“In caso di elezione a sindaco di Siracusa, il primo atto sarà quello di rivedere l’intero impianto delle piste ciclabili”. Giancarlo Garozzo, candidato del polo civico, entra diretto in tackle nel dibattito tanto acceso in città, dopo l’avvio dei lavori per la ciclabile in viale Teocrito e via Von Platen.
Non una bocciatura in toto delle piste ciclabili (“Non si può e non si deve essere concettualmente contro la realizzazione delle piste ciclabili a Siracusa. Se pretendiamo di essere una città al passo con il resto del Paese e con l’Europa,
dobbiamo realizzarle”), quanto invece una censura al metodo seguito per calarne nella asfittica rete urbana del capoluogo. “Ricordo a me stesso che, durante la mia sindacatura, in occasione di modifiche strutturali sulla viabilità, si procedeva con una provvisorietà dell’intervento. Per qualche giorno, per realizzare una rotonda o invertire un senso di marcia, creavamo una struttura provvisoria che simulava l’idea progettuale finale. Si monitorava il tutto seguendo la risposta dei cittadini e i benefici per il traffico veicolare e soltanto dopo si provvedeva a realizzare la struttura definitiva, rinunciarvi o modificarla. Qui sta accadendo l’inverso”, accusa Garozzi. “Ci ritroviamo cordoli in cemento che si allungano in prossimità di incroci con semaforo eliminando, di fatto, una delle corsie di svolta a destra. Rivedere l’impianto è assolutamente necessario. Così come è prioritario adeguarlo alle esigenze di protezione civile della nostra città che vive una condizione di alto rischio sismico”, annota il candidato del polo civico.
Garozzo, inoltre, rimprovera ad Italia di aver disatteso le indicazioni contenute nel Piano urbano del traffico e nel Piano urbano di mobilità votati dal Consiglio comunale nel
2019. “Mobilità sostenibile? La nostra città ha fatto enormi passi indietro. Prova ne è la scomparsa dei bus elettrici, compresi i due acquistati dal Comune e oggi abbandonati in qualche deposito, che servivano la zona del Von Platen, Ortigia e la Stazione. Un servizio apprezzato dai turisti e dai siracusani, utile ad abbattere il numero di auto verso il centro storico, che invece di essere potenziato è stato incredibilmente eliminato. Riguardo alle piste ciclabili ricordo pure che era prevista la creazione di aree parcheggio nei pressi delle zone attraversate dalle corsie dedicate. Stranamente, nonostante altre fonti di finanziamento aperte e a cui attingere, nessun posto auto alternativo è stato creato provocando, così, un problema non da poco per tanti cittadini residenti vicino alle piste.
Siamo di fronte a scelte improvvide – conclude Garozzo – che hanno catapultato su aree densamente trafficate e abitate piste ciclabili. Il risultato è visibile ed evidente: caos totale con difficoltà di manovra anche per gli autobus”.