San Sebastiano, entra nel vivo “A Festa i Maju” a Melilli

Continuano gli eventi nella Terrazza degli Iblei, con appuntamenti culturali, corali polifoniche e i grandi concerti previsti per l’Ottavario.
Tanti i pellegrini e i Nuri che hanno intrapreso la Via a San Sebastiano dalle prime ore del mattino, tra il 3 ed il 4 maggio, per recarsi alla Stele dedicata al Patrono e al Santuario Basilica al grido di “Primu Diu e Sammastianu”. Diverse le Autorità intervenute per omaggiare il Santo Martire, molte dei quali si ritroveranno mercoledì 8, in Aula Consiliare, per il progetto “Rete Corse e Percorsi Devozionali dei Nuri” con il coinvolgimento dei Sindaci dei territori devoti a San Sebastiano.
Un weekend terminato con inaugurazioni, momenti culturali e di spettacolo con il Valzer di Musetta del Teatro Tascabile di Bergamo e la tradizionale ‘Nciurata ri Sammastianu presso la scalinata dell’omonima Piazza.
Nella giornata di oggi sarà proiettato, nella “Saletta Carta” di Via Dante Alighieri, il documentario “Viaggio nel tempo e nella memoria” sui luoghi suggestivi della Terrazza degli Iblei ed il suo ricco patrimonio artistico.
I festeggiamenti proseguiranno per tutta la settimana con concerti al pianoforte e corali polifoniche, con l’esibizione del Corpo Bandistico Comunale Città di Melilli per chiudere in bellezza con il concerto di Francesco Gabbani, l’11 maggio, e il Festival di San Sebastiano, con artisti del calibro di Bandabardò & Cisco, Rosa Chemical e BNKR44 che, domenica 12 seguiranno la tradizionale “Cunsurbata” del Simulacro.




“Gio Art 204” a Siracusa: musica, colori e sensibilizzazione verso il volontariato

Ritorna la “Gio Arte 2024” a Siracusa. Si terrà giovedì 9 maggio al Parco Robinson, a partire dalle 8.30. A organizzare l’evento l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Siracusa, guidato da Marco Zappulla, in collaborazione con la Consulta provinciale degli studenti, Siracusa Città Educativa e “Time To Party”, team di promozione eventi. Arte e creatività saranno al centro di una giornata in cui gli studenti delle scuole superiori avranno la possibilità di divertirsi nel rispetto delle normative vigenti.
“Questo evento – sottolinea l’assessore Marco Zappulla – è ormai diventato una piacevole tradizione a Siracusa dove si ripete di anno in anno e dimostra di essere sempre più un’occasione straordinaria di aggregazione giovanile in un’esplosione di musica e colori. La novità di questa edizione è data dal fatto che saranno presenti anche stand di associazioni di volontariato, che hanno aderito all’iniziativa e che distribuiranno materiale divulgativo per fare opera di sensibilizzazione verso i giovani. Ringrazio Ambiente e Salute Odv, Avis Siracusa, Avo Siracusa (Associazione Volontari Ospedalieri), il Centro Antiviolenza Ipazìa di Siracusa, e la Misericordia di Priolo Gargallo Odv per aver accettato il nostro invito ad esserci. Lavoriamo ogni giorno con dedizione e lungimiranza per venire incontro alle legittime esigenze e aspettative dei più giovani. Appuntamenti come questi servono anche per permettere ai ragazzi di esprimere il proprio talento e la propria creatività”.
“Desidero esprimere un profondo e sentito ringraziamento all’assessore Marco Zappulla per il prezioso sostegno offerto a questa iniziativa – dice Alessandro Giangrande, presidente della Consulta provinciale degli studenti di Siracusa – Si è subito dimostrato aperto e collaborativo nei nostri confronti. Gio Art 2024 offre uno spazio rilevante per un’attività di aggregazione, un momento in cui gli studenti possono riunirsi e divertirsi in un ambiente sicuro e accogliente. Invito tutti gli studenti a partecipare a questa giornata, contribuendo con il loro entusiasmo e la loro energia alla buona riuscita della manifestazione”




