Schianto tra due moto in piazza Cosenza, tre feriti: due gravi

È di tre feriti, di cui due in serie condizioni, il bilancio di un grave incidente stradale avvenuto in piazza Cosenza, a Siracusa. I feriti hanno dai 17 ai 23 anni. Un quarto ragazzo se l’è cavata con qualche graffio e tanto spavento.
Per cause al vaglio della Municipale, due motocicli si sono scontrati. Sbalzate sull’asfalto le persone che vi si trovavano a bordo. Sono stati trasportati dal 118 all’Umberto I. Per due di loro è stato attivato il codice rosso.
Diversi curiosi si sono riversati sulla strada della Pizzuta. I residenti lamentano da tempo come moto e scooter scorrazzino a velocità sostenuta e alle volte producendosi in pericolose impennate. Più volte, raccontano, si sono rivolti alle forze dell’ordine chiedendo maggiori controlli durante le ore serali.




Assemblea Anci a Torino, ci sono anche i sindaci del siracusano: “buon lavoro a Manfredi”

Anche i sindaci della provincia di Siracusa hanno partecipato all’assemblea nazionale Anci, a Torino. Assente il primo cittadino del Comune capoluogo, rappresentato dal capo di gabinetto e sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa. Nel capoluogo piemontese presenti anche Corrado Figura (Noto), Rosario Lo Faro (Lentini), Mirella Garro (Cassaro), Giuseppe Stefio (Carlentini) oltre al sindaco di Canicattini, Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia.
“Partecipare insieme ad altri sindaci della provincia di Siracusa è un’esperienza intensa e arricchente”, dice proprio Giansiracusa che ha preso parte ai lavori del tavolo dedicato al ruolo strategico delle Città Medie nell’ambito dei sistemi territoriali integrati. “Questi territori – aggiunge il sindaco di Ferla – in stretta relazione con i capoluoghi e i comuni limitrofi, possono valorizzare le proprie competenze e specializzazioni solo attraverso una visione condivisa e politiche coerenti. Costruire reti di collaborazione tra i comuni dell’area vasta non è solo una sfida, ma una necessità per governare con intelligenza e sostenibilità, affrontando insieme le grandi sfide del presente e costruendo un futuro solido per le nostre comunità”.
Sempre al congresso di Torino, il sindaco di Solarino, Peppe Germano, è stato nominato consigliere nazionale per Noi Moderati. “L’Anci è una realtà rappresentativa di grande valore istituzionale e di fondamentale importanza per il rapporto tra il governo ed i territori – ha detto il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi – Facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro al nostro sindaco Peppe Germano, motivo di grande soddisfazione per Noi Moderati. Valorizzare il ruolo dei Comuni potrà dare un importante contributo a governare meglio, a confrontarsi su temi concreti che interessano le persone e a riavvicinare i cittadini alla vita pubblica”.
Era stata nominata consigliera nazionale Anci nelle settimane scorse Rossana Cannata, sindaco di Avola. E’ stata scelta per rappresentare la Sicilia nel Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani tra i quattro consiglieri nazionali in quota regionale.
Intanto, il parlamentare siracusano Filippo Scerra ha rappresentato a Torino la Camera dei Deputati, di cui è Questore. “Mi complimento con il nuovo presidente di Anci, Gaetano Manfredi. A lui rivolgo i più sinceri auguri di buon lavoro”, ha detto. “I sindaci – ha aggiunto – rappresentano la prima linea del sistema pubblico di amministrazione e costituiscono l’interfaccia politica più vicina alle nostre comunità. Partire dalla base, dall’ascolto dei cittadini e delle loro necessità, intercettando bisogni ed indicando obiettivi è azione meritoria, specie in realtà che faticano a trovare posto nell’agenda di un governo distratto. Penso in particolare ai sindaci del Sud, un territorio indicato sovente come luogo dello sperpero di denaro pubblico quando invece ad oggi si contano più definanziamenti dal Pnrr e tagli ai trasferimenti statali che altro. Sono territori in cui i sindaci devono contrastare una summa di diseguaglianze economiche, sociali e strutturali di cui nessuno più vuole analizzare cause e ragioni, preferendo invece una narrazione stantia che per fortuna viene contrastata dal lavoro onesto e quotidiano di centinaia di sindaci del Sud”.




