Siracusa. Processi fermi, astensione dei penalisti contro l’abrogazione della prescrizione

Anche a Siracusa avvocati penalisti con le braccia incrociate. Iniziano oggi i cinque giorni di astensione proclamati dall’Unione delle Camere Penali Italiane per protestare contro la norma che ha di fatto abrogato l’istituto della prescrizione, dopo la pronuncia della sentenza di primo grado.
I penalisti della Camera Penale “Pier Luigi Romano” di Siracusa sono convinti che la partecipazione alla protesta sarà massima, per dare forza alla richiesta di revoca di una legge “insensata, che avrà come unico, devastante effetto quello di creare un processo infinito”.
Una recente ricerca dell’Eurispess pare confermare che i processi che si concludono con la prescrizione sono percentualmente irrilevanti e che le cause della lentezza della giustizia italiana sono altre, e comunque mai riconducibili ad istanze dilatorie provenienti dalla difesa.
“Mancano soltanto due mesi all’entrata in vigore di una riforma che eliminerà dal nostro sistema un istituto di grande civiltà giuridica. La società civile deve comprendere, ed è questo il vero obiettivo della protesta dei penalisti, che occorre porre rimedio ad una riforma che consentirà di tenere i cittadini, anche quelli assolti all’esito di un giusto processo di primo grado, per tutta la vita sotto processo”, spiega Silvestre Costanzo, presidente della Camera penale di Siracusa.




Siracusa. Sprechi idrici, il Comune: “razionalizzazione già in atto, bene le proposte”

Nessuno spreco, nessun “watergate”. Dopo la denuncia di Forza Italia che, con i suoi consiglieri comunali, ha parlato di sprechi idrici in scuole, impianti sportivi e fontane con bollette troppo salate per il Comune, la risposta di Palazzo Vermexio è affidata all’assessore Pierpaolo Coppa. “I plessi scolastici del Comune di Siracusa sono 40, affidati a 15 istituti comprensivi, con oltre 12.500 studenti e centinaia di docenti, personale amministrativo ed ausiliario. Se si divide la spesa di 350mila euro all’anno per il numero degli studenti, si comprenderà che utilizzare i termini Watergate o scandalo è errato. Aggiungerei anche che alcuni istituti comprensivi sono dotati di palestre che vengono utilizzate nelle ore pomeridiane dalle associazioni sportive. In ogni caso, per razionalizzare l’uso delle risorse idriche nelle scuole, il 12 giugno 2019 il Comune di Siracusa ha rinnovato l’invito ai dirigenti scolastici a disporre la chiusura, ove possibile, dei rubinetti generali ovvero del contatore idrometrico nel periodo di chiusura delle scuole”.
Quanto alle bollette degli impianti sportivi, in premessa l’assessore ricorda ad esempio che”la Cittadella dello sport è un impianto polivalente con piscina, palazzetto dello sport, pista di pattinaggio, spazi sportivi all’aperto. Tutti i giorni migliaia di siracusani e non solo frequentano gli impianti sportivi. Tutte le domeniche si svolgono manifestazioni sportive”. La struttura è gestita dall’Ortigia e “il capitolato per l’affidamento prevede che nei primi tre anni tutti i consumi devono essere corrisposti per il 50 % dal gestore e successivamente per intero. Quindi è già in essere da tempo una razionalizzazione della spesa”.
Ma i toni sono distesi, lontani dalla polemica. Anzi, “ben vengano le sollecitazioni, comprese quelle del gruppo di Forza Italia”, dice ancora il vicesindaco Coppa. “Però l’analisi dei dati deve essere completa e sulle misure di razionalizzazione e di efficienza vi deve essere la consapevolezza che serve la collaborazione di tutti, nessuno escluso: uffici comunali, giunta e consiglio ed utenti. Ogni goccia d’acqua sprecata – dice ancora Coppa – produce danni all’ambiente e toglie risorse alla collettività. Le misure proposte vanno nella giusta direzione e siamo pronti ad accoglierle”.




