Siracusa. Cori razzisti contro un ragazzino al torneo per esordienti a Siracusa

“In 25 anni di carriera mai avevo assistito a qualcosa del genere…”. E’ visibilmente amareggiato il vicepresidente della Mediterranea, società di calcio giovanile della provincia di Siracusa. Il “qualcosa del genere” sono i cori razzisti all’indirizzo di un ragazzino di 11 anni, originario del Congo, durante una partita nell’ambito di un torneo per esordienti che si è disputato a Siracusa. A lanciare i “buh” sarebbero stati i familiari dei giovani della squadra avversaria, presenti in tribuna. Dirigenti e allenatore della Mediterranea non ce l’hanno fatta più. E avrebbero affrontato gli spettatori, invitati a tenere un comportamento civile.
Era domenica mattina, impianto sportivo di via Pachino a Siracusa. I padroni di casa della Rari Nantes sono increduli. “Siamo una società che da 41 anni lavora con i ragazzi. Mai avuto un solo problema di questo tipo. Anzi, di lealtà e correttezza abbiamo fatto i nostri valori guida”, rivendica Alessandro Di Mauro. “Da quanto mi risulta, quei buh li ha sentiti solo l’allenatore della squadra avversaria. Si è anche scusato con delle mamme che aveva ingiustamente accusato. Poteva sospendere la partita, o magari l’avremmo fatto noi se avessimo ascoltato quanto lui riferisce. A fine gara, nel dubbio, ci siamo scusati, ma ritengo che questi fatti di cui ci si accusa non siano mai avvenuti. Non c’erano cento persone, giusto i genitori dei ragazzini delle due squadre. Se qualcuno avesse sentito, ci sarebbe stata ben altra reazione. Mi spiace per la macchina del fango che è stata attivata”, dice ancora Di Mauro.
Ma dalla Mediterranea confermano. “Hanno sentito tutti cosa è accaduto. La verità è che ha perso lo sport. Ognuno dica quello che vuole, certo non volevamo mica avere titoloni sui giornali. Forse bisognerebbe ogni tanto arrossire. Siamo profondamente amareggiati”, spiegano altre fonti vicine alla società floridiana, poco interessata al botta e risposta.
Il ragazzino 11enne non ha dato molto peso all’accaduto.




Teatri e attività teatrali, 2,8 milioni dalla Regione: ecco i destinatari per Siracusa

Fondi per interventi di riqualificazione per 13 teatri della provincia di Siracusa. La Regione ha stanziato 2,8 milioni attraverso il Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Destinatari sono l’ex cinema Cappello di Avola (231mila euro), il teatro comunale di Carlentini (233mila), l’auditorium comunale di Ferla (233mila), l’Afam di Floridia (177mila), il cineteatro Vasquez di Siracusa (222mila), Megakles Ballet di Lentini (229mila), auditorium istituto Luigi Einaudi di Siracusa (182mila), teatro comunale di Buccheri (231mila), auditorium San Giacomo di Buscemi (225mila), teatro comunale di Noto (191mila) il teatro comunale di Siracusa (215mila) l’auditorium Del Buono di Rosolini (223mila).
“Con questi fondi, la Regione fornisce nuova linfa vitale a un settore, come quello teatrale, espressione di luoghi e talenti che vanno tutelati e valorizzati. Contenitori fondamentali per la crescita culturale della popolazione di ogni età, i teatri sono depositari di un immenso patrimonio umano, fatto di professionalità artistiche che, non bisogna dimenticarlo, rappresentano anche uno straordinario motore per l’economia isolana”, commenta la deputata regionale di Fdi, Rossana Cannata.




Siracusa. Fiamme nella notte: incendio danneggia una vettura in via Paternò

Non sono ancora state definite le cause dell’incendio che ha gravemente danneggiato la notte scorsa una vettura parcheggiata in via Paternò, a Siracusa. Sono interventi i Vigili del Fuoco di Siracusa per domare il rogo sviluppatosi nella parte anteriore di una Renault Laguna di proprietà di un uomo di 53 anni. Nelle ultime settimane sono stati diversi gli episodi di auto colpite da un incendio e, per alcuni di essi, la pista privilegiata è quella dell’incendio doloso.




Fiamme in un appartamento di Floridia, nessun ferito: Vigili del Fuoco in azione

Fiamme in un appartamento di via Bordonaro, a Floridia. Era da poco passata la mezzanotte quando i vigili del fuoco di Siracusa sono arrivati sul posto. L’incendio si era sviluppato all’interno del ripostiglio, pare a causa di una lavatrice lasciata accesa.
Dopo av

er domato l’incendio hanno accertato l’assenza di rischi per la struttura. Pareti annerite, tanto fumo. Nessun ferito.




