Porto rifugio di Santa Panagia, "lavori aggiudicati ma il finanziamento non c'è più"

(cs) “Se non fosse una vicenda estremamente seria, ci sarebbe da ridere. Succede che per un’opera urgente in materia di sicurezza, c’è il progetto definitivo, c’è una ditta a cui sono stati assegnati i lavori ma incredibilmente non ci sono più i soldi. Una barzelletta? No, è la Sicilia del centrodestra”. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) non le manda a dire. E con una interrogazione urgente, solleva il caso del porto rifugio di Santa Panagia, a Siracusa.
I primi danni alla diga foranea risalgono al 2019. Poi il medicane del 2021 ha aggravato la situazione, peggiorata ulteriormente per via delle mareggiate di fine novembre 2022. La mantellata è rotta in più pezzi. I lavori progettati prevedono interventi su tutto il braccio posto a protezione del porto rifugio, compreso il riccio di testa.
“L’assessore all’Economia, Marco Falcone, ben conosce il problema: da assessore alle Infrastrutture del precedente governo ha visionato l’area e riconosciuto l’urgenza dei lavori con tanto di sopralluogo in barca. Era stato quindi disposto un finanziamento pari a 4,6 milioni di euro di fondi europei. I tempi delle procedure di gara in Urega, però, hanno portato all’aggiudicazione delle opere solo nel 2023. Quelle somme, però, dovevano essere impegnate entro il 31 dicembre 2022 per non andare perdute”, ricorda Gilistro.
“Di fronte a questo disastro di programmazione, chiedo all’assessore di trovare subito una soluzione, provvedendo con estrema urgenza al rifinanziamento dei lavori, con risorse proprie o esterne, da poter eventualmente individuare anche nel Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 della Regione Siciliana”. Poi il monito: “L’inerzia politica e amministrativa rischia di portare alla completa distruzione del porto rifugio della baia di Santa Panagia a Siracusa. Quel porto è vitale per la vicina area industriale, per i rimorchiatori in servizio nella rada di Augusta e per dare rifugio a decine di imbarcazioni private senza dimenticare la presenza della Guardia Costiera. A loro, questo governo regionale dia oggi una risposta”.




Parco Agrisolare, decreto ok per l'Ue. Cannata: "Sicilia hub energetico del Mediterraneo"

(cs) Un nuovo regime di aiuti per interventi sugli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese. La Commissione europea ha dato il via libera al nuovo decreto del bando Agrisolare firmato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Previsto un fondo di un miliardo di euro che prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
“Con i fatti – commenta il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Cannata – diamo risposte al settore agricolo sostenendolo nella produzione di energia e dunque nell’autoproduzione. Per la Sicilia diventa ancor più importante questa misura nella logica di fare della Sicila un hub energetico del mediterraneo”.
Ecco nel dettaglio le misure del decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”: 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso. Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro; fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro. E ancora: 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni; 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo. Infine: raddoppio della potenza massima installabile che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p; raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori che passa da euro 50.000 ad euro 100.000; raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000; raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000 incluse le spese accessorie. “Con il governo Meloni e il ministro Lollobrigida – conclude Cannata – tuteliamo la nostra Agricoltura e guardiamo al futuro nel segno dello sviluppo sostenibile”.




Presidenza Consiglio comunale: Forza Italia e FdI su Ferdinando Messina. Che farà Mpa?

In attesa della proclamazione dei consiglieri comunali eletti e della prima riunione nell’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio, sono partite le grandi manovre per la presidenza dell’assise. I numeri, sulla carta, mettono il centrodestra in condizione di vantaggio, potendo contare sulla maggioranza. Ma tra gli alleati di coalizione la fiducia non è al massimo stagionale ed incontro è in programma nei prossimi giorni. Forza Italia Siracusa avrebbe voluto già questa settimana sedersi al tavolo con Fratelli d’Italia ed Mpa. Per alcuni impegni istituzionali, però, non se ne parlerà prima di fine giugno.
Gli azzurri, che in Consiglio comunale portano anche il candidato sindaco Ferdinando Messina, vorrebbero venisse riconosciuto il loro ruolo e peso specifico attraverso la presidenza, sulla scia della scelta della candidatura sindaco. E l’altro alleato forte, Fdi, parrebbe anche disposto a chiudere un’intesa di questo tipo. “Logica politica vuole che la presidenza del Consiglio comunale debba essere riconosciuta a Ferdinando Messina, idealmente capo dell’opposizione e attuale maggioranza”, spiegano fonti del partito della Meloni. Insomma, FdI riconosce il profilo politico e l’esperienza di Messina anche per quel ruolo. A fare la differenza, però, saranno le mosse del Mpa. Gli autonomisti, sospettati tra le righe già di non aver spinto a dovere la candidatura di coalizione, avrebbero tenuto aperto un canale di dialogo con la coalizione del sindaco eletto, Francesco Italia. Ed la possibilità che possa nascere una maggioranza trasversale inquieta i sonni di FdI e FI. Senza dichiarazioni ufficiali, al momento, illustri esponenti del Mpa siracusano smentiscono ricostruzioni di questo tipo. Non resta, allora, che attendere il tavolo provinciale del centrodestra e gli sviluppi sulla presidenza del Consiglio comunale alla prova del voto dell’aula.




