Aggressione al personale sanitario dell’ospedale Muscatello di Augusta, arrestato l’autore

Dopo l’aggressione al personale sanitario del “Muscatello” di Augusta, l’autore dell’aggressione, un 29enne pregiudicato, è stato arrestato dai Carabinieri.
Nello specifico, voleva essere immediatamente curato dal personale sanitario dell’Ospedale Muscatello, dopo un incidente autonomo in motorino. I sanitari visti i lievi traumi riportati dall’uomo, a cui è stato assegnato il “Codice Verde”, hanno messo in coda il soccorso poiché erano in atto ben più gravi interventi.
L’uomo, invece di aspettare pazientemente il suo turno, ha inveito contro i due sanitari in servizio prendendoli a pugni.
I militari sono immediatamente intervenuti e hanno arrestato l’aggressore che successivamente è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.
Diverse sono state le richieste di “maggiore sicurezza”: il Commissario Straordinario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, l’Ordine dei Medici di Siracusa, con il presidente Anselmo Madeddu e il sindacato Cisl Fp Ragusa Siracusa hanno condannato fermamente l’accaduto, sottolineando la necessità di far scattare la tolleranza zero.




Ubriaco aggredisce barista che non gli somministra da bere e si scaglia anche contro i Carabinieri: arrestato

Un 30enne è stato arrestato dai Carabinieri di Palazzolo Acreide per minaccia, resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Nello specifico, i militari sono intervenuti in un bar del centro cittadino e hanno identificato l’uomo che poco prima avrebbe aggredito il barista, quest’ultimo “colpevole” di essersi rifiutato di somministrargli alcolici perché già in evidente stato di ubriachezza.
Durante l’intervento, il 30enne si è scagliato anche contro i Carabinieri per opporsi all’identificazione, ma è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Rubano portafogli e usano carte di credito per prelevare soldi, arrestati padre e figlio di Siracusa a Catania

La Procura della Repubblica di Catania, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri di San Giovanni la Punta a carico di un 68 enne e di un 26 enne, padre e figlio, di cui il primo pregiudicato, originari di Siracusa, indagati per “Furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento”, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, nei loro confronti, la misura cautelare in carcere per il 68 enne e gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per il 26 enne, eseguite dal medesimo Comando.
Le indagini, scaturite dalle denunce di furto di portafogli che avvenivano sempre all’interno di supermercati della zona, hanno fatto luce sulle condotte illecite dei due, ripetutedurante il 2023 e nei primi mesi del 2024.
Nello specifico, il 68 enne, gravato da precedenti specifici e già sottoposto alla detenzione domiciliare a Siracusa, evadeva appositamente dalla sua abitazione e, a bordo di un’utilitaria guidata dal figlio, si recava in provincia di Catania. Qui, sicuro di non essere riconosciuto, entrava in alcuni supermercati di San Giovanni la Punta e Tremestieri Etneo, mentre il figlio lo attendeva in auto. Poi, scelta la vittima, solitamente una donna che aveva appoggiato la borsa sul carrello, il 68 enne le si avvicinava con una scusa e, approfittando di un momento di distrazione, le sfilava i portafogli dalla borsa per poi uscire senza fare acquisti. Raggiunto il figlio, i due si allontanavano e scattava la seconda parte del piano, che prevedeva il prelevamento di contanti mediante le carte di pagamento trovate nel portamonete trafugato. In particolare, era il figlio quello incaricato a prelevare il denaro presso i bancomat.
Emblematico del modus operandi dei due complici è stato il furto ai danni di una signora che aveva riposto nella parte anteriore del carrello sia la borsa che il suo cagnolino: l’uomo ha finto di mostrare interesse verso l’animale e poi, non appena la donna gli ha dato le spalle, ha afferrato con mossa repentina il portafogli dalla borsa e si è dileguato.
Immediatamente dopo, i due uomini si sono recati all’interno di un centro commerciale poco distante e il più giovane ha adoperato le carte di credito della vittima per prelevare l’importo di 1250,00 euro presso uno sportello ATM.
In altre occasioni, invece, le carte sono state adoperate anche per acquisti presso profumerie o negozi di tabacchi, al fine di massimizzare il profitto del reato.
Come di consueto, era il padre a commettere i furti con destrezza e, sempre previo accordo tra loro, era il figlio che adoperava le carte bancarie rubate. I borsellini, invece, venivano gettati via, con ulteriore aggravio per le vittime che, oltre a patire un ingente danno economico, dovevano duplicare tutti i documenti di identità contenuti.
I diversi episodi delittuosi oggetto di contestazione, denunciati dalle vittime, sono stati ripresi dalle telecamere dei supermarket, quindi acquisiti ed esaminati dall’Arma di San Giovanni la Punta che, grazie a serrate indagini, è riuscita a risalire all’identità dei due.
Gli elementi indiziari acquisiti, nell’ambito di una valutazione complessiva delle condotte criminose, hanno consentito di confermare la tecnica rodata della coppia, che consisteva nello sfilare i portafogli dalle borse, impossessarsi del loro contenuto, tra cui carte di credito, e successivamente utilizzarle.
Tutti gli episodi accertati, aggravati dal fatto che il 68 enne al momento dei fatti era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare e, tuttavia, si è allontanato dal proprio domicilio senza autorizzazione da parte dell’autorità, hanno fatto emergere il rischio, concerto e attuale, di reiterazione criminosa e, pertanto, la necessità di emettere una misura cautelare proporzionata alla gravità dei fatti e adeguata a contenere il pericolo di “ricaduta” nel reato.
Per tali motivi al padre, che ha già riportato numerosissime sentenze definitive di condanna per furto, evasione e altri reati, è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere mentre per il figlio, incensurato, è stata richiesta e ottenuta la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.




