Ex Provincia, Gilistro (M5s): "Taglio alla spesa ok, ma senza entrate certe conti in rosso"

Il deputato regionale Carlo Gilistro, il parlamentare Filippo Scerra e l’ex parlamentare, Paolo Ficara, tutti del M5s, hanno incontrato questa mattina il commissario del Libero Consorzio di Siracusa. Al centro delle analisi, l’attuale situazione dell’ente dopo il dissesto dichiarato nel 2018.
Il commissario Percolla ha riconosciuto l’importante lavoro svolto nell’ultimo quinquennio dal Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi deputati regionali ed i suoi parlamentari. Un lavoro costante che ha portato, ad esempio, ad una revisione del pesante contributo alla finanza pubblica, allineato al resto degli enti italiani. E poi iniziative di riequilibrio continue, con il ricorso anche a risorse straordinarie.
“Ancora oggi, però, i numeri sono negativi: si registrano 30 milioni di debito pregresso e 14 di debito corrente”, dice al termine dell’incontro Carlo Gilistro (M5S). “Il taglio alle varie voci di spesa c’è stato ed è razionale. Ma senza poter contare su entrate certe, non può da solo risolvere i guasti nei conti della ex Provincia Regionale che, ricordiamolo, gestisce servizi e funzioni importanti per la collettività, dalle scuole superiori alla manutenzione stradale”.
Recentemente, grazie ad un emendamento alla finanziaria regionale di cui è firmatario Carlo Gilistro, è stato approvato un contributo pari a 15 milioni di euro in tre anni per l’ente siracusano, alle prese con croniche difficoltà gestionali.
“Un ulteriore segnale concreto della volontà, da parte del M5s, di assicurare un ritorno sulla linea di galleggiamento dei conti della ex Provincia Regionale, abbandonata da tutti coloro che negli scorsi anni hanno realizzato riforme rimaste monche o concretizzate solo sulla carta, senza pensare alle importanti funzioni che questi enti ancora svolgono e ai riflessi importanti su cittadini ed imprese”, conclude Gilistro.




Verso le elezioni: l'identikit del candidato del centrodestra, ma c'è frizione con liste civiche

Nuovo vertice del centrodestra siracusano che sta faticosamente cercando di ricucire strappi e divergenze per arrivare a presentare un candidato sindaco di coalizione. Anche l’ultimo incontro si è concluso con una fumata grigia. Lo rivela il commissario provinciale di FdI, Giuseppe Napoli. “Non sono stati fatti nomi sui candidati, ma individuato l’identikit: un uomo o una donna che rispecchi le caratteristiche di centrodestra, quindi uno o una di specchiata riconoscibilità e garanzia dei valori e principi della coalizione”. Se ne tornerà a discutere la prossima settimana, “così da definire la coalizione e individuare il candidato ideale per battere Italia e tutti i candidati avversari al centrodestra”.
Resta tutta di risolvere, però, la grana interna circa il metodo da seguire per trovare il candidato della coalizione unita. Le frizioni con l’Mpa – favorevole al coinvolgimento pieno anche delle liste civiche – non sono del tutto sopite. Anzi, una nota di Fratelli d’Italia marca una volta di più la distanza con gli autonomisti: “Non è però possibile sedersi a questo tavolo rappresentando sia un partito e sia una lista civica, e dunque chiarezza va fatta all’interno dei partiti che certamente potranno avere liste civiche collegate ma che al tavolo dovranno essere rappresentati dalla delegazione riconosciuta dagli organi di partito e in seguito si allargherà anche alle altre liste civiche che vorranno condividere il progetto di centrodestra e partecipare alla competizione elettorale, discutendo di programmi”.
Il riferimento pare diretto a Mario Bonomo, responsabile dell’Mpa, e vicino alla lista civica Grande Siracusa 2023. Ma anche al suo interno l’Mpa deve fare i conti con un’altra corrente, quella che fa capo a Giuseppe Carta, sindaco di Melilli e presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars.
La coalizione di centrodestra, nel frattempo, rischia di perdere pezzi. La Lega, ad esempio, si starebbe muovendo in ordine sparso: Vinciullo pronto a candidarsi con Siracusa Protagonista e Giovanni Cafeo vicino sempre più ad Officina Civica, specie se il centrodestra non dovesse riuscire ad andare oltre alla contrapposizione con il civismo.




