Niente processioni per la Settimana Santa e per la Pasqua ad Avola, Cannata: “Decisione del Vicariato”

Niente processioni della Settimana Santa e della Pasqua ad Avola.

Una decisione adottata dal Vicariato, come comunicato in una nota in cui sottolinea il “rammarico e la sofferenza” che hanno condotto a tale scelta, legata alle difficoltà di gestire situazioni che sarebbero inevitabilmente di importante assembramento. Non si tratterebbe dell’unico comune siciliano in cui si è optato per questa impostazione. “La possibilità di ripresa prudenziale- spiega la nota ufficiale del Vicariato- demandava la responsabilità di ogni decisione al Clero e al Coordinamento Pastorale di ogni singolo Vicariato”.

La Chiesa spiega anche che “tanti laici hanno espresso preoccupazioni per i contagi e per uno stato d’emergenza che è terminato, ma non la pandemia”. In ogni parrocchia si svolgeranno regolarmente tutte le funzioni.

L’annuncio del Vicariato ha scatenato aspre polemiche ad Avola, tanto che il sindaco, Luca Cannata ha ritenuto di dover chiarire alcuni aspetti della vicenda.

“La Pasqua-ricorda Cannata-  è una festa religiosa e le scelte sulla sua organizzazione sono chiaramente della Chiesa e dei parroci locali. Ovviamente sulla scelta che è stata adottata si può non essere d’accordo-prosegue il primo cittadino.  ma la decisione è del Clero che ha spiegato con un comunicato le proprie valutazioni e motivazioni, anch’esse condivisibili o no”.
Secondo quanto spiega il sindaco, “tra gli 8 comuni della Diocesi, 5 non faranno processioni per questo senso morale espresso nel comunicato del Vicariato. Ci auguriamo -conclude Cannata-  che si possa tornare alla normalità e che la Pasqua porti a noi tutti speranza e pace”




Saggio di diploma per gli allievi dell’Accademia Inda: in scena Fedra di Seneca

Fedra di Seneca è il saggio di diploma degli allievi del III anno dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, la scuola per attori della Fondazione INDA. Il lavoro degli studenti della scuola di teatro della Fondazione Inda è stato presentato ieri, nel cortile dell’ex convento di San Francesco; stasera è prevista la seconda replica mentre dal 21 al 23 luglio il saggio sarà messo in scena a Roma, al Museo delle Terme di Diocleziano grazie al nuovo programma di collaborazione siglato quest’anno tra la Fondazione INDA e il Museo Nazionale Romano.
La regia è di Olivier Lexa che ha curato anche l’adattamento, le musiche e lo spazio scenico. Lexa, storico, autore e regista, è creatore e direttore artistico della Fondazione delle Arti di Venezia e fondatore del Club delle Arti. A interpretare il testo di Seneca sono gli allievi e le allieve dell’ADDA: Giulia Acquasana, Livia Allegri, Guido Bison, Victoria Blondeau, Valentina Brancale, Irasema Carpinteri, Valentina Corrao, Gabriele Crisafulli, Carolina Eusebietti, Manuel Fichera, Caterina Fontana, Lorenzo Iacuzio, Matteo Magatti, Roberto Marra, Rosaria Salvatico, Francesca Trianni, Gloria Trinci e Damiano Venuto. La traduzione è di Maurizio Bettini, il canto corale e della Tecnica vocale di Simonetta Cartia, le coreografie di Dario La Ferla, il coordinamento e la tecnica vocale di Elena Polic Greco, docenti dell’ADDA, l’allieva Gloria Trinci è assistente alla regia, e l’allievo Guido Bison assistente alle coreografie.

