Messina con determinazione: “Il centrodestra unica e vera alternativa ad Italia”

Tra i 32 consiglieri comunali, spicca il nome di Ferdinando Messina, già candidato sindaco del centrodestra. In aula, questa mattina, ha confermato la propria determinazione a rappresentare la coalizione unitaria ed a portare avanti un percorso politico di alternativa all’amministrazione comunale eletta. “Il mio impegno in Consiglio comunale sarà mirato alla creazione di una proposta di governo cittadino completamente diversa”, spiega in una nota.
Non è un mistero che Forza Italia e Fratelli d’Italia vedrebbero di buon occhio una presidenza del Consiglio comunale affidata proprio a Ferdinando Messina. E non sono mancanti, in tal senso, i messaggi agli alleati Autonomisti, rimasti freddi sulla partita del nome al punto da lasciare aperta anche la possibilità di una spaccatura del fronte a fronte di accordi trasversali. I 19 voti favorevoli alla proposta di rinvio della discussione e del voto al 3 agosto, paiono andare in tal senso.
Sul piatto, il centrodestra mette il peso della candidatura di Ferdinando Messina ed il risultato elettorale ritenuto comunque importante in termini di consenso. “Desidero ringraziare ancora una volta le oltre 17.000 persone che mi hanno accordato fiducia”, ha ripetuto Messina. “Le istanze e le aspettative di quanti hanno riposto fiducia in me, saranno al centro del mio impegno, in sinergia con la coalizione che guido. L’obiettivo? Assicurare alla nostra comunità una città degna di questo nome, che torni a misurarsi con i problemi veri dando risposte certe alle richieste della cittadinanza”.




La roboante promessa del governo regionale: “Abbattiamo le liste d’attesa in ospedale”

Un Piano operativo per l’abbattimento delle liste d’attesa negli ospedali siciliani. La giunta regionale ha approvato il documento predisposto dall’assessorato della Salute che delinea una strategia di intervento per smaltire nel più breve tempo possibile le prestazioni in sospeso. Le risorse finanziarie messe a disposizione ammontano complessivamente a 48,5 milioni di euro. Previsto il coinvolgimento anche delle strutture specialistiche private convenzionate a supporto del sistema sanitario pubblico.
Tra i “pilastri” portanti del Piano la condivisione delle liste d’attesa all’interno degli ambiti territoriali di garanzia, che hanno dimensione provinciale, coinvolgendo anche i soggetti privati con l’introduzione del meccanismo della “mobilità dei pazienti” a livello sovra-aziendale, una volta ottenuto il loro consenso; e l’utilizzo di strumenti informatici innovativi ad hoc per la bonifica e la gestione delle liste d’attesa. Infine, la definizione di una nuova struttura organizzativa basata su tre livelli: il primo, è la costituzione di reti aziendali per il recupero delle prestazioni; il secondo è l’istituzione di Osservatori per il recupero delle prestazioni di area metropolitana, uno ciascuno per le province di Palermo, Catania e Messina; e, la creazione di un Osservatorio regionale di recupero delle prestazioni, che monitorerà l’avanzamento del Piano e che sarà guidato dal dirigente della Pianificazione strategica.
«L’azzeramento delle liste d’attesa – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani – è uno dei capisaldi del mio programma di governo, per quanto attiene alla sanità, insieme al tema delle emergenze, sul quale stiamo già intervenendo con incisività per ridurre i disagi nelle aree più periferiche. Superata la fase dello sfoltimento, proseguiremo con un sistema più efficiente per le prenotazioni e le erogazioni, per garantire ai siciliani l’inalienabile diritto alla tutela della salute e soprattutto in tempi ragionevoli. Il Piano, tra l’altro, valorizza la cooperazione tra pubblico e privato per aumentare l’efficienza della rete assistenziale».
Il documento è stato presentato oggi a Palazzo d’Orléans nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, e i dirigenti generali dei dipartimenti per la Pianificazione strategica e per le Attività sanitarie dell’assessorato, Salvatore Iacolino e Salvatore Requirez.
«Grazie al lavoro metodico degli uffici dell’assessorato – ha spiegato Volo – abbiamo costruito un Piano che ci consente di utilizzare al meglio le risorse a disposizione, che arrivano alla Sicilia anche dalla legislazione nazionale. Riusciremo, così, non solo, a rimetterci al passo con l’erogazione delle prestazioni, che hanno subito un consistente rallentamento negli anni della pandemia di Covid-19, ma anche, a regime, a implementare un sistema che consentirà di non ritrovarci più in situazioni di disagio di cui fanno le spese soprattutto i cittadini».
«Il nostro obiettivo di lungo termine – ha detto Iacolino – è quello di organizzare un sistema performante che valorizzi tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanitario dell’Isola. Grazie alla nostra interlocuzione con le associazioni di categoria della sanità privata, intanto abbiamo già trovato un accordo che abbatte del 10 per cento le tariffe relative ai rimborsi per i ricoveri chirurgici. Un primo passo per lo sfoltimento delle liste d’attesa e un tassello fondamentale per la realizzazione di una nuova sanità».




