Consiglio comunale, i numeri definitivi: ecco come i partiti si presentano sugli scranni

Concluse le verifiche, diventa ufficiale il quadro degli eletti in Consiglio comunale a Siracusa. Rispetto ai dati disponibili al termine delle operazioni di scrutinio, queste le novità: scatta un consigliere in più per la lista Noi Per la Città (che in un primo tempo pareva non aver raggiunto neanche la soglia di sbarramento, ndr); perde un consigliere Forza Italia (da 5 a 4 con il candidato sindaco Ferdinando Messina che al ballottaggio si è confrontato con Francesco Italia); in casa Mpa, Cinzia Santuccio ha “recuperato” delle preferenze in un primo tempo non attribuitele che la portano in Consiglio, scalzando Luigi Cavarra.
Nel dettaglio, questa la divisione dei “posti” in Consiglio comunale. Per la coalizione che ha sostenuto Ferdinando Messia: 5 Fratelli d’Italia; 4 Forza Italia; 4 Mpa; 3 Insieme; 3 Fuorisistema. Per la coalizione che ha sostenuto Francesco Italia: 5 Lista Francesco Italia Sindaco; 3 Noi per la Città; 2 Bandiera Sindaco. Chiudono il quadro i 3 consiglieri comunali eletti con il Pd. Sulla carta, la maggioranza è in mano all’opposizione con 19 consiglieri eletti. Italia si ferma a 10. Da capire poi quali scelte opererà il Pd. L’elezione del presidente del Consiglio Comunale chiarirà ogni dubbio anche sulla possibilità di veder nascere una maggioranza trasversale, alla luce della posizione del Mpa e di Fuorisistema/Italia Viva che potrebbe rientrare nell’alveo del centrosinistra a cui lavora il senatore Nicita per conto del Pd di cui è commissario provinciale.




Elettrificazione delle banchine del Porto Grande: “Buona notizia che parte da lontano”

(cs) “L’aggiudicazione dei lavori per l’efficientamento energetico del Porto Grande di Siracusa è una bella notizia che nasce da lontano. Le risorse che permettono adesso quei lavori per circa 11 milioni di euro arrivano, infatti, dal lavoro sulla portualità condotto negli anni scorsi dal M5S, in Parlamento e in Commissione Trasporti”. Così il parlamentare Filippo Scerra (M5S) commenta l’aggiudicazione dei lavori su progetto del Dipartimento regionale Energia e Servizi.
“E’ grazie a quella programmazione che il porto siracusano è stato inserito nel piano di investimento nazionale che ha destinato 700 milioni di euro per l’ammodernamento e l’elettrificazione delle banchine. E questo pur essendo rimasto fuori dal perimetro di azione e governance dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale”, ricorda ancora Scerra.




Consiglio comunale di Siracusa, le ultime novità in attesa della proclamazione

Entro la prossima settimana dovrebbe arrivare la proclamazione ufficiale degli eletti al Consiglio comunale di Siracusa. Vengono completate le verifiche sulle preferenze e non è mancata una sorpresa. Luigi Cavarra, considerato quarto ed eletto nella lista del Mpa, è stato invece superato da Cinzia Santuccio: 420 a 416 voti. Sarà lei a sedere nel civico consesso, per l’amarezza dell’ex consigliere di circoscrizione che aveva vissuto settimane da eletto.
Intanto, si costituisce il gruppo consiliare Italia Viva/Fuori Sistema composto da Alessandra Barbone, Cosimo Burti e Franco Zappalà, eletti nella lista di Giancarlo Garozzo. Capogruppo è stato indicato Zappalà.