“Una tradizione accademica, ormai superata, sosteneva che le tragedie di Seneca non fossero state scritte per essere recitate ma per essere lette – spiega il regista Olivier Lexa. La nostra Fedra dimostra il contrario. Ho fatto lavorare i 18 allievi attori dell’ADDA sui concetti chiave dei drammi di Seneca: dolor, furor e nefas. Il corpo e la musica di questo teatro non vanno trattati in modo realistico, perché il linguaggio e le situazioni non lo sono. È solo allontanandoci dalla sciocca tentazione di creare parallelismi con la psicologia della vita quotidiana di oggi che possiamo trascendere questo teatro. Il punto in comune tra l’opera filosofica di Seneca e il suo teatro sono le sentenze che denunciano le passioni (sententiis). Ho identificato queste battute-sentenze nella Fedra per farle interpretare dagli attori in una certa azione del dire, liberandoli da qualsiasi intenzione psicologica di primo grado. Quando le pronunciano, sono vittime di ciò che dicono e abbandonano la loro umanità. Il lavoro sui tappeti sonori ci ha aiutato in questo senso. Un ulteriore concetto ha guidato il nostro lavoro: quello dell’ossimoro che, associando due elementi antinomici, crea un terzo significato al limite della ragione. Ci siamo quindi basati su una serie di dualismi che portano a una ‘realtà aumentata’: storico/contemporaneo, ombra/luce, visibile/invisibile, movimento/immobilità, tensione/rilassamento, parola/silenzio”.
“Un altro bel gruppo di futuri interpreti della scena italiana è pronto a prendere il volo – dichiara il Sovrintendente dell’INDA Antonio Calbi, direttore dell’ADDA. Questa volta è stato messo alla prova con un autore potente, asciutto e ficcante qual è Seneca, in una conturbante tragedia dei sentimenti e delle passioni, affrontata anche da Euripide, Sofocle e Racine. Di quest’ultimo si ricorda il bellissimo spettacolo firmato da Luca Ronconi, con una superba Annamaria Guarnieri (protagonista a Siracusa delle Rane sempre per la regia di Ronconi) e Roberto Trifirò nel ruolo di Ippolito. Anche questo saggio-spettacolo è l’approdo di un laboratorio nel quale sono stati parte attiva gli allievi e tre docenti nodali della nostra offerta accademica, sotto la concertazione di Olivier Lexa, impegnati nella recitazione, nel canto, nella danza, in un spazio scenico nudo che si compone e scompone grazie a moduli dalle pareti di specchio per rifrangere le anime e le pulsioni di personaggi tanto cristallini e tanto complessi insieme”.
Fedra andrà in scena anche questa sera, alle 20, nel cortile dell’ex convento di San Francesco d’Assisi, sede dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico della Fondazione INDA. La prenotazione è obbligatoria scrivendo all’indirizzo email accademia@indafondazione.org o chiamando il numero 0931092371. Per assistere allo spettacolo è necessario il green pass di base e la mascherina FFP2.




I tartufi Bianchetto e Scorzone di Buccheri nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali

Il Bianchetto e lo Scorzone di Buccheri entrano ufficialmente nell’elenco nazionale, sezione Sicilia, dei prodotti agroalimentari tradizionali.

Un provvedimento ottenuto su richiesta dell’amministrazione comunale, al termine di una lunga istruttoria e inserito nella Gazzetta Ufficiale 67 del 21 marzo scorso.

I prodotti si trovano al n. 117 e 118 nella tipologia “prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati”.

Salgono così a 9 i prodotti PAT del Borgo di Buccheri, comune d’eccellenza premiato, nell’anno 2021, quale Migliore destinazione culinaria al mondo dalla WFTA (World Food Travel Association).

“Un ulteriore tassello – commenta il sindaco Alessandro Caiazzo – che non fa che arricchire i riconoscimenti ufficiali dei nostri eccellenti prodotti e che rappresenta senz’altro uno sprone per chi oggi vuole investire nel nostro territorio e nei prodotti che lo stesso offre. Inoltre oggi il tessuto imprenditoriale del nostro comune, legato all’enogastronomia d’eccellenza, si fregia del riconoscimento ufficiale di un prodotto da sempre molto apprezzato ma fino a poco tempo fa non ancora correttamente valorizzato; il Tartufo di Buccheri”.

 




Siracusa. Progetto Icaro, chiusa la fase convegnistica: via alle giornate per gli studenti

Conclusa la fase convegnistica del progetto Icaro 2022. Due giornate di lavoro che si sono svolte alla Camera di Commercio di Siracusa e che sono state rivolte ai docenti e ai dirigenti scolastici, attraverso due relatori d’eccezione, gli scienziati Emanuele Scafato e Gianni Testino ed il presidente dell’associazione in prima linea per il riconoscimento dell’omicidio stradale, Stefano Guarnieri.