L’emergenza incendi in Ars, le dichiarazioni dei deputati regionali siracusani

Seduta calda in Assemblea Regionale Siciliana, con le emergenze di questi ultimi giorni a dettare i temi ed i tempi. Anche la deputazione siracusana ha fatto sentire la sua voce. Tiziano Spada (Pd) ha subito ricordato la richiesta dello stato di calamità. “La Sicilia brucia e gli incendi interessano tutte le nove province. Non serve minimizzare e dire che è stata solo questione di sfortuna. Chiediamo che siano stanziati fondi sufficienti a risarcire chi ha subito danni ingenti”. Spada ha denunciato anche la mancanza di un Osservatorio Regionale sui cambiamenti climatici che il gruppo parlamentare del Partito Democratico chiede da mesi. “Qualcuno deve prendersi le responsabilità di quello che sta succedendo. Non ci sono giustificazioni che questo Governo possa dare ai cittadini che hanno visto anni di sacrifici cancellati dalle fiamme. I cittadini siciliani – conclude il parlamentare regionale – pretendono risposte chiare e imminenti, anche dal punto di vista economico-finanziario, da parte di chi amministra la Sicilia. Siamo al fianco di questo governo nella ricerca delle soluzioni che possano fare uscire la nostra regione dalla situazione di emergenza in cui riversa”.
Sempre dai banchi dell’opposizione, duro anche Carlo Gilistro (M5s). “La Sicilia sta vivendo una emergenza continua. Sistema aeroportuale, black-out elettrici, incendi. Dare la colpa solo alle temperature estreme significa voler prendere in giro i siciliani che evidentemente questo governo considera ancora con l’anello al naso. La verità è che il sistema di prevenzione non esiste e non funziona, e gli incendi di questo giorni lo testimoniano: terreni lasciati incolti e non puliti, anche da enti pubblici, proprietà abbandonate, Comuni disattenti, Regione impegnata a blaterare di ponte Sullo stretto e mirabolanti quanto assenti azioni. Intanto cittadini e aziende devono convivere con disagi costanti, dai collegamenti alla qualità della vita”. L’attacco frontale al governo Schifani è netto: “Date la colpa al destino cinico e baro, al cambiamento climatico. La verità è che non siete in grado di prevenire e poi gestire alcuna emergenza. Settimane, mesi dopo ogni problema, viviamo ancora immersi in quel problema”. Poi l’affondo sui soccorsi. “Ieri la provincia di Siracusa è stata da voi abbandonata. La più grande zona industriale siciliana minacciata dalle fiamme, autostrada chiusa, parchi commerciali e acquatici chiusi ed evacuati ma nessun Canadair, nessun rinforzo da altre province. Avete fallito sino a qui. Prendete atto, come hanno fatto i siracusani ed i siciliani. Aspettiamo la prossima emergenza? Continuerete a ripeterci che il ponte salverà tutto? Abbiate un sussulto di dignità e lasciate spazio a chi vuole lavorare per la Sicilia”.
Dalla maggioranza, è stato Giuseppe Carta (Mpa) ad illustrare tutte le criticità vissute dalla provincia di Siracusa negli ultimi due giorni, sottolineando la necessità di richiedere al governo centrale lo stato di calamità per poter aiutare tempestivamente famiglie e aziende gravemente danneggiate dagli eventi estremi.




Incendi, Paolo Cavallaro (FdI) contro l’amministrazione. “Zero gestione del territorio”