Siracusa. Consiglio comunale out, è ora una giunta “testa bassa e amministrare”

Sindaco e giunta al completo, nello studio verde di Palazzo Vermexio, per lanciare il nuovo modello amministrativo per Siracusa. Senza il Consiglio comunale, avviato a scioglimento, Francesco Italia sente che la pressione è ora tutta sulla sua squadra di governo cittadino. Altro che mani libere da podestà o quasi, la paura è che la situazione possa rivelarsi diversa, con ostacoli a iosa ed un’attenzione verso ogni passo moltiplicata rispetto al passato.
Ecco allora che il primo cittadino lancia il suo messaggio. “Continueremo ad amministrare”, dice allontanando ancora una volta le richieste (per la verità ormai sottotraccia) di dimissioni. Ma con un metodo che Italia riassume in poche parole: “testa bassa sui documenti per almeno 16 ore al giorno”. I suoi assessori, già informati, ascoltano e annuiscono. Non sarà magari una richiesta di cambio di passo però ha lo stesso effetto. Senza bilancini da equilibrio politico su base rappresentativa in Consiglio, ogni assessore deve pensare a lavorare e produrre risultati. Chi rallenta, espone la giunta a troppi rischi nell’attuale scenario. Ed il prossimo, eventuale rimpasto potrebbe pertanto essere dettato da altre logiche, non politiche.
Via il Consiglio comunale, la giunta non taglia fuori i consiglieri comunali anche se privi di carica. “Le interlocuzioni con loro ci saranno sempre. Dialogo aperto anche alle opposizioni. Il consiglio si è sciolto per suo errore però adesso l’obiettivo è pacificare la città”.
Più spazio per sindacati e associazioni di categoria che, insieme ai cittadini, saranno i “supplenti” del Consiglio comunale che non c’è più. Questa la volontà dichiarata. “Perchè governiamo non per occupare posizioni ma per fare il bene della città”, rivendica il sindaco Francesco Italia. “Basta al caos che qualcuno ha determinato perché non soddisfatto delle elezioni. Se ne faccia una ragione. Chi vorrà, troverà le porte aperte per amministrare per il bene di Siracusa”.




Siracusa. Asili nido comunali, ricorso al Tar delle coop: “Bando illegittimo”

Diventa un “caso Siracusa” quello relativo al contestato bando per l’affidamento della gestione degli asili nido comunali. Le cooperative che non hanno partecipato alla gara (alcune delle quali storicamente impegnate nel servizio), sostenute da Confcooperative e Legacoop, hanno presentato ricorso al Tar, ritenendo illegittimo il bando, lesivo dei diritti dei lavoratori, ma anche della qualità del servizio, per via delle condizioni “al ribasso” inserite tra i criteri per l’assegnazione del servizio. Non sarebbero garantiti i livelli di prestazione essenziali. Il tribunale amministrativo si pronuncerà nei prossimi giorni sull’accoglimento del ricorso. Ma la vicenda assume, adesso, rilevanza regionale. A spiegare le ragioni per cui il Comune non dovrebbe procedere con il bando pubblicato (l’amministrazione comunale ha però fatto sapere che procederà regolarmente e nei prossimi giorni saranno aperte le buste, come previsto), sono stati i vertici regionali del settore sociali di Confcooperative, Giusy Palermo e Legacoop, Pippo Fiolo, insieme ai rappresentanti delle cooperative che hanno presentato ricorso. Secondo le previsioni avanzate, gli asili nido comunali, ancora chiusi, potrebbero essere operativi, salvo intoppi, nei primi mesi del nuovo anno.




Siracusa. Parco dell’ospedale Rizza, alberi abbattuti e capitozzature: e i vincoli?

