Siracusa. Decoro e pulizia: e se rimuovessero i contenitori per gli abiti usati?

A pochi giorni dall’avvio del porta a porta in tutta la città è forse il caso di affrontare a mente serena un problema di decoro. Questi lunghi mesi di differenziata hanno evidenziato che i contenitori per gli indumenti usati, loro malgrado, sono diventati un ulteriore incentivo al disordine ed all’abbandono di spazzatura.
Piazzati sul suolo pubblico, in virtù di una concessione gratuita, sono sparsi su tutto il territorio comunale. Vengono ciclicamente svuotati dalla ditta Cannone srl per poi avviare a riuso e vendita gli abiti usati. Per molti sono però diventati un comodo nascondiglio per la spazzatura indifferenziata o per gli ingombranti. I vestiti, poi, finiscono spesso ammassati all’esterno. La responsabilità sarebbe di alcuni soggetti che, muniti di asta in ferro, tirano fuori i vestiti, ne scelgono di adatti al loro scopo o necessità e lasciano tutti gli altri all’esterno.
Insomma, un mix perfetto di disordine e sporcizia. L’esatto contrario dell’idea di decoro.
“La convenzione andrebbe sospesa immediatamente”, ringhia Cantiere Siracusa con Gianluca Scrofani. ” Il servizio però è decisamente scadente e gli effetti negativi si ripercuotono in tutte le aree dove sono piazzati i 100 contenitori. Incide anche la mano dei tanti incivili che ne approfittando, lasciando sacchi di spazzatura favorendo cosi la nascita di nuove discariche”, dice ancora.
Una cosa si può affermare, senza tema di smentita. I tempi non erano ancora maturi per posizionare quei contenitori tra le vie di una città che sta faticosamente adattandosi ad un nuovo modo di conferire i rifiuti. Un ripensamento non sarebbe un passo indietro ma anzi la coraggiosa presa d’atto di una difficoltà. Come in precedenza, i 100 contenitori di abiti usati potrebbero tornare all’interno dei Ccr e dopo aver superato il rodaggio della differenziata unica per tutta la città, ritentare.




Nuovo ospedale di Siracusa, mesi di silenzio: Zito pizzica la Regione: “lo vogliono o no?”

“Musumeci e Razza quando hanno intenzione di occuparsi del nuovo ospedale di Siracusa?”. A domandarselo è il deputato regionale Stefano Zito (M5s) che pizzica il governo regionale sugli ultimi ritardi per un’opera che i siracusani di tutta la provincia attendono con trepidazione.
“Domani verranno ad inaugurare il Centro Regionale per le patologie da amianto di Augusta. Il centro era stato previsto nel 2014 e, seppur in forma limitata, era già operativo. Per carità – precisa Zito – è un bene che si venga a potenziare così l’offerta sanitaria in un territorio fortemente interessato dal problema. Vorremmo però un presidente della Regione che venisse non a tagliare nastri ma a presentare l’area ed il progetto del nuovo ospedale di Siracusa. E’ quello che chiedono i siracusani. E adesso tutto dipende dalla Regione, specie dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Siracusa. Il governo regionale può procedere direttamente per la variante, in quanto progetto sovracomunale. Perché questi tentennamenti? Perché ancora ritardi? Un altro anno è passato senza passi concreti per la costruzione dell’ospedale di Siracusa. Tante parole spese da Palermo ma i fatti sono ancora a zero. Elenchiamo perizie, pareri, incontri e riunioni. Manca ora l’atto concreto. I soldi ci sono, lo ha detto proprio Razza. Venga allora a presentare l’avvio della perizia di variante ed il progetto. Ci metta nella condizione di credere che vogliono davvero costruirlo il nuovo ospedale di Siracusa e non solo parlarne”, dice ancora il deputato regionale Stefano Zito.




