E’ morta nella notte l’anziana investita in via Sant’Alessandra, a Rosolini

Non ce l’ha fatta Giovanna Gerratana. La 79enne di Rosolini è morta nella notte all’ospedale Maggiore di Modica. Nella serata di ieri, l’anziana è stata centrata da un’auto in corsa mentre attraversava a piedi via Sant’Alessandra, a Rosolini. Le sue condizioni si sono aggravate nella notte.
Con lei anche il cognato, commerciante, trasportato in ambulanza al Di Maria di Avola dove si trova tuttora ricoverato. Le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni.
Al vaglio la posizione dell’uomo alla guida della vettura. Subito dopo l’incidente si è fermato per i primi soccorsi. Le indagini sono affidate ai Carabinieri.




Nuovo ospedale, stop alle polemiche: Gianni, “non ripetere sempre lo stesso errore”

“Se non c’è una motivazione vera e seria per dire che l’area individuata non va bene, si stoppino subito le polemiche sul nuovo ospedale di Siracusa”. Pippo Gianni, politico di lungo corso, richiama colleghi vecchi e nuovi nell’interesse comune di un obiettivo mai così vicino come oggi.
“Non si deve ripetere il solito copione”, il monito lanciato dall’attuale sindaco di Priolo che vanta un curriculum politico di primo piano, da deputato nazionale e regionale. Da presidente della commissione Sanità, circa vent’anni fa, stanziò 140 miliardi di lire per costruire il nuovo ospedale di Siracusa. Nonostante la disponibilità dei fondi, non se ne fece nulla. “Perchè è sempre mancata l’indicazione dell’area. I soldi c’erano. Avevo indicato dove erano le risorse. Purtroppo Siracusa non è pervenuta: mai indicata l’area. E i soldi sono andati altrove. Mentre qui si chiacchiera, altrove si costruiscono ospedali. Vogliamo ripetere il copione?”, domanda sornione a voce alta.
“Perdere tempo è un errore. E se si continua così, i soldi verranno stornanti e finiranno ad altre province”. Ma Pippo Gianni è convinto che questa sarà però la volta buona. “Perchè c’è un direttore dell’Asp determinato e perchè la volontà della Regione è chiara. Siracusa non faccia scherzi questa volta. E comunque avere scelto un’area vicino all’autostrada è cosa buona. L’ospedale sarà così raggiungibile facilmente da noi che viviamo in provincia. Con un Dea di II livello si potrà poi dare quella risposta sanitaria che oggi nel siracusano non c’è. Ripeto, se non c’è una motivazione vera e seria per dire no a questa area, non si perde tempo e si proceda”.




Siracusa. Contenitori abiti usati: migliorie per il servizio, “ma usateli correttamente”

“Stiamo lavorando per rendere il servizio ancor più efficiente, anche in considerazione del fatto che la raccolta di abiti e indumenti usati attraverso gli appositi raccoglitori rappresenta una voce importante della differenziata in città”. Così l’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri, interviene sul servizio effettuato attraverso i 118 raccoglitori piazzati in città
“Il problema – spiega l’assessore – è che spesso vengono utilizzati come pattumiere. L’azienda che si occupa del servizio li svuota con regolarità ma dopo pochi giorni si ripresenta quella situazione di disordine e sporcizia dovuta a comportamenti incivili di chi decide di usarli come meglio crede. In qualche circostanza abbiamo rinvenuto all’interno dei contenitori perfino animali morti. Reputiamo importante questo servizio e stiamo lavorando, con l’Ufficio ambiente, per migliorarlo anche perché sono tanti i cittadini che comunque conferiscono regolarmente capi
di abbigliamento”.
Il servizio è utilizzato da una buona fascia della popolazione se si tiene conto che da gennaio a ottobre ha raggiunto lo 0,62% della raccolta differenziata per un totale di 327.160 chili di indumenti usati. Nei primi 25 giorni di novembre, si è raggiunto un totale di 3.500 chili in quelli posizionati nei quartieri Neapolis, Ortigia e Santa Lucia; a Belvedere e Cassibile, nello stesso periodo, i chili raccolti sono stati 1.950. I restanti quartieri della città hanno prodotto oltre 6.000 chili.
“Le critiche costruttive – conclude l’assessore Buccheri – ci spingeranno a migliorare gli aspetti che risultano ancora carenti. L’azienda ha intensificato lo svuotamento dei cassoni, ma è chiaro che ci aspettiamo comportamenti diversi da chi ha scambiato i raccoglitori dei vestiti usati per pattumiere. I controlli per stanare le cattive abitudini proseguiranno fino a quando, anche chi si ostina a lasciare di tutto nei raccoglitori, li utilizzerà in maniera corretta”.