Nel 2015 salvò 3 adulti e un neonato da un alluvione. “Medaglia di bronzo al merito civile” a un carabiniere

All’Appuntato Scelto Giuseppe Paratore, in servizio alla Stazione Carabinieri di Carlentini, il Colonnello Gabriele Barecchia ha consegnato la “Medaglia di bronzo al Merito Civile”, concessa dal Ministro dell’Interno, con decreto del Presidente della Repubblica, presso il Comando dei Carabinieri di Siracusa.
L’onorifica ricompensa è stata attribuita al graduato a seguito del gesto eroico che ha compiuto, unitamente ad altro militare, in Calabria, durante l’alluvione del primo novembre 2015.
Quel giorno, a Marinella di Ferruzzano (RC), dopo l’esondazione dell’omonimo torrente, mentre le intense precipitazioni continuavano ad imperversare su tutto il territorio della locride, due Carabinieri della Compagnia di Bianco, impegnati nel servizio di controllo del territorio, hanno tratto in salvo due coniugi africesi e il loro figlioletto di pochi giorni di vita, nonché un 57enne di Ferruzzano, tutti rimasti coinvolti nel cedimento della strada statale SS106.
La famiglia e il 57enne viaggiavano a bordo delle rispettive autovetture, quando sono state investite dalla furia della corrente. L’immediato intervento dei Carabinieri ha permesso di mettere in salvo le persone senza ulteriori conseguenze, mentre le autovetture sulle quali viaggiavano sono state inghiottite dal mare.
Non appena i militari hanno portato a termine le operazioni di salvataggio, a causa della forza del mare nonché delle acque della fiumara, il manto stradale della SS106 è completamente sprofondato unitamente alla limitrofa linea ferrata, creando una voragine di circa 40 metri di lunghezza e 5 metri circa di profondità.
L’attestazione di riconoscenza riporta la seguente motivazione: “Interveniva su segnalazione, unitamente ad altro collega, presso un torrente, la cui piena aveva sommerso la sede stradale e bloccato un veicolo, i cui occupanti, due adulti ed un bambino, erano riusciti a fuggire ed avevano trovato rifugio in un ricovero presso l’adiacente linea ferroviaria. Incurante del pericolo, guadava il torrente, le cui acque avevano raggiunto un metro e mezzo di altezza, li raggiungeva e, muovendosi lungo la ringhiera della strada ferrata, riusciva a trarre in salvo i malcapitati, immediatamente prima che la furia dell’acqua causasse il cedimento della strada e della ferrovia. Grande esempio di coraggio, senso civico e senso del dovere”.
Al termine della cerimonia, il Comandante Provinciale si è complimentato con il militare per l’eroico gesto, il coraggio e il non comune senso del dovere dimostrato, qualità che hanno permesso di salvare vite umane in quelle estreme circostanze ambientali.




