A Ray Bondin il “Premio Custodi della Bellezza 2024”. Domenica 21 aprile a Palazzo Vermexio

(cs) Dopo Peter Stein, Franco Cardini, Fiammetta Borsellino, Giordano Bruno Guerri, Sebastiano Tusa e tante altre personalità che si sono contraddistinte in un’azione di “Custodia della Bellezza”, il 21 Aprile la IX edizione del prestigioso riconoscimento sarà consegnato a Ray Bondin dal sindaco Francesco Italia, dall’assessore alla Cultura Fabio Granata e Fulvia Toscano, direttore artistico di “Nostos”, l’evento culturale che si svolge ogni anno tra Siracusa e Giardini Naxos, e nel quale è inserito il Premio. Il vincitore di quest’anno, Ray Bondin, è stato tra i protagonista del riconoscimento Unesco del Val di Noto ed è difensore coraggioso del patrimonio culturale della Palestina.
Il Premio anche quest’anno sarà un’opera di Andrea Chisesi, artista milanese ma siracusano d’adozione, raffigurante Alessandro il Grande, simbolo storico e mitico della scoperta e della custodia della “Bellezza del Mondo”.
Fabio Granata e Fulvia Toscano hanno cosi motivato la scelta di quest’anno:
“Instancabile difensore del Patrimonio Culturale Mondiale, Ray Bondin ha dato un contributo fondamentale alla iscrizione delle otto Città tardo Barocche del Val di Noto nella W.H.L. Unesco. Come membro del Comitato Icomos ha partecipato all’istruttoria sui riconoscimenti Unesco delle Isole Eolie, di Siracusa Pantalica e Palermo Arabo-Normanna.
Ha espresso parere su 63 proposte di inserimento nella W.H.L. Unesco nel Mondo.
Attento e sensibile all’intera area del Mediterraneo ha collaborato per 25 anni con il Ministero delle Antichità e del Turismo della Palestina. Ha dato un contributo fondamentale al riconoscimento di Betlemme e ai dossier Unesco per i siti di Battir, per il Palazzo di Hisham a Jericho, Cremisan. Ha diretto il team per la conservazione e la gestione del Monastero di San Hillarion a Gaza e si è battuto contro ogni tentativo da parte di Israele di oscurare la grande Identità storica, archeologica e monumentale della Palestina. Per il suo coraggio e la sua testarda, sapiente e lucida difesa della identità culturale e del Patrimonio Materiale e immateriale del Mediterraneo, il Comitato Scientifico di Articolo 9 conferisce a
Ray Bondin il Premio Custodi della Bellezza 2024”.
La cerimonia di consegna si svolgerà a Palazzo Vermexio, Salone Borsellino, domenica 21 aprile alle 11.; e sarà aperta alla cittadinanza e preceduta dall’Assemblea Generale di Articolo 9, promotrice di “Nostos”, Festival del Viaggio e dei Viaggiatori e del Premio.




Un musical sulle piaghe sociali giovani: la rappresentazione dei ragazzi del Santuario

I giovani della Basilica Santuario delle Lacrime di Siracusa hanno rappresentato il musical scritto e diretto da don Gianluca Gibilisco, “αἷμα” che in greco significa sangue, simbolo antitetico di vita e di morte. Un viaggio dentro lo spirito dei giovani di oggi, un excursus tra i mali interiori e sociali che li fanno tribolare, alcuni dei quali sono il frutto di una contemporaneità che spesso li appiattisce e li imprigiona tra i pixel di uno schermo e di altri, invece, che affondano le proprie radici nella notte dei tempi. Lo spettacolo teatrale messo in scena dai ragazzi nella cripta del Santuario, si è sviluppato fra due piani temporali lontanissimi, la giudea di 2000 anni fa e il mondo giovanile contemporaneo con il quale si è voluto celebrare un bisogno profondo, intrinseco, storico e radicato nell’identità dell’essere umano che è, per l’appunto, il bisogno di socialità, ovvero essere parte di un sistema di relazioni, di fatti, che diano significato al proprio “esserci”.
“Attraverso la pedagogia teatrale dell’evangelizzazione- ha detto l’insegnante e antropologa Ida Vasta, membro del gruppo di preghiera adulto – i giovani della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime portano in scena possibili situazioni dolorose, che ognuno di noi può attraversare ma nello stesso tempo vogliono condividere un messaggio di speranza perché hanno sperimentato l’essere parte di una comunità educante , in cui è presente una Madre che con il suo sguardo di lacrime è presenza viva e sostegno quotidiano, così da non essere schiacciati dalle storie vissute ma rinascere dalle proprie ceneri”.