Siracusa. Alta tensione in ex Provincia, i dipendenti “scaricano” il commissario Floreno

Torna a salire il malcontento tra i dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa. E si acuisce la frizione tra i lavoratori ed il commissario straordinario Carmela Floreno. Per riassumere, ai dipendenti non è andato giù che la dirigente si sia assunta meriti nella (parziale) risoluzione della loro vicenda, ovvero garanzie per il pagamento delle due mensilità che mancano per chiudere il sesto anno orribile. Motivo per cui li avrebbe anche invitati alla ripresa della normale attività lavorative dopo settimane di assemblea più o meno permanente.
Ma i lavoratori, di contro, ritengo di essere stati gli unici a mobilitarsi realmente, senza supporto istituzionale. Martedì erano a Palermo in audizione in commissione Bilancio. Hanno incontrato Musumeci e il ministro Di Maio una settimana fa.
Alla commissario Floreno, peraltro, imputano un certo immobilismo palesato soprattutto nella decisione di non impugnare l’ultimo provvedimento di ripartizione di risorse regionali, quello che ha fatto l’elemosina alla ex Provincia Regionale. Non è un caso se l’unico striscione affisso all’ingresso del palazzo di via Malta chiede le dimissioni del commissario straordinario. Altro che meriti e soluzioni.
Va peraltro segnalato che, ad oggi, non si ha conferma di una prossima convocazione della conferenza Regione-Province, come promesso martedì scorso dall’assessore regionale alle Autonomie Locali. Da lunedì potrebbe allora esplodere nuovamente la protesta dei dipendenti.




I Mazzarona Days arrivano in Senato: presentati i risultati del “rammendo” urbano G124

Sono arrivati fino in Senato i Mazzarona Days siracusani. Nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sono state presentate le attività dell’edizione 2019 del progetto G124, l’iniziativa di ‘rigenerazione e rammendo’ delle periferie urbane promossa dal senatore a vita Renzo Piano che ha visto tra le città protagoniste anche Siracusa
Alla presenza del presidente del Senato, Elisabetta Casellati, il senatore Piano ha illustrato i risultati raggiunti dai giovani architetti coinvolti nel progetto, insieme con i docenti degli atenei di Catania, Padova, Roma ‘La Sapienza’ e del Politecnico di Milano.
Il team della Scuola Superiore di Architettura di Siracusa, facente parte dell’Università di Catania, coordinato dal professore Bruno Messina e composto dai borsisti Carmelo Antonuccio, Tommaso Bartoloni e Giuseppe Cultraro, ha presentato gli esiti del lavoro condotto sul quartiere Mazzarona.
Qui, con un processo metodologico a medio e lungo termine, sono state realizzate delle micro-architetture ed è stato avviato un piano programma seguendo una progettazione partecipata con l’amministrazione comunale di Siracusa, la Struttura didattica speciale di Architettura a Siracusa, i cittadini, le istituzioni, le associazioni di categoria e le altre realtà attive sul territorio. Oltre al prof. Messina e ai borsisti, erano presenti in Senato i docenti Vito Martelliano, Gianfranco Gianfriddo e Carlo Colloca, consulenti del progetto, accompagnati dal sindaco, Francesco Italia.
Il progetto G124 ha interessato anche altre realtà. A Padova avviata la rigenerazione degli spazi della parrocchia di San Carlo nel quartiere Arcella e la creazione di una piazza, un unibike center e una sala civica sospesa nell’area di Borgomagno; a Milano, la rigenerazione dell’ex scuola di Niguarda con economia circolare, welfare e solidarietà; a Roma, il progetto della Casa dell’Affettività all’interno del Carcere femminile di Rebibbia.




Siracusa. Progetto Mare Pulito, i ragazzi del Nautico ripuliscono lo Sbarcadero

Gli studenti dell’istituto Nautico ripuliscono l’area del Porto Piccolo. Progetto Mare Pulito, Spiagge Fruibili, questa mattina per gli alunni, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Siracusa e (parzialmente) Tekra, la ditta che gestisce il servizio di gestione dei rifiuti nel capoluogo. I ragazzi si stanno occupando nel dettaglio della spiaggetta dello Sbarcadero Santa Lucia e dell’area limitrofa. Sacchi di rifiuti e detriti raccolti e pronti per essere smaltiti. Rammarico viene espresso tuttavia dagli organizzatori per l’assenza, al fianco della scuola, in quest’iniziativa, del Comune.




