“Acqua pubblica, basta spingere verso i privati”: il Pd prepara la battaglia in Consiglio comunale

Il Partito Democratico chiarisce a sua posizione politica: opposizione alla giunta Italia. Lo dice il segretario cittadino, Santino Romano, che ha visto approvata all’unanimità la sua relazione in direzione cittadina. “Mantenimo saldi i nostri indirizzi nazionali e rimaniamo in contrapposizione alle destre di qualunque estrazione esse siano, garantendo un ruolo di autorevolezza al Pd”, dice Romano.
Tre i consiglieri comunali a Siracusa: Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco. “Daranno vita ad un confronto aperto e costruttivo, sia nei confronti dell’amministrazione che delle altre forze politiche di opposizione privilegiando quelle di centro-sinistra, nell’ottica del bene comune e dei principi morali e politici che rappresentano”, chiarisce Santino Romano. “Grazie a Massimo, Sara e Angelo abbiamo un’ottima rappresentanza che, coordinandosi con un partito cittadino unito e forte, può fare da rilancio e spinta verso le elezioni europee del prossimo anno”. Pronto il primo tema: “un primo approfondimento che propongo è quello di lavorare per rilanciare la questione acqua pubblica. Come Pd temiamo che il commissario nominato dal governo regionale spinga sempre più verso una gestione privata, andando di fatto nel verso opposto di quanto scelto dai cittadini”.




Mpa di traverso nel centrodestra sulla presidenza del Consiglio, FI: “Si decide a maggioranza”

Nel centrodestra tiene banco la vicenda relativa alla scelta del nome da proporre per la presidenza del Consiglio Comunale. La coalizione ha scelto Ferdinando Messina, già candidato sindaco, ad eccezione del Mpa che ritiene di dover richiedere per sè la carica, in virtù di un accordo precedente al voto. L’intesa appare lontana, tanto più ora che il commissario provinciale di Forza Italia si appella ad una norma alla base della democrazia: “Quando non si registra l’unanimità nelle decisioni collegiali, si decide a maggioranza”. Un principio che diventa indispensabile “per evitare che, nella strada di avvicinamento alla data della votazione in Consiglio Comunale, si insinui il sospetto dell’inciucio, del tranello, frutto della confusione del caos indotto”, dice ancora Bonfanti. “La maggioranza consiliare dell’opposizione è un valore, un patrimonio ricercato e voluto prima del ballottaggio e, oggi, da consegnare a chi è stato espressione della sintesi delle varie anime della nostra coalizione”, aggiunge prima di tendere ancora la mano agli Autonomisti: “sono forza importante nel Centro Destra e sapranno occupare ruoli politici al servizio dei propri elettori, della coalizione e dell’intera comunità. Barra dritta per coerenza, barra dritta per trasparenza, barra dritta per rispettare la volontà dei nostri elettori, pochi o tanti che siano stati”.




La provocazione di Foti (Insieme): "Fate le ciclabili? E allora in bici tutta la giunta Italia"

Alfredo Foti (Insieme) piazza la provocazione: “Credo nell’esempio come forma di credibilità ed autorevolezza, chi amministra dunque dovrebbe dare l’esempio”, la premessa. Poi assesta il colpo: “Invito pubblicamente il sindaco e l’intera giunta comunale ad abbandonare le autovetture ed i motocicli per muoversi preferibilmente in bici, naturalmente anche elettrica o a pedalata assistita, anche se i più colti sapranno quanto sfruttamento di risorse umane e naturali vi è dietro la realizzazione di una batteria e dietro il business dell’elettrico”.
Con sano sarcasmo, Foti – che al ballottaggio ha sostenuto Messina – si inserisce nel sempre acceso dibattito sulle piste ciclabili a Siracusa. “Una volta realizzate e completate in ogni dove, ritengo coerente che siano proprio i nostri amministratori ad utilizzarle tutto l’anno. Ricordiamo infatti che la nostra splendida città è la più soleggiata d’Italia e con temperature miti per quasi tutto l’anno. Lo step successivo per incrementare la mobilità sostenibile – insiste Alfredo Foti – dovrà essere la reintroduzione del servizio di go-bike, già in essere anni fa e poi tristemente finito in malora”.




