Civico4, esposto all'Agcom: "Social e messaggistica, Italia inquina informazione istituzionale"

Si fa incandescente la strada che conduce al ballottaggio dell’11 e 12 giugno, a Siracusa. Il movimento Civico4, apparentato con la coalizione di centrodestra che sostiene Ferdinando Messina, ha inviato una segnalazione all’Agcom (Garante delle Comunicazioni) ed al Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) per l’utilizzo – definito “scorretto”- della pagina “Francesco Italia Sindaco”. Italia, avversario al ballottaggio di Messina, avrebbe usato quello spazio social ora a fini istituzionali, ora a fini di propaganda politica: questo il sospetto di Civico4. Secondo Michele Mangiafico, leader del movimento, la pagina social sarebbe stata utilizzata anche “per attaccare gli avversari politici e alimentare una macchina del fango attraverso una comunicazione mista alle informazioni ai cittadini”.
Uno dei problemi principali, secondo Mangiafico, sarebbe anche rappresentato dalla diffusione di fake news, a cui contribuirebbe “una pratica di questo tenore”. E questo specie “in una fase delicata di campagna elettorale, in cui, al contrario, il pluralismo informativo dovrebbe essere garantito con gli stessi mezzi e le stesse modalità di diffusione, non ultimo un video sponsorizzato dal candidato Sindaco Francesco Italia che riporta il suo personale punto di vista sulle ciclabili realizzate in città e addebitate a tre soggetti politici suoi avversari al ballottaggio, tra cui il sottoscritto e che nulla hanno a che fare con la delibera attuativa del Biciplan dell’amministrazione comunale in carica”, spiega Mangiafico.
Solo al termine dell’eventuale istruttoria si conosceranno le decisioni di Agcom e Corecom. “Noi abbiamo chiesto di ricevere riscontro”, precisa Civico4. “Ci auguriamo, con questa iniziativa, di porre fine alla pratica fraudolenta con cui il sindaco uscente sta inquinando l’informazione istituzionale veicolata tramite i canali social e whatsapp con cui in questi cinque anni ha acquisito una base di utenti che si era registrata per seguire le informazioni imparziali del Comune di Siracusa e che oggi appare costretta a subire la sua campagna elettorale scorretta, denigratoria e manipolatoria”.




Siracusa al Ballottaggio, Spada: "Il Pd sostiene Francesco Italia, spazio al Centrosinistra"

“Il Pd sostiene la candidatura a sindaco di Francesco Italia e non potrebbe essere diversamente”. Non lascia spazio ai dubbi il deputato regionale del Partito Democratico Tiziano Spada. Le sue parole seguono le dimissioni da segretario cittadino di Santino Romano, convinto che il partito debba essere alternativo al centrodestra ma ritenendo che entrambi i candidati al ballottaggio possano essere ricondotti alla stessa area politica. Spada è di tutt’altro  avviso. “Il Centrodestra è unito- ricorda – e noi non possiamo lasciare la città a quella compagine. Al primo turno abbiamo sostenuto con convinzione Renata Giunta. Adesso esprimiamo una posizione netta che possa consentire al Centrosinistra, tutto, di governare Siracusa e questa posizione va nella direzione di Francesco Italia, che di certo non può essere considerato esponente del Centrodestra”.  Spada prosegue sottolineando che “l’elettorato del Pd è di Centrosinsitra e non può sentirsi rappresentato dal Centrodestra a Siracusa. Il 90 per cento di quegli elettori che andranno a votare, voteranno Italia”. Nessun accordo e nessun apparentamento, dunque, ma un’indicazione che resta, in ogni caso chiara. “Questa analisi è condivisa anche dal Movimento 5 Stelle”, dice in un primo momento Spada, per poi precisare meglio: “ho preso atto della posizione del M5S, espressa ieri con una nota del deputato regionale Gilistro ed il parlamentare Scerra”. I due avevano anticipato l’indicazione di libertà di scelta, senza alcuna intesa o apparentamento con uno o l’altro alleato.
Ma anche dentro il Pd le parole di Tiziano Spada causano qualche mal di pancia nella struttura comunale e da parte di quei dirigenti del Partito Democratico che avevano detto un chiaro “no” ad Italia.