Auto, tornano gli ecoincentivi regionali ma in bilancio ci sono solo 194mila euro

Tornano gli eco-incentivi regionali per chi decide di rottamare la propria vecchia auto, che appartenga a una classe tra Euro 0 ed Euro 3, per acquistare veicoli elettrici o full hybrid di classe Euro 6. Il governo Schifani ha approvato il decreto predisposto dall’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, che disciplina modalità e requisiti per ottenere il contributo introdotto dalla legge regionale n. 9 del 2021.
Le domande per ottenere il contributo regionale potranno essere presentate dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale e fino al 30 novembre di quest’anno. Le istanze dovranno essere trasmesse via Pec all’indirizzo dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it allegando, tra l’altro, la copia del contratto di acquisto della nuova auto a trazione elettrica o full ibrida, il certificato di rottamazione e il documento di circolazione del mezzo da rottamare, documento di identità e patente dell’acquirente. I contributi saranno erogati fino all’esaurimento delle risorse stanziate nel bilancio (194 mila euro); per i residenti nelle isole minori e nei comuni montani riconosciuti dalla legge 34/2004 il contributo è aumentato di mille euro. Le somme saranno assegnate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza e nel rispetto dei requisiti del decreto. La domanda sarà accessibile anche sul sito istituzionale della Regione Siciliana.
«Il bonus – spiega l’assessore Aricò – sarà di cinquemila euro per chi acquisterà una nuova auto elettrica e di 2.500 euro per chi opterà per un mezzo ad alimentazione full ibrida di classe Euro 6. Il contributo andrà direttamente ai cittadini residenti in Sicilia, titolari di patente B e BS e proprietari di un veicolo a benzina o a gasolio di classe da Euro 0 a Euro 3. Con questo nuovo provvedimento, anche le associazioni di categoria dei produttori di automobili si sono impegnati ad effettuare uno sconto minimo sul prezzo di listino di mille euro oltre Iva. La proprietà del nuovo mezzo dovrà essere mantenuta per almeno 24 mesi».
«La Regione – dice il presidente Renato Schifani – sostiene con atti amministrativi concreti la svolta culturale verso modelli ecologicamente virtuosi. Per questo la giunta ha deciso di riproporre questa misura, che è cumulabile con i bonus nazionali di settore. Gli incentivi economici possono agevolare le scelte individuali indirizzandole verso una mobilità sostenibile. Attraverso questi contributi contiamo di modernizzare il parco mezzi circolante in Sicilia, riducendo il numero di quelli inquinanti e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città».




PD-Italia, prove di dialogo: incontro interlocutorio, anche per la presidenza

Partita aperta per la presidenza del Consiglio Comunale di Siracusa. Determinanti potrebbero risultare i movimenti di Mpa e PD, ancora non perfettamente leggibili.
Se gli autonomisti chiedono per sé la presidenza e, sul punto, sono pronti allo strappo con il centrodestra, il Partito Democratico sceglie la via del dialogo. Il segretario cittadino, Santino Romano, ha incontrato il sindaco Francesco Italia. Un incontro definito “cordiali”, durante il quale ci si è confrontati sul dato elettorale. Inevitabilmente, toccato anche il tema della presidenza dell’assise cittadina. Il PD potrebbe decidere di proporre Massimo Milazzo, nome non inviso al primo cittadino.
Discussioni ancora in via preliminare, come si affretta a precisare Romano. “Abbiamo raccolto l’invito ad una serie di incontri preliminari di ascolto, oggi su chiamata del sindaco Italia. Abbiamo ricevuto una preliminare proposta politica e amministrativa, domani incontreremo le altre opposizioni presenti in Consiglio”, spiega il segretario cittadino.
Aria d’intesa? “Fatto salvo quanto già deciso dalla Direzione cittadina (opposizione ad Italia, ndr), ogni successiva evoluzione rispetto a novità politiche o istituzionali sarà oggetto di discussione e confronto negli organismi di Partito, sentite le altre forze politiche della coalizione di centrosinistra”. Ma sembra una frase buona a tenere a bada gli alleati della coalizione progressista che, difficilmente, potrebbero condividere una mossa simile del PD. Ma loro, è la considerazione di tanti, sono però rimasti fuori dal Consiglio (M5S, Lealtà e Condivisione).