Il caso Fratelli d'Italia, ironia Napoli su Ricupero e Porto: "Valzer da ballerini della politica"

“Non capiamo a quale titolo Giovanna Porto e Simone Ricupero volessero partecipare ai vertici di coalizione”. Scrolla le spalle il commissario provinciale di FdI, poche ore dopo l’annuncio dei due consiglieri comunali di dichiararsi “indipendenti” dopo esser stati eletti con il partito della Meloni. Giuseppe Napoli è perentorio: “La sensazione di esclusione è un loro problema, la sera del risultato del ballottaggio, ho convocato una riunione con tutti i candidati della lista, con i dirigenti di partito ed il consiglieri eletti, per l’analisi del voto e le scelte da intraprendere soprattutto per l’elezione del Presidente del Consiglio comunale. Già a quella riunione Porto e Ricupero erano assenti ingiustificati”. Ed anche alla riunione dell’indomani, nessuna notizia dei due.
“Siamo curiosi di conoscere le vere motivazioni che hanno indotto i neo-consiglieri eletti ad uscire dal gruppo consiliare ancor prima della sua formale ed ufficiale composizione, addirittura prima della proclamazione”, aggiunge non senza polemica Napoli.
Poi la chiosa sarcastica: “I valzer li lasciamo ai ballerini professionisti della politica, noi andiamo avanti sempre nell’interesse collettivo”. Il sospetto che i due possano andare a “rinforzare” l’opposizione e quindi l’amministrazione Italia è più di un semplice dubbio.
Simone Ricupero si era già segnalato per una simile scelta alla sua prima esperienza consiliare. Eletto nel 2018 con Progetto Siracusa, poco meno di un anno dopo le elezioni aderì poi al gruppo misto.




Tensioni nel centrodestra, Forza Italia irremovibile: "Presidenza del Consiglio a Messina"

“La coalizione di centrodestra continua il proprio progetto politico (…). L’azione politica delle forze che compongono la coalizione deve essere unitaria, determinata e coesa in modo da indirizzare molte azioni di governo nella giusta direzione, nel rispetto delle indicazioni uscite dalle urne nella scorsa tornata elettorale. Per questi nobili principi, siamo convinti che la responsabilità consegnata dagli elettori ai Consiglieri Comunali di centrodestra, debba trovare sintesi sia nella scelta prima e nella elezione dopo del presidente del Consiglio Comunale che nella individuazione, all’interno della massima assise, della composizione e guida delle Commissioni Consiliari”. Il commissario provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti, prova a tracciare la strada per una coalizione attraversata da mille fibrillazioni. Sul nome da proporre per la presidenza, nota è la divisione tra Fi e Fratelli d’Italia, da una parte, e Mpa dall’altra. Adesso la “fuga” di due consiglieri eletti in FdI che si sono dichiarati indipendenti. Mentre Paolo Cavallaro (FdI) muove una censura pubblica all’operato della coalizione.
Bonfanti prova a tenere la barra a dritta. “Non c’è spazio per rivendicazioni di parte, oggi, ancora più di prima, serve fare emergere, per coerenza e rispetto dei siracusani, l’indicazione consegnata alla coalizione di centrodestra di continuità del proprio percorso politico e di scelta del soggetto che tale percorso, facendone sintesi, lo ha finora bene interpretato: Ferdinando Messina”.
Una risposta diretta agli Autonomisti che, invece, chiedono la presidenza per via di precedenti accordi. “Rispetto per tutti i partiti i movimenti e le liste civiche della coalizione, rispetto per tutte le persone che si sono spesi con la propria candidatura o disponibilità alla candidatura, prima, durante e dopo le elezioni, ma, soprattutto rispetto per Siracusa e i siracusani con la fermezza di chi vuole continuare ad essere protagonista, ora e in futuro, della buona politica, della politica comprensibile a tutti, credibile e riconducibile alle nostre idee. Ci sono ancora tante altre sfide da affrontare insieme e il consolidamento dei nostri rapporti con decisioni condivise e motivate, non possono che fare sperare bene per il successo finale”, la posizione di Bonfanti.