Anche se non programmato con un punto all’ordine del giorno, finirà in Consiglio comunale a Siracusa quanto accaduto nelle ultime ore tra black out ed emergenza incendi. A servire l’anticipo è il consigliere Paolo Cavallaro (FdI). “Non credo sia colpa del destino inesorabile, non mi presto al gioco di chi, per sminuire le proprie responsabilità, attacca piromani e caldo eccessivo. Ci sono responsabilità che vanno accertate, quelle dei piromani senz’altro, che sono esistiti ed esisteranno sempre, ma possono operare perché hanno migliaia di ettari su cui realizzare i propri atti criminali”, attacca Cavallaro rivolto in particolare all’amministrazione comunale sul tema della prevenzione e del diserbo.
“Gli spezzoni di terreni abbandonati dal Comune sono troppi, molti ceduti da privati e cooperative. La scusante è sempre quella della carenza di risorse, che fa emergere però in modo chiaro il vero problema: la carenza di adeguata programmazione e gestione del territorio. Chiederò che vengano pubblicati i numeri degli interventi effettuati sui terreni comunali e di quelli programmati, e delle sanzioni comminate ai privati”.
Quanto alla fornitura elettrica, “paghiamo cifre importanti per il trasporto della corrente, ma nessuno viene informato sui lavori fatti e programmati per garantire una rete efficiente”. E ciliegina sulla torta, “la cronica carenza di mezzi e strumenti di protezione civile”.
Per il futuro? Cavallaro ritiene inevitabile “un imponente piano di forestazione. Senza fare scaricabarile, chi ha autorità per intervenire lo faccia, a partire da domani”.




Campanile della sanità: Avola ha tolto a Siracusa? Botta e risposta Bandiera-Cannata

Il sistema sanitario pubblico è in forte sofferenza e il caso del Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa impazza nel dibattito pubblico. “Dovremmo essere 25 medici, siamo 9. Dovete aiutarci, siamo al collasso”, si sfoga una dottoressa in servizio nel reparto di emergenza/urgenza, senza sapere che in quel momento viene registrata. L’audio finisce sui social ed il caso esplode, anche se da settimane si denuncia l’assenza di medici ospedalieri e le piccole strutture della provincia (Rosolini e Pachino su tutte) sono a rischio chiusura.
“Colgo tanto stupore per il video che sta circolando sulla difficoltà di funzionamento del Pronto Soccorso di Siracusa. Ma di cosa ci si stupisce? Quando qualche settimana fa ho pubblicamente litigato con il deputato Luca Cannata di Avola, mi riferivo proprio a queste dinamiche”, dice l’ex assessore regionale Edy Bandiera, oggi vicesindaco di Siracusa. E pare voler quasi indicare un responsabile: il parlamentare di FdI ed ex sindaco di Avola, Luca Cannata. “Il depauperamento delle risorse sanitarie e mediche dagli ospedali di Noto e Siracusa, per far nascere qualche repartino ad Avola non sta facendo bene a nessuno dei tre ospedali, Avola compreso. Si toglie da una parte, per dare ad un’altra parte, con il risultato di creare mezze realtà sanitarie che, proprio in quanto mezze, non funzionano adeguatamente ovunque! Dove li hanno messi i medici che adesso mancano a Siracusa?
Mi spiace dirlo ma di questo si tratta!”. E in quelle parole pare leggere un riferimento al trasferimento del reparto di Oncologia, oggi ad Avola, all’apertura di Ginecologia ad Avola (che portò per qualche giorno ad una chiusura per le visite a Siracusa, ndr) e forse anche al nuovo direttore del presidio di Avola (dott. Chiaramida) che ha lasciato il Pronto Soccorso e l’ospedale di Siracusa. Ed alcuni lavori per migliorie ai reparti ed al parcheggio, programmati negli anni precedenti.
Il tono non è polemico o accusatorio, ma certo lascia il segno. E la replica di Cannata non si fa attendere: arriva con un video sui suoi canali social. “Contro le falsità e gli attacchi sconclusionati” la didascalia che accompagna la clip. Cannata accusa Bandiera di essere un cambia casacca, ma soprattutto un “vigliacco nei confronti di chi soffre”. Rigetta ogni favoritismo verso Avola ed a danno di Siracusa o altri centri della provincia. “I servizi sanitari vanno tutti potenziati. Vale per tuti gli ospedali, dobbiamo costruire migliore sanità per il cittadino ovunque stia. Sanità non è vicenda da campanilismi. Come governo stiamo intervenendo per potenziare l’organico medico: 4000 nuovi studenti per Medicina, rispetto ai 15.400 del precedente anno accademico. E stiamo lavorando per realizzare il nuovo ospedale di Siracusa”.