Siracusa. Via dei Mergulensi, telecamere contro gli schiamazzi notturni

Urla, schiamazzi e bottiglie rotte. Si moltiplicano le segnalazioni di disturbo della quiete pubblica nel piazzale antistante la scuola di via dei Mergulensi, in Ortigia.
Il consigliere comunale Salvo Castagnino ha depositato un atto di indirizzo con il quale chiede l’installazione di telecamere di videosorveglianza nella piazzetta, divenuto abituale luogo di ritrovo nelle ore notturne anche di chi non intende rispettare le regole del quieto vivere.




Palazzolo Acreide è in finale: può diventare il Borgo più bello d’Italia in diretta tv

Palazzolo rappresenterà la Sicilia nella finale della trasmissione di Rai 3 “Borgo dei Borghi”. Il grandioso risultato verrà ufficializzato durante la diretta di questa sera, con collegamento da piazza del Popolo.
“Grazie alle migliaia di voti ricevuti, il pressing dell’amministrazione che sui social ha ricevuto migliaia di apprezzamenti e l’entusiasmo condiviso dall’intera comunità per Palazzolo, la finale diventa realtà”, gioisce l’assessorr al turismo, Maurizio Aiello. Un’occasione importante per il borgo e per tutta la Sicilia che prova a riconquistare il titolo ancora una volta. “È per noi già una vittoria – commenta il sindaco Salvatore Gallo – e una soddisfazione arrivare in finale. Il ritorno mediatico è stata una vetrina molto importante e ci ha permesso di far conoscere ancor di più il nostro paese a livello nazionale. Grazie, grazie, grazie ai palazzolesi, agli abitanti e ai sindaci dei comuni vicini che hanno sostenuto con noi questa avventura e che attraverso Palazzolo sarà da traino per tutti gli Iblei”.
Per la serata finale, gli spettatori da casa potranno votare con il meccanismo del televoto per eleggere il borgo più bello d’Italia attraverso il televoto.




Siracusa. L’agorà di via Adorno in consiglio comunale: “cosa ci fa e a cosa serve?”

“Cosa ci fa ed a cosa serve quella arena di cemento in via Adorno?”. A chiederlo all’amministrazione comunale di Siracusa è la consigliera del Movimento 5 Stelle, Silvia Russoniello.
Sul caso, ben più ampio, della via del quartiere Grottasanta ha presentato una interrogazione comunale che attende risposta al question time del prossimo 25 ottobre.
“Nel 1988 il Comune di Siracusa realizzava una bretella di collegamento che prolungava la via Adorno (strada privata, ndr) alla via Foti. Questa bretella è stata inserita nel Piano di Emergenza approvato dal Consiglio comunale nel 2004 e veniva percorsa pure dalle linee urbane del trasporto pubblico locale”, ricorda la Russoniello.
“Nel 2013, un’ordinanza del dirigente del settore mobilità e trasporti del Comune disponeva la chiusura della via Adorno per l’attuazione di un Piano di Riqualificazione Urbana di Mazzarona. A ridosso dei palazzi, la ditta incaricata dei lavori realizzava una struttura a gradinate in cemento armato, attorno ad una piattaforma quadrata. Venne battezzata agorà. Ma nel tempo è diventata luogo di ritrovo di perditempo, dediti a schiamazzi e spesso al consumo e allo spaccio di droga. Ed ha creato difficoltà logistiche di spostamento dei mezzi privati e di quelli del soccorso, contribuendo a a continui allagamenti nei periodi delle piogge. Le proteste dei residenti sono state continue ed hanno anche prodotto un ricorso al Cga di Palermo, una interrogazione regionale in Ars a firma di Stefano Zito e continue richieste di intervento all’amministrazione Garozzo prima e Italia ora. Richieste rimaste inascoltate. Ma in questi anni, al di la di una nuova bretella parallela alla vecchia strada, ad oggi nulla è cambiato”, spiega Silvia Russoniello.
“C’è poi da verificare se l’agorà sia stata costruita, come sostengono molti, sul piano di passaggio dei sottoservizi. Se vero, sarebbe grave oltre che contrario a diverse norme e regolamenti. La strada, peraltro, è ad uso pubblico e l’amministrazione comunale avrebbe potuto acquisirla per usucapione e risolvere così una delle concause del problema. Ma non c’è notizia di mosse in tal senso. In ogni caso – puntualizza la consigliera del Movimento 5 Stelle – servono notizie precise sulla situazione generale della strada e su come si intenda intervenire per garantire il rispetto delle norme sull’ambiente e sulla sicurezza”.