Vicenda Palaindoor, il M5S: "Per non dare retta alle opposizioni, primo flop dietro l'angolo"

La corsa contro il tempo per “salvare” il finanziamento ed il progetto per la realizzazione di un palaindoor, giocando la carta della delocalizzazione (dal camposcuola alla Pizzuta) vale una prima critica all’amministrazione insediatasi pochi giorni addietro. “Se oggi dobbiamo prendere atto, senza alcun piacere, della ahimè probabile perdita di un finanziamento Pnrr da 2 milioni di euro, la colpa è da ricercare in un atteggiamento testardo dell’amministrazione Italia che, davanti ad obiezioni che mettevano in guardia circa un iter particolarmente tortuoso, ha deciso di non dialogare. Di più, insultare e andare avanti solo per la propria strada senza curarsi di quanti invitavano a valutare bene tutti gli aspetti della vicenda”. L’accusa parte dal Movimento 5 Stelle di Siracusa che nei mei scorsi aveva depositato una richiesta di accesso agli atti proprio sul tema del vincolo paesaggistico su cui, oggi, la vicenda si è impantanata sino a rischiare di naufragare. “A scanso di equivoci – spiegano gli esponenti pentastellati – speriamo vivamente che riescano a salvare il finanziamento con la tardiva scelta di spostare la realizzazione in area idonea, individuata alla Pizzuta. Non godiamo di un fallimento della città. E non è questione di essere tifosi o nemici di un’opera pubblica o di un amministratore: queste logiche piccole non ci appartengono. Il discrimine è quello della responsabilità, per cui si progettano opere realizzabili e non fantasie o forzature. Purtroppo l’umiltà, anche nell’ammettere un errore, non appartiene al sindaco di Siracusa. Più comodo dire che è colpa di chi aveva solo cercato di avvisare in tempo su come sarebbe andata a finire”. Un’ultima frase che pare prendere le mosse dalle parole del neo assessore allo sport, Giuseppe Gibilisco, che ha parlato di preconcetti e contrarietà verso l’opera.




Servizio idrico, Forum provinciale Acqua Pubblica contro la società mista. "Bene Lentini"

Dal Forum provinciale acqua pubblica parte una campagna contro la scelta dei sindaci siracusani riuniti nell’Ato idrico di dare vita ad una società di gestione mista, pubblico-privata. “Nel silenzio più assoluto, senza preoccuparsi minimamente di ascoltare i cittadini, hanno deciso di riportarci indietro di un decennio. Ricordiamo tutti le vicende della famigerata Sai8 e le battaglie necessarie per arrivare alla revoca del contratto di affidamento del servizio a quella società privata. Ora è necessario evitare che i privati rientrino nella gestione dell’acqua pubblica, sia pure nella forma delle società miste. L’ingresso dei privati significa che sarà realizzato un lucro sulla gestione dell’acqua, mentre saranno scaricate le perdite sui Comuni”, tuona Alessandro Acquaviva, portavoce del forum insieme ad una trentina di attivisti, consiglieri comunali e associazioni della provincia di Siracusa. Lo spauracchio è l’aumento delle tariffe. “Con l’ingresso dei privati ci sarà anche da metterlo in conto”, sono certi dal Forum Acqua Pubblica.
L’Ati ha deciso per la società mista sul finire del 2022, ribaltando quella che era stata la sua precedente determinazione. Poi la Regione ha nominato un commissario. “Questi ha poi accelerato l’iter e sollecitato, sotto la minaccia del commissariamento, i Consigli Comunali ad approvare entro il 9 maggio, lo statuto della società mista Aretusacque s.p.a.. Ma questo statuto è compatibile con gli statuti comunali?”, si domanda Acquaviva.
Poi l’accusa rivolta ai sindaci di aver indotto i consiglieri comunali a sottovalutare il momento perchè – spiegano dal Forum provinciale Acqua Pubblica – avrebbero presentato la proposta “come una presa d’atto” portando a sottovalutare “gli effetti della delibera sulla popolazione”. Solo pochi Consigli comunali del siracusano hanno votato contro. “Siamo certi che i consiglieri comunali di Lentini respingeranno definitivamente la proposta di statuto di Aretusacque s.p.a. e confermeranno il rifiuto di adesione alla costituenda società a partecipazione mista pubblico-privata”.