Patente B: nel 2023 alla teoria bocciati oltre un terzo dei candidati siciliani. Siracusa è seconda

Esame di teoria per l’ottenimento della patente B: nel 2023, secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasportim, il 35,6%siciliani che ha sostenuto l’esame di teoria per l’ottenimento della patente B non ha superato il test, un dato comunque inferiore alla media nazionale (39,9%). Siracusa, con il 39,3%, risulta essere la seconda, tra le province con la percentuale più alta di bocciati alla teoria: Caltanissetta (39,8%), Siracusa (39,3%), Agrigento (37,9%), Palermo (37,4%), Enna (35,1%), Trapani (33,9%), Catania (33,6%), Messina (32,5%) e Ragusa (31,2%).
Solo il 13,9% dei siciliani, che hanno conseguito la patente B da oltre 5 anni, supererebbe l’esame a pieno titolo, con una media nazionale del 22,3%, se ripetessero oggi l’esame di teoria. Infatti, la simulazione condotta da AutoScout24 ed Egaf edizione, insieme alle maggiori associazioni di autoscuole italiane Confarca e Unasca, evidenzia l’importanza di effettuare aggiornamenti costanti anche dopo aver conseguito la patente.
La simulazione di teoria è stata effettuata su un campione di oltre 2.700 utenti di AutoScout24 che hanno ottenuto la patente B da almeno cinque anni, somministrandogli 20 domande a quiz (l’attuale test ufficiale ne conta 30) selezionate tra quelle convalidate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e utilizzate in sede di esame. Non si tratta di una bocciatura completa, dato che il campione di cittadini siciliani ha risposto in media correttamente a 14 domande su 20. Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su segnaletica e spie.




Elezioni amministrative 2024 a Pachino, Barbara Fronterrè: “Spero in una campagna elettorale leale”

“La nostra città va ricostruita con responsabilità e collaborazione. Il mio invito rivolto ai candidati e a tutti i pachinesi è di dar vita a una pacifica campagna elettorale mirata al bene della comunità”. Sono le parole di Barbara Fronterrè, candidata sindaco di Pachino per le prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, affinché la competizione elettorale si svolga in un clima di lealtà e serenità, focalizzandosi sulla ricostruzione pacifica della città.
“In un momento fondamentale per il futuro di Pachino – ha sottolineato Barbara Fronterrè – è importante che la competizione politica sia basata sul rispetto reciproco e sulle proposte per Pachino. Isoliamo sciacalli e avvelenatori di pozzi: sono coloro che hanno distrutto questa città e vorrebbero continuare a farlo. Restiamo uniti nelle differenze ideologiche e di coalizioni: l’unico obiettivo che ci deve guidare è quello di costruire un futuro migliore per Pachino”.
Fronterrè aprirà la propria campagna elettorale mercoledì 24 aprile alle 19 in piazza Colonna e presenterà le forze politiche che fanno parte della sua coalizione: Pachino Crede, Pachino Democratica, Insieme in Azione per Pachino, Democrazia Cristiana e MPA Pachino/Popolari e autonomisti.
“In maniera trasparente e senza sotterfugi abbiamo unito forze politiche con sensibilità e culture diverse, collegate da un programma e da una visione comune su ciò che serve a pachino in questa fase.
La nostra Pachino ha bisogno delle cose essenziali: garantire che l’acqua arrivi nelle case dei cittadini, strade riqualificate per migliorare la sicurezza stradale, la pulizia del territorio, l’assistenza sanitaria, interventi nelle scuole e nelle strutture sportive e tutto ciò che serva a garantire un futuro per bambini e ragazzi. Per ricostruire la città c’è bisogno della collaborazione di tutti: forze politiche e cittadini”, conclude Barbara Fronterrè.