Siracusa. La fotografia: scoglio dell’elefante “salutato” da uno star trail in cielo

Lo sguardo attento dei fotografi siracusani verso le bellezze del territorio permette di puntare gli obiettivi anche sugli scorci forse meno reclamizzati ma di sicuro impatto. E a rendere ancora più affascinante lo spettacolo, contribuisce il ricorso a particolari tecniche fotografiche come quella dello star trail.
Come nel caso dello scatto realizzato al termine di una intensa giornata di lavoro e appostamento da Kevin Saragozza. Al centro dell’immagine, il cosiddetto scoglio dell’elefante, al Plemmirio. La roccia che ricorda nelle forme un pachiderma proteso verso il mare viene salutata in cielo dal sentiero delle stelle, ovvero il tracciato luminoso che le stelle lasciano al loro passaggio nel cielo notturno. Vada sè che il cielo è fermo ed è la Terra a ruotare su se stessa.
Per ottenere l’immagine, Saragozza ha utilizzato una posa bulb da 18 minuti. E alle 21.48 dello scorso 17 ottobre è finalmente lo scatto perfetto.




Alla guida in stato di ebrezza ed altre infrazioni: stretta dei Carabinieri su Augusta

Controlli su strada, stretta dei Carabinieri su Augusta. Posti di blocco all’ingresso ed all’uscita della città megarese, con sorveglianza dall’alto dell’elicottero. A collaborare con i militari anche il camper dell’Asp di Siracusa.
Due persone sono state trovate alla guida in stato di ebrezza. L’etilometro ha segnalato un valore alcolemico fra 0,8 e 1,5 grammi per litro (g/l) e per tale violazione è previsto l’arresto fino a 6 mesi e l’ammenda da euro 800 a euro 3.200. Immediata la sospensione della patente di guida da 6 mesi ad 1 anno.
Sono stati poi segnalati alla Prefettura di Siracusa due ragazzi trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti. Complessivamente sono stati sequestrati 11 grammi circa di marijuana. In totale sono state 261 le persone controllate e 116 i veicoli controllati.
In due casi è scattato il sequestro del mezzo per mancanza di copertura assicurativa. Quattro le sanzioni per mancata revisione; 7 per il non utilizzo delle cinture di sicurezza e due per l’uso di telefonini alla guida.
Complessivamente sono stati sottratti oltre 15 punti e ritirati 2 documenti di circolazione/patenti.




“Siracusa hub del Mediterraneo”: panel tematici per tracciare occasioni di crescita