Pronto Soccorso ingolfati da accessi impropri. Gilistro: “Serve aiuto dei medici di base”

I Pronto Soccorso degli ospedali siciliani, già in crisi per la cronica mancanza di medici, sono in sofferenza anche perchè troppo affollati. Colpa dei cosiddetti “accessi impropri” ovvero i codici bianchi e verdi che potrebbero essere risolti senza intasare i già problematici reparti di emergenza. Basterebbe rivolgersi a quello che una volta era il medico di famiglia
A proporre questa soluzione – “tampone ma efficace nell’immediato” – è il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) che ha annunciato un ddl apposito che punta dal rilancio della figura del medico di base. “Nei casi necessari i medici in pensione, ed entro una certa età, possono tornare a lavorare sul territorio per filtrare l’elevato numero di accessi impropri ai Pronto Soccorso”. Un’azione da accompagnare con “una mirata e incisiva comunicazione alla popolazione per un utilizzo consapevole e responsabile dei Pronto Soccorso, già afflitti da problemi anche strutturali, purtroppo endemici”.
“In collaborazione con gli Ordini dei Medici provinciali – continua Gilistro – si deve ripristinare quel rapporto di fiducia ed impegno che il medico di famiglia ha storicamente avuto verso i suoi pazienti”. Oggi, invece, il medico di base o il pediatra vengono visti come “passa ricette” per medicinali o analisi. “Si deve invece recuperare il valore della figura e del lavoro del medico di famiglia. Non dimentichiamo, inoltre, che il medico del Pronto Soccorso non conosce il paziente e spesso deve ricorrere a indagini inutili, se non addirittura non adeguate, allo scopo magari di sollevarsi da responsabilità su mancate diagnosi”.
Se ne è discusso in Sottocommissione Salute dell’Ars e la proposta di Gilistro ha raccolto consensi. “Sto lavorando ad un ddl in materia per liberare dalla burocrazia i medici di base, in modo da permettere loro di tornare ad essere dottori veri e propri, prezioso filtro prima di ricorrere agli altri servizi del sistema sanitario regionale. Con la cartella elettronica, d’altronde, si potrà fare un deciso passo in avanti nel collegare la medicina del territorio a quella ospedaliera”.




Vendicari, ingresso alla riserva da rivedere. “Garantire sicurezza e accesso ai residenti”

“I residenti in un’area limitrofa alla riserva naturale di Vendicari sono costretti a pagare per accedere alla stessa riserva, mentre la Regione si è di fatto appropriata di una strada privata per destinarla all’accesso pubblico all’area protetta”. A denunciarlo è il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso. Con un suo intervento, ha chiesto che venga regolamentata in modo efficace la gestione degli accessi all’area naturale.
Per Gennuso è necessario adottare provvedimenti per garantire il diritto di accesso gratuito per i residenti ed allo stesso tempo attuare misure di sicurezza adeguate che garantiscano la viabilità in caso di emergenza.
Nella sua interrogazione, il parlamentare azzurro, ricorda che a marzo del 2015, con un apposito Decreto assessoriale, era stato previsto il pagamento di un biglietto di ingresso alla riserva dall’area denominata “Cittadella”; a questo pagamento, previsto per tutti coloro che accedono all’area senza alcuna distinzione, doveva corrispondere l’attivazione di diversi servizi per i visitatori, alcuni dei quali essenziali ed obbligatori per legge quale quello di vigilanza balneare tramite bagnini di salvamento.
Solo nel 2020, senza alcun preavviso alla popolazione ed in particolare ai residenti della zona, si è data attuazione al provvedimento, ma solo per la parte limitata al pagamento del biglietto, permettendo per altro l’accesso unicamente tramite una strada, la numero IX di contrada San Lorenzo, che è però privata.
“Nessuno dei servizi previsti per i visitatori – sottolinea Gennuso – è stato attivato, mentre si è però data esecuzione alla riscossione dei biglietti senza alcuna distinzione.” Per il parlamentare regionale “siamo di fronte al paradosso di cittadini che già pagano le dovute tasse relativamente alle proprietà, curano la manutenzione di una strada privata ed ora si vedono costretti sia a dover pagare un ulteriore balzello per accedere alla riserva sia a veder usata per finalità pubbliche la strada di cui sono proprietari”.
Ad aggravare la situazione, il fatto che l’unica strada pubblica di pertinenza della riserva, la numero X, risulta chiusa da una cancellata, pur rappresentando l’unica via di fuga o di salvataggio anche per eventuali mezzi di soccorso.
Per questi motivi, Gennuso ha chiesto di “rivedere il Decreto del 2015, prevedendo ai proprietari ed affittuari degli immobili della contrada San Lorenzo di poter accedere alla riserva senza pagare alcun biglietto” ed ha sollecitato soprattutto il ripristino dell’accesso diretto alla riserva e alla spiaggia tramite la strada pubblica, “anche per garantire le necessarie condizioni di sicurezza.”