Che succede in FdI? Cavallaro: "Io resto, chi va via ha altri piani. Si a ricambio generazionale"

“Temo che non si sia pienamente compreso che non è stata una sconfitta, ma un disastro elettorale, di cui piangeranno le conseguenze i siracusani. Credo che sia necessaria un’analisi seria e approfondita, altrimenti il centrodestra, maggioranza tra gli elettori, continuerà a perdere le future competizioni”. Un’analisi cruda, firmata da Paolo Cavallaro, consigliere comunale eletto nella lista di Fratelli d’Italia. L’autocritica si spinge oltre: “serve un ricambio generazionale, mi auguro che i tanti che credono nell’alternativa si facciano avanti, senza esitazione”.
Non è però un anticipo di separazione. Paolo Cavallaro conferma di sentirsi parte integrante del progetto di FdI a Siracusa e quindi non seguirà Simone Ricupero e Giovanna Porto che si sono dichiarati indipendenti, poche settimane dopo il voto e senza neanche la prima seduta di Consiglio comunale. “Dispiace che non abbiano trovato il tempo per provare a dialogare con il partito, visto che sono stati assenti agli ultimi incontri in cui abbiamo ribadito il nostro sostegno a Ferdinando Messina quale presidente del Consiglio comunale. Troppa fretta, la politica è pazienza, dialogo, confronto, a cui possono e devono seguire le scelte. Ma se mancano i presupposti o è scelta sbagliata oppure le lamentele sono alibi posteriori per scelte già assunte”, taglia corto Cavallaro.




Il 15% degli incassi del Parco Archeologico al Comune, ma restano fuori gli eventi privati

Riguarda da vicino anche il Comune di Siracusa la norma approvata oggi dall’Ars: via libera all’emendamento che consentirà anche a Palazzo Vermexio, ad esempio, di “incassare” una percentuale sullo sbigliettamento degli ingressi al parco archeologico di Siracusa. Più in generale, i Comuni siciliani potranno adesso una quota parte sui proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso ai siti archeologici situati negli stessi centri.
La percentuale è stata fissata nel 15%. Restano però fuori dall’accordo gli eventi privati, come ad esempio i concerti, da cui i Comuni non riceveranno benefit sullo sbigliettamento. “Abbiamo ritenuto di non ‘tassare’ gli imprenditori con una quota del 20% per gli incassi relativi agli eventi organizzati all’interno dei siti archeologici. Una posizione non condivisibile, sia perché avrebbe causato molto probabilmente un trasferimento del costo sull’utente finale, il cittadino, sia perché non si può chiedere al privato di accollarsi il rischio di impresa, se lo sbigliettamento dello spettacolo va male, e tassarlo alla fonte, invece, se va bene. È un principio che stride con chi ha una concezione economica liberista”, ha spiegato il presidente della Regione, Renato Schifani. Ma è una posizione non condivisa dal vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera, che questa mattina – su mandato del sindaco Italia che sta seguendo con attenzione la vicenda – ha rappresentato Siracusa all’incontro su questo tema con Cateno De Luca ed i rappresentanti degli altri Comuni interessati dall’emendamento.
“A Palermo sono stati irremovibili sui grandi eventi privati. Nessuna disponibilità, si poteva anche chiudere con una percentuale inferiore rispetto a quella proposta. Questa posizione inquieta un attimo…”, commenta proprio Bandiera. “A mio avviso sarebbe stato corretto includere anche gli eventi privati organizzati nei parchi archeologici e chiarisco il motivo. Nessuna tassazione, nessuna punizione: se arrivano tremila persone, producono ad esempio un volume extra di spazzatura. La raccolta e il conferimento in discarica rimane a carico del Comune che però deve farsi carico dell’extra moltiplicato per i giorni degli eventi privati. Mi pare logica da amministratore pubblico, senza disturbare i principi del liberismo”, conclude Bandiera.
La nuova norma – chiarisce quasi in risposta una nota della presidenza della Regione – “ha lo scopo di far partecipare i Parchi alla spesa sostenuta dai Comuni per il potenziamento dei servizi di viabilità, sicurezza, decoro urbano, raccolta e smaltimento dei rifiuti, in ragione della pressione turistica generata dall’attrattività dei luoghi di cultura”. Nell’emendamento predisposto da Palazzo d’Orleans e votato dall’Aula, comunque, è stata inserita anche la possibilità che i Comuni, dei territori nei quali ricadono i Parchi archeologici, possano usufruire dei siti per un massimo di cinque giorni al mese.
«Voglio ringraziare – conclude Schifani – i deputati della maggioranza e dell’opposizione che in maniera sinergica hanno contribuito a migliorare il testo originario e il presidente dell’Ars per la conduzione dell’Aula e l’attività di sintesi esercitata».

