Siracusa. In centinaia per l’Unitalsi, il pellegrinaggio dal 2020 diventa nazionale

Si è concluso nel pomeriggio, con la processione eucaristica guidata da monsignor Enzo Murgano, assistente della Sezione Sicilia Orientale Unitalsi, il pellegrinaggio a Siracusa. Giornate di incontro, di preghiera e di conforto per i tantissimi i partecipanti che hanno affollato i viale del Santuario e la basilica in occasione dei momenti più sentiti di un appuntamento di fede che dal prossimo anno diventerà nazionale. A dare l’annuncio è il Consiglio Direttivo nazionale dell’Unitalsi. “Il pellegrinaggio a Siracusa è cresciuto anno dopo anno, fino a diventare una esperienza di tutta l’Unitalsi. Le lacrime di Maria hanno saputo creare unità e hanno riempito il nostro cuore di emozione e di gratitudine, ripetendoci il messaggio che può dare un senso nuovo alla nostra vita e alla nostra associazione: Dio ama i poveri e gli umili, rovescia chi si crede potente e conquistatore, innalza chi costruisce comunione, confonde gli arroganti e i cercatori di vendetta, illumina di bellezza e di speranza la vita di chi soffre, di chi si sente smarrito, di chi cerca un amore che vive il tempo senza essere distrutto dal tempo. Per questo il pellegrinaggio a Siracusa, nel grande Santuario che ci ha accolto con gioia in questi anni, non per merito nostro, ma per la potenza di comunione che ha costruito, è ormai un segno grande per tutta l’Unitalsi; Maria ha chiamato l’associazione a mettersi in cammino ancora una volta verso un luogo preciso per poterci parlare di Suo Figlio, perché noi siamo camminatori, per vedere e vivere e non scrittori sulla sabbia di spiagge di vita che non conosciamo davvero. Per questo, dall’anno 2020, accogliendo la proposta e la gioia del presidente di Sezione Nunzio Faranda, del presidente della sottosezione di Siracusa Gabriele Burgio, di tutti i responsabili e i soci delle sottosezioni della Sicilia Orientale, il pellegrinaggio a Siracusa diventerà anche ufficialmente pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi, proposto e affidato alle realtà unitalsiane dell’Italia intera, perché la Madonna delle Lacrime dia luce di verità alla nostra strada e alla nostra storia di servizio e di unità”. Questo il testo con l’annuncio della “promozione” al rango nazionale del pellegrinaggio Unitalsi a Siracusa.




Trivellazioni nel Val di Noto: ricorso al Tar delle associazioni ambientaliste

Depositato venerdì 8 novembre il ricorso contro la Regione e contro la Maurel et Prom Italia srl, già Panther Eureka srl, per l’annullamento del decreto del 5 luglio 2019 che ha concluso la procedura di Valutazione d’incidenza ambientale per l’esecuzione di indagini geofisiche preordinate alla ricerca di idrocarburi nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, nell’area denominata Fiume Tellaro. Lo annuncia Nicola Giudice, a nome del collegio difensivo, nominato dalle maggiori associazioni del territorio Legambiente, Zero Waste, WWF, Italia Nostra, preoccupate dai motivi illustrati dal decano degli avvocati ambientalisti circa le rilevate violazioni alle normative paesaggistiche, alla convenzione UNESCO e alle normative di tutela delle aree protette comunitarie e regionali.
Associazioni ambientaliste che rispondevano all’appello della portavoce del Forum siciliano Acqua e Beni Comuni, Antonella Leto. “All’illegittimità per violazione della sospensione delle procedure e dei permessi di ricerca per l’intero territorio nazionale, ai sensi dell’art. 11 ter della L. 12/2019 che prevede infatti una moratoria sino all’adozione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI), volto a garantire una programmazione strategica in materia energetica ed ambientale, si aggiungono altri motivi – argomenta l’avvocato del Foro di Siracusa, Felice Bonfanti- quali l’impropria
frammentazione del procedimento amministrativo relativo all’intero progetto previsto dall’autorizzazione originaria, pertanto manchevole, nella sua unicità, di tutte le corrette valutazioni ambientali. In ultimo, secondo le valutazioni del prof. Enzo Di Salvatore, sono stati rilevati i profili di incostituzionalità della Legge regionale 14/2000”. “Siamo stati costretti a battere la strada giudiziaria, denuncia Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, ma è una estrema ratio, mentre dovrebbero essere le scelte politiche invocate pubblicamente in tema di energia rinnovabile ad indirizzare verso il rispetto di un modello economico sostenibile nel territorio del “Commissario Montalbano”, patrimonio dell’umanità”.