Massimo Milazzo: “Io presidente del Consiglio comunale? Onorato, ma si parli con il Pd”

E’ quello di Massimo Milazzo il profilo giusto per mettere tutti d’accordo in Consiglio Comunale? La convinzione cresce in queste ore e trova consensi trasversali. Il nome dell’avvocato eletto con il Pd potrebbe permettere di “vincere” lo stallo che si registra nel centrodestra che, pure, dovrebbe contare su numeri larghi per l’elezione del presidente del civico consesso. Ma il muro contro muro con gli Autonomisti apre nuovi scenari. Scenari in cui anche il Partito Democratico può giocare un ruolo. Ecco allora una nuova convergenza su Milazzo, nome non inviso a Francesco Italia e sponsorizzato pure da Giancarlo Garozzo (Fuorisistema/Italia Viva). Mentre anche a destra c’è chi guarda con favore crescente ad una simile idea.
“Sono onorato che mi si riconoscano doti di garanzia ed equilibrio. Però vorrei ricordare che non sono un battitore libero e non sono stato eletto in una lista che si è formata solo per questa tornata elettorale”, dice il diretto interessato. Massimo Milazzo, con la sua solita eleganza, indica quindi il metodo da seguire se davvero si vuole dare corpo ad una vera alternativa per la presidenza dell’aula. “Sono un uomo del Pd, dirigente regionale del partito. Questo significa che qualunque proposta non può essere fatta ad personam. Se si vuole dialogare, si segue la forma: quindi si ragiona con il segretario regionale del Pd, con il commissario provinciale del partito che è il senatore Nicita, con il segretario cittadino e quindi anche con i tre consiglieri comunali. Così si muove un partito nazionale”. Evidentemente ancora nessuno ha “coinvolto” il Pd nella proposta Milazzo.
“Faccio politica e so che il confronto aperto è la chiave. Si dialoga, ma resta ferma l’appartenenza di ciascuno”, aggiunge con riferimento ad un’equidistanza tra Messina ed Italia che, spiega a SiracusaOggi.it, “è nei fatti”. Quindi ragionare con tutti, confrontarsi con tutti. “Esatto. No al muro contro muro o alla contrapposizione a prescindere. Si alla politica di ascolto, di confronto”. E Massimo Milazzo sembra parlare già da presidente del Consiglio Comunale.
Sorride. La strada è ancora lunga e, verosimilmente, in salita da qui alla prima riunione del Consiglio Comunale. Qual è oggi la situazione? “Il Pd oggi voterebbe per un suo candidato”, chiarisce subito Milazzo. Ma attenzione, “la politica è l’arte del possibile. In alcuni casi, dell’impossibile…”, aggiunge sornione.




