Le ciclabili della discordia, Italia: "Misure standard, come ogni cambiamento serve tempo"

In 10 minuti di video pubblicato sui suoi canali social, Francesco Italia risponde alle mille polemiche collegate alla realizzazione delle nuove piste ciclabili a Siracusa. Un caso divenuto anche politico, dopo l’intervento di Giancarlo Garozzo, candidato del polo civico. Nella sua operazione “chiarezza” sulle piste ciclabili, il sindaco Italia pare replicare proprio alle parole del suo predecessore al secondo piano di Palazzo Vermexio. Curiosamente, però, Garozzo non viene mai citato.
“Le piste ciclabili nascono su precisa volontà politica e su progetti dell’amministrazione precedente, brava ad ottenere due importanti finanziamenti per le ciclabili Gelone Sud e Pizzuta che state vedendo nascere in questi giorni. Questo – dice Italia nel video – dimostra che non stiamo facendo tutto solo perchè in campagna elettorale ma si tratta di progetti che partono da lontano e che per lungaggini della burocrazia richiedono tempo”.
Le due ciclabili che stanno restringendo via Von Platen e viale Teocrito sono quindi nate durante la precedente sindacatura, precisa Italia. E poi aggiunge: “le piste sono inserite in documenti di programmazione che si chiamano in sigla Put e Pums che sono stati voluti dalla giunta precedente per essere poi migliorati dal Consiglio comunale di Siracusa nel 2019. Ed è stato il civico consesso ad approvare quei progetti. Quindi non sono io il sindaco delle ciclabili. Esiste una legittimazione di quelle opere che passa dal Consiglio comunale e non da una mia decisione solitaria”, puntualizza il sindaco uscente che concorrerà per il secondo mandato.
Chiarezza o giustificazioni? “Non mi sto giustificando, le ciclabili non sono un’infamia”, dice fermo Italia nel video. “Nascono in tutto il mondo per limitare il traffico e per migliorare la qualità dell’aria e quindi anche la qualità della vita dei cittadini. Come alcune innovazioni, ci vorrà tempo per capirle”. E ricorda l’esempio della Ztl Ortigia, introdotta da Bufardeci tra mille critiche. “Ricordo le polemiche feroci. Sulle prime, magari, alcune misure non piacciono. Poi ci si rende conto che sono belle e utili”.
A proposito di critiche, tra le più frequenti rivolte alle ciclabili in costruzione c’è quella della loro larghezza, giudicata eccessiva. “Le misure sono stabilite dalla legge, sono standard e obbligatorie”, taglia corto il sindaco Italia. Che impatto avranno? “Lo capiremo prossimamente. Il principio deve essere chiaro: fanno parte di una cultura dell’abitare che è cambiata. Come anche i marciapiedi più larghi. Queste azioni nascono da una visione di città che pure noi dovremo abbracciare: essere inclusivi, incontrarsi e incrociarsi con lo spazio giusto per tutti”.




Giovanni Cafeo: i rapporti con Garozzo, l'amicizia con Foti, la decisione di Bandiera

