Sfreccia sulla Siracusa-Catania, cocaina in auto: arrestata una 41enne

A grande velocità stava percorrendo la Siracusa-Catania. Quando i carabinieri l’hanno fermata per un controllo, hanno scoperto la causa di tanta premura: all’interno dell’auto c’era un involucro di plastica di colore bianco, contenente circa 11 grammi di cocaina. Una successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire un ulteriore grammo della stessa sostanza. Lo stupefacente – sequestrato – sarebbe stato destinato probabilmente allo spaccio a Siracusa. E’ stata arrestata, in flagranza di reato, la 41enne Concetta Malato.




Siracusa. Ancora un’auto in fiamme, incendio doloso in viale Zecchino

Alle 5.00 circa di questa mattina, Vigili del Fuoco e agenti delle Volanti sono intervenuti in viale Zecchino per
l’incendio di una Nissan Micra. L’auto è di proprietà di un uomo di 51 anni. Le tracce rinvenute lasciano presupporre che si sia trattato di incendio doloso.




Borgo dei Borghi, la Rai risponde: vittoria resta a Bobbio, provvedimenti verso Daverio

La direzione di Rai Tre chiude le polemiche sul risultato finale della trasmissione tv Il Borgo dei Borghi. Il titolo rimane a Bobbio, niente da fare per Palazzolo Acreide. “Si precisa che nel corso della serata finale dell’ultima edizione, trasmessa in diretta e basata sul televoto e sul voto della giuria di esperti, i due distinti risultati — come previsto dal regolamento -hanno avuto pari peso nella determinazione dell’esito finale (50% televoto e 50% voto della giuria di esperti). Le votazioni si sono svolte con assoluta regolarità e trasparenza sotto il controllo di un notaio. Il borgo di Bobbio è stato votato da tutti e tre i giudici come prima scelta per la vittoria finale. Sarebbero stati sufficienti però anche i voti di due giudici soltanto per determinare il medesimo risultato. In altre parole, anche senza il voto del presidente della giuria Philippe Daveno, la classifica sarebbe stata uguale a quella poi risultata definitiva”, si legge nella nota diramata dalla Rai in risposta alle interrogazioni presentate in commissione di Vigilanza.
Quanto a Philippe Daverio, autore peraltro di dichiarazioni indigeste all’indirizzo della Sicilia e dei siciliani, “in sede di firma del contratto, ha sottoscritto il codice etico e non ha informato la Rai di essere cittadino onorario di Bobbio, né di eventuali conflitti di interessi rispetto al programma a cui era stato chiamato a collaborare. In tale quadro, la Rai sta studiando tutti i provvedimenti necessari che dovranno essere adottati per evitare che si possano ripetere episodi simili, che hanno distolto l’attenzione dalle reali intenzioni di servizio pubblico alla base del programma”.




