PD, l'accusa di Acquaviva: "Pesca nel torbido, guarda a Garozzo e cerca la destra"

Per avere un’idea dell’aria che tira in casa PD, a Siracusa, basta leggere il post social di uno dei suoi tesserati presenti alla direzione cittadina di ieri sera. Alessandro Acquaviva non usa mezzi termini e spiattella tutto su Facebook.
“Non posso nascondere la mia amarezza per l’esito della direzione cittadina del Pd”, l’incipit tutto sommato moderato. “Prendendo a pretesto il mancato accordo al tavolo progressista sulla candidatura a sindaco di Renata Giunta, avanzata nei giorni scorsi dal Pd, la direzione cittadina apre al piano B. Ovvero allargare il tavolo della coalizione a Garozzo, che rappresenta in questo momento l’esempio del trasformismo pragmatico. Lo dico con il massimo rispetto perché riconosco all’ex sindaco una certa coerenza e abilità in questo campo. Si vuole anche attendere di conoscere il vero nome del candidato del centrodestra per raccogliere ulteriori scontenti e pescare in un mare ancora più torbido pur di assemblare una coalizione numericamente più consistente.Tutto ciò con la consapevolezza di mettere una pietra tombale sui rapporti con M5s e liste progressiste, per anni, forse decenni. Per queste ragioni non ho votato il documento e ho definito l’operazione un mero tradimento delle aspettative del popolo che ha votato alle primarie per Elly Schlein. Il mio impegno dentro il Pd era finalizzato a spostare il partito più a Sinistra. Oggi sento il peso di questo fallimento”.




Verso le elezioni: il PD prende tempo e tratta su altri fronti, si stanca l'(ex) alleato M5S

Si raffreddano i rapporti tra Partito Democratico e M5S di Siracusa. Dopo settimane di incontri e la definizioni di una strategia comune per lavorare ad una candidatura del campo progressista, il gioco a guadagnare tempo del Pd rischia di far saltare gli equilibri di coalizione. Anzi, parlare di una coalizione Pd-M5S oggi sembra vero lavoro di fantasia a Siracusa. Con buona pace del senatore Antonio Nicita e del segretario cittadino Santino Romano che avevano guidato l’avvicinamento e la nascita dell’intesa giallo-rossa. Ma si sa, il Partito Democratico è spesso ostaggio di logiche e dinamiche interne che hanno portato a “bruciare” due candidature: quella di Renata Giunta prima e quella di Antonio Ferrarini adesso.
In base agli accordi con gli alleati, ieri sera la direzione cittadina del Partito Democratico avrebbe dovuto dare il via libera alla candidatura di Ferrarini. Ma, in realtà, la riunione si è chiusa con un documento che di fatto guadagna tempo senza prendere alcuna decisione. Una mossa attendista – in attesa anche di vedere cosa farà la destra – che ha indisposto il M5S e Lealtà&Condivisione. Queste due forze potrebbero decidere di procedere con il loro progetto, con una nuova candidatura da lanciare la prossima settimana, mettendo alla porta il Pd. Quest’ultimo sembrerebbe attratto dalla possibilità di allargare la coalizione anche ad Officina Civica, il progetto di Giancarlo Garozzo ispirato al civismo ma che pesca trasversalmente tra esponenti del centrodestra e del centrosinistra siracusano.
Per il Partito Democratico si apre una nuova stagione confusa, con gli elettori spiazzati. Non mancano le critiche interne e infatti non tutti hanno firmato il documento con cui si è chiusa ieri la direzione cittadinata. Tra questi, Alessandro Acquaviva. “E un’operazione in controtendenza rispetto alle indicazioni chiare che ci sono arrivate dalla base che si è espressa per la segreteria di Elly Schlein”, lamenta Acquaviva.
Al termine della direzione cittadina, diramata una nota alla stampa. Ed il contenuto ha fatto infuriare gli alleati, soprattutto in un passaggio: “Nel prendere atto dei profili e dei nominativi di alta qualità, per la possibile squadra (sindaco/a e assessori/e), fin qui emersi dal confronto avviato dentro la coalizione, il Partito democratico di Siracusa è pronto a scegliere assieme agli alleati, con criteri e modalità condivisi, e nel più breve tempo possibile, quale sindaco/a e quale squadra di assessori/e saranno capaci di mobilitare al massimo grado l’entusiasmo dei rispettivi elettorati di riferimento e, ove possibile, di allargare il consenso anche ad altre realtà civiche. La direzione comunale rimane convocata in modo da pervenire nel tempo più celere alle
determinazioni finali”. Una non decisione, con una imprevista apertura per “allargare il consenso” oltre alla coalizione già definita su cui rischia di saltare la neonata intesa gialloverde.




