La morte del piccolo Vincenzo, indagata anche l’educatrice che tentò di salvarlo

Sarebbero nove, al momento, le persone iscritte nel registro degli indagati nell’inchiesta della Procura di Siracusa per la morte del piccolo Vincenzo. La posizione di altre persone è al vaglio della magistratura, impegnata a ricostruire quanto è accaduto in contrada Falabia, a Palazzolo, quel maledetto 27 giugno.
Tra gli indagato, anche l’educatrice di 54 anni che ha tentato di calarsi a mani nude e senza imbracatura nello stretto pozzo in cui il bimbo di dieci anni era caduto. Un tentativo disperato, che poteva costarle la vita. Quando è stata riporta in superficie dai Vigili del Fuoco, era priva di sensi. Dopo una notte in ospedale, è stata dimessa.
La donna fa parte del team di educatori dell’Anfass, la Onlus che aveva organizzato il campo estivo nel segno dell’inclusione.
L’avviso di garanzia è un atto dovuto per l’espletamento di tutti gli accertamenti che vengono compiuti nelle indagini e consentirà alla donna di nominare un suo consulente tecnico per gli esami irripetibili, a partire dall’autopsia.
Intanto la madre bimbo, Paola, torna a scrivere sui social. Lo fa per ringraziare la comunità di Palazzolo “per l’ affetto che hanno nei nostri confronti per la perdita del nostro piccolo Vincenzo”. Impossibile darsi pace. “Il nostro cuore e anima è distrutta e nera e non ci sarà pace nella nostra vita”.




Alla vista dei Carabinieri fugge e tenta di disfarsi della droga, arrestato

Un 22enne è stato arrestato dai Carabinieri di Augusta per essere gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, l’uomo è stato bloccato a bordo del suo scooter. Alla vista dei militari il 22enne ha tentato di fuggire e di disfarsi di una busta con 150 grammi di marijuana, lanciata oltre una recinzione, dove è stata immediatamente recuperata dai Carabinieri.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio e il 22enne, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Somministravano alcolici ai minori, sanzionati due pub a Melilli

Sabato sera, nell’ambito dei controlli sulla movida Melillese, sono stati sanzionati due pub, nei quali il personale è stato colto dai caschi bianchi intento a somministrare alcolici ai minori.
Le sanzioni che ne sono scaturite vanno da 250 euro a 1000 euro e conseguente segnalazione in Prefettura per l’eventuale chiusura temporanea dell’esercizio commerciale.
“Stiamo creando un ambiente dove i nostri ragazzi possano divertirsi in modo sano. Per noi la sicurezza è una priorità”, ha detto il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta.
“La sicurezza dei nostri ragazzi è sopra ogni cosa, abbiamo concordato e programmato con il comandante Cava controlli mirati anche in vista degli eventi legati all’estate Melillese”, ha sottolineato il vice sindaco e assessore alla Polizia locale, Cristina Elia.




I Carabinieri riaprono i posti fissi stagionali: nuovo ufficio denunce a Noto

Anche quest’anno, con la stagione estiva, riaprono i posti fissi stagionali di Marzamemi, frazione turistica di Pachino e di Agnone Bagni, frazione di Augusta, attivi dal 1 luglio al 31 agosto, predisposti nell’ambito di attuazione del piano di potenziamento dei servizi di vigilanza per la stagione estiva 2024 in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Siracusa, Raffaelq Moscarella.
I presidi temporanei rispondono alla necessità di una maggiore presenza e sicurezza nelle località balneari, dove durante i mesi estivi si registra un significativo aumento della popolazione residente e notevole flusso turistico.
Il presidio di Agnone Bagni, situato in uno stabile di proprietà privata al civico 29 del Lungomare Agnone Bagni, messo a disposizione dal Comune di Augusta, osserverà un orario d’apertura al pubblico che va dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 13:30 alle 18:30, mentre la vigilanza sarà effettuata con pattuglie a piedi ed automontate, con orari d’impiego flessibili, al fine di andare incontro alle esigenze di residenti, commercianti e turisti, per la prevenzione dei reati in genere.
Il posto fisso di Marzamemi, collocato nello stabile di via Nuova, messo a disposizione dal Comune di Pachino, garantirà la ricezione di denunce tutti i giorni dalle ore 16:00 alle ore 22:00 ed effettuerà ordinari servizi per la prevenzione dei reati.
Inoltre, quest’anno, la presenza dell’Arma sul territorio della provincia sarà ulteriormente rafforzata con un nuovo presidio stagionale di ricezione denunce istituito in via C. di Lorenzo Borgia 39, al Lido di Noto, presso il “Centro Pio La Torre”, bene che è stato confiscato alla criminalità organizzata ed è ora di proprietà dell’Amministrazione comunale, dove dal 1 luglio al 31 agosto, dalle 16:00 alle 22:00 di tutti i giorni sarà attivo l’ufficio per la ricezione di denunce e punto di riferimento per residenti e turisti.