Gli interventi hanno consentito di entrare nel dettaglio di importanti aspetti della sicurezza stradale  e sugli effetti del consumo di alcol. Il tema della sensibilizzazione alla sicurezza stradale è stata al centro di quanto detto da Angela Fontana, provveditore agli studi.

Il progetto Icaro, con la guida del Dirigente della Polizia Stradale, il comandante Antonio Capodicasa, proseguirà giovedì e venerdì con la proiezione del film Young Europe.

Il calendario degli appuntamenti andrà avanti con le iniziative inserite fino a maggio.




Noto set di una serie internazionale, casting per la ricerca di comparse

Casting a Noto per la selezione di comparse per un’importante serie internazionale con Produzione Lucky Red Rsr. Lo annuncia la T.F. Corporation, in collaborazione con la Film Commission Citta’ di Noto .

I casting s svolgeranno nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 aprile. E’ rivolto esclusivamente a persone adulte con età compresa fra i 18 e i 65 anni.

Nello specifico si ricercano uomini e donne con una spiccata personalità artistica ed un look ricercato, stravagante ed eccentrico. Graditi performer e appartenenti alla comunità Lgbt e transgender. Ricercati anche uomini e donne dall’aspetto aristocratico e sofisticato e chi, infine, ha esperienze di lavoro come personale di servizio presso strutture di ricezione turistiche.
Il Casting si terrà presso il Grand Hotel Sofia – Sala Mimosa, in Via Confalonieri,a Noto.
Il casting si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Necessario l’appuntamento telefonico al numero 379 1893 540. Indispensabile il Green Pass Rafforzato, con seconda dose ricevuta non oltre i quattro mesi precedenti o terza dose. Occorrerà presentarsi muniti di mascherina Ffp2 e fotocopia dei documenti: carta d’identità e tessera sanitaria fronte e retro .Se cittadini extracomunitari, occorre essere in possesso di permesso di soggiorno valido per la durata delle riprese. Non saranno ammesse persone che lavorano nell’arma o dipendenti statali.




Siracusa. Consiglio comunale “riattivato” per un giorno: ma ad occupare gli scranni sono gli studenti

Riaperta oggi l’aula Vittorini, che ospitava il consiglio comunale di Siracusa. Un’occasione straordinaria, che ha visto gli scranni nuovamente occupati, ma da 17 alunni delle prime e delle seconde classi della scuola media dell’istituto comprensivo Wojtyla, che sono stati consiglieri e assessori per un giorno.  Sono i partecipanti al progetto “Cittadini attivi” del Piano operativo nazionale “Competenze e ambienti per l’apprendimento”, e ieri pomeriggio si sono confrontati con il sindaco, Francesco Italia, secondo le regole dell’assise cittadina in una simulazione di seduta (con tanto di proposte, emendamenti e votazione finale) che si è tenuta nella sala consiliare di Palazzo Vermexio intitolata a Elio Vittorini. La scolaresca era accompagnata dalle insegnanti Alessandra Aliffi, Cristina Giuliana e Simona Giudice curatrici del progetto; con il sindaco, hanno partecipato il segretario generale, Danila Costa, e Giuseppe Prestifilippo dell’Ufficio di gabinetto.
L’incontro ha avuto due momenti: uno teorico, in cui sono stati spiegati l’organizzazione e il funzionamento di un consiglio comunale; e uno pratico, durante il quale i piccoli consiglieri comunali, divisi in maggioranza e opposizione, e gli assessori si sono misurati con il sindaco Italia su due progetti – uno sull’accoglienza degli stranieri e uno per la pratica gratuita dello sport all’aria aperta – che poi sono stati emendati e sottoposti al voto. L’incontro, al termine del quale i ragazzi sono stati liberi di fare domande al sindaco e di proporre idee, ha anche offerto l’opportunità per spiegare i rudimenti della macchina amministrativa e di illustrare alcuni progetti comunali in corso di realizzazione.
Al progetto “Cittadini attivi” stanno partecipando: Domenico Agus, Mattia Calvo, Kevin Vincenzo Carapella, Lorenzo Cicitta, Roberto Cultrera, Davide Di Dio, Luigi Di Mari, Chiara Frescura, Gabriele Galea, Graziano Genovesi, Gianluca Genuardi, Gabriele Iacono, Nicolò Iacono, Mattia Malandrino, Dario Petrona Baviera Conca, Ginevra Porchia e Andrea Zirone.