Verso le elezioni: centrodestra ancora senza candidato, a Siracusa partita di "compensazione"

Slitta ancora ogni decisione sul candidato sindaco di Siracusa per la coalizione del centrodestra. La scelta è in mano al tavolo regionale, che questa mattina è tornato a riunirsi. Ma se non si definiranno prima gli equilibri su Catania, bocce ferme a Siracusa come a Ragusa. Questi ultimi due capoluoghi di provincia giocherebbero infatti una partita di “compensazione” tra gli alleati, per calmierare gli umori di quelle forze politiche del centrodestra che hanno legittime ambizioni di visibilità.
Spettatori particolarmente interessati sono Giovanni Cafeo ed Enzo Vinciullo per la Lega e Giuseppe Assenza per l’Mpa. Se a Catania si chiude per candidato di FdI, uno di questi tre nomi sarà il candidato della coalizione a Siracusa. Anche per scongiurare una rottura negli stessi equilibri regionali della compagine che governa la Regione con il forzista Schifani. Ecco, il partito degli azzurri non è da sottovalutare nella città di Archimede. E potrebbe vedersi riconoscere un ruolo di primo piano dallo stesso tavolo regionale che già sa di poter contare sui nomi di Ferdinando Messina ed Edy Bandiera.
La decisione finale è stata rimandata a venerdì prossimo quando i responsabili regionali degli Autonomisti, della Democrazia Cristiana, di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi per l’Italia torneranno a sedersi al tavolo. E questa volta per decidere. Ufficialmente – come si legge nella nota stampa inoltrata al termine dell’incontro di oggi – è emersa la rinnovata volontà di “far prevalere le ragioni di una sintesi che riproduca lo schema del centrodestra regionale e nazionale nel rispetto delle aspirazioni dei singoli partiti, che siano però legittimamente fondate”. Relativamente alle elezioni che interesseranno Ragusa, Siracusa e Trapani, “lo schema si sta consolidando in direzione di candidature condivise”. Dai vertici regionali dei partiti del centrodestra viene quindi un “monito dell’unità, per cui singole posizioni distoniche locali, quindi, non potranno essere riconosciute come posizioni di partito”.




Corridoi pedonali della discordia, Maiolino: "in attesa dei marciapiedi, soluzione sicura"

I corridoi pedonali creati con la posa di paletti a bordo strada, in via dei Servi di Maria ed in via Filisto, fa discutere. In assenza di marciapiedi, l’amministrazione comunale ha risposto alla richiesta di sicurezza dei residenti creando dei corridoi “protetti” come quello sperimentato in Ortigia, in via del Castel Maniace.
“E’ una misura che consentirà la sicurezza delle persone anziane, dei bambini e di tutti i pedoni che percorrono quelle strade, in attesa della realizzazione dei marciapiedi”, spiega il delegato del quartiere Grottasanta, Alessandro Maiolino.
“Ogni speculazione su questo argomento è frutto di populismo spicciolo ed elettorale, tanto più che le strade sono prive di marciapiede da sempre, da quando sono state realizzate. Questa amministrazione, a differenza delle precedenti, e in attesa di realizzare i marciapiedi, ha preso a cuore la sicurezza dei residenti intervenendo con una soluzione temporanea ma efficace e sicura”.




"Figli delle Stelle", convention dalla parte dei giovani. Gilistro (M5S): "Loro vero cambiamento"

“Ripartire dai giovani per cambiare la società e il mondo”. É questo il leitmotiv di “Figli delle stelle”, la manifestazione che il M5S terrà domani (sabato 25 marzo) a partire dalla 16 a Siracusa (al Cantherius, traversa Rigiliffi, 2- Contrada Tivoli) per avvicinare alla politica ragazzi e giovani imprenditori che si confronteranno coi portavoce M5S regionali e nazionali, cui suggeriranno idee e proposte che potranno essere la base di nuovi disegni di legge.
Alla manifestazione, organizzata dal deputato regionale Carlo Gilistro, parteciperanno, tra gli altri, la capogruppo al Senato Barbara Floridia, il capogruppo all’Ars Antonio De Luca, il vicepresidente dell’assemblea regionale, Nuccio Di Paola e altri portavoce 5 stelle a tutti i livelli istituzionali, oltre che attivisti e simpatizzanti del Movimento e “chiunque – dice Gilistro – voglia fare del pensiero giovane uno strumento di cambiamento socio culturale”.
Fulcro della manifestazione è la socialità, con momenti dedicati anche alla nutraceutica (educazione alla buona alimentazione), alla degustazione di prodotti locali e alla musica dal vivo.
“La socialità – afferma Gilistro – è l’unico modo per sottrarre i tanti giovani prigionieri del digitale, i cosiddetti Hikikomori, al loro isolamento causato dal patologico attaccamento ai social e al web: solo nel nostro Paese sono circa 150 mila”.




