Bonafede e l’errore su doloso e colposo, Adu Siracusa: “Dimissioni immediate”

L’Adu di Siracusa, l’associazione dei difensori d’ufficio chiede le dimissioni immediate del ministro Alfonso Bonafede.  Dura la nota del consiglio direttivo, che si è riunito ieri. Al centro della richiesta- come spiega il presidente Giuseppe Giuliano- le dichiarazioni rese dal Guardasigilli nel corso della trasmissione televisiva Porta a Porta dichiarazioni subito nell’occhio del ciclone, vista la gaffe del ministro, nel momento in cui ha dichiarato che “quando non si riesce a dimostrare il dolo, il reato diventa colposo e ha termini di prescrizione molto più bassi”. Un errore palese sotto il profilo tecnico-giuridico. I difensori d’ufficio fanno, inoltre, notare che “sono dichiarazioni poste a sostegno dell’opportunità della riforma della prescrizione e  possono ingenerare una pericolosa confusione nell’opinione pubblica.  L’Avvocatura, tutta-prosegue la nota del direttivo Adu- nutre il fondato timore che le riforme delle regole, processuali e sostanziali, in ambito civile e penale, attualmente in discussione, siano basate sulla errata percezione e conoscenza degli istituti giuridici”. Da questo la richiesta di  “immediate dimissioni del Ministro della Giustizia”. 




Riserva di Cavagrande, le associazioni ambientaliste: “Si nomini un commissario ad acta”

La richiesta di messa in mora e di nomina di un commissario ad acta per la Riserva Naturale Orientata Cavagrande. L’hanno presentata all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente le associazioni ambientaliste e culturali Acquanuvena, Archeoclub Noto, CAI
Siracusa, Ente Fauna Siciliana, LIPU Siracusa, Natura Sicula, , Notoambiente e Sciami. Un’azione che riguarda i Comuni competenti dal punto di vista territoriale e dunque Avola, Noto e
Siracusa.
“Tale iniziativa -spiegano le associazioni- muove dall’esigenza di dare un concreto impulso al processo di predisposizione di un piano di utilizzazione e valorizzazione della pre-riserva della R.N.O. Cava Grande del Cassibile, che avrebbe dovuto essere attuato già nel 1990, anno in cui, con decreto assessoriale n° 649, fu istituita la riserva. La predisposizione di un piano particolareggiato della pre-riserva avrebbe consentito uno sviluppo sostenibile di molte attività economiche che ruotano attorno alla Riserva di Cava Grande del Cassibile. Ad oggi si continua invece ad assistere al continuo proliferare di attività abusive, utilizzi impropri anche di aree demaniali, irregolarità diffuse perfino di carattere edilizio e conseguente modifica dei luoghi”. Le associazioni ricordano che la riserva di Cava Grande del Cassibile rappresenta un patrimonio naturalistico e culturale di immenso valore,
che con i suoi corsi d’acqua incontaminati che si dipanano sull’altopiano ibleo rappresenta un vero e
proprio canyon fluviale, ospitando una ricca flora che annovera oltre centinaia di specie vegetali e
numerose specie faunistiche. Si tratta inoltre di un sito archeologico importante”.




VIDEO. Santa Lucia, anticipata l’uscita. L’arcivescovo “Comunità sofferente ma non rassegnata”

Con un anticipo di almeno 30 minuti sul programma, il simulacro e le reliquie di Santa Lucia hanno lasciato la Cattedrale di Siracusa. Il maltempo che incombe sul capoluogo, con minaccia di pioggia, ha suggerito di anticipare i tempi.
Una volta sul sagrato, occhi lucidi per i tanti siracusani che non hanno comunque voluto mancare all’appuntamento con il primo abbraccio alla Patrona, in piazza Duomo.
L’arcivescovo, Salvatore Pappalardo, nel suo discorso dal balcone si è rivolto alla santa siracusana con una sorta di lettera inviata alla “cara Lucia”. A lei ha chiesto di intercedere affinché finisca la carestia di amore che attanaglia la sua città, attraverso il richiesto dono della solidarietà. “La tua comunità è sofferente ma non rassegnata”, ha detto ancora rivolto alla Santa. L’arcivescovo non ha nascosto però che la città sia “in crisi morale, economica, sociale e politica”. Odio e contrapposizione ostacolano il dialogo e rendono difficile il raggiungimento del bene comune. “Non abbiamo imparato ad imitarti”,