La tragedia di Sortino,cerimonia per ricordare i carabinieri morti in un incidente di volo

Una cerimonia di commemorazione, in occasione del 21esimo anniversario dell’incidente di volo di Sortino, quando un elicottero dei carabinieri precipitò con a bordo i marescialli Alessandro Trovato ed Enrico Mincone del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania e il Brigadiere Massimiliano Lotito, del Comando Provinciale di Siracusa.
La tragedia causò la morte dei militari mentre stavano sorvolando la valle dell’Anapo, area di possibili nascondigli di latitanti.
Ieri mattina, nel giardino antistante la sede del Comune di Sortino, dove è collocata una stele in memoria di quel tragico evento, alla presenza del sindaco, Vincenzo Parlato, dei familiari e delle massime Autorità civili e militari della provincia, con gli onori militari è stata deposta una corona dai Carabinieri in Grande Uniforme.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Colonnello Gabriele Barecchia, ha rivolto un saluto e ringraziato le Autorità, i familiari presenti e i Carabinieri in servizio e in congedo intervenuti e ha ricordato Alessandro, Enrico e Massimiliano, tre Carabinieri vittime del quotidiano dovere al servizio della Comunità che quel 5 maggio del 2003 portarono i tre militari dell’Arma all’estremo sacrificio, mentre sorvolavano la valle dell’Anapo.
Dopo la deposizione della corona e la Santa benedizione della Stele, tutti gli intervenuti si sono stretti in preghiera in una messa celebrata nella Chiesa di San Giuseppe dal Cappellano Militare dell’Arma per la Sicilia Orientale, Don Rosario Scibilia e dal Parroco Don Luigi Magnano, accompagnati dalle voci del coro della parrocchia.




“Maledizione” verde pubblico, servizio che non decolla. Tutte le ultime novità

Se c’è un servizio pubblico che, ultimamente, pare non conoscere gioia quello è il verde pubblico. Idee, sforzi, rivoluzioni, restaurazioni, programmi, interventi: tanto lavoro. Ma i risultati, purtroppo, hanno sempre deluso le attese. Al punto che, subito dopo l’elezione bis, Francesco Italia ammise di voler ripartire da quel servizio flop.
A distanza di quasi un anno, però, una sorta di maledizione aleggia sul verde pubblico. Il nuovo affidamento, con il ritorno al gestore unico dopo l’esperimento fallito della città divisa in cinque lotti, non è stato ancora possibile come anche la possibilità di (nuova) proroga del precedente. Attesa di documenti da altri enti rallenta o blocca le possibilità di movimento. Nel frattempo, la vegetazione spontanea cresce rigogliosa nelle formelle, nelle aiuole, negli spartitraffico, negli slarghi. Ed i parchi comunali restano chiusi.
Cosa fare? L’unica soluzione parsa possibile agli uffici comunali è stata quella di un affidamento diretto per due mesi. L’Ati composta dalla Flora di Catania e la Tecnical di Roma si è aggiudicata la procedura ponte, in attesa di affidamento pluriennale. Impiegheranno gli stessi 30 operai fino a poco tempo fà a servizio delle cinque ditte che si prendevano cura del verde pubblico cittadino. Divisi in tre squadre, da mercoledì 8 maggio ritorneranno su strada, nel tentativo di ridare decoro al verde nel più breve tempo possibile. Ma ci vorranno almeno dieci giorni per un’entrata a regime del servizio. L’assessore Salvo Cavarra segue con attenzione ed ha dato precise disposizioni per un avvio quanto più incisivo possibile. Bisogna recuperare il tempo perso, incombe l’alta stagione turistica ed il lavoro da fare è tanto. Il cronoprogramma ha individuato nella zona Tisia-Pitia ed in quella dell’area archeologica le prima a necessitare di interventi. Poi si passerà alla Pizzuta, Mazzarrona, Cassibile, Belvedere e tutto il resto del capoluogo.
Da martedì 7 maggio, intanto, tornano aperti i parchi pubblici la cui apertura e chiusura dipende dal servizio verde pubblico.
Attenzione a non confondere il verde pubblico con il diserbo: la pulizia di cigli stradali e marciapiedi dalle infestanti è in campo a Tekra. Per quel che riguarda gli istituti comprensivi, le cui aree a verde sono finite ricoperte da sterpaglie, qui le competenze sono del settore Edilizia Scolastica che ha accelerato le procedure per risolvere l’attuale stallo.




