Polizia Municipale, nuovo comandante a Siracusa: è Stefano Blasco

È Stefano Blasco il nuovo comandante della Polizia Municipale di Siracusa. Nato a Palermo, 57 anni, è laureato in Scienze Politiche e dal 2016 guida la Municipale di Enna, da dove arriva in seguito ad una procedura di mobilità compensativa per interscambio. Nel suo curriculum anche un’esperienza a Messina. In questo “scambio” di dirigenti, fa percorso inverso – da Siracusa ad Enna – la responsabile del settore Protezione Civile, Delfina Voria, arrivata a Palazzo Vermexio per guidare il complesso comando della Municipale aretusea: esperienza che per lei durò solo pochi mesi.
Si chiude così la “vacatio” che si era generata con le inattese dimissioni del neo comandante Giuseppe Puglisi, appena due mesi dopo l’incarico. Tre anni di contratto per Blasco che venerdì incontrerà l’assessore alla Municipale, Giuseppe Gibilisco, per fissare i primi obiettivi e le modalità operative.
Non c’è dubbio che serva una registrata all’interno del Comando. Blasco viene descritto come un uomo “di campo”, a cui piace lavorare e controllare più in strada che dietro ad una scrivania. E di azione e controllo si avverte un forte bisogno per rilanciare la Polizia Municipale di Siracusa che, tra difficoltà di organico ed organizzative, cerca faticosamente di riguadagnare pieno e meritato consenso.

foto: vivienna.it




Tentato omicidio, due ventenni in stato di fermo. Sui social un video per vantarsi

Sono due giovanissimi, poco più che ventenni, i presunti autori della sparatoria avvenuta lo scorso 28 aprile. I Carabinieri hanno posto in stato di fermo un lentinese di 22 anni e un 24enne di Carlentini. A loro carico, raccolti diversi elementi indiziari.
Domenica 28 aprile, al termine dell’incontro di calcio tra il Carlentini ed il Francofonte, un giovane 22enne francofontese, a bordo della sua autovettura, è stato affiancato da un altro veicolo e raggiunto al fianco da alcuni colpi d’arma da fuoco.
Le indagini, svolte dai Carabinieri del NORM di Augusta e dal Nucleo Investigativo di Siracusa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno permesso di raccogliere “numerosi e concordanti indizi” che hanno consentito l’individuazione dei due, l’autista e chi ha materialmente sparato.
L’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e l’attività tecnica svolta dai militari ha permesso di stringere il cerchio sugli indiziati, nonostante la mancata collaborazione della vittima e delle persone informate sui fatti, che non hanno fornito alcun contributo.
I Carabinieri hanno così scandagliato i social alla ricerca di contenuti riconducibili a quei giovani che ben conoscono sia la vittima che i due autori del reato. Hanno così scovato un video che ritrae l’autore presunto degli spari che si riprende e autocelebra.
I commenti al video hanno fornito le prime conferme all’ipotesi investigativa, nonostante l’utilizzo di diversi profili “falsi”.
Incrociando i dati raccolti e le tracce digitali lasciate dai due autori del reato, i Carabinieri hanno così redatto e consegnato una corposa informativa nelle mani dell’Autorità giudiziaria che ha condiviso le ipotesi investigative. I due fermati sono stati condotti presso la casa circondariale “Cavadonna“ di Siracusa.




Al via i lavori di riqualificazione dello Stadio “Giuseppe Rizza” di Noto

Al via i lavori di riqualificazione dello Stadio “Giuseppe Rizza” di Noto. Questa mattina il sindaco Corrado Figura, sui canali social, ha annunciato di aver ottenuto il finanziamento per il rifacimento in erba sintetica del campo di calcio; la riqualificazione della palazzina servizi e tribuna; la stradella di accesso alla struttura tensostatica e l’istallazione di 4 torri faro nel polisportivo.
Un finanziamento, ottenuto il 9 dicembre 2022, pari a 1.562.500,00 di euro dall’Unione europea – NextGenerationEU, per il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria dello Stadio “Giuseppe Rizza”.
Espletate le procedure di gara e affidati i lavori, nelle prossime settimane, la ditta aggiudicatrice inizierà le operazioni di allestimento del cantiere e l’avvio dei lavori.
“Siamo consapevoli degli eventuali disagi che causeranno i lavori di riqualificazione, ma riteniamo sia necessario e doveroso consegnare il nuovo Stadio “Peppino Rizza” nel pieno della sua funzionalità e della pubblica fruizione”, scrive sui canali social il primo cittadino di Noto sui canali social.