Siracusa. Next generation Eu e PNRR Sfide e opportunità per città e territori

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è un’occasione significativa per riprogettare il Paese, per il cambiamento; è una sfida difficile che ci costringe a ripensare i territori. I Comuni e i Sindaci sono i protagonisti al centro della nuova stagione”. Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rappresentano l’incipit della giornata di studio, dal titolo Next Generation EU – PNRR, che il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Siracusa ha organizzato per giorno 8 aprile alle ore 16:00 nella sala Borsellino di Palazzo Vermexio a Siracusa.

L’incontro, che ha negli obiettivi l’apertura di un focus sullo stato di attuazione del PNRR, sulle opportunità che sono in campo e sulle sfide che ci attendono come nazione e come sistema regionale, vedrà la partecipazione di relatori e ospiti d’eccezione insieme ad alcuni rappresentanti di sindaci, esperti di programmazione e presidenti degli Ordini degli Architetti siciliani. Le conclusioni della giornata sono state affidate al senatore Fabrizio Trentacoste e alla sottosegretaria al Sud e alla Coesione Territoriale, On.le Dalila Nesci.

“Con questa iniziativa – ha spiegato Sonia Di Giacomo, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Siracusa – il Consiglio dell’Ordine degli Architetti vuole manifestare il suo impegno e la sua disponibilità a contribuire alla realizzazione di quella programmazione strategica di area vasta che deve essere attuata attraverso il progetto di architettura, considerato lo strumento decisivo per puntare a trasformazioni urbane di qualità. E’ infatti in questa direzione che il Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Siracusa si sta impegnando per promuovere sul territorio provinciale il concorso di progettazione a due gradi, previsto dal codice degli appalti – D.Lgs 50/2016 Capo IV, attraverso l’utilizzo della piattaforma concorsiawn.it, per la gestione dei concorsi di progettazione, rilasciata gratuitamente dal Consiglio Nazionale Architetti previa sottoscrizione di apposita convenzione”.

Alcuni Enti della provincia di Siracusa si stanno già attivando per sottoscrivere il protocollo d’intesa con l’Ordine degli Architetti PPC di Siracusa e con il CNA per la promozione di iniziative di collaborazione e di supporto finalizzate alla realizzazione del concorso di progettazione a due gradi per interventi di riqualificazione urbana e miglioramento della qualità degli spazi pubblici, avvalendosi del Fondo per la progettazione, previsto dal recente DPCM n. 6 del 17.12.2021 che, riconoscere l’importanza del progetto come strumento principale per la rigenerazione e la trasformazione urbana, mette a disposizione delle Amministrazioni fondi per la messa a bando di premi per l’acquisizione di proposte progettuali. “L’Ordine degli Architetti PPC di Siracusa – conclude la Presidente DI Giacomo – si pone l’obiettivo di sensibilizzare gli amministratori ai vari livelli e i rappresentanti del mondo di università, impresa e professioni, nel fare sistema, al fine di non sciupare questa grande occasione, per mettere in campo strategie condivise di trasformazioni urbane di qualità immaginando le città e i territori del futuro”.

 

 




Piano Paesistico, troppi vincoli e valorizzazione impossibile. “Vicini” Comune e Soprintendenza