“Premio Custodi della Bellezza 2024”, Ray Bondin: “Dedico questo premio a Sebastiano Tusa e Franco Cilia”

(cs) “Mi piacerebbe menzionare due grandi personalità della cultura alle quali dedicare questo riconoscimento: Sebastiano Tusa e Franco Cilia, artista ragusano recentemente scomparso”. Con queste parole di commozione ed entusiasmo rinnovato Ray Bondin ha ricevuto, ieri mattina nei locali del Salone Borsellino di Palazzo Vermexio, il Premio Custodi della Bellezza 2024 in occasione della IX edizione del Festival del Viaggio e dei Viaggiatori “Nostos”.
A consegnare il premio, l’opera raffigurante Alessandro il Grande realizzata dall’artista Andrea Chisesi, sono stati l’assessore alla Cultura Fabio Granata e Fulvia Toscano, direttore artistico del premio che ogni anno si svolge nelle città di Siracusa e Giardini Naxos. Ray Bondin, instancabile difensore del Patrimonio Culturale Mondiale, ha dato un contributo fondamentale all’iscrizione delle otto Città tardo Barocche del Val di Noto nella W.H.L. Unesco. “Il comitato scientifico di Articolo 9 consegna a Bondin il Premio Custodi della Bellezza 2024 con le seguenti motivazioni – ha spiegato Granata -: come membro del Comitato Icomos ha partecipato alla istruttoria sui riconoscimenti Unesco delle Isole Eolie, di Siracusa Pantalica e Palermo Arabo-Normanna. Ha espresso parere su 63 proposte di inserimento nella W.H.L. Unesco nel Mondo. Attento e sensibile all’intera area del Mediterraneo ha collaborato per 25 anni con il Ministero delle Antichità e del Turismo della Palestina. Ha dato un contributo fondamentale al riconoscimento di Betlemme e ai dossier Unesco per i siti di Battir, per il Palazzo di Hisham a Jericho, Cremisan. Ha diretto il team per la conservazione e la gestione del Monastero di San Hillarion a Gaza e si è battuto contro ogni tentativo da parte di Israele di oscurare la grande Identità storica, archeologica e monumentale della Palestina. Per il suo coraggio e la sua testarda, sapiente e lucida difesa della identità culturale e del Patrimonio Materiale e immateriale del Mediterraneo”.
Il riconoscimento, negli scorsi anni, è stato consegnato a Peter Stein, Franco Cardini, Fiammetta Borsellino, Giordano Bruno Guerri, Sebastiano Tusa e tante altre personalità che si sono contraddistinte in un’azione di “Custodia della Bellezza”, e per Fulvia Toscano “con la cultura è possibile fare testimonianza. Non a caso questo premio nasce con una vocazione mediterranea”.
“Bondin rappresenta un vero difensore e custode della bellezza – ha aggiunto Granata-. Noi da inguaribili sognatori intendiamo essere custodi della bellezza, difendere la bellezza in maniera irriducibile anche contro l’inquinamento ambientale devastante che il polo petrolchimico ci ha consegnato. Proponiamo per questo una riscoperta dei valori umani più profondi. La bellezza vince, nonostante la speculazione industriale. Siracusa nel 2003 e nel 2005 è stata riconosciuta come eccellenza siciliana per stratificazione culturale. Come
esponente dell’Unesco, Bondin, ha permesso che otto Comuni del Val di Noto rientrassero a far parte della World Heritage List. Inoltre, non meno importante Bondin è il più coraggioso, il più fermo, il più irriducibile difensore dell’identità culturale della Palestina. Nonostante le minacce Ray ha difeso le tracce di identità culturale di un popolo che Israele voleva radere al suolo. Ecco le motivazioni per cui abbiamo voluto premiare Ray Bondin”.
“Sono emozionato per essere qui, non cerco riconoscimenti, ma quando arrivano è sempre un grande piacere, essere riconosciuto per ciò che si fa nella vita è sempre importante – ha concluso Bondin -.Se non si parla di bellezza di cosa si deve parlare? Siamo a Siracusa città di enorme importanza. Sono molto fortunato perché da 35 anni collaboro con l’Unesco. Sono 35 anni di storia professionale legati alla salvaguardia della bellezza. I nostri antenati erano più bravi di noi a costruire beni artistici ed architettonici capaci di sopravvivere nel tempo. Tutto ciò che è stato creato resta per testimoniare una bravura e un ingegno che sopravvive alle epoche e per poterne godere. Forse Siracusa può vantare una delle piazze più belle del mondo, espressione di quel sapere antico, e una zona archeologica valorizzata ma che ha ancora bisogno valorizzare in ambito internazionale. Tutto questo ha Siracusa. Siracusa può vivere di turismo e di cultura e di formazione e per farlo servono integrità e autenticità, parole chiave del turismo”.