Fino a poche settimane addietro il suo era uno dei nomi “caldi” per una candidatura a Siracusa. Alla fine, però, Giovanni Cafeo non compare nella lista dei pretendenti alla fascia tricolore. “Non c’erano le condizioni”, spiega l’ex deputato regionale a SiracusaOggi.it. “L’unico modo era quello di ricevere l’indicazione dal tavolo regionale del centrodestra, ma l’evoluzione delle trattative non lo ha reso possibile. Ci sono tanti candidati, forse questo crea smarrimento negli elettori. Ho preferito allora appoggiare la coalizione di centrodestra – spiega l’esponente della Lega -a maggior ragione perchè Ferdinando Messina è espressione del presidente Schifani”.
Un endorsement diretto anche per quella qualità che Cafeo riconosce a Messina: “sa fare squadra in un momento in cui molti si sentivano migliori dell’altro…”. E chissà a chi sono rivolte queste considerazioni.
Sia come sia, Giovanni Cafeo è stato davvero vicino alla candidatura. “Ne abbiamo discusso con Giancarlo Garozzo, nei mesi scorsi. Non mi dispiaceva un percorso aperto al civismo e proprio sulla chiusura alle liste civiche avevo alzato la voce al tavolo provinciale di coalizione. io sono per natura per il massimo coinvolgimento. Alla fine con Garozzo non ci siamo trovati”. Rimane l’amicizia, assicura Cafeo. “Giancarlo è anche lui un mio amico. Gli faccio un grande in bocca al lupo”.
Ha invece (ri)trovato Alfredo Foti. Il loro rapporto di amicizia parte da lontano ed è, politicamente, trasversale. Foti è stato il candidato sindaco di Officina Civica, finchè è esistito quel progetto. Poi l’implosione, la candidatura di Garozzo e l’adesione di Alfredo Foti (insieme a Salvo Castagnino) alla coalizione di centrodestra. “Mi spiace per il trattamento che ha ricevuto. Avevo seguito quella coalizione civica ma il progetto iniziale era diverso rispetto a quello che è diventato. Sono comunque felice che Alfredo sia adesso con noi”.
Chi, invece, non c’è nel centrodestra ufficiale è Edy Bandiera che ha preferito un percorso in solitario, dopo la frattura sull’indicazione del candidato. “Non mi permetto di giudicare la sua scelta. Quello che posso dire è che a livello provinciale il tavolo del centrodestra poteva gestire meglio molti passaggi della trattativa. E invece è dovuto intervenire il regionale per fare sintesi e chiarezza”, dice l’ex deputato regionale.
Il centrodestra proverà a tornare al governo dopo due amministrazioni di centrosinistra, l’ultima a guida del ricandidato Francesco Italia. “Che dire, la mia valutazione era quella di costruire un’alternativa a lui, aprendo anche al civismo. Comunque vada, spero che non sia Italia a vincere”.
Niente corsa per la sindacatura, cosa farà allora Giovanni Cafeo da qui al 29 maggio? “Darò il mio contributo facendo il tifo per Alfredo e Salvo (Foti e Castagnino, ndr) e per la vittoria del centrodestra”. Potrebbe essere lui uno degli assessori designati nella squadra di Ferdinando Messina? “Non è importante. Non ho ambizioni personali, mi piace far parte di un progetto che pensa alla città”, la risposta secca di Cafeo.




Piste ciclabili, Garozzo: "Intero impianto da rivedere, anno zero per la mobilità"

“In caso di elezione a sindaco di Siracusa, il primo atto sarà quello di rivedere l’intero impianto delle piste ciclabili”. Giancarlo Garozzo, candidato del polo civico, entra diretto in tackle nel dibattito tanto acceso in città, dopo l’avvio dei lavori per la ciclabile in viale Teocrito e via Von Platen.
Non una bocciatura in toto delle piste ciclabili (“Non si può e non si deve essere concettualmente contro la realizzazione delle piste ciclabili a Siracusa. Se pretendiamo di essere una città al passo con il resto del Paese e con l’Europa,
dobbiamo realizzarle”), quanto invece una censura al metodo seguito per calarne nella asfittica rete urbana del capoluogo. “Ricordo a me stesso che, durante la mia sindacatura, in occasione di modifiche strutturali sulla viabilità, si procedeva con una provvisorietà dell’intervento. Per qualche giorno, per realizzare una rotonda o invertire un senso di marcia, creavamo una struttura provvisoria che simulava l’idea progettuale finale. Si monitorava il tutto seguendo la risposta dei cittadini e i benefici per il traffico veicolare e soltanto dopo si provvedeva a realizzare la struttura definitiva, rinunciarvi o modificarla. Qui sta accadendo l’inverso”, accusa Garozzi. “Ci ritroviamo cordoli in cemento che si allungano in prossimità di incroci con semaforo eliminando, di fatto, una delle corsie di svolta a destra. Rivedere l’impianto è assolutamente necessario. Così come è prioritario adeguarlo alle esigenze di protezione civile della nostra città che vive una condizione di alto rischio sismico”, annota il candidato del polo civico.
Garozzo, inoltre, rimprovera ad Italia di aver disatteso le indicazioni contenute nel Piano urbano del traffico e nel Piano urbano di mobilità votati dal Consiglio comunale nel
2019. “Mobilità sostenibile? La nostra città ha fatto enormi passi indietro. Prova ne è la scomparsa dei bus elettrici, compresi i due acquistati dal Comune e oggi abbandonati in qualche deposito, che servivano la zona del Von Platen, Ortigia e la Stazione. Un servizio apprezzato dai turisti e dai siracusani, utile ad abbattere il numero di auto verso il centro storico, che invece di essere potenziato è stato incredibilmente eliminato. Riguardo alle piste ciclabili ricordo pure che era prevista la creazione di aree parcheggio nei pressi delle zone attraversate dalle corsie dedicate. Stranamente, nonostante altre fonti di finanziamento aperte e a cui attingere, nessun posto auto alternativo è stato creato provocando, così, un problema non da poco per tanti cittadini residenti vicino alle piste.
Siamo di fronte a scelte improvvide – conclude Garozzo – che hanno catapultato su aree densamente trafficate e abitate piste ciclabili. Il risultato è visibile ed evidente: caos totale con difficoltà di manovra anche per gli autobus”.