Le parole di Spada spaccano il Pd: Baio, "mai con Italia, una iattura per Siracusa"

Le parole di Tiziano Spada spaccano il Partito Democratico di Siracusa. A pochi giorni dal ballottaggio, il deputato regionale ha apertamente preso posizione per Francesco Italia. L’intervista, in diretta si FMITALIA, ha fatto saltare dalla sedia il dirigente del partito, Salvo Baio. “Non condivido neanche una parola della presa di posizione di Tiziano Spada, che parla a titolo personale visto che, ad oggi, il Pd non ha riunito la Direzione del partito per dare agli iscritti e agli elettori indicazione di voto o di non voto”, spiega netto. E per evitare equivoci, chiarisce: “Per quanto mi riguarda, dopo il modo con cui Italia ha trattato il Pd e alla luce della sua pessima amministrazione, mi asterrò dal votarlo perché considero l’eventualità di una sua rielezione una sciagura per Siracusa”.




Spada (Pd) – Gilistro (M5s), una telefonata per il chiarimento: "M5S estraneo ad accordi"

L’intervista di Tiziano Spada (Pd) ha acceso un dibattito interno al Partito Democratico. Ma anche gli alleati del M5S sono rimasti spiazzati dalle parole del deputato regionale. “Dopo le dichiarazioni rilasciate su Fmitalia dal deputato regionale del Pd, on. Tiziano Spada, ribadisco la posizione politica del Movimento 5 Stelle: nessuna intesa, nessun apparentamento con i due candidati sindaco di Siracusa”, ribadisce Carlo Gilistro, citato nell’intervista. Una smentita, quindi, circa la sussistenza di accordi.
“Con Spada ci siamo ampiamente chiariti; non siamo una forza politica ambigua e pertanto la posizione del M5S è chiara: non corriamo dietro ad accordi per un posto al sole. Siamo equidistanti da entrambi i candidati sindaco ma disponibili all’ascolto, se il concreto punto di partenza dovessero essere i temi al centro del nostro progetto per la città, elaborato insieme a tutte le forze della coalizione progressista. Senza personalismi, tutto alla luce del sole”, conclude Gilistro.




Coalizione progressista, i protagonisti: "candidati sindaco, dialogo solo sui temi"

Clima strano tra gli alleati della coalizione progressista. Il Pd sembra muoversi con un piede dentro e uno fuori, ancora silente Lealtà&Condivisione. Dopo la nota inviata alla stampa da Renata Giunta, prendono parola i referenti del M5S e di Sinistra Italiana, parti integranti di quella coalizione. “I duemila siracusani che hanno votato per il Movimento 5 Stelle, insieme a quel 20% di elettori che ha scelto Renata Giunta, hanno il diritto di sentirsi rappresentati da quelle forze politiche nelle quali hanno riposto la loro fiducia, con un mandato chiaro di discontinuità con la precedente amministrazione e alternativa alla destra”, dice Paolo Ficara (M5S). Nessun apparentamento, “per non snaturare un progetto composto da idee, soluzioni e visioni ancora valide. A cominciare dalla gestione idrica, dalla mobilità e dal trasporto pubblico per arrivare allo sviluppo dell’offerta culturale e turistica, alla gestione dei rifiuti ed alla tutela e valorizzazione del territorio. Temi su cui siamo pronti a fornire il nostro contributo a chi vorrà ascoltare con il dovuto interesse”, il messaggio politico lanciato dal M5S. “Riteniamo che la libertà di coscienza sia l’unica opzione” per il ballottaggio, specifica però Ficara subito dopo.
Per Sinistra Italiana è il segretario Zappulla a prendere la parola. Definisce il primo turno “una sconfitta onorevole” che non deve autoassolvere nessuno. Anzi, “impone un cambio di marcia nell’azione politica e impedisce operazioni trasformistiche come si è costretti a leggere anche da esponenti del Pd”. Critiche anche verso alcune intese per il ballottaggio “surreali e sconcertanti” senza parlare dei problemi dei cittadini e del futuro della città. “Alcune operazioni che puntano per lo più al futuro personale di alcuni non fanno altro che alimentare la sfiducia, l’astensionismo e legittimano il qualunquismo dilagante”. Anche Sinistra Italia ribadisce la posizione di “alternativa alla destra e netta discontinuità rispetto all’amministrazione Italia uscente”, con un patrimonio di temi, di idee, di proposte e soluzioni a disposizione di chi dimostrerà di voler cogliere l’importanza di fornire risposte ad esigenze di una fetta importante di città.