Siracusa. Consiglio comunale, corsa contro il tempo.Torres: “Si pensi alla città”

Ore e giorni carichi di tensione a palazzo Vermexio per i consiglieri comunali dopo la.bocciatura del Bilancio Consuntivo che di fatto ha causato la decadenza del consiglio comunale con una possibilità di tornare indietro che è attualmente allo studio. Si verificano, insomma, gli aspetti giuridici per comprendere se è possibile riconvocare davvero la seduta entro il 13 novembre e a quali condizioni potrebbe essere approvato lo strumento economico per scongiurare il rischio di scioglimento. Nelle prossime ore il nodo dovrà necessariamente essere sciolto. Nel frattempo, febbrili colloqui tra i consiglieri e i rappresentanti istituzionali e politici delle rispettive forze. Con l’uscita dall’aula dei componenti di Amo Siracusa, il “no” è di fatto passato. Una scelta ben precisa, che tuttavia ha gelato,per le sue conseguenze, quanti si trovavano in consiglio comunale. Carlos Torres,che con Michele Mangiafico e Gaetano Favara fa parte del gruppo, spiega le ragioni di tale passo. “Ho scelto, insieme al gruppo Amo Siracusa di condividere e attuare un programma comune per lo sviluppo della nostra città, avallando l’ingresso in Giunta con l’assessore Maura Fontana- premette- Votare Sì a questo bilancio vuol dire prendere atto dell’indirizzo dell’azione amministrativa di questa Giunta e, con un dialogo costruttivo, consentirne l’azione sulle criticità della città lasciando al consiglio comunale le sue funzioni di indirizzo e di controllo, funzioni che dovrebbero essere portate avanti con il confronto ed il buon senso. Al contrario, assistiamo ad un modo di fare opposizione assolutamente strumentale e demagogico, che, invece di portare avanti programmi costruttivi e propositivi, si riduce a meri e pesanti attacchi personali e politici, portando alla paralisi del consiglio comunale e al rallentamento dell’attività amministrativa.
Noi a questo gioco non ci stiamo più e, pur essendo favorevoli alla votazione con il nostro SI, abbiamo deciso di non partecipare alla votazione finale.
La nostra visione di politica è ben altra: è giusto scontrarsi, esporre il proprio dissenso, non condividere determinate scelte, ma alla fine occorre fare sintesi per raggiungere gli obiettivi nell’interesse dei cittadini.I continui attacchi per semplice gioco ostruzionistico penalizzano la città al solo scopo di una mera visibilità di pochi.
Auspico – conclude Torres – in futuro un ritorno alla politica con la P maiuscola, fatta da minori ambizioni e show personali e da maggiore attaccamento al mandato che i cittadini ci hanno delegato”.




Siracusa. “Quel Bilancio andava approvato”: affondo di Lealtà e Condivisione

“A meno di qualche colpo di scena, in base alla legge, il Consiglio Comunale di Siracusa , nella sua ultima riunione, ha votato per il suo auto scioglimento per non avere approvato il rendiconto del bilancio 2018”. Il presidente di Lealtà e Condivisone, Ezio Guglielmo si mostra poco possibilista dopo il voto espresso in consiglio comunale, con il “no” allo strumento economico proposto dalla giunta retta dal sindaco, Francesco Italia. “Con soli 17 presenti in aula su 32 consiglieri e 11 voti contrari dell’opposizione, chi ha causato questo risultato si è assunto la responsabilità gravissima di privare la città della sua rappresentanza democratica, di annullare il voto di migliaia di cittadini e spazzare via il massimo organo di indirizzo e di controllo dell’attività di tutta l’amministrazione comunale. Quel rendiconto andava votato e approvato-tuona Guglielmo- come hanno fatto i consiglieri di Lealtà e Condivisione, senza cedere ai giochini di palazzo che poi sono scappati di mano ai soliti presunti furbi. Andava approvato perché utile alla città e perfettamente regolare, come avevano certificato i revisori dei conti. Ci sono molti modi per fare opposizione o per manifestare il legittimo dissenso anche nella maggioranza. Quello che noi non condividiamo e non faremo mai é farlo giocando allo sfascio e sulla pelle dei cittadini”. Il gruppo esprime, in seno all’esecutivo, l’assessore al Patrimonio, Rita Gentile.




