Nuovo ospedale di Siracusa, martedì ufficiale la scelta: svincolo sud in pole position

Le parole di Musumeci tornano ad accendere l’interesse verso il nuovo ospedale di Siracusa. Il presidente della Regione, sibillino, ha detto che “i tecnici hanno già individuato il sito”. Non una virgola in più. Abbottonatissimo, non ha svelato il luogo esatto ma confermato solo una scelta praticamente già fatta. Dunque il tema che ha caratterizzato l’ultimo anno di dibattito pubblico, e cioè dove costruire il nuovo ospedale, conosce la sua conclusione. Martedì mattina è previsto un vertice tecnico tra l’Asp e il Comune di Siracusa per la comunicazione ufficiale.
Ma gli elementi oggi disponibili permettono già di ipotizzare dove dovrebbe sorgere l’attesissima struttura sanitaria. Si tratta di un Dea di II livello, con 420 posti letto e una dotazione finanziaria per la sua costruzione di 200 milioni di euro. Un ospedale grande, avanzato e dotato di quei reparti oggi non presenti nel “vecchio” Umberto I. E questo perchè diventerà centro sanitario di riferimento intercomunale, quindi non semplicemente l’ospedale di Siracusa bensì l’ospedale della provincia di Siracusa, chiamato in caso ad offrire i suoi servizi anche a parte della provincia di Ragusa. E questo è un primo indizio. Da collegare alla già citata necessità di avere il nuovo ospedale vicino alla grande viabilità e pertanto facilmente raggiungibile.
Due elementi che stringono il cerchio e lasciano chiaramente intendere che il nuovo ospedale sorgerà nei pressi dello svincolo autostradale di Siracusa Sud. L’area della Pizzuta era stata scartata ormai da tempo, Pantanelli e Tremilia non avrebbero offerto necessarie garanzie ai tecnici, anche sotto l’aspetto di vincoli e studi idrogeologici.
Martedì l’indicazione dovrebbe diventare ufficiale. Chiaro il cronoprogramma stilato dalla Regione: concorso di idee per il progetto e bando di gara nel 2020, posa della prima pietra nel 2021. Se rispettato, in un ipotizzabile decennio di lavori, il nuovo ospedale dovrebbe essere realta.




Siracusa. Street Control, arrivano le multe: 1.400 sanzioni, spediti i verbali

Numeri da capogiro quelli dello Street Control. Il nuovo strumento di cui si è dotata la Municipale di Siracusa per contrastare l’abuso del ricorso alla sosta in doppia fila è entrato in “servizio” lo scorso 4 ottobre. Da allora ad oggi sono 1.440 le infrazioni rilevate ed oltre 5.000 i veicoli controllati. I primi 700 verbali sono partiti e arriveranno a casa degli automobilisti indisciplinati nei prossimi giorni.
Le aree sottoposte a controllo, anche in questi giorni, sono a tappeto quelle a maggiore densità di traffico, da Ortigia alla zona alta.




Siracusa. Una “super vaporella” per i basolati: pulizia sbiancante con getti d’acqua calda

Pulizia accurata di piazze e basolati della città attraverso un macchinario appena acquistato da Tekra. Agisce con l’utilizzo di acqua calda, con un getto di vapore particolarmente potente ed uno specifico prodotto detergente. E’ già in uso e , a rotazione, sarà utilizzato per i principali luoghi della città con quelle caratteristiche. Non solo centro storico: da piazza Duomo a Largo XXV Luglio, ma anche Borgata, con piazza Santa Lucia in testa, le periferie (Cassibile e Belvedere) e ogni singolo luogo necessiti di una pulizia che sia anche sbiancante. Questa una delle caratteristiche di questo tipo di pulizia meccanizzata. Si agirà come da calendario. Non sarà, tuttavia, necessario, ogni volta che viene effettuato un intervento ordinario, ma soltanto all’occorrenza. Il getto riesce a rimuovere, a quanto pare, anche quelle odiose macchie (anche quelle delle gomme da masticare) che deturpano luoghi suggestivi anche per via della pietra che li caratterizza. Soddisfatto l’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri. “Credo sia un tassello importante verso un servizio sempre più efficiente- commenta l’esponente della giunta retta dal sindaco, Francesco Italia- A beneficiarne sarà senza dubbio anche l’immagine della città”.