VIDEO. G7 Agricoltura, l’occasione per Siracusa: dal settore agricolo all’ippica

Dal 21 al 29 settembre Siracusa sarà protagonista con il G7 dell’Agricoltura. Un’opportunità importante per promuovere le eccellenze agroalimentari italiane, e soprattutto quelle del territorio, il settore vinicolo ma anche quello dell’ippica.
Ieri pomeriggio, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, si è tenuta una conferenza stampa con la partecipazione del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con delega all’ippica, il senatore Patrizio Giacomo La Pietra. Durante l’incontro sono stati presentati anche gli eventi ippici programmati dal MASAF nell’ambito del G7 Agricoltura.
All’incontro hanno preso parte il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, l’assessore al turismo della Regione Siciliana, Elvira Amata e il vice sindaco di Siracusa, Edy Bandiera.




Turista accusa un malore a Cavagrande, soccorsa dall’elicottero dei Vigili del Fuoco

Una turista inglese ha accusato un malore mentre percorreva uno dei sentieri di Cavagrande, lato Stallaini. Si è reso necessario l’intervento di un elicottero dei Vigili del Fuoco per soccorrerla. La donna è stata raggiunta da personale elisoccorritore che si è calato dall’elicottero. È stata imbracata e issata a bordo del velivolo, con l’ausilio del verricello.
L’elicottero è atterrato in uno spazio poco distante dal luogo del recupero. La donna, di nazionalità inglese – in evidente stato di shock – è stata affidata a personale medico per i controlli sanitari.
Sul luogo dell’intervento anche una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Palazzolo.




Notte di preghiera per Vincenzo, in chiesa l’abbraccio di Palazzolo ai genitori del bimbo

Chiesa Madre di Palazzolo gremita, ieri sera, per la veglia di preghiera dedicata al piccolo Vincenzo, il bimbo che ha perso la vita nella tragedia di contrada Falabia. Doveva essere la rumorosa vigilia della grande festa del patrono San Paolo. Invece è stato un nuovo giorno del dolore, un altro dopo quel maledetto 27 giugno.
A guardare i volti di quella moltitudine che, silenziosa, arriva in chiesa pochi minuti prima delle 22, non si contano gli occhi lucidi, le labbra serrate. Attonita, Palazzolo si è stretta una volta di più alla famiglia di Vincenzo.
Tra i banchi ci sono anche Paola e Salvo, i genitori dello sfortunato bambino. “Il nostro cuore si è fermato in quel pozzo”, hanno scritto entrambi sui social, cercando un canale per sfogare un dolore che non conosce proporzione.
A guidare la preghiera sono, insieme, tutti i parroci di Palazzolo: padre Marco Politini, di San Paolo, padre Francesco Mangiafico, di San Michele, e padre Salvo Randazzo della parrocchia di San Sebastiano. Con lo sguardo sembrano quasi accarezzare Paola e Salvo, “protetti” da una moltitudine di abbracci.
A Maria Addolorata, verso cui forte è la devozione, viene affidato il difficile compito di dare conforto alla famiglia. Ma non è questo il momento delle parole o della ricerca di una qualche spiegazione, peraltro difficile da trovare. “Il rosario è la preghiera più semplice, senza troppe parole e permette così di evitare sovrastrutture”, spiega padre Francesco. In chiesa intanto non si riesce più ad entrare, ancora altre persone si sono unite alla veglia. E’ un’altra notte rosa da un dolore cieco. “E’ la tragedia di tutti”, ripete il sindaco Salvatore Gallo.




Truffe e web, i giovani ci cascano di più: campagna di informazione Polizia-Airbnb per evitare raggiri

Truffe online, frodi con carde di credito, phishing. I giovani, Generazione Z e Millenials più ancora rispetto ai senior rimangono vittime di episodi di questo tipo. Emerge in maniera chiara dalle evidenze di Polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari,volto di “Striscia la Notizia”, che già collabora con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.

L’identikit della vittima
Secondo il Report 2023 delle attività della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).[1] Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell’era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d’età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell’e-commerce.[2] L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come evidenziano le indagini di Airbnb:

● Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato.[3]
● In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z.
● Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65.[4]
● In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.[5]

Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d’età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.

Valentina Reino, Responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: “Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito”.

“Negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della Polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati.” Massimo Bruno, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Direttore della Divisione Financial Cybercrime del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.

Come evitare le truffe online: i consigli

1. Controllate l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l’app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).
2. Non cliccate su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un’azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti. Airbnb fornisce delle linee guida su come identificare un link o un’e-mail autentica della piattaforma.
3. Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Con il costo della vita che tende ad aumentare, molti consumatori sono a caccia di offerte vantaggiose; ma se un’offerta o un annuncio sembrano troppo belli per essere veri, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.
4. Non pagate mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
5. Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente fuori dal portale per risparmiare. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti fino a 24 ore dopo il check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce una protezione per alcune possibili evenienze.
6. Controllate le recensioni. Leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la descrizione dell’annuncio. Inoltre è possibile porre domande all’host tramite la messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date.
7. Comunicate con l’host. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. In caso di mancanza di risposta, contattate subito il servizio clienti.
8. Come segnalare un dubbio nel modo giusto. Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.




Peparini e le stagioni dell’amore al teatro greco, con Eleonora Abbagnato e Giuseppe Sartori

Cresce l’attesa per il ritorno di Giuliano Peparini al teatro greco di Siracusa. Il regista e coreografo di fama internazionale firma la quarta produzione della 59. Stagione Inda: Horai – Le quattro stagioni. Venerdì 5 e sabato 6 luglio due serate per replicare il successo del 2023.
“Horai – Le quattro stagioni” è una creazione che rappresenta un viaggio tra le stagioni dell’amore, i sentimenti della vita, le emozioni che superano l’età, i luoghi, il tempo. Un racconto che vedrà protagonista assoluta una stella di prima grandezza della danza mondiale: Eleonora Abbagnato, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi, direttrice del Corpo di Ballo e della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, che si esibirà per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa donando il suo talento e la sua forza interpretativa allo spettacolo.
Attraverso un intenso dialogo tra la danza, con le coreografie create da Giuliano Peparini, la musica classica, di Vivaldi e Scarlatti, brani contemporanei, e i versi dei classici della lirica greca e latina tradotti dal grecista Francesco Morosi, lo spettatore verrà proiettato in un percorso dentro l’amore universale: dai primi sguardi al fuoco della passione, dall’inerzia al gelo dell’inverno. A dare voce e corpo alle parole eterne dei poeti classici sarà Giuseppe Sartori, fra gli attori più amati dal pubblico del Teatro Greco di Siracusa. Sul palco anche il primo ballerino Michele Satriano in uno spettacolo che coinvolgerà 25 artisti e 15 allievi dell’Accademia dell’INDA.
“E’ un racconto fatto anzitutto attraverso i corpi e la musica – spiega Giuliano Peparini -. Un tour de force per due ballerini accompagnati da un grande corpo di ballo e proiezioni evocative, completato dai versi dei poeti greci e latini. La poesia classica paragona spesso l’amore ai fiori della primavera, al caldo dell’estate o al gelo dell’inverno. Assecondando questa tendenza abbiamo associato il movimento della danza e i suoni della musica alle parole di Aristofane, Catullo, Apollonio Rodio a Orazio”.




“Centro storico nel degrado”, sit-in del comitato dei residenti e dossier al prefetto

Un esposto al prefetto Raffaela Moscarella per denunciare lo “stato di degrado e le condizioni che mettono a rischio la salute e la sicurezza sociale dei residenti”.   L’hanno consegnato ieri i cittadini del Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente , al termine del sit-in organizzato in piazza Archimede. Il documento è stato consegnato a nome dei 344 aderenti e presenta anche una indagine che mette insieme “l’abnorme numero di pass rilasciati, specie a svariate categorie di non residenti beneficiate, rispetto al totale dei posti disponibili in Ortigia, ed individua un nuovo indice di mobilità, che è dato dal rapporto tra posti auto destinati attualmente ai residenti e numero di pass auto rilasciati ai residenti. L’indice medio, secondo i calcoli del comitato, è pari a 0,23, ciò significa che, attualmente, solo una macchina su quattro trova posto negli stalli dedicati ai residenti, creando evidenti disagi”. Al comitato-motivo di malcontento- non è stato concesso il suolo pubblico richiesto per l’installazione di un banchetto informativo destinato alla raccolta firme. “L’evento-il commento del presidente del comitato Francesco Davide Biondini-ha permesso ai partecipanti di sentirsi parte di una comunità più ampia, solidale e coesa, pronta a supportarsi a vicenda ed hanno potuto discutere delle varie problematiche urbane che influenzano la loro qualità della vita, dal diritto alla mobilità, all’inquinamento, alla sicurezza”.