Mentre il governo lancia il green new deal nel decreto clima, si parla di foreste urbane e di orti in città, c’è una parte di Siracusa che continua a mostrarsi “nemica” del verde e degli alberi.
In foto potete vedere come sono stati ridotti gli alberi del parco esterno dell’ospedale Rizza di Siracusa. Una capitozzatura selvaggia, ovvero un drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie (sbrancatura) fino in prossimità del tronco stesso. E’ una operazione peraltro ritenuta ormai superata e pericolosa dal ministero dell’Ambiente. Le sue linee guida per la gestione del verde pubblico sono chiare. La capitozzatura “è una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali”. Pertanto si tratta di “un’operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile. Nel caso in cui non esistono alternative, si dovrà operare in modo da ridurre al massimo i danni per la pianta. Si crede erroneamente che un albero capitozzato richieda interventi minori: in realtà è l’opposto. Se l’albero sopravvive richiederà costanti potature per diversi anni; se l’albero muore dovrà essere abbattuto e rimosso. Infine, considerato che un albero capitozzato è predisposto a rotture e può essere pericoloso, e che quindi la capitozzatura è riconosciuta come una pratica inaccettabile di potatura, ogni danno causato dalla caduta dei rami può essere riconosciuta come negligenza presso un tribunale”. Così recita il testo del Ministero dell’Ambiente, datato 2017.
Ma in questa storia ci sono un altro paio di note stonate. Sono stati abbattuti alcuni pini, 15 secondo i documenti, come lo sarebbero stati anche un ficus e un cedro del Libano. Eppure il parco dell’ospedale Rizza “circondato da pini secolari” è sottoposto a vincoli dalla Soprintendenza per la sua particolare “importanza sotto l’aspetto delle essenze arboree presenti”. Cioè, anche gli alberi sono vincolati. Prima di toccarli, serve l’autorizzazione della Soprintendenza.
Correttamente, dall’Asp di Siracusa avevano chiesto un parere lo scorso mese di agosto, allegando la relazione dell’agronomo secondo cui i 15 pini da abbattere “versano in condizioni di pericolosità estrema per l’incolumità pubblica”, specie nella zona al confine con via Freud. Ad ottobre, in assenza di parere di risposta interpretata come assenso, sono iniziate le operazioni che non hanno risparmiato la delicata area dell’ospice e neanche il bel viale di ingresso all’ospedale Rizza.




Siracusa. Targia, rettilineo della morte: marker stradali e telelaser per limitare eccessi

Per lo spartitraffico a Targia non è ancora detta l’ultima parola, ma intanto proseguono gli altri interventi per aumentare la sicurezza di un tratto stradale tristemente noto per i ripetuti e gravi incidenti stradali. Nei giorni scorsi è stato completato il rifacimento della segnaletica orizzontale, in particolare della doppia striscia continua al centro della carreggiata. Per rendere visibile la “separazione” delle corsie di marcia anche nelle ore solari, in assenza di illuminazione, sono stati piazzati i primi marker stradali.
Ed è tornato in servizio a Targia il temuto telelaser, lo spauracchio degli automobilisti siracusani. Si tratta di una “pistola” laser in grado di misurare anche a distanza la velocità dei veicoli in transito e di sanzionare gli eventuali eccessi. La multa che arriva a casa è di 42 euro ma può aumenta in base alla velocità in eccesso sulla base di tre scaglioni di massima: entro i 40km/h oltre il limite, entro 60km/h oltre il limite e oltre 60km/h. Le somme incassate con le multe, anche per obbligo di legge, debbono poi essere reinvestite – in quota parte – in interventi per la sicurezza stradale e quindi anche rifacimento del manto di asfalto.




Noto. La Protezione Civile nazionale sui luoghi colpiti dal maltempo

Sopralluogo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile a Noto. Visitate le zone colpite dal maltempo delle settimane scorse. Il sindaco Corrado Bonfanti si è confrontato con i tecnici nazionali, indicando priorità e necessità per la difesa del vasto territorio comunale (è il quarto più esteso d’Italia). Il sopralluogo ha riguardato soprattutto le contrade che si trovano nella parte sud, al confine con Rosolini, e quelle zone in cui scorrono diversi torrenti e affluenti del fiume Tellaro.
“Mettere in sicurezza il nostro territorio – dice Bonfanti – è una priorità assoluta. Abbiamo già avviato un primo intervento per la pulizia dei canali di scolo a cui ne seguiranno altri”.




Siracusa. Gli studenti ripuliscono Spiaggetta Aretusa, al loro fianco l’Amp Plemmirio

Tre classi dell’Istituto Federico II di Svevia stamani hanno ripulito la Spiaggetta Aretusa, sommersa dai detriti a causa del maltempo. L’iniziativa è stata organizzata dalla scuola insieme all’Area Marina Protetta Plemmirio, in collaborazione con la Tekra ed avviene nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti nel corso di una sola settimana.
Gli studenti delle classi 2E, 2H e 4ENO, accompagnati dai docenti Franca Stella, Antonina Pumilia, Luigi Emmolo, Danilo Malarbì e Corrado Fortuna, si sono prima dati appuntamento nella sala “Ferruzza-Romano” nella sede del Consorzio Plemmirio per svolgere attività didattica preparatoria alla Giornata Ecologica. Successivamente, i circa cinquanta studenti, armati di ramazze, guanti e sacchetti della spazzatura, si sono recati nel piccolo arenile sito nel cuore di Ortigia.
Pochi i rifiuti, differenziati tra plastica, vetro e carta, raccolti dagli studenti e anche dai docenti, coadiuvati dal personale del’Area Marina Protetta Plemmirio. Imponente, invece, la presenza dei detriti portati a riva dalle recenti mareggiate che avevano reso pressoché inagibile l’arenile.
Sono state necessarie più di tre ore e tanta volontà per liberare dalla sabbia e dai rifiuti anche buona parte della banchina prospicente all’arenile.