Non c’è discussione sul Piano Paesaggistico che non prenda l’avvio da una considerazione: troppi vincoli, territorio ingessato. Che a dirlo siano i costruttori edili, quasi non fa notizia. Ma che anche amministratori pubblici aprano al dibattito è certo elemento di qualche novità. Per scoprire poi che le posizioni non sono troppo distanti, ad esempio tra il sindaco del comune capoluogo e il soprintendente Savi Martinez.
“Non è la prima volta che dico che alcuni vincoli vanno rivisti”, dice Francesco Italia. Gli chiediamo il perchè. “Il piano paesistico ci ha messo in condizione di operare uno sforzo di tutela importante. Ma se non si agisce su alcuni regolamenti di attuazione, rischiamo di mummificare alcuni scempi. Sotto il profilo architettonico prima ancora che urbanistico. Penso a quei luoghi dove le norme prevedono il divieto di demolire e ricostruire o anche solo riconfigurare un fabbricato esistente: così facciamo un danno”, spiega il sindaco di Siracusa.
Per quale motivo le norme di tutela così arrecherebbero un danno al paesaggio che, invece, vorrebbero tutelare? “Perchè si finisce per cristallizzare quello che, invece, andrebbe rivisto e migliorato. Come dire che si tutela così un paesaggio compromesso. Immaginiamo un’area dove non si sarebbe dovuto costruire ma su cui, invece, negli anni è sorto qualcosa. Se volessimo oggi intervenire per modificare architettonicamente le costruzioni fuori norma e rendere tutto coerente e consono alla bellezza del paesaggio che tuteliamo, non potremmo per via dei vincoli. Così le norme, anzichè facilitare la valorizzazione ce la impediscono”. Questa la posizione del sindaco di Siracusa.
Della vicenda, in diverse occasioni, ne ha parlato con il soprintendente Savi Martinez. E le loro posizioni non sono poi così distanti. “E’ una diatriba vecchia questa dei vincoli che non permettono interventi di valorizzazione”, esordisce. “Tanti progetti sarebbero meritevoli di approvazione ma non possono averla per il vincolo esistente. Servirebbe ogni volta una variante urbanistica. In determinate zone – dice Martinez – si dovrebbe rivedere un certo tipo di vincolo, insomma semplificare le procedure attuative”. E viene da pensare, ad esempio, a Torre Ognina ed al progetto di costruire un resort con annesso campo di golf. “In conferenza dei servizi abbiamo dovuto bocciare il progetto perchè il campo da golf, per quanto naturalistico, non poteva andare in variante rispetto allo strumento urbanistico, in tutela 2 e 3”.
Spettatore interessato della discussione, l’Ance ovvero l’associazione nazionale dei costruttori edili che sul piano paesaggistico che ingessa il territorio ha imbastito intere campagne di comunicazione, negli ultimi anni.
Se tutti sono concordi, a parole, perchè non avviare una revisione delle norme di valorizzazione a tutela del paesaggio? “Un procedimento di questo tipo deve essere innescato dalla Regione ma anzitutto deve essere richiesto da amministrazioni o tecnici privati, previa discussione in Sopritendenza. L’iter procedurandi è piuttosto lungo”. E se non lo si avvia mai, difficilmente verrà attuato in automatico.
Modificare le norme di valorizzazione significa dire si a tutti i progetti? “No, per niente”, risponde Martinez. “Non è che si deve fare tutto a tutti i costi, ma almeno valutare dove si può e cosa si può, si. Con norme di tutela e rispetto, sempre pensando a valorizzazione”.




Zona industriale, si accende la Regione: “Roma ora risponda su area di crisi complessa”