I sindaci del siracusano in campo per l’ospedale, vertice con il commissario ed Asp

Il tema della costruzione del nuovo ospedale di Siracusa è in cima alla lista dei punti nell’agenda dei sindaci. Questa mattina, i primi cittadini della provincia si sono incontrati per un’assemblea dei sindaci a cui sono stati invitati anche il commissario Asp, Alessandro Caltagirone, e il commissario per la realizzazione dell’ospedale, Guido Monteforte.
Poche le assenze, segno anche dell’importanza che il tema riveste per i sindaci del siracusano e di come sia ormai chiaro a tutti che la costruzione dell’ospedale nel capoluogo riguarda e avvantaggia l’intera provincia. Coesione è, quindi, la prima parola d’ordine. Nessuno, in Regione come a Roma, potrà giocare pertanto con distinguo perchè non troverebbe spazio per dividere ed isolare le posizioni dei primi cittadini per i quali non vi è alcun dubbio che bisogna rispettare l’ultimo cronoprogramma indicato dai tecnici palermitani: consegnare i lavori entro la fine del 2024.
“È stata una riunione estremamente proficua e svolta in un clima di piena collaborazione”, conferma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Abbiamo fatto alcune domande a cui è stata fornita pronta risposta e ci siamo riaggiornati alla prossima settimana”, spiega al termine. Anche il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, fa ricorso al verbo collaborare. “Collaboriamo tutti per mettere il commissario Monteforte nella condizione migliore possibile per operare. C’è attenzione massima della politica – conferma Carta che è anche deputato regionale – la direzione è quella che l’ospedale nuovo di Siracusa deve essere costruito”.
Giorno 9 maggio il commissario Monteforte presenterà ai sindaci il quadro definitivo ed aggiornato del costo complessivo dell’opera. Una nuova assemblea dei sindaci, convocato per giorno 10 maggio ma che potrebbe essere rinviata alla prossima settimana, entrerà nel dettaglio.
Il timore di alcuni sindaci, e tra questi Pippo Gianni (Priolo), è che possa essere necessaria per la copertura totale dei costi, una somma superiore ai 47 milioni che oggi mancano all’appello (su 347 complessivi, ndr). “La nuova legge sugli appalti potrebbe comportare un’ulteriore lievitazione. Dobbiamo avere le idee chiare per escludere ogni possibilità di procedere con una divisione in più lotti della costruzione dell’ospedale. Siracusa deve avere il suo nuovo nosocomio, da trent’anni contribuisce al prelievo fiscale con cui sono stati realizzati anche nelle altre province siciliane nuovi ospedali. Questa è l’unica provincia rimasta indietro, quindi ora è il momento di dare a Siracusa dopo avere preso per troppi anni”, le parole del sindaco di Priolo.




Detenuto tenta di togliersi la vita in carcere, è grave in ospedale

Grazie al pronto intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Cavadonna, è stato sventato il tentativo di suicidio di un detenuto. Non sono ancora chiari tutti gli aspetti della vicenda. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, il detenuto si sarebbe trovato nella sua cella. Gli agenti si sono resi conto di quanto stava accadendo e sarebbero subito intervenuti, prestando anche i primi soccorsi.
L’uomo è stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni sarebbero purtroppo gravi, riferiscono ancora fonti sindacali.
Cavadonna, istituto di detenzione di Siracusa, soffre – come altre case circondariali – di cronico sovraffollamento. Di recente, il garante regionale dei diritti dei detenuti era tornato a segnalare la pesante situazione.