https://youtu.be/eLu3L7W_9Es




Adonà Mamo è Maria Callas a “Tale e Quale Show-Tali e Quali”: standing ovation su Rai Uno

“Un momento di grande emozione. Un successo che non si aspettava, soprattutto quando ho visto che, al termine della mia esibizione, il pubblico mi tributava una standing ovation, con tanto di richiesta di bis”. Adonà Mamo è stato, ieri sera, tra i protagonisti di una serata speciale di Tale e Quale Show (“Tali e Quali”), su Rai Uno. Tra le esibizioni proposte nel corso della trasmissione condotta da Carlo Conti, anche la splendida voce dell’artista siracusano. La sua imitazione di Maria Callas è stata semplicemente perfetta.  Il brano scelto, “Casta Diva”. Ai fini della gara, podio con un secondo posto per lui, con 92 punti, preceduto solo da Veronica Perseo e la sua Lady Gaga. La puntata di ieri era basata anche sulle esibizioni di youtubers. Per guardare l’esibizione di Adonà, clicca qui




Siracusa. Auto abbandonate in strada come rifiuti, proseguono le rimozioni

Grazie ad una convenzione a costo zero per il Comune di Siracusa, continuano le operazioni di rimozione delle auto abbandonate sulla pubblica via. Prive di copertura assicurativa, diventano un rifiuto vero e proprio. Dopo il primo round di inizio mese, altre sei vetture abbandonate sono state rimosse dalla Polizia Municipale. Importanti anche le segnalazioni dei cittadini.
Due auto erano state abbandonate (ancora) in via di Villa Ortisi. Altre quattro in largo Luciano Russo. Le vetture, private, erano posteggiate sulla pubblica via da tempo. Senza assicurazione, trascurate, alcune circondate dalla vegetazione spontanea: veri e propri rifiuti che rischiano di contaminare, nel lento processo di disfacimento, aree e terreni circostanti.




Nuovo ospedale di Siracusa: scelta l’area, progetto pronto nel 2020

L’area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa è stata individuata. Quale esattamente sia, tra le quattro prese in esame, non è ancora dato sapere. Gli uffici regionali sono abbottonatissimi sul punto.
Ma che oramai manchi davvero poco all’avvio dell’iter di costruzione viene confermato dal presidente della Regione, Nello Musumeci. “I tecnici hanno già individuato il sito, adesso si tratta di completare gli altri step e auspichiamo che entro il 2020 si possa avere il progetto sul quale puntare le procedure successive per l’esecutivo”, ha detto il governatore a margine della cerimonia di inaugurazione del centro regionale per la cura delle patologie da amianto di Augusta.
Sembra anche una indiretta conferma dell’intervento diretto della Regione per la scelta dell’area la relativa variante urbanistica. Il nuovo ospedale, secondo alcune indiscrezioni, sorgerà nei pressi delle arterie di grande viabilità per la sua natura di opera destinata a servire un bacino interprovinciale.




I lavoratori della ex Provincia incontrano Musumeci: “servono 5 milioni di euro”

Nel suo pomeriggio siracusano, tra Augusta e Priolo, il presidente della Regione era atteso anche da una nutrita delegazione di lavoratori della ex Provincia di Siracusa. L’ente è avvitato da anni in una crisi che non conosce soluzione.
Stipendi col contagocce e la paura di vedersi aprire da un momento all’altro il baratro sotto i piedi.
Lo hanno atteso all’ingresso del Ciapi di Priolo e Musumeci ha accettato di incontrare una rappresentanza di lavoratori, composta da quattro dipendenti. Con loro ha affrontato la delicata questione delle ex Province ed il grosso problema di Siracusa. “Dobbiamo sforzarci di trovare una soluzione e dobbiamo farlo in fretta. Anche se oggi non è per niente facile”, ha spiegato loro il presidente della Regione. Il problema principale sono le somme per la spesa corrente: non ci sarebbero grosse risorse.
La richiesta avanzata dai rappresentanti dei lavoratori è stata chiara. “Servono 5 milioni di euro per il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre, più la tredicesima. Con quella somma sarebbero garantiti i dipendenti diretti ed i lavoratori della partecipata Siracusa Risorse”, hanno spiegato al governatore.
La questione è rimasta sospesa. Martedì a Palermo nuovo incontro. Prima in commissiome Bilancio e poi nuovamente con il presidente della Regione. La speranza dei lavoratori siracusani è quella che il pressing sulla politica regionale possa produrre il miracolo entro il 10 dicembre, data in cui chiuderà la tesoreria regionale. Altrimenti rischiano di restare a secco fino ai primi mesi del nuovo anno. E sarebbe inaccetabile.
A Musumeci, i dipendenti della ex Provincia di Siracusa hanno anche chiesto di completare il percorso della legge regionale che permetterebbe loro, tra l’altro, l’accesso alla mobilità. “Non possiamo svuotare le ex Province”, ha risposto Musumeci, poco affascinato peraltro anche da un altro aspetto della legge regionale, quello relativo alle elezioni di secondo livello. “Si consegnano così gli enti nelle mani della politica e dei suoi giochetti”.