Verso le elezioni, la lista civica Vespri Siciliani lancia il suo candidato sindaco: Aziz

Nell’attesa di capire quali saranno le mosse del centrodestra e del centrosinistra, nello scacchiere delle candidature iscrive il suo nome il movimento politico “Vespri Siracusani”. Nato dall’incrocio di esperienze diverse, dalla destra sociale alla sinistra radicale, ha deciso di correre con un proprio candidato sindaco, al di là delle coalizioni e degli schieramenti. Il candidato a sindaco della lista sarà Abdelaziz Mouddih, per tutti semplicemente Aziz. Imprenditore nel settore della ristorazione, da decenni opera nel territorio siracusano. Tre i punti cardine del programma elettorale: rilancio economico sociale, sicurezza, vigilanza della città.
Il movimento politico si è costituito a luglio dello scorso anno. In quella occasione, venne chiarito che i “Vespri Siracusani” guardano ad alleanze a destra o sinistra ma “mai con il Movimento 5 Stelle”: precisazione del co-fondatore Giuseppe Giganti. “Si può costruire un città multicolore, che dovrà operare per l’integrazione dei nuovi siracusani, una gestione turistica brillante, un commercio ordinato. Unire le forze porterà una ventata di entusiasmo per la rinascita della città”, le parole in quella occasione di Aziz Mouddih.




M5s-Pd, prove di intesa anche a Siracusa. Intanto insieme difendono l'ospedale di Lentini

A pochi mesi dalle elezioni amministrative, il Pd e il M5s di Siracusa sembrano sempre più vicini. Il primo indizio lo aveva fornito nei giorni scorsi il commissario del Partito Democratico, il senatore Antonio Nicita, che aveva rivelato alcuni incontri informali avvenuti nei giorni scorsi. Adesso, l’intesa politica chiama in causa due deputati regionali siracusani: Tiziano Spada (Pd) e Carlo Gilistro (M5s). I due hanno ancora una volta portato al centro dell’attenzione della commissione Salute dell’Ars – di cui è componente Gilistro – il caso dell’ospedale di Lentini. Mancano i medici e la popolazione dell’area nord della provincia non nasconde la preoccupazione per la qualità dell’assistenza sanitaria, innanzitutto al Pronto Soccorso. Domani a Lentini giornata di mobilitazione con la presenza anche delle istituzioni locali e di comitati cittadini.
“Non si può più ignorare l’urgenza di una soluzione definitiva per evitare il rischio collasso delle attività”, commenta Carlo Gilistro. “L’assenza di personale medico potrebbe condurre a nuovi e più seri rischi nel livello di assistenza sanitaria della zona nord della provincia di Siracusa. Più volte ho sollecitato sul tema l’assessore Volo e insieme al deputato del PD, Tiziano Spada, abbiamo congiuntamente proposto un piano di intervento per soluzioni nel breve e nel medio periodo”.
Per Tiziano Spada, “l’assenza di medici mette a rischio la salute e la sicurezza degli abitanti di gran parte dei 391 comuni dell’Isola. Per questo, la politica ha l’obbligo di trovare le soluzioni idonee a risolvere il problema in maniera definitiva”. Per questo, insieme al cinquestelle Gilistro, anche Spada ha posto l’attenzione sul caso dell’ospedale di Lentini. “Abbiamo ribadito l’importanza strategica del nosocomio lentinese e venerdì saremo presenti alla mobilitazione indetta dai comitati territoriali e dalle istituzioni di Lentini, Carlentini e Francofonte, a cui parteciperanno le associazioni di categoria e i rappresentanti della società civile. L’obiettivo – conclude Spada – è catalizzare l’attenzione su una questione che da troppo tempo incide su migliaia di cittadini e sui loro bisogni”.




Verso le elezioni. Le liste civiche premono per sedere al tavolo del Centrodestra