La performance musicale di Carlo Muratori dedicata al tema delle frontiere ha concluso ieri sera, all’Antico Mercato di Siracusa, la due giorni organizzata da Res e dall’associazione Insieme “Siracusa hub del Mediterraneo, una città tra due sponde”.
Una buona partecipazione di pubblico, impegnato ad ascoltare interventi autorevoli su molti temi legati allo sviluppo economico e socio-culturale di Siracusa, ha caratterizzato tutti i panel previsti nel corso della giornata, a cominciare dai due focus sulla città introdotti dall’architetto Francesco Pappalardo. Il primo, dedicato al rapporto con il mare, è stato declinato sia dal punto di vista delle aree manifatturiere della costa, con particolare riferimento al grande potenziale di Targia, sia da quello ancora inespresso del golfo di Siracusa. Presenti al dibattito Mauro Nicosia, presidente di Confetra, Rosario Pistorio di Confindustria Siracusa e Marco Romano, docente di Economia e Gestione delle imprese all’Università degli Studi di Catania.
Il focus sulla città e la cultura ha visto partecipare Antonio Gerbino, giornalista e scrittore, il direttore del parco archeologico di Siracusa Calogero Rizzuto e il direttore del servizio regionale Parchi Giuseppe Parello. Molti gli spunti emersi dal dibattito, al quale ha partecipato anche il sovrintendente dell’Inda Antonio Calbi e il sindaco di Siracusa Francesco Italia; in particolare si è discusso degli obiettivi previsti per il rilancio del parco e dell’intenzione, sempre sostenuta dal sindaco, di continuare a collaborare con le imprese culturali per migliorare la gestione dei siti, attraverso lo strumento dei bandi pubblici.
A proposito della riqualificazione dei contenitori culturali, un tema molto sentito anche a Siracusa, è intervenuto Raphael Pascal Leone, rappresentante del Valletta Design Cluster, l’organizzazione comunitaria culturale maltese che si è occupata del recupero di uno storico ex mattatoio facendolo diventare un centro di aggregazione e di co-working polifuIl pomeriggio è stato caratterizzato dalla presentazione della scuola di formazione politica “Costruiamo il futuro”, attraverso un vivace dibattito con i giovani sui temi del lavoro, ambientali e generazionali, moderato da Carmen Sambito, insieme al professor Marco Romano e a Salvo La Delfa, giornalista ed esperto di tematiche ambientali, Fabio Cilea, direttore della riserva saline di Priolo Gargallo e Claudio Geraci di Confindustria Siracusa.
I giovani presenti si sono poi confrontati in maniera diretta con Egidio Ortisi, tre volte deputato regionale nonché docente e preside a Siracusa.
L’ultimo panel della giornata ha visto confrontarsi sul tema delle frontiere intese come limite da superare suor Antonietta Potente, teologa, il professor Giulio Giorello, filosofo, il professore e sociologo cosmopolita Vincenzo Cicchelli e il sociologo Mabrouk Mehdi, ex ministro della cultura tunisino.
Moderati da Prospero Dente, gli autorevoli ospiti sul palco hanno coinvolto il pubblico presente, provando a spiegare come, nei fatti, quando si affrontano le grandi questioni, non possono esistere frontiere nel tentare di risolverle.
Molto soddisfatto per il risultato della manifestazione sia in termini di presenze sia soprattutto di contenuti l’On. Giovanni Cafeo, promotore di Res e coordinatore del progetto ReStart: “affrontare i grandi temi legati allo sviluppo della città in una due giorni così intensa è stata una grande scommessa che però possiamo dichiarare vinta”.
“Si tratta di un successo non certamente personale – prosegue Cafeo – ma di una intera comunità, desiderosa di confrontarsi per immaginare insieme un futuro migliore e soprattutto un nuovo approccio ai problemi della città. Per questo abbiamo già in cantiere altre iniziative, organizzate per rispondere a specifiche richieste dei cittadini – conclude Cafeo – nelle quali la politica cessa di essere protagonista in quanto tale ma torna ad assumere il nobile ruolo di servizio per la comunità”.




Serata-evento dell’Ordine dei Medici con il prof. Giorgio Calabrese, premi e riconoscimenti