foto archivio




Presidenza del Consiglio comunale, Di Mauro (Mpa): "C'è un accordo, spetta a noi"

“C’erano degli accordi scritti e non vorrei essere costretto a mostrare le carte…”. Il tono non è affatto minaccioso, ma vale comunque come avvertimento agli alleati di coalizione. Alessandro Di Mauro, nome caldo del Mpa nella corsa per la presidenza del Consiglio comunale di Siracusa, “svela” il contenuto dell’intesa. “Al tavolo del centrodestra regionale, d’intesa con i segretari provinciali dei partiti, era stato sottoscritto da tutti l’accordo secondo cui l’Mpa avrebbe potuto indicare un assessore nell’eventuale giunta Messina ed avrebbe avuto la presidenza del Consiglio comunale di Siracusa, in caso di buon risultato elettorale”, rivela l’esponente autonomista siracusano. Ed il “buon risultato” è poi arrivato.
Pertanto l’Mpa non ha intenzione di mollare la presa nonostante il pressing di Forza Italia e Fratelli d’Italia che rivendicano, invece, la presidenza del Consiglio comunale per Ferdinando Messina. “Gli accordi vanno rispettati. E invece loro stanno disattendendo le promesse con l’indicazione di Messina. Una mossa che andava condivisa prima”, analizza Di Mauro. Come dire che la proposta è arrivata fuori tempo massimo.
Il Movimento per l’Autonomia non arretra di un passo e rivendica anzi il suo ruolo in coalizione. “Abbiamo attivamente contribuito ad ottenere la maggioranza e la nostra lista è stata trainante. Queste erano le premesse e noi le abbiamo onorate”. Di Mauro si attende, quindi, che gli alleati facciano lo stesso con l’accordo sulla presidenza. “Anche perchè noi ci riconosciamo e vogliamo rimanere nell’alveo del centrodestra. Se puntano a dividerci al nostro interno, non ci stanno riuscendo. Siamo un gruppo compatto. Ma se non ci vogliono, lo dicano chiaramente”, aggiunge senza peli sulla lingua. E pare rivolgersi implicitamente a Fratelli d’Italia che pone la questione Messina sul livello della “fedeltà” politica. “Posizioni tipo ‘o con me, o contro di me’ non funzionano in una coalizione”, taglia corto Di Mauro. E il clima si scalda in previsione di un imminente tavolo provinciale del centrodestra.