Nella coalizione di centrodestra si discute sul tipo di coinvolgimento delle liste civiche. FdI vorrebbe dare più spazio alle indicazioni del partiti tradizionali, in particolare nella scelta del candidato sindaco di coalizione. L’Mpa ha, però, alzato la voce e chiesto un coinvolgimento pieno, anche nel metodo delle decisioni politiche, ottenendo una parziale apertura.
In questo quadro, il centrodestra incassa intanto il supporto di due liste civiche: “Salviamo Siracusa” e “Siracusa Rialzati”. Rappresentante da Niccolò Fontana, Pierantonio Reale, Alberto Francica Nava e da Sebastiano Cavallaro la prima e da Peppe Piccione, Piero Maltese, Giuseppe Carnazzo, Sebastiano Di Natale, Francesco Candelari e Alessandro D’Ignoti Parenti la seconda, hanno ufficializzato il loro sostegno al centrodestra. “Auspichiamo che la coalizione possa esprimere un nome unitario sulla candidatura a sindaco. Ci auguriamo abbia un profilo competitivo e alternativo al sindaco uscente”, spiegano in una nota congiunta.
“L’esclusione delle componenti civiche dal tavolo della coalizione, che dovrà indicare il candidato sindaco, non può essere un criterio adeguato alla ormai atavica crisi dei partiti in città, soprattutto alla luce dei loro modesti risultati ottenuti sul capoluogo in occasione delle ultime elezioni comunali”, dicono sul tema che sta scaldando le anime del centrodestra aretuseo.
Tra le liste civiche che si posizionano nell’alveo del centrodestra anche Grande Siracusa 2023 di Alberto Palestro, vicina all’Mpa.




Verso le elezioni: centrodestra, lo strappo dell'Mpa. "Antidemocratico escludere liste civiche"

La linea dettata da Fratelli d’Italia per la scelta del candidato sindaco di Siracusa non piace agli alleati. E causa il primo strappo. L’Mpa si chiama fuori. Il referente provinciale degli autonomisti, Mario Bonomo, annuncia che il suo partito – “per una totale differenza di opinioni sulle scelte democratiche ed inclusive” – “non parteciperà ad alcuna altra riunione” di coalizione, a meno che non vengano “coinvolte tutte le forze, comprese quelle civiche, che a vario titolo sono state presenti sino ad oggi nel tavolo di centrodestra”.
Motivo del contendere è la volontà, annunciata dal commissario provinciale di FdI, Giuseppe Napoli, di estromettere le liste civiche dalla fase di scelta del candidato sindaco del centrodestra. “Ci saremmo aspettati che il centrodestra ponesse al centro del suo dibattito come priorità la concertazione di un programma serio e completo di governo della nostra città. Ad oggi, invece, assistiamo stupiti ad un balletto di posizioni difficili da capire, fondate solo su nomi di candidati sindaco e su proposte astratte di schieramenti”, attacca ancora Bonomo.
“Avendo come unico obiettivo il bene di Siracusa, non comprendo, come coordinatore del Mpa, chi vorrebbe emarginare in questa fase le compagini civiche”.




FdI ricuce lo strappo nel centrodestra: "condivisione e apertura alle liste civiche"

“Nessuna intenzione di escludere qualcuno dalla coalizione di centrodestra che andrà unita alle prossime amministrative, con un candidato sindaco comune”. Il commissario provinciale di FdI Siracusa, Giuseppe Napoli, precisa il senso della recente nota con cui “si è soltanto voluto indicare un metodo, condiviso tra i partiti della coalizione, consistente nel confronto iniziale tra i partiti che in Sicilia hanno sostenuto la candidatura del presidente Renato Schifani, in modo da comprendere quali siano i nomi rappresentativi della coalizione partitica”.
E le liste civiche? “La coalizione di centrodestra sarà allargata a tutte quelle liste civiche che condividono i principi, valori e programmi del centrodestra e con tali movimenti si aprirà un confronto costruttivo per poter tutti insieme decidere il progetto comune ed il candidato Sindaco più rappresentativo che faccia da sintesi sia tra i partiti nazionali e regionali che tra i movimenti civici”.
Un chiarimento ed una mano tesa dopo lo strappo con l’Mpa di Siracusa che aveva annunciato di disertare gli incontri futuri del tavolo del centrodestra, in segno di protesta contro la decisione di lasciare fuori il civismo dalle scelte di coalizione.