Nasce “Azione”, il sindaco di Siracusa aderisce al partito di Carlo Calenda

Alla fine il sindaco di Siracusa ha scelto “Azione”, il nuovo partito fondato dall’ex ministro Carlo Calenda. Francesco Italia era questa mattina a Roma, alla presentazione del nuovo soggetto politico di area moderata, fondato sul “liberalismo sociale” e sul “popolarismo di Sturzo”. Il primo cittadino di Siracusa fa parte del comitato promotore.
Calenda indica il primo cittadino di Siracusa tra i nomi forti di “Azione” insieme ad Alberto Baban, ex presidente dei piccoli industriali, a Cimmino di Yamamay, l’ex presidente della commissione Affari Costituzionali, Mazziotti.
“Azione” raccoglie l’eredità di “Siamo Europei”, il movimento politico che Carlo Calenda aveva lanciato alle Europee del 2019.
Ormai rotti i rapporti con il Pd, suo partito di “origine”. All’indomani dell’alleanza di governo con i 5 Stelle, Carlo Calenda abbandonò infatti il Partito Democratico. Ora la nuova sfida, con vista sulle prossime grandi tornate elettorali.




Siracusa. Cori razzisti contro un ragazzino, la Lega: “inibire i genitori dagli spalti”

Il caso dei buh razzisti a Siracusa, in occasione di una gara di calcio tra esordienti, è arrivato alle orecchie del presidente regionale della Lega Nazionale Dilettanti, Santino Lo Presti. La prossima settimana incontrerà il ragazzo di 11 anni, originario del Congo, attaccante della Mediterranea Floridia, preso di mira dai cori. Dure le sue parole. “È certamente inconcepibile che nel calcio succedano fatti del genere”, ha sottolineato il massimo dirigente regionale. “L’episodio è molto più grave quando vede coinvolti i ragazzi e ancora più inammissibile quando protagonisti, di questi fatti, sono i genitori, ovvero coloro che da adulti dovrebbero essere punto di riferimento educativo dei ragazzi. Per tali genitori sarebbe utile inibirli a vedere le partite dei figli per un periodo. Queste vicende dimostrano, ancora una volta, che non bisogna abbassare la guardia nel combattere un male inaccettabile come la violenza, che sia fisica o verbale, dentro o fuori il rettangolo di gioco: continuerò a contrastare questa brutta piaga, attraverso l’educazione sportiva, il rispetto delle regole, il confronto con le società, i tecnici e i genitori”. Invitati all’incontro anche i genitori del ragazzino e i rappresentanti delle due società, la Mediterranea Floridia e la Rari Nantes Siracusa. La società siracusana ha smentito seccamente l’accaduto.




Siracusa. Luci da Epipoli a Belvedere: 41 corpi illuminanti accesi entro marzo 2020

Da anni ormai viene richiesta a gran voce la riattivazione dell’impianto di illuminazione pubblica della strada che collega viale Epipoli con la frazione di Belvedere. Diversi sono stati negli ultimi tempi gli interventi e le proposte da parte dei consiglieri comunali di Siracusa. Ma le competenze sull’arteria sono della ex Provincia e non è possibile acquisire il solo impianto di illuminazione senza avere la titolarità della strada.
Attraverso canali diplomatici comunque attivi tra Comune ed ex Provincia, si è forse arrivati ad una svolta. L’impianto di illuminazione tornerà in funzione, ma serviranno almeno altri 4 mesi prima dell’inizio dei lavori. La ex Provincia Regionale ha predisposto un progetto per l’attivazione di 41 corpi illuminanti. I soldi per l’intervento sono stati messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e dovranno essere avviati improrogabilmente entro il 30 marzo del 2020 con rendicontazione al Ministero entro il 30 giugno 2020 a pena della perdita del finanziamento. Fate il nodo al fazzoletto.




