Discariche di rifiuti, passa la norma Carta: “mai più troppo vicine alle nostre città”

Mai più discariche di rifiuti nei pressi delle città siciliane. Lo chiarisce, oltre ogni interpretazione, un nuovo provvedimento normativo regionale che porta la firma del deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa). Il precedente disposto stabiliva che “gli impianti necessari, e le opere ed infrastrutture connesse, per la gestione integrata dei rifiuti, potevano essere realizzate solo a distanza di almeno 3 km dal centro abitato”. Ma diverse interpretazioni portavano a lasciare comunque aperta la porta alla richiesta di autorizzazioni per discariche di rifiuti speciali. Recentemente, una indiscrezione in merito ad un simile impianto a Villasmundo, frazione di Melilli, aveva allarmato i residenti.
Di fatto, con il dispositivo presentato dal deputato Carta si mette un punto alla questione. Viene sancito, infatti, il principio “della necessaria distanza di 3 chilometri dal centro abitato di qualsivoglia impianto di gestione dei rifiuti ed opere ad esso connesse, a prescindere dalla classificazione urbanistica di destinazione”.
Il gruppo parlamentare degli Autonomisti ha sostenuto il provvedimento, che ha incontrato anche il favore dell’assessore regionale all’energia e ai servizi, Roberto Di Mauro.




Primo parco giochi inclusivo: “Altri 100mila euro per un progetto dedicato ai bimbi”

(cs) Approvato in Ars un emendamento al collegato alla Finanziaria 2023 che destina altri 100.000 euro per la realizzazione di un parco giochi inclusivo a Siracusa. Primo firmatario è il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S)che aveva già ottenuto dalla Regione uno stanziamento di 180.000 per la costruzione a Siracusa del primo parco capace di offrire spazi per la socializzazione ed il gioco a bambini con abilità diverse, tutti insieme.
“L’intervento è già in fase di progettazione, a cura del Comune di Siracusa. Nelle settimane scorse – rivela Gilistro – ho incontrato l’assessore Barbara Ruvioli, con cui abbiamo esaminato la questione. Ho suggerito alcune soluzioni che avrebbero permesso di rendere realmente inclusivo quello che sarà il primo parco giochi del genere a Siracusa ed uno dei primi in Sicilia”.
L’esponente del Movimento 5 Stelle ha portato avanti il percorso per il finanziamento dell’opera con una visione precisa. “Dobbiamo fare il bene dei bambini della nostra città. La politica non li considera ed è un grande errore. Immagino allora questo parco inclusivo come un luogo curato, che diventi casa di attività ludico-culturali e laboratori artistici, grazie al coinvolgimento di associazioni ed enti del terzo settore. Penso al teatro all’aperto come anche a momenti che coinvolgano le famiglie dei bambini, in modo da creare momenti di condivisione diventati rari a casa, per colpa dei ritmi della vita moderna. Sarebbe scelta di buon senso individuare una delle già esistenti aree gioco di Siracusa per realizzarvi il primo parco inclusivo. Penso ad un’area recintata, facilmente accessibile, ed in un contesto che permetta l’attivazione di servizi accessori e rigorosamente a supporto della manutenzione e guardiania del parco. Idea che condividerò con l’amministrazione comunale di Siracusa, qualora volesse continuare sulla strada della collaborazione per un obiettivo che fa il bene dei nostri bambini”, continua Gilistro.
“Continuerò a seguire questo progetto, sino alla sua realizzazione. Il gioco – sottolinea Carlo Gilistro – è un momento importante nella crescita, nello sviluppo e nella formazione di tutti i bambini. Essere finalmente in condizione di offrire aree inclusive è un necessario passaggio di civiltà”.




Peschereccio attaccato dai libici, Schifani: “Inaccettabile, in contatto con la Difesa”

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha commentato quanto accaduto questa mattina con l’attacco all’equipaggio del peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, avvenuto a circa 95 miglia dalle coste della Libia.
«L’attacco di stamattina al peschereccio siciliano, da parte di una motovedetta libica, è un atto di estrema gravità, che va stigmatizzato con forza in quanto avvenuto in acque internazionali. Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, che per fortuna in questo caso non ha causato vittime ma solo tanta paura. È inaccettabile che i pescatori delle nostre marinerie rischino la vita ogni giorno, soltanto perché rivendicano un proprio diritto, svolgere la propria professione. Sono in costante contatto con la Farnesina e con il ministro Tajani e chiederò nelle prossime ore un incontro con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per discutere di come mettere in sicurezza le acque davanti le nostre coste ed evitare così che episodi intollerabili di violenza come questo possano ripetersi in futuro».