L'elenco degli assessori indicati da Ferdinando Messina e Francesco Italia

Come disposto dall’assessorato regionale delle Autonomie locali, entro sabato scorso i candidati ammessi al ballottaggio dovevano indicare l’elenco completo degli assessori che intendono nominare. Si tratta, peraltro, di una previsione normativa contenuta nell’articolo 9 (comma 4 bis e 5 bis) della legge regionale n.7 del 1992.
A Siracusa, i due candidati sindaco che si fronteggeranno al secondo turno di domenica 11 e lunedì 12 giugno – Ferdinando Messina e Francesco Italia – hanno ovviamente ottemperato all’adempimento, depositando la squadra completa di assessori designati. I primi quattro erano stati già indicati in occasione del primo turno, adesso le due ipotetiche giunte sono complete.
Sono otto gli assessori indicati dall’uscente Francesco Italia. A Teresella Celesti, Barbara Ruvioli, Salvatore Consiglio e Giuseppe Gibilisco si aggiungono adesso i nomi di Pierpaolo Coppa, Vincenzo Pantano, Fabio Granata (già in giunta con Italia, ndr) ed Edy Bandiera. Proprio Bandiera ha ufficializzato nelle ore scorse l’apparentamento con la coalizione che sostiene Italia. Ed è anche indicato come vicesindaco.
Anche Ferdinando Messina ha depositato l’elenco completo degli assessori che intende nominare. Ne fanno parte Giuseppe Napoli, Paolo Romano e Rita Di Pietro (FdI), Gianni Boscarino (FI), Alfredo Foti (Insieme), Giuseppe Impallomeni (Mpa), Salvo Russo (Grande Siracusa), Michele Mangiafico (Civico4) e Mauro Basile (Siracusa Protagonista con Vinciullo – Prima l’Italia). Le novità degli ultimi giorni sono rappresentate da Paolo Romano, Salvo Russo e Michele Mangiafico: questi ultimi due frutto anche degli apparentamenti definiti nelle ore scorse. Nella lista degli assessori non c’è Giancarlo Garozzo che con la sua lista Fuori Sistema ha ufficializzato l’intesa con la coalizione che sostiene Messina proprio ieri pomeriggio, pochi minuti dopo la chiusura del termine previsto per depositare le alleanze.




Verso il ballottaggio, il M5S: "Libertà di coscienza. Chiunque vinca, noi opposizione"

Con una nota firmata dal deputato regionale Carlo Gilistro e dal parlamentare Filippo Scerra, il M5S prende le distanze da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, in vista del ballottaggio. “Il Movimento 5 Stelle comunica di non aver preso posizione a favore di nessuno dei due candidati sindaco. Nessun apparentamento, nessuna intesa. Ogni affermazione diversa è falsa”, scrivono i due esponenti pentastellati.
“Ritenendo distante dal proprio sentire il programma di città proposto da Francesco Italia e da Ferdinando Messina, il M5S non ha fornito, come non lo ha mai fatto in passato non essendo i voti dei cittadini di questo o quel partito, alcuna indicazione di voto. Volendo, anzi, rispettare il preciso desiderio di discontinuità espresso da quanti hanno votato per la coalizione progressista rappresentata da Renata Giunta, la libertà di coscienza è l’unica opzione”, specificano Scerra e Gilistro.
“Anche dall’esterno del palazzo – concludono – la nostra opposizione sarà rigorosa e diretta solo ad azioni che possano favorire il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche dei siracusani”.