Nuova caserma dei Vigili del Fuoco, passi avanti verso l'apertura: "accatastamento ok"

(cs) Attese e lungamente richieste, novità per la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa, realizzata alla Pizzuta ma ancora chiusa, a distanza di anni dal suo completamento. Un’opera su cui il Movimento 5 Stelle di Siracusa ha sempre pressato i governi regionali che si sono succeduti in questi anni, prima per destinare i necessari fondi alla costruzione dell’opera e adesso per potere destinare l’immobile al suo scopo finale. Stefano Zito negli anni scorsi e adesso Carlo Gilistro continuano a pressare gli uffici regionali competenti, seguendo passo dopo passo un iter farraginoso, farcito da burocrazia e ritardi.
“Dopo aver superato e risolto il paradossale problema dell’allaccio alla cabina elettrica per la dovuta fornitura, è stata completata nei giorni scorsi anche la pratica di accatastamento. Mancano davvero pochi passi ancora per potere coronare il sogno della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa”, commenta Carlo Gilistro che, nei giorni scorsi, aveva depositato sul tema una nuova interrogazione parlamentare. “Continueremo a rimanere attenti per evitare distrazioni proprio in dirittura d’arrivo. Con la prossima dichiarazione della Regione, che inserirà l’edificio tra i beni indisponibili, ed in raccordo con il Ministero dell’Interno, dobbiamo arrivare alla stipula del comodato d’uso con i Vigili del Fuoco e prepararci all’inaugurazione”, spiega il deputato cinquestelle che non dimentica il “prezioso lavoro condotto da chi mi ha preceduto, ed in particolare da Stefano Zito”.
In questa vicenda, “il governo Schifani ha brillato sin qui per immobilismo. Ma nonostante questo, l’iter va avanti e verso il completamento. A tal proposito, ho chiesto all’assessore regionale alle Infrastrutture, Aricò, anche notizie su come intenda procedere con i 5 milioni stanziati dalla legge di stabilità regionale e destinati al completamento dell’ultimo lotto della struttura”.




Svincolo di Cassibile, audizione in Regione. Spada: "Apertura giovedì o sarà protesta"

Il presidente del Consorzio delle Autostrade Siciliane domani in audizione in Commissione Ambiente e Territorio. A chiedere l’intervento del dirigente era stato il deputato regionale Tiziano Spada (Pd), in merito alla girandola di notizie sulla conclusione dei lavori in corso all’altezza dello svincolo di Cassibile, lungo la Siracusa-Ispica. Convocati anche i rappresentanti della ditta che si è aggiudicata i lavori. “Se giovedì lo svincolo non sarà riaperto, siamo pronti a proteste eclatanti”, annuncia Spada. “È impensabile arrivare al prossimo fine settimana in queste condizioni e assistere impotenti, per l’ennesima volta, alle ormai abituali file chilometriche. Ma soprattutto rischiando di mettere seriamente in pericolo l’incolumità delle persone. Sono infatti tante – continua il parlamentare regionale – le difficoltà che si sono verificate per raggiungere celermente il Pronto soccorso dell’ospedale di Avola. Ed è assurdo che, oltre ai disagi per gli automobilisti e alle penalizzazioni degli operatori turistici della zona Sud, addirittura non si garantisca ai cittadini l’accesso immediato all’intervento medico con le conseguenze gravissime che ne possono derivare».
Il parlamentare regionale conclude: «La ditta che si sta occupando dei lavori non mi risulta essere in ritardo rispetto alla consegna dei lavori, paga lo scotto di una cattiva programmazione degli interventi da parte del Cas verso cui è finita ogni forma di tolleranza. Per cui se dopo la mia interrogazione non basteranno nemmeno l’audizione di domani in IV commissione e le proteste eclatanti che siamo pronti a mettere in atto da subito, mi rivolgerò al presidente della Regione Siciliana o all’assessore competente chiedendo un’ordinanza urgente che disponga l’apertura immediata dello svincolo di Cassibile».