Siracusa. Le parole di Francesco Italia, “resterò fedele ai miei valori di sempre”

È affidato ad un lungo messaggio su facebook il commento di Francesco Italia a quanto accaduto nelle ultime ore. “Da domani, nulla per me cambierà e nulla sarebbe comunque cambiato. Continuerò a restare fedele ai valori che danno senso alle mie giornate, a guardare negli occhi i miei familiari e tutti i miei concittadini perché ho fatto del mio meglio e non c’è nulla di cui non sia fiero. Quindi grazie, a tutti, anche a chi ha provato, senza successo, a mettere alla prova l’integrità, la gioia di vivere e la fiducia che fanno di me la persona che sono”.




Amministrative 2018: il Tar annulla la proclamazione del sindaco, si rivota in 9 sezioni

La Prima Sezione del Tar di Catania riscrive il finale delle contestate elezioni amministrative di Siracusa del 2018. Dichiarata l’illegittimità delle operazioni elettorali del 10 giugno in 9 sezioni (14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123), disponendone l’annullamento. Annullati anche i verbali di ammissione al ballottaggio e quelli di proclamazione del sindaco Francesco Italia e dei consiglieri comunali.
Questa la decisione dei giudici amministrativi sul ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale, in 121 pagine di sentenza. Secondo il Tar, in quelle 9 sezioni sono state violate “le regole poste a presidio della legittimità, trasparenza e regolarità della votazione e dello scrutinio”. I vizi denunciati da Reale assumono in quelle 9 sezioni “carattere sostanziale e pertanto invalidante, dando corpo a fondati sospetti in ordine alla attendibilità del risultato elettorale nelle stesse, non potendosi escludere, per esse, una non corretta utilizzazione delle schede elettorali ed in particolare di quelle autenticate”. Tecnicamente si configura, quindi, un annullamento parziale delle elezioni con ripetizione delle operazioni nelle sezioni 14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123.




Siracusa, cosa succede dopo la sentenza del Tar sulle amministrative 2018?

Dopo la sentenza del Tar di Catania, cambia tutto per la vita amministrativa di Siracusa. In attesa della ripetizione delle operazioni di voto nelle 9 sezioni indicate dai giudici amministrativi, la prossima mossa dovrebbe essere quella della Regione. Attraverso l’assessorato regionale alle Autonomie Locali, dovrà procederà alla nomina di un commissario per il Comune di Siracusa.
Francesco Italia ha come opzione quella di presentare ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, chiedendo in via prioritaria la sospensione degli effetti della sentenza del Tar. In ogni caso, fino ad eventuale accoglimento della eventuale sospensiva, sarebbe un commissario a gestire l’ordinario a Palazzo Vermexio.
Quanto alle elezioni, si ripartirà dal dato del primo turno del giugno 2018 meno i voti delle 9 sezioni dove saranno nuovamente chiamati alle urne gli aventi diritto al momento delle amministrative di 18 mesi addietro. Quando si tornerà a votare? Secondo le ipotesi maggiormente accreditate, tra febbraio e maggio del prossimo anno con ipotesi di ballottaggio due settimane dopo.




Siracusa e il waterfront di via Elorina: 50 anni dopo, ci si riprova. “Il futuro è lì”

Già nei tardi anni 60, l’urbanista Cabianca indicava nell’area del golfo di Siracusa – ed in particolare in quello che oggi chiamiamo il waterfront di via Elorina – il punto più indicato per la crescita della città. Ma il Consiglio comunale dell’epoca bocciò quella bozza di piano regolatore, preferendo lo sviluppo a nord.
Oggi si è riaperto il dibattito sul futuro di Siracusa e ritorna attuale quel progetto: smilitarizzazione, riqualificazione, accesso pubblico, non cementificazione, portualità turistica. Ecco le nuove parole chiave.
“Sono contento di avere contribuito a rilanciare il dibattito pubblico sul futuro dell’area di via Elorina ed in particolare dell’ex idroscalo. Diversi incontri istituzionali e la risposta alla mia interrogazione mi portano a maturare la convinzione che mai come oggi sia possibile scrivere un nuovo futuro, pubblico, per quel vasto waterfront”. Lo dice oggi il parlamentare siracusano, Paolo Ficara (M5s) che con una interrogazione parlamentare ha riaccesso attenzioni affiorate a più riprese negli ultimi anni. Ficara risponde a tono alla pizzicata della collega deputata Stefania Prestigiacomo: “Sono contento di averla sorpresa e la ringrazio per la lezione di bon ton parlamentare che mi ha donato. Ne faccio tesoro mentre, però, mi chiedo come mai in oltre vent’anni di politica attiva e di ministero non si sia mai prima d’ora occupata concretamente della vicenda. Come ho già detto, ben venga anche il suo impegno e quello di tutti gli altri smemorati che fino a pochi mesi fa addirittura volevano farci la caserma dei carabinieri in quell’area”. Un progetto, quest’ultimo, che pare aver perso appeal. Salvo il finanziamento, la nuova caserma sorgerà altrove ma non nell’area dell’aeronautica.
Oggi, intanto, dibattito pubblico all’Urban Center sul waterfront di via Elorina. “Purtroppo impegni parlamentari per il voto di fiducia sul decreto fiscale non mi permettono di rientrare per tempo a Siracusa. Ben vengano comunque queste occasioni, il futuro di Siracusa appartiene a tutti ed in particolare a quelli che dalla filosofia di vent’anni di chiacchiere vogliono finalmente passare ai fatti”.