Ballottaggio, Messina: "Squadra fatta, pronti a ridare un governo alla città"

“Un campo largo quello che si è riunito intorno al mio progetto politico, ritenendolo l’unico credibile e alternativo per ridare un governo alla città dopo cinque anni di assenza delle istituzioni”. Con queste parole il candidato sindaco di Siracusa Ferdinando Messina commenta la chiusura degli accordi sugli apparentamenti in vista del  ballottaggio dell’11 e del 12 giugno prossimi, partita che vede un testa a testa tra Messina e Francesco Italia. “Squadra pronta ai nastri di partenza-dice Messina, alla luce del sostegno ufficializzato anche da Giancarlo Garozzo e dalle liste che hanno sostenuto la sua candidatura a primo cittadino-  Con l’ingresso di Civico 4, Unione di Centro, Fuori Sistema per Siracusa e Grande Siracusa 2023 abbiamo completato la formazione che mi sosterrà”.  Atmosfera calda nel capoluogo in questi ultimi giorni che separano dall’appuntamento elettorale decisivo.  “Ho riunito il centrodestra, forze moderate e movimenti civici di questo territorio, – dichiara Messina – contro la disastrosa gestione di una delle città più belle al mondo. Dopo i risultati della prima tornata elettorale, – conclude – appare evidente che diverse forze politiche, movimenti civici e larga parte della società civile non si riconoscano con quanto messo in campo sinora dall’amministrazione uscente”.




Ballottaggio, Italia: "La destra ha fatto già il primo rimpasto, poco rispetto verso elettori"

“Il primo rimpasto è servito”. Così il candidato a sindaco Francesco Italia commenta “l’azzeramento  da parte del candidato Ferdinando Messina degli assessori da lui stesso designati all’indomani dei risultati del primo turno delle amministrative e del nuovo assetto della sua ipotetica giunta”. Italia mette in evidenza che “prima ancora che il candidato Messina abbia la possibilità di sedere a Palazzo Vermexio, come egli spera ma come non sarà, la sua prima giunta designata non è durata nemmeno un mese. Nel tentativo di vincere le elezioni e recuperare il disastro della sua coalizione, Messina prova ad applicare una sorta di Manuale Cencelli 3.0 probabilmente in base a una sua analisi del voto in città, e così tenta di piazzare personaggi noti e riferiti ad alcune frazioni, e dall’altra cerca di serrare le fila non essendovi riuscito al disastroso – per lui – primo turno. Rispetto alle proprie liste, Messina ha perso 2mila 777voti> – dichiara ancora Italia <Questo dimostra la fragilità della proposta di Messina, ma soprattutto l’evidente mancanza di rispetto verso gli elettori-cittadini che al primo turno hanno votato una proposta politica e una squadra di governo, e ai quali all’improvviso, al secondo turno, viene proposta una squadra totalmente diversa>. Poi un ulteriore passaggio. <Al di là delle valutazioni politiche, c’è un profilo etico di rispetto degli elettori e delle persone designate che fa rabbrividire, ma che è la cifra di quello che potrebbe rivelarsi un pericoloso ritorno al passato e alle logiche di spartizione prive di qualsivoglia senso del bene comune> – continua Italia. Passando agli aspetti “matematici”, Italia spiega che  “appare evidente che Messina si sia del tutto inventato che – avendo io preso il 24% – allora il 76% della città mi avrebbe sfiduciato. È una lettura bizzarra e senza alcun senso né politico né sotto il profilo dei fatti. Eravamo 8 candidati a sindaco. Se il “ragionamento” di Messina avesse un senso, allora avendo lui preso circa il 32%, egli stesso dovrebbe ammettere che il 68% della città lo avrebbe sfiduciato> – incalza Francesco Italia – Non è così, ma se proprio vogliamo parlare di numeri l’unico dato che va rilevato – ma a Messina evidentemente non conviene che se ne parli – è che in realtà le sue 7 liste hanno preso molti più voti di quanti ne abbia presi lui. Il candidato Messina, in tal senso, ha perso circa 2mila e 800 voti di preferenza mentre io ho preso circa 3mila e 500 voti in più. Questi miei sono voti arrivati da tutte le liste in maniera trasversale, mentre la cosa più grave per Messina è che i suoi, ovvero coloro che all’interno delle 8 liste erano candidati nella sua coalizione, abbiano deciso di scegliere sindaci differenti. Questo significa che Messina non è riuscito a convincere nemmeno i suoi, figuriamoci se potrà mai convincere i siracusani> – conclude Francesco Italia.