Viabilità, la proposta del Libero Consorzio di Siracusa: fondi europei per le strade provinciali del siracusano

“Inserire nella programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo e Coesione i fondi per diverse strade provinciali del Siracusano, essenziali per la sicurezza della viabilità e la facilità dei collegamenti”. È la richiesta del Libero Consorzio di Siracusa all’Assessorato regionale per le Infrastrutture, che aveva inviato una apposita scheda per la ricognizione delle necessità dei singoli territori.
“Il Libero consorzio – afferma il parlamentare regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso – ha fatto un notevole sforzo per fornire indicazioni tecniche precise, che sono espressione di un chiaro indirizzo politico e delle reali necessità che emergono dalle nostre comunità.E’ importante che in questa fase, sotto la guida del commissario straordinario del Libero Consorzio ex Provincia Mario La Rocca, a cui rivolgo il mio plauso, si sia posta attenzione non solo alla progettazione degli interventi di miglioramento e manutenzione, ma anche a quelli relativi all’illuminazione, che è parte essenziale della sicurezza dei collegamenti”.
Nello specifico, le schede fornite dal Libero consorzio all’Assessorato regionale riguardano le seguenti arterie: Sp 25 Floridia-Priolo; SP 46 Siracusa-Caramcino; SP 57 Carlentini-Brucoli-Agnone; Sp 23 Palazzolo – Giarratana; SP 14 zona Canicattini; SP 110 Terrauzza-Murro di Porco; SP 22 Pachino-Ispica; SS. PP. 64 Noto-Fiumara-Testa dell’Acqua; SP 12; Sp 56; SS.PP. 17 e 18; SS.PP. 46,47, 72 e 77, S.B. 2 e 20.




Campo Scuola, tariffe più alte e da pagare in anticipo di un anno. In consiglio la proposta: “Tre mesi”

Nessun dubbio sull’incremento delle tariffe per utilizzare il Campo Scuola, come per gli altri impianti sportivi della città e nemmeno sulla richiesta di pagamento anticipato, come stabilito dalla giunta comunale. Per il Pippo Di Natale, tuttavia,il consiglio comunale potrebbe decidere di ridurre a tre mesi il periodo per il quale versare in anticipo le quote stabilite. Questa, quantomeno, è la proposta del consigliere comunale Cosimo Burti, al vaglio dell’assise cittadina nel corso della seduta convocata per domani dal presidente, Alessandro Di Mauro. L’idea è quella di modificare il regolamento della struttura sportiva per evitare che le associazioni sportive ed i singoli avventori possano trovarsi in difficoltà, dovendo sostenere costi più importanti rispetto al passato. “Ogni impianto sportivo ha il proprio sistema tariffario su base oraria o annuale  per la fruizione di aree preposte allo svolgimento dell’attività sportiva da parte di ASD e SSD”, spiega la delibera con cui si stabiliscono i nuovi costi orari. I costi a carico del Comune sarebbero negli ultimi anni lievitati, tanto per la gestione quanto per la manutenzione, incidendo sulla spesa corrente dell’ente. “A prescindere dalle esigenze riscontrate- fa notare Burti- sarebbe buona norma modificare prima i regolamenti e poi agire in termini di applicazione di aliquote e tariffe. La gente ha lavorato sulla revisione in aumento dei piani tariffari. Con la proposta che sottopongo ai colleghi in aula intervento sul punto del regolamento che riguarda i metodi di pagamento. Se la previsione attuale parla di un anno di anticipo, l’idea è quella di ridurre il pagamento anticipato ad un periodo di tre mesi. Si tradurrebbe in un vantaggio per tutti: per le società, che alleggerirebbero il carico da dover sostenere; per l’amministrazione comunale che non farebbe comunque credito a nessuno, ottenendo il pagamento prima dell’utilizzo delle aree per i periodi e le modalità stabilite per ciascun soggetto”. Per il Pippo Di Natale, prevista una tariffa annuale di 2000 euro per le società che utilizzano campo di atletica e pista; per il campo di calcio/rugby 12 euro (diurno) o 15 euro (pomeridiano). Fissata una tariffa di 50 euro anno per i singoli atleti non tesserati che volessero utilizzare l’anello esterno alla pista. “Se noi vogliamo creare un meccanismo di certificazione e controllo- aggiunge Burti-  si dovrebbe poter contare su qualcosa di certo, ad esempio i tornelli o  una tessera magnetica, che possa essere usata per usufruire i servizi (spogliatoi, docce, ecc..). Ritengo che prima di applicare modifiche relative al suo utilizzo, occorrerebbe adeguare la struttura all’obiettivo. Poi intervenire in termini di costi e tipologia di pagamento”. Le tariffe al Campo Scuola non si toccavano da cinque anni. Si ipotizza anche l’obbligatorietà della polizza assicurativa da stipulare, mentre per  l’organizzazione di manifestazioni sportive che prevedono l’utilizzo per mezza o intera giornata, il costo – in base all’impianto – varia da un minimo di 100 euro (mezza giornata) fino ad un massimo di 400 euro (intera giornata).