Il governo regionale chiederà un incontro urgente al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per avere riscontri e richiedere interventi su alcune priorità che necessitano di risposte urgenti. Tra queste, la prima riguarda il dossier per l’Area di crisi industriale complessa del petrolchimico di Siracusa, presentato dalla Regione Siciliana l’anno scorso.
La situazione del polo produttivo, rispetto allo scorso autunno, si è aggravata viste le ripercussioni del conflitto in Ucraina sull’operatività di alcune imprese di grande rilievo all’interno dell’area industriale, come l’Isab (gruppo Lukoil).
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, nel corso di un incontro al PalaRegione di Catania a cui ha partecipato anche il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, i rappresentanti delle aziende, dei lavoratori e degli Enti in cui ricade il comprensorio industriale hanno deciso di presentare istanza formale di risposta al governo di Roma.
«La Regione non si stanca di richiamare l’attenzione di un distratto governo centrale sulle emergenze del Polo siracusano ma ognuno – ha sottolineato il presidente Musumeci – faccia la sua parte per sollecitare il governo nazionale, a cominciare da sindacati e parlamentari siciliani di tutte le forze politiche. Certamente abbiamo il dovere di chiamare Roma alle proprie responsabilità. Ci attiveremo subito per capire perché il Mise ancora non si sia pronunciato sulla richiesta dell’area di crisi industriale complessa, ben oltre la scadenza dei termini. Al contempo, facciamo presenti le priorità su cui chiediamo a Roma di intervenire, a cominciare dalle garanzie per le linee di credito alle aziende del sito produttivo e dalle modifiche da apportare al provvedimento sugli extraprofitti, varato per calmierare le bollette dell’energia».
Nel suo intervento conclusivo, il presidente Musumeci ha annunciato la volontà del suo governo di varare, per la prima volta, un Piano di sviluppo industriale per la Sicilia, che tenga conto anche della prossima Programmazione dei fondi europei 2021-2027: «Uno strumento di pianificazione ma anche di orientamento, redatto con tutti gli attori del territorio e che tenga conto delle tappe e degli obiettivi sfidanti del nuovo contesto».
«Avevamo visto giusto nel richiedere il riconoscimento dell’area di crisi industriale – ha detto l’assessore Turano – ma adesso il quadro si è complicato. Andremo dal ministro Giorgetti per chiedere le risposte che attendiamo e fare presenti le richieste provenienti dalle aziende. Al Mise vogliamo fare comprendere quali effetti la situazione internazionale sta producendo sul comparto e che bisogna salvaguardare un sito produttivo che, sul fronte dell’energia, è sicuramente strategico sia oggi che in vista di una futura riconversione».
All’incontro erano presenti i rappresentanti delle imprese del polo industriale, i vertici di Confindustria Siracusa, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dell’Autorità di sistema portuale del mare Sicilia orientale, dei Comuni del territorio.

Tra gli interventi da attuare nell’immediato, è stata evidenziata la necessità di prevedere una revisione del Pnrr, anche sulla tempistica, di modificare la norma sugli extraprofitti delle imprese energetiche, di una deroga temporanea all’utilizzo del gas sostituendolo con combustibili liquidi autoprodotti senza zolfo. Sostenuta anche l’opportunità di un intervento della commissione di vigilanza sulla sicurezza finanziaria che tranquillizzi gli istituti di credito sull’operatività delle imprese italiane con capitali russi, di un supporto alle aziende che subiscono di riflesso gli effetti delle sanzioni alla Russia. Infine, un’accelerazione da parte della Regione sui rigassificatori già autorizzati, ma non realizzati.

Sul tema interviene anche l’Ugl di Siracusa con il segretario Tonino Galioto e il rappresentante della Federazione Chimici, Peppino Furci, a margine dell’incontro al Palaregione di Catania a cui ha partecipato il segretario regionale Giuseppe Messina. “Il quadro di crisi energetica senza precedenti che ha colpito l’economia italiana ed anche il petrolchimico del siracusano-commentano Galioto e Furci-  per il duplice effetto della pandemia e della guerra russo-ucraina con le sanzioni attuate, rischia di far saltare la sostenibilità sociale sul territorio se non si interviene con celerità”. L’Ugl ha chiesto all’esecutivo regionale di “continuare a sostenere le ragioni economiche e sociali del territorio nei confronti del governo centrale perché la vertenza si complica sempre più ed è incomprensibile il silenzio del Mise rispetto ad un possibile scenario devastante per la Sicilia senza una seria azione, con misure immediate e di medio periodo, per salvaguardare un’attività strategica a livello nazionale”.




Siracusa dà il benvenuto alla MSC Splendida, a bordo la cerimonia del Maiden Call

Siracusa ha dato oggi, per la prima volta, il benvenuto a MSC Splendida, moderna ed elegante nave della giovane flotta di MSC Crociere. Con una stazza lorda di 138.000 tonnellate, una lunghezza di 333 metri e un’altezza di 67 metri, MSC Splendida potrà accogliere fino 3.274 passeggeri che potranno visitare i luoghi più belli del territorio. L’arrivo di MSC Splendida, che farà tappa a Siracusa ogni martedì fino a novembre, inaugura nel contempo la stagione estiva della Compagnia nello scalo siciliano, dove MSC opererà per l’intero periodo effettuando 36 scali e movimentando complessivamente oltre 110.000 turisti. La  Sicilia, grazie alla presenza di altre 4 navi – MSC Opera, MSC Seaside, MSC Seaview e MSC Lirica – operanti nei porti di Palermo e Messina, potrà contare sull’arrivo di oltre 520.000 turisti per 156 scali.
Per celebrare l’arrivo di MSC Splendida è stata organizzata a bordo della nave, come da tradizione, la cerimonia marinara del «Maiden Call» alla presenza del Comandante Michele Di Mauro e delle principali autorità e istituzioni cittadine, dei rappresentanti del settore marittimo e del commercio. A fare gli onori di casa il Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto e il Capitano di Vascello Sergio Lo Presti, Capo del compartimento e Comandante del Porto di Siracusa, insieme alle autorità militari ed ai rappresentanti  delle autorità e del mondo portuale.