Siracusa. La Festa di Santa Lucia: i “botti” aprono la giornata, processione alle 15.30

E’ tutto pronto per la Festa di Santa Lucia. La giornata speciale di Siracusa si è aperta, alle 8.00, con i tradizionali “botti”. La città si prepara ad abbracciare la Patrona, con l’emozionante momento dell’uscita del simulacro e delle reliquie sul sagrato della Cattedrale previsto alle 15.30. Attesa, subito dopo, per il discorso dal balcone dell’arcivescovo: attese parole di fede e di speranza con uno sguardo attento a quanto accade nella città di Lucia.
All’uscita del Simulacro il coro degli studenti degli Istituti Comprensivi di Siracusa, guidato dalla maestra Mariuccia Cirinnà, canterà in onore di Santa Lucia. Confermato il percorso della processione che percorrerà via Picherali, Passeggio Aretusa, via Ruggero Settimo, Porta Marina, via Savoia, largo XXV Luglio, piazza Pancali, corso Umberto, viale Regina Margherita, via Arsenale, via Piave, via Ragusa e piazza Santa Lucia.
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Siracusa. Gli omaggi a Santa Lucia: il cero, il grano, la bandiera svedese ed i sindaci

Antiche solennità e alcune novità durante i vespri della solennità di Santa Lucia. Durante l’appuntamento in Cattedrale, ieri sera, si è infatti rinnovato il rito dell’offerta del cero alla Patrona da parte del sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Poi due elementi nuovi: l’offerta del grano operata dall’assessore regionale all’agricoltura, Edy Bandiera; e la donazione di una bandiera svedese da parte dell’Ambasciata di Svezia in Italia, rappresentata da Niklas Wiberg.
Il grano è alla base della ricetta della “cuccia”, il dolce a base di ricotta tradizionalmente collegato a Santa Lucia. La bandiera svedese, invece, conferma il ritrovato legame con la Svezia: forte è nel paese scandivano la tradizione di Lucia, seppur non nella versione prettamente cattolica del culto e della devozione.
Ad omaggiare la Patrona del capoluogo sono stati anche i sindaci delle 16 città siracusane che fanno parte dell’Arcidiocesi di Siracusa. E’ bene ricordare che Avola, Noto, Pachino, Portopalo e Rosolini afferiscono alla suffraganea diocesi di Noto.




Siracusa. Santa Lucia riporta la Borgata al centro: sette giorni di nuova attenzione

La Borgata torna per una settimana “centrale” nella vita di Siracusa. Con l’arrivo in serata del simulacro di Santa Lucia, che rimarrà fino a giorno 20 all’interno del Santuario extra moenia, si accendono mille attenzioni sul popolare rione, almeno per una settimana.
Nella notte, pulizia straordinaria di piazza Santa Lucia, con l’ausilio di diversi mezzi. Non solo la spazzatrice lavastrade ma anche il nuovo macchinario che, tramite un getto di acqua calda a forte pressione, garantisce una migliore pulizia di piazze e marciapiedi. Nella notte precedente, era stata utilizzata per grandi pulizie in piazza Duomo.
Fiorire sulle scale del Sepolcro donano ulteriore eleganza alla piazza della Borgata dove, timidamente, ripartono le discussioni sul ritorno del Caravaggio ed il rilancio turistico della Borgata, che passa anche attraverso le catacombe sottostanti. Con quella voglia di collegamento in barca tra lo sbarcadero e Ortigia che rimane al momento ricordo consegnato agli archivi.