Sculture, land art, installazioni: al Maniace, “Rarica” la mostra di Francesco Diluca

(cs) Rarica è il nuovo progetto site specific dell’artista e scultore Francesco Diluca, a cura di Lara Gaeta e Camilla Nacci Zanetti, pensato appositamente per rendere omaggio alla Sicilia. La mostra, organizzata in collaborazione con Aditus, coinvolge, dal 20 aprile al 30 settembre 2024, due sedi espositive: il Castello Maniace e l’Orto Botanico dell’Università di Palermo.
Tanto dalle creature marine quanto da quelle terrestri, Rarica (“radice” in dialetto siciliano) trae ispirazione, per parlare – attraverso oltre trenta opere tra sculture, installazioni di land art e video – di interdipendenza tra essere umano e natura, di ecosistemi, di organismi che vivono in comunità e di processi trasformativi.
Il percorso espositivo nasce nel mare di Ortigia con la scultura subacquea “Reef – Kura Halos” installata nelle acque antistanti al Castello. L’opera è visibile dalla spiaggia o tramite immersione. Realizzata per il fondale marino e pensata per accogliere nelle sue cavità altre forme di vita, “Reef – Kura Halos” pone l’accento su temi ambientali urgenti quali l’innalzamento della temperatura del mare e il conseguente sbiancamento dei coralli. Per la realizzazione dell’opera l’artista si è avvalso della consulenza di biologi marini.
Tornando in superficie, numerose sono le opere negli spazi del Castello Maniace. Qui si incontrano i due protagonisti del metaforico viaggio nel quale Diluca conduce il visitatore: Orfeo, o meglio l’opera “Radicarsi – Orfeo”, ed Euridice, ossia l’opera installativa “Madrepora – Euridice”. Mentre la scultura di Orfeo conserva ancora le sembianze umane, Euridice è evanescente: è un’opera di land art che mescola elementi naturali come sabbia, sale e ghiaia, a piccole sculture che rappresentano i coralli. Il pubblico può interagire con l’installazione camminandovi sopra, ma anche raccogliendone alcuni esemplari per portarli con sé.
Fanno da contraltare all’acqua e alle creature marine le installazioni realizzate per la Sala Ipostila del Castello Maniace, che richiamano il fuoco inteso come elemento che genera cambiamento: sono vetrofanie, applicate sulle ampie finestre della sala monumentale, tratte dalla serie di performance “Post Fata Resurgo” nelle quali l’artista dà fuoco a enormi sculture in filamento metallico. L’installazione immersiva simula un incendio, in un effetto visivo scenografico che trasforma la Sala Ipostila in una cattedrale laica. “Post Fata Resurgo” rievoca non solo un evento legato alla storia del castello, ossia l’incendio del 1704, ma anche gli straordinari fenomeni naturali legati alle attività vulcaniche a cui i siciliani hanno spesso la possibilità di assistere.
Costanti sono i parallelismi che si generano tra le opere allestite al Castello Maniace di Siracusa e quelle all’Orto Botanico di Palermo. Se infatti nella sede siracusana Diluca affonda come radici le sculture coralliformi, in quella palermitana cinque installazioni che si ispirano alla vegetazione terrestre innestano le loro ramificazioni. L’opera “Micelio”, che ha le sembianze di una figura femminile incinta, prende il nome dall’apparato vegetativo dei funghi caratterizzato da filamenti che compongono un’enorme rete sotterranea che connette pressoché tutto il pianeta come un’Internet analogica.
Pensata appositamente per lo spazio dell’Aquarium, l’opera “Mangrovia” rappresenta la sintesi di tutte le opere presentate in mostra: concepita simbolicamente come una grande casa dove tutte le creature ideate dall’artista possono idealmente trovare rifugio e protezione, i suoi piedi radiciformi sono piantati nell’acqua.
Di grande suggestione sono stati poi per Francesco Diluca le antichissime piante presenti nell’Orto, come il grande ficus e l’ulivo: piante secolari la cui osservazione ha generato una riflessione sul tempo e da cui sono nate due opere “Ulivo” e “Autunno”. Se la prima diventa metafora della capacità della natura di resistere e rigenerarsi, la seconda rappresenta lo scorrere del tempo in contrapposizione alla presenza granitica del ficus le cui radici aeree sono divenute col passare dei decenni vere e proprie architetture che lo fanno apparire pressoché eterno.
Il progetto espositivo è accompagnato da una preziosa pubblicazione, curata da Ernesto Giuntini ed edita da Eclipse, che raccoglie, oltre alle suggestive immagini della mostra e delle opere esposte, i testi critici delle curatrici Lara Gaeta e Camilla Nacci Zanetti, e altri interventi interdisciplinari.
Per la realizzazione della mostra a Castello Maniace si ringrazia la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e l’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa.