Giuseppe Lupelli, Area Manager Sicilia e Puglia di MSC Crociere ha espresso soddisfazione. “Dopo il successo dell’anno scorso-spiega- anche quest’anno abbiamo voluto riconfermare la nostra presenza in una città meravigliosa e ricca di storia, bellezze naturali e turistiche come Siracusa. Per tutta la stagione estiva, MSC Splendida partirà ogni martedì da Siracusa proponendo un itinerario molto interessante che comprende Taranto, Civitavecchia, con la possibilità di visitare Roma, e Genova, oltre alla storica città portuale di Marsiglia in Provenza, per poi tornare nel porto dell’antica «Syraka». In questo modo i passeggeri potranno visitare le innumerevoli bellezze che propone la città e i dintorni ”.
MSC Splendida, una delle navi tra le più lussuose della Compagnia, ha una stazza lorda di 138.000 tonnellate è lunga 333 metri ed è alta 67 metri. Classe Fantasia, può accogliere 3.274 passeggeri (attualmente -30%) e 1370 membri dell’equipaggio. 18 ponti , 25 ascensori, sei scalinate in cristallo Swarovski sovrastate da lucernai in vetro di Murano. MSC Splendida mette a disposizione dei passeggeri 1.637 cabine, 4 piscine, idromassaggi, 20 bar, 6 ristoranti, un’area benessere denominata “Aurea Spa” di oltre 2000 m² e un’area di lusso riservata “MSC Yacht Club” con 71 suite, due ascensori privati, piscina privata e maggiordomo.
Per fronteggiare il Covid-19, su tutte le navi schierate da MSC Crociere per l’estate 2022 continua a essere applicato il rigoroso «Protocollo di salute e sicurezza» messo a punto dalla Compagnia in collaborazione con numerose autorità italiane (Ministero della Salute, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Uffici della Sanità Marittima ecc.) e validato dal Comitato Tecnico Scientifico. Ogni passeggero deve presentarsi inoltre all’imbarco con un tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti e, prima di salire a bordo, è sottoposto a uno screening medico-sanitario approfondito. A bordo vige l’obbligo di mascherina e viene attuato un monitoraggio continuo della salute durante l’intera crociera che prevede la misurazione della temperatura più volte al giorno, un maggior distanziamento fisico a bordo grazie ad una capienza ridotta della nave, nuove modalità di accesso ai ristoranti e un buffet ridisegnato (senza self-service), una copertura assicurativa che rimborsa il costo della crociera in caso di contagio. Le superfici della nave sono oggetto di sanificazione e igienizzazione pluri-giornaliera con prodotti chimico-disinfettanti di tipo ospedaliero. A bordo è svolta un’attività di saturazione e aerosolizzazione degli ambienti, condotta da società specializzate, con l’utilizzo di perossido di idrogeno (utilizzato nelle sale operatorie). L’aria condizionata è senza ricircolo e prevede l’utilizzo di filtri con tecnologia UV-C, in grado di uccidere il 99,97% dei microbi. Anche i membri dell’equipaggio sono sottoposti a misure rigorose che prevedono tre tamponi e un periodo di quarantena di 14 giorni prima di prendere servizio, poi un tampone alla settimana quando sono a bordo. Se viene individuato un sospetto positivo, viene subito attivato un piano di emergenza in stretta collaborazione con le autorità sanitarie locali. Il caso sospetto e i contatti “stretti” – identificati grazie a un sofisticato sistema tecnologico di tracciamento che prevede l’utilizzo di un braccialetto “smart” – vengono tutti testati, sottoposti a isolamento preventivo in un’area riservata della nave, quindi sbarcati in modalità protetta.