Multe a raffica al Talete, troppe auto non autorizzate occupano gli stalli per i disabili

Non sono cadute nel vuoto le segnalazioni dei giorni scorsi. In molti hanno lamentato come i posti riservati ai disabili, all’interno del parcheggio Talete, fossero spesso occupati da auto che non ne avevano alcun diritto. Una cattiva abitudine che si è diffusa nella convinzione di una sorta di impunità collettiva. Dopo le denunce social di alcune associazioni, la vicenda è finita anche su SiracusaOggi.it (clicca qui).
Per riportare sotto controllo la situazione, è intervenuta la Polizia Municipale di Siracusa. Raffiche di multe alle auto posteggiate sugli stalli disabili, senza averne diritto. Più volte al giorno, gli agenti visitano il parcheggio Talete per verificare – in diversi momento della giornata – la situazione. Più controllo anche sul rispetto delle aree di sosta per i disabili in Ortigia, dove la penuria di posti disponibili porta molti ad abbandonare la propria auto anche dove non è consentito. Dalla Municipale assicurano che il controllo sugli stalli riservati proseguirà per tutta l’estate.




Rapina commessa a Scandicci (Fi), condannata a quasi 4 anni di reclusione

Una 66enne è stata arrestata dai Carabinieri della Stazione di Belvedere. Eseguito un provvedimento della Procura di Firenze: la donna è stata riconosciuta colpevole di rapina commessa a Scandicci (FI) nel luglio del 2022 e condannata a 3 anni, 9 mesi, 23 giorni di reclusione e 1.334 euro di multa.
E’ stata accompagnata alla casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”, come disposto dall’Autorità giudiziaria fiorentina.




Progetto Mare per Tutti, lidi attrezzati per residenti e turisti diversamente abili

Torna, dal primo luglio al 30 settembre, il progetto “Mare per tutti” dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali guidato da Marco Zappulla. L’iniziativa, che mira a rendere accessibile il mare per i residenti ed i turisti diversamente abili, è già stata proposta lo scorso anno e viene adesso potenziata.  Sono 6 i lidi che aderiscono.
“La novità di quest’anno –spiega l’assessore Zappulla-è che ci saranno due postazioni per ogni lido, una messa gratuitamente a disposizione dai gestori e l’altra a carico del Comune. In tal modo, abbiamo di fatto raddoppiato il numero dei soggetti che potranno beneficiare del servizio. Offriremo alle persone disabili e a due accompagnatori la possibilità di fruire di una postazione da spiaggia composta da un ombrellone, due lettini e una sdraio”.

“Il nostro obiettivo – prosegue l’assessore – è far diventare Siracusa sempre più inclusiva e questo progetto rappresenta un grande segnale di civiltà e solidarietà. Siamo orgogliosi, come Amministrazione comunale, di promuovere un’iniziativa che permette a tutti di godere delle nostre splendide spiagge, senza barriere. Ringrazio per la disponibilità i gestori degli stabilimenti balneari, i ragazzi del Servizio Civile del Comune, che si occuperanno della gestione delle prenotazioni, e il CO.PRO.DIS presieduto da Lisa Rubino per il supporto volontario offerto nel coordinamento del servizio”.

I lidi che hanno aderito al progetto per il 2024 sono il Sayonara e il Kukua Beach di Fontane Bianche, il Flybeach della Fanusa, il lido Arenella, il lido Finanza di contrada Isola e il Varco 23 di Plemmirio.

Le modalità di prenotazione sono dettagliatamente indicate all’interno dell’avviso pubblico relativo al progetto raggiungibile a questo link.

Il progetto sarà presentato ufficialmente il 16 luglio alle 10:00 nella sala B dell’Urban Center. Saranno presenti, oltre all’assessore Marco Zappulla, il sindaco Francesco Italia e la dirigente dei servizi sociali Adriana Butera. Parteciperanno inoltre la presidente del CO.PRO.DIS Lisa Rubino e l’associazione “Sicilia Turismo per tutti” presieduta da Bernadette Lo Bianco che, con il progetto “Sicilia e Siracusa Mare per tutti 2024”, ha ulteriormente implementato le informazioni relative all’accessibilità delle spiagge pubbliche e private di Siracusa e della Sicilia per realizzare un’ospitalità ancora più accessibile, inclusiva ed ecosostenibile nell’intero territorio siciliano.




Donne vittima di violenza, anche ad Avola con i Carabinieri “Una Stanza tutta per sè”

Inaugurata la quinta “Stanza tutta per sè” all’interno di una caserma dei Carabinieri del siracusano. Cerimonia ad Avola, con il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gabriele Barecchia e la presidente nazionale del Soroptimist, Adriana Macchi. Come ormai molti sanno, si tratta di un ambiente dedicato alle donne che accedono in caserma per denunciare violenze e/o soprusi. Nel 2014, in Italia, è nato questo progetto che vede insieme il Comando Generale dell’Arma e il Soroptimist International d’Italia. L’obiettivo è la creazione di locali confortevoli e protetti, dedicati all’ascolto di donne che hanno subito violenza e di altre vittime vulnerabili.