Rappresentazioni classiche: dal 10 maggio l’edizione dei 110 anni della Fondazione Inda

Tre rappresentazioni classiche, il ritorno di Giuliano Peparini e, per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa, il Gala Roberto Bolle and Friends. L’INDA celebra i 110 anni dalla prima rappresentazione classica, l’Agamennone di Eschilo allestito il 16 aprile del 1914, con cinque grandi appuntamenti, portando in scena anche quest’anno registi, attori e artisti di fama internazionale. Questa mattina, la presentazione ufficiale a Palazzo Greco, con Giuliano Peparini ed Eleonora Abbagnato in collegamento video. Novità tecnologica quest’anno: per consentire al pubblico di spettatori internazionali di seguire gli spettacoli, l’INDA introdurrà un nuovo dispositivo che grazie all’intelligenza artificiale permetterà attraverso un auricolare di seguire lo spettacolo in traduzione simultanea nella propria lingua.
La 59. Stagione di spettacoli classici debutterà il 10 maggio con la prima dell’Aiace di Sofocle per la regia di Luca Micheletti, nella traduzione di Walter Lapini. Micheletti, oltre a dirigere lo spettacolo interpreterà il ruolo di Aiace; nel cast figurano Roberto Latini (Atena /Messaggero), Daniele Salvo (Odisseo), Diana Manea (Tecmessa), Tommaso Cardarelli (Teucro), Michele Nani (Menelao), Edoardo Siravo (Agamennone), Lidia Carew (Ate/Thanatos), Giorgio Bongiovanni, Lorenzo Grilli, Mino Manni, Francesco Martucci (Corifei); Giovanni Accardi, Gaetano Aiello, Ottavio Cannizzaro, Pasquale Conticelli, Giovanni Dragano, Raffaele Ficiur, Gianni Giuga, Paolo Leonardi, Marcello Mancini, Marcello Zinzani (Coreuti). Nell’allestimento di Micheletti anche Francesco Angelico, Christian Barraco, Cecilia Costanzo (violoncelli); Giovanni Caruso (percussioni) e Giuseppina Vergine (arpa). “Tragedia dell’orrore e della follia – sono le parole di Micheletti -, Aiace è anche una potente meditazione sulla condizione dell’uomo in lotta con il proprio destino, incerto e spesso insensato”. Il testo di Sofocle sarà messo in scena al Teatro Greco di Siracusa per la quarta volta dopo gli allestimenti del 1939, 1988 e 2010.
Sabato 11 maggio seguirà il debutto di Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide diretto del regista scozzese Paul Curran nella traduzione dal greco di Nicola Crocetti. Alessandra Salamida sarà Fedra, mentre Riccardo Livermore interpreterà Ippolito; il cast è composto da Ilaria Genatiempo (Afrodite), Sergio Mancinelli (un Servo), Gaia Aprea (Nutrice), Alessandro Albertin (Teseo), Marcello Gravina (Messaggero), Giovanna Di Rauso (Artemide), Simonetta Cartia, Elena Polic Greco, Giada Lorusso, Maria Grazia Solano (Corifeee); Alba Sofia Vella, Giulia Valentini, Miriam Scala, Valentina Corrao e Maddalena Serratore (Coro di donne di Trezene). “L’antica storia di Fedra risuona oggi con sorprendente attualità – dichiara il regista – mettendo in luce le preoccupazioni contemporanee sulla salute mentale, le ossessioni malsane e i loro esiti pericolosi”. Quinto allestimento al Teatro Greco di Siracusa per il testo di Euripide dopo le edizioni del 1936, 1956, 1970 e 2010.
Prima assoluta nella storia delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, il Miles Gloriosus di Plauto debutterà il 13 giugno con la regia di Leo Muscato nella traduzione di Caterina Mordeglia. Muscato ha scelto per questa commedia latina un cast tutto al femminile con Paola Minaccioni nel ruolo del protagonista Pirgopolinìce. In scena anche Alice Spisa (Artotrògo), Giulia Fiume (Palestriòne), Pilar Perez Aspa (Periplectòmeno), Francesca Mària (Scèledro), Gloria Carovana (Filocomàsia), Arianna Primavera (Plèusicle), Ilaria Ballantini (Lurciòne), Deniz Ozdogan (Acrotelèuzia), Anna Charlotte Barbera (Milfidìppa), Valentina Spaletta Tavella (Schiavetto), Elena Polic Greco (Capo coro), Ginevra Di Marco, Sara Dho, Valentina Ferrante, Diamara Ferrero, Valeria Girelli, Margherita Mannino, Stella Piccioni, Giulia Rupi, Rebecca Sisti, Silvia Valenti, Irene Villa e Sara Zoia (Coro).