La Regione rivuole le Province, sulla riforma via al confronto con le parti sociali

Prende il via il confronto tra il governo regionale e le parti sociali sulla riforma che punta alla reintroduzione delle Province in Sicilia. L’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha incontrato questa mattina a Palermo i sindacati che hanno firmato l’accordo nazionale per l’istituzione degli enti intermedi. Il confronto, al quale era presente anche il dirigente generale del dipartimento delle Autonomie locali, Salvatore Taormina, è stato convocato per illustrare i contenuti del disegno di legge di iniziativa governativa.
«Questo incontro – ha evidenziato l’assessore Messina – vuole essere un primo momento di interlocuzione con le parti sociali sul testo predisposto dal governo Schifani. Siamo certi che un processo condiviso e partecipato possa portare alla definizione, nell’interesse dei territori, delle migliori norme possibili sulla reintroduzione della Province nella nostra regione. Il disegno di legge, che è già stato approvato dalla giunta e trasmesso all’Assemblea regionale per l’iter parlamentare, è condizionato all’abrogazione della legge “Delrio’ (la n. 56 del 2014) che ha riformato la materia degli enti locali ridefinendo il sistema della rappresentanza nelle ex Province con elezioni di secondo livello».
Apprezzamento nel merito e nel metodo è stato espresso dai rappresentanti regionali dei sindacati del comparto presenti: Nicola Scaglione (Csa-Cisal), Paolo Montera (Cisl Fp) e Gaetano Agliozzo (Fp Cgil). I sindacalisti, nel considerare con favore il dialogo avviato dall’esecutivo regionale, hanno espresso all’assessore l’esigenza di prestare attenzione alla situazione del personale delle ex Province che, dopo la loro soppressione, ha subito un processo di riduzione costante, tale da mettere a rischio l’operatività degli stessi enti.
Durante l’incontro, l’assessore Messina ha illustrato i contenuti del ddl, ispirato ai principi della Carta europea delle autonomie locali: torna l’elezione a suffragio universale sia del presidente sia del Consiglio ed è data particolare attenzione, in termini di rappresentatività, alle quote di genere sia nella composizione delle liste che della giunta. Come previsto dalla normativa nazionale, rimangono confermate le tre Città metropolitane di Palermo, Messina e Catania, alle quali si aggiungono le sei Province che andranno a sostituire gli attuali Liberi consorzi di Comuni. Nessun aggravio riguardo alle funzioni, che rimangono quelle attualmente attribuite dalla legge.




Paletti in strada a protezione dei pedoni in zona Filisto, Cavarra: "Servono i marciapiedi"

I paletti comparsi in via Servi di Maria ed in zona Filisto, per creare sul lato esterno della strada corridoi protetti per i pedoni, non convincono l’ex consigliere di circoscrizione Luigi Cavarra. Pur condividendo la volontà di aumentare la quota di sicurezza per gli utenti più deboli che si muovono anche lungo quella strada, Cavarra lamenta “una mancanza di amore, di decoro e di bellezza”. La scelta dei paletti per colmare all’assenza dei marciapiedi è – per l’ex consigliere – segnale “della poca attenzione verso le zone periferiche di Siracusa. Più ci si allontana dal centro storico, meno attenzione si mette nelle scelte, anche in quelle estetiche”.
Quanto alla maggiore sicurezza, “buona l’intenzione ma in queste aree servono marciapiedi, soprattutto vicino alle scuole ed alle attività commerciali”.




