Siracusa. Rinnovo loculi, un pool di avvocati pronto al contenzioso: “retroattività illegittima”

Un pool di avvocati per esaminare ogni singola richiesta di rinnovo della concessione cimiteriale a Siracusa. Li mette a disposizione Michele Ereddia, presidente della sezione di Siracusa dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori.
“Riteniamo che l’applicazione retroattiva del regolamento sia illegittima e che ciascun cittadino possa rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per invalidare le richieste di pagamento che dovessero provenire dal Comune nei prossimi mesi”, spiega.
Gli avvocati sono pronti ad incontrare i cittadini ogni lunedì, dalle 15 alle 17, nella sede di via Brenta 12 a Siracusa.




Noto. In attesa della riapertura del Pronto Soccorso, arriva l’ambulanza medicalizzata

Dal 1 novembre sarà medicalizzata e in servizio continuo, l’ambulanza 118 della postazione dell’ospedale Trigona di Noto. La medicalizzazione sarà garantita da personale anestesista già in servizio, integrato con personale proveniente anche da altre Aziende sanitarie della regione.
Allo stesso modo, anche il personale infermieristico è stato reclutato facendo riferimento a coloro che hanno conseguito l’abilitazione per le attività di emergenza.
Il servizio di ambulanza medicalizzata va ad aggiungersi ai servizi già attivi nel presidio ospedaliero netino con particolare riferimento alla Guardia medica e al Punto di Primo Intervento. Ma si attende che si completi il concorso per l’assunzione di medici da destinare alla riapertura del Pronto Soccorso.
“Ringrazio l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza che con tempestività ha autorizzato l’avvio del servizio di ambulanza medicalizzata nel nosocomio netino – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – dando l’ennesima ed importante risposta di salute al territorio della zona sud. Aggiungiamo un altro tassello nel processo di rifunzionalizzazione degli ospedali Avola-Noto contribuendo a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale”.




Siracusa. Niente educazione fisica alla Wojtyla: “negato accesso agli impianti sportivi”

I piccoli studenti dell’istituto comprensivo Karol Wojtyla di Siracusa non possono svolgere la normale attività di educazione fisica. “Ci è negato accesso all’impiantistica sportiva e alcune strutture sono in precarie condizioni di sicurezza”, denuncia la dirigente scolastica, Giuseppina Garrasi, inseme alla presidente del Consiglio d’istituto, Valeria Troia. Il caso sarà approfondito domattina, nel corso di un incontro con la stampa convocato dalla direzione scolastica.




Siracusa. Viale Santa Panagia, il consigliere Gradenigo: “rotatoria o incrocio privato?”

“La nuova rotatoria di Santa Panagia pone alcuni interrogativi di sicurezza e funzionalità”. A sostenerlo è il consigliere comunale Carlo Gradenigo (Lealtà&Condivisione). “Procedendo dal semaforo del tribunale, in direzione viale Teracati, bisogna spostarsi dalla corsia destra a quella sinistra prima dell’imbocco della rotonda, con il reale pericolo di tamponamento e il corrispondente blocco del traffico da parte di coloro che devono attendere che la macchina alla propria sinistra rallenti, permettendo l’ingresso nella corsia accanto”, dice il consigliere che vede nella soluzione adottata “la creazione diuno svincolo privato più che una proposta viaria di pubblica utilità, perchè veicola le auto dirette verso viale Teracati dentro il piazzale del costruendo supermercato”.
Gradenigo chiede allora una modifica, ovvero l’eliminazione del cordolo in mezzo alla strada e il restringimento della carreggiata dal lato sinistro, con l’ausilio di apposita segnaletica orizzontale per ridurre a due le corsie di ingresso alla rotonda in modo graduale.  Faccio appello agli uffici ed ai funzionari responsabili di settore perché agiscano in fretta, attivando ogni procedura possibile, di concerto con il privato, per l’eliminazione del rischio e relativo spostamento ingresso supermercato a raso, prima che sia troppo tardi”.