Centro per la cura delle patologie da amianto, Musumeci: “una promessa mantenuta”

“Una promessa mantenuta”. Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha definito l’inaugurazione del Centro regionale per le patologie da amianto. La cerimonia nel primo pomeriggio ad Augusta, nella nuova ala del Muscatello.
Nato con una legge regionale del 2014, la struttura era già attiva da diverso tempo. È stata ora completata la dotazione tecnologica. Spiccano importanti strumenti diagnostici come i broncoscopi dotati di sofisticata tecnologia EBUS e strumentazione per effettuare il Test da Sforzo Cardiopolmonare donati, per un valore di oltre 400 mila euro, dal Fondo sociale ex Eternit, nonché una nuova risonanza magnetica, la terza in provincia di Siracusa ed una nuova tac multislice acquisiti con fondi GSE dell’Assessorato regionale alla Salute e poi ancora strumentazione per il dosaggio della mesotelina sierica, unico in tutta la regione, a completamento dell’offerta diagnostica.
Qui il video e le parole del presidente Musumeci e dell’assessore alla Salute, Razza.




Siracusa. Rapporto di Sostenibilità del Polo Industriale: “Ridotte le emissioni”

Un impatto economico di 12 miliardi e 200 milioni di euro di fatturato complessivo nell’anno 2018 , tasse e imposte versate dalle aziende per 1 miliardo e 100 milioni di euro, investimenti realizzati nel 2018 per 256 milioni di euro, retribuzioni a dipendenti diretti per 230 milioni di euro e a quelli dell’indotto per 150 milioni di euro, fatturato corrisposto ai fornitori per 234 milioni di euro. I benefici per l’ambiente nel 2018 rispetto al 2010 vedono una riduzione delle emissioni di co2 del 23%, di nox del 30%, di so2 del 43% e di polveri totali del 52%. Questi i numeri del Rapporto di Sostenibilità del Polo industriale di Siracusa, ufficialmente presentato durante un incontro introdotto dal presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Crescono le imprese, cresce il territorio-ha detto il presidente degli industriali- parlando del Rapporto di Sostenibilità come di “un’assoluta novità per il territorio. Un lavoro avviato da Confindustria Siracusa e dalle dieci maggiori aziende dell’area industriale , “mirato a comunicare con il territorio, fornendo risposte ad una comunità che chiede informazioni e trasparenza. L’apertura al territorio e la raccolta di suggerimenti ed osservazioni ha come obiettivo condiviso la crescita etica e sostenibile”. Bivona  ha lanciato un appello alla politica: “un patto per la crescita che rimetta al centro le imprese e la politica industriale con una visione di medio lungo termine e quindi di futuro”. “Al Governo Regionale, presente con il Presidente Musumeci il Presidente di Confindustria Siracusa ha chiesto “maggiore attenzione, maggiore vicinanza a chi crea ricchezza e lavoro e un dialogo costruttivo costante per la crescita sostenibile del territorio”. Il rapporto, presentato da Sergio Corso, vice presidente con delega alla RSI di Confindustria Siracusa, esamina i dati del 2018 (rapportandoli ai dati del 2010 come termine di paragone) e contiene le tre macro-aree che costituiscono i cardini dei bilanci di sostenibilità delle aziende: “sostenibilità economica” (valori economici di impatto sul territorio), “sostenibilità ambientale” (dati di impatto sull’ambiente inteso nelle macro-aree aria, acqua, rifiuti e bonifiche) “sostenibilità sociale” (lavoratori, formazione, HSE, rapporti col territorio e liberalità). I numeri vedono. I consumi elettrici sono calati del 20%, le aree private contaminate che hanno avviato gli iter di bonifica rappresentano il 68% delle aree del SIN. La produzione di rifiuti è calata del 42% . Tutto ciò grazie ad investimenti considerevoli delle aziende con adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) e sistemi di gestione sempre più innovativi. L’impatto sociale delle dieci aziende ha visto nel 2018 il costante miglioramento dell’impegno per salute, sicurezza e tutela dei diritti dei lavoratori (3mila e 39 i diretti e 4mila