L’idea Massimo Milazzo presidente del Consiglio comunale: “trasversale e di garanzia”

Mentre il centrodestra litiga sul nome da proporre per la presidenza del Consiglio comunale, prende corpo l’idea Massimo Milazzo. Eletto consigliere comunale con il Pd e forte di un gradimento personale non indifferente, diventa improvvisamente il nome buono per mettere d’accordo le varie forze rappresentate nel consesso civico.
L’avvocato siracusano è infatti nome gradito a pezzi del centrodestra e della sinistra. Di certo non sgradito all’amministrazione Italia, nonostante il Pd abbia chiarito in direzione cittadina che si colloca all’opposizione della giunta del sindaco riconfermato.
Uno dei pezzi forti del Pd provinciale, il deputato regionale Tiziano Spada, non nasconde che “Milazzo sarebbe un buon nome, un presidente di garanzia”. Ma, si affretta a precisare, “ad oggi non c’è nulla di concreto”. Appena una proposta, senza voglia di creare uno strappo interno al Partito Democratico. Ma i dirigenti storici del Pd guardano con sospetto alle mosse dell’intraprendente Spada che già in campagna elettorale si era mostrato vicino più a Francesco Italia che alla candidata della coalizione progressista, Renata Giunta.
La proposta del nome di Massimo Milazzo tuttavia rivela come, sottotraccia, pezzi di centrodestra (Mpa) e le altre forze politiche stiano lavorando ad una presidenza trasversale. Forse anche per superare lo stallo interno al centrodestra che fatica a chiudere su Ferdinando Messina, proprio per le ritrosie degli Autonomisti. Nessun dubbio per Forza Italia, Fratelli d’Italia e gli altri: Messina ha il profilo giusto, di garanzia e merita il riconoscimento dell’impegno politico con lo scranno più alto dell’aula Vittorini. I cinque voti del Movimento per l’Autonomia ed i tre del Pd potrebbero però spingere l’equilibrio verso altre soluzioni. L’idea Milazzo è una di queste. E non passa inosservato, in questo quadro, l’appello di Giancarlo Garozzo (Fuorisistema/Italia Viva) che ha chiamato ad un confronto pubblico tutte le forze che si piazzano all’opposizione della giunta Italia: Da Fi al Pd.




Presidenza del Consiglio comunale, Garozzo: “Da FdI al Pd, le opposizioni si chiariscano”

“Teatrino scomposto con soliti transfughi politici”. Così Giancarlo Garozzo (Fuorisistema/Italia Viva) riassume il clima a pochi giorni dalla prima convocazione del Consiglio comunale ed alla prima prova: l’elezione del presidente dell’assise. “Nelle prossime ore assisteremo alla proclamazione del nuovo consiglio comunale, un momento importante per la nostra città anche perché questo organo, massima espressione democratica, manca da ben 4 anni. Sulla carta l’opposizione è composta da 23 consiglieri su 32, ma dagli organi di stampa emerge un teatrino scomposto e sentiamo continuamente parlare dei soliti transfughi politici”, le parole che Garozzo affida ad una nota.
Come venirne a capo? Per Giancarlo Garozzo la soluzione passa attraverso un appello pubblico. “Ritengo fondamentale chiamare intorno a un tavolo, senza distinzione, tutte le forze politiche che rappresentano i 23 consiglieri di opposizione eletti: Partito Democratico, Fuorisistema-Italia viva, Insieme, Forza Italia, Mpa e Fratelli D’Italia. Entro 15 giorni, infatti, sarà convocato il primo consiglio comunale che dovrà affrontare appuntamenti importanti come l’elezione del Presidente e del Vicepresidente. È evidente che tali avvenimenti non possono essere lasciati al caso ma devono trovare la giusta sintesi tra le forze di opposizione con un accordo istituzionale legato ai lavori del consiglio comunale”.