Sorpresi mentre tentavano di rubare un motorino, arrestati due pregiudicati

Due uomini lentinesi, rispettivamente di 34 e 22 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri di Augusta per essere stati sorpresi mentre tentavano di rubare un motorino parcheggiato nel centro storico megarese.
Nello specifico, nel corso del servizio di controllo del territorio, i Carabinieri hanno sorpreso i due uomini che manomettevano il cilindretto dello scooter e li hanno bloccati mentre tentavano di fuggire a piedi alla vista dei militari.
Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Sospeso affidamento ai servizi sociali, uomo di 34 anni dovrà scontare 2 mesi di reclusione

Un 34enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa hanno in esecuzione di un’ordinanza dell’Autorità giudiziaria.
Nello specifico, l’uomo, già affidato in prova ai servizi sociali per furto, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di sospensione dell’affidamento emessa dal Tribunale di Siracusa e associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, dove dovrà scontare la pena residua di 2 mesi.




Concluso il progetto “Costituzione e cittadinanza attiva” con gli studenti

Si è concluso nei locali dell’Istituto Einaudi il progetto “Costituzione e cittadinanza attiva”, promosso dal Comune, in collaborazione con l’associazione “Idea è azione” di Palermo. Hanno partecipato gli studenti delle classi III e IV dell’Einaudi e dell’Insolera. Nei tre appuntamenti presenti come relatori Sofia Amoddio, Pietro Paolo Coppa, Carla De Gaetano e Liboria Di Baudo. Tra gli obiettivi del progetto il potenziamento dei livelli di competenza civica tra gli studenti; l’apertura del mondo della scuola al territorio come strategia di integrazione; lo sviluppo di competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica. Tra le attività svolte la simulazione di una discussione su una proposta di legge al Parlamento.




Ciclabili, lo studio dei ragazzi della Lombardo Radice: “piacciono ma pochi le usano”

Ospitiamo un intervento a cura degli studenti dell’istituto comprensivo Lombardo Radice di Siracusa.

Siamo la classe 3°A dell’Istituto Giuseppe Lombardo Radice di Siracusa e, quest’anno, abbiamo partecipato ad un interessantissimo percorso di “A Scuola di Open Coesione”, un progetto di cittadinanza attiva e di monitoraggio civico.
Ve lo spieghiamo in breve: il progetto scelto dal nostro team, “Move to the Future”, riguarda la mobilità sostenibile urbana della nostra città e precisamente la pista ciclabile Gelone Sud.
Nel nostro lavoro siamo stati sostenuti dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Alessandra Servito e dal Club Service Kiwanis di Siracusa
Abbiamo scelto questo progetto perché volevamo capire come mai il tratto di pista ciclabile di corso Gelone avesse subito una variazione rispetto al progetto iniziale, coinvolgendo la strada di Via Ierone, dove si trova l’ingresso della nostra scuola!
Abbiamo scoperto che la relazione tecnica Biciplan non aveva tenuto conto delle decisioni in merito già prese con il PUMS, che sullo stesso asse prevedeva l’inserimento delle corsie del trasporto pubblico locale, che non si sarebbero potute realizzare contestualmente alle piste ciclabili. La Delibera della G. M. n.100 del 2023 ha approvato la Variante al Piano Attuativo BICIPLAN.
A questo punto la nostra curiosità ci ha spinto oltre: perché le piste non vengono utilizzate? Cosa pensano i cittadini? Abbiamo creato un questionario on line e il dato che ci ha sorpresi è che il 64,3% dei consultati è favorevole alle piste ciclabili, ma il 63,1% non ne fa uso. Inoltre, il 52,2% afferma che le piste ciclabili hanno creato danni alla mobilità della città. Un problema evidente che rende le piste poco sicure sono i cordoli in cemento. Il sindaco, a riguardo, risponde che tutti i lavori pubblici finanziati seguono le direttive e la normativa del Codice della strada, pertanto i cordoli rientrano nella normativa. Ma ci sono anche altri problemi: mancano le rastrelliere, punti di raccordo, snodi e il rispetto delle piste che molti automobilisti considerano dei parcheggi.
Incuriositi sempre di più da questa situazione, abbiamo studiato un po’ di dati e siamo andati a lezione di Open Data con un vero esperto, Andrea Salvati.
Per continuare a seguire il progetto abbiamo pensato a delle proposte, che sono state presentate al Sindaco della città chiedendo di realizzarle nel breve tempo possibile: creare un’organizzazione della mobilità collettiva per andare a scuola o a lavoro in bici, tipo Bicibus; installare monitor elettronici nelle fermate dei bus riguardo agli orari; intervenire nelle scuole, educando i ragazzi a utilizzare la bici con progetti interessanti ed efficaci; ampliare le postazioni per il noleggio delle bici, ad altri quartieri, anche più periferici; coinvolgere più associazioni possibili per diffondere la cultura dell’uso sano delle bici per la salvaguardia della città e della salute dei cittadini.
Tutto il nostro lavoro di ricerca e di analisi dei dati è stato pubblicato sul portale di “A scuola di Open Coesione” e su “Monithon”, iniziativa indipendente no profit che si occupa di monitoraggio civico dei fondi pubblici.
In futuro, ci occuperemo di monitorare il progetto con le altre classi dell’istituto.
Esperienza molto divertente e formativa, abbiamo imparato che diventare cittadini attivi significa essere informati su cosa accade nella tua città; leggere e interpretare i dati, trasformare le criticità in proposte.