Truffa all’UE sulla concessione dell’aeroporto di Sigonella, sequestro da 441mila euro

Eseguito dai Carabinieri del reparto Tutela Agroalimentare di Messina un decreto di sequestro preventivo di oltre 441mila euro. Destinatari sono tre persone riconducibili ad una ditta individuale catanese. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale Catania su richiesta della Procura Europea di Palermo, arriva al termine di un’attività d’indagine che ha permesso di individuare una presunta truffa ai danni della Unione Europea. Un meccanismo che avrebbe permesso alla ditta in questione di ottenere contributi per il settore agricolo che non sarebbero stati dovuti.
Dopo essersi aggiudicata la gara per l’esecuzione di un servizio di “sfalcio d’erba” nel sedime aeroportuale militare di Sigonella, l’azienda catanese – spiegano gli investigatori – ha richiesto contributi europei portando surrettiziamente a fondamento del possesso titolato delle aree a cavallo delle provincie di Siracusa e Catania, il contratto stipulato per lo svolgimento del servizio.
Avrebbero approfittato di quella che viene definita come un’apparente ambiguità della parola “concessione”, nella realtà dei fatti a vantaggio dell’Aeronautica Militare per fini istituzionali. La ditta era legittimata solo al servizio di sfalcio d’erba e non allo svolgimento di attività agricole oggetto di possibile finanziamento comunitario.
Le tre persone finite nell’indagine sono due fratelli (uno ex responsabile di sede CAA ovvero Centro Assistenza Agricola) e il titolare dell’impresa individuale. Sarebbero stati coadiuvati dalla convivente di quest’ultimo, operatrice del CAA e dunque “deputata al controllo circa la veridicità di quanto oggetto di dichiarazioni dell’istante”. La fattiva collaborazione della donna, secondo gli investigatori, ha permesso di indurre in errore l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, portando a contributi indebiti per le campagne agricole dal 2020 al 2023. Si tratta, ricostruiscono i Carabinieri, di contributi pubblici destinati al comparto agricolo per complessivi euro 375.452,57.




Due tragici incidenti in tre settimane, ex Asi “Strada della morte”