In agitazione i lavoratori dell’appalto pulizie della Marina Militare di Augusta

Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’appalto pulizie della Marina Militare Marisicilia di Augusta. Sono 38 e la loro protesta si inserisce nella più vasta vertenza che vede coinvolte anche le basi di Catania, Messina, Palermo, Trapani e Agrigento.
Lo stato di agitazione è stato proclamato “per contrastare l’immobilismo del Comando Marina Militare di Marisicilia di Augusta, il quale, pur essendo stata incalzata dalla Filcams Sicilia sulla insostenibilità della gara indetta per il servizio di pulizia, ha già convocato al Ministero della Difesa le ditte aggiudicatarie per la sottoscrizione dei contratti l’avvio per l’immissione in appalto”.
La decurtazione della base d’asta e del monte ore/annuo non è ritenuta accettabile dal sindacato. “Avrà effetti devastanti per i lavoratori impiegati nell’appalto, prevedendo a gara un monte ore insufficiente al corretto espletamento di tutte le prestazioni richieste per l’intero Lotto 4, con 33.800 ore/anno (ad oggi la sola base di Augusta conta su un monte ore di 36.000 ore/anno) contro il monte ore della precedente gara di 49.000 ore/anno, tanto che l’impresa risultante aggiudicataria dell’attuale procedura di gara per il Lotto 4 (BSF s.r.l.), ha già dichiarato esuberi di personale di rilevante entità ovvero, nella migliore delle ipotesi, un taglio complessivo delle ore contrattuali dei singoli lavoratori stimato in circa il 30-40%”.
Le segreterie Nazionali Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno già richiesto un incontro urgente al Ministero della Difesa, evidenziando le pesanti ricadute sui livelli occupazionali con inevitabili conseguenze drammatiche per i lavoratori dell’appalto.
“Ancora una volta, la Marina Militare si prepara ad augurare il buon Natale ai lavoratori dell’appalto delle pulizie, ipotizzando una decurtazione sostanziale del loro misero salario, ovviamente a parità di superfici da pulire e sanificare. Di fronte a salari di poche centinaia di euro mensili, solo ipotizzare la possibilità di ridurre anche solo di 100 euro lo stipendio di questi lavoratori, significa mandare sul lastrico famiglie che vivono con stipendi ben al di sotto del reddito di cittadinanza”, dicono il segretario provinciale Filcams, Alessandro Vasquez, ed il regionale Stefano Gugliotta. “Già il 26 giugno 2015 i lavoratori dell’appalto manifestarono davanti al Ministero della Difesa a Roma per difendere il loro salario, anche in questo caso siamo pronti a mobilitare i lavoratori siciliani con i colleghi della Toscana, Liguria e Sardegna per difendere il diritto alla dignità dei lavoratori che solo il lavoro può dare”.




Siracusa. Targia, nel 2018 Garozzo stava per realizzare lo spartitraffico: “Era tutto pronto”

C’era un progetto per realizzare lo spartitraffico a Targia. E c’erano anche i soldi per realizzarlo subito, con la partecipazione di alcune attività commerciali della zona. Non bisogna andare troppo indietro nel tempo, era il 2018, sindaco Giancarlo Garozzo e assessore alla Mobilità Giuseppe Raimondo.
Raggiunto al telefono dalla nostra redazione, l’ex sindaco conferma. “Si, c’era il progetto e grazie all’impegno dell’assessore Raimondo avevamo ottenuto l’impegno di alcuni privati, con attività nella zona, ad intervenire economicamente. Il costo per il Comune di Siracusa sarebbe stato quasi nullo”, dice Garozzo senza citare il parere della Protezione Civile comunale, quasi a significare che potrebbe comunque anche non essere vincolante. Ma allora perchè poi non si è fatto? “Preferirei non commentare. Non ero più sindaco”, si limita a dire.
In effetti, nel dibattito degli ultimi giorni, la grande distanza tra le richieste dell’opinione pubblica (che spinge per lo spartitraffico o misure similari) e le inamovibili posizioni degli uffici comunali, rischia di ingenerare la sensazione che si stiano cercando più i motivi per non realizzare lo spartitraffico che quelli per cui valga la pena farlo. “Non è così. Abbiamo anzi recuperato quel progetto di massima e ipotizzato anche sezioni ulteriormente ristrette e con elementi più economici. Ma rimarrebbero problemi nella corsia direzione Scala Greca”, spiega senza sottrarsi l’attuale assessore alla Mobilità, Maura Fontana. A cui, peraltro, va riconosciuto un impegno serio e concreto sulla problematica di contrada Targia.
Ma come la si giri, giri spunta sempre una norma o un parere ostativo, da una parte e dall’altra. Le soluzioni non mancherebbero ma appare difficilissimo rendere sicura una strada comunale, quale in effetti è Targia dopo la donazione di Anas. Sembra quasi debba avere dimensioni da autostrada per poter far qualcosa di concreto, altro che strada urbana.
Il problema di fondo, sarebbe in realtà la sua natura di infrastruttura a rischio per la presenza di siti come il pontile Isab e la galleria ferroviaria. Per cui, se fai lo spartitraffico devi poi pensare ad una corsia di emergenza per i mezzi di soccorso. Piccola considerazione: oggi la corsia di emergenza non c’è in ogni caso. Come muoversi allora in caso di grave incidente industriale? I mezzi in transito andrebbero convogliati tutti su di un lato ed i mezzi di soccorso di passaggio sull’altro. Senza divisione di carreggiate e con in più il panico di un grave incidente industriale. Si può immaginare quale trappola diverrebbe per gli automobilisti che si ritroverebbero sul posto, con imbottigliamento certo per i mezzi di soccorso. Sicuri allora che il problema sia lo spartitraffico?
Ci sarebbe, invero, un discorso di responsabilità. Chi si assumerebbe quella di realizzare un’opera che, in caso di incidente, potrebbe essere indicata come concausa? Con freddezza, verrebbe da dire chi è convinto di fare una cosa giusta, che metterebbe al riparo potenziali vittime innocenti coinvolte altrimenti, e senza colpa, in frontali e simili.
Un esempio vale una riflessione, pur nella obiettiva differenza. Corso Umberto è considerato via di fuga. Eppure il suo tratto finale, dove oggi c’è il terminal bus, è stato chiuso (temporanea interdizione) al traffico, creando una strettoia verso via del Foro Siracusano. Volere, in fondo, è potere.