In tutte e tre le produzioni saranno coinvolti gli allievi e le allieve dell’Accademia dell’INDA.
Il 5 e 6 luglio ritorna al Teatro Greco Giuliano Peparini. Dopo il successo ottenuto nel 2023 con Ulisse, l’ultima Odissea, il regista, coreografo e direttore artistico di fama internazionale presenterà Horai. Le quattro stagioni, uno spettacolo di danza, musica, e poesia sul tema dell’amore universale attraverso le parole dei grandi classici della lirica greca e latina scelti e tradotti da Francesco Morosi. Sul palco, la meravigliosa presenza di Eleonora Abbagnato, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi. La stella della danza internazionale, direttrice del Corpo di Ballo e della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, si esibirà per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa donando il suo talento e la sua forza interpretativa allo spettacolo che vedrà in scena 25 artisti e 15 tra allievi e allieve dell’Accademia dell’INDA; tra i protagonisti dello spettacolo anche Giuseppe Sartori, fra gli attori più amati dal pubblico del Teatro Greco di Siracusa. “E’ il racconto delle stagioni di un amore, dal primo incontro al fiorire del desiderio, dalla vampa della passione fino al gelo del disamore – racconta Peparini –. Un viaggio che faremo grazie alle musiche di Vivaldi, Scarlatti e brani di musica contemporanea ma anche attraverso le pagine più emozionanti della poesia antica, da Aristotele a Catullo, da Apollonio Rodio a Orazio”.
A chiudere la stagione al Teatro Greco di Siracusa il 14 luglio sarà il Gala Roberto Bolle and Friends, un evento speciale prodotto da Artedanza srl in collaborazione con l’INDA. Lo spettacolo, diventato ormai un cult che ogni anno affascina migliaia di persone, vedrà Roberto Bolle esibirsi per la prima volta nella splendida cornice del Teatro Greco di Siracusa. A scegliere cast e programma lo stesso Roberto Bolle che, accompagnato dai suoi Friends provenienti da tutto il mondo, crea una splendida alternanza di passi a due e assoli del repertorio classico e contemporaneo.
Diverse le iniziative in programma per celebrare i 110 anni delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, accogliendo la richiesta inviata dall’Unione Siciliana Collezionisti di Siracusa e dal Lions Club Filatelico Italiano, presieduti da Leonardo Pipitone, ha disposto l’emissione attraverso Poste italiane di un francobollo celebrativo nella serie tematica “Il patrimonio naturale e paesaggistico”.
In tutta la città di Siracusa, grazie alla collaborazione con il Comune, saranno esposti i manifesti storici dell’INDA per trasformare le strade e le piazze della città in un museo a cielo aperto e in un percorso figurativo nei 110 anni di storia dell’INDA attraverso il genio creativo dei più grandi artisti del ‘900.
L’anniversario dei 110 anni di attività è l’occasione per presentare la nuova identità grafica dell’INDA, col nuovo marchio e il nuovo logo. Il restyling proposto reinterpreta in chiave contemporanea le due maschere teatrali disegnate in dettaglio nel 1914 da Duilio Cambellotti creando così un dispositivo flessibile che risponde alle esigenze della comunicazione digitale moderna.
Infine, il manifesto della 59. Stagione al Teatro Greco di Siracusa ed è un’opera inedita, intitolata Triscele, di Enzo Cucchi, pittore e scultore di fama internazionale considerato l’artista più visionario fra gli esponenti della Transavanguardia.
Appuntamento che torna, per la XXVVI edizione, è il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani che quest’anno vedrà la partecipazione a Palazzolo Acreide di oltre duemila studenti provenienti da tutto il mondo. Dal 12 maggio al 4 giugno si esibiranno gli allievi e le allieve di 84 istituti nazionali e internazionali (Grecia, Spagna, Tunisia, Francia e Lussemburgo). Il manifesto dell’edizione 2024 del Festival è stato realizzato da Alessandra Alcamo, una studentessa dell’Istituto Alessandro Rizza di Siracusa.