Due incidenti, entrambi autonomi, con dinamiche che appaiono molto simili e purtroppo entrambi mortali, lungo la stessa strada nel giro di poche settimane l’uno dall’altro.
Adriano Corvaglia ha perso la vita il 23 Aprile scorso lungo la strada ex Asi mentre tornava dal lavoro insieme al figlio, che miracolosamente si è salvato.
Emanuele Campo, 32 anni, originario di Gela, ha trovato la morte poco più avanti sabato scorso.
Anche lui era un operaio della zona industriale ed anche lui aveva appena smontato dal suo turno di lavoro . Tragica coincidenza anche un altro elemento: entrambi i veicoli su cui viaggiavano (un’Audi A3 nel caso di Corvaglia, una Renault Megane per Campo) hanno terminato la loro corsa dopo aver battuto contro il guardrail sfondandolo, per poi ribaltarsi.
La famiglia di Adriano Corvaglia non si da pace e da subito ha chiesto che si faccia chiarezza su quanto accaduto al 58enne, sia dal punto di vista dell’organizzazione dei soccorsi, sia per quanto concerne le condizioni di sicurezza di quella strada e soprattutto sulla stabilità e sullo stato in cui versa il guardrail venuto giù. Il dubbio della moglie, Zaira Salerno e degli altri familiari è che su quel collegamento stradale non siano stati attuati interventi di manutenzione o, comunque, che non siano stati tali da rendere sicuro il percorso. La specifica vicenda è in fase di approfondimento nelle sedi giudiziarie.
Domani pomeriggio la famiglia tornerà sul posto per affiggere (“come da autorizzazione ottenuta”) uno striscione che valga come ricordo del congiunto tragicamente scomparso ma che sia anche monito e richiesta di attenzione, soprattutto da parte del Libero Consorzio Comunale, affinché disponga interventi urgenti di messa in sicurezza, laddove necessario, a partire dai margini della strada. Il tratto di guardrail abbattuto dagli schianti mortali non è ancora stato sostituito. L’area è delimitata in maniera provvisoria. “Ma questo non garantisce alcun contenimento- fa notare Zaira Salerno- Avevamo chiesto interventi immediati perché mai più accadesse lungo quella strada quello che è successo a mio marito, a noi. Non è passato nemmeno un mese e un’altra vita è stata spezzata proprio lì, praticamente allo stesso modo. Non si può restare a guardare o ad attendere un’altra vittima ancora”.




Randagismo, dalla Regione 5 milioni ai comuni per prevenzione e ricovero nei canili

Cinque milioni di euro ai Comuni siciliani per coprire le spese sostenute nel corso del 2023 per la prevenzione e gli interventi contro il randagismo. Il decreto di assegnazione è stato emanato di concerto tra l’assessore regionale alle Autonomie locali e quello all’Economia.
L’intervento, introdotto dalla legge regionale 15 del 2022, è stato finanziato dall’attuale governo.
Le somme erogate sono state parametrate alla spesa effettuata nel 2022, rientrano nell’ambito della ripartizione del Fondo autonomie locali e sono state assegnate ai Comuni quale quota parte dei costi affrontati per l’ospitalità della popolazione canina nelle strutture di ricovero e custodia, sia pubbliche che private convenzionate, sulla base dei dati attestati.
Tra i comuni ammessi al riparto figurano anche quelli di Siracusa: Avola (36.508,36 euro); Buccheri (10.557,31 euro); Buscemi (6.558,28 euro); Canicattini Bagni (15.666,12 euro); Carlentini (12.259,50 euro); Ferla (255,79 euro); Floridia (36.381,51 euro); Francofonte (11.604,55 euro); Lentini (39.018,77 euro); Melilli (239.049,50 euro); Noto (62.664,50 euro); Pachino (17.754,94 euro); Palazzolo Acreide (28.202,52 euro); Portopalo di Capo Passero (5.105,84 euro); Priolo Gargallo (74.923,36 euro); Rosolini (21.301,32 euro); Siracusa (190.193,41 euro); Solarino (14.061,38 euro).




“Decarbonizzazione e competitività”: una visione di sviluppo per il Polo industriale di Siracusa