e 300 dell’indotto) con 173 mila ore di formazione e 0,8 infortuni ogni milione di ore lavorate. Oltre 7 mila giovani coinvolti in iniziative socio-culturali e 3 milioni di liberalità al territorio, inteso come comunità locali e stakeholder per iniziative sportive, culturali etc. Sergio Corso ha parlato di “un rapporto che ha tenuto conto dei più aggiornati standard di rendicontazione per la Responsabilità Sociale di Impresa a livello internazionale” e ha lanciato “uno sguardo al futuro del polo industriale siracusano, agli investimenti possibili, alla transizione energetica, in collaborazione con le Istituzioni locali chiamate ad una responsabilità comune per il futuro delle nuove generazioni”.Salvo Adorno, professore di storia contemporanea all’Università di Catania, ha tracciato l’excursus della storia industriale siracusana attraverso la metamorfosi dei tre attori fondamentali; l’industria, la politica e la comunità locale, mettendo in evidenza la differenza tra il contesto iniziale dell’insediamento dell’industria e quello attuale . “Emerge – ha detto Adorno – l’attuale frammentazione politica che porta alla mancanza di responsabilità decisionale, la nuova consapevolezza delle industrie sulle tematiche del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, la diffusa attenzione delle popolazioni alla questione ambientale rispetto all’iniziale slancio vero l’occupazione e il benessere economico”.”In Confindustria – ha detto Rossana Revello, Presidente gruppo tecnico RSI di Confindustria, collegata in streaming – nel 2018 abbiamo presentato il Manifesto “La Responsabilità Sociale per l’Industria 4.0″, in cui si parla di adottare un approccio sostenibile che riguarda la strategia, la governance, l’innovazione nei processi e nei prodotti, facendo attenzione a tutti i portatori di interesse, dai dipendenti ai fornitori e alla comunità in cui l’azienda opera. I benefici per le imprese hanno ricadute importanti per attrarre investitori che leggono nelle performance ESG delle imprese il segno di una capacità di gestire le sfide e di generare valore nel medio–lungo periodo. Questo Rapporto del polo industriale di Siracusa dimostra i miglioramenti dal 2010 ad oggi dell’impatto sociale delle aziende dell’area industriale siracusana. E questo deve essere il punto di partenza per guardare nel modo giusto al futuro”. E’ intervenuto anche Remo Pasquali, responsabile HSE Refining e Marketing di Eni, che ha affrontato il tema della transizione energetica secondo le linee tracciate dal PNIEC.




Siracusa. Archiviazione per i vigili dell’incidente Renzo Formosa, non ci fu omissione

Archiviazione per gli agenti di Polizia Municipale interventi per i rilievi dell’incidente in seguito al quale perse la vita il giovane Renzo Formosa. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Siracusa. Accolta la richiesta del pm, verso cui si era opposta la famiglia dello sfortunato ragazzo attraverso il loro legale, Gianluca Caruso. “Curioso di leggere le motivazioni”, si limita a dire l’avvocato. Le motivazioni non sono ancora state comunicate alle parti.
I familiari di Renzo Formosa avevano denunciato sin dal primo momento presunte omissioni come il mancato esame di sangue ed urine ed l’immediato ritiro della patente al ragazzo alla guida dell’auto. Santo Salerno, questo il suo nome, è impuntato nel procedimento principale con l’accusa di omicidio stradale. I fatti risalgono al 2017. L’incidente avvenne in via Bartolomeo Cannizzo. A motivare l’archiviazione il fatto che gli agenti della Municipale intervenuti non avrebbero favorito il ragazzo alla guida della vettura (figlio di un collega, ndr) perchè sul posto non avrebbero avuto esatta contezza delle responsabilità dei fatti.
I due agenti della Municipale intervenuti vennero sospesi dal Comune di Siracusa dopo una indagine disciplinare seguita alla trasmissione tv Le Iene che mostrò materiale inedito. Adesso la decisione del giudice che mette la parola fine a questo aspetto della delicata e controversa vicenda.