Rappresentazioni classiche 2024, il racconto dei registi: Micheletti, Curran e Muscato

Luca Micheletti, Paul Curran e Leo Muscato sono i registi delle tre produzioni 2024 della Fondazione Inda, al teatro greco di Siracusa. Dal 10 maggio al 29 giugno due tragedie greche ed una commedia latina per rinnovare la tradizione del teatro classico al Temenite. Luca Micheletti dirigerà Aiace di Sofocle nella traduzione di Walter Lapini, Paul Curran sarà il regista della Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide nella traduzione di Nicola Crocetti mentre Leo Muscato dirigerà la commedia latina Miles gloriosus di Plauto nella traduzione di Caterina Mordeglia.
Attore, regista e cantante lirico, Luca Micheletti, al suo debutto a Siracusa, è uno dei teatranti più eclettici e visionari della sua generazione. Con Aiace aprirà il 10 maggio la 59. Stagione di rappresentazioni classiche.

Regista scozzese, direttore d’opera e di prosa noto in tutto il mondo, Paul Curran si è affermato come regista teatrale versatile e innovativo ed è noto per le sue interpretazioni creative di opere classiche. Anche Curran è alla prima regia a Siracusa e la sua visione della Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide debutterà l’11 maggio.

Torna a Siracusa dopo il grande successo dello scorso anno con il Prometeo Incatenato di Eschilo, Leo Muscato. Regista di fama internazionale, attivo sia nell’opera sia nella prosa, ha lavorato in alcuni fra i più importanti teatri italiani e internazionali come l’Opera House di Bonn, la Malmö Opera, il Teatro La Fenice, il San Carlo di Napoli, il Teatro alla Scala. La commedia Miles gloriosus di Plauto, che l’INDA mette in scena per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa, debutterà il 13 giugno.




Nuova stagione Inda, un piccolo-grande miracolo che si rinnova da 110 anni

Due tragedie, una commedia e due appuntamenti speciali con Giuliano Peparini e Roberto Bolle. Si presenta così la nuova stagione di spettacoli al teatro greco di Siracusa, con la Fondazione Inda che celebra i 110 anni dalla prima rappresentazione.
Si comincia il 10 maggio con Aiace di Sofocle, l’indomani (11 maggio) il debutto di Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide. Per la prima volta approderà al teatro greco una commedia latina, il Miles Gloriosus di Plauto: debutto il 13 giugno, regia affidata a Leo Muscato.
Atteso il ritorno di Giuliano Peparini. Il 5 e 6 luglio il regista, coreografo e direttore artistico di fama internazionale presenterà “Horai. Le quattro stagioni”, uno spettacolo di danza, musica, e poesia sul tema dell’amore universale attraverso le parole dei grandi classici della lirica greca e latina, scelti e tradotti da Francesco Morosi. Sul palco, la meravigliosa presenza di Eleonora Abbagnato, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi.
A chiudere la stagione al Teatro Greco di Siracusa, il 14 luglio, sarà il Gala Roberto Bolle and Friends, un evento speciale prodotto da Artedanza srl in collaborazione con l’Inda.

Le parole della consigliera delegata Inda, Marina Valensise

Il presidente della Fondazione Inda è il sindaco di Siracusa, Francesco Italia




59esima stagione di Spettacoli Classici: il messaggio del Ministro Sangiuliano

Non era presente, per impegni istituzionali, ma ha voluto inviare un messaggio da leggere durante la presentazione ufficiale della 59esima stagione di Spettacoli Classici al Teatro Greco. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha parlato di un’eccellenza, la Fondazione Inda e la sua produzione, nel panorama mondiale, in cui crede molto. Queste le sue parole:

“Con questo messaggio voglio portare il mio saluto a tutta la Fondazione dell’Istituto
Nazionale del Dramma Antico ed esprimervi la mia vicinanza e quella del Ministero della
Cultura con il più grande augurio per questa nuova stagione che, il prossimo 10 maggio,
prenderà il via nell’incredibile e unico scenario del teatro siracusano.
Un appuntamento speciale quello di questa edizione perché incrocia le celebrazioni dei
110 anni delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, allestite in epoca moderna, dalla prima
del 1914. Ulteriore elemento che testimonia le radici profonde in cui è radicata la vostra
istituzione culturale nella storia della Nazione. Un continuo successo che richiama il pubblico da
tutte le latitudini e che è ormai, da decenni, un’eccellenza nel panorama mondiale degli
spettacoli teatrali con in più quell’elemento, in cui io credo molto, che è dato dal legame tra il
nostro patrimonio artistico e il teatro. Quello che oggi presentate è, infatti, una rassegna di rappresentazioni teatrali che avviene all’interno di uno dei teatri di pietra più importanti del mondo, il Greco di Siracusa, con un cartellone che rappresenta l’essenza della cultura occidentale, che ricorda l’origine della nostra civiltà nata proprio nel mondo greco-romano.
Quando descrivo e parlo della nostra Nazione quale una vera e propria superpotenza
culturale, non faccio riferimento alla nozione storica tardo ottocentesca, ma ad una realtà
oggettiva. Il fatto che la penisola italica, al centro del Mediterraneo, ha visto il succedersi storico di tante civiltà, ciascuna della quali ha lasciato qualcosa di importante, in termini artistico culturali, tra cui il Teatro Greco di Siracusa nella doppia accezione: le sue pietre, che a distanza di millenni ci parlano e rappresentano la testimonianza visiva e storica di quello che è stato e la tradizione dello spettacolo teatrale che vive nella città di Siracusa, tra i suoi abitanti, nelle sue strade e piazze. Sono questi gli elementi che rappresentano il vanto e fanno grande la cultura italiana nel mondo. Questo lascito che viene da passato è il nostro orgoglio ma anche la nostra grande responsabilità nei confronti delle generazioni attuali e future, ovvero quello di sapere tutelare e valorizzare, conservare e tramandare – come è scritto nella nostra Costituzione – il patrimonio di arte e cultura, sia materiale e immateriale, della Nazione.
Certo del vostro impegno e della grande passione che saprete mettere anche in questa
nuova stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, rinnovo i miei auguri
con la certezza che, anche quest’anno, verrà confermato il grande successo che da sempre
contraddistingue il lavoro dell’Inda”.




Bunker della droga, scatta il blitz: “Una fessura per spacciare e telecamere sul tetto”

Un vero e proprio “fortino della droga” a Siracusa. Gli agenti della Squadra Mobile l’hanno scoperto nell’ambito dei controlli quotidiani per il contrasto allo spaccio ed al consumo di droga. I poliziotti hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti un uomo di 31 anni, che dovrà rispondere anche di detenzione illegale di munizionamento.
La Squadra Mobile, a seguito di accurate indagini, ha individuato un appartamento, protetto da una porta in ferro. La polizia ha dovuto avvalersi dell’ausilio dei Vigili del fuoco, che sono intervenuti facendo ricorso ad un flex per poter aprire ed accedere all’interno del “bunker della droga”. Rinvenuti e sequestrati: 5 grammi di hashish, 2,5 grammi di marijuana, 4,5 grammi di crack, 2,15 grammi di cocaina, 3 bilancini di precisione ed altro materiale per il confezionamento. Sequestrate anche 10 cartucce calibro 22.
Gli investigatori, all’interno della casa hanno trovato un monitor collegato ad un sistema di videosorveglianza che permetteva al presunto spacciatore di controllare chiunque si avvicinasse. Il monitor era collegato ad un ulteriore impianto di videosorveglianza, installato sul tetto del palazzo in cui si trovava un casotto, anche questo utilizzato come luogo “sicuro” per lo spaccio, sempre con una porta in ferro nella quale era ricavata una fessura attraverso cui effettuare verosimilmente lo scambio di droga e di denaro, senza dovere aprire. Anche l’impianto, costituito da 4 telecamere installate sul tetto dell’edificio è stato sequestrato. Il giovane è stato accompagnato nel carcere di Cavadonna.