Siracusa. Violenza sessuale, condannato osteopata: “palpeggiò una paziente”

Il gup del tribunale di Siracusa, Salvatore Palmeri, ha condannato a 4 anni di carcere con l’accusa di violenza sessuale un osteopata di 42 anni.
L’uomo, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe avuto in cura nel settembre dello scorso anno una giovane di 22 anni. Nel corso di una seduta, l’osteopata avrebbe approfittato della ragazza, palpeggiandola nelle parti intime.
La vittima, difesa dall’avvocato Daniela La Runa, ha trovato la forza di denunciare l’accaduto, parlando con i familiari che l’hanno sostenuta in questo complicato percorso.
Ne è nato un procedimento giudiziario a carico dell’osteopata, che ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato. Il pubblico ministero, Andrea Palmieri, al termine della requisitoria, aveva chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione.




Siracusa. Scoperti 12 yacht immatricolati all’estero e “nascosti” al Fisco

I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Siracusa hanno concluso un monitoraggio sulle imbarcazioni da diporto battenti bandiera di paesi stranieri in transito o ormeggiate nei porti siracusani, lungo la fascia costiera da Brucoli a Portopalo.
Hanno intercettato in acque territoriali e presso i porti turistici diversi yachts, la cui proprietà è risultata essere di soggetti residenti in Italia. Nel corso dei controlli sono state ispezionate 12 imbarcazioni di valore complessivo pari a oltre 4 milioni di euro, immatricolate all’estero da cittadini fiscalmente residenti in Italia e non dichiarate ai fini del cosiddetto “monitoraggio fiscale”.
L’attento e minuzioso esame delle posizioni controllate, ha consentito di rilevare l’omessa dichiarazione dei beni nell’apposito quadro RW della dichiarazione dei redditi, dedicato al alle informazioni da fornire in ordine alle ricchezze detenute all’estero.
I proprietari, pur avendo immatricolato gli yachts in Paesi come Belgio e Olanda, avrebbero avuto l’obbligo di dichiarare i beni al Fisco; ma non lo hanno fatto.
Per la mancata dichiarazione, le sanzioni previste vanno dal 3% al 15% del valore dei beni non dichiarati; nella fattispecie, le stesse ammontano a più di 100 mila euro. 