Siracusa. Contrada Plemmirio e quelle strade non asfaltate: caso in Consiglio comunale

Diverse strade di contrada Plemmirio non sono ancora asfaltate. Pur essendo di uso pubblico, non hanno ricevuto una urbanizzazione primaria. Il caso verrà trattato in Consiglio comunale, con una interrogazione presentata dalla consigliera Silvia Russoniello.
“Nel 2013, a maggioranza, il Consiglio comunale di Siracusa ha acquisito le strade della contrada Plemmirio per usucapione ma pare risulti all’ufficio del patrimonio la loro mancata parcellizzazione, la mancata frazionatura con relativa voltura. Servirebbero, quindi, due atti deliberativi di giunta e consiglio per la loro finale acquisizione”, spiega.
“Queste strade, pertanto, risultano pubbliche in teoria ma private nella pratica e questo – dice Russoniello – comporta il fatto che non siano ancora asfaltate, con grande disagio per i residenti che, eppure, hanno pagato e pagano gli oneri di urbanizzazione e le tasse”.
Lunga la lista di disagi: mancanza di illuminazione pubblica, presenza di innumerevoli cani randagi, discariche a cielo aperto con la presenza di lastre di amianto potenzialmente dannose. “Considerato che la situazione non è più tollerabile per i residenti del luogo, atteso che oltre la sicurezza risulta compromessa anche la loro salute, invito l’amministrazione comunale a relazionare sullo stato dell’iter di acquisizione delle strade della contrada Plemmirio e su quali interventi urgenti l’amministrazione intenda porre in essere al fine di garantire ai residenti quei servizi per i quali pagano le salate tasse comunali”.




Noto. In auto senza patente, con coltelli e un’ascia: denunciati in due

Due uomini di 44 e 64 anni sono stati denunciati a Noto dalla Polizia. Nell’auto su cui viaggiavano erano custoditi due coltelli ed un’ascia. Sequestrato il carrello che trainavano perchè non a norma. E come se non bastasse, l’uomo alla guida era sprovvisto di patente. rispettivamente di 44 e 64 anni, perché trovati in possesso di due coltelli e di un’ascia custodita nell’autovettura sulla quale viaggiavano.




Siracusa. Mapping Plemmirio, 5 mesi di studio sulla componente biotica e abiotica

Monitorare le condizioni del mare nell’Area Marina Protetta del Plemmirio e migliorare le conoscenze sugli organismi marini che vivono in questa zona: questi sono gli obiettivi del progetto MAP.PLEMM – Mapping Plemmirio, selezionato nell’ambito di MedPAN Habitat Mapping Call for Small Project e finanziato da MAVA Foundation.
Il progetto, guidato da Consorzio Plemmirio in partenariato con European Research Institute (ERI), è iniziato a luglio 2019 e terminerà a dicembre 2019.
Diverse sono le attività che verranno condotte durante i 5 mesi di progetto per realizzare delle mappe relative alla componente biotica e abiotica dell’Area Marina.
Il team del Consorzio Plemmirio e quello di ERI hanno iniziato a lavorare insieme, raccogliendo dati per tracciare il limite superiore della prateria di Posidonia (una pianta marina endemica che svolge un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino costiero), indagare la presenza di Pinna nobilis (un bivalve endemico che è quasi completamente estinto nel Mediterraneo a causa di un parassita), censire specie ittiche aliene e monitorare le caratteristiche delle acque.




VIDEO. Siracusa. Il problema irrisolto: la strada della ex Tonnara come una discarica

Per raggiungere la pista ciclabile da Santa Panagia, si percorre una lingua di asfalto che scende sino alla ex Tonnara. Strada tecnicamente inibita alla auto, costeggia della campagna. Ma l’idilliaco paesaggio naturale è pesantemente macchiato dalla continua presenza di rifiuti scaricati illegalmente, nell’indifferenza di tutti. Il Comune lo sa, la gente lo sa. Ma nessuno, oltre un paio di bonifiche straordinarie, riesce ad arginare il problema.
Gran parte dei terreni che costeggiano la strada è di proprietà privata. Nonostante gli inviti rivolti dal Comune ai proprietari, le recinzioni che avrebbero potuto limitare gli episodi di abbandono di spazzatura varia non sono mai state montante. Nè Palazzo Vermexio ha agito in danno terzi. Nel frattempo crescono i mucchi di rifiuti. Le immagini inviate da Massimo alla nostra redazione mostrano lo stato attuale dei luoghi, visti dalla prospettiva di un ciclista.