Le scuole sono sicure? Prove di carico nel plesso Capuana, due classi interdette al Raiti

Le piogge della settimana scorsa hanno fatto emergere le tante criticità delle scuole siracusane. Infiltrazioni, controsoffitti saltati, distacchi di intonaco quando non veri e propri allagamenti. Noto alle cronache è ormai quanto avvenuto, ad esempio, al Liceo Corbino di Siracusa. I problemi dell’Alberghiero e dell’Insolera hanno portato gli studenti ad uno sciopero. E non va meglio negli istituti comprensivi del capoluogo. Piccoli problemi segnalati un pò ovunque, i casi limite riguardano però il plesso Capuana di via Augusta e la sede centrale della Raiti. Nel primo, sono in corso questa mattina le prove di carico sui solari. I controlli dei tecnici comunali hanno fatto emergere alcune perplessità di ordine strutturale, non esattamente la più banale delle problematiche. Attese indicazioni dai test strumentali da cui dipende anche la stessa riapertura del plesso.
Per quel che riguarda il comprensivo Raiti, i sopralluoghi hanno portato all’interdizione temporanea di due aule di scuola primaria e del vicino bagno. Sono necessari dei lavori “mirati in copertura” spiega una circolare della dirigente scolastica, Angela Cucinotta. Gli interventi dovrebbero iniziare già nel corso di questa settimana e potrebbe allora essere necessario per la scuola far ricorso ai doppi turni per sopperire all’emergenza. Una condizione che causa la reazione immediata dei genitori degli studenti, contrari a turni pomeridiani che metterebbero a rischio le già difficoltose organizzazioni familiari quotidiane. La protesta monta nelle chat di classe e di istituto e le mamme sono pronte a portare la protesta sin sotto Palazzo Vermexio.




Più controlli per la zona industriale, potenziato l’organico dell’Arpa: vertice in IV Commissione

Audizione in IV commissione Territorio Ambiente e Mobilità sul potenziamento dell’organico ARPA per l’ampliamento delle attività per l’AERCA in provincia di Siracusa. Si è tenuta questa mattina alla presenza dell’Assessore regionale per il territorio e ambiente Giusy Savarino.
All’incontro, presieduto dall’on. Giuseppe Carta, hanno partecipato il prefetto di Siracusa Giovanni Signer, il dirigente regionale territorio e ambiente Patrizia Valenti, il direttore generale ARPA Sicilia Vincenzo Infantino, il dirigente generale ARPA Sicilia Salvatore Caldara, il direttore tecnico dell’Arpa Sicilia Gaetano Valastro, gli on.li Tiziano Spada, Carlo Gilistro e Carlo Auteri, il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare, il sindaco di Floridia Marco Carianni, il sindaco di Priolo Pippo Gianni e il vicesindaco di Siracusa Edgardo Bandiera.
“Dal 2005, l’area costituita dai territori dei comuni di Augusta, Floridia, Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa e Solarino è stata dichiarata ‘Area ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA)’ per l’impatto ambientale che la presenza di un’elevata densità industriale ha comportato – sottolinea l’on. Carta – l’unità operativa dell’AERCA, tra le funzioni, svolge un’attività di controllo ed ispezione delle fonti di pressione ambientale. Nel corso di questo anno abbiamo assistito a frequenti fenomeni di cattiva qualità dell’aria a cui si è sommato l’evento, straordinario, di pioggia oleosa – continua – La nomina di una figura dirigenziale, oltre all’implementazione dell’organico di una nuova unità operativa AERCA, si è ritenuta necessaria per intensificare maggiormente l’attività di controllo in un’area così complessa come la nostra – aggiunge – Si è parlato inoltre di monitorare anche gli impianti di trattamento rifiuti e le discariche. Tra i temi affrontati non solo l’ambiente ma anche la salute. Serve potenziare l’ospedale di Augusta per prevenire e curare le patologie correlate all’inquinamento (come ad esempio il Centro Amianto) – conclude – Seguiranno, a stretto giro, altri momenti di incontro per pianificare somme e azioni progettuali per la tutela della salute dei cittadini della provincia di Siracusa”.