Siracusa. Bosco in città, domenica la piantumazione dei primi mille lecci

Primo passo per la realizzazione di una “foresta” urbana a Siracusa. Dopo gli annunci, domenica 24 novembre alle 10.30 saranno messe a dimora le prime mille piantine di leccio che rappresentano il cuore del nascente Bosco delle Troiana.
Saranno piantumate nell’area di proprietà comunale che si trova tra viale Scala Greca e il tribunale. Il progetto è più ampio e prevede la piantumazione complessiva, nei prossimi anni, di oltre 6 mila alberi nel centro abitato come nello spirito della legge 10 del 2013: un nuovo albero per ogni bimbo nato o adottato.
Il Comune di Siracusa ha aderito all’iniziativa proposta dal comitato “Aria nuova”, puntando così alla creazione di aree verdi e di foreste urbane, come una delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici nell’ottica generale di migliorare la qualità della vita in città.
Il Bosco delle Troiane nasce grazie alla collaborazione tra Fondazione Inda, assessorato regionale dell’Agricoltura (che ha messo a disposizione le piantine di leccio) e il Comune di Siracusa che ha individuato ed è entrato in possesso dell’area alle spalle del Palazzo di Giustizia.
La Fondazione Inda, nel corso della Stagione 2019, ad ogni replica delle Troiane, lo spettacolo diretto da Muriel Mayette-Holtz, ha consegnato a un bambino o una bambina presente in teatro, una piantina di leccio, come segno di rinascita e speranza per l’ambiente e il pianeta stesso. Le piantine saranno parte integrante del Bosco delle Troiane: è la prima volta al mondo in cui uno spettacolo lascia in eredità un polmone verde alla città che ha ospitato la messa in scena.
Al rito della piantumazione saranno presenti il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, l’assessore alle Risorse agricole della Regione Siciliana, Edy Bandiera, il sovrintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, Anastasia Kucherova di Stefano Boeri Architetti, l’assessore alle Politiche di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici del Comune di Siracusa, Giusy Genovesi, e i rappresentanti di tutte le associazioni che costituiscono il comitato “Aria Nuova”.




Siracusa. La motovedetta triste del Molo Sant’Antonio, quanta fatica per rimuoverla

Lentamente, qualcosa si muove per la rimozione della motovedetta della Capitaneria di Porto dismessa e divenuta una sorta di triste monumento nel parcheggio del Molo Sant’Antonio. Trascurata, lontana dalle attenzioni è stata trasformata in una pattumiera. Anni fa, era anche rifugio di fortuna per gli ultimi ed un senzatetto venne lì trovato senza vita. Insomma, mica una vita facile. E poi nel riqualificato porto Grande di Siracusa cozza proprio la vista dalla banchina 3 di quel relitto.
Un emendamento del gruppo dei Verdi aveva segnalato il problema, individuando nella rimozione l’unica soluzione. Gli operatori portuali mostrarono un certo gradimento. Circa 7.000 euro vennero stanziati con quell’emendamento per le operazioni. Fatta? No, perchè non c’è ancora oggi l’accordo per la rimozione e la bonifica dei luoghi.
Tra quanto il Comune di Siracusa dispone per l’operazione e la somma che, invece, viene richiesta dalle ditte specializzate c’è ancora differenza. Trattative in corso per ridurre la forbice e riuscire così a chiudere la piccola vicenda di cronaca.
Per rimuovere quella imbarcazione occorrono tanti piccoli interventi: bisogna prima mettere in sicurezza l’area, poi aspirare i liquidi pericolosi, quindi smontare le parti meccaniche e differenziare e stoccare i rifiuti. Solo dopo è possibile rimuovere con un mezzo meccanico ad hoc la motovedetta, poi trasferita in un impianto specializzato. Ultimo atto, il ripristino dell’area al Molo Sant’Antonio dove al momento è ancora poggiata la barca.




Siracusa. Dimensionamento scolastico: nuova distribuzione di plessi e aule

Nuovo piano di dimensionamento scolastico. La giunta comunale, retta dal sindaco, Francesco Italia, ha approvato nei giorni scorsi la relativa delibera, basata su una serie di passaggi che gli istituti comprensivi hanno effettuato in precedenza, con le rispettive proposte al consiglio scolastico provinciale. Alla Conferenza provinciale di Organizzazione scolastica viene proposto un piano che prevede cambiamenti solo per alcune sedi scolastiche. Nel dettaglio, si parla di autonomia per l’istituto comprensivo Chindemi (che a febbraio 2019 contava più di 600 iscritti). All’istituto comprensivo Costanzo sarebbero aggregati diversi plessi. Nel dettaglio: il plesso di via Caracciolo, il plesso di via Augusta (Capuana), il plesso di via Decio Furnò. Classi dell’Infanzia della Martoglio, al plesso di via Asbesta del comprensivo Archia. Parte della scuola di via dei Mergulensi, oggi non utilizzata, all’istituto comprensivo Santa Lucia (che ha già nel plesso di Ortigia una delle sue sedi, oltre alla centrale di viale Teocrito e al plesso dell’Isola). Per le altre scuole di competenza del Comune, tutto rimarrebbe invariato rispetto al precedente anno scolastico. A Cassibile, al Falcone-Borsellino, 5 aule verrebbero destinate comunque ad attività istituzionali del Cpia , centro per l’istruzione degli adulti.