Siracusa. La bufala social sulla festa di Santa Lucia: scherzo a cui non abboccare

Qualcuno ci ha persino creduto. Eppure non era difficile comprendere già ad un primo sguardo che si era di fronte ad una vera e propria bufala. In tempi di viralità, però, non è stato facile fermare il “contagio” della falsa pagina del televideo che riportava la notizia (falsa) dell’annullamento della festa di Santa Lucia a causa del maltempo.
Liquida tutto con un sorriso il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione. “Ogni anno c’è sempre qualche buontempone, questa dell’annullamento per maltempo però ci mancava”.
Sorprende che qualcuno abbia realmente abboccato, condividendo la fake news e ampliandone così la diffusione. Erano subito evidenti diversi errori di forma nella grafica, come il numero di pagina (100) e la stessa sezione “Ambiente” del Televideo, in cui era inserito il corpo della non-notizia, piuttosto grezzo: in sostanza, il messaggio sulle condizioni meteo inviato dalla Protezione Civile ricopiato, con l’aggiunta alla fine di una improbabile dichiarazione del sindaco di Siracusa. Bastava un semplice controllo sullo stesso Televideo.
La processione di Santa Lucia è più che confermata. Nel primo pomeriggio, l’uscita del simulacro dal sagrato. Poi il discorso dell’arcivescovo e quindi la partenza del corteo che – attraversando la città – raggiungerà in serata il santuario di piazza Santa Lucia.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha intanto annunciato che presenterà una denuncia contro ignoti per lo scherzo di cattivo gusto, rimbalzato sui social.




Caso amministrative, la lettera di una presidente di seggio: “vi spiego cosa è successo”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente di una delle 9 sezioni per le quali il Tar ha ordinato la ripetizione delle operazioni di voto, relative alle amministrative del 2018. In attesa del giudizio del Cga (camera di consiglio il 15 gennaio), varie le reazioni sull’accaduto.
Nella lettera, la testimonianza diretta di chi ha lavorato all’interno di una delle sezioni elettorali del capoluogo. Ha firmato la sua lettera con nome e cognome ed indicazione del seggio, dati che – per ragioni di privacy – non riportiamo nel testo seguente.
Ecco la lettera integrale:

“A me non piace restare in silenzio attonita mentre si beffeggia e si mette in discussione il nostro operato. Scrivo questa email per spiegare ai cittadini quello che è accaduto in quei giorni antecedenti l’elezioni.
In vista di tale elezione, molti presidenti di seggio hanno rinunciato all’incarico per vari motivi: la difficoltà delle operazioni di voto, la responsabilità per il ruolo da ricoprire etc. Quindi alcuni siamo stati invitati a ricoprire il ruolo solo il giorno prima dell’inizio dei lavori.
E’ vero nessuno ci ha puntato la pistola, potevamo rinunciare, io l’ho fatto come libera cittadina mentre tutti disertavano il ruolo di Presidente; ho dato la mia disponibilità perché sapevo che in ogni caso avrei fatto del mio meglio.
E’ stata una palestra di vita e chi ha fatto questa esperienza sa benissimo quanto siano difficili le modalità di voto per le comunali, la compilazioni di registri, a volte incomprensibili anche per chi ogni giorno parla di diritto all’interno dei tribunali o per chi già aveva esperienze pregresse.
Ad ogni modo, non voglio giustificarmi ma spiegare la vicenda. Come ho detto in precedenza, non mi sono potuta recare per chiedere effettivamente quali fossero gli errori attribuiti al nostro seggio, ma da quello che ho sentito, si parla di avere 3 voti in più chiamati “ballerini” che sono ritenuti non validi perché non sono stati attribuiti a nessuno.
La stessa persona che ha seguito la vicenda più di me e che mi ha raccontato, visto che era con il mio seggio al momento dello spoglio, mi diceva che potevano essere voti delle forze armate in servizio nel nostro seggio e che per legge posso fare votare. Non solo, mentre molti seggi facevano pause lunghe per tornare a casa e rifocillarsi, io ho chiesto ai miei scrutinatori di votare nel nostro seggio in modo da evitare file e tempi di attesa in altri seggi e poter riprendere il proprio servizio nel minor tempo possibile. Io stessa non mi sono mai spostata per la responsabilità dell’incarico dato.
Abbiamo fatto lo spoglio a porte aperte con ben 4 rappresentanti di lista ai quali ho sempre portato rispetto, seppur di schieramenti diversi e che in un certo senso sono stati anche preziosi per l’aiuto dato durante lo spoglio.
Abbiamo iniziato alle 6 del mattino di sabato e abbiamo concluso alle 8/9 del mattino seguente: questo è bene che si sappia, perché per certi versi è anche quasi umanamente difficoltoso stare 26/28 ore in una stanza con mille tipologie di vicende che non sto qui a scrivervi, con un’alta soglia d’attenzione.
In quell’occasione mi sono curata pure di chiamare le persone esterne che potevano votare, visto che eravamo un seggio speciale e nessuno ha voluto votare.
Ma da qui a dire che abbiamo commesso atti illeciti e manipolatori è molto grave. Annullando quei voti, non solo calpestate la nostra credibilità di cittadini, cosa che onestamente parlando non permetto a nessuno, insieme alla mia scala di valori; ma soprattutto i nostri voti, visto che eravamo assegnati ad altri seggi e che cosi non potremmo mai recuperare.
Io non conoscevo e tutt’ora non conosco nè Italia, nè Reale e nessun altro. Con il mio seggio abbiamo fatto tutto con trasparenza, nel miglior dei modi e come una squadra che si conosceva da anni.
Non posso sentire ancora dire che ci sono stati brogli, questo non lo permetto e penso di poter parlare anche a nome di tutti gli altri Presidenti di seggio.
E’ da anni che si parla di facilitare le modalità per elezioni sigillando tutto la sera e riprendendo l’indomani più riposati, ma per una legge regionale non si può fare. Questo deve anche farci capire che è importante semplificare i registri di tali operazioni.
Io spero che sia fatta giustizia, che visto il giorno, la Patrona S.Lucia ci doni luce in questa vicenda dove ognuno deve accettare oneri e onori del ruolo che ha voluto ricoprire. Ma sbeffeggiare il lavoro degli altri no, questo non lo permetto”.




Lettera aperta di Italia: “Trascinano la città nel fango, non conoscono la lealtà”