Tragico incidente stradale: auto sfonda guardrail e vola nella scarpata, un morto

È un avolese di 59 anni la vittima del del grave incidente avvenuto lungo la viabilità ex Asi, nel tratto in cui si incrocia con la vecchia SS114, in territorio di Augusta. Per cause al vaglio degli investigatori, l’auto su cui viaggiava insieme al figlio – un’Audi A3 nera – ha sfondato il guardrail, per poi precipitare nella scarpata sottostante. Un volo di diversi metri, appena attutito dalle sterpaglie.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno liberato uno degli occupanti, rimasto incastrato tra le lamiere. Il personale del 118 ha prestato i primi soccorsi per poi trasferire i feriti in ambulanza verso il più vicino ospedale. Non è intervenuta l’elisoccorso, probabilmente impegnato in altro soccorso.
I feriti sono stati trasporti in ospedale a Siracusa. Le condizioni del 68enne sono subito apparse critiche. Nonostante i disperati tentativi dei sanitari, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.




Piantagione di marjiuana in un bunker sotterraneo, si accedeva dal piatto doccia: arrestato 57enne

Aveva realizzato una piantagione di droga raggiungibile attraverso un sofisticato sistema creato in modo tale che dal piatto doccia del bagno fosse possibile, attraverso un montacarichi, raggiungere un locale sotterraneo trasformato in serra per la coltivazione di piante di marijuana. La polizia ha arrestato un uomo di 57 anni, Giovanni Guzzardi, residente a Francofonte. Gli inquirenti sono intervenuti con i cani antidroga. Il loro fiuto ha condotto alla scoperta del bunker. Nel corso della perquisizione, la polizia ha rinvenuto lampade, un impianto di irrigazione e ventilazione ed un’area per l’essiccazione ed il confezionamento delle dosi. La piantagione contava circa 119 piante, per 52 chili. Rinvenute 6 buste di marijuana pari a 4,4 kg, 4 buste con residuo attivo di marijuana pari a 13,7 kg e 135 semi di erba. In totale, sequestrata droga per 75 chili. Davanti agli occhi degli investigatori uno scenario degno di una fiction televisiva. Il bunker era composto da tre vani: uno più piccolo ricavato da un container in metallo, attrezzato con l’ impianto di irrigazione e lampade per la coltivazione della marijuana, con le 119 piante già fiorite e pronte per la raccolta.
L’impianto, che serviva il bunker, era allacciato abusivamente alla rete elettrica. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna, a Siracusa e dopo l’udienza di convalida, ai domiciliari come disposto dal giudice per le indagini preliminari.Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi per fare piena luce sulla rete di fiancheggiatori e narcotrafficanti legati alla serra sotterranea.




Aumento Tari sempre più probabile, Italia: “Obbligati in assenza di una soluzione della Regione”

“La Mafia ha voluto che in questa regione, per tanto tempo, la gestione dei rifiuti fosse affidata alle discariche, per via del consistente business ad esse collegate. Ne paghiamo il prezzo. Nella nostra martoriata isola ci ritroviamo oggi privi di altri impianti di trattamento dei rifiuti, le discariche sono quasi totalmente sature ed i costi di conferimento sono triplicati”.
Parole cariche di amarezza quelle con cui il sindaco di Siracusa, Francesco Italia sintetizza lo stato dell’arte della questione rifiuti, che anche in città potrebbe comportare un ulteriore aumento della tariffa Tari. Un’eventualità che il primo cittadino non esclude. “Saremo obbligati ad aumentare ulteriormente i costi- dichiara Italia- se il Governo regionale non si renderà davvero conto che a questa emergenza va data una soluzione”. Intanto, la settimana scorsa, durante le giornate degli Stati Generali del Cinema a Siracusa, il presidente della Regione, Renato Schifani, avrebbe confermato al sindaco l’intenzione di proseguire lungo la strada degli impianti di termoutilizzazione. “Tecnologie di ultima generazione- commenta il sindaco- con un impatto controllato sull’ambiente e con esperienze in tutta Europa ed anche in Italia. Sono favorevole- ribadisce- Questo ci consentirà di compiere un balzo in avanti”.
A Siracusa, gli uffici comunali starebbero intanto lavorando all’adeguamento della Tari, che in altri termini significherebbe aumento. L’Ufficio Igiene Urbana sta completando il Pef (il piano economico finanziario), che dovrà essere approvato entro il 30 aprile se non sopraggiungerà una proroga nazionale. L’ipotesi di un incremento del costo della Tari a carico dei cittadini resta la più probabile al momento, anche se non sarebbe l’unica. I costi di conferimento dell’indifferenziato sono schizzati per i Comuni siciliani da poco più di 100 euro a tonnellata a quasi 400. Anci Sicilia, attraverso il presidente Paolo Amenta continua a chiedere soluzioni diverse. Schifani, dal canto suo, ha assicurato l’impegno della Regione a supporto della richiesta presentata da Anci nazionale e l’intenzione di intervenire a sostegno dei Comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all’interno della prima manovra finanziaria disponibile.
I rappresentanti dell’Anci Sicilia hanno poi evidenziato che su 391 Comuni dell’Isola 111 si trovano in uno stato di dissesto o pre-dissesto. Da qui, la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e Comuni siciliani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto.