Verde pubblico a Siracusa, come migliorare? I "suggerimenti" dell'ex assessore

Forte della sua esperienza da (ex) assessore comunale al verde pubblico. Carlo Gradenigo serve alcuni consigli per la definizione del nuovo appalto del servizio. Il presidente di Lealtà&Condivisione suggerisce di “inserire tra le clausole obbligatorie il numero minimo di addetti, le relative competenze e l’elenco specifico delle attrezzature e macchinari necessari per garantire un servizio di manutenzione ordinaria che sia degno di questo nome”. Quello delle attrezzature e del personale è stato, infatti, uno dei problemi principali dell’ultimo affidamento che – peraltro – ha diviso la città in cinque lotti, senza sviluppare reale concorrenza. Si torna, pertanto, al lotto unico con accorpamento anche del diserbo.
“Le lavorazioni da eseguire nelle diverse stagioni – appunta Gradenigo – andrebbero raccolte in un calendario settimanale che, per trasparenza e allo scopo di porre fine alle infinite segnalazioni che hanno trasformato un servizio pubblico essenziale in un lavoro a chiamata, dovrebbe essere pubblicato sulla pagina internet del settore verde pubblico, per essere liberamente consultato dai cittadini. Infine occorre dotare gli uffici comunali di un agronomo specializzato in materia, che sappia far rispettare le norme tecniche previste nel capitolato d’appalto e far applicare a tutti i cittadini il “Regolamento comunale del verde pubblico e privato”.
Rilievi su cui influiscono, chiaramente, i trascorsi di Carlo Gradenigo proprio alla guida del settore Verde Pubblico, maturati proprio durante questa sindacatura. “Si deve incrementare e migliorare la qualità del verde pubblico. Siracusa con 120.000 abitanti si attesta sotto i 7mq di verde per abitante contro i 45mq della media italiana. E basti pensare che la popolazione per godere di un prato curato è costretta a concentrarsi solo su 2 piccolissime aree a verde come il Parco Ozanam e San Giovanni…”.




Verso le elezioni, pazienza agli sgoccioli nel centrodestra: FdI, "entro 10 marzo il candidato"

La pazienza è agli sgoccioli nel centrodestra siracusano, in particolare tra le fila di Fratelli d’Italia che sta faticosamente cercando di cementare gli alleati per proporre un nome unico per la sindacatura nel capoluogo. Riunioni ogni settimana, ma sempre con qualche assenza “pesante” tra i big degli altri partiti di coalizione. E così diventa difficile definire la strategia comune e far partire la vera campagna elettorale.
Giuseppe Napoli, commissario provinciale di FdI, continua a rilanciare “il metodo per il confronto del centrodestra per la scelta del programma e del candidato a Sindaco di Siracusa”. Un confronto “che deve avvenire esclusivamente” tra Fdi, FI, Lega, Mpa, Nuova Dc e Udc per poi eventualmente “aprire a tutte le liste e movimenti civici che possano condividerne il programma ed il candidato sindaco”. Un appello che il partito della Meloni rilancia da settimane, forse non troppo ascoltato dagli alleati. Ecco perchè adesso FdI Siracusa vuole contingentare tempi e metodo. Entro la prima decade di marzo, il centrodestra unito deve avere il suo candidato sindaco. Per arrivare a quell’obiettivo, ogni partito dovrà “indicare un nome rappresentativo che possa essere oggetto di confronto per la scelta del candidato comune”. Se non si dovesse trovare la quadra – ed al momento ci sono almeno sei o sette nomi di papabili – ognuno per la propria strada. Una frantumazione del centrodestra che finirebbe per favorire l’eventuale campo largo a cui guarda il Pd e la ricandidatura di Italia.
Intanto, al termine dell’assemblea cittadina di FdI eletti il nuovo presidente del circolo Aretusa (Paolo Artale) e il nuovo presidente del Circolo Atreju (Ciccio Midolo).




Le primarie Pd a Siracusa: il più votato è Stefano Bonaccini, alle sue spalle Ely Schlein

E’ Stefano Bonaccini il più votato dai circoli Pd siracusani per la segreteria nazionale del partito. Alle sue spalle Ely Schlein e poi, staccati, De Micheli e Cuperlo. Si sono chiuse così le votazioni per il primo turno delle primarie del Partito Democratico che in provincia di Siracusa erano state rinviate per l’allerta meteo dello scorso fine settimana.
Bonaccini ha ottenuto 659 voti, pari al 51,81% delle preferenze espresse in provincia di Siracusa. La Schlein si è fermata a 577 (45,36%). Per De Micheli 30 preferenze (2,36%), appena 6 per Cuperlo (0,47%). A Siracusa città è ancora più netta l’affermazione di Stefano Bonaccini con 280 voti contro i 200 della Schlein.
Intanto continuano gli incontri informali del commissario straordinario Antonio Nicita con i potenziali alleati di coalizione per le elezioni amministrative di maggio nel capoluogo. Sempre più probabile l’intesa con M5s, L&C, Articolo1 e Sinistra Italiana: campo largo con candidato sindaco unico, in alternativa a Francesco Italia.