Cassibile. Nella rotatoria doveva sorgere una aiuola: Romano, “che fine ha fatto?”

Costruita nel 2017, non è poi stata completata. Si tratta dell’aiuola all’ingresso sud di Cassibile. Lo segnala l’ex presidente della circoscrizione, Paolo Romano. “Sono sdegnato”, dice.
L’11 dicembre 2017 il Consiglio comunale deliberò di procedere con avviso pubblico per l’assegnazione ad uno sponsor privato dell’area, posta all’intersezione fra via Nazionale e via Re Martino D’Aragona. “L’obiettivo era quello di dare decoro a quella zona. Alla gara partecipano due ditte e tra queste ne venne scelta una ad aprile 2018. A questo punto – ricorda Romano – non restava altro che procedere all’assegnazione dell’area alla ditta individuata che poi avrebbe provveduto alla realizzazione nonché alla relativa manutenzione per 3 anni, accollandosi ogni costo”.
Ad oggi, però, nulla sarebbe stato fatto. “E tutto resta nell’incuria, nel degrado e nella pericolosità per i cittadini. Mi chiedo come mai non si è proceduto ad assegnare l’area dopo che si è svolta regolarmente una gara? Cosa è successo? Quanto costerà all’amministrazione e soprattutto quando sarà sistemata l’area? E chi pagare le spese?”, si domanda provocatoriamente l’ex presidente della circoscrizione Cassibile.




VIDEO. Via Algeri, nella scuola chiusa e pericolante vive una famiglia: “aiutateci”

Una scuola abbandonata a se stessa da pochi mesi. Eppure l’istituto scolastico di via Algeri, che era destinato ad ospitare, in una sua parte, addirittura il nuovo comando della Polizia Municipale, oggi si presenta come un edificio devastato, pericolante, più volte vandalizzato, senza quasi più nemmeno una finestra. C’è il ricordo di un androne, c’è il ricordo di una bacheca in cui ancora si leggono degli avvisi che risalgono allo scorso gennaio. Poi la scuola è stata chiusa per ragioni di sicurezza e igienico-sanitarie. Da allora, nessun intervento, solo uno scempio che aumenta giorno dopo giorno. Ringhiere divelte, strutture  con i ferri arrugginiti a fare bella mostra di sè. E addirittura, al primo piano,  un appartamento improvvisato, occupato.
Mentre giravamo le nostre immagini, ci siamo accorti della presenza di qualcuno. Siamo stati raggiunti da alcune persone. E abbiamo scoperto che un nucleo familiare vive lì da due mesi. Hanno la loro piccola cucina, un bagno, una camera da letto. Un lampadario di vetro per sentire la differenza tra scuola e qualcosa che somigli ad una casa. Ma non c’è una porta, non c’è una finestra che possano essere chiuse. Tutto spalancato. E c’è un cane come unico “guardiano”.
Sono italiani, siracusani. In passato hanno sbagliato, da anni- ci raccontano- rigano dritto. A proposito di anni, da 19 chiedono una casa popolare. Niente da fare. Hanno dei figli, vivono in una comunità. Chiedono una sistemazione più dignitosa, qualcosa che, prima che arrivi l’inverno, in quel palazzo senza finestre, possa scongiurare il peggio. Raccontano che le forze dell’ordine sanno della loro presenza in quel luogo. Che hanno fatto irruzione, un giorno, ma cercavano droga. Non l’hanno trovata. “Non troveranno niente del genere, qui- ci raccontano- noi vogliamo vivere in maniera onesta.Vogliamo che i nostri figli siano orgogliosi di noi”.
Ma nessuno è mai tornato. A quanto pare hanno anche tentato la carta della Caritas, ma i proprietari di case in affitto hanno parecchie remore a concederle per iniziative di solidarietà, nonostante la garanzia del pagamento, per un anno, del canone da parte della Caritas. E adesso la coppia che vive in quei locali- pare in origine fossero quelli destinati al custode- si dice pronta ad azioni eclatanti. E chiedono che qualcuno li aiuti.