Pace fatta nel centrodestra, tutti con Ferdinando Messina. Tranne Edy Bandiera

Sciolti gli ultimi dubbi, anche Vincenzo Vinciullo dice si a tutto tondo al progetto di candidatura del centrodestra. “Dopo una attenta analisi, un esame approfondito e una riflessione condivisa della situazione politico-amministrativa nella città di Siracusa, i candidati, i dirigenti e i simpatizzanti di Siracusa Protagonista e di Prima l’Italia, riuniti in assemblea, hanno ritenuto opportuno condividere il progetto di rinascita della Città di Siracusa, appoggiando Ferdinando Messina”, si legge in una nota del coordinatore provinciale della Lega.
Ma l’orientamento era già chiaro sabato mattina, quando anche Vinciullo ha incontrato Renato Schifani, a Siracusa in veste di capo politico del centrodestra siciliano e desideroso di compattare una coalizione con qualche mal di pancia. “Al presidente Schifani abbiamo chiesto una attenzione particolare del governo regionale per riequilibrare le ingiustizie che la città e la sua provincia hanno subito negli anni precedenti”, spiega a proposito l’ex presidente della commissione bilancio dell’Ars.
Proprio Schifani ha assicurato che ritornerà ancora a Siracusa, partita importante soprattutto per Forza Italia che si presenta con un suo candidato di coalizione solo nel capoluogo aretuseo. “In questa campagna elettorale farò sentire la mia vicinanza e quella del governo regionale”, ha detto dopo l’incontro con Ferdinando Messina e la deputazione nazionale e regionale del centrodestra.
La sua presenza, intanto, ha chiuso le polemiche ed a sostegno della candidatura di Messina sono ora compatti Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento Popolare Autonomista, Democrazia Cristiana e anche tre liste civiche Insieme, Laboratorio Civico e Siracusa Protagonista.
Niente da fare, invece, per la ricomposizione dello strappo con Edy Bandiera, ex assessore regionale all’agricoltura attualmente autosospeso da Forza Italia ed in corsa per la sindacatura con un suo progetto autonomo. Nonostante Ferdinando Messina continui a tenere la porta aperta, Bandiera rispedisce al mittente ogni ramoscello d’ulivo.
In precedenza, era stato Mario Bonomo a chiamarsi fuori dalla coalizione di centrodestra. Subito dopo l’indicazione di Messina come candidato del centrodestra, in segno di protesta ha lasciato la guida del Mpa per sostenere il progetto civico di Giancarlo Garozzo.