foto dal web




Forza Italia a raccolta, Bonfanti: "Cinque consiglieri a Siracusa, risultato eccezionale"

Forza Italia si radica nel siracusano con la sua rinnovata organizzazione. Le sfide e gli obiettivi sono stati tracciati durante la riunione che ha visto insieme, nei giorni scorsi, il deputato regionale Riccardo Gennuso, i quattro Consiglieri Comunali eletti a Siracusa, Ferdinando Messina e il commissario provinciale Corrado Bonfanti.
Dal prossimo settimana via alla nuova campagna di tesseramento. la prima dopo la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi. “Grande entusiasmo, voglia di continuare, tutti insieme, l’esperienza politica avviata con le recenti elezioni nel capoluogo e, soprattutto, consapevolezza di un risultato di Forza Italia eccezionale, con cinque Consiglieri che siederanno in aula fanno di noi la forza politica con la maggiore rappresentatività”, spiega Bonfanti.
“C’è un tempo per le analisi, c’è un tempo per costruire un progetto, c’è un tempo per continuare a lavorare al servizio di Siracusa e della sua provincia”, le parole di Riccardo Gennuso che con determinazione ha incitato le donne e gli uomini che adesso rappresenteranno Forza Italia dentro il Palazzo di Città.




Ex lavoratori Asu, stabilizzazione nel decreto Pa Bis. Messina: "Notizia attesa da tempo"

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione della scorsa settimana, ha approvato il decreto Pa bis. Contiene una norma che permetterà, finalmente, alla Regione Siciliana di stabilizzare i lavoratori socialmente utili. “Una notizia che si attendeva da tempo”, commenta con soddisfazione Ferdinando Messina (Forza Italia).
“Un percorso di fuoriuscita dal precariato seguito ed attuato con la giusta metodologia – commenta – che dunque non solo è possibile, come abbiamo visto, ma è altresì auspicabile per il personale che ancora in maniera considerevole compie quotidianamente il proprio lavoro all’interno degli Enti locali siciliani senza una effettiva garanzia per il proprio futuro e per quello delle proprie famiglie”.
Ad annunciare il provvedimento è stata la sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento, Matilde Siracusano. “Mi corre l’obbligo di ringraziare il Governo Meloni, perchè chiude nel migliore dei modi la vicenda che ha visto protagonisti più di 4.600 lavoratori Asu siciliani, in lotta da vent’anni per la stabilizzazione”.




Francofonte: i consiglieri Cunsolo e Reale aderiscono a Fratelli d'Italia

Due nuovi ingressi in Fratelli d’Italia a Francofonte. I consiglieri comunali neoletti Angela Cunsolo e Francesco Reale hanno aderito al partito di Giorgia Meloni. L’ufficializzazione dell’intesa è arrivata in occasione della visita a Francofonte del parlamentare Luca Cannata. Confermato Ivano Bonavita commissario cittadino mentre Carmelo Pisano, già coordinatore di Diventerà Bellissima, entra nei dipartimenti del partito e seguirà tematiche afferenti la zona nord della provincia. Il coordinatore Peppe Napoli ha augurato buon lavoro ai neo eletti.




