò Saetta, candidato al consiglio comunale con la lista Francesco Italia Sindaco. “Alla base della scelta di candidarmi – ha aggiunto Saetta – c’è la consapevolezza di rappresentare un gruppo politico che può dare il proprio contributo per migliorare Siracusa. Non servono progetti altisonanti o idee irrealizzabili: basta saper ascoltare i cittadini, conoscere i problemi e prospettare le soluzioni, giorno dopo giorno. Da anni sono in prima linea nei progetti dedicati ai giovani, per questo ho scelto di rappresentare quella parte di città che vuole essere protagonista, puntando a essere il loro riferimento in aula”.
Praticante avvocato di 28 anni, Saetta è stato per tre anni presidente della Consulta per le Politiche Giovanili negli ultimi due anni e ha contribuito allo sviluppo di alcuni progetti in ambito sociale. Tra questi l’istituzione del Garante comunale delle disabilità e la Consulta comunale dei disabili, già previsti e operativi in diversi comuni della provincia di Siracusa.
“L’istituzione di questi due nuovi organi – continua Saetta – permetterebbe di potenziare le relazioni organiche con le associazioni del settore, già da tempo in prima linea per dare assistenza alle famiglie. Ho sempre interpretato il ruolo del consigliere comunale come anello di congiunzione tra la pubblica amministrazione e la società civile. La sfiducia che continua a registrarsi nei confronti della politica va combattuta solo attraverso progetti e percorsi che prevedano un impegno diretto e reale. Per questo ho scelto di scendere in campo, offrendo l’esperienza maturata negli anni al servizio della città e dei giovani che hanno ancora voglia di essere protagonisti”.




Riordino Camere di Commercio, la Regione mantiene quella del Sud-Est: è polemica

Il via libera del governo Schifani al riassetto organizzativo delle Camere di commercio della Sicilia, con la conferma dell’accorpamento di Siracusa e Ragusa con Catania, riaccende antiche polemiche. Nonostante una lunga battaglia condotta anche nei tribunali amministrativi e spiragli per il riconoscimento dell’autonomia di Siracusa dall’egemone Catania, la giunta regionale ha approvato il sistema definito dall’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo che mantiene le Camere di Palermo–Enna, di Messina e quella appunto del Sud-Est (Catania, Ragusa e Siracusa) con la conferma dell’istituzione prevista della Camera di Agrigento–Caltanissetta–Trapani. “Con questo provvedimento – dice il presidente della Regione – mettiamo ordine una volta per tutte nel sistema. La Regione, finora, non aveva esercitato la propria funzione e i propri poteri, oggi invece svolgiamo il nostro ruolo e valorizziamo la nostra autonomia – sottolinea il governatore – nel rispetto delle istituzioni e in sintonia con il governo nazionale”.
Ma il parlamentare di FdI, Luca Cannata, invita a rallentare. “Vogliamo ascoltare la voce di tutti gli stakeholders del territorio che rappresentano le istanze camerali. Ecco perché il ministro Adolfo Urso ha voluto organizzare un incontro con tutte le categorie: per ascoltare le esigenze di ciascuno, le richieste del territorio”. Una rassicurazione diretta alle associazioni di impresa e le categorie produttive che sono state convocate il 30 maggio alle 10 a Roma, al ministero delle Imprese. “Abbiamo letto di questo atto del Governo regionale – ammette – ma chiaramente, l’incontro di martedì servirà per decidere sul da farsi in merito alla decisione sulla Camera di commercio e si definirà soltanto dopo il confronto con gli attori protagonisti del nostro territorio”.
Per Renata Giunta, candidata sindaca di Siracusa, “il centrodestra siciliano assesta l’ennesimo scippo al territorio” con questa mossa. “Si tratta della certificazione di un fallimento che ha avvilito le rappresentanze siracusane delle imprese, ridotto al lumicino i servizi alle imprese siracusane che hanno visto regredire progressivamente il supporto dell’ente camerale. È davvero incredibile – prosegue – leggere i toni trionfalistici con cui il governatore Schifani comunica gli esiti di una autentica delibera-scippo per Siracusa, lo stesso governatore che verrà in città per sostenere un candidato sindaco che appare impotente. Pochi giorni fa il CGA ha riabilitato dopo una lunga querelle giudiziaria i commissari di nomina ministeriale, oggi in tutta fretta la giunta regionale delibera una posizione senza alcun ascolto dei territori interessati”. “Il fronte progressista che rappresento non intende assistere passivamente a questa scelta che penalizza gravemente il tessuto economico della nostra città e le nostre imprese già penalizzate dalla mancanza di promozione e di sostegno ai tavoli regionali”.
Anche il senatore Antonio Nicita (Pd) attacca: “La decisione di Schifani e della sua giunta di confermare un frazionamento delle camere di commercio che di fatto penalizza Siracusa, una città che continua a perdere pezzi in favore di altre province, è la conferma della marginalizzazione di Siracusa. In Senato avevo presentato mesi fa, con la solidarietà di tutte le altre forze politiche di maggioranza e di opposizione, un emendamento che stabiliva un principio di eccezione per le regioni a statuto autonomo. In quel caso il Governo ha bocciato l’emendamento e interrotto ogni dialogo nonostante fosse evidente la preoccupazione trasversale delle diverse forze politiche presenti in Senato con i senatori e le senatrici siciliani, di evitare un disegno di accorpamento basato su parametri che nulla hanno a che fare con la vocazione territoriale e con l’equilibrio tra le province che lo compongono. Occorre adesso una mobilitazione – dice Nicita – per evitare che questa marginalizzazione della provincia di Siracusa continui e si estenda ad altre forme di accorpamento in altri settori, lavorando al contempo a una nuova norma che permetta in Sicilia di avere una camera di commercio aggiuntiva in relazioni a specifici costi, quelli dell’insularità, che saranno oggetto di una specifica valutazione nella costituenda Commissione bicamerale sugli svantaggi dell’insularità”.
Critico anche il parlamente del M5s, Filippo Scerra. “Il riordino delle Camere di Commercio messo a punto dal governo Schifani riporta la Sicilia indietro nel tempo. Ed è la dimostrazione pratica di come il centrodestra intenda gestire Siracusa, rendendola marginale nel quadro regionale, spogliandola lentamente di asset strategici e di rappresentanza”, le sue parole. “Un atto che certifica la voglia di egemonia catanese, con la complicità del centrodestra siracusano che non fiata sulla scelta avallata dal governo guidato da Renato Schifani. Il presidente della Regione, a parole, dice di considerare Siracusa importante mentre, con i fatti, la priva di strumenti di gestione”, insiste Scerra. Sullo sfondo, le quote societarie dell’Aeroporto di Catania detenute dalla Camera di Commercio di Siracusa. “Troppa fretta nella scelta, senza tener conto delle associazioni datoriali e di categoria di un territorio che ancora una volta il centrodestra non ha voluto ascoltare. Se non con una convocazione tardiva, a danno fatto, solo per provare a raffreddare gli animi sotto elezioni”.