Molestie olfattive, quasi 5 mila segnalazioni nel 2024 al sistema NOSE

Il sistema NOSE (Network for Odour SEnsitiviy), progetto che permette una sorveglianza innovativa ed in tempo reale delle pressioni antropiche e che consente di registrare le molestie olfattive, è stato presentato questa mattina presso il Tribunale di Siracusa. L’incontro, organizzato dalla Procura di Siracusa, ha registrato una significativa partecipazione delle forze dell’ordine. Un importante riconoscimento per il sistema di monitoraggio delle emissioni odorigene realizzata da ARPA Sicilia e CNR-ISAC.
L’app NOSE è stata progettata per raccogliere le segnalazioni dei cittadini sui miasmi percepiti, offrendo uno strumento geolocalizzato per mappare e monitorare in tempo reale i fenomeni odorigeni. Questo progetto, già attivo dal 2019 nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) di Siracusa (Augusta, Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa, Floridia, Solarino), si propone di aumentare la partecipazione attiva dei cittadini attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva.
Sono oltre 5 mila i cittadini residenti nell’AERCA di Siracusa che, dall’avvio dell’app si sono registrati, inviando oltre 22.600 segnalazioni: quasi 5 mila nel 2024. È il territorio di Augusta che registra la maggiore percentuale di distribuzione (47%), seguita da Siracusa e Melilli. La tipologia di odore con la maggiore percentuale di diffusione sono gli idrocarburi (67%); i disturbi più riscontrati, invece, difficoltà respiratorie (26%) e irritazione alla gola (20%).
“L’idea di presentare qui, in questa sede, il progetto NOSE – ha detto la procuratrice di Siracusa Sabrina Gambino, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e comunità locale – è la dimostrazione che il nostro lavoro, che è quello dell’attività giudiziaria, ha un senso solo se compiuto in sinergia con le reti territoriali e l’ARPA Sicilia non può che essere un interlocutore preferenziale per una Procura che ha tra gli obiettivi principali quello della tutela dell’ambiente. Riteniamo che coinvolgere tutti i cittadini nella tutela del territorio e della propria salute sia una delle poche soluzioni possibili per arrivare ad avere dei risultati positivi e tangibili”.
Il sostituto Procuratore Tommaso Pagano ha invitato le forze dell’ordine e il pubblico presente a scaricare in diretta l’app, sensibilizzando sulla diffusione e l’utilizzo dello strumento anche all’interno delle istituzioni.
Soddisfazione espressa dal direttore generale di ARPA Sicilia Vincenzo Infantino, che ha puntato i riflettori sull’importanza della rinnovata collaborazione istituzionale per la tutela ambientale e la salvaguardia del territorio siciliano. “Questo incontro – ha commentato Infantino – si inserisce in un percorso virtuoso di sinergie istituzionali per il controllo e la tutela del territorio. Una cooperazione che consente di promuovere una cultura di legalità e sostenibilità favorendo un’azione preventiva oltre che repressiva. Un approccio che dimostra come il lavoro condiviso tra enti diversi possa generare risultati tangibili per la comunità e per l’ambiente.




Droga in un vicolo di Ortigia, il cane Riley trova 54 dosi tra cocaina e hashish

Un involucro contenete 46 dosi di hashish e 8 di cocaina, verosimilmente pronte per essere cedute. I carabinieri della Stazione di Ortigia hanno rinvenuto lo stupefacente in un vicolo, grazie al fiuto infallibile di Riley, il cane antidroga dei Carabinieri. L’attività dei militari ha goduto del supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, oltre che dell’unità cinofila di Nicolosi. Un servizio mirato al contrasto di sostanze stupefacenti. La droga rinvenuta, per un peso complessivo di 40 grammi, un bilancino di precisione e il materiale usato per il confezionamento delle dosi sono stati posti sotto sequestro. Il cane Riley ha anche segnalato al proprio conduttore un uomo, 32 anni, pregiudicato anche per reati legati allo spaccio, perquisito e trovato in possesso di hashish in quantità ritenuta compatibile con l’uso personale.