Siracusa. Rapine in tabaccheria, le indagini della Mobile incastrano i tre presunti autori

Sarebbero i presunti autori di due rapine commesse a settembre ai danni di due tabaccherie di Siracusa, per un bottino complessivo di poco inferiore ai 10mila euro. Alla loro porta hanno bussato questa mattina gli agenti della Squadra Mobile che hanno così eseguito l’ordinanza con la quale il gip del Tribunale di Siracusa ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Sorin Marian Curt, nato in Romania il 24.07.1999, e gli arresti
domiciliari con il presidio del braccialetto elettronico per Kevin Perez, nato a Siracusa il 6.11.1998. Un 17enne è stato invece collocato in comunità.
La sera del 9 settembre scorso, tre rapinatori coi volti coperti da passamontagna e armati di coltello avevano fatto irruzione all’interno del bar tabacchi di via Torino, e si erano fatti consegnare l’incasso della giornata, pari a 5100, per poi allontanarsi a bordo di una Volkswagen grigia. Grazie all’attento esame delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, gli investigatori hanno appurato che, il giorno precedente, tre giovani erano entrati nel negozio e, dopo essersi guardati intorno con fare sospetto, avevano acquistato solo una bottiglia d’acqua. Nella circostanza si risaliva all’autovettura utilizzata dai tre sconosciuti, una Volkswagen Up di colore grigio. L’identità dei soggetti che avevano effettuato il sopralluogo, individuati in Marina Curt, Kevin Perez e nel complice minorenne, e la successiva comparazione coi video registrati durante le fasi della rapina ha confermato l’inequivocabile corrispondenza nella corporatura e nell’abbigliamento coi malviventi che avevano messo a segno il colpo.
E’ stata inoltre documentata la circostanza che l’autovettura Volkswagen UP di cui è stata accertata la targa, risultava essere stata noleggiata in quei giorni proprio da Marian Curt.
Del tutto similari le modalità con cui era stata messa a segno, il precedente 4 settembre, la rapina ai danni della tabaccheria di Via Piave. In quella circostanza due uomini col volto travisato da un casco e armati di coltello avevano minacciato il titolare del negozio e si erano fatti consegnare la somma di 2350 euro.
Anche in questa circostanza, la meticolosa analisi svolta sulle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza ha permesso di appurare come la mattina prima della rapina Marian Curt e il minore diciassettenne erano entrati all’interno della rivendita per comprare un biglietto “gratta e vinci”. I due presentavano caratteristiche fisiche perfettamente sovrapponibili, oltre che alcuni capi di abbigliamento coincidenti, con gli esecutori materiali del delitto.




Siracusa. Amministrative 2018, ancora un rinvio del Tar: 5 dicembre

Rinvio al 5 dicembre. Così il Tar ha stabilito in merito al ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale al  e relativo ai risultati delle elezioni amministrative del 2018. La ragione della decisione del tribunale amministrativo è legata ad un difetto di notifica dei motivi aggiunti. Il difetto riguarda i consiglieri comunali Gentile, Ricupero, Catera, Favara, Russoniello, Burgio, Sataro, Cascio.




Siracusa. Cercasi gestore per il De Simone, il Comune ci riprova con affido diretto

Il Comune di Siracusa ci riprova. Dopo due tentativi a vuoto, adesso si procederà con un affidamento diretto dietro procedura negoziata. Durata dell’affidamento: 6 mesi, fino al 20 maggio 2020. Potranno partecipare alla procedura le associazioni sportive siracusane con formazioni impegnate nei campionati Figc. Il gestore – che verrà selezionato seguendo il criterio del maggior ribasso delle tariffe approvate dalla giunta comunale per l’utilizzo dell’impianto – dovrà occuparsi della custodia e pulizia dell’intera area, del campo in sintetico, delle bollette elettriche ed idriche e dovrà provvedere ad un custode. Per poter mantenere un simile servizio, incasserà le somme versate dalle società sportive che faranno richiesta di spazi al De Simone per allenamenti, incontri e manifestazioni.
Le società sportive interessate, dovranno far pervenire le loro offerte entro le 12.00 del 18 novembre, al settore Sport del Comune di Siracusa.