VIDEO. Benessere del corpo e della mente, la Gionata internazionale dello Yoga a Siracusa

Promuovere e diffondere la cultura dello yoga. È questo l’obiettivo della Giornata Internazionale dello Yoga, che si è svolta questa mattina nella cornice delle Latomie dei Cappuccini. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato diverse volte gli effetti benefici della costante pratica dello yoga sulla salute fisica, mentale e olistica dell’uomo. Su questo punto si è soffermato il maestro himalayano Swami Ananda Saraswati, che ha tenuto una lezione gratuita con la città e per la città di Siracusa.
All’evento ha anche partecipato l’ambasciatrice d’India in Italia, Vani Rao, che ha sottolineato l’importanza della disciplina per la vita delle persone e della società.
Presente alla manifestazione anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




La morte di Vincenzo, si indaga per omicidio colposo. Lo straziante messaggio dei genitori

“Il mio cuore si è fermato insieme al tuo, core nostro, in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio”. E’ lo straziante messaggio affidato ai social dai genitori di Vincenzo, il bimbo di 10 anni che ha perso la vita cadendo dentro un pozzo. La comunità di Palazzolo Acreide si è stretta attorno ai genitori, alla sorella maggiore ed al fratellino. Il clima è irreale nella cittadina. Luminarie spente, festeggiamenti per San Paolo sospesi, corso semideserto. Tutto appare irrealmente sospeso.
Il sindaco, Salvatore Gallo, continua da ieri nel suo vai e vieni dalla casa della famiglia di Vincenzo. “Qui ci conosciamo tutti, è un tragedia di tutti. Loro devono sapere di avere il sostegno di noi tutti”, spiega.
La Procura di Siracusa, intanto, ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolo Vincenzo. Dall’esame autoptico, gli investigatori si attendono risposte che chiariscano le cause del decesso: un trauma durante la caduta o annegamento, le ipotesi.
Nelle ultime ore sono state ascoltate le persone presenti al campo estivo organizzato dall’Anfass, cooperativa sociale per bambini disabili che aveva promosso il grest nel segno dell’inclusione. La Procura di Siracusa si muove per omicidio colposo. Al momento, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, in attesa però dei primi riscontri investigativi.
La tragedia è avvenuta in pochi minuti, quando l’attività del campo estivo era quasi conclusa. I bambini stavano per raggiungere i pullmini che li avrebbero riportati a Palazzolo da quella fattoria in contrada Falabia, distante 5km dal centro cittadino. Vincenzo si sarebbe attardato, tra le altalene ed il pozzo. Qualcuno lo invita a scendere. D’improvviso, i supporti della botola avrebbero ceduto verso l’interno. Ed il piccolo è precipitato. “C’era chi chiamava i soccorsi, chi si è precipitato nel tentativo di far qualcosa”, racconta un testimone. Tra chi si adopera c’è l’educatrice di 54 anni. Solo con la forza di mani e piedi prova a calarsi nello stretto pozzo, senza corda come invece filtrato in un primo momento. “Il gesto di una madre disperata. Ha rischiato tanto. Non so con certezza se sia riuscita ad avvicinarsi”, dice il sindaco Gallo presente in quei concitati momenti. “Quando l’hanno riportata in superficie, nel silenzio irreale della zona, era priva di sensi. Ho temuto fosse morta”. Dopo una notte trascorsa in ospedale a Siracusa, è stata dimessa. E’ ancora sotto shock. Non si da pace per non essere riuscita a salvare Vincenzo, rivelano alcuni conoscenti. Non è ancora chiaro se e quanto sia riuscita ad avvicinarsi. Per la poca aria, è svenuta.
Sono stati i Vigili del Fuoco a soccorrerla e riportarla in superficie. Poco dopo, è stata la volta del corpo senza vita di Vincenzo, con i sommozzatori che si sono calati sotto l’acqua putrida che per metà riempie il pozzo profondo 15 metri. Solo in quel momento si è spezzata l’ultima, cieca speranza a cui ci si era tutti aggrappati.




Disposta l’autopsia sul piccolo Vincenzo, indagati il proprietario del terreno e gli educatori

La Procura di Siracusa ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolo Vincenzo. Presumibilmente verrà effettuata già domani. Dall’esame autoptico, gli investigatori si attendono risposte che aiutino a chiarire le cause del decesso: un trauma durante la caduta o annegamento, le ipotesi. Elementi che potrebbero indirizzare anche le indagini.
Nelle ultime ore sono state ascoltate le persone presenti al campo estivo organizzato dall’Anfass, cooperativa sociale per bambini disabili che aveva promosso il grest nel segno dell’inclusione. I magistrati si muovono per omicidio colposo. Come atto dovuto, iscritti nel registro degli indagati una decina di persone tra cui il del proprietario del terreno e gli educatori della cooperativa presenti al momento della tragedia. Tra loro vi sarebbe anche la 54enne che ha tentato disperatamente di salvare il bimbo, calandosi dentro al pozzo.
“Non abbiamo ancora completato gli accertamenti, per cui non possiamo ancora dire quanti sono”, spiega il procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, riferendosi proprio agli indagati.