Coltelli nascosti in auto: denunciato giovane di 21 anni

Tre coltelli, tutti di genere vietato, in auto. Un giovane di 21 anni è stato denunciato per questo dai carabinieri della stazione di Carlentini. L’intervento è stato portato a termine la notte scorsa. Il 21enne è stato sottoposto a perquisizione veicolare dai militari, che hanno rinvenuto i tre coltelli all’interno dell’abitacolo. Si tratta di due armi da taglio di 20 centimetri e di una di 8, di cui è vietato il porto. I coltelli erano abilmente occultati nell’ autovettura.

 




Tentato omicidio in ospedale, ai domiciliari una donna di Carlentini

Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato una donna di Carlentini, destinataria di un’ordinanza cautelare ai domiciliari. La donna si trova attualmente ricoverata in un ospedale della provincia, nel reparto di psichiatria. Le indagini sono partite dalla segnalazione arrivata proprio dal personale di un nosocomio.
Un uomo di 72 anni, durante il ricovero in quella struttura ospedaliera, è stato colto da una grave crisi ipoglicemica con stato comatoso, non giustificata dalla terapia e dalla patologia in atto. La tempestiva indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa, avrebbe fatto emergere gravi elementi di reità della donna. Una testimone, non presente nel momento in cui la vittima ha accusato la grave crisi ipoglicemica con coma diabetico, è intervenuta alcuni minuti dopo durante le fasi esecutive del soccorso. In quel contesto, ha rinvenuto all’interno della borsa dell’indagata una siringa contenente liquido incolore, il cui odore ha indotto a ritenere che fosse insulina. Circostanza questa che, riferita prontamente ai medici, è stata di fondamentale importanza nell’indirizzare l’azione dei sanitari per la corretta terapia salva vita.
Il personale impegnato nell’indagine ha sequestrato la siringa ed liquido contenuto al suo interno, informando l’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Errori di calcolo e giochi politici, cosa succederà al Consiglio Comunale

Quanto accaduto in Consiglio comunale a Siracusa è qualcosa a metà tra l’autogol e la tafazzata, frutto di errori di calcolo ed in qualche misura anche impreparazione.
Probabilmente il tentativo di far cadere il numero legale non è riuscito, forse qualcuno non ha compreso, forse qualcuno ha forzato la mano. E così, sorpresa: il consuntivo non è stato approvato.
Per la legge, dovrebbe decadere il Consiglio comunale e arrivare il commissario ad acta regionale per l’approvazione dell’atto consuntivo. I 32 consiglieri siracusani potrebbero però salvare il salvabile ritornando in aula per cambiare opinione ed approvare l’atto entro la scadenza del 13 novembre. Attenzione però, non è così scontato. Il regolamento comunale prevede infatti che una deliberazione non approvata possa tornare in aula, ma solo in adunanza successiva e qualora siano mutati i presupposti di fatto o giuridici. Un emendamento urgente potrebbe fare al caso. La valutazione spetta agli uffici di presidenza del Consiglio comunale, con una responsabilità enorme che ricade proprio sulla presidente Moena Scala. Si starebbero valutando con attenzione alcuni precedenti, da Pachino a Sommatino. E recenti pronunciamenti del Tar Sicilia.
Il momento è serio. E cresce sottottaccia la voglia di nuove elezioni. Il vicepresidente dell’assise, Michele Mangiafico, è sibillino. “Andare avanti con questi numeri, con un Consiglio comunale ostile impegnato solo in sterile ostruzionismo, potrebbe anche non avere senso. Il nostro gruppo, Amo Siracusa, è tendenzialmente favorevole all’approvazione del conto consuntivo ma serve uno shock positivo per la vita amministrativa della città. L’amministrazione, nonostante abbia allargato il consenso, non ha i numeri dalla sua parte in Consiglio comunale”. Si dovrebbero prendere in considerazione ipotesi come quella delle dimissioni del sindaco? Mangiafico, sia chiaro, non le chiede però – in via ipotetica – non le esclude neanche.
Sul voto del consiglio comunale di ieri sera, è stato informato via telefono il commissario ad acta già nominato dalla Regione e lunedì partirà la comunicazione ufficiale all’assessorato alle Autonomie locali, cui spettano gli atti conseguenziali, compreso quello dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’assemblea cittadina. Il Consiglio ha tempo fino a mercoledì prossimo (13 novembre) per votare il conto consuntivo ma molte sono le questioni sul tappeto rispetto ai tempi a disposizione.