Caos sistema aeroportuale, Scerra (M5S): “Potenziare Comiso è priorità per la Sicilia”

“Questi giorni di grave emergenza del sistema aeroportuale siciliano, rendono chiaro a tutti come sia necessario potenziare lo scalo di Comiso”. Lo sostiene il parlamentare siracusano Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle) che, per richiamare l’attenzione degli enti coinvolti sui progetti di ampliamento, ha anticipato la presentazione di un’interrogazione al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
“Con l’aeroporto di Catania ko e con migliaia di viaggiatori sballottati in giro per la Sicilia, è evidente l’urgenza di dotarsi di un secondo hub in Sicilia orientale, capace di poter affiancare Fontanarossa. E bisogna riuscirci senza bisogno di attendere una nuova emergenza. E prima ancora – incalza Scerra – occorre uno sforzo di buon senso per dotare l’aeroporto di Comiso di strutture temporanee per l’accoglienza dei viaggiatori. E’ indecoroso costringere centinaia di persone a sedere in terra ed all’esterno, con temperature vicine ai 40 gradi”.
Al momento Comiso con 25 voli giornalieri e un volume di passeggeri dieci volte maggiore di quello registrato negli ultimi mesi è chiamato a sopperire ai problemi del Bellini di Catania. “Con due soli gate disponibili, è una missione proibitiva. Ne servirebbero almeno 5 per gestire senza troppi disagi situazioni del genere. L’ente gestore – conclude Filippo Scerra – deve essere sollecitato ad intraprendere azioni di questo tipo, con la guida dell’Enac e sotto il controllo del Ministero”.




Strada comunale Perretta (Francofonte): “il ripristino finanziato dalla Zes Sicilia Orientale”

“La ZES – Zona economica speciale – della Sicilia orientale finanzierà i lavori di ripristino e adeguamento della strada comunale Perretta a servizio dell’area PIP di contrada Boschetto a Francofonte”. Il deputato regionale Riccardo Gennuso (Forza Italia) ha raccolto le necessarie conferme durante la riunione al termine della quale è stato stanziato un finanziamento di 515 mila euro per i lavori.
“Ancora un intervento infrastrutturale a sostegno della ripresa economica della nostra provincia – afferma Gennuso – grazie all’intervento del governo regionale ed in particolare dell’Assessore Tamajo. Confidiamo ora in un rapido iter burocratico per l’indizione e l’aggiudicazione dei lavori”.
«La riqualificazione delle aree di pertinenza della sede stradale che rientra nella Zes e la regimentazioni delle acque sono il primo tassello per la ripartenza». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, al termine di un incontro a Catania alla presenza del commissario della Zona economica speciale della Sicilia orientale, Alessandro Di Graziano.




Mutui a tasso variabile, circolare Abi alle banche. Cannata (FdI): “Segnale importante”

Tre strumenti varati da Abi per supportare le famiglie nel pagamento dei mutui a tasso variabile. “Un segnale importante verso chi ha subito gli aumenti delle rate di fronte ad una costante perdita del poter di acquisto e una minore liquidità disponibile”, commenta il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata.
L’Abi, con una circolare condivisa dal Ministero dell’Economia, ha invitato le banche ad adottare misure per supportare le famiglie che sono già in difficoltà nel pagamento delle rate, a causa dell’aumento dei tassi.
Le banche sono chiamate a intervenire affinché “ai primi segnali di possibili difficoltà, il titolare del mutuo si rivolga alla propria banca per valutare le possibili soluzioni”. E per chi si trova in difficoltà e non ha pagamenti scaduti da 90 giorni o oltre, è possibile “concordare con la propria banca l’allungamento della durata del proprio mutuo o chiedere una revisione di altre condizioni contrattuali”.
In particolare, la soluzione prospettata prevede di bloccare entro un determinato ammontare la rata per alcuni mesi e spalmare su un tempo più lungo in finanziamento. La circolare ricorda che “coloro che hanno scelto un mutuo a tasso variabile in Italia hanno ulteriori possibilità per modificare le condizioni contrattuali: la surrogazione o portabilità dei mutui, che consente – senza spese – di cambiare la banca mutuante e modificare le caratteristiche del finanziamento originario; la rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario introdotta” dalla legge di Bilancio 2023, “per cui il mutuatario ha il diritto di ottenere, a determinate condizioni, la trasformazione del mutuo da tasso variabile a tasso fisso”. Le condizioni previste dalla legge sono un mutuo entro i 200mila euro e un Isee di 35mila euro. Ma il tetto Isee potrà essere elevato fino a 45mila euro per i clienti che sono già in difficoltà con i pagamenti. “Il Governo da settimane – aggiunge Cannata – ha avviato un dialogo con gli istituti di credito per arrivare a una soluzione che consenta di non far lievitare in maniera incontrollata le rate dei mutui a tasso variabile. La politica monetaria della Bce, che da un anno ha intrapreso una serie di rialzi dei tassi con l’obiettivo di frenare l’inflazione e riportarla attorno al 2%, ha spinto in alto le rate dei mutui variabili”. Esiste inoltre la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà attraverso l’attivazione da parte delle banche del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. Nel documento di ABI condiviso dal Mef si ricorda infine come “il mercato dei mutui per l’acquisto della casa rappresenta la parte più rilevante del credito alle famiglie con oltre 425 miliardi di euro di consistenze (maggio 2023), di cui il 63% a tasso fisso e il 37% a tasso variabile. Se si considerano le nuove erogazioni di mutui a tasso variabile, oltre il 30%, prevede un tetto al tasso di interesse”.