Ruspe sulle baracche abusive, nuovo intervento congiunto delle forze dell’ordine

Prosegue l’azione di contrasto alle baracche abusive nelle zone popolari di Siracusa, disposta nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Oggi nuovo intervento, coordinato dalla Questura con l’impiego di personale del Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine, oltre che delle forze dell’ordine territoriali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale.  L’operazione, svolta con il supporto di personale e funzionari del Comune e dell’ASP, vede l’impiego di mezzi d’opera messi a disposizione dal Comune che stanno demolendo i manufatti abusivi. L’operazione è mirata al ripristino delle condizioni di salubrità, igiene e legalità in aree sensibili “dove la presenza dello Stato deve essere riaffermata con decisione”.




Rischio aumento Tari a Siracusa, la gestione dei rifiuti diventa sempre più cara

Anche la Tari potrebbe essere “adeguata”, parola con cui si prova a rendere più morbido il possibile aumento delle tariffe a Siracusa. L’Ufficio Igiene Urbana sta completando il Pef (il piano economico finanziario) che elenca costi e coperture del servizio, voce per voce. Entro il 30 aprile – se non ci sarà proroga nazionale – deve essere approvato. E per far tornare i conti, in assenza dei fondi promessi dalla Regione per coprire gli extracosti, potrebbe non esserci alternativa all’aumento del tributo.
Dal settore Tributi si sta ancora cercando di trovare una strada per scongiurare l’adeguamento al rialzo. “Ci sono due, tre ipotesi che potrebbero permettere di scongiurare l’aumento…”, spiegano fonti autorevoli vicine a Palazzo Vermexio. Ma se non si trovasse un modo per contenere quello sciagurato aumento dei costi di conferimento dell’indifferenziato (schizzati per i Comuni da poco più di 100 euro a tonnellata a quasi 400), ci sarebbe poco da fare per tenere in piedi il servizio. Vero è che a Siracusa le tariffe Tari non aumentano da qualche anno, ma in anni in cui tutti ha assunto un costo sempre più difficile da sostenere per le famiglie, rischia di arrivare l’ennesima mazzata.
Anci Sicilia ha lanciato l’allarme: si rischia un aumento del 30%. Non solo a Siracusa, beninteso. Il problema è regionale. “Non ci sono questi numeri, ma potrebbe comunque risultare necessario un ritocco”, confermano informalmente dagli uffici dove si seguono i conti del Comune di Siracusa. Aumento probabile, però contenuto se non riuscirà uno delle due manovre allo studio per provare a mantenere inalterati i numeri. Tutto dipenderà dal Pef e dalla capacità del Consiglio comunale di emendarlo in meglio.
Paolo Amenta, il sindaco di Canicattini presidente di Anci Sicilia, è a Palermo. Giornate di incontri febbrili, anche con il presidente Schifani a cui è stato chiesto l’avvio di un tavolo aperto con il governo nazionale, e in particolare col ministero dell’Economia, per sostenere la richiesta di un provvedimento legislativo che sposti dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza per la presentazione del Piano economico finanziario (Pef), il documento con il quale i Comuni stabiliscono annualmente le tariffe per la gestione dei rifiuti. Con la proroga – che dovrà passare dal ministro Giorgetti – si guadagnerebbe tempo sufficiente al trasferimento di risorse promesse ai Comuni dalla Regione, per la copertura dei cosiddetta extracosti legati alla necessità di spedire all’estero la spazzatura siciliana.
Il maggiore costo sostenuto nel 2023 dagli enti locali per far fronte alla gestione dei rifiuti in situazione di emergenza, come denuncia l’Anci Sicilia, mette a rischio la tenuta dei bilanci. Una criticità che, secondo l’associazione del Comuni, si traduce nella necessità di reperire circa 45-60 milioni di euro a copertura dei sovracosti prodotti nel 2022-2023. L’alternativa sarebbe un aumento di circa il 30% delle tariffe della Tari. Per tentare di scongiurare questa eventualità, il governatore ha assicurato l’impegno della Regione a supportare la richiesta presentata da Anci nazionale e l’intenzione di intervenire a sostegno dei Comuni siciliani con un contributo straordinario da inserire all’interno della prima manovra finanziaria disponibile.
I rappresentanti dell’Anci Sicilia hanno poi evidenziato che su 391 Comuni dell’Isola 111 si trovano al momento in uno stato di dissesto o pre-dissesto. È stata, quindi, manifestata la necessità di costituire un tavolo permanente tra Stato, Regione e Comuni siciliani per analizzarne le cause e predisporre le adeguate azioni di contrasto.