Motopesca attaccato, pressing sul governo. Scerra: “Autorità forniscano supporto”

“Le autorità italiane intervengano a supporto del peschereccio siciliano attaccato stamattina da una motovedetta libica. Una situazione rispetto alla quale vanno forniti immediati chiarimenti. Le parole dell’armatore dell’imbarcazione sottolineano una situazione di enorme rischio e pericolo. Il ministro Crosetto spieghi cosa è accaduto in maniera dettagliata e fornisca il supporto necessario all’imbarcazione italiana che attualmente è ancora in difficoltà”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, in merito a quanto accaduto in queste ore al largo delle coste siciliane.
“Seguiamo con attenzione e apprensione la vicenda del peschereccio Orizzonte della marineria di Siracusa. In questo momento l’assoluta priorità è assicurare che l’equipaggio sia messo in salvo. Subito dopo sarà necessario fare chiarezza su quanto accaduto e denunciato dal presidente della Federazione Armatori Siciliani, Fabio Micalizzi, perché sarebbe davvero gravissimo se ci trovassimo nuovamente di fronte ad un attacco a una nostra imbarcazione in acque internazionali da parte di una motovedetta libica”. Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo.




Migliorare le ferrovie siciliane per la connessione con il futuro ponte, approvato Odg

(cs) La Camera dei deputati ha approvato un Ordine del giorno presentato dal parlamentare Luca Cannata con cui si impegna il Governo a migliorare le infrastrutture ferroviarie in Sicilia, in attesa della realizzazione del ponte sullo Stretto. Nello specifico, di “soddisfare le esigenze di sviluppo infrastrutturale del Sud Italia e, in particolare, della Sicilia, e a valutare l’opportunità di promuovere l’avvio delle opere di ammodernamento e di potenziamento della rete ferroviaria regionale siciliana, per consentire la realizzazione di progetti di velocizzazione e miglioramento delle linee per il collegamento delle nove province siciliane, nonché l’avanzamento e il completamento delle opere stradali e autostradali regionali”.
Il deputato di Fratelli d’Italia ricorda che gli impianti ferroviari, quando sarà concluso e collaudato il ponte sullo Stretto, passeranno in esercizio, gestione e manutenzione a RfI spa, quindi è necessario accelerare per la realizzazione degli interventi infrastrutturali che possano migliorare la libera circolazione di cittadini e merci anche all’interno del territorio regionale. “In queste ore di difficoltà per il traffico aereo – dichiara Cannata – abbiamo l’evidenza di quanto sia importante avere maggiori infrastrutture funzionali per l’Italia che collegano in maniera omogenea l’intera nazione da nord a sud. In questo quadro di necessità, emerge ancora una volta la strategicità del Ponte sullo stretto di Messina, che rappresenterebbe un’importante e fondamentale arteria di collegamento con mezzi di trasporto alternativi all’aereo come ad esempio i treni veloci capaci di collegare per via terrestre il meridione con il resto del territorio nazionale. Anche su questa grande ed importante opera il Governo Meloni sta dimostrando visione e fattività. Chi si oppone alla sua realizzazione è evidentemente contro lo sviluppo economico e sociale del sud”.




Giancarlo Garozzo: una carezza all’opposizione e un pizzicotto a Francesco Italia

“Auspico che chi è all’opposizione dell’amministrazione Italia mantenga numeri da maggioranza in Consiglio comunale, per eleggere un presidente che abbia la giusta autorevolezza”. Così parlò Giancarlo Garozzo che con la sua mossa al ballottaggio ha fatto perdere all’ex amico Francesco Italia il premio di maggioranza. Ricorderete, con la sua lista Fuorisistema decise di apparentarsi alla coalizione di Ferdinando Messina.
Tre consiglieri in aula (Zappalà, Burti e Barbone), gruppo costituito e primo obiettivo dichiarato: mantenere la compattezza dell’opposizione, evitando che ci siano spazi per “stampelle” dell’ultimo minuto. La strategia di Garozzo non passa per un nome o per un altro, semmai da un metodo che è quello dell’intesa. “Non mi piace indicare nomi o mandare messaggi, per un semplice motivo: se si si vuole raggiungere un obiettivo, come la presidenza del Consiglio comunale, si deve concordare un nome. A me, ad esempio, starà bene il nome che sarà condiviso dalle opposizioni. Sbagliato ridurre il tutto a Messina si-Messina no, Zappalà si-Zappalà no, Milazzo si-Milazzo no”. Nelle ultime ore, invero, salgono le quotazioni di Luciano Aloschi (Mpa) qualora gli Autonomisti dovessero decidere di rompere il fronte del centrodestra e creare qualche frizione anche a livello regionale, optando per una trasversalità con occhiolino all’amministrazione Italia.
“I primi giorni di Francesco Italia? Mi sembrano gli stessi degli ultimi cinque anni”, commenta caustico Garozzo. “La città lo ha riconfermato, quindi rispetto. A me però pare che il suo atteggiamento sia sempre lo stesso: improvvisazione. Opinione personale”. Perchè? “Perchè fino a qui, le prime mosse confermano il solito andazzo. Strada facendo vedremo se, con l’ausilio del Consiglio comunale, saprà correggere qualche scelta discutibile. Ma dubito che avverrà: Italia è abituato a non confrontarsi con il Consiglio comunale, non ha l’abitudine visto che non c’è stato per quattro anni. E senza confronto, non ci saranno novità”.