Porto rifugio di Santa Panagia, fondi riprogrammati su Pozzallo. Ira Gilistro in Ars

Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) ha sollevato in Ars il caso del porto rifugio di Santa Panagia, a Siracusa. Per la vitale struttura a servizio della portualità principale, tra il porto Grande di Siracusa e la rada di Augusta, sono necessari lavori urgenti di manutenzione straordinaria. Lavori già appaltati ma, paradossalmente, con aggiudicazione sospesa perchè nel frattempo non ci sono più i soldi inizialmente stanziati.
“Con una interrogazione urgente, ho chiesto una rapida riprogrammazione delle risorse da parte del governo regionale, attraverso il Programma Operativo Complementare 2014-2020. Ma con sorpresa scopro che la Regione ha invece scelto di operare questa scelta su Pozzallo, rimandando a settembre il porto rifugio di Santa Panagia, a Siracusa”, spiega al termine della seduta Carlo Gilistro. “Le situazioni erano identiche, Pozzallo peraltro rientra nel perimetro d’azione dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale e avrebbe potuto contare su risorse di quella istituzione. Non comprendo la scelta, visto peraltro che la Regione incassa bei soldini e punti di pil export dai porti di Siracusa, senza dare nulla. Sarebbe allora il caso di inserire i porti di casa nostra nel perimetro d’azione dell’AdSP della Sicilia Orientale, in modo da ottenere le giuste attenzioni e risorse. L’assessore Aricò ci dica chiaramente se la Regione preferisce la portualità di Pozzallo (che introita proprio l’AdSP) a dispetto dei porti di Siracusa da cui riceve annualmente incassi”, dice fermo Gilistro.
Per il porto rifugio di Santa Panagia c’è il progetto definitivo, c’è una ditta a cui sono stati assegnati i lavori ma incredibilmente non ci sono più i soldi per i lavori. Era stato quindi disposto un finanziamento pari a 4,6 milioni di euro, con fondi europei. I tempi delle procedure di gara in Urega, però, hanno portato all’aggiudicazione delle opere solo nel 2023. Le somme, dovevano essere impegnate entro il 31 dicembre 2022 per non andare perdute, come è invece accaduto.
I primi danni alla diga foranea risalgono al 2019. Poi il medicane del 2021 ha aggravato la situazione, peggiorata ulteriormente per via delle mareggiate di fine novembre 2022. La mantellata è rotta in più pezzi. I lavori progettati prevedono interventi su tutto il braccio posto a protezione del porto rifugio, compreso il riccio di testa.




Ristrutturazione di due caserme dei Carabinieri, Spada (Pd): “Rafforziamo presidi legalità”

Stanziati, su iniziativa del deputato regionale Tiziano Spada, 250 mila euro per la ristrutturazione di due caserme dei Carabinieri in provincia di Siracusa. “Nello specifico – spiega il parlamentare regionale del Pd – ammontano a 130 mila euro i fondi destinati alla caserma di Floridia e a 120 mila quelli per Cassaro. Due importanti interventi – commenta Tiziano Spada – che mirano a rafforzare quelli che rappresentano preziosi presidi di legalità all’interno delle nostre comunità e che garantiscono la sicurezza dei cittadini”.
“Gli interventi alla caserma di Floridia – aggiunge il deputato regionale – consentiranno di ripristinare aree e servizi importanti come, per fare un esempio, la pista del l’elisoccorso, strategica in caso di gravi emergenze. Ma l’attenzione è e deve rimanere alta anche nei piccoli centri come Cassaro, Comune della zona montana dove i lavori previsti nella caserma evidenziano e confermano il mio impegno verso questa realtà”.
Tiziano Spada conclude: “È grazie al lavoro portato avanti dalle forze dell’ordine che i nostri concittadini si sentono più sicuri e meno soli, per questo motivo occorre porre attenzione alle strutture a loro dedicate e, nei prossimi mesi, verificherò se altri presidi come quelli della Polizia di Stato o della Finanza necessitano di interventi di questa natura”.