Svincolo di Cassibile, balletto di date per la riapertura e due interrogazioni in Regione

La chiusura dello svincolo di Cassibile, in direzione sud, causa l’ennesima domenica di passione per gli automobilisti incolonnati in autostrada. La vicenda, purtroppo una sorta di “classico” dell’estate siracusana, infiamma gli animi e piovono le accuse dirette alla politica, al Consorzio delle autostrade Siciliane che gestisce il tratto ed alla Regione.
I lavori, iniziati a fine aprile, non sono ancora conclusi. E causano un restringimento che specie nel fine settimane, quando maggiore è il numero di auto in movimento, da vita a code anche di alcuni chilometri. Come accaduto anche ieri. “Ma è l’ultima domenica di sofferenza”, spiega il vicesindaco di Siracusa, Edy Bandiera. Citando fonti del Consorzio delle Autostrade Siciliane spiega di aver ricevuto rassicurazioni circa la riapertura dello svincolo già da sabato 24 giugno. La ditta incaricata dei lavori, la Ecc, avrebbe fornito la disponibilità ad accelerare e concludere le ultime operazioni.
Michele Mangiafico, leader di Civico4, parla però di informazioni “non esaurienti”. E spiega: “la ditta lavora su un appalto di 600 giorni, da settembre 2021, con fine lavori a fine luglio. A seguito delle sollecitazioni, ha ufficialmente ricevuto un ordine di chiusura dei lavori sullo svincolo entro il 30 giugno. Quindi ultimo giorno di lavoro sarebbe il 30. Comunque, informalmente le si è chiesto di fare il possibile per aprire il 24 giugno. ma per quella data – sottolinea Mangiafico – potrebbe anche non completare i lavori. Probabile allora che venga riaperto lo svincolo il 24 giugno, senza segnaletica, per poi chiudere di nuovo lunedì 26 giugno. A metà settimana se ne saprà di più”.
Intanto si muovono anche i deputati regionali: Tiziano Spada (Pd) e Carlo Gilistro (M5S) annunciano due distinte interrogazioni parlamentari. Il primo ha chiesto l’immediata apertura dello svincolo “in modo da non continuare a penalizzare la zona Sud della provincia”. Nei mesi scorsi aveva ottenuto una seduta della Commissione Ambiente con il presidente del Cas, a cui sono stati chiesti chiarimenti sulla vicenda dello svincolo in questione e, in generale, sull’avanzamento dei lavori per il completamento della Siracusa-Gela.
Gilistro punta “la vaghezza e l’indeterminazione con cui vengono condotti i lavori sulla Siracusa-Ispica, tratto in esercizio della Siracusa-Gela”. Parla di affronto agli automobilisti siracusani ed ai tanti turisti, costretti a subite “lavori perennemente in corso”. Per l’esponente pentastellato, “non si discute la necessità dei lavori ma la tempestività con cui vengono eseguiti e l’assenza di informazioni” in specie per il caso relativo all’imbuto di Cassibile. E annuncia una interrogazione parlamentare “per sapere dall’assessore alle infrastrutture il numero di cantieri attivi sulla Siracusa-Gela, il numero di ditte impiegate, il dettaglio dei lavori commissionati, gli operai impiegati, le giornate effettive di lavoro, le ore impiegate, i chilometri interessati e tutte le comunicazioni inerenti la data di chiusura dei cantieri, oltre alla previsione dei prossimi interventi”.




Carcere di Augusta: i suicidi, le aggressioni. Sen. Sallemi (FdI): "Il caso merita attenzione"

Il senatore Salvo Sallemi, componente della Commissione Giustizia, promette un intervento sul carcere di Augusta. Dopo gli episodi dei mesi scorsi (suicidi, aggressioni e le segnalazioni della Polizia Penitenziaria) l’esponente di FdI preannuncia un confronto con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. “A lui sottoporrò il dossier sulla struttura carceraria siracusana, chiedendo interventi per dare risposte al personale della polizia penitenziaria e alla popolazione carceraria”.
La situazione del carcere di Augusta, spiega Sallemi, “necessita di attenzione immediata e il governo, che sulla giustizia e sulle case circondariali ha iniziato un percorso per invertire la rotta, ha il dovere di intervenire per riportare serenità tra il personale della polizia penitenziaria e nel rispetto dei diritti della popolazione carceraria”.
Il carcere di Augusta è finito al centro di varie vicende di cronaca: la morte di due detenuti a seguito di uno sciopero della fame, l’inchiesta che ha portato alla scoperta dell’ingresso di telefonini e droga in carcere, le aggressioni agli agenti della polizia penitenziaria, lo stato di agitazione dichiarato dai sindacati. “Sono punti che necessitano di massimo approfondimento e che porterò all’attenzione del sottosegretario Andrea Delmastro. Lo Stato deve fare la sua parte, in sinergia con le istituzioni della casa circondariale. Avrò un confronto con Santi Consolo, garante dei diritti dei detenuti, e con la direzione carceraria di Augusta al fine di individuare problemi e proporre adeguate soluzioni”.