Telecamere mobili sulle strade provinciali, donna denunciata per abbandono di rifiuti

Sono diverse le telecamere fornite alla Polizia Provinciale per contrastare il triste fenomeno dell’abbandono di rifiuti in strada. Le e-killer, questo il nome di questi particolari strumenti di controllo a distanza, sono state installate nei giorni scorsi lungo diverse arterie provinciali, dove purtroppo fioccano discariche abusive a bordo strada. Uno dei vantaggi delle e-killer è che possono essere utilizzate in punti diversi e non sempre nello stesso, essendo di facile spostamento e installazione.
Così, ad esempio, nelle settimane scorse, quella che era stata piazzata in contrada Grottaperciata – in territorio del Comune di Siracusa – lungo il vecchio tracciato della strada provinciale n. 12 (Florida – Grottaperciata – Cassibile) ha permesso di riprendere una donna che, arrivata con l’auto, accostava a bordo strada per abbandonare sacchetti di rifiuti che aveva stipato nel cofano. La Polizia Provinciale di Siracusa, dopo l’identificazione, ha denunciato la donna per abbandono incontrollato di rifiuti.
Con i dispositivi mobili in dotazione si vuole porre un freno anche ad un altro pericoloso fenomeno, quello del furto dei segnali stradali da parte di ignoti, con gravi pericoli per la sicurezza e la circolazione veicolare. Basti pensare ad uno “Stop” rimosso o ad un “dare precedenza” trafugato.




Una fondazione per Siracusa Capitale della Cultura, 50mila euro dal Consiglio comunale

Cinquantamila euro per sostenere la candidatura di Siracusa a Capitale Europea della Cultura 2033, attraverso una costituenda Fondazione di partecipazione. Il Consiglio comunale ha approvato l’emendamento, presentato dal gruppo Insieme (Scimonelli, Rabbito, Vaccaro). Le risorse arrivano dalla tassa di soggiorno. Un’iniziativa, si legge nel testo dell’emendamento, con cui si vuole “consolidare il rango acquisito da Siracusa nel settore della cultura e della creatività, attrarre e valorizzare la creatività attraverso nuovi talenti ed investimenti, attuare un modello di cittadinanza culturale di dimensione europea fondato sulla co-creazione, coproduzione e condivisione di pratiche artistiche, di favorire l’inclusione sociale attraverso l’arte e la cultura, di promuovere l’innovazione sociale, tecnologica e culturale”.
La Fondazione di partecipazione “è un istituto di diritto privato che persegue uno scopo preciso, definito sin dalla sottoscrizione dell’atto costitutivo. Ne fanno parte soggetti pubblici e privati, tra cui il Comune di Siracusa, quale socio fondatore”, spiega Ivan Scimonelli, capogruppo di Insieme.
“La fondazione di partecipazione è per sua propria natura uno strumento adatto a favorire forme di progettazione partecipata ed ha caratteristiche tali da farne strumento funzionale per il perseguimento di interessi generali, particolarmente in un frangente politico caratterizzato da esigenze di riordino dei conti pubblici e da massicce operazioni di privatizzazione”, aggiunge Scimonelli.
Una forma di partenariato pubblico-privato “attraverso la quale le pubbliche amministrazioni si sono avvalse delle risorse e delle capacità gestionali dei privati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, limitandosi ad esercitare un controllo sul corretto perseguimento degli obiettivi sottesi”.
Siracusa aveva già tentato negli anni scorsi a candidarsi come Capitale Europea della Cultura 2019, senza riuscire ad entrare però nella short-list italiana. Da un paio d’anni, nuovi fermenti per preparare al meglio la candidatura 2033.




Azioni più urgenti da compiere e periferie: l’incontro tra l’assessore Celesti e i delegati di Quartiere

Randagismo, Mercati, Istruzione e Servizi al cittadino. Sono questi gli aspetti trattati durante il primo incontro avvenuto in Sala Giunta tra l’Assessore Teresella Celesti e i Delegati di Quartiere.
“I Delegati rappresentano le sentinelle della Città e loro è il compito di fungere da snodo tra Amministrazione e Territorio, per rafforzare il rapporto Amministratori – Amministrati”, ha detto l’Assessore Celesti ai Delegati presenti.
L’incontro è servito per fare il punto, Quartiere per Quartiere, delle azioni più urgenti da compiere, con un occhio di riguardo a periferie e zone balneari ed extraurbane. Calendarizzare mensilmente l’appuntamento, con l’obiettivo di ottimizzare l’azione amministrativa tesa all’individuazione delle soluzioni da adottare.