“Fare il medico è diverso da essere medico”. Nella frase il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, il tema conduttore della quarta edizione de “L’Ordine incontra la città”, appuntamento che ha richiamato grande attenzione e partecipanti nel salone Laudien di Villa Politi.
Con una relazione dettagliata, Madeddu ha spiegato come il “dottor Internet” non possa assolutamente assumere il ruolo di diagnosta, perché alla base di una diagnosi c’è sicuramente la conoscenza, frutto di anni di studio e di esperienze sul campo, e questa deve essere filtro di ogni informazione, specie quando le notizie vengono spacciate per scientifiche dalla rete. Rete che può, dunque, nascondere insidie e creare “ansie”, spesso inutili, nei pazienti che credono di aver ottenuto un vero consulto, ma non posseggono la necessaria formazione per riconoscerle ed evitarle.
Da qui, la necessità di rinsaldare lo storico rapporto tra medico e paziente, che va corroborato e coadiuvato anche attraverso l’interazione digitale, senza però prescindere dal rapporto umano e di fiducia.
Nel corso della serata, dedicata anche all’approfondimento scientifico, sono stati consegnati i caducei d’oro ai medici laureati 50 anni fa ed i riconoscimenti ai primari emeriti. “Sfida” a cinque, invece, per aggiudicarsi il podio della 3° edizione del Premio Testaferrata. Destinato ai neo-laureati in medicina, è andato quest’anno a Maria Carmen Ponte, con la dissertazione di uno studio sul “Blood Brain Barrier: a new target for pharmacological intervention in Alzeheimer’s disease”. Al secondo posto Maria Lo Nigro, che ha parlato di fecondazione assistita. Tra i finalisti anche Edoardo Nobile, Alice Salamone e Paolo Randone. Vincitore della sezione Albo Odontoiatri è stato Giancarlo Sigari.
I primari emeriti premiati, invece, sono stati Antonio Cappellani, neuropsichiatra; Michele Stornello, medico internista e Giuseppe Daidone, nefrologo. La lectio magistralis è stata affidata, quest’anno, al noto nutrizionista Giorgio Calabrese, che ha sottolineato come accanto ad uno stile di vita sano, improntato su una dieta mediterranea, equilibrata, il segreto della longevità di ogni nazione sta proprio nella preparazione di una buona classe medica. “L’Italia- ha sottolineato il docente universitario e presidente della commissione Sicurezza alimentare del Comitato di Sicurezza alimentare del Ministero della Salute – gode di una delle migliori e più preparate classi mediche al mondo”.




Siracusa. Bollette idriche salate per le casse pubbliche, Forza Italia: “un Watergate”

Lo hanno ribattezzato “Watergate” ma a dispetto del grande scandalo americano che fece cadere l’amministrazione Nixon, il lavoro del gruppo consiliare di Forza Italia porterà magari a qualche risparmio per le casse pubbliche. Al centro c’è l’acqua o meglio il suo consumo (fatturato al Comune) da parte di strutture pubbliche come scuole, impianti sportivi, fontane e irrigazione di rotatorie ed aree a verde.
Il capogruppo di Forza Italia, Ferdinando Messina, ed i consiglieri azzurri Federica Barbagallo, Gianni Boscarino e Alessandro Di Mauro hanno riscontrato come per gli anni 2018 e 2019 la previsione di spesa sia molto vicina a 1,3 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2019 di poco meno di 100mila euro.
Incuriositi, hanno spulciato dati ed utenze e la loro attenzione è stata catturata dai costi derivanti dai consumi delle utenze denominate “scuole elementari”, “scuole medie”, “parchi e giardini”, “cittadella dello sport”, “fontane ed aiuole” e infine “impianti sportivi”. Queste voci assorbono quasi l’80% dell’intera spesa comunale in tema di consumi idrici.
Nel biennio 2017/2018, il Comune di Siracusa ha speso circa 350mila euro per le bollette idriche delle scuole. Oltre 250mila per fontane ed aiuole e oltre 280mila per gli impianti sportivi. Più di un milione di metri cubi d’acqua consumati: un dato, anche per ragioni di sensibilità ambientalista, che può essere rivisto al ribasso.
Con piccole misure correttive e la giusta attenzione di tutti i soggetti competenti, il costo pagato dalle casse comunali potrebbe essere contenuto e di molto, hanno spiegato i consiglieri di Forza Italia. Tra i correttivi suggeriti, oltre ai controlli circa perdite nelle scuole, l’abbandono del sistema a getto continuo delle fontane per un più oculato sistema a riciclo. Così, ad esempio, la monumentale Fontana di Diana (a riciclo) costa poche migliaia di euro l’anno in termini di consumi idrici mentre – ha spiegato Di Mauro – la fontana del parchetto di piazza Adda (spesso peraltro guasta) può superare i 60mila euro/anno.
Nella loro interrogazione, che sarà trattata in aula il 25 ottobre, i consiglieri di Forza Italia chiedono quindi una verifica della congruità dei consumi idrici delle scuole. Non solo, propongono di volturare le utenze idriche ai concessionari di spazi, immobili e impianti comunali e di richiedere per il Comune – concessionario del servizio – una tariffa idrica agevolata.