VIDEO. Alga nociva nelle acque di Cala Rossa, verso il divieto temporaneo di balneazione

E’ attesa in mattinata un’ordinanza comunale per disporre il divieto temporanea di balneazione a Calarossa, in Ortigia. Tutta colpa di un’alga potenzialmente tossica, l’ostreopsis ovata, e della sua improvvisa “fioritura”. Il monitoraggio ambientale eseguito da Arpa il 24 giugno scorso ha, infatti, evidenziato il superamento della concentrazione limite dell’alga.
Dell’avvenuto superamento, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha dato subito comunicazione al sindaco di Siracusa ed alla Capitaneria di Porto per tutti gli adempimenti del caso.
Si tratta di un fenomeno naturale. L’innalzamento della temperatura del mare favorisce il bloom algale che conferisce alle acqua una particolare colorazione rossastra. Nessun inquinante, tutta colpa dell’ostreopsis ovata e della massiccia fioritura. Il problema non riguarda la qualità delle acque di balneazione, che rimane buona, ma il “bloom” può causare intossicazioni attraverso l’inalazione di aerosol marino. Gli esami di laboratorio saranno ripetuti, con nuovo campionamento, tra sette giorni. Era già successo nel 2020, con analoga ordinanza di divieto temporaneo di balneazione.
Le parole del sindaco di Siracusa, Francesco Italia:

foto archivio




Furto alla farmacia ospedaliera del Di Maria di Avola, rubati medicinali oncologici

Ignoti nella notte si sono introdotti nella farmacia dell’ospedale Di Maria di Avola. Hanno tranciato il lucchetto, dopo aver attraversato alcuni padiglioni ospedalieri. Una volta all’interno, hanno arraffato diversi farmaci molti oncologici. Il nosocomio avolese ospita, infatti, il reparto di Oncologia, in attesa di rientrare tra un mese all’Umberto I di Siracusa.
Un furto odioso e che crea un considerevole danno economico, alla luce del valore commerciali di alcuni dei medicinali trafugati. Un dato che lascia pensare che si tratti di una banda strutturata e che aveva ben pianificato il colpo. Non è la prima volta che la farmacia ospedaliera di Avola subito un episodio simile. Secondo alcune fonti, l’impianto di allarme sarebbe fuori servizio. C’è un servizio di vigilanza privata ma non interesserebbe tutte le aree dell’ospedale di Avola. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato.




Scarichi non autorizzati e discariche a cielo aperto: sanzioni nel siracusano

Scarichi idrici non autorizzati e discariche a cielo aperto, scattano le sanzioni della Capitaneria di Porto di Siracusa. Nell’ambito delle competenze attribuite dalla legge in materia di repressione dei traffici illeciti e smaltimenti illegali di rifiuti e di tutela delle acque dall’inquinamento, nel corso dell’ultimo trimestre la Capitaneria di Porto di Siracusa ha posto in essere un’attività di controllo nei confronti di imprese operanti nei vari settori produttivi e impianti di depurazione acque reflue insistenti lungo la fascia costiera dell’intero compartimento marittimo, in particolar modo in prossimità di fiumi e corsi d’acqua sfocianti in mare.
Sono state accertate numerose irregolarità in materia di scarichi idrici, che hanno portato alla contestazione di illeciti amministrativi per un importo complessivo di 516.000,00 euro. I controlli hanno riguardato anche l’aspetto della gestione dei rifiuti derivanti dalle attività produttive.
Nell’ambito di queste operazioni sono stati inoltre deferiti all’autorità giudiziaria i titolari di due imprese. Nel primo caso è stata trasmessa un’informativa di reato in seguito ai risultati delle analisi dei campioni prelevati dal personale operante, che hanno fatto registrare il superamento dei valori limite delle acque scaricate in mare da un impianto di depurazione sito nella provincia di Siracusa. Nel secondo caso, invece, è stato accertato lo scarico diretto sul suolo dei reflui fognari provenienti dai locali sanitari di un’attività di ristorazione nei pressi di un corso d’acqua adiacente all’esercizio commerciale.
Infine, di rilievo l’attività del personale della Delegazione di Spiaggia – Guardia Costiera di Avola che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, ha posto sotto sequestro una vasta area di terreno (circa 1.600 mq.), dislocata sulle anse del torrente Risicone, situato nel territorio comunale di Avola – località Santa Venericchia, adibita a discarica abusiva di rifiuti di ogni genere, pericolosi e non, compreso materiale ferroso e plastico, vasche in fibrocemento e rifiuti inerti da costruzione e demolizione.
La Capitaneria di porto sottolinea come tutti gli scarichi, sia quelli provenienti da immobili privati che quelli provenienti da attività commerciali/produttive, debbano essere autorizzati, a norma di quanto previsto dal Testo Unico Ambiente. Del pari, è obbligatoria la corretta tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti derivanti dai processi produttivi.