Siracusa. Antenne militari a Santa Panagia, avviata la manutenzione dell’area

Non sono passati inosservati i lavori in corso nella grande area della Marina Militare a Santa Panagia. Da qualche giorno operazioni in corso concentrate, in particolare, attorno ad un traliccio. Tecnicamente si tratterebbe di un ponte in radio attualmente dismesso ma comunque bisognoso di manutenzione.
Ma è bastata questa attività per risvegliare le attenzioni dei residenti. La zona è, infatti, densamente abitata. Negli anni sono sorte tutte attorno decine di costruzioni. E l’annunciata costruzione e attivazione di nuove antenne radiotrasmittenti (due in sostituzione delle quattordici attualmente dismesse) ha creato allarme. Preoccupati ed in cerca di informazioni e chiarimenti, a decine hanno contattato la nostra redazione.
E’ bene allora chiarire che i lavori in corso riguardano solo aspetti manutentivi e di diserbo. Rinviato al prossimo anno tutto il resto.
Un dato che, però, non smonta l’interesse guardingo e la viva preoccupazione dei cittadini. Alcune informazioni tecniche, al momento non ufficiali, suonerebbero potenzialmente rassicuranti.
Lo scorso luglio, intanto, il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, effettuò un sopralluogo nell’area in questione. Esaminati anche i progetti delle nuove antenne. Ad accompagnarlo, i parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra e dai deputati regionali Giorgio Pasqua e Stefano Zito (M5s). “Una visita a tutela degli interessi dei cittadini. Servono ampie garanzie sull’assenza di rischi e di nemici della salute invisibili”, disse in quella occasione Rizzo.
Poche settimane fa, il tema è stato al centro di una interrogazione dell’ex consigliere comunale Roberto Trigilio, rimasta purtroppo senza risposta. Al sindaco di Siracusa, in quanto garante della salute pubblica, chiedeva di informare la popolazione su eventuali studi o verifiche condotte o al vaglio di Arpa ed Asp, in merito all’installazione di quelle nuove antenne. “Fornisca rassicurazioni, sgomberando il campo da preoccupazioni su di un eventuale rischio di elettrosmog, con preventive verifiche sugli eventuali effetti di quella installazione”.




Siracusa. Ex Spaccio Alimentare, stop al licenziamento collettivo. “Ora più responsabilità”

Sospesa la procedura di licenziamento collettivo per gli ex Spaccio Alimentare di Siracusa. E’ il risultato maturato al termine dell’ultimo incontro all’ufficio provinciale del lavoro. Soddisfatti i segretari di Filcams , Fisascat e Uiltucs, rispettivamente Alessandro Vasquez, Teresa Pintacorona ed Anna Floridia. “Siamo riusciti a respingere fin qui una procedura di licenziamento giudicata da subito come illegittima. Inoltre l’azienda ha già dichiarato nel verbale redatto ieri, la volontà di revocare la procedura di licenziamento, accogliendo di fatto le nostre rimostranze. Di certo – aggiungono – la vertenza ed il nostro impegno non finisce qui. Esorteremo anche la Prefettura a volersi nuovamente confrontare sulla tematica, chiedendo di convocare anche la Cds Holding, proprietaria del centro commerciale, a voler trovare tutte le soluzioni possibili al fine di evitare anche un solo esubero”.
La superficie destinata al futuro ipermercato sarebbe stata intanto ridotta. “Abbiamo già individuato il percorso teso alla salvaguardia dei livelli occupazionali di tutti i lavoratori in capo alla distribuzione Cambria: la casa integrazione straordinaria per cessazione di attività che va sottoscritta al Ministero del Lavoro. Nel frattempo ci auguriamo che le parti vivano una forte responsabilizzazione verso il lavoro ed i livelli occupazionali interessati.”




Crolla un edificio di due piani, nessun ferito tra le macerie. Le foto

E’ venuto giù improvviso, nel primo pomeriggio. Un edificio di due piani, disabitato, incastrato tra via Rossini e via Salerno,a Lentini, è crollato in un tonfo sordo. I vigili del fuoco hanno subito recintato l’area e per escludere che vi fossero persone coinvolte nel crollo hanno scavato anche con l’ausilio di un mezzo. Fortunatamente hanno escluso in pochi minuti che vi fossero feriti. A seguire e coordinare le operazioni anche i carabinieri e i vigili urbani di Lentini.




Siracusa. Studenti in piazza, è il quarto global strike contro il cambiamento climatico

Anche a Siracusa gli studenti sono tornati in piazza per chiedere misure concrete a difesa dell’ambiente e del loro futuro. E’ il quarto global strike dei Fridays for Future. “L’unione fa la forza”, recita lo striscione che apre il corteo, partito poco dopo le 9 da piazzale Marconi e diretto alla Marina. Rappresentate con proprie delegazioni di studenti quasi tutti gli istituti superiori del capoluogo, in diversi hanno aderito anche dalla provincia.
Sono oltre cento le città italiane oggi in piazza per il quarto sciopero globale contro il cambiamento climatico. Alla vigilia della COP25, che vedrà riuniti i leader mondiali a Madrid per discutere del clima, “vogliamo ribadire che il tempo sta scadendo: ci restano solo 11 anni per salvare il pianeta. Abbiamo l’acqua alla gola!”, il messaggio delle principali organizzazioni studentesche.
Simbolicamente, il Comune di Siracusa ha già dichiarato l’emergenza climatica. L’Assemblea Regionale Siciliana è stata invitata a fare altrettanto. Le richieste degli studenti vanno da scuole e università ecosostenibili e plastic free, alla didattica ecologica passando per gli investimenti sulla ricerca, raccolta differenziata nei luoghi di istruzione, trasporti pubblici ecosostenibili e gratuiti per gli studenti.