Sindaco di Siracusa, il sondaggio: Giunta avanti, poi Messina, Italia e Bandiera

Per il sondaggio realizzato dalla Bidimedia, nessuna vittoria al primo turno nella corsa a sindaco di Siracusa. Come nelle ultime due occasioni, quindi, sarebbe necessario il turno di ballottaggio per assegnare la fascia di primo cittadino. Secondo il campione di intervistati dalla società di statistica, per conto dell’Istituto per la Competitività, al primo posto nelle intenzioni di voto c’è la candidata della coalizione progressista, Renata Giunta con una forbice tra il 21,5 e il 24,5%. Subito dietro il candidato del centrodestra, Ferdinando Messina (18-21%), quindi il sindaco in carica Francesco Italia (16-19%) ed a seguire Edy Bandiera (13,5-16,5%).
Per quel che riguarda il gradimento potenziale dei partiti in corsa, al promo posto a Siracusa c’è – nel sondaggio Bidimedia – il Movimento 5 Stelle con il 28,5%; poi Fratelli d’Italia al 23%, Pd a 16,6% e Forza Italia al 6,9%. Poi Sud chiama Nord (6,3%) e Azione-Italia Viva che si dividono il 6%. Tutti gli altri sotto la soglia del 5%.
Il sondaggio Bidimedia è stato realizzato su campione di 700 intervistati, tutti maggiorenni e residenti a Siracusa.
“I sondaggi non mi affascinano particolarmente, ma sono strumenti utili per avere delle prime indicazioni sull’orientamento dei siracusani”, commenta Renata Giunta. “Sono davvero grata a chi ha espresso la preferenza sul mio nome. Nel frattempo, continuiamo a lavorare per il nostro progetto di città e mi auspico che l’entusiasmo che ho percepito in questi gioni, continui a crescere sempre più”.




Schifani a Siracusa pacifica il centrodestra: ok Mpa e Vinciullo per Messina

Il centrodestra siracusano ritrova la strada dell’unità e attorno alla candidatura di Ferdinando Messina incassa il pieno sostegno di Mpa e di Enzo Vinciullo. Per limare gli ultimi dettagli di coalizione e smussare alcuni angoli, è intervenuto direttamente il presidente della Regione, Renato Schifani.
A Siracusa ha chiamato a raccolta tutte le anime del centrodestra, per una serie di incontri conclusi con il risultato sperato: stemperare le tensioni e ritrovare unità. Sorridenti e distesi, al termine, i volti dei parlamentari nazionali e regionali del centrodestra che hanno partecipato alla intensa mattinata politica, insieme al neo coordinatore provinciale di Forza Italia, Corrado Bonfanti.
Resta lo strappo con Edy Bandiera. Per Schifani, ha fatto tutto l’ex assessore regionale. Ferdinando Messina, invece, lascia la porta aperta, confidando in un ripensamento in extremis da parte di Bandiera, al momento candidato sindaco con un progetto personale sostenuto da tre liste. Ma con un post social, Bandiera chiude la porta: “no grazie, ho scelto Siracusa”, la sua replica al “decida lui” del presidente Schifani.

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Vinciullo frena: "incontrato Schifani ma decideremo il da farsi in queste ore"

La compattezza citata da Schifani, al termine degli incontri a Siracusa, pare ancora da definire nel centrodestra. C’è da limare, nonostante l’entusiasmo con cui molti pezzi della coalizione diano già per chiusa l’intesa, ad esempio, con Siracusa Protagonista ed Enzo Vinciullo.
Lo stesso Vinciullo conferma si l’incontro con Renato Schifani (“cordiale”), ma prima di sciogliere ogni riserva vuole prima consultare il suo gruppo ed i candidati di Siracusa Protagonista, per definire in maniera univoca quello che sarà il percorso della lista legata all’ex presidente della commissione bilancio dell’Ars. Le alternative sono quelle note: nessun apparentamento al primo turno, intesa sulla candidatura di Messina o un possibile avvicinamento al polo civico di Garozzo. Determinanti, per la scelta del gruppo che fa capo a Vinciullo, saranno le prossime ore.
E secondo alcune fonti, anche all’interno del Mpa siracusano sarebbero emerse posizioni sfumate e – per il momento – tiepide sull’appoggio pieno alla candidatura di Ferdinando Messina, per cui si è mosso lo stesso presidente della Regione.