Trasporto pubblico locale, Italia: "Entro giugno attive le nuove linee in tutto il territorio"

Roberto Trigilio: "Un piano per riqualificare la Borgata. E finalmente un nuovo stadio"

Roberto Trigilio, candidato sindaco di Siracusa per Sud chiama Nord e Sicilia Vera, ha svelato il progetto di riqualificazione della Borgata. “Un rivoluzionario strumento, in vista del nuovo Piano Urbanistico Generale, per ridare decoro ai quartieri più disagiati ed alle frazioni di Siracusa”, ha spiegato.
Il progetto prevede, in particolare, la realizzazione di un grande parco inteso come “Urban District” degli
antichi mestieri, sulla scia dell’idea nata a Torino con il progetto “To dream”. E poi la proposta realizzazione di un museo dedicato a Santa Lucia, al posto dell’attuale stadio comunale con la costruzione di un nuovo stadio in zona Pantanelli.
“Si tratta di un’opera strategica e polivalente – annuncia Trigilio – che consentirà di sfruttare la realizzanda
struttura, non solo per eventi calcistici e sportivi in genere ma anche per importanti concerti, eventi culturali,
dotando così la città di quel contenitore per spettacoli ad oggi mancante”. All’interno del nuovo stadio, secondo il progetto presentato, “troveranno posto anche spazi per convegnistica, ristorazione ed un ulteriore museo, da dedicare allo sport ed ai siracusani che si sono distinti in tale settore”.
Perchè un nuovo stadio? “Per rispondere ad una duplice esigenza: da un lato la riqualificazione di uno dei quartieri storici, la Borgata Santa Lucia, che da tempo aspetta la giusta attenzione, così creando una macchia di verde in una zona ad alta densità cementizia; e dall’altro dotare la città del nuovo stadio la cui costruzione, che non costerà un solo euro ai siracusani visto che verrà interamente realizzato in project financing (cioè con fondi privati dietro cessione dei diritti commerciali), è condizione imprescindibile per rilanciare il calcio che conta ed attirare così nuove forme di turismo e pertanto nuove possibilità di lavoro”, spiega Trigilio.
Trigilio assicura di avere provveduto “alla redazione del masterplan tecnico e finanziario, ma abbiamo in corso interlocuzioni con importanti gruppi finanziatori dell’opera già individuati ed entusiasti di dar corso ai lavori”.




Auteri (FdI): "Rischio voto di scambio a Priolo, le forze dell'ordine vigilino"

“A Priolo si registrano comportamenti non idonei nel confronto democratico che dovrebbe portare la cittadinanza a esprimersi alle urne. Invito le forze dell’Ordine a controllare con attenzione il buon andamento delle operazioni di voto e degli scrutini”. Così Carlo Auteri, deputato regionale di Fratelli d’Italia, lancia l’allarme a pochi giorni dalle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio.
“La città deve liberarsi da questo meccanismo pericoloso di sottomissione – sottolinea Auteri – e dal rischio del voto di scambio. Invito anche tutti i candidati a essere trasparenti, perché Priolo deve riprendersi dall’immagine di un territorio martoriato e protagonista tra le cronache nazionali e locali con arresti per corruzione. Chi andrà ad amministrare dovrà seguire queste tre direttive: chiarezza, trasparenza e legalità”.
Gli ultimi due sindaci eletti a Priolo non hanno concluso il loro mandato, per via di inchieste che hanno portato all’emissione di misure cautelari nei loro confronti.