Al via una nuova sfida per le aziende del polo industriale di Siracusa. Se ne è parlato nella sede di Confindustria Siracusa, nell’ambito di una prima riunione con i deputati nazionali e regionali, i sindaci della zona industriale ed i sindacati provinciali con l’obiettivo di favorire un dialogo costruttivo attorno alle necessità e le priorità di sviluppo per il Polo.
Confindustria Siracusa, in rappresentanza delle sette grandi aziende insediate nel polo – Isab Goy Energy , Versalis-Eni, Sonatrach Raffineria Italiana, Sasol Italy, Brown To Green Siciliy, Air Liquide, Buzzi – in collaborazione con The European House Ambrosetti ha avviato uno studio finalizzato alla definizione di una nuova visione per la Decarbonizzazione e la Competitività del Polo Industriale Siracusano. L’iniziativa vuole affrontare le sfide e le opportunità legate al percorso di decarbonizzazione del Polo Industriale di Siracusa per garantire lo sviluppo, la competitività e la sostenibilità delle aziende del Polo identificando la traiettoria da seguire, i fattori abilitanti e quelli attualmente bloccanti e quindi da rivedere.
“L’interdipendenza e la visione comune delle aziende – afferma il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, ci ha convinto della necessità di realizzare uno studio che ci consenta di avviare in maniera pragmatica un percorso di decarbonizzazione integrato al polo al fine di considerare e valorizzare la forte simbiosi industriale alla base della competitività del Polo”.
Due le priorità emerse nella prima fase dello studio in corso per le aziende del Polo Industriale di Siracusa: lo sviluppo di una infrastruttura comune per il trasporto e lo shipping della CO2 catturata, la cosiddetta Carbon Capture and Storage – CCS – a servizio di tutte le aziende del Polo e lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno rinnovabile e low carbon integrata nelle attività del Polo.”
La visione unitaria di un “Zero Carbon Industrial Cluster” nel Polo Industriale di Siracusa consente di preservare la competitività del Polo industriale, di attrarre investimenti da parte di aziende interessate a produrre in contesti decarbonizzati , sostenere la riconversione delle imprese siciliane verso nuovi settori della green economy e contribuire alla sostenibilità del territorio.
La decarbonizzazione del Polo richiede la ridefinizione di alcuni “fattori abilitanti” nella normativa in grado di creare certezze e i tempi necessari per la riconversione industriale, ha sottolineato Alessandro Viviani, Associate Partner di The European House – Ambrosetti. La decarbonizzazione è più costosa in Europa che in altri contesti, rischiando di mettere fuori mercato le industrie europee. È necessario mettere in campo un nuovo approccio sistemico alla decarbonizzazione con un più diverso modello di intervento pubblico a sostegno della competitività nelle filiere globali.”
Per azzerare le emissioni del Polo saranno necessari circa 8-10 miliardi di Euro di investimenti per l’adeguamento degli impianti produttivi ed un quadro normativo e di ammissibilità a finanziamenti non ancora esistente e definito e che richiederà un importante lavoro da parte del governo nazionale, di tutte le istituzioni e di tutti gli stakeholders.
In tal senso hanno espresso rilevanti commenti e disponibilità al confronto e al supporto all’iniziativa di Confindustria Siracusa gli stakeholders presenti e in particolare gli On. Cannata, Scerra, Carta, Gilistro, il Sindaco Gianni e i Segretari sindacali Alosi, Carasi, Siragusa e Galioto.




“Salviamo le api e la biodiversità”, sabato 25 maggio l’iniziativa dei Lions a Palazzo Vermexio

“Salviamo le api e la biodiversità”. È il tema dei lions di Siracusa Host ed Eurialo, che presenteranno sabato 25 maggio alle ore 10,00, nella sede comunale di Palazzo Vermexio.
Nel celebrare la “Giornata mondiale delle Api”, i relatori Carlo Amodeo, presidente dell’associazione regionale Allevatori Apis Mellifera, Fabio Morreale, Presidente dell’Associazione Natura Sicula e Francesco Azzaro, Direttore Ispettorato prov.le Agricoltura di Siracusa, ci condurranno nel mondo delle api, dell’ambiente naturale in cui vivono e svolgono il loro importantissimo ruolo di impollinatori.
Nello specifico si parlerà di una specie di ape autoctona, l’ape nera, a rischio di estinzione; sottolineando gli aspetti peculiari che la rendono unica e l’impatto con l’ambiente in cui vive. Il mondo delle piante apistiche, il ruolo che esse svolgono nell’ambiente e le strategie per la loro salvaguardia e il ruolo svolto dalle istituzioni per la tutela di questo patrimonio naturale.
Una celebre frase ” si calcola che senza api l’uomo potrebbe vivere solo pochi anni”, rappresenta oggi il problema delle api e si collega alla tutela dell’ambiente e alla alterazione della biodiversità che influenza significativamente l’equilibrio naturale che garantisce la sopravvivenza delle specie animali e della vita dell’uomo.