Reperti preziosi in vendita online restituiti alla Diocesi di Siracusa, denunciato un uomo

Aveva utilizzato i social network per cercare di vendere preziosi reperti che si era procurato in maniera illecita. I carabinieri della Sezione Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Siracusa hanno recuperato una serie di oggetti di valore che erano stati trafugati da alcune chiese della Diocesi di Siracusa. Si tratta di un manoscritto datato 1795 di padre Giuseppe Maria Capodieci, presbitero e archeologo siracusano; un turibolo e un reliquiario della croce settecentesca; due mazze confranternali sette/ottocentesche. I preziosi sono stati restituiti all’Arcidiocesi di Siracusa.
L’indagine dei carabinieri è scattata dopo una segnalazione: sui social l’uomo aveva postato alcune storie dove metteva in vendita i beni. I militari dell’Arma hanno indagato riuscendo a risalire al venditore e dopo una perquisizione domiciliare hanno ritrovato i reperti per i quali l’uomo, che è stato denunciato, non ha saputo fornire alcuna spiegazione.




Giannobile, l’astrofotografo siracusano che conquista la Nasa con le sue iconiche foto

L’Etna ed i suoi anelli di gas per come immortali dall’astrofotografo siracusano Dario Giannobile conquistano la Nasa e si guadagnano la foto astronomica del giorno. In sigla, Apod ovvero Astronomy Picture of The Day. Lo scatto di Giannobile è stato selezionato dall’ente spaziale americano e diffuso attraverso i suoi canali social da milioni di follower in tutto il mondo.
“Era l’alba del 7 aprile e da Gangi ho immortalato lo spettacolo offerto dall’Etna”, racconta Dario Giannobile. La Nasa descrive così il fenomeno: “…Tecnicamente conosciuti come anelli vorticosi, le pareti del vulcano rallentano leggermente l’esterno degli sbuffi di fumo emessi, facendo muovere più velocemente il gas interno. Si sviluppa un cerchio di bassa pressione che fa sì che lo sbuffo di gas e di cenere vulcanica emessa si avvolga in un anello, una struttura geometrica familiare che può essere sorprendentemente stabile mentre sale. Gli anelli di gas sono piuttosto rari e richiedono una coincidenza tra la giusta geometria del condotto, la giusta velocità del gas espulso e la relativa calma dell’atmosfera esterna”.
Cosa guardare nella foto di Giannobile? Lo spiega lo stesso autore: “Ciò che colpisce sono sicuramente gli anelli sulla sinistra che sembrano librarsi dalla corrente gassosa come piccole meduse galleggianti su un cielo colorato dal bagliore rossastro dell’alba. Fenomeno raro quanto suggestivo che pare voglia evidenziare un legame inscindibile fra le rocce laviche e il Cielo, rappresentato dalla sottile falce di Luna, testimone silenziosa della forza del nostro amato vulcano”.




“Progetto Martina”, si concludono gli incontri con gli studenti

Si sono conclusi, venerdì scorso, nella sede del Liceo Classico “Tommaso Gargallo” di Siracusa, gli incontri con gli studenti sul “Progetto Martina” a cura dei Lions club Siracusa Host.
“Il Progetto Martina – dichiara il responsabile del service dott. Giuseppe Reale – parla agli studenti per informarli su come individuare i segni premonitori di patologie tumorali giovanili. Più medici specialisti si sono alternati nei vari incontri per parlare della cultura della prevenzione dei tumori giovanili, purtroppo in crescita. Siamo soddisfatti del risultato. Abbiamo visto ragazzi attenti e consapevoli. Sono state date informazioni utili ad individuare precocemente i segni clinici che portano a patologie tumorali giovanili. Martina era una giovane ragazza morta per tumore al seno e nel suo testamento aveva lasciato come volontà di istruire i giovani su tali patologie”, conclude Giuseppe Reale.