Dramma in viale Tunisi, trovato senza vita in casa: l’ipotesi del malore

Un uomo di 50 anni è stato trovato privo di vita nella sua abitazione di viale Tunisi, a Siracusa. E’ successo ieri sera. A far scattare l’allarme, il fatto che il telefonino del cinquantenne squillasse da ore a vuoto, senza ricevere risposta. Sono allora intervenuti i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri.
Una volta all’interno dell’abitazione, la triste scoperta. L’uomo giaceva senza vita. I primi elementi raccolti lascerebbero propendere per un decesso per cause naturali, forse un malore improvviso. E’ stata comunque disposta l’ispezione cadaverica come ulteriore accertamento, alla ricerca di conferme alla prima ipotesi.

foto archivio




Controlli su attività venatoria della Polizia Provinciale: sequestrati fucili e denunciati due cacciatori

Sequestrati due fucili e relativi munizioni con deferimento all’Autorità Giudiziaria di due cacciatori. È il bilancio dei controlli svolti dall’aliquota della Polizia Provinciale di Siracusa sull’attività venatoria.
Lo scorso 17 novembre l’aliquota operativa della Polizia Provinciale di Siracusa, nell’ambito dei controlli sull’attività venatoria svolta nel territorio provinciale, ha controllato 23 cacciatori di cui due sono stati denunciati. Nello specifico, in contrada San Calogero territorio di Augusta dopo l’alt della Polizia Provinciale, un cacciatore si è dileguato, con il fucile in mano, in direzione di un secondo cacciatore e dopo averlo raggiunto, i due si sono nascosti dietro un albero dove il figlio ha consegnato il fucile al padre.
Dopo essere stati raggiunti, i due sono stati sottoposti a controllo, da cui è scaturito che il figlio non era in possesso di porto fucile e di tesserino venatorio.
I due sono stati denunciati a piede libero, il primo per il reato di omessa custodia e incauto affidamento del fucile di sua proprietà, il secondo per porto di armi senza licenza e tentato furto venatorio.




Acqua, riparata la copiosa perdita di viale Zecchino. Lento ritorno alla normalità

E’ stata completata nelle prime ore del mattino l’attesa riparazione sulla conduttura idrica che serva la zona centrale di Siracusa. I lavori sono iniziati nella tarda serata di ieri e proseguiti per l’intera nottata. Le squadre tecniche Siam sono intervenute nei pressi della rotatoria all’incrocio con via Tisia. E’ stato necessario un largo scavo sulla sede stradale per raggiungere la perdita e ripristinare le condizioni di servizio della linea. Per poter condurre a termine l’intervento era stato necessario sospendere l’erogazione idrica nella notte. Solo nelle prime ore del mattino – completata la riparazione – le saracinesche sono state riaperte, consentendo un lento ritorno alla normalità nell’erogazione del servizio idrico.
Possibili in mattinata temporanei episodi di acqua con presenza di ruggine dai rubinetti. Con la ripresa della pressione ordinaria nelle tubature, il ripristino sarà completo.




Porto Grande, pressing sulla Regione. Gilistro: “Urgono lavori, accelerare passaggio ad AdSP”

“Accelerare il completamento della consegna formale delle aree del Porto Grande di Siracusa all’AdSP della Sicilia Orientale”. Il deputato regionale Carlo Gilistro del Movimento 5 Stelle fa pressing sull’assessore Giusy Savarino, a cui questa mattina ha chiesto un’accelerazione significativa.” A marzo scorso era stato convertito in legge il dl 18 gennaio 2024 n.4 che ne disponeva il passaggio alla nuova governance-ricorda Gilistro- Da allora ad oggi, però, non è ancora stato completato l’iter, con il provvedimento normativo rimasto così sulla carta. Considerata la necessità di procedere con lavori urgenti alla banchina 2 ed alla testa della banchina 5 del Porto Grande di Siracusa, interventi necessari negli anni scorsi ma a cui non si è ancora riusciti a dar seguito, risulta oggi ancora più urgente portare a conclusione il passaggio delle aree portuali sotto la governance dell’Autorità di Sistema della Sicilia Orientale che ha già anticipato la sua disponibilità a procedere”. Il parlamentare dell’Ars ritiene che ci sia la volontà di “dare pronto riscontro alla richiesta. Mi auguro-conclude- si possa adesso concludere in tempi brevi il passaggio, convocando a Palermo il presidente dell’AdSP della Sicilia Orientale per gli atti conseguenziali”.