Una lettera aperta indirizzata ai siracusani. Il sindaco, Francesco Italia torna così a parlare della vicenda che lo vede contrapposto ad Ezechia Paolo Reale nella battaglia sulle elezioni amministrative. Dopo la sentenza del Tar, che ha annullato la sua proclamazione, dopo il suo ricorso e l’accoglimento della richiesta di sospensiva da parte del Cga fino all’udienza del 15 gennaio, ma soprattutto dopo tutte le dichiarazioni che, in questi giorni, si sono susseguite, in un clima sempre più caldo, il primo cittadino scrive ai cittadini. “In queste ore di festa-esordisce Italia- mentre le luci del Natale si accendono in città e nelle nostre case si respira il calore delle festività, tutto avrei potuto desiderare tranne che ritrovare la mia amata Siracusa sulle cronache locali e nazionali, ancora una volta volutamente e irresponsabilmente accostata ad ombre e sospetti”. Il sindaco ritiene che “quando gli argomenti scarseggiano, quando il rumore delle unghie sul vetro diventa insopportabile, quando si è costretti a mandare avanti soggetti buoni per tutte le stagioni, quando perfino gli emeriti ex cominciano a balbettare imbarazzati, è giunto il momento della lettera aperta ai sostenitori”. Il sindaco non usa mezzi termini quando parla di “una narrazione costruita a tavolino che vede il consigliere Ezechia Reale e praticamente tutti gli esponenti della peggiore politica degli ultimi 30 anni, sconfitti alle urne da fantomatici brogli che perfino la sentenza del Tar smentisce”.Una narrazione che secondo il sindaco “non sta solo nel voler trascinare l’intera città nel fango, ma voler convincere subdolamente i cittadini che le irregolarità riscontrate nei nove seggi siano state tutte a mio favore, una sonora sciocchezza, una bufala, uno stratagemma puerile di chi non sa nemmeno cosa voglia dire la parola lealtà”. Per motivare tale considerazione, Italia invita a osservare  i voti del primo turno nelle sezioni discusse: “Reale vince in tutte, e non vince di uno o due voti ma si distacca di un numero di voti considerevole.  Chi ci dice allora che queste irregolarità non abbiano avvantaggiato proprio Reale e perchè  continua a restare in silenzio davanti a specifiche domande? Chi avrebbe organizzato la truffa elettorale?  Un’organizzazione criminale o un singolo?  Per conto di chi? “. A questi interrogativi, Italia ne aggiunge un altro: “Perché tutto ciò non è stato denunciato all’esito del primo turno e non solo dopo la sconfitta al ballottaggio?  Italia alza poi il tono e ricorda “l’impiego di copiose risorse, una campagna elettorale iniziata almeno un anno prima con gigantografie sparse per tutta la città, un’armata di 256 candidati consiglieri a sostegno, i nomi più noti – alcuni anche alle cronache giudiziarie – della politica locale degli ultimi trent’anni a supporto, e cinque anni di opposizione giocati con ogni mezzo, la città ha scelto chiaramente”. Italia ricorda, inoltre, alcuni numeri del primo turno. “Il 45 per cento alle liste, il 37 per cento al candidato sindaco Reale. Vuol dire- ne deduce- che l’8 per cento dei cittadini,nonostante esprimesse gradimento per le liste a supporto del candidato Reale, ha scelto di affidare la città ad un sindaco diverso. Reale cerca di accreditarsi come garante della democrazia, col piglio di chissà quale supposta superiorità morale sua e dei suoi alleati – almeno di quelli ancora presentabili – e smentita da una continua violazione delle regole resta solo l’enorme danno di immagine di una città patrimonio Unesco e conosciuta in tutto il mondo, confusione dei cittadini e una estenuante e svilente campagna elettorale priva di qualunque contenuto e di amore per la città, che va avanti almeno dal 2018. Continuerò a servire la città e i cittadini  fino a che mi sarà consentito-conclude- in virtù e nel pieno rispetto delle migliaia di voti, legittimi e inequivocabilmente espressi, sia al primo turno che al ballottaggio”.




Floridia soffoca sotto montagne di spazzatura: la Prefettura segue il caso da vicino

Floridia soffoca sotto montagne di spazzatura. E’ ormai emergenza, con topi segnalati nei condomini e nei pressi anche di istituti scolastici. I netturbini della Prosat hanno proclamato due giorni di sciopero ed il servizio non ripartirà – se ripartirà – prima di lunedì.
Ma già da diverse settimane la raccolta avviene a singhiozzo, con i cumuli di spazzatura che crescono lungo le strade della cittadina siracusana. Senza stipendio da 5 mesi, i 34 netturbini della Prosat attendono risposte. E la loro astensione dagli straordinari, effetto dello stato di agitazione proclamato tempo addietro, non permette di garantire la pulizia di Floridia.
Il caso è sotto la lente del prefetto Scaduto. Esattamente tra sette giorni, il 19 dicembre, ha convocato nel palazzo di piazza Archimede sindacati, ditta e commissario straordinario del Comune di Floridia. Il funzionario regionale chiamato alla guida del Municipio floridiano dovrà consegnare il rendiconto delle entrate e dei trasferimenti regionali attesi in questi giorni. Quei soldi dovranno essere destinati al pagamento delle mensilità arretrate dei netturbini floridiani. I sindacati attendono ma senza nutrire grandi speranze. La richiesta è di almeno due stipendi saldati entro Natale, altrimenti Floridia rischia il caos.