Siracusa. Pesca di frodo all’interno del Porto Grande, interviene la Guardia Costiera

Nonostante i divieti, non cessano gli episodi di attività di pesca di frodo all’interno del Porto Grande e della Baia di Santa Panagia, a Siracusa. Nei giorni scorsi è stato individuato un sub in attività di pesca che, coadiuvato da un complice appostato probabilmente con funzione di “vedetta”, emergeva con il frutto della battuta: circa 150 esemplari di ricci di mare. Questi ultimi, ancora vivi, sono stati consegnati alla Guardia Costiera operante e rigettati in mare.
All’imbocco del Porto Grande è stato invece intercettato un gozzo in legno in attività di pesca, con attrezzatura vietata. La rete da posta utilizzata, di circa 100 metri, è stata sequestrata e al trasgressore contestata la violazione della normativa di settore.
Sono state anche individuate 57 nasse, posizionate da ignoti all’interno del Porto Grande. Contenevano circa 5 kg di polpo, 4kg di murici di mare e 1kg di granchi, tutte specie ittiche ancora vive per le quali si è provveduto al rigetto in mare.
Complessivamente, per le suddette violazioni, sono state comminate sanzioni amministrative pari ad un totale di euro 6.000.




Siracusa. “Non fui relatore della legge sui consigli comunali” : l’ira funesta di Vinciullo

“A tutti i miserabili, che in questi giorni hanno pubblicato o mandato in giro due paginette accostate di una Gazzetta Ufficiale, tralasciando invece tutto il contenuto della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, vorrei ricordare che non esistono leggi buone e leggi cattive, esiste solo la Legge e va applicata” . L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo non ci sta e dopo la notizia diffusa ieri,secondo cui sarebbe stato primo relatore della legge sullo scioglimento degli organi comunali, manifesta senza mezzi termini tutto il suo disappunto. Si tratta di ira vera e propria, che l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars non ha alcuna intenzione di contenere. Al contrario, già da ieri, rende evidente il suo stato d’animo e punta l’indice all’indirizzo di quanti ritiene abbiano deliberatamente utilizzato quelle “due paginette” per infangarlo.  Usa anche parole che spostano l’attenzione su altri versanti rispetto a quello politico. Dal suo profilo Facebook, infatti, Vinciullo parla di “calunniatori”. Il leader di Siracusa Protagonista ricorda che “sebbene relatore di 35 leggi su 115 approvate in Parlamento, un risultato mai raggiunto da altro deputato in tutta la storia Legislativa dell’Assemblea Regionale Siciliana, non sono stato-tuona-  purtroppo per loro, relatore della legge 7/2017 “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”.
Vinciullo non ha dubbi: “Hanno cercato di infangarmi e non ci sono riusciti .La melma è ricaduta su loro stessi, tant’è vero che lo stesso Capo di Gabinetto del Sindaco della Città di Siracusa, in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonic FMITALIA, ha dovuto ammettere che la legge fu chiesta dall’Anci e suggerita o quasi imposta dal Cga, il consiglio di giustizia amministrativa, in seguito ad alcune sentenze emanate sulla decadenza di alcuni sindaci”. Usa aggettivi particolarmente duri l’ex deputato regionale. Parla fuori dai denti quanto parla di “questi calunniatori seriali che con perfidia e infamia hanno invece diffuso altre notizie. Vorrei ricordare alla loro intelligenza e conoscenza, seppure scarse e scadenti, che il Disegno di Legge 1276 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale” ha dato vita alla Legge regionale 8 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale.”, quindi assoluta coerenza fra quanto stabilito dalla Commissione Bilancio e quanto votato dall’Assemblea. Non sono stato il relatore ed infatti i verbali lo dimostrano chiaramente. Non mi viene mai chiesto ad esempio il mio parere, che sarebbe stato altrimenti obbligatorio. Quell’emendamento è diventato norma autonoma, separata dalla Finanziaria e votata dopo.  Il Disegno di Legge 1276 Stralcio II/A , dunque, è diventato “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”, quindi nulla ha a che fare col testo originario”. Infine Vinciullo si toglie un altro sassolino dalla scarpa. “Così come accaduto con il dossieraggio relativo alle risorse prese dal fondo di riserva, che non erano state prese da me ma da un Assessore dell’attuale Giunta Italia-conclude- anche in questo caso, nel tentativo di sporcarmi, avete fatto un ulteriore autogol”.