Verso le elezioni: Cateno De Luca lancia la candidatura a sindaco di Roberto Trigilio

Con al suo fianco Cateno De Luca, inizia ufficialmente l’avventura da candidato sindaco di Siracusa per Roberto Trigilio. Il 53enne avvocato, ex consigliere comunale cinquestelle, è il nome di riferimento per “Sud chiama Nord” a Siracusa.
“La sua candidatura è in linea con la nostra strategia di rottura rispetto al passato. È una candidatura che rappresenta una opportunità per la città di Siracusa. Roberto Trigilio ha accettato la sfida e si è reso disponibile a mettere in atto un’azione politico amministrativa di radicale cambiamento”, ha detto De Luca. “Noi siamo pronti a mettere a disposizione della città la nostra esperienza, la nostra competenza. Alla città tocca saper fare la scelta giusta per Siracusa”
Per Sud chiama Nord è il primo test alle amministrative, dopo una buona performance ottenuta alle scorse regionali. “Anche Siracusa – ha aggiunto Trigilio – merita una vera opportunità. Ciò che è stato fatto a Messina grazie all’azione di Cateno De Luca può essere replicato qui. La città oggi si ritrova a dover affrontare diverse difficoltà. Abbiamo la necessità di pensare al porto di Siracusa così come al nuovo piano regolatore risalente ormai a tantissimi anni. Questa città ha estremo bisogno di verde e di un sistema di trasporto pubblico che sia finalmente efficiente. E poi ci vuole competenza: è fondamentale che un sindaco comprenda i documenti amministrativi o capisca un bando. Io ci credo e credo che al fianco di Cateno De Luca e Sud chiama Nord potremo fare la differenza per Siracusa.”
A sostenere la candidatura di Roberto Trigilio ci saranno due liste: Nord chiama Sud e Trigilio sindaco di Siracusa -Sicilia Vera.
Per il momento, nessuna alleanza in vista. “Non ci sediamo con nessuno”, il motto di De Luca.




Psicologo di base: Spada (Pd), "Una necessità"; Gilistro (M5S): "Disagio, interventi a monte"

Audizione in Commissione Sanità dell’Ars dedicata all’istituzione della figura dello psicologo di base, con la partecipazione del presidente regionale dell’Ordine degli Psicologi. Analizzato il disegno di legge predisposto dall’on. Giuseppe Zitelli ed integrato con gli altri articoli degli altri 4 testi presentati. Uno a firma del deputato regionale Tiziano Spada (Pd). “Il Ddl in questione – spiega proprio Spada – ambisce alla presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici. Quasi una necessità in seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha determinato un aumento della richiesta di un adeguato supporto per le persone, giovani soprattutto, che manifestano un disagio psicologico”.
Nel suo intervento, il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) ha confermato di condividere la misura, “importante per prevenire i primi segnali di disturbi d’ansia che potrebbero aggravarsi, sfociando in ospedalizzazioni per problemi neuropsichiatrici con relativo costo sociale”. Gilistro invita, però, a guardare anche a monte del problema psicologico. “Serve una programmazione attenta da parte degli assessorati alla Sanità ed alla Famiglia per intervenire con corsi per la genitorialità e formazione continua nelle scuole. Baby gang, bullismo, disturbi alimentari, sindromi ansioso-depressive, autolesionismo: i nostri ragazzi sono a rischio. Dobbiamo programmare da qui a pochi anni una strategia con linee guida chiare per assicurare loro uno sviluppo sereno. Troppe ed estreme fragilità: coinvolgiamo i pediatri, vicini alle famiglie, per parlare di genitorialità con mamme e papà non sempre preparati a fronteggiare il disagio crescente dei figli. Coinvolgiamo la scuola, con esperti e formazione continua delle figure di riferimento già in organico. Agevoleremo così anche il lavoro dello psicologo di base che rischia, altrimenti, di essere una goccia nel mare per questi nostri figli così fragili, tra post lockdown e digitalizzazione estrema”.




Verso le elezioni: Pippo Gianni ufficializza la sua candidatura a sindaco di Priolo

Pippo Gianni si candida a sindaco di Priolo Gargallo. Come aveva lasciato intendere già qualche settimana addietro, l’ex assessore regionale ha rotto gli indugi ufficializzando la volontà di concorrere per un secondo mandato. Il primo si è interrotto con le dimissioni – la cittadina è retta da un commissario – perchè Gianni è stato coinvolto in una inchiesta della Procura di Siracusa.
“Emergerà la mia estraneità alle accuse. Sono con la coscienza pulita, so di non aver commesso nulla di strano”, dice incontrando i giornalisti nel suo studio medico, con tanto di camice bianco. Pippo Gianni è medico e continua ad esercitare gratuitamente. Non è una sfida ai magistrati, verso i quali rinnova il suo rispetto. Si tratta di una scelta maturata indipendentemente da altri fatti.
“In realtà pensavo di chiudere la mia carriera politica”, ha confidato Gianni. “Però ho ricevuto tante richieste da parte dei miei concittadini. E allora ci ho ripensato”. E alle elezioni del 28 e 29 maggio ci sarà anche lui per la carica di sindaco di Priolo.