Nuovo ospedale, sferzata dell’arcivescovo: “Diritto alla salute significa costruirlo”

Mescolando sacro e profano, si potrebbe dire che l’ospedale di Siracusa è da mesi nelle preghiere di tutti i siracusani. Ed ora anche in quelle – socialmente più rilevanti – dell’arcivescovo Francesco Lomanto. Nel suo tradizionale discorso dal balcone, in occasione della festa del Patrocinio di Santa Lucia, l’alto prelato ha volto lo sguardo all’attualità siracusana. E raccogliendo quella esigenza che la politica regionale e nazionale non ha ancora saputo trasformare in realtà tangibile, ha richiamato la classe dirigente siracusana e siciliana al bisogno di concretizzare le tante chiacchiere consumate in questi anni attorno al nuovo ospedale.
“La politica sia sempre al servizio del bene comune, mirando ad un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato nelle giuste attenzioni, ne guadagna tutta la società. La sanità ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee, come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa”, le parole dell’arcivescovo. “È urgente pensare insieme, progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti, impegnandoci per la promozione sociale con l’intelligenza del cuore e non delegando a nessuna intelligenza artificiale”.
E’ “urgente”, dice quindi l’arcivescovo raccogliendo nella sua voce la richiesta corale dell’opinione pubblica. A quasi quattro anni dall’adozione del metodo commissariale semplificato per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, non è infatti ancora chiaro se, come e quando saranno appaltati i lavori. L’ultimo cronoprogramma, indicato dal settore pianificazione strategia del Dipartimento regionale Salute, punta alla consegna dei lavori entro la fine del 2024 per poi costruire nei tre anni seguenti la struttura. Mancano all’appello circa 47 milioni di euro, ma secondo la Regione questo sarebbe un ostacolo facilmente superabile. Non tutti sono d’accordo sul punto ed il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha manifestato in diverse occasioni tutti i suoi dubbi.
Intanto, nei giorni scorsi si sono chiusi i termini di due avvisi pubblici per l’individuazione di altrettanti esperti “di comprovata qualificazione professionale”, cui affidare l’incarico di consulenza specialistica in materia giuridica (“con particolare riferimento al diritto amministrativo e al diritto dei contratti pubblici e di supporto allo staff della struttura commissariale straordinaria”) ed in materia di lavori pubblici e delle gare d’appalto. A fari spenti e senza rilasciare interviste o dichiarazioni, questi gli ultimi passi compiuti dalla struttura commissariale guidata dalla fine del 2023 dall’ingegnere Guido Monteforte.
E questa mattina, a Siracusa, assemblea dei sindaci della provincia dedicata al tema del nuovo ospedale.




Uno spiraglio per evitare una Tari ancora più cara, prorogati i termini per il Pef

Si apre uno spiraglio per evitare il temuto aumento della Tari a Siracusa, come nel resto della Sicilia. La commissione Finanze del Senato ha infatti approvato l’emendamento con cui si proroga dal 30 aprile al 30 giugno il termine di scadenza per l’approvazione delle delibere relative al Piano Economico Finanziario della Tari. L’estensione del termine consentirà ai Comuni di avere più tempo per elaborare le nuove tariffe relative alla tassa sui rifiuti con cui si mantiene il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. In questo lasso di tempo supplementare, richiesto da Anci, la Regione Siciliana dovrebbe finalmente liberare quelle risorse promesse da oltre un anno per compartecipare alla spesa sostenuta dagli enti locali per “spedire” la spazzatura (indifferenziato) all’estero. Con quel contributo regionale, i Comuni siciliani – e Siracusa tra questi – sarebbero nella condizione di non dover ulteriormente mettere le mani nelle tasche dei contribuenti, scongiurando almeno per il 2024 un aumento altrimenti inevitabile.
I contribuenti siracusani tengono le dita incrociate mentre chiedono un’azione sempre più incisiva e costante contro evasione ed elusione Tari, la cui evidenza è direttamente proporzionale alle discariche abusive ed ai conferimenti temerari evidenti nel territorio.