Siracusa. Rapina violenta in gioielleria, arriva la condanna: 10 anni

E’ stato condannato a 10 anni di reclusione il 34enne Salvatore Quattrocchi. Era accusato di rapina ai danni della Gioielleria Piccione, commessa il 4 novembre 2016. Con lui altri 3 complici. Una rapina particolarmente efferata. Quattrocchi, in concorso con altri 3 soggetti, con il volto travisato ed armato di pistola, avrebbe fatto irruzione minacciando con l’arma il titolare, malmenato con calci e pugni e colpito con il calcio della pistola. Si erano impossessati di gioielli per un valore di circa 74mila euro. Quattrocchi è stato condannato anche per spaccio di droga. Il pm aveva chiesto 15 anni, più lieve la condanna inflitta dal giudice.
Quattrocchi era stato arrestato a maggio ad Amburgo, in Germania, dove si era rifugiato. La Squadra Mobile di Siracusa ed il Servizio Centrale Operativo, lo hanno rintracciato dopo approfondimenti investigativi. In un primo tempo si era infatti sottratto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata e traffico di sostanze stupefacenti.
La rapina, in particolare, perpetrata nel mese di novembre 2016, era stata posta in essere con efferatezza.




Siracusa. L’impresa non è in regola: il Comune sospende i lavori di via Monterosso

Sospesi, con effetto immediato, i lavori di realizzazione dei fabbricati residenziali di via Monterosso, alle spalle del centro sportivo di via Piazza Armerina. Al termine di un percorso partito su impulso dell’assessore all’Urbanistica, Maura Fontana e relative verifiche, con la collaborazione del direttore dei lavori, l’impresa che si sta occupando della costruzione delle unità abitative è risultata non in regola con i contributi assistenziali e previdenziali, il Durc. Motivo per il quale la decisione è stata assunta. Rimarrà invariata fino a quando l’impresa non risulterà in regola. Solo allora i lavori potranno essere nuovamente avviati. Sulla vicenda erano intervenuti anche i sindacati degli edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea Cgil, che denunciavano “palesi irregolarità nei confronti dei lavoratori occupati presso l’impresa”.




“Farai la fine del topo, guardati le spalle”: minacce di morte a prete ortodosso di Noto

La lettera è stata inviata al prete ortodosso Corrado Puliatti, di Noto. “Farai la fine del topo”, si legge in dialetto nel testo, scritto con una penna blu. “Non nominare uomini d’onore”, si legge ancora prima della chiara minaccia: “ti uccideremo presto, guardati le spalle”.
Nella lettera minatoria viene citato anche il giornalista sotto scorta Paolo Borrometi. “Mi affido alle Forze dell’Ordine affinché facciano chiarezza rispetto a questa gravissima minaccia di morte. Tutta la mia solidarietà al sacerdote ortodosso Corrado Puliatti”, le parole di Borrometi.
Nella busta, con la lettera minatoria, anche un proiettile. Puliatti ha denunciato tutto alla Polizia che indaga per far luce sull’inquietante episodio. Non è la prima volta che il prete ortodosso diviene oggetto di “attenzioni” poco gradite, via sms e su Facebook: minacce ma anche aggressioni come nel dicembre del 2017.




Siracusa. Prelievo multiorgano all’Umberto I, atto di generosità dei familiari di una donna

Un prelievo multiorgano (fegato, reni e cornee) è stato eseguito questa notte all’ospedale Umberto I di Siracusa.
I familiari di una donna di 73 anni, deceduta per emorragia cerebrale e ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio siracusano, hanno acconsentito.
La procedura, con il supporto organizzativo della Direzione medica di presidio, è stata coordinata dal responsabile dell’Ufficio locale Trapianti, Graziella Basso, con l’intervento del personale medico, infermieristico e tecnico dell’ospedale aretuseo e dell’ISMETT di Palermo.
L’equipe chirurgica dell’ISMETT ha prelevato fegato e reni mentre l’equipe oculistica dell’Umberto I ha prelevato le cornee che sono state trasferite alla Banca degli Occhi.




Notte di fuoco ad Avola, incendio distrugge due auto in via Mazzini

Due auto sono state completamente distrutte dalle fiamme ad Avola. Le vetture erano parcheggiate in via Mazzini, lungo la strada. Poco dopo le 2 della notte scorsa, l’incendio. Sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Noto. Nono sono stati trovati elementi per stabilire le cause del violento rogo. Sono andate distrutte una Audi A4 e una Fiat 500. Le indagini sono affidate ai Carabinieri di Avola.




Santoni di Palazzolo, l’assessore regionale Bandiera: “a breve decreto di finanziamento”

“Nulla cambia. Nessun finanziamento è perso o revocato. Si tratta semplicemente di uno spostamento riguardante il finanziamento dell’ intervento. I fondi infatti non proverranno più dal Patto per il Sud, ma bensì dal PO FESR. Immutato l’importo. Da qui a breve sarà emesso il decreto di finanziamento. Il progetto è maturo ed e strategico per il territorio”. Così l’assessore regionale Edy Bandiera chiude il caso della riqualificazione dell’area archeologica dei Santoni, a Palazzolo Acreide. Ieri il sindaco, Salvo Gallo, aveva sbottato alla notizia del decreto che revocata il finanziamento con fondi del Patto per il Sud.
“Ho già provveduto a tranquillizzare l’amministrazione di Palazzolo Acreide – precisa Bandiera – fornendo ogni utile ragguaglio, rispetto alle preoccupazioni legittimamente sollevate dal territorio palazzolese, di concerto anche il direttore generale dei beni culturali, che puntualmente sta lavorando e ultimando le procedure”.
“Sarebbe stata una follia perdere questa occasione – commenta l’assessore al turismo, Maurizio Aiello – Parliamo di un sito unico al mondo che diventerà un volano e completerà definitivamente la nostra grande offerta culturale che, anche grazie alla regione, stiamo arricchendo e promuovendo giorno dopo giorno”.