Frattura in Civico4, Alberto Restuccia prende le distanze. “Periodo di riflessione”

Uno dei nomi storici di Civico4 annuncia “un periodo di riflessione”. Alberto Restuccia, da sempre accanto a Michele Mangiafico nell’impegno e nella comunicazione condotta in questi ultimi anni dal movimento civico, ha deciso di fermarsi per un pò. La notizia arriva nelle ore in cui vengono proclamati i nuovi consiglieri comunali. Civico4, non senza sorpresa, non ha superato la soglia di sbarramento del 5% e non ha quindi rappresentanti nell’assemblea cittadina.
La scelta di Restuccia è maturata nei giorni successivi al primo turno elettorale. Candidato con Civico4, ha chiuso con poco meno di 150 preferenze. Dato in linea con il risultato finale della lista. “Sto riflettendo sul percorso che desidero intraprendere nella vita politica siracusana”, spiega con poche ed efficaci parole Restuccia.
Non una rottura con Mangiafico, ma il segno di una frattura politica evidente.




Incubo rata del mutuo, aumenti costanti. Nicita (Pd): “Governo immobile, ecco il nostro ddl”

Nel corso degli ultimi mesi, consistente è stato l’aumento delle rate dei mutui casa a tasso variabile. Migliaia di famiglie sono state duramente colpite dalla vertiginosa crescita, a tal punto da non arrivare in numerosi casi a farvi fronte. “E finora il Governo non si è attivato per affrontare la questione, lasciando al mercato il compito di provvedere”, lamenta il senatore siracusano Antonio Nicita (Pd) che, insieme al gruppo parlamentare, ha presentato un apposito disegno di legge “per dare da subito una risposta concreta al problema del caro mutui”
I mutui a tasso variabile, secondo gli ultimi dati, rappresentano circa un terzo del valore complessivo dei mutui e ammontano a circa 140 miliardi di euro. Sono quelli più esposti agli effetti negativi dell’aumento del costo del denaro, dei tassi d’interesse e dell’inflazione. “In termini pratici – spiega Nicita – per i mutui a tasso variabile, un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni oggi ha una rata mensile di 1.134 euro, ben 469 euro in più (+70,5%) rispetto a quella di un anno fa, quando era pari a 665 euro. Su base annua, l’incremento complessivo può superare pertanto, in tal caso, l’ammontare di 5.600 euro”.
E per il futuro immediato non si intravede una inversione di tendenza. “Al contrario, alla luce della recente decisione della Bce di innalzare, dal prossimo 27 luglio, i tassi d’interesse dal 4% al 4,25% per contrastare gli effetti dell’inflazione, le rate dei mutui a tasso variabile e dei nuovi mutui a tasso fisso sono destinate a salire ulteriormente anche nei prossimi mesi”.
Il senatore Nicita si sofferma allora sul disegno di legge che “propone due misure finalizzate a sterilizzare l’aumento in atto delle rate dei mutui ipotecari”. La prima prevede il rafforzamento delle disposizioni già vigenti sulla rinegoziazione del mutuo ipotecario, ampliando la platea dei soggetti che possono beneficiarne (mutui fino a 400 mila euro e ISEE fino a 40 mila euro in luogo degli attuali tetti di 200 mila euro di mutuo e di 35 mila euro di ISEE), prevedendo inoltre la possibilità di allungare il piano di rimborso fino a 6 anni, senza oneri da applicare alla rinegoziazione e garantendo al mutuatario l’equivalenza finanziaria; la seconda prevede il potenziamento delle risorse a disposizione e della capacità d’intervento del Fondo di solidarietà mutui “prima casa” (cd. “Fondo Gasparrini”) a far fronte all’incremento in atto delle richieste di sospensione dei mutui anche in questo caso ampliando la platea dei possibili beneficiari a coloro che abbiano subito un incremento delle rate mensili del piano di rimborso e si trovino in una situazione di difficoltà che limita o impedisce, con il reddito a disposizione, la capacità di rimborso del mutuo.
Per aiutare le famiglie maggiormente colpite
Proposto anche un intervento per aiutare i mutuatari maggiormente colpiti dall’incremento dell’importo delle rate mensili del mutuo ipotecario a partire dal luglio 2022, a cui è riconosciuto, a valere su una dotazione complessiva di 200 milioni di euro, un apposito credito d’imposta.
E per evitare il tracollo del mercato immobiliare, il ddl illustrato dal senatore Antonio Nicita contiene due interventi che guardano al futuro e che consentono ad una platea più ampia di soggetti di poter stipulare un mutuo ipotecario per l’acquisto di una abitazione anche in una situazione difficile come quella attuale. “Il primo intervento prevede l’incremento delle risorse a disposizione del Fondo di garanzia per la prima casa e l’ampliamento dei soggetti che possono farvi ricorso anche ai soggetti di età fino a 40 anni. Il secondo rafforza le vigenti agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa di abitazione ampliando la platea dei beneficiari ai giovani fino a 40 anni di età, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, ai conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, purché con ISEE fino a 40 mila euro”.
Il disegno di legge prevede, infine, l’istituzione di un apposito Fondo per il sostegno delle imprese che hanno subito un repentino incremento degli importi delle rate dei mutui o dei prestiti, con dotazione iniziale pari a 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, da integrare in relazione alle necessità in sede di legge di bilancio per l’anno 2024.