Renata Giunta: "No alle decisioni calate dall'alto, tornare al confronto per scelte giuste"

(c.s.) “Bisogna cambiare metodo e approccio nelle decisioni su provvedimenti di rilevanza pubblica”. Così Renata Giunta, candidata sindaca di Siracusa della coalizione progressista (M5S, Pd, L&C, Art1). Ed è una posizione che, ad ogni incontro, guadagna il consenso di quanti – sempre più numerosi – sono disposti ad ascoltare un pensiero nuovo per la città.
“La pianificazione del futuro, a partire da quello prossimo e immediato – aggiunge Renata Giunta – deve necessariamente passare da una fase di confronto ed ascolto della cittadinanza, cosa che in questi ultimi anni è mancata. Pensare di calare dall’alto scelte che hanno un impatto sulla vita dei siracusani, rischia di mortificare anche la migliore delle idee, perchè non condivisa e calibrata sulle esigenze diffuse e presenti che, per buona prassi amministrativa, non si possono non ascoltare. Ecco allora che il vero cambiamento deve essere l’apertura ed il coinvolgimento di tutte le parti sociali nei processi di scelta e decisione: dal futuro di una strada, a quello del quartiere, del sistema commerciale, della costa e della città intera”.
Un esempio? “Nei giorni scorsi ho sollevato il caso del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, strumento fondamentale per garantire un giusto equilibrio tra fruizione libera ed iniziativa privata lungo le coste. Il Comune di Siracusa è da 5 anni in ritardo. Ho appreso – spiega Renata Giunta – che sarebbe stato redatto e adottato nell’ottobre del 2022. Ancora una volta dunque, un documento fondamentale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e ne pianifica il futuro, è stato adottato senza nessun confronto con la cittadinanza, con i portatori di interesse, i commercianti e le associazioni che avrebbero avuto il diritto di esprimere i loro pareri, fornire suggerimenti utili, evitare contenziosi. Invece, come troppo spesso accade a Siracusa, vengono interpellati solo a giochi fatti, quando è impossibile modificare le cose”.
“Sono fermamente convinta che una amministrazione responsabile deve attivare processi decisionali inclusivi, attraverso il coinvolgimento della cittadinanza in discussioni informate e strutturate, il cui obiettivo è proprio quello di generare una decisione condivisa e non una mera e tardiva informazione. Si tratta – conclude la candidata progressista Renata Giunta – di una questione di metodo e di sensibilità politica”.




Francesco Italia punta al secondo mandato: "Importante la scelta dei consiglieri"