Suolo pubblico, “zonizzazione e lotta all’evasione per evitare gli aumenti proposti”

Mercoledì 8 maggio tornerà a riunirsi il Consiglio comunale di Siracusa. Secondo punto all’ordine del giorno, nella seduta in programma alle 18, “richiesta di revisione del canone di occupazione del suolo pubblico” a firma dei consiglieri Cavallaro e Romano (FdI). Nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche, da parte dei commercianti e di alcune associazioni di categoria, sull’adeguamento che in molti casi si è tradotto in un raddoppio matematico della tassa pagata per l’impiego di suolo pubblico con dehors, verande ed altro.
“Questi aumenti rischiano di mettere a rischio la stessa sopravvivenza di decine di piccole attività che ancora oggi riescono a galleggiare, tra mille difficoltà”, segnala Cavallaro che insieme al collega Romano presenta allora una proposta di revisione delle tariffe in base alla zona in cui ricade un’attività: per semplificare, suolo pubblico più caro in Ortigia, meno nelle aree periferiche. E per un’attenta valutazione dei flussi commerciali per area cittadina, i consiglieri di opposizione chiedono di avviare una concertazione con le associazioni di categoria.
“L’amministrazione comunale, dopo già 6 anni di governo della città, non è riuscita ad evitare l’aumento di tutte le imposte comunali. Eppure non c’è dubbio che c’è ancora un’altissima evasione ed elusione fiscale, oltre ad ogni genere di abusivismo, come dimostrano i recenti interventi per la rimozione di diversi containers in diverse parti della città, ma per iniziativa della Prefettura. E sono ancora troppi i fitti passivi, mentre sono stati messi in vendita beni comunali che avrebbero potuto trovare utilizzo con relativo risparmio di spesa”, attacca Cavallaro.
“Mi auguro che la nostra proposta possa essere accolta dall’amministrazione, che difficilmente torna indietro sui propri passi. La proposta delle zone fiscali, a cui aggiungo l’idea della previsione di eventuali riduzioni per le zone di interesse turistico che vedono la presenza di poche attività commerciali, al fine di incentivare nuovi insediamenti, vuole aprire un dibattito cittadino per invertire una tendenza che sta accrescendo sempre più le spese a carico soprattutto dei piccoli imprenditori”.




Autocarrozzeria illegale scoperta dalla Polizia Provinciale: sequestro e denuncia

Un’autocarrozzeria illegale, allestita ad Avola, in tre locali,attività punto di riferimento per la clientela di Avola. E’ quanto ha scoperto la Polizia Provinciale che con la Squadra Ambientale ha apposto i sigilli alla sede. Il titolare è stato invece denunciato. L’attività, non solo era priva di qualsivoglia autorizzazione, ma secondo quanto appurato avrebbe anche smaltito illecitamente i rifiuti speciali prodotti. Nel vano principale era collocato un banco con tutti gli utensili da lavoro. All’interno, il processo cardine di verniciatura, che per le emissioni in atmosfera prevede una specifica autorizzazione, veniva esercitato senza l’istallazione di una cabina forno dotata di relativo impianto di aspirazione e filtrazione delle polveri di vernice e solventi in eccesso, nonché delle sostanze chimiche potenzialmente dannose e pericolose, sia per l’ambiente che per la stessa salute degli operatori. Inizialmente anche le auto dei clienti rinvenute all’interno dell’autocarrozzeria sono state poste sotto sequestro. Successivamente sono, tuttavia, state restituite ai legittimi proprietari, tutelati e ritenuti in buona fede. Il procedimento è scattato diverse settimane fa ed è attualmente in corso,con l’intervento della Procura della Repubblica di Siracusa.