Siracusa. Consiglio comunale caos, il sindaco Francesco Italia: “spettacolo indecoroso”

E’ affidato ad un lungo post sulla sua bacheca Facebook il commento del sindaco, Francesco Italia, a quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale. “E’ andato in scena forse l’ultimo spettacolo indecoroso, degno delle peggiori puntate del Bagaglino e interpretate magistralmente da chi da 15 anni utilizza i banchi del Consiglio comunale e non solo, per i propri show personali infarciti di insulti, contumelie e menzogne di ogni sorta”, scrive il primo cittadino mettendo da parte l’aplomb che lo ha sempre contraddistinto.
“Grande rammarico per quei consiglieri che hanno sempre cercato di costruire per il bene comune. Siracusa merita persone oneste e per bene che lavorino nell’interesse della collettività”, dice Italia quasi a mò di epitaffio per l’attuale Consiglio comunale a rischio decadenza.
“L’eventuale decadenza rappresenterebbe un vulnus che la città non merita, che non meritano i nostri concittadini, che non merita chi crede nella politica come servizio alla comunità. Sarebbe il frutto avvelenato del populismo dilagante, purtroppo anche a Siracusa, del clima di odio innescato e alimentato ad arte in questi mesi a causa di astio e rancori personali e contro il quale, non a caso, ho rivolto accorati appelli fin dal mio insediamento”.
Nessun accenno al futuro. Ma anche in caso di decadenza del Consiglio comunale, giunta e sindaco rimarrebbero in carica e non paiono esserci oggi motivi per pensare ad un passo indietro di Francesco Italia.
“All’indomani delle elezioni, a causa del sistema elettorale e della configurazione del voto, la geografia dell’aula è stata chiara: 9 consiglieri a rappresentare liste che hanno sostenuto la mia candidatura e 24 appartenenti all’opposizione. E’ stato inoltre da subito evidente che, al di là di alcuni consiglieri che, con rispetto dell’istituzione e dei cittadini siracusani, hanno da subito cercato di creare un clima sano di confronto e discussione, indipendentemente dalla propria appartenenza, in Consiglio ha spesso prevalso un atteggiamento ostile e ostruzionistico. Nonostante la presenza di diversi consiglieri alla prima esperienza e la saggezza di alcuni decani, il cui equilibrio e senso di responsabilità hanno spesso consentito di abbassare i toni e lavorare, le sedute sono state per lo più monopolizzate da atteggiamenti dilatori e autoreferenziali, interventi volti unicamente a screditare sindaco e giunta senza alcun contenuto di sostanza o costruttivo”.




Siracusa. Il pressing delle opposizioni: “sfiduciata la giunta, si dimetta il sindaco”

Le opposizioni ruggiscono dopo il “no” del Consiglio comunale al conto consuntivo. Enzo Vinciullo con i consiglieri Castagnino, Alota e Basile esulta: “sul bilancio avevamo ragione, il Consiglio Comunale non lo approva, bocciando e sfiduciando il sindaco che ora deve dimettersi”.
Castagjino, in particolare, rivendica la bontà delle sue osservazioni critiche. “Non erano peregrine ma fondate sullo studio serio ed attento del bilancio, tanto è vero che nemmeno i suoi consiglieri comunali lo hanno votato e di fatto lo hanno sfiduciato invitandolo a dimettersi. Se avessero bocciato il bilancio preventivo non sarebbero state necessarie le dimissioni del sindaco, ma avendo bocciato il conto consuntivo, di fatto hanno bocciato l’attività amministrativa del sindaco a cui, sfiduciato, non resta che la via dell’onore e cioè quella delle dimissioni”.




Siracusa. Cafeo lascia il Pd e aderisce a Italia Viva: “No ai pannicelli caldi”

Il deputato regionale Giovanni Cafeo lascia il Pd e passa nelle fila di Italia Viva, unendosi al percorso avviato, nel territorio, dall’ex sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo e dagli altri ex renziani del Partito Democratico, ma non soltanto. Cafeo ha voluto ufficializzare questa mattina la scelta compiuta, evidenziando la necessità di puntare su energie giovani e su un approccio politico differente da quello registrato all’interno del Partito Democratico. L’ingresso di Cafeo conferisce maggiore forza e maggiore peso alla nuova forza politica in seno al parlamento regionale. Si passa, adesso, alla fase costituente.