Garozzo sceglie Messina. "Italia politicamente narciso, arrogante"

La notizia è diventata ufficiale podo dopo le 14, termine per la chiusura di intese e squadre di assessori designati. Giancarlo Garozzo ha chiuso l’apparentamento con il centrodestra di Ferdinando Messina. Al primo turno, con il suo 8%, proprio Garozzo è stato uno di quei candidati che ha “frenato” la destra. Ora l’intesa quando tutti erano pronti a parlare di amicizia ritrovata con Francesco Italia. E invece…
“Sono state giornate frenetiche ma, anche se in ritardo, voglio ringraziare dal profondo del cuore le oltre 4800 persone che mi hanno dato fiducia nel primo turno e che oggi continuano a chiedere indicazioni per il secondo turno. La nostra intenzione era quella di lasciare libero l’elettorato anche perché, come sempre, non ero alla ricerca di poltrone/assessorati. Nel corso di questa settimana, pur non avendo cercato nessun tipo di interlocuzione, sono peró stato contattato da entrambi i candidati ammessi al ballottaggio, entrambi qualificabili come candidati di centrodestra con cui non abbiamo mai avuto a che fare, ma con due atteggiamenti del tutto diversi”. Le parole di Garozzo spiegano quindi il perché della scelta di Messina. “Francesco Italia ha ritenuto di dover sottolineare soltanto che non avremo mai potuto sostenere Ferdinando Messina e per tale ragione ha ritenuto di non consentirmi, nel caso il supporto fosse andato a lui, nemmeno di garantire, cosa che più mi sta a cuore, i candidati della lista Fuori Sistema per Siracusa che in caso di premio di maggioranza a lui attribuito, grazie ad un apparentamento tecnico, avrebbero potuto fare ingresso in consiglio comunale in numero più elevato. Di contro, l’approccio umile e rispettoso di Ferdinando Messina nel chiedermi di supportarlo, è stato quello di comprendere il mio desiderio di tutela quantomeno dei consiglieri eletti, oltre che dell’intera città, con la garanzia prestatami che il dispositivo relativo alla Camera di Commercio del sud-est allo stato congelato, vedrà il suo impegno affinché sia revocato. Il candidato Messina ha inoltre sposato alcuni nostri punti programmatici che riteniamo fondamentali”.
Parole che valgono come un’accusa di arroganza politica all’indirizzo di Italia e che riaprono, inevitabilmente, il vecchio strappo. “Nessun assessorato ci interessava e nessun assessorato abbiamo richiesto o ottenuto; ma vogliamo solo tornare a cercare di fare il meglio per la città, ripristinando anche la democrazia attraverso un consiglio comunale da troppo tempo assente, che rappresenti la pluralità degli elettori, evitando l”all in” che Italia voleva garantirsi attraverso una richiesta di supporto che avrebbe addirittura rischiato di pregiudicare l’elezione dei nostri consiglieri e di quelli appartenenti ad altri schieramenti non legati ai sindaci ammessi al ballottaggio”.
Poi un messaggio che pare diretto ad Edy Bandiera. “A chi parla di ‘scacco matto’ voglio ricordare che la prepotenza e l’ingordigia del sindaco Italia lo hanno già condotto ad un isolamento politico che rischia di inasprirsi sempre di più”, dice Garozzo.
Chiusura ancora di attacco verdi Francesco Italia. “Voglio infine spendere qualche parola sulla incapacità di accettare le critiche e la totale mancanza di ironia del sindaco Italia che, in un momento delicato come questo, in cui occorre decidere a chi affidare la cura della nostra città per i prossimi 5 anni, porta sul tavolo della conversazione i commenti a lui non graditi di persone a me vicine su fb! Ho cercato di rapportarmi alle interlocuzioni avute con Francesco Italia resettando il passato e pensando solo ai candidati della mia lista ed al bene della città, ma non ho trovato, ancora una volta, un interlocutore con cui poter parlare di politica ma un narciso innamorato di se stesso e di chi accetta senza fiatare tutto ciò che vuole fare; un Sindaco che, anche se confermato, non potrà godere della maggioranza in consiglio comunale, con tutto ciò che questo comporta. Per questo e per molte altre ragioni che spiegherò nel corso di questa settimana di campagna elettorale, sosterremo Ferdinando Messina”.