Punta al secondo mandato da sindaco, con lo sguardo puntato al turno di ballottaggio. Francesco Italia ha da subito ufficializzato la propria ricandidatura alla guida della città, quattro liste a supporto.  Queste le premesse, in attesa che, entro il 3 Maggio prossimo, i giochi delle singole forze politiche dei diversi schieramenti e dei singoli candidati siano, per il primo turno, definitivamente fatti. Italia non sembra particolarmente interessato al “chiacchiericcio politico in corso.  Ai cittadini- spiega il sindaco uscente- a mio avviso interessano i programmi”. Italia ritiene particolarmente importante la scelta dei consiglieri comunali che andranno a comporre l’assise cittadina. “Spero – l’auspicio di Italia-  che i siracusani selezionino con attenzione, che votino chi ha delle caratteristiche precise: persone perbene, competenti, integerrime, che lavorino per l’interesse della città, approvando ad esempio i Bilanci di Previsioni entro la prima metà dell’anno e non , come accadeva in passato, al suo termine, rendendo di fatto impossibile la programmazione concreta degli interventi”.  Sulle alleanze che vanno stringendosi intorno alle diverse candidature a sindaco della città, ruolo per il quale sembrerebbero dieci le proposte (non tutte certe), il primo cittadino uscente ritiene che i margini di spostamento degli appoggi da un candidato all’altro siano ancora ampi. “I giochi sono aperti- aggiunge- Mi auguro in ogni caso che chi vince abbia una maggioranza che consenta all’amministrazione comunale di lavorare serenamente. Le sfide sono importanti: i Fondi del Pnrr intercettati, quelli della nuova programmazione, tutti obiettivi entusiasmanti ma anche di grande responsabilità”. Parlando, invece, della campagna elettorale, Italia si augura “che si parli di programmi sul serio e che non ci si muova solo per demolire gli avversari. I prossimi anni- ribadisce- saranno quelli in cui dovranno essere raccolti i frutti dei 40 milioni di euro finanziari con il Piano nazionale di Ripartenza e Resilienza e ci sono altri progetti d mettere sul piatto. Mi piacerebbe che si potesse collaborare. Non è un caso se il giorno dopo le ultime elezioni amministrative proposi al mio competitor al ballottaggio di lavorare insieme, perché ci credo e ne sono convinto ancora oggi. Sono pazzamente innamorato di Siracusa. Credo che fare squadra, la coesione, siano strumenti per fare qualcosa di buono e la mia porta è sempre stata aperta”. Il sindaco parla di una città che negli ultimi anni è parzialmente cambiata.  “Tanti -dice- hanno potuto mettere a frutto talenti, aprire b&b anche in luoghi lontani dal centro storico, avere una visibilità importante (l’evento di Dolce&Gabbana continua ad avere strascichi positivi per il nostro territorio). Tanti hanno tratto beneficio dalla vitalità subentrata ed io  mi candido perché la città merita che ci sia una prosecuzione di questa tendenza favorevole per Siracusa, non solo sotto il profilo turistico-culturale”. Il sindaco uscente prepara una campagna elettorale che- preannuncia- sarà legata ai temi, al come, quando, con chi. Tutti aspetti indispensabili, che durante le campagne elettorale sono spesso molto sfumati. Certo- aggiunge- guadando i candidati, alcuni dei quali davo per scontati, altri che sono degli outsiders, scopro anche la ragione per cui alcuni, in questi ultimi anni, senza apparente ragione, si scagliavano spesso contro di me. La ragione era evidentemente questa: l’intenzione di proporsi come sindaco della città”. Infine qualche puntualizzazione e qualche messaggio lanciato “nella bottiglia”. “Non sono disposto a tutto pur di continuare a fare il sindaco- precisa Italia- Lo voglio fortemente e sono pieno di entusiasmo e di voglia di continuare a fare, ma non ad ogni costo. Durante la mia campagna elettorale cercherò di trasmettere la serenità che dice che in ballo non c’è la vita di qualcuno, mentre altri sgomitano in maniera scomposta, tradendo i principi basilari dell’etica personale. Mi chiedo cosa ci sia sotto. Io sono disposto a mettermi in gioco, a usare la mia voglia di fare, con la partecipazione dei cittadini che vorranno riconfermarmi, ma sono anche disposto a perdere e a farmi da parte senza che questo determini qualche tragedia umana e personale. Questo è un messaggio che lancio a chi sta tentando di sobillarmi. In questi anni sono rimasto la persona che ero, con i miei valori e le mie spigolosità. I cittadini ed anche i miei  avversari mi hanno visto muovermi in situazioni anche molto difficili, come il periodo del Covid. Di certo ho sempre avuto la gioia nel cuore e la voglia di vedere questa città migliore. Ci sarò finché i siracusani mi vorranno, consapevole di avere lavorato sodo, tirando dritto nonostante chi aveva il piano di azzerarmi”.




Edy Bandiera blinda la sua candidatura: "Nessun passo indietro, punto al ballottaggio"

Nelle ultime ore la candidatura di Edy Bandiera è stata messa in discussione da alcune indiscrezioni trasversali. Si ferma? Si ritira? Si apparenta? Il diretto interessato sorride e smentisce ogni rumors. “Vado dritto per la mia strada. Sono e resto candidato sindaco di Siracusa e punto al ballottaggio”, dice alla redazione di SiracusaOggi.it.
Nessuna frattura con i suoi alleati, l’Udc su tutti. Lo conferma anche il responsabile locale del partito di centro, Pierluigi Chimirri: “Bandiera candidato e noi al suo fianco”. Il gossip politico non disturba Bandiera. “La città ha capito che nella massa dei candidati ce n’è uno che non si piega a vecchie e bieche logiche di potere. Stiamo andando avanti con il nostro progetto, crescono le adesioni e stiamo persino lavorando ad una quarta lista”, dice un sereno Edy Bandiera.
E il messaggio sembra diretto a quanti lo danno, nel borsino politico, sempre più vicino al progetto civico di Giancarlo Garozzo. “Con Garozzo parlo, come loro parlano con noi. Ma nessun accordo. Non farò il vicesindaco di nessuno perchè corro per la mia sindacatura. Non c’è spazio per ipotesi diverse”, puntualizza fermo.