Trasporto urbano a Siracusa, caustico Gradenigo: “Cambiato solo il colore dei bus”

“Il numero di linee è lo stesso di Ast. I percorsi circolari sono ancora tortuosi, la frequenza delle corse è pressochè uguale (oltre 1 ora a passaggio), non ci sono paline e neanche pensiline alle fermate e non esistono corsie preferenziali per garantire la puntualità. Nonostante si sia vantata una rivoluzione nel trasporto urbano a Siracusa. la verità è che da Ast a Sais è cambiato solo il colore dei bus”. Carlo Gradenigo è netto nel suo giudizio e non fa sconti. Il presidente di Lealtà&Condivisione boccia la fase di debutto e assestamento del nuovo servizio di trasporto urbano, scattata a maggio. “Senza considerare che il servizio navetta con parcheggi scambiatori di via Elorina e via Von Platen non è ancora entrato in funzione, sebbene previsto dal 7 luglio”, aggiunge.
“L’unica cosa cambiata è la percezione del servizio a Siracusa. Nei fatti, però, è rimasto lo stesso. E’ bastato uniformare il colore dei bus, inserire un numero visibile e una scritta scorrevole sul frontale degli autobus che ne indica il percorso e un mese di campagna promozionale/elettorale. Questa è la prova più evidente che qualunque sia l’argomento (trasporti, rifiuti, acqua, ambiente, lavori pubblici, infrastrutture) basterebbe poco per migliorare lo stato delle cose e che una corretta informazione e condivisione di progetti e obiettivi rappresentano la base per la crescita comune di una città nella quale tutti devono potersi sentire coinvolti”, conclude amaro il presidente di Lealtà&Condivisione.




Consiglio comunale, i numeri definitivi: ecco come i partiti si presentano sugli scranni

Concluse le verifiche, diventa ufficiale il quadro degli eletti in Consiglio comunale a Siracusa. Rispetto ai dati disponibili al termine delle operazioni di scrutinio, queste le novità: scatta un consigliere in più per la lista Noi Per la Città (che in un primo tempo pareva non aver raggiunto neanche la soglia di sbarramento, ndr); perde un consigliere Forza Italia (da 5 a 4 con il candidato sindaco Ferdinando Messina che al ballottaggio si è confrontato con Francesco Italia); in casa Mpa, Cinzia Santuccio ha “recuperato” delle preferenze in un primo tempo non attribuitele che la portano in Consiglio, scalzando Luigi Cavarra.
Nel dettaglio, questa la divisione dei “posti” in Consiglio comunale. Per la coalizione che ha sostenuto Ferdinando Messia: 5 Fratelli d’Italia; 4 Forza Italia; 4 Mpa; 3 Insieme; 3 Fuorisistema. Per la coalizione che ha sostenuto Francesco Italia: 5 Lista Francesco Italia Sindaco; 3 Noi per la Città; 2 Bandiera Sindaco. Chiudono il quadro i 3 consiglieri comunali eletti con il Pd. Sulla carta, la maggioranza è in mano all’opposizione con 19 consiglieri eletti. Italia si ferma a 10. Da capire poi quali scelte opererà il Pd. L’elezione del presidente del Consiglio Comunale chiarirà ogni dubbio anche sulla possibilità di veder nascere una maggioranza trasversale, alla luce della posizione del Mpa e di Fuorisistema/Italia Viva che potrebbe rientrare nell’alveo del centrosinistra a cui lavora il